Editoriale: Buon Ferragosto! - Riprende a salire il burro. - Dal 2040 stop alle auto a gasolio e benzina - La pubblicità è ancora l'anima del commercio? - Anguria è il nuovo superfrutto dalle proprietà anticancro - Pesche e nettarine, deciso il ritiro di altre 1500 tonnellate - Cereali e dintorni. USDA, le aspettative disattese.
SOMMARIO Anno 16 - n° 32 13 agosto 2017
1.1 editoriale
Buon Ferragosto!
2.1 lattiero caseario
Riprende a salire il burro.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati incerti in attesa dei dati USDA.
4.1 energia Dal 2040 stop alle auto a gasolio e benzina.
4.2 ambiente -ecobonus Ecobonus per i veicoli commerciali.
5.1 economia pubblicita' La pubblicità è ancora l'anima del commercio?
6.1 Delta del PO Il futuro del Delta del PO
6.2 alimentazione e salute Anguria è il nuovo superfrutto dalle proprietà anticancro
7.1 crisi pesche e nettarine Pesche e nettarine, deciso il ritiro di altre 1500 tonnellate
7.2 agricoltura e crisi Sprechi alimentari e agricoltura in crisi.
8.1 Cereali e dintorni Cereali e dintorni. USDA, le aspettative disattese.
9.1 agricoltura Ismea, l'agricoltura italiana continua a crescere
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners
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Altro che danni e rese ridotte, i dati USDA del 10/8 sera hanno sconvolto più di una aspettativa e più di un operatore, un vero e propria "fulmine a ciel sereno". Dati talmente ottimistici da lasciare chiunque perplesso.
Di Mario Boggini e Virgilio Milano 11 agosto 2017 -
Sono stati cancellati tutti dubbi sulle rese e sui danni causati dal maltempo nonostante sia tutto terminato da soli 10-15 giorni.
L'USDA di giovedi sera si riassume così: raccolto record di semi di soya, la sola produzione USA a 119 milioni di tonnellate. Il mais stimato a 359 milioni di tonnellate e se pur ridotto rispetto alle attese sarà il secondo raccolto record di tutti i tempi. Ma quello che ha pesato sono stati gli stock di fine raccolto mondiale. La produzione del grano è stata stimata in 743 milioni di tonnellate contro 738 di luglio. Gli stock di fine raccolto a 265 contro 261. Quella del mais a 1033 milioni di tonnellate contro 1.036. Gli stock a 201 contro 201.Quella dei semi di soia a 347 milioni di tonnellate contro 345. Gli stock a 98 contro 94.
Le chiusure del mercato sono state pesanti.
SEMI ago 930,6 (-32,2 ) sett 934 (-32 ) nov 940,2 (-33 ) gen 949 (-32.4 )
FARINA ago 294,2 (-12,4 ) sett 295,8 (-12,5 ) ott 297,5 (-12,5 ) dic 300,2 (-12,7 )
OLIO ago 33,74 (-0,39 ) sett 33,79 (-0,40 ) ott 33,91 (-0,39 ) dic 34,16 (-0,37 )
CORN sett 357,2 (-15 ) dic 371 (-15,2 ) mar 383 (-15 ) mag 389,2 (-14,4 )
GRANO sett 440,4 (-19 ) dic 468,6 (-18 ) mar 490,2 (-17,2 ) mag 505,2 (-16,6 )
Il mercato telematico si è poi ripreso nella mattinata successiva e probabilmente i fondi potrebbero entrare in azione per le ricoperture.
I prezzi potrebbero subire consistenti variazioni. Sicuramente ne gioveranno le filiere zootecniche, ma non sarà altrettanto favorevole per il settore del commercio e della produzione; l'USDA di ieri sera mette sotto tensione anche tutte le altre materie prime.
Si tratta di attendere ancora qualche giorno per comprendere come reagiranno i mercati e non sarebbe la prima volta che a fronte di cadute molte pesanti il mondo degli "acquisti automatici dei fondi d'investimento" si muova con logiche imprevedibili.
Indicatori internazionali 11 agosto 2017
l'Indice dei noli è risalito a 1092 punti, il petrolio è attorno a 48,50$/bar e l'indice di cambio segna 1,1756.
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Molte le tensioni che si alimentano vicendevolmente mettendo in tensione i mercati. Dai dati sulle produzioni USDA, alle tensioni geopolitiche, dalla sanità del mais al cambio euro/Dollaro..
Di Mario Boggini e Virgilio Milano 9 agosto 2017 -
Il mercato è in tensione per l'imminenza dei risultati USDA del 10/08 che fornirà lo stato delle varie coltivazioni, l'ultima rilevazione indicava: Il "buono/eccellente" del corn al 60% contro il 61% della precedente. Il seme al 60% contro il 59 %, il grano primaverile al 32 % contro il 31%. Da notare che l'anno scorso le cifre erano per il corn al 74%, per i semi al 72 % e per il grano primaverile al 68%.
A queste tensioni si devono aggiungere quelle valutarie dove si è osservato passare l'euro da 1,1830 a 1,1738 per effetto delle scintille che corrono tra USA e Corea Nord.
Inoltre anche la UE ci sta mettendo del suo. Da ieri è stato introdotto un Dazio di 5,16 euro alla tonnellata sui cereali di importazione extra UE, sorgo, segale, mais. Logicamente questo ha avuto immediato eco sul mercato del mais sia estero che nazionale.
Nel mercato domestico è da segnalare che dalle prime trebbiature di mais sono segnalati casi di inquinamento da Afla B1.
Per le farine di soya i valori già ieri erano più alti, la proteica caricabile a 311 euro base porto di Ravenna e Venezia, il settembre dicembre 312 e il 2018 318/320.
Nel mercato delle bioenergie sono da segnalare rese più basse per i trinciati da cui ne segue un mercato dei sostitutivi in fermento, fatta eccezione per i cruscami che, alla riapertura, dovrebbero registrare un ridimensionamento.
Difficile prevedere gli andamenti con un USDA imminente e "pericolosa" a cui si aggiungono nuove tensioni geopolitiche e una attendibile previsione di campagne non eccezionali. Infine riportiamo la seguente segnalazione: "Per quel che riguarda il seme di soia, la comunicazione da parte della Cina di aver importato nel mese di luglio 10,1 milioni di tonnellate. Il cumulato da inizio ottobre 2016 è di 77 milioni di tonnellate contro la previsione dell'USDA, per tutta la campagna 2016/17, di 91 milioni di tonnellate. Potrebbe succedere che nei 2 mesi rimanenti la Cina importi più dei 14 milioni previsti. Questo potrebbe indurre l'USDA a modificare le cifre delle importazioni della Cina sia della campagna 2016/17 che quelle del 2017/18 (in luglio era stata stimata in 94 milioni di tonnellate, modificata dal 93 di giugno)."(fontePellati).
Indicatori internazionali 9 agosto 2017
l'Indice dei noli è risalito a 1038 punti, il petrolio è attorno a 49$/bar e l'indice di cambio segna 1,1736.
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Editoriale: Ma che splendidi alleati (2). L'anti-italiano - Lattiero caseari, nuova impennata per il latte spot e i derivati del latte.- Rainieri (Ln) porta in Regione caso quote latte 2016 Parmigiano Reggiano - Esselunga ritira la mozzarella di bufala campana - Campagna cerali: rese sorprendenti. Ferro: Su CAE "ecco il quadro reale" - Aviaria - Pesticida nelle uova. - Esselunga ritira la mozzarella di bufala campana
SOMMARIO
Anno 16 - n° 31 06 agosto 2017
1.1 editoriale
Ma che splendidi alleati (2). L'anti-italiano
2.1 lattiero caseario
Lattiero caseari, nuova impennata per il latte spot e i derivati del latte.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il meteo condiziona i prezzi.
4.1 sicurezza alimentare - Alert Esselunga ritira la mozzarella di bufala campana
4.2 sicurezza alimentare Pesticida nelle uova.
5.1 economia parma Parma, cresce fatturato, ordini e produzione
6.1 aviaria Aviaria a Sorbolo (PR)
6.2 quote formaggio Agroalimentare. Rainieri (Ln) porta in Regione caso quote latte 2016 Parmigiano Reggiano
7.1 cereali e CAE Campagna cerali: rese sorprendenti. Ferro: Su CAE "ecco il quadro reale"
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il meteo condiziona i prezzi e gli analisti avanzano ipotesi.
9.1 CIA e PAC Pac: ancora caos su domande uniche, a pagare sono sempre gli agricoltori
10.1 promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners
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Campagna cereali: rese sorprendenti per la prima semina, autunno molto incerto a causa della siccità. CAE-Ferro: "Sui numeri ecco il quadro reale".
Il Consorzio Agrario dell'Emilia comunica i dati della campagna cerealicola in controtendenza, ma per i prossimi mesi le previsioni sono preoccupanti soprattutto per le rese del mais. Il neo presidente Ferro fa un'analisi a 360° sul CAE : "Sui nostri numeri ecco il quadro reale".
1) Una campagna cereali sorprendente, preoccupazione per le prossime raccolte
Antonio Ferro, l'imprenditore agricolo neo presidente del Consorzio Agrario dell'Emilia, commenta in modo del tutto positivo una campagna-ritiri dei cereali che ha del sorprendente: una vera e propria sorpresa inattesa che ha stupito anche alcuni tecnici decani, particolarmente esperti, del Consorzio che da trent'anni osservano da protagonisti le campagne cerealicole dell'esteso comprensorio consortile che va da Reggio Emilia a Ferrara. Quella dell'estate 2017 - alla luce dei dati statistici rilevati dall'Ufficio Tecnico CAE – si è rivelata, soprattutto dal punto di vista qualitativo, una delle campagne migliori degli ultimi anni e non pare aver risentito degli influssi negativi causati dalla perdurante scarsità di acqua che tutt'ora condiziona e mette a repentaglio le produzioni nella nostra regione.
Il Consorzio Agrario dell'Emilia ha ritirato nel complesso circa 1,8 milioni di quintali di cereali con una quantità complessiva di grano tenero di 1,1 milioni di quintali, 570 mila di grano duro , 70 mila di orzo, oltre a cereali minori. In aumento anche il ritiro di prodotti legati ai progetti di filiera alimentare, che assumono sempre più rilevanza nell'ambito dell'attività di Cae, che lo scorso anno ha provveduto ad ampliare gli impianti di lavorazione nello stabilimento di San Felice sul Panaro, con investimenti in nuovi macchinari per oltre 1 mil/€. Alla vigilia di questa stagione di raccolta che nella realtà si è dimostrata del tutto anticiclica a suon di risultati, la preoccupazione era alta soprattutto in considerazione della siccità che aveva già caratterizzato i mesi invernali ed in particolar modo quelli di Marzo e di Aprile, periodi fondamentali per garantire certezze minime sulle rese. Invece i risultati hanno dimostrato che i valori produttivi per ettaro sono stati, in taluni casi, addirittura migliori rispetto a quelli del 2016. Anche per quanto concerne la qualità intrinseca delle produzioni si segnala che sia sotto il profilo del peso specifico che per la componente proteica i valori registrati si confermano ottimi così come per l'aspetto sanitario che non ha presentato criticità di sorta. Fin qui le sorprendenti notizie positive, ma le incertezze concrete su rese che si prospettano insufficienti – informano i tecnici del Consorzio Agrario – potrebbero arrivare dai seminativi da raccogliere nelle prossime settimane: colture in cui il peso della mancanza di risorsa idrica potrebbe rivelarsi fatale anche per le stime più ottimistiche. L'indiziato numero uno è senza dubbio il mais tardivo, ma anche soia e sorgo che, soprattutto in zone marginali, potrebbero registrare performances produttive per ettaro deludenti attestandosi su una resa poco sopra il 50% rispetto alle normali condizioni.
2) Conferimenti in aumento dai soci e valorizzazione delle filiere
Nel corso della comunicazione dei dati Ferro ha colto l'occasione per ringraziare tutti i soci CAE, sia per la numerosa partecipazione alle assemblee elettive che per la fiducia dimostrata nel concreto : sopratutto per i maggiori conferimenti avuti in questa campagna , un segnale chiaro che gli agricoltori si aspettano dal Consorzio Agrario azioni di valorizzazione delle loro produzioni diverse dal passato. "In quest'ottica i progetti di filiera con una caratterizzazione tutta italiana - ha ribadito Ferro - stanno premiandola progettualità strategica in linea con le linee guida di Consorzi Agrari d'Italia. Alcuni prodotti considerati "minori" da noi rilanciati con azioni forti di sostegno e valorizzazione hanno stupito regalando anche in questo caso numeri degni di nota: il cece per esempio a quota 57/58€ a quintale si è dimostrato come la coltura più redditizia, anche rispetto a mais, soia, grano e perfino riso. Il farro, l'avena, il "senatore Cappelli", la soia alimentare e le varie rimonte di sementi stanno davvero portando valore aggiunto assai importante su migliaia di ettari".
Il CAE infatti, insieme alla la sua società SIS, e' di fatto detentore delle migliori varietà di seme in Italia e le sta valorizzando in filiere dedicate dando la possibilità ai produttori di coltivare con dei contratti chiusi.Si evidenzia inoltre anche il ruolo decisivo avuto in alcune fasi assai rilevanti della storia del comparto: Prima (dal 2014 ) sul territorio di Ferrara garantendo servizi e fornendo la certezza di pagamento agli agricoltori di CAPA Ferrara, (cosa che nessun altro ha fatto) ed ora salvando servizi e pagamenti ai clienti del Consorzio Agrario di Ferrara . "Il ruolo di un Consorzio Agrario che lavora per gli agricoltori – ha concluso Ferro - è proprio questo, un Consorzio che è stato disponibile a sacrifici ed è proprio qui che si vede la differenza tra chi cerca il puro affare sulla pelle degli agricoltori e chi si mette a disposizione per garantire e valorizzare le produzioni dei suoi soci all'interno di un progetto nazionale dell'unica rete nazionale di servizi per il comparto".
3) Ferro: "Chiarezza sui numeri del Consorzio Agrario dell'Emilia"
Infine il presidente approfondisce anche alcuni aspetti relativi al bilancio d'esercizio 2016 (alla luce di quanto riportato in modo parziale e non esaustivo da alcuni organi di stampa negli ultimi giorni) . Anzitutto il patrimonio netto della società è superiore a 50 milioni di euro. Il disavanzo di fusione di 7,5 mil/€ è stato prudenzialmente iscritto nel bilancio 2016 a riduzione del patrimonio netto, nonostante una perizia asseverata che, quantificato in circa 15 mil/€ il valore delle società incorporate, avrebbe consentito l'iscrizione di un avviamento a copertura del disavanzo. Per quanto concerne il profilo finanziario, la posizione finanziaria netta del Consorzio è migliorata rispetto all'esercizio precedente, assestandosi a circa 61,8 milioni di euro. Nel corso del 2016 si è positivamente conclusa una transazione con la Banca Popolare di Vicenza che ha consentito a CAE di recuperare 2 milioni di euro. Inoltre, a seguito delle modifiche intervenute per legge nei principi contabili di redazione del bilancio, il Consorzio non ha potuto registrare nel 2016 dividendi attivi per circa 750.000 euro (rilevabili solo nel 2017). Infine, il 2016 sconta almeno due milioni di oneri straordinari in più rispetto al 2015, di cui un mil/€ circa correlato alla procedura di mobilità del personale.
"Il Consorzio Agrario dell'Emilia – conclude il presidente Ferro - dal finire dello scorso esercizio sta operando secondo le linee direttive di un predefinito piano industriale 2016/2018, approvato dal Consiglio di Amministrazione, che punta anche alla valorizzazione della nuova area di attività acquisita con le fusioni di Cap Fe e Cisac, di cui sono già emersi positivi riscontri nei risultati e nei numeri della recente campagna cerealicola".
Il mercato è sempre ostaggio del meteo, ma adesso a fare da protagonisti sono gli analisti privati che in attesa dell'USDA del 10/08 rendono pubblici le loro stime.
Di Mario Boggini e Virgilio Milano 4 agosto 2017 -
FC Stone stima il raccolto del corn a 13,590 milioni di bushels, (345 milioni di tonnellate) contro 14,225 dell'USDA di luglio, e cioè 362 milioni di tonnellate (erano 384 milioni di tonnellate nella campagna che sta finendo).
Il calo è l'effetto del meteo sfavorevole di giugno/luglio.
La produzione di seme di soia è stata stimata in 4,235 milioni di bushels e cioè 115,25 milioni di tonnellate contro 4,260, e cioè 115,94 di luglio (erano 117,21 per la campagna che sta finendo). FC Stone stima quindi che il raccolto del seme di soia possa riprendersi dai "danni", più o meno gravi, del periodo giugno/luglio. Altri due analisti sulle produzioni USA, sono un leggermente più ottimisti di FC Stone sul corn e un poco più pessimisti sul seme di soia. Infine l'agenzia Informa dà il corn a 351,88 milioni di tonnellate mentre Allendale a 346,42: FC Stone lo dava a 345 (USDA 362). Informa dà il seme a 114,19 e Allendale a 113,34 FC Stone a 115,25 (USDA 115,97).
In sintesi, senza doversi ubriacare di numeri, in attesa dei dati certi USDA previsti per il prossimo 10/8, la considerazione è che per quanto non eccezionali, le produzioni non saranno catastrofiche.
Anche l'Europa continua a risentire delle previsioni meteo e delle stime sulle rese e sui danni. La Commissione Europea ha rivisto al ribasso la produzione del corn della UE, ma a preoccupare è il grado di salubrità del prodotto, stressato da temperature rigide in primavera, siccità e infine ondate di calore.
Nel mercato domestico, da segnalare che alcuni areali di mais da trinciato dovranno essere destinati a granella, mentre serpeggia una "voglia di ritenzione" del vecchio raccolto, che comunque si accompagna con chi invece vuole liberare i magazzini dal vecchio mais e dai cereali estivi in quanto un nuovo raccolto incombe.
Quindi massima confusione ma sempre prezzi "popolari".
Per la nuova campagna mais si segnala che la merce ai porti continua a quotare da novembre a giugno 174 euro partenza, ed è più difeso (ha recuperato 4 euro dal minimo in una settimana).
Per le farine di soia valori bassi oggi la proteica caricabile a 300 euro base porto di Ravenna e Venezia, il settembre dicembre 303 e il 2018 318/320. Valori questi che deprimono i prezzi degli altri proteici. A fare resistenza sono la farina di girasole proteico e la farina di colza, ma qui si entra nel campo degli oli che risentono delle vicissitudini dell'olio di palma.
Il mercato delle bioenergie mostra solo un leggero fermento riguardo il comparto dei sostitutivi.
Indicatori internazionali 4 agosto 2017
l'Indice dei noli è salito a 1023 punti, il petrolio è attorno a 49$/bar e l'indice di cambio segna 1,187195.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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E' ancora il meteo a farla da protagonista. In base alle previsioni meteorologiche, il mercato reagisce e si assiste a continui andamenti altalenanti.
Di Mario Boggini e Virgilio Milano 1 agosto 2017 -
Le previsioni meteo mettono in continua fibrillazione i listini delle merci di base.
Anche in Europa le previsioni meteorologiche e le stime sulle rese e sui danni condizionano i prezzi. La Commissione Europea ieri ha rivisto al ribasso la produzione del corn della EU: 58,4 milioni di tonnellate contro 62,10 della stima del mese precedente quindi circa 4 milioni di tonnellate in meno. La causa è dovuta ai problemi di siccità dell'Ungheria e della Romania. Le previsioni relativamente al grano tenero si sono contratte da 138,6 contro 138,9, ma in questo caso il problema risiede nella qualità del prodotto.
Nel mercato domestico nulla di nuovo da segnalare: maggior spinta alla vendita del mais vecchio raccolto - appesantimento dei grani per via della scarsa qualità del doppio W. L'orzo è stabile ma tendente a rafforzarsi - il triticale in appesantimento alla pari del grano - i cruscami hanno raggiunto il fine corsa. Il mercato dei trinciati si muove fra i 33 euro tonnellata e i 35 partenza dal campo con cantiere a carico dell'acquirente.
Per la nuova campagna mais si segnala che la merce ai porti continua a quotare da novembre a giugno 172 euro partenza. L'allarme proviene dalla stima che vede ridurre la produzione di 4 milioni di tonnellate.
Anche per il mercato delle bioenergie nulla da segnalare se non che la quantità e la qualità dei trinciati è mediamente più bassa e questo probabilmente darà maggior forza al mercato dei sostitutivi nei prossimi mesi. Un'opportunità concreta è rappresentata dalle prime lavorazioni delle polpe bietola.
Il mercato estivo è ancora lungo, pericoloso e imprevedibile perché se è vero che nel nostro mercato tutto sembra appesantirsi, non è altrettanto vero per la Francia e per i Paesi dell'Est: il corn ucraino per l''ottobre/novembre/dicembre quota dollari 170 mentre il gennaio-febbraio-marzo quota $ 173, e l'aprile quota $ 176, e i noli incidono per 18-20 euro.
Il corn "comunitario" (rumeno, bulgaro) settembre quota euro 150 mentre l'ottobre-novembre-dicembre quota euro 150, il gennaio/febbraio/marzo quota euro 153 e i noli nave sono anche in questo caso sui 18- 20 euro.
Un periodo particolarmente difficile per operare delle scelte oculate anche in forza del valore del tasso di cambio euro dollaro così elevato. Alcuni analisti indicano che dovrà presto aggirarsi su 1,20 che oggi appare una chimera.
Indicatori internazionali 1 agosto 2017
l'Indice dei noli è sceso a 946 punti, il petrolio è attorno a 50$/bar e l'indice di cambio segna 1,182605.
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Editoriale: Ma che splendidi alleati! - Lattiero caseari, nel segno della stabilità generale - Cereali e dintorni. Dall'USDA dati qualitativamente scarsi. - Pomodoro, calo del 7,5% ma cresce il Bio - Torrita di Amatrice. Una biblioteca per guardare al futuro. L'iniziativa di Ekoclub - Bonifica, la sentenza che legittima il contributo - Olio di Oliva, -62%.
SOMMARIO Anno 16 - n° 30 30 luglio 2017
1.1 editoriale
Ma che splendidi alleati!
2.1 lattiero caseario
Lattiero caseari, nel segno della stabilità generale.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Dall'USDA dati qualitativamente scarsi.
4.1 pomodoro Pomodoro, calo del 7,5% ma cresce il Bio.
5.1 Terremoto Amatrice Torrita di Amatrice. Una biblioteca per guardare al futuro. L'iniziativa di Ekoclub
5.2 Bonifica Bonifica, la sentenza che legittima il contributo.
6.1 OLIO DI OLIVA Ismea, si chiude con un meno 62% la campagna olearia.
7.1 promozioni "vino" e partners
8.1 promozioni "birra" e partners
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Dall'USDA viene la conferma che la campagna in corso è tutt'altro che eccezionale in termini qualitativi. Lo scenario estivo rimane perciò di difficile interpretazione. La stagione è ancora lunga, e gli allarmi riportati da molti media contribuiscono a rendere le cose ancora più confuse.
Di Mario Boggini e Virgilio Milano 25 luglio 2017 -
Le previsioni meteo continuano a turbare il mercato che reagisce con andamento altalenante. Altre turbative provengono dai dati rilasciati da USDA sullo stato delle colture: infatti il "buono/eccellente" del corn/mais è stato dato al 62% contro il 64% della settimana precedente e contro il 76 % dello scorso anno. Il "buono/eccellente " del seme è al 57% contro il 61% della scorsa settimana (e il 71% dello scorso anno). Per il grano primaverile vi è un ulteriore calo al 33% contro il 34% della scorsa settimana.
Dati che confermano che la campagna in corso è tutt'altro che eccezionale.
Potrebbe essere una buona occasione di speculazione dei fondi che, non trovando l'appiglio della quantità, potrebbero speculare sulla qualità dei raccolti.
Il mercato telematico, alla notizia USDA, ha reagito portando tutto in territorio positivo recuperando la negatività della giornata di martedi proprio a seguito della pubblicazione dei dati USDA peraltro distribuiti a mercati chiusi.
Sul mercato domestico è da segnalare: la costante stagnazione dei consumi, i primi trinciati di mais registrino un calo produttivo tra il 5-8% e qualitativamente sembrano poveri di amido, una maggior spinta alla vendita del mais del vecchio raccolto, un appesantimento dei grani prevalentemente dettato dalla scarsa qualità del doppio W. L'orzo resta stabile, il triticale è in appesantimento alla pari del grano e infine i cruscami forse hanno raggiunto il momento di "fine corsa".
Per la nuova campagna mais si segnala che la merce ai porti quota da novembre a giugno 172 euro partenza (prezzo influenzato dal cambio euro dollaro). Si registrano accordi di mais nazionale e comunitario da ottobre a marzo sulla base di 187-185 euro arrivo.
Per il mercato delle bioenergie una opportunità arriverà in agosto dalle lavorazioni delle polpe bietola. Le polpe soppressate umide concorreranno con i trinciati a mitigare i costi industriali e a ridurre il ricorso a ai cruscami e farinacci di grano, ormai fuori prezzo.
Continua la ricerca di farine tossinate e farinette, ma ormai i valori girano tra i 170/175/180 euro in base alle origini e alle qualità. Il settore deve iniziare a interrogarsi sulla prossima campagna maidicola e sulle fonti amidacee alternative posto che la produzione nazionale soddisfa solo il 50% de consumi.
In generale lo scenario estivo rimane di difficile interpretazione.La stagione è ancora lunga, e gli allarmi riportati da molti media contribuiscono a rendere le cose ancora più confuse.
Indicatori internazionali 25 luglio 2017
l'Indice dei noli è risalito a 977 punti, il petrolio è attorno a 46-47$/bar e l'indice di cambio segna 1,16646.
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Editoriale: Lavoro, competitività e sicurezza - Lattiero caseari, settimana di calma apparente - Cereali e dintorni. mercati influenzati dal meteo e dal cambio. - A tutta elettricità - Cereali e dintorni. Il Super Euro.
SOMMARIO Anno 16 - n° 29 23 luglio 2017
1.1 editoriale
Lavoro, competitività e sicurezza
2.1 lattiero caseario
Lattiero caseari, settimana di calma apparente.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. mercati influenzati dal meteo e dal cambio.
4.1 energia A tutta elettricità
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il Super Euro
6.1 assicurazioni Agrinsieme, polizze assicurative in diminuzione da tre anni
7.1 promozioni "vino" e partners
8.1 promozioni "birra" e partners
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