Ancora smentite. I dati pubblicati dall'USDA hanno generato nuove reazioni contrastanti rispetto alle attese e la stabilità dei mercati non si è ancora palesata.
Di Mario Boggini e Virgilio Milano 2 ottobre 2017 -
Il mercato ha voluto smentire l'ultima affermazione "sembra aver ritrovato una via di recupero" e tra alti e bassi è tornato a valori pre USDA del 12/09
SEMI nov 965,4 (+2) gen 976,2 (+2,2) mar 985,4 (+2)
FARINA oct 308,8 (0) dic 313,3 (+0,2) gen 315,5 (+0,2)
OLIO oct 33,02 (-0,21) dic 33,22 (-0,23) gen 33,39 (-0,23)
CORN dic 354 (+1,6) mar 366,6 (+1,4) mag 375,6 (+2)
GRANO dic 461,4(+7,6) mar 480,6 (+7,2) mag 493,4 (+6,4)
questo scrivevamo il 28/09 poi sono arrivati i dati USDA del 30/09 ed ecco le chiusure:
SEMI nov 968,2 (+8,6) gen 978,4 (+8,2) mar 987,6 (+8,2)
FARINA oct 311,5 (+4,7) dic 315,8 (+4,3) gen 317,8 (+4,2)
OLIO oct 32,57 (-0,02) dic 33,82 (0) gen 32,99 (-0,01)
CORN dic 355,2 (+2,6) mar 367,6 (+2,4) mag 376,2 (+2,4)
GRANO dic 448, 2 (-6,6) mar 466,4 (-7,6) mag 479,2 (-0,01)
E siamo di nuovo da capo. L'USDA di venerdì segnala che al 01/09 si registrano meno stock del previsto di corn, e del seme di soya, motivando perciò un effetto rialzista, mentre la produzione di grano USA sarebbe più alta del previsto stimolando, al contrario, una tendenza ribassista.
A fronte di quanto sopra riportato seguono i prezzi delle farine di soya franco partenza porto di Ravenna:
sul disponibile 308 per la 44% e 319 per la 46,50%, e così anche per l'ottobre dicembre, mentre sul 2018 si registrano 315 per la 44% e 324 per la 46,50%, senza storia gli altri proteici, colza 210-215 partenza, girasole alto proteico 175, e quello basso a 120.
Per quanto riguarda il mercato interno domestico ancora poco da segnalare, i consumi sono sempre a bassi livelli che comporta: stabilità dei grani; calo del granoturco; recupero dei cruscami di grano. Rincara invece l'orzo che conferma questo trend da diverse settimana. Il seme di soya nazionale, partito da prezzi più elevati di quanto ipotizzato, dovrà scontare nuove quotazioni a regime di raccolta..
Il mercato è da mesi che si trova in questa fase di stagnazione e, a meno di fenomeni esterni non prevedibili, trova poco spazio per scendere ma non trova per ora la forza di salire.
Continuano le difficoltà di logistica da settimane, sia su gomma che su treno.
Il mercato delle bioenergie continua ad apprezzare il mais inquinato da B1, tant'é che è riuscito a assorbire gran parte di uno stock posta sotto vincolo sanitario sito in Piemonte e cedibile solo a impianti di Biodigestione. (merce raccolto 2016). A questa si è aggiunta la disponibilità di farine e di scarti da essiccatoio.
Indicatori internazionali 2 ottobre 2017
l'Indice dei noli è in costante ascesa, oggi è 1356 punti, il petrolio è attorno a 51,5 $/bar e l'indice di cambio segna 1,1743.
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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SOMMARIO Anno 16 - n° 39 01 ottobre 2017 - Editoriale: Italia - Francia, pace armata - Lattiero caseario. Prosegue la fase calante del latte. - Cereali e dintorni. Il mercato mostra timidi ma costanti segnali di ripresa - Ponte di Casalmaggiore. Emergono nuovi danni ai travi - Salmone o non Salmone, questo è il problema! - Froneri, chiesto l'apertura del tavolo di crisi. La nuova tegola caduta sull'occupazione parmense.
SOMMARIO Anno 16 - n° 39 1 ottobre 2017
1.1 editoriale
Italia - Francia, pace armata.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Prosegue la fase calante del latte.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il mercato mostra timidi ma costanti segnali di ripresa
4.1 turismo Turismo da record in Emilia Romagna
5.1 economia / Viabilità Ponte di Casalmaggiore. Emergono nuovi danni ai travi
6.1 campagna cereali Consorzio Agrario di Parma: primo bilancio della stagione cereali
6.2 sisma 2012 fondi sicurezza Sisma 2012. Fondi aperti anche per il settore agricolo.
7.1 nutrizione, scienza e fake Salmone o non Salmone, questo è il problema!
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Niente di scontato. In attesa degli aggiornamenti di USDA.
9.1 crisi e occupazione Froneri, chiesto l'apertura del tavolo di crisi. La nuova tegola caduta sull'occupazione parmense.
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners
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Se c'erano moderate speranze che il mercato potesse avere intrapreso una strada, ecco arrivare la smentita. Leggero rafforzamento del Dollaro.
Di Mario Boggini e Virgilio Milano 27 settembre 2017 -.
Tra alti e bassi, il mercato si è infine riposizionato ai valori precedenti la pubblicazione degli ultimi dati USDA del 12/09:
SEMI nov 965,4 (+2) gen 976,2 (+2,2) mar 985,4 (+2)
FARINA oct 308,8 (0) dic 313,3 (+0,2) gen 315,5 (+0,2)
OLIO oct 33,02 (-0,21) dic 33,22 (-0,23) gen 33,39 (-0,23)
CORN dic 354 (+1,6) mar 366,6 (+1,4) mag 375,6 (+2)
GRANO dic 461,4(+7,6) mar 480,6 (+7,2) mag 493,4 (+6,4)
Staremo a vedere come reagiranno i mercati all'indomani dei dati che seguiranno la pubblicazione deil'USDA del 28 settembre dove verranno esposti gli aggiornamenti delle produzioni e giacenze statunitensi di grano al 1 settembre.
Per quanto riguarda il mercato interno domestico ancora ben poco da segnalare. I consumi restano molto contenuti, come del resto lo confermano i prezzi: la stabilità dei grani, il calo del granoturco, mentre invece continua il recupero dei cruscami di grano, dovuto alle esportazioni del pellets. Rincara l'orzo, che mantiene questo trend da qualche settimana, le farine di soya hanno segnato leggeri recuperi. Si è iniziato a quotare il seme di soya nazionale.
Difficile fare previsioni, più facile operare a breve medio termine e valutare il costo futuro sui singoli prodotti, in base alla trasformazione in latte, carne, uova e farine.
Il mercato da mesi sta attraversando una fase di stagnazione e, salvo imprevedibili fattori esterni, esistono pochi spazi per scendere e non trova, per ora, la forza di salire. In forza della limitazione del mercato nazionale gli scambi restano a livello locale e i principali riferimenti restano quelli dei consumi, specie per quei prodotti che e non possiedono un indirizzo provenire dai mercati a termine.
Nota stonata il perseverare delle difficoltà di logistica sia su gomma che su rotaia.
Il mercato delle bioenergie continua a orientarsi verso il mais inquinato da B1, riuscendo a assorbire gran parte di uno stock posta sotto vincolo sanitario sito in Piemonte, peraltro acquistabile direttamente solo da impianti di Biodigestione. (merce raccolto 2016). A questa opportunità si è aggiunta la disponibilità di farine e scarti di essiccatoio.
Indicatori internazionali 27 settembre 2017
l'Indice dei noli è a 1470 punti, il petrolio è attorno a 52,56 $/bar e l'indice di cambio segna 1,177485.
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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La raccolta del mais 2017 ha giocato d’anticipo di una quindicina di giorni rispetto al 2016. Raccolto completato all’80%, delinea rese mediamente inferiori all’anno scorso di circa 20-25 quintali per ettaro.
PARMA - 25- 9-2017 - Un anticipo di quindici giorni, rispetto al 2016, ha caratterizzato la raccolta del mais 2017. L’operazione è iniziata il 16 agosto scorso, con gli ibridi precoci. Il prodotto era già secco in campo, ma non di ottima qualità. < Il mais – afferma Giorgio Collina, direttore del Consorzio Agrario di Parma -, in generale, ha subito fortemente gli effetti della siccità, in termini sia quantitativi sia qualitativi.
Mediamente sono andati bene solo i mais irrigati abbondantemente e, in particolare, con l’utilizzo di tecniche più innovative come la manichetta che permette un uso maggiormente razionale e continuativo dell’acqua, con abbondante risparmio della stessa>. Al momento, la trebbiatura risulta quasi ultimata. <Le rese – ha affermato Andrea Rossi, responsabile commercializzazione prodotti agricoli del Consorzio agrario di Parma – sono mediamente inferiori al 2016, di 20-25 quintali per ettaro. Si va dai 45-60 quintali/ha delle colture in asciutta o poco irrigate, agli 80-95 quintali di quelle irrigate regolarmente>.
Secondo Rossi: <Quest’anno 4-5 irrigazioni sarebbero state necessarie. Restano da finire di raccogliere i campi irrigati <a goccia> (micro.irrigazione di precisione), che attualmente appaiono in ottime condizioni. L’umidità media che si riscontra nei centri di stoccaggio è circa del 18%, a seguito del clima estivo siccitoso. Comunque, come sempre, i migliori risultati qualitativi si sono ottenuti trebbiando fra il 25% e il 28% di umidità>.
Come prevedibile e, di fatto, previsto anche dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, la campagna del mais era a rischio di contaminazione da aflatossine. “Analizzando ogni carico in entrata – afferma Rossi al proposito – si è potuto suddividere il prodotto migliore da quello che avrà bisogno di ulteriori puliture o sarà da avviare a produzioni di non alimentari come per esempio quello destinato alla produzione di energia elettrica”.
Nel frattempo è in corso anche la raccolta della soia, con rese particolarmente oscillanti a seconda dei casi : dai 15 ai 45 quintali per ettaro. Oltre che del sorgo che, essendo più tollerante allo stress idrico sta producendo mediamente 65 quintali per ettaro di granella di buona qualità. Per il girasole, si può parlare di superfici in aumento, pur rimanendo una coltura di nicchia, che quest’anno non sembra aver trovato in ogni caso le migliori condizioni ideali per esprimere tutte le sue potenzialità produttive. Sul fronte dei prezzi, Rossi ha concluso che <l’abbondanza di prodotto estero mantiene, per ora, bassi i prezzi anche in Italia, nonostante la scarsità dei nostri raccolti. Oggi una tonnellata di mais vale per l’agricoltore poco più di 160 euro>.
In quest’ottica di mercato globale lo sforzo collettivo delle nostre imprese agricole di restare, competitive cercando migliori soluzioni qualitative nella produzione complessiva dei cereali, meriterebbe senza dubbio migliore premio e remunerazione.
(Fonte Consorzio Agrario di Parma)
FOTO: Giorgio Collina, direttore generale del consorzio agrario di parma
Dopo l'USDA del 12/09 sembra ormai accertato che il mercato abbia ritrovato una via di recupero. Rimangono stabili invece i valori del corn e del grano.
Di Mario Boggini e Virgilio Milano 25 settembre 2017 -
Alcuni dati: - Il seme sul mese di novembre, da venerdì 15/9 a venerdì scorso, è passato da 967,6 a 984,2 più 16,60 punti (+ 1,7%) - la farina sul mese di ottobre da 309 a 315 più 6 dollari (+ 1,9 %) - il corn/dicembre da 351,4 a 353,4 (+ 0,5%) il grano/dicembre da 443,4 a 449,4 (+ 1,1 %).
Se per il corn e per il grano i valori rimangono attestati sule posizioni di metà agosto, quelli del seme e della farina di soia hanno invece ricevuto una spinta a risalire. A metà agosto, infatti, quotavano intorno a 950 e a 300 con un guadagno di 34 punti per seme di soia e di15 dollari per la farina. Non sono numeri da fare pensare a una definitiva fuga in avanti ma sufficienti per stimare che la fase di calo-stagnazione possa essere ragionevolmente giunta a conclusione.
Rimane ancora difficile interpretare l'atteggiamento dei fondi d'investimento.
SEMI nov 984,2 (+13,4) gen 994,4 (+13,4) mar 1003,4 (+13,2)
FARINA oct 315 (+6) dic 319 (+6,1) gen 321 (+6,1)
OLIO oct 33,99 (-0,11) dic 34,22 (-0,12) gen 34,38 (-0,12)
CORN dic 353,4 (+3,2) mar 366 (+3) mag 374,4 (+3,2)
GRANO dic 449,4 (-3) mar 469,4 (-2,4) mag 483 (-2)
Ancora niente da segnalare per quanto riguarda il mercato interno domestico dove i consumi restano ancorati verso il basso, come del resto è confermato dai vari listini delle Granarie.
Alcuni valori commerciali delle materie prime franco partenza porto di Ravenna: la farina proteica oggi dovrebbe attestarsi sui 316-317 euro sino al 31/12/17 e intorno ai 325 euro per il 2018, il seme di soya estero 356 sul disponibile e 358 novembre 17 marzo 2018; Farina di girasole hp disponibile 175 euro, novembre17-marzo 18 a 177; farina di colza 225-230 euro arrivo il disponibile in base alle derivazioni e qualità; panello di lino intorno ai 350-355 euro arrivo in base alle derivazioni e qualità; bucce di soya 175/180 euro partenza.
Per i cereali mais estero da novembre a giugno 2017 sui 187 euro arrivo Brescia. Cr.emona per il 5-4000, sul disponibile merce nazionale a valori di due tre euro in meno in base alla logistica, e allo stato di riempimento dei magazzini, mentre al porto di Ravenna siamo a 177 partenza; Grano intorno ai 185 euro arrivo molino, in base al w minimo 160; orzo estero e nazionale in aumento, difficile trovare valori accettabili sul gennaio-giugno 2018.
Il mercato delle bioenergie continua la sua ricerca di mais inquinato da B1, per quest'ultimo è disponibile, in zona Piemonte, una partita sensibile posta sotto vincolo sanitario che può essere acquisita direttamente solo da impianti di Biodigestione. (merce raccolto 2016)
Indicatori internazionali 25 settembre 2017
l'Indice dei noli è in costante ascesa, oggi e1502 punti, il petrolio è attorno a 50,2 $/bar e l'indice di cambio segna 1,1915.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 16 - n° 38 24 settembre 2017 - Editoriale: Vitalizio Day -Lattiero caseario. Cedono solo i listini del latte spot. - Chiffon Tricolor in Emilia - Cereali e dintorni. Pubblicati i dati del COCERAL.
SOMMARIO Anno 16 - n° 38 24 settembre 2017
1.1 editoriale
Vitalizio Day. Finalmente si può discutere di legge elettorale
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Cedono solo i listini del latte spot.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati in leggero recupero
4.1 champagne eventi Chiffon Tricolor in Emilia
4.2 sicurezza alimentare Uova fresche contaminate: scatta il ritiro del Ministero della salute
5.1 CHEESE - il futuro delle DOP Siamo condannati a un futuro di formaggi banali e standardizzati?
6.1 contrasto alla cimice asiatica Cereali e dintorni. Pubblicati i dati del COCERAL.
6.2 nutrizione salute UVA, un rimedio contro lo stress
7.1 Pomodoro OI Pomodoro istituisce un fondo di emergenza "batteriosi"
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Pubblicati i dati del COCERAL.
9.1 consumi alimentari Dopo 5 anni i consumi tornano a salire
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners
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Segnali di recupero dai mercati. Sensibili gli aumenti nel comparto soia. In generale pesano le incognite legate alle tensioni geopolitiche.
Di Mario Boggini e Virgilio Milano 22 settembre 2017 -
Il mercato, dopo l'USDA del 12/09, sembra aver ritrovato una via di recupero e, nella giornata di oggi, gli aumenti sul comparto soya sono sensibili: il seme prende 10 punti da pronto ad agosto 2018, mentre la farina dai 3,50 ai 4 dollari di aumento da pronto sino a ottobre 2018.
Ieri il COCERAL (l'associazione dei commercianti/importatori europei) è uscito con le sue previsioni delle produzioni interne all'Unione Europea:
- Grano tenero è stimato a 142 milioni di ton. e quindi invariata dalla stima di giugno, mentre l'anno precedente era a 135.
- Frumento duro a 8,74 contro 9,71 dell'anno precedente.
- La produzione del mais è stimata a 59,3 milioni contro 60 di giugno mentre l'anno prima era a 61.
- La produzione di orzo è stimata a 58,1 milioni contro 57,2 mentre nel 2016 era a 59,7.
- Seme di girasole è a quota 8,43 contro 8,14 mentre si fermava a 8,309 nell'anno prima.
- Seme di soia a 2,625 contro 2.566 , leggermente superiore al 2016 che registrava 2.439.
- La colza è stimata a 22,108 contro 21,476 mentre era 20.637 l'anno prima.
Per quanto riguarda il mercato interno domestico ancora nulla da segnalare. I consumi restano in zona bassa, come del resto è confermato dai prezzi e dalla stabilità dei principali listini delle varie Granarie.
Sui mercati internazionali pesano le incognite legate alle tensioni geopolitiche.
Il mercato delle bioenergie continua la sua ricerca di mais inquinato da B1. In Piemonte è disponibile una partita sensibile, posta sotto vincolo sanitario, e che può essere acquisita solo da impianti di Biodigestione direttamente. (merce raccolto 2016).
Indicatori internazionali 20 settembre 2017
l'Indice dei noli è salito di nuovo a 1470 punti, il petrolio è attorno a 51,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,1964.
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Il Cambio €/$ supera 1,20 e c'è chi sostiene che il traguardo possa essere 1,30, frutto di una predeterminata volontà di processo di indebolimento del Dollaro. Intanto i mercati sembrano recuperare.
Di Mario Boggini e Virgilio Milano 20 settembre 2017 -
Il mercato dopo l'USDA del 12/09 sembra aver ritrovato una via di leggero recupero. A seguire il confronto dei valori dalla data di pubblicazione dell'USDA:
martedì 12/09:
SEMI sett 944,2 (-10,4 ) nov 950,4 (-9,4 ) gen 960,6 (-9,2 ) mar 969,4 (-9 )
FARINA sett 295,1 (-3,8 ) ott 296,7 (-3,7 ) dic 300 (-3,6 ) gen 301,8 (-3,4 )
OLIO sett 34,84 (+0,05 ) ott 34,93 (+0,05 ) dic 35,19 (+0,04 ) gen 35,36 (+0,04 )
CORN sett 340 (-5,4 ) dic 351,4 (-6 ) mar 363,6 (-6 ) mag 372 (-5,6 )
GRANO sett 419,4 (+7,2 ) dic 442 (+7,2 ) mar 462 (+6,6 ) mag 476 (+6 )
chiusure del 13/09:
SEMI sett 953 (+8,6 ) nov 960,4 (+10 ) gen 970,6 (+10 ) mar 979,2 (+9,6 )
FARINA sett 300,3 (+5,2 ) ott 302,1 (+5,4 ) dic 305,4 (+5,4 ) gen 307 (+5,2 )
OLIO sett 34,72 (-0,12 ) ott 34,83 (-0,10 ) dic 35,09 (-0,10 ) gen 35,26 (-0,10 )
CORN sett 338,4 (-1,4 ) dic 351,4 (0 ) mar 363,6 (0 ) mag 372 (0 )
GRANO sett 420,6 (+1,2 ) dic 443,2 (+1,2 ) mar 462,6 (+0,6 ) mag 476,4 (+0,4 )
chiusure del 19/09
SEMI nov 965,4 (-2,2 ) gen 976 (-2 ) mar 985,2 (-1,6 )
FARINA oct 305 (-4 ) dic 308,7 (-3,9 ) gen 310,6 (-3,7 )
OLIO oct 34,52 (+0,33 ) dic 34,76 (+0,33 ) gen 34,92 (+0,33 )
CORN dic 348,2 (-3,2 ) mar 360,6 (-3,2 ) mag 369,2 (-3,2 )
GRANO dic 443 (-0,4 ) mar 464 (-0,2 ) mag 478 (+1 )
In serata il mercato telematico segnava diffusi aumenti seppure tutti di lieve entità.
Per quanto riguarda il mercato interno domestico nulla di nuovo da segnalare. I consumi restano al palo, come del resto viene confermato i prezzi e dalla stabilità dei principali listini delle varie Granarie.
Il mercato delle bioenergie continua la sua ricerca di mais inquinato da B1, per quest'ultimo abbiamo in Piemonte una partita sensibile posta sotto vincolo sanitario ma che può essere acquisita solo da impianti di Biodigestione direttamente. (merce raccolto 2016).
Il mercato delle bioenergie ha approfittato del calo dei cruscami e continua la sua ricerca di mais inquinato da B1; per quest'ultimo, in Piemonte, è disponibile una partita "sensibile" posta sotto vincolo sanitario, che può essere acquisita solo e direttamente da impianti di Biodigestione.
Indicatori internazionali 20 settembre 2017
l'Indice dei noli è risalito a 1415 punti, il petrolio è attorno a 50,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,20010.
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Editoriale: Col vento in poppa!. - Lattiero caseario. Flessione negativa per il latte spot. - Cereali e dintorni. Mercati in altalena soggetti a rapide speculazioni. - Caccia. Conferma l'apertura della stagione venatoria domenica 17 settembre. - Vino: Vendemmia scarsa ma l'Italia resta leader produzione mondiale -
- SOMMARIO Anno 16 - n° 37 17 settembre 2017
1.1 editoriale
Col vento in poppa!.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Flessione negativa per il latte spot.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati in altalena soggetti a rapide speculazioni.
4.1 sicurezza alimentare Falso miele. Il Ministero serbo dispone il ritiro di miele contraffatto dai supermercati IDEA.
4.2 caccia Caccia. Conferma l'apertura della stagione venatoria domenica 17 settembre.
5.1 vino - eventi Bacco al Castello. Domenica 17 settembre
5.2 ambiente - eventi Il giovedi del tinello letterario. Per conoscere l'impatto ambientale. Con crediti formativi.
6.2 cantina Russi (RA) Riapre la Cantina di Russi (Ra), 2 milioni dalla Regione
7.1 vendemmia - previsioni Vino: Vendemmia scarsa ma l'Italia resta leader produzione mondiale
8.1 Scoperte - Dieta e salute Il caffè, amico del cuore.
8.2 sicurezza alimentare Unicoop Tirreno richiama il prodotto Curry drogheria alimentari vaso minipet 90 gr.
9.1 Ponti sul PO Viabilità nord sud Ponti sul Po. Fumata nera in Provincia.
10.1 assicurazioni E' fuga dalle assicurazioni agricole
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners
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Con la diffusione dei dati USDA non si sono schiariti i dubbi e le perplessità degli operatori. I mercati sono soggetti a rapide speculazioni e non si intravede una tendenza ben delineata.
Di Mario Boggini e Virgilio Milano 14 settembre 2017 -
La scorsa settimana commentavamo che "I mercati delle materie prime, pur essendo risaliti più che discesi negli ultimi giorni, non sembrano avere forza sufficiente per spingersi oltre e tantomeno per cedere al ribasso."
L'attesa era di vedere i dati che l'USDA, di martedì 12/09, avrebbe esposto e che di seguito riassumiamo:
SEMI sett 944,2 (-10,4 ) nov 950,4 (-9,4 ) gen 960,6 (-9,2 ) mar 969,4 (-9 )
FARINA sett 295,1 (-3,8 ) ott 296,7 (-3,7 ) dic 300 (-3,6 ) gen 301,8 (-3,4 )
OLIO sett 34,84 (+0,05 ) ott 34,93 (+0,05 ) dic 35,19 (+0,04 ) gen 35,36 (+0,04 )
CORN sett 340 (-5,4 ) dic 351,4 (-6 ) mar 363,6 (-6 ) mag 372 (-5,6 )
GRANO sett 419,4 (+7,2 ) dic 442 (+7,2 ) mar 462 (+6,6 ) mag 476 (+6 )
Variazioni sensibili che lasciano perplessi diversi operatori. L'incertezza si è perciò confermata anche con le chiusure di ieri sera 13/09:
SEMI sett 953 (+8,6 ) nov 960,4 (+10 ) gen 970,6 (+10 ) mar 979,2 (+9,6 )
FARINA sett 300,3 (+5,2 ) ott 302,1 (+5,4 ) dic 305,4 (+5,4 ) gen 307 (+5,2 )
OLIO sett 34,72 (-0,12 ) ott 34,83 (-0,10 ) dic 35,09 (-0,10 ) gen 35,26 (-0,10 )
CORN sett 338,4 (-1,4 ) dic 351,4 (0 ) mar 363,6 (0 ) mag 372 (0 )
GRANO sett 420,6 (+1,2 ) dic 443,2 (+1,2 ) mar 462,6 (+0,6 ) mag 476,4 (+0,4 )
L'interpretazione di una situazione come quella che sta vivendo il mercato in queste ore può essere elaborata partendo da tre motivi: - scarsa volontà a vendere da parte dei produttori, - ridotto interesse degli operatori di rischiare ulteriori ribassi che procedono perciò con ricoperture speculative fatte in velocità, - infine i rumors dal Sud America, dove inizia la primavera ed è tempo di semine per mais e soya, che ipotizzano sofferenze da siccità.
In questa mattinata il mercato telematico segna diffusi aumenti ma nel complesso contenuti. Insomma un USDA da interpretare.
Il mercato avrà la forza di risalire? Stando all'analisi dei fondamentali non dovrebbe, a meno che non intervengano cause esterne.
Per quanto riguarda il mercato interno domestico nulla da segnalare. Persiste il periodo di consumi ridotti con i prezzi che infatti sottolineano questa fase.
Il mercato delle bioenergie ha approfittando del calo dei cruscami, ormai giunto al traguardo, e continua la sua ricerca di mais inquinato da B1; per quest'ultimo esiste una partita sensibile posta sotto vincolo sanitario, che può essere acquisita solo e direttamente da impianti di Biodigestione.
Indicatori internazionali 14 settembre 2017
l'Indice dei noli è risalito a 1337 punti, il petrolio è attorno a 49,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,18892.
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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