In Provincia confronto fra il Delegato all'agricoltura Claudio Moretti e gli Istituti di credito della città. "Dare informazioni sulle opportunità del PSR e fare sistema: così favoriamo la capacità d'investimento sul nostro territorio".
Parma, 14 luglio 2015 -
Ieri nella sede della Provincia di Parma - Servizio Agricoltura - si è svolto un incontro per illustrare le opportunità offerte dal Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 a rappresentanti degli istituti bancari della città. Presenti Claudio Moretti, Delegato provinciale all'agricoltura, Vittorio Romanini e Antonello Barani del servizio Agricoltura, e funzionari di Cassa Padana BCC, di Banca Popolare, di Carife, e di BNL Banca Nazionale del Lavoro.
Scopo dell'iniziativa informare le banche dell'uscita di nuovi bandi con un focus sul ruolo determinante che possono giocare per gli investimenti futuri. "Sono in uscita molti bandi, dopo l'approvazione del PSR a livello comunitario, con l'arrivo di risorse economiche per il territorio" – ha sottolineato Moretti – "Sfida di questo tempo storico per l'agricoltura sono i tre principi su cui si basa il Programma di Sviluppo Rurale, cioè sostenibilità, internazionalizzazione e innovazione. I nostri agricoltori devono sapere che siamo al momento di svolta per il sistema agricolo: ci sarà una forte immissione di risorse europee per il territorio ma sarà, probabilmente, l'ultima volta".
Una sfida da cogliere al volo che deve prevedere un accompagnamento continuo degli attori coinvolti: i beneficiari diretti, le associazioni di categoria, gli istituti bancari. La Provincia di Parma vuole condurre una campagna capillare, fatta soprattutto di incontri operativi, per fornire più informazioni possibili sulle opportunità e per costituire una rete di soggetti attivi e interessati. "Importantissimo diventa il supporto del mondo bancario: l'idea è quella di costituire un gruppo di contatti per dare notizie puntuali sull'uscita dei bandi, sulle modalità di presentazione, di valutazione e di rendicontazione. Il Servizio Agricoltura della Provincia di Parma è costituito da personale molto qualificato che può fare da tramite tra i beneficiari dei contributi e le banche stesse" ha continuato Moretti. "E' necessario fare sistema per investire sul futuro. In questo momento le aziende agricole hanno buone probabilità di ottenere investimenti e, per questo, si chiede la collaborazione degli Istituti bancari".
E' del 6 luglio 2015 l'approvazione da parte della Regione Emilia-Romagna dei bandi per gli aiuti all'insediamento di giovani agricoltori e per gli investimenti di giovani agricoltori per sostenere il proprio progetto di insediamento. Le domande potranno essere presentate dal 15 settembre al 16 novembre 2015. Sono previste deroghe per i giovani che compiono 40 anni prima del 15 settembre o per evitare che, a questa data, siano trascorsi 12 mesi dall'insediamento.
"Si tratta di una prima opportunità, e ce ne saranno molte altre, offerte dal Programma di Sviluppo Rurale. Un miliardo e 190 milioni di euro destinati dalla Regione Emilia-Romagna al nostro territorio con sei priorità d'intervento: innovazione e conoscenza, competitività, organizzazione delle filiere, ecosistemi, uso efficiente delle risorse e clima, inclusione sociale" ha sottolineato Romanini.
"Tra i beneficiari ci sono gli agricoltori ma anche le imprese per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti: in generale si potranno presentare progetti singoli, progetti di sistema o di filiera, progetti collettivi (presentati da soggetti appartenenti allo stesso anello della filiera), progetti integrati presentati da singoli per concorrere a più obiettivi definiti dal PSR". Romanini ha continuato illustrando l'importante ruolo che possono assumere gli Istituti bancari. "Oggi siamo all'uscita dei bandi sul cosiddetto 'Pacchetto giovani' con una dotazione di 38 milioni di euro: dopo l'istruttoria, da parte delle Province, delle domande che perverranno, la Regione si occuperà di stilare una graduatoria. Sulle misure d'investimento il contributo è pari, in questo caso, al 40 o al 50%. Il beneficiario deve anticipare l'intera somma e poi, dopo la rendicontazione delle spese sostenute, avrà il rimborso della quota di contributo. Di solito i beneficiari hanno la possibilità di richiedere un anticipo, pari al 50%, del contributo ammesso con una fideiussione: anche per questo si chiede la vostra collaborazione. A favore dei giovani che s'insediano per la prima volta in un'azienda agricola è previsto un premio di 30 o di 50.000,00 euro".
L'incontro si chiude con l'impegno di costituire un gruppo di contatto informativo che sia attivo e reattivo a seconda delle opportunità offerte dai bandi.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
Il loro compito è promuovere e controllare l'applicazione dei principi di uguaglianza e di opportunità tra donne e uomini nel mondo del lavoro. Ricevono il giovedì in Provincia, su appuntamento. -
Parma, 11 luglio 2015 -
Sono Mariantonietta Calasso (titolare) e Manuela Cucchi (supplente) le nuove Consigliere provinciali di Parità di Parma, presentate ieri mattina in Piazza della Pace in una conferenza stampa a cui ha partecipato Maurizio Vescovi Delegato provinciale a Lavoro e Formazione professionale.
Mariantonietta Calasso è avvocata, dipendente dell'Agenzia Interregionale per il fiume Po e Presidente del Comitato Unico di garanzia dello stesso ente. E' stata per otto anni Consigliera provinciale di Parità di Mantova (titolare). E' consulente e formatrice sulle tematiche delle pari opportunità e sul diritto antidiscriminatorio.
Manuela Cucchi è consulente del lavoro, esperta in diritto del lavoro e sindacale. Impegnata sulle tematiche di pari opportunità e diritto antidiscriminatorio ha conseguito un master in Leadership al femminile.
Le loro competenze sono: favorire l'uguaglianza sostanziale tra donna e uomo nel lavoro con la promozione di azioni positive, vigilare sulle discriminazioni nei confronti delle donne, favorire una organizzazione del lavoro volta alla realizzazione di pari opportunità e per un equilibrio tra responsabilità familiari e professionali; eliminare le disparità di cui le donne sono oggetto nell'accesso alla formazione, al lavoro, nella progressione di carriera, nella vita lavorativa e nei periodi di mobilità.
"Intendiamo progettare politiche antidiscriminatorie e lavorare in stretta collaborazione con le parti sociali, gli enti locali, gli ordini professionali, l'Università, l'INPS, l'INAIL, la Direzione del lavoro per sostenere il lavoro per le donne in un momento di particolare difficoltà occupazionale ed economica" ha affermato Mariantonietta Calasso, che sottolinea il valore sociale della maternità e punta il dito gli stereotipi che penalizzano la presenza delle donne in certe professioni, tipicamente quelle scientifiche.
"Lavoreremo in modo particolare a far crescere le conoscenze dei datori di lavoro, le competenze dei dirigenti, dei lavoratori e delle lavoratrici, sulla legislazione e sui diritti che dovrebbero garantire un lavoro dignitoso per donne e uomini, libero da ogni forma di violenza" ha commentato Manuela Cucchi.
E le Consigliere hanno già cominciato a lavorare su un caso di licenziamento in maternità, segnalato dai sindacati.
Di parità c'è molto bisogno anche a Parma, come ha sottolineato, dati alla mano, Maurizio Vescovi Delegato provinciale a Lavoro e Formazione professionale: "Sono 8 mila le donne disoccupate nel Parmense nel 2014, a fronte di 7 mila maschi, con un tasso di disoccupazione femminile dell'8,5% contro un tasso regionale del 9,5% e nazionale del 13,8%. Nel primo trimestre 2015 nel parmense si è registrata una inversione di tendenza nell'occupazione, ma i 264 posti di lavoro in più risultano dalla somma dei 305 maschi in più e delle 41 donne occupate in meno. Inoltre al Nord il 19% delle donne occupate perde il lavoro dopo la nascita del primo figlio." spiega Vescovi – Inoltre a Parma si registra una drammatica diminuzione delle famiglie giovani con figli, a causa della mancanza di politiche di conciliazione."
Le Consigliere sono state nominate con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di concerto con il Ministro del lavoro e delle Politiche Sociali del 22 maggio 2015, sulla base della designazione effettuata dal Presidente della Provincia, sentita la Commissione Provinciale di Concertazione.
Sono pubblici ufficiali, con incarico della durata di quattro anni, e sono a disposizione di chi ha subito discriminazioni sul lavoro, e/o vuole avere più informazioni sui propri diritti.
LO SPORTELLO
Le Consigliere di parità ricevono su appuntamento il giovedì dalle 15 alle 17, nella sede della Provincia di Parma, Piazza della Pace 1. Per richiedere un appuntamento: Ufficio Consigliere di Parità, tel. 0521-931791, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
Il Sindaco di Parma Pizzarotti ha illustrato la "Proposta di atto di indirizzo dell'Assemblea in merito alla richiesta di Iren di adeguare l'autorizzazione integrata del PAIP aumentando la capacità di incenerimento dell'inceneritore di Ugozzolo dalle attuali 130.000 tonnellate/anno a 195.000 e di utilizzare rifiuti solidi urbani provenienti anche da bacini di raccolta extra-provinciali ed extra-regionali". Dal Prefetto Forlani buone notizie sulla sicurezza: calano del 13% i delitti nel Parmense nei primi dei mesi dell'anno. -
Parma, 10 luglio 2015 -
Dodici mesi per 30 ore la settimana, con un piccolo compenso mensile, per ragazzi 18 – 29 anni: è il Servizio Civile volontario nazionale e regionale, per cui ci sono ora maggiori possibilità di attivare progetti e opportunità perché sono aumentate le risorse a disposizione. Lo ha spiegato il Coordinamento Provinciale Enti Servizio Civile di Parma e provincia all'Assemblea dei Sindaci della Provincia di Parma che si è riunita oggi a Palazzo Giordani. Il Coordinamento, che supporta gli enti nell'organizzazione e promuove l'iniziativa presso i ragazzi, ha chiesto la collaborazione dei Comuni per la promozione e l'aumento di posti disponibili sul territorio.
Il Prefetto di Parma Giuseppe Forlani, che già nei mesi scorsi ha incontrato i Sindaci del territorio sul tema della sicurezza, ha portato all'Assemblea i dati del 1° semestre 2015. C'è una riduzione del totale dei delitti denunciati del 13%, in particolare: diminuiscono del 7% i furti, del 19% i furti in abitazione, e calano anche rapine in banca e truffe. Aumentano invece i borseggi (934 nel 1° semestre rispetto al 733 dell'intero 2014). Numeri modesti (da 7 a 12) per le rapine in abitazione, e non si è mai registrato accanimento contro le vittime. Il furto di rame, in particolare delle linee elettriche, segnalato in questo primo semestre 2015, ha fatto segnalare un intervento particolarmente tempestivo delle Forze dell'ordine, e il fenomeno sembra essere scomparso.
Sono già state sperimentate positivamente forme di collaborazione per il controllo del territorio tra le varie forze dell'ordine, polizie municipali e carabinieri, polizia stradale, della Guardia di Finanza, con scambio di informazioni, anche di dati provenienti da videosorveglianza. Positivi i risultati del protocollo "Mille occhi sulla città", firmato a marzo da 26 Comuni, e anche delle segnalazioni da parte dei cittadini. Sono state 2163 le persone denunciate e 314 gli arrestati.
Buoni i risultati delle operazioni contro la contraffazione e l'abusivismo, nei mercati soprattutto. Infine, molto utili i 18 incontri con la cittadinanza, che continueranno. Per i controlli sulla criminalità organizzata, oltre all'operazione Aemilia, continua la collaborazione tra le forze dell'ordine sui contratti e le misure di prevenzione tra cui le indagini patrimoniali.
Positivi i commenti sul tema dei Sindaci di Berceto Lucchi, di Zibello Censi, di Fidenza Massari.
Il dirigente del Servizio Agricoltura della Provincia Antonello Barani ha poi spiegato le linee guida regionali sul contenimento delle nutrie. Non si può parlare più di eradicazione, ma ormai solo di contenimento di questo animale, che ha un unico nemico naturale - il freddo molto intenso- e si riproduce con ben 8 - 10 piccoli per volta. Dal 1999 la Provincia ha predisposto dei Piani di controllo in accordo con i Comuni e l'Ausl e dal '99 fino al 2013 sono state abbattute 50 mila nutrie; nel solo 2013 sono stati risarciti 10 mila euro di danni da nutrie nel Parmense. Ora però la nuova legge regionale le ha parificate ai ratti, quindi i danni non sono più risarcibili, e non sono più attuabili dalla Provincia i piani di controllo, che passano ora ai Comuni in collaborazione ai soggetti interessati, come Aipo e Consorzio di Bonifica.
Intervenuti sul tema: i sindaci Censi di Zibello e Azzali di Mezzani.
Il Sindaco di Parma Pizzarotti ha quindi illustrato la "Proposta di atto di indirizzo dell'Assemblea in merito alla richiesta di Iren di adeguare l'autorizzazione integrata del PAIP aumentando la capacità di incenerimento dell'inceneritore di Ugozzolo dalle attuali 130.000 tonnellate/anno a 195.000 e di utilizzare rifiuti solidi urbani provenienti anche da bacini di raccolta extra-provinciali ed extra-regionali".
"Ci sembra una beffa bruciare di più, dopo tutti gli sforzi fatti per incrementare la raccolta differenziata" ha affermato tra l'altro Pizzarotti, ricordando l'esempio dell'amianto per caldeggiare il principio di prudenza e l'importanza di salvaguardare innanzitutto la salute, ricordando che Iren è una società a maggioranza pubblica.
L'Assessore all'Ambiente del Comune di Parma Folli ha negato che la non saturazione dell'impianto debba tradursi necessariamente in un aumento delle tariffe.
Michela Canova sindaca di Colorno e Delegata provinciale all'Ambiente ha proposto alcuni emendamenti, sia di carattere tecnico sia di presa d'atto della nuova normativa. Ha richiesto, tra l'altro, di specificare che il nostro impianto non dovrebbe ricevere rifiuti speciali, in base a un atto dell'allora Giunta provinciale, e che Iren si impegni a rivedere profondamente le tariffe. Ha ricordato inoltre che tra gennaio e febbraio 1016 è attesa la Via (Valutazione di impatto ambientale), ma la competenza a quel punto potrebbe essere della Regione e non più della Provincia.
Intervenuti: i sindaci di Berceto Lucchi (sull'elevata entità delle tariffe), di Fornovo Grenti (sul ritardo con cui i sindaci sono stati coinvolti sul tema inceneritore, sull'importanza di ridurre i costi medi tra rifiuti urbani e speciali, e di salvaguardare le cooperative sociali che si occupano di gestione dei rifiuti), di Zibello Censi (sulla necessità di una nuova politica di "area vasta" che vada oltre le Province, in via di superamento per le politiche ambientali). Il Sindaco di Fontanellato Altieri ha poi proposto un rinvio di dieci giorni per la decisione per arrivare a votare un documento condiviso, e ha invitato all'unità, soprattutto nei confronti della Regione, il primo cittadino di Varsi Aramini ha ricordato i sacrifici fatti dai piccoli comuni, le cui discariche hanno servito negli anni anche quelli grandi, e per i quali i cui costi rischiano di lievitare ora del 30 – 40% . Il Sindaco di Sorbolo Cesari, non contrario ad incenerire i rifiuti di fuori, soprattutto di Reggio e Piacenza, soluzione migliore della costruzione di un altro inceneritore a Brescello o Lentigione, ha caldeggiato il rinvio della votazione.
Bricoli di Langhirano ha chiesto di inserire nel documento che le tariffe non aumentino, si inceneriscano solo Rsu (rifiuti solidi urbani) e Iren si assuma le sue responsabilità rispetto alla capacità di incenerimento autorizzata inizialmente.
Pizzarotti propone di non cambiare "tonnellaggio" con "carico termico" circa la capacità di smaltimento, ma ribadisce che la tariffa non deve essere la questione dirimente, il fattore ambientale sì. D'accordo che se Iren ha sbagliato i conti, paghi l'errore. Ma ha chiesto chiarezza agli altri sindaci.
Fritelli ha affermato di restare nel solco tracciato dai pronunciamenti del Pd provinciale e del gruppo Pd in Comune di Parma.
Al termine della riunione è stata rinviata di una decina di giorni la decisione in merito al documento, ed è stato aggiornato alla stessa data anche l'altro punto all'ordine del giorno, lo studio di fattibilità sulla costituzione di una società pubblica per la gestione del Servizio Idrico Integrato per i Comuni della provincia di Parma.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
Scadenza 31 luglio ore 14. Saranno 22 i volontari che presteranno servizio in Enti e Associazioni del territorio. -
Parma, 3 luglio 2015 – documenti scaricabili in allegato -
E' aperto il bando per il Servizio Civile Regionale.
Per partecipare è necessario compilare i moduli per la domanda e consegnarli o inviarli direttamente presso le strutture dove si intende svolgere il Servizio entro e non oltre le ore 14 del 31 luglio 2015 (non fa fede il timbro postale).
Per consultare nel dettaglio i progetti occorre visitare i siti degli Enti che a breve pubblicheranno le schede complete. E' obbligatorio presentare una sola domanda, pena l'esclusione dall'avviso pubblico.
CHI PUÒ PARTECIPARE
Il Servizio Civile Regionale è un'esperienza di cittadinanza attiva e un'occasione di formazione per i giovani dai 18 ai 29 anni (28 anni e 364 giorni), della durata di 10 mesi con un compenso mensile di 288 euro.
Sul sito della Provincia il bando con la lista dei progetti disponibili e degli Enti proponenti, e i moduli per la domanda.
Per approfondire il tema del Servizio Civile e rimanere aggiornati consultare il sito www.serviziocivileparma.it/web
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
Sarà aperta anche domenica 5 luglio, poi di nuovo da sabato 11 luglio fino al 13 settembre 2015. Positivo il collaudo. L'intervento è stato finanziato dall'Unione Montana Appennino Parma Est, in convenzione con la Provincia, che ha la concessione d'uso dell'impianto dalla Regione. -
Parma, 2 luglio 2015 –
Ha avuto esito positivo il collaudo tecnico della seggiovia Lagdei – Lago Santo, in località Bosco di Corniglio, effettuato stamattina alle 10 dai tecnici dell'ufficio USTIF del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
L'intervento, necessario per ottenere la "proroga della vita tecnica" dell'impianto, è stato finanziato dall'Unione Montana Appennino Parma Est, per 50 mila euro, in seguito ad una convenzione stipulata con la Provincia di Parma, che ha redatto il progetto preliminare, titolare della concessione d'uso dalla Regione.
La seggiovia sarà così nuovamente in funzione sabato 4 e domenica 5 luglio, poi riaprirà da sabato 11 luglio fino al 13 settembre 2015.
La gestione è affidata alla ditta La Genziana srl per 12 mesi.
"E' arrivato finalmente a compimento un iter importante, che era partito dal lavoro della precedente amministrazione e che ha visto coinvolti anche più livelli istituzionali, tra cui il sen. Pagliari e i sindaci del territorio, insieme alla Provincia – afferma il Presidente Filippo Fritelli – E' un servizio alla comunità di quel territorio, e ci auguriamo che per i prossimi anni possa continuare ad essere utilizzata."
"Ancora una volta gli enti locali riescono a garantire il funzionamento in sicurezza di questa struttura storica, importantissima per il turismo del nostro Appennino - dichiara la Delegata provinciale al Patrimonio Michela Canova – si potrà così continuare a fruire di un'area di grande valore ambientale, quella dell'Appennino Parma Est, che l'anno scorso ha fatto segnare un incremento di presenze del 3% circa sull'anno precedente. ".
Alcuni dati sull'impianto:
- stazione di valle a quota 1.251 m
- stazione di monte a quota 1.528 m
- lunghezza 913 m
- dislivello 277 m
- prima apertura all'esercizio 17 settembre 1968
- proroga della vita tecnica di un anno nel 1996
- successive proroghe di quattro anni complessivi, dal 2009 al 2013
- ulteriore proroga di un anno, sino al 17 settembre 2014
- proroga 2015, fino al 13 settembre.
(fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
Presentati i dati dell'Oml, con Censi e Vescovi. Anche a Parma finalmente una reale inversione di tendenza, che interrompe una recessione durata tre anni e mezzo. L'occupazione aumenta di 264 unità, le assunzioni crescono dell'11,5% rispetto al primo trimestre 2014. -
Parma, 1° luglio 2015 –
Dopo tre anni e mezzo di crisi, finalmente notizie positive in Piazza della Pace, oggi, alla presentazione del Rapporto sull'andamento del mercato del lavoro nel Parmense nel primo trimestre 2015.
I dati, illustrati da Pier Giacomo Ghirardini e Monica Pellinghelli dell'Oml, l'Osservatorio sul Mercato del Lavoro della Provincia, segnalano l'avvenuta inversione di tendenza, dopo la lunga fase recessiva.
"Si tratta di primi dati incoraggianti – spiega il Delegato provinciale alla Formazione e Lavoro Maurizio Vescovi - non tanto per l'entità assoluta della rimonta, che essendo agli inizi è ancora modesta, quanto per l'accelerazione significativa delle assunzioni e la qualità dei nuovi rapporti di lavoro. Se i dati del prossimo trimestre confermeranno questo andamento, allora si potrà parlare veramente di ripresa."
"Ma il dato più significativo è la crescita del lavoro a tempo indeterminato che, sulla spinta dei provvedimenti del Governo, ha visto incrementare enormemente le assunzioni – spiega Andrea Censi Delegato provinciale alla Statistica - Ma non solo: cresce anche la qualità del lavoro, visto che ad aumentare sono i posti di lavoro a tempo indeterminato e a tempo pieno".
E veniamo al dettaglio dei dati.
Nel primo trimestre 2015, nel «totale economia» formato dal complesso delle imprese e delle istituzioni locali, le assunzioni sono aumentate congiunturalmente dell'8,9% (rispetto cioè al quarto trimestre 2014 su dati destagionalizzati) e tendenzialmente dell'11,5% (rispetto cioè al primo trimestre 2014 su dati grezzi). Inoltre le assunzioni hanno superato le cessazioni dei rapporti di lavoro, al netto dei fenomeni di stagionalità, con un incremento netto di posti di lavoro alle dipendenze pari a 264 unità come dato destagionalizzato.
Poiché nel quarto trimestre 2014 le assunzioni erano ancora in calo, sia congiunturale (-0,6%) sia tendenziale (-5,0%), e si registrava ancora un forte decremento di rapporti di lavoro alle dipendenze (-486 unità come dato destagionalizzato), si può parlare di «avvenuta inversione di tendenza». Se tali andamenti troveranno conferma nel secondo trimestre, si potrà iniziare a parlare di «ripresa» del mercato del lavoro locale.
I 264 nuovi posti di lavoro del primo trimestre 2015 sono il risultato dei posti in più creati in agricoltura (+18), attività manifatturiere (+291), commercio (+14) e altre attività dei servizi (+94), e dei posti venuti invece a mancare in: costruzioni (-54), altre attività industriali (-8) e alberghi e ristoranti (-91). La crescita netta dei dipendenti nelle attività manifatturiere e nell'area dei servizi alle imprese rappresenta il dato più incoraggiante, mentre rimangono difficoltà nelle costruzioni e nei settori dipendenti dai consumi delle famiglie, ancora ristagnanti.
Da sottolineare il dato della crescita del lavoro a tempo indeterminato che ha visto un aumento davvero importante delle assunzioni, sia in termini congiunturali (+35,6%) che tendenziali (+38,2%). Significativa anche la crescita netta di 264 posti di lavoro, al netto della stagionalità, che è il risultato di 647 posti in più a tempo indeterminato, 389 in meno a tempo determinato e 6 in più a chiamata. La notevole crescita netta dei rapporti di lavoro a tempo pieno (+199), a cui si aggiungono 50 posti part-time, rafforza la percezione di una buona qualità dell'incremento della domanda di lavoro.
Positivi anche i dati sul fronte del ricorso agli ammortizzatori sociali: nel primo trimestre 2015 le ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni sono state, per il complesso delle gestioni, pari a 554.775, in calo tendenziale del 70,8%. Il volume complessivo dei lavoratori posti in mobilità in forma collettiva, dopo aver raggiunto un punto di massimo nel 2014 con un notevolissimo incremento su base annua pari al 66,6%, nel primo trimestre 2015 ha registrato un rimbalzo in pratica eguale e contrario (-74,6%), portando il flusso dei nuovi iscritti a un punto di minimo.
Al contrario, l'andamento dei patti di servizio stipulati dai Centri per l'impiego risente purtroppo della grande inerzia della disoccupazione che il modesto recupero occupazionale in atto non riesce ad intaccare: con i livelli di disoccupazione raggiunti e l'attuale velocità di recupero il processo di riassorbimento richiederà anni. Al 31 marzo 2015 i patti di servizio attivi riguardano ancora 23.622 persone disoccupate o precariamente occupate.
Permangono inoltre preoccupazioni per l'occupazione giovanile: uno dei dati più insoddisfacenti è la modesta crescita delle assunzioni dei giovani di 15-24 anni di età, che restano ancora molto al di sotto della media generale, sia in termini congiunturali (3,5% contro 8,9%) che tendenziali (2,0% contro 11,5%). In presenza di un'effettiva ripresa, le assunzioni giovanili dovrebbero essere invece le prime a ripartire in modo più significativo.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
Dichiarazione congiunta dei partecipanti. Avviata un'analisi della situazione e riconfermato l'impegno reciproco. -
Parma, 30 giugno 2015 –
Si è riunito stamattina in Provincia il tavolo istituzionale per l'azienda Parmacotto.
Vi hanno partecipato il sen Giorgio Pagliari, l'Assessore Cristiano Casa del Comune di Parma, il Sindaco di Sala Baganza Cristina Merusi, il Delegato provinciale allo Sviluppo economico Gianpaolo Cantoni, per l'Unione Parmense Industriali il Direttore Cesare Azzali ed Enea Bianchini, per l'azienda: Nino Battilani e Antonio Giovati, gli esponenti di Flai-Cgil Luca Ferrari e Tommaso Poletti, di Uila-Uil Sergio D'Alba e le Rsu aziendali.
Nel corso dell'incontro si è avviata un'analisi della situazione ed è stato riconfermato l'impegno reciproco, pur nella difficoltà del momento e nel rispetto della procedura concorsuale, di gestire al meglio la situazione e limitare al minimo le ricadute della crisi sul piano occupazionale, in un contesto in cui l'azienda ha registrato nell'ultimo anno promettenti risposte in termini economici e di mercato.
E' già in previsione nelle prossime ore di procedere al rinnovo degli ammortizzatori sociali: la cassa integrazione straordinaria concorsuale e ulteriori strumenti di salvaguardia.
Il Tavolo istituzionale rimane convocato in modo permanente per monitorare lo sviluppo della situazione.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
Si tratta di sei interventi molto delicati: la sostituzione di giunti e il sollevamento delle travi per riportarle in quota. Il primo è stato compiuto sabato scorso con esito positivo. Se tutto andrà bene, la conclusione dei lavori è prevista per la fine di luglio.
Soddisfazione del Delegato Censi.
Parma, 29 giugno 2015 –
Sono iniziate alle 8,45 di sabato 27 giugno a Gramignazzo i lavori dell'ultima fase del restauro del ponte sul Taro, lungo circa 150 metri, che si trova sulla SP 33 ed è stato chiuso al traffico nel febbraio2014, dopo che si era evidenziato un cedimento della pila centrale.
Si tratta di sei interventi molto delicati: la sostituzione di giunti di dilatazione, che sono irreversibilmente danneggiati, e il sollevamento delle travi che si sono abbassate, per riportarle alla quota originaria.
Il primo intervento, compiuto sabato scorso, consisteva nel sollevamento della parte del ponte posta a lato Roccabianca, allo scopo di permettere la sostituzione dei giunti.
Alle ore 10 circa è terminata l'operazione, grazie a martinetti per il sollevamento e l'impalcato e' stato alzato di circa 3cm. Si provvederà in seguito a togliere i due appoggi.
L'intervento ha avuto pieno successo (cosa non scontata) e questa operazione verrà ripetuta successivamente anche per gli altri cinque appoggi. La parte più complessa e delicata avverrà quando si dovranno rialzare le travi che hanno ceduto maggiormente a seguito dell' evento di piena dello scorso anno.
Se tutto andrà bene, la conclusione dei lavori è prevista per la fine di luglio.
Ampia soddisfazione esprime il Delegato provinciale Andrea Censi: "Si tratta di un lavoro molto delicato, e grazie alla capacità sia dei progettisti della Provincia sia della ditta, si stanno rispettando anche i tempi di esecuzione preventivati. Ribadiamo l'attenzione costante della Provincia per il Ponte di Gramignazzo, molto importante per la Bassa."
(Fonte: Ufficio stampa Provincia di Parma)
Le imprese parmensi che hanno partecipato al Laboratorio per la Responsabilità Sociale d'Impresa, promosso da Camera di commercio e Provincia di Parma con il finanziamento della Regione Emilia-Romagna, hanno lavorato su iniziative per l'innovazione green, il welfare aziendale e le partnership con il territorio. Idee e azioni per una crescita responsabile, sostenibile e inclusiva. -
Parma, 25 giugno 2015 -
Si è conclusa con un forum pubblico di presentazione e discussione, organizzato in Camera di commercio lo scorso 23 giugno, la prima esperienza del "Laboratorio Imprese parmensi per la Responsabilità Sociale d'Impresa (RSI)", promosso dall'ente camerale e dalla Provincia di Parma con il coordinamento tecnico di Focus Lab e il supporto finanziario della Regione Emilia-Romagna, presente all'incontro con il direttore dell'Assessorato Attività Produttive Morena Diazzi.
"Abbiamo promosso questa iniziativa - hanno sottolineato sia il presidente Andrea Zanlari che il consigliere delegato della Provincia Maurizio Vescovi - nella consapevolezza che le pratiche di Responsabilità sociale d'impresa sono, oggi più che mai, un grande fattore di innovazione e di crescita della competitivà aziendale all'insegna della responsabilità, della sostenibilità e dell'inclusione sociale. In altre parole, sono un fattore che favorisce direttamente sia l'impresa che le persone singole che tutto il territorio. Occorre essere lungimiranti. Occorre agire non solo nel segno del profitto ma anche in quello della "restituzione al territorio": un imprenditore lungimirante non pensa solo a sé ma anche alla civitas, alla comunità dove opera, mettendo in relazione sapere e denaro per costruire opere, favorire inclusione sociale e sostenibilità ambientale".
Il percorso, attivato nel febbraio scorso, ha consentito ai partecipanti di confrontarsi attivamente su tematiche di welfare aziendale, green management, partnership territoriale e ha creato un repertorio di best practices ora a disposizione di tutte le imprese della provincia sensibili a questo impegno. Il repertorio è on line sul sito della Camera di commercio e su quello della Provincia.
Al Laboratorio hanno partecipato 30 referenti di 24 realtà del territorio tra imprese di vari settori e dimensioni, cooperative sociali, associazioni di volontariato, associazioni di categoria e referenti della Pubblica Amministrazione: Dallara Automobili spa, E-Project srl, Industria Dolciaria Pattini srl, Raffaele Caruso spa, Consorzio Parma Couture, Ocme srl, Scatolificio Sandra srl, Coop.Fiorente, Coop. Gruppo Scuola Campo d'Oro, Terra dei Colori Coop. Soc., Forum Solidarietà, Consorzio Solidarietà Sociale, Coop. Eidè, Coop. Il Cigno Verde, Sirio Coop. Sociale, Gruppo Len, Liceo Toschi, IISS Gadda di Fornovo, CGIL, Ascom-Confcommercio, Studio Cucchi Dall'Aglio, Camera di Commercio di Parma e Provincia di Parma - SILD.
I risultati raggiunti in pochi mesi sono stati molteplici: emersione di pratiche di RSI già esistenti in varie filiere; aggiornamento professionale e scambio di competenze tra i referenti di aziende e organizzazioni diverse, per filiera e dimensioni; creazione di una rete multi-stakeholder tra imprese profit e non-profit; ideazione di un Piano di Azione con nuove idee di sviluppo e con oltre 50 possibili interventi su welfare aziendale, green management e partnership territoriali.
Tanti i progetti scaturiti dal lavoro comune dei partecipanti: dall'attivazione, per i dipendenti, di screening sanitari aggiuntivi al car-pooling condiviso casa-lavoro, dall'attivazione di un "termometro green" per la misurazione dell'eco-efficienza e del rispamio energetico alla creazione di un pubblico "Repertorio green" dove condividere le progettualità e le azioni di sostenibilità ambientale, dall'erogazione di "buoni spesa" alla creazione, condivisa tra più imprese, di un "assistente sociale" aziendale che rilevi e ponga all'attenzione criticità e bisogni dei dipendenti.
Ma le pratiche di Responsabilità sociale d'impresa non sono un fenomeno sconosciuto nel nostro territorio, come è emerso sia dalle testimonianze delle aziende che sono intervenute al forum, Dallara Automobili Spa, Caruso spa e Scatolificio Sandra srl, sia dalla tavola rotonda con le Associazioni di categoria e il mondo del volontariato, della cooperazione e della scuola. Caruso spa ha favorito il part time di 20 dipendenti neo mamme assumendo altre 10 lavoratrici ed è attiva nell'inserimento dei disabili; Dallara Automobili è impegnata costantemente nella nella formazione, in azienda, di studenti delle scuole superiori e dell'Università, per garantire loro una più agevole entrata nel mondo del lavoro; Scatolificio Sandra ha introdotto in pratiche di risparmio energetico e di riduzione dei consumi di colori, amido, paraffina e carta.
(Fonte: ufficio stampa Camera di commercio di Parma)
Per 40 giorni per consentire i lavori in galleria. Oggi il sopralluogo, a cui hanno partecipato: il Delegato provinciale alla Viabilità Serpagli, il Sindaco di Borgotaro Rossi, l'ing. Alifraco, l'ing. Dellapina e i tecnici della ditta Grenti. -
Parma, 22 giugno 2015 –
Stamattina, lunedì 22 giugno, alle 9,30 è stato compiuto un sopralluogo alla Galleria delle Predelle e al bypass, sulla Sp 523R del Colle di Cento Croci. Hanno partecipato: il Delegato provinciale alla Viabilità Gianpaolo Serpagli, il Sindaco di Borgotaro Diego Rossi, l'ing. Gabriele Alifraco dirigente del Servizio Viabilità della Provincia, l'ing. Dellapina dirigente ufficio tecnico comune di Borgotaro, e i tecnici della ditta Grenti.
"Si tratta di lavori che rappresentano uno stralcio significativo dell'intera opera, che non è ancora conclusa – afferma il Delegato provinciale alla Viabilità Gianpaolo Serpagli – la realizzazione per stralci successivi è stata decisa per garantire sempre l'obiettivo di non isolare la Val Taro, anche quando si tratta di opere che non possono essere eseguite a traffico aperto in galleria. Da qui la necessità del bypass."
I LAVORI
Adesso sarà compiuto un intervento urgente sulla galleria, precisamente il rifacimento dei drenaggi, della rete di scolo e del rinforzo statico della parte della galleria che è già stata oggetto di intervento .
I lavori precludono completamente il traffico in galleria, perciò il traffico sarà spostato dalla galleria al bypass, a partire da mercoledì 24 giugno, per 40 giorni per consentire l'esecuzione dei lavori, dopo i sondaggi compiuti in aprile.
L'ASFALTATURA DEL BYPASS
Il bypass presenta ora un'asfaltatura non ottimale, essendo stata realizzata in modo parziale, in periodo invernale, quindi sfavorevole, e per di più in tutta fretta, vista l'urgenza di compiere i saggi in galleria.
Ma, una volta terminati i lavori in galleria, l'asfaltatura verrà ultimata e la relativa spesa è per 3 anni a carico dell'impresa realizzatrice.
IL TOMBONE
Tra i lavori realizzati in loco, il tombone a valle del ponte sul Rio Bastardo, che con la sua sezione circolare favorisce il trasporto dei materiali; purtroppo la sezione del ponte è invece quadrata e questa caratteristica, insieme alla scarsa altezza del ponte, ha favorito l'intasamento a monte del ponte stesso. Il tombone non è responsabile dell'accumulo dei materiali, essendo tra l'altro a valle del medesimo.
(Fonte: Ufficio stampa Provincia di Parma)