Di Chiara Marando – Parma 29 Marzo 2014
Spesso bastano pochi chilometri per spostarsi dalla città e raggiungere delle oasi naturali in cui trascorrere una piacevole giornata lontano dal caos e dallo stress di tutti i giorni. Uno schiocco di dita e ci si ritrova catapultati in un universo fatto di natura, aria pulita, silenzio ed animali che vivono liberamente il loro ambiente.
A meno di un’ora da Parma, raggiungendo il paese di Scurano, nel Comune di Neviano degli Arduini, è situato l'incantevole Parco Provinciale del Monte Fuso, un’area montagnosa-collinare fatta di boschi, prati, itinerari e spazi attrezzati dove sostare con il camper e rilassarsi magari con un tranquillo pic-nic, il tutto avvolti in una dimensione come sospesa, per godere appieno del potere distensivo del paesaggio. Come per magia potrete ritrovarvi ad ammirare cervi, daini e mufloni che si riposano al sole o brucano l'erba, protetti da recinti faunistici appositamente studiati per preservare la loro integrità e quella dell'habitat naturale in cui prosperano.
Qui si può decidere di organizzare un’escursione seguendo la ricca rete di percorsi che si snodano lungo la montagna, andare in bicicletta lungo le piste ciclabili e praticare il tiro con l’arco, perché il Parco è dotato di tutto il necessario per potersi divertire, sia per i più esperti che per i principianti che vogliono testare la loro mira per la prima volta. Inoltre, la location è perfetta per essere visitata a cavallo ed intraprendere attività di Orienteering, ovvero lo “sport dei boschi e dei parchi”, dove il campo sportivo è la natura stessa, con le sue difficoltà ed i suoi tracciati da scoprire. Fare tanto movimento e stare all’aria aperta stimola l’appetito quindi, quando la vostra pancia reclamerà attenzioni, dirigetevi senza timore verso il ristorante del Parco, una costruzione dal sapore rustico e dall’atmosfera accogliente dove potrete gustare le specialità della zona con un occhio attento alla cucina tipica dell’Appennino emiliano ed i suoi prodotti a “km zero”.
Che si voglia fare una breve pausa o un pasto completo, le proposte del menù soddisfano ogni gusto: dai golosi crostini caldi, alle profumate bruschette fino agli ottimi salumi del territorio accompagnati dalla stuzzicante Torta Fritta. E ancora piatti della tradizione come i Cappelletti in brodo ed i Tortelli di erbetta con sugo ai funghi, oppure secondi di carne estremamente saporiti ed invitanti come i buonissimi Fusi di Pollo speziati serviti con patate al forno.
Un menù che segue le stagioni senza rinunciare ai grandi classici che non possono mai mancare in tavola. Inutile dire che starà a voi preparavi ad essere delle “buone forchette”.
Per info:
Bar-Ristorante Parco del Monte Fuso
Tel. 0521.840151
Cell. 347.5267602
Di Chiara Marando – Sabato 08 Marzo 2014
La bontà spesso viene dalle cose semplici, preparate con cura ed attenzione. Servono materie prime di alta qualità, esperienza e tanta passione per ottenere dei risultati d’eccellenza, inutile snaturare i sapori con tentativi più o meno sofisticati che solo dal nome fanno paura. Il legame con il territorio è uno dei capisaldi vincenti su cui si basa una cucina gustosa, dalla sapidità e dagli aromi intensi, una cucina che appaga i sensi e rassicura rievocando piacevoli sensazioni di benessere. Impossibile non pensare a quei luoghi dove ci rechiamo certi di stare bene, dove riusciamo a mangiare piatti genuini che appagano il palato, luoghi come il Ristorante La Vecchia Fucina, a Bannone di Traversetolo in provincia di Parma, dove il calore dell’ospitalità ed il gusto della tradizione creano un mix che si fa ricordare.
Dal 2002 la Famiglia Tamani gestisce questo angolo di pura parmigianità considerato una tappa fissa dai molti clienti affezionati, un posto dove “si va sul sicuro”. La parola d’ordine è soddisfare i desideri mangerecci degli avventori, farli sentire come a casa, coccolati dal sorriso e dalla giovialità di Nico, anima del locale e vero e proprio oste alla vecchia maniera, dai manicaretti di mamma Valeria, regina dei fornelli, e da un ambiente curato e rilassante.
Qui trionfano gli ottimi salumi della zona, meticolosamente selezionati da papà Mirco, una gioia per gli occhi e per il palato, dalla dolcezza e dal profumo invitanti, un antipasto da veri intenditori. Estremamente saporiti anche lo Strudel di carciofi e mozzarella al pesto d’erbe o i bocconcini di Polenta fritta con lardo di Colonnata, una delizia che si scioglie in bocca.
Se passiamo ai Primi, allora vanno citati gli irresistibili Tortelli fatti in casa, rigorosamente preparati al momento, nelle varianti di erbetta, zucca, ortica, patate e, quando la stagione lo permette, castagne. Poi ci sono i “galleggianti”, ovvero gli ormai famosi anolini in brodo, e ancora le profumate Caramelle ripiene di cappone al timo, i Pizzicotti ai funghi porcini, ed i piatti a base di Tartufo nero di Fragno come il Savarin di tagliatelle con tartufo nero e Prosciutto Crudo di Parma, da leccarsi i baffi.
Se ancora non siete sazi allora largo ai secondi della tradizione come la Punta di Vitello, i Guanciali di Chianina brasati al Barolo, la Coscia di coniglio al forno e la sfiziosa Tartarre di Fassona battuta al coltello con Tartufo e scaglie di Parmigiano.
Il Re dei dolci è Nico, che ama riproporre i grandi classici, arricchendoli con il suo tocco personale, ed accostare i vari ingredienti per dare vita a golosità deliziose: la fragrante Sbrisolona, la cremosa Cheescake con frutti di bosco, la nutriente Cioccolatina, e ancora il Tiramisù classico e quello Rovesciato con savoiardi al cocco, crema di cioccolato bianco e Grand Marnier.
Inoltre chi ama il buon vino sarà lieto di trovare una carta fornita di rinomate etichette che ripercorrono tutto lo Stivale con un occhio attento alle Aziende del territorio.
Ristorante La Vecchia Fucina
Via Pedemontana, 63, Loc.Bannone
43029 Traversetolo Parma
Tel. 0521 842523
Di Chiara Marando – Sabato 01 Marzo 2014
Se amate il pesce di fiume, la buona cucina e l’aria di montagna allora oggi parliamo del posto giusto. Siamo ad Albareto, in provincia di Parma, una location immersa nel tranquillo abbraccio della natura, un contatto rigenerante che regala piacevoli sensazioni di benessere. E’ qui che la Famiglia Ferrari porta avanti da generazioni l’idea del nonno, una realtà che unisce la passione per il territorio, la dedizione verso il proprio lavoro con tanta intraprendenza ed energia.
L’Agriturismo La Peschiera è un luogo incantevole dove poter soggiornare, gustare ottime specialità e addirittura praticare la pesca sportiva con tutta l’assistenza necessaria. Già, perché qui una delle attività principali è l’allevamento di Trote, Salmerini e Storioni , grazie alle limpide acque amiche del torrente Lecora. Prelibatezze che non solo vengono vendute a coloro che vogliono portare a casa un prodotto d’eccellenza, ma anche utilizzate per preparare gustose pietanze da assaporare nel ristorante dell’agriturismo. In cucina ci sono lo chef Franco e l’insostituibile Stefano, mentre la sala è il regno di Fabiana che si occupa di accogliere i clienti e gestire al meglio il servizio.
Ed ora “mettiamo i piedi sotto la tavola” e parliamo di quello che si può scegliere per coccolare il palato. Se partiamo con l’antipasto ricordiamoci che c’è un intero menù da consultare quindi attenzione a non esagerare perché il Tris Peschiera è tutt’altro che scarso: Mousse calda di Trota, Insalata di Trota affumicata con cipolla e Salumi misti. I Primi sono un tripudio di bontà che spazia dal pesce alla terra con leccornie come i Gigli al sugo di Trota, Lasagne alla Trota, Tortelli ripieni di Trota o Erbetta, e ancora Pansotti alla Genovese con sugo di noci e, quando la stagione lo consente, Tagliolini con i Prugnoli.
Passiamo ai secondi dove la Trota viene proposta in succulente varianti: fritta in pastella di birra, con Pistacchio di Bronte e mandorle tostate, alla Genovese con pesto e pomodorini, alle Castagne, e la versione più estiva con pomodori, olive e capperi. Chi ama la leggerezza potrà sceglierla cotta alla griglia oppure al vapore, mentre i più temerari sfideranno il goloso Fritto di Montagna con Trotelle del bracconiere e funghi fritti, che già dal nome promette battaglia.
Si sa, con la pancia piena ci si sente molto meglio, e dopo un pasto abbondante non c’è nulla di più rilassante che un po’ si sano riposo all’ombra di qualche albero secolare o comodamente sdraiati nel prato antistante il lago, accarezzati dalla frizzante brezza di montagna. I mesi migliori per visitare questo angolo da fiaba sono quelli dove il clima è più benevolo, e visto che la Primavera si sta avvicinando a grandi passi direi che si può già programmare un weekend fuori porta…diciamo un premio dopo il lungo e freddo Inverno.
Agriturismo La Peschiera
Località Casa Re, 182 – 43051 Albareto (PR)
Tel. 0525 999453
Cell. 3667316228
Di Chiara Marando – Parma 22 Febbraio 2014
Riuscire ad entrare nel regno di uno chef e poterlo osservare all’opera tra i fornelli è sempre un privilegio. Si riescono a carpire i piccoli segreti, i movimenti rapidi e sicuri di chi conosce ed ama il proprio mestiere, e le tecniche di preparazione che possono trasformare un semplice piatto in una portata da veri gourmet. Se poi a questo si aggiunge che in qualche caso molto fortunato riusciamo anche a portare a casa una gustosa ricetta, il gioco è fatto.
Oggi è Fabio Romani, del Ristorante Romani, a pochi chilometri da Parma, ad aprire le porte della sua cucina, a raccontarsi e preparare per noi un piatto con i profumi del territorio. La location è quella del caratteristico podere di famiglia dall’anima rustica, dove ogni più piccolo arredo testimonia un pezzo di storia e di ricordi. Il menù segue la tradizione parmigiana mantenendo uno stretto legame con le ricette di casa, quelle della nonna. Primi fra tutti i famosi Tortelli di Verza, delicati ma saporiti, poi i corposi Guancialini di manzo, ed ancora i dolci come il classico e intramontabile Budino al cioccolato ed il Semifreddo agli amaretti e cioccolato. Si può dire che Fabio abbia fatto della sua cucina una seconda casa, una vera passione che lo accompagna da sempre. Lui è l’evoluzione del vecchio oste, ama intrattenere i clienti con la sua simpatia ed osservare le reazioni al primo assaggio dei piatti.
La ricetta che ci ha voluto rivelare è semplice ma di sicuro effetto, dal gusto squisitamente avvolgente. Gnocchi fatti in casa con sugo di porri e culatello
Ingredienti:
1 kg di patate vecchie ( farinose e compatte)
200 gr. di farina (oppure fecola e maizena)
1 uovo intero
Sale q.b.
Prepararli è molto semplice, ma attenzione al piccolo tocco da professionista: le patate vanno cotte in forno (1 ora a 160°) lasciandole intere, con la buccia e su una base di sale, così da assorbirne la giusta quantità e rimanere compatte. Una volta cotte pelarle ancora calde, schiacciarle con il passapatate ed aggiungere tutti gli altri ingredienti.
Impastate energicamente fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Dividete l’impasto in tanti filoni dello spessore di 2-3 cm e tagliate i vostri gnocchi facendo attenzione a riporli su una superficie infarinata così che non si attacchino.
Preparare il condimento, poi, sarà molto veloce. Tagliate grossolanamente un porro, fatelo stufare con una noce di burro, aiutandovi con un po’ di acqua di cottura, ed infine aggiungete il culatello tagliato a striscioline. Il salume garantisce già una sapidità perfetta quindi non è necessario aggiungere il sale ma solo un pochino di pepe.
Basteranno pochi minuti perché il tutto sia pronto. Nel frattempo fate bollire i gnocchi in abbondante acqua salata ed una volta cotti aggiungeteli al condimento. Mantecate con l’immancabile Parmigiano e servite ben caldi.
Ristorante Romani
Strada Dei Ronchi, 2 - Vicomero,
43030 Torrile Parma
Tel. 0521 314117
Di Chiara Marando - Parma 11 Gennaio 2014
“Siamo quello che mangiamo”. Se ci si pensa attentamente è vero perché il cibo, ed in generale il modo in cui decidiamo di nutrirci, spesso rappresenta le nostre necessità, i nostri desideri. Non è un caso se oggi più che mai le scelte nel campo dell’alimentazione sono legate a vere e proprie filosofie di vita. C’è chi ama provare di tutto senza privarsi di nulla, chi si nutre misurando e calcolando ogni alimento, chi ha deciso di diventare Vegetariano, e chi ancora ha intrapreso la strada del Veganismo. Finalmente il mondo si sta adattando a questi cambiamenti sempre più frequentemente dettati dall’etica, dalla morale e da necessità di salute.
Senza pensare di dover stravolgere a tutti i costi le nostre abitudini quotidiane, è bello sentirsi liberi di scoprire altri modi di concepire il nutrimento, assaggiare nuove pietanze e sorprendersi di una bontà fatta di cose semplici, pochi ingredienti armoniosamente combinati. Quindi non dovete rinunciare alla carne, al pesce, ai lattici o alle uova, ma solo farvi incuriosire.
Sono sempre di più i negozi specializzati che aprono i battenti e nel mio girovagare alla ricerca di leccornie ho scoperto La Gastronomia “Ratatouille”, una vera e propria casa della cucina vegana a pochi km dal centro storico di Parma. Qui tutto è preparato seguendo fedelmente i dettami di un’etica basata sul rispetto verso se stessi , nei confronti dell’equilibrio naturale e sul rifiuto di ogni tipo di sfruttamento animale. Quindi spazio a verdura, frutta, cereali e legumi rigorosamente biologici. Una cucina naturale, legata alla stagionalità delle materie prime, insaporita da spezie ed erbe aromatiche che esaltano i profumi ed i sapori delle pietanze senza snaturarne l’essenza.
Barbara e Matteo, vegani da ormai 4 anni, da quando si sono avvicinati a questa filosofia non l’hanno più abbandonata. Sono loro l’anima di “Ratatouille”, Barbara alle preparazioni salate e Matteo impegnato con impasti e dolci, un mix di fantasia, esperienza, passione e tanto studio.
Un menù diverso ogni giorno per una ricca scelta di piatti invitanti e sfiziosi come lo Sformato di orzo e zucca con crema di noci, il Seitan con patate arrosto, oppure Tempeh con zucca e carote, Farinata di ceci con cipolle rosse oppure porri, e ancora il cavallo di battaglia ovvero Involtini di verza ripieni con Seitan, carote e cipolle ricoperti con besciamella di soia. Poi tanti contorni di verdura come il Cavolfiore con semi di girasole e aceto di riso, oppure Finocchi con olive nere sedano e carote.
E se pensate di dover dire addio ai dolci avrete una piacevole sorpresa. Qui si pensa anche al dessert. Il modo migliore per finire un pasto è con un’ottima fetta di crostata alla marmellata preparata con farina semi integrale, olio di mais, malto per dolcificare e marmellata senza zucchero fatta in casa, oppure con una torta al cacao, alle carote o alla nocciola, un po’ più compatte delle nostre classiche torte lievitate ma altrettanto golose.
Gastronomia Ratatouille
Via Giovenale, 15, Parma
Nel decreto Milleproroghe una norma che permette la continuità per i prossimi sei mesi. Bernazzoli: un risultato importante ma non il solo, dal Governo l'impegno a cambiare le regole -
Parma 2 gennaio 2014 –
Potrà tornare presto in funzione la seggiovia di Lagdei. Grazie all'articolo 4, comma 7, del decreto cosiddetto Milleproroghe varato dal governo, l'impianto del Cornigliese avrà da subito altri sei mesi di vita.
"L'ottenimento della proroga è un risultato importante ma non il solo – spiega il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli – C'è infatti l'impegno del governo a modificare la norma attuale che sancisce la fine di questi impianti a partire dall'anzianità, introducendo invece un criterio di idoneità. Poiché la seggiovia di Lagdei è stata in funzione fino al settembre scorso riteniamo che abbia le caratteristiche di idoneità per poter continuare a funzionare".
La Provincia è impegnata a riaprire l'impianto appena possibile, cosa che accadrà con l'entrata in funzione del regolamento applicativo al decreto.
(Fonte: Provincia di Parma)
Riapre il cantiere dell'infrastruttura. Entro primavera conclusione dei lavori. L'importo complessivo dell'opera è di 16 milioni di euro finanziati dalla Regione Emilia-Romagna -
Parma, 19 dicembre 2013 -
Riapre il cantiere della Pedemontana a Felino. La Provincia è infatti riuscita a sbloccare la situazione di stallo venutasi a creare a causa delle difficoltà che hanno colpito le imprese componenti l'Ati, cioè l'associazione temporanea che aveva vinto l'appalto.
" Finalmente dopo un percorso complesso e non facile ripartiranno i lavori del completamento del tratto di pedemontana tra Pilastro e Felino – spiega l'assessore provinciale alle Infrastrutture Ugo Danni - E' stato rescisso il contratto con il gruppo che aveva vinto nel 2009 l'appalto e che ha lavorato all'opera fino a quando le difficoltà dovute alla crisi del mercato dell'edilizia hanno impedito loro di proseguire i lavori. Purtroppo come sempre accade in questi casi ci son voluti quasi due anni per arrivare a una soluzione. Confidiamo che entro la primavera la strada possa essere aperta".
Le imprese coinvolte per ultimare il cantiere sono quelle che si sono classificate al secondo posto nella gara di affidamento e che sono l'Ati formata da Saneco, Iembo e Sip costruzioni. Per arrivare a questa soluzione la Provincia ha dovuto far fronte a una serie di questioni sia di carattere amministrativo che tecnico risoltesi senza aperture di contenziosi che avrebbero prolungato il fermo grazie alla collaborazione di tutti gli interessati.
L'opera ha l'obiettivo di decongestionare il traffico sull'attuale tracciato, diminuendo il flusso che attraversa i nuclei urbani di Felino, San Michele Tiorre e Pilastro, causando rallentamenti, inquinamento atmosferico e acustico.
L'importo dell'opera è di 16 milioni di euro, finanziati dalla Regione Emilia-Romagna.
La lunghezza è di 5,7 km con carreggiata di 10,5 m. Oltre alle rotatorie di partenza e di arrivo, l'opera include quattro rotatorie in corrispondenza degli incroci con le strade comunali.
Sono compresi nell'opera il ponte sul Torrente Cinghio, quello sul Rio Silano e un sottopasso presso l'incrocio con strada del Cerreto, garantendo il passaggio ciclopedonale.
Nell'ambito dell'appalto è stata anche realizzata la passerella ciclopedonale in affiancamento al ponte sul Baganza.
(fonte:Provincia di Parma)
Di Chiara Marando - Parma 26 Ottobre 2013
L’estate sembra un ricordo ormai lontano, il sole in questi giorni si fa desiderare e l’umidità non è certo un’ottima compagnia. Tutte verità pressoché inconfutabili, ma la realtà non è poi così negativa come sembra. Già perché l’autunno veste il paesaggio di sfumature incantevoli, atmosfere suggestive talvolta velate di una romantica malinconia, dove i profumi si fanno più intensi e penetranti.
Quindi direi di guardare il bicchiere mezzo pieno e sfruttare questo periodo magari approfittando del weekend per un giro in montagna a contatto con la natura e la sua tranquillità.
Posti incantevoli, ricchi di bellezze paesaggistiche e tradizioni come l’Appennino Tosco-Emiliano, nella Valle del Taro. In questa zona, e precisamente tra Compiano e Bardi, si trova un grazioso Agriturismo che quasi si confonde con il paesaggio circostante, in totale condivisione con il contesto in cui è inserito, l’Agriturismo La Casa delle Erbe. Tutto intorno prati e boschi dove poter fare lunghe passeggiate a piedi o a cavalli, immensi campi che seguono l’andamento del terreno, antichi borghi ricchi di storia con i loro maestosi castelli e la piacevolezza di sentirsi lontani per qualche ora dal mondo di tutti i giorni.
Ma la Casa delle Erbe non è solo un luogo incantevole dove pernottare e rilassarsi avvolti dal tepore dell’ambiente accogliente e raffinato, ma anche vera e propria azienda specializzata nella coltivazione delle piante officinali e nella produzione di olii essenziali utilizzati anche all’interno del centro benessere della struttura.
Sette deliziose camere dotate di vasca idromassaggio dove potersi coccolare con i prodotti di bellezza offerti dall’agriturismo, cullati dalla luce soffusa delle candele.
Un’oasi di benessere dove farsi viziare con trattamenti, massaggi rigeneranti, riflessologia plantare, aromaterapia, tisane, e una cucina appositamente studiata nel totale rispetto dell’ambiente e dei suoi frutti. Materie prime rigorosamente biologiche, direttamente prodotte in azienda o di provenienza locale, per una cucina strettamente legata al territorio ad alle sue tipicità, con un occhio attento alle esigenze di un’alimentazione sana. Ogni ricetta è impreziosita con le piante officinali coltivate in loco o spontanee, un tripudio di aromi che esaltano i sapori: fiori di sambuco, involtini di salvia scalarea, sciroppo di timo, liquore di menta, dolce alla menta piperita…
Ovviamente niente zucchero, ma solo il miele dell’azienda, ricco di proprietà benefiche, dal gusto corposo, una dolcezza anche da spalmare sul pane quotidianamente sfornato, preparato con selezionate farine biologiche come quella integrale, di segale, di farro, grano duro oppure frumento.
E quando la stagione lo permetterà allora ecco che l’Agriturismo metterà a disposizione degli ospiti un altro piccolo angolo di paradiso, l’ innovativa ed invitante “bio piscina”. Costruita interamente utilizzando sassi di fiume, igienizzata senza l’ausilio di prodotti chimici ma attraverso un procedimento in cui il sale viene trasformato in cloro naturale, che non arrossa gli occhi e soprattutto mantiene inalterato l’equilibrio della pelle.
Agriturismo Casa delle Erbe
Loc. Pieve di Campi 60/a 43051 Albareto (PR)
Tel:+39 0525-990 235 338-91 92 666
Email :Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.casadelleerbe.it
Di Chiara Marando - Sabato 19 Ottobre 2013
Cozzano, un borgo dell’appennino parmense, uno di quelli che conservano le abitudini ed i ritmi di una volta. Preziosi baluardi della vita contadina. Poche case sormontate da una lussureggiante pineta, qualche rumore attutito dal rispetto per la natura ed un paesaggio che infonde tranquillità.
Qui tutti si conoscono, una piccola comunità dove l’abitudine è di supportarsi a vicenda, dove la tradizione vive e prospera. Qui, tra le abitazioni in sasso, si può scorgere l’insegna in legno di un grazioso Agriturismo a gestione famigliare dall’atmosfera rustica ed accogliente, dove poter gustare i piatti del territorio e la vera cucina casalinga, quella semplice e genuina che fa sentire coccolati. Il nome, poi, promette molto bene: Agriturismo “Alla Corte dei Golosi”.
Walter e Patrizia, veri appassionati della buona tavola, hanno voluto concretizzare un sogno comune, e nel dicembre 2006 hanno aperto il Ristorante. Un’idea nata per caso, dalle cene con gli amici, dalla maestria di Patrizia nel preparare piatti da vero chef con la facilità di chi è sempre vissuto in mezzo alla ristorazione ed alle sue rigide regole. Una cultura legata alla terra che si fonda sull’Azienda agricola portata avanti da mamma Anna, pilastro sicuro nell’attività dell’Agriturismo. E’ lei che si occupa di cucinare i profumati arrosti, la succulenta cacciagione, la pasta fatta in casa, il fragrante pane cotto al forno a legna e l’ormai famosa torta fritta.
Perché per portare avanti i lavori di tutti i giorni ognuno fa la propria parte: Walter segue il ristorante e la contabilità, Patrizia si prodiga in manicaretti con l’irrinunciabile aiuto ed esperienza di mamma Anna, suo fratello è il procacciatore della squisita cacciagione proposta nel menù, e poi ci sono i tanti amici che continuamente li aiutano dividendosi tra cucina, campi e produzione.
Questo clima di condivisione e spontaneità si riflette anche in tavola, nelle tante portate semplici e squisite.
Accettate il consiglio, non fatevi mancare la Torta fritta della casa con i salumi accuratamente selezionati da Walter, e le strepitose Lasagne di Patrizia, una delizia morbida e sugosa. Anche i Tortelli di zucca non sono sicuramente da meno. Tra i secondi direi che un posto d’onore lo occupano il Prosciutto cotto al forno a legna, rosolato lentamente per circa 12 ore, un vero godimento per il palato, ed il Brasato al Barolo, dal sapore intenso e corposo.
Inoltre questi sono i mesi in cui il Tartufo Nero della zona fa da padrone in tavola, quindi largo ad un menù ad hoc: Polenta con formaggio e tartufo, Gnocchi di patate con ricotta e tartufo, Caramelle con formaggio di malga, speck e ovviamente tartufo e Filetto al pepe con scaglie di tartufo e patate arrosto. Vi toglierete piacevolmente la voglia.
E se l’appetito vien mangiando, un ghiotto dolce chiude degnamente un così lauto banchetto, quindi fatevi portare le golose torte della casa. Ricette antiche come la Torta di amaretti, di noci, il Dolce Amore a base pangrattato, noci e caffè, crostate e cioccolato.
Agriturismo Alla Corte Dei Golosi
Via Cacchioli, 1 Cozzano - Langhirano (Pr)
Tel: +39 0521.359116
Cell. +39 345.3362482