Il presidente della Regione, Bonaccini: "Sono fiducioso che, quanto richiesto a sostegno di cittadini, imprese ed enti locali possa essere accolto dal Governo". -
Reggio Emilia, 30 aprile 2015 -
"La prossima settimana rincontrerò, insieme all'assessore Palma Costi, il Governo. Sono fiducioso che, quanto richiesto a sostegno di cittadini, imprese ed enti locali, possa essere accolto. E si sta parlando di deroghe al Patto di stabilità per i Comuni colpiti dal sisma, di proroga dell'esenzione del pagamento dell'Imu per gli edifici inagibili, delle zone franche urbane, del rimborso dei danni ai prodotti Dop e Igp. Fattori fondamentali per proseguire la ricostruzione e rilanciare i territori danneggiati dal terremoto". Così il presidente della Regione Emilia-Romagna e Commissario delegato alla ricostruzione Stefano Bonaccini aprendo i lavori del Comitato istituzionale che si è svolto oggi pomeriggio a Reggiolo, comune del reggiano colpito dal sisma del 20 e 29 maggio 2012.
Bonaccini – dopo aver fatto un quadro complessivo delle azioni, interventi e risorse messe in campo dalla Regione a partire dal bilancio 2015 approvato nei giorni scorsi – ha evidenziato come "a breve dovrebbe arrivare da Bruxelles anche il via libera per la proroga di un anno per la ricostruzione delle imprese agricole. Dopo l'approvazione della Direzione generale Agricoltura Ue, manca solo la decisione della Commissione".
Durante i lavori sono state illustrate ordinanze e provvedimenti che usciranno a breve, tra cui quelle che vanno a ridefinire le modalità di assistenza rimanente per la popolazione (Cas, Map, affitto).
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Terremoto, agricoltura. Via libera da parte della Direzione generale Agricoltura di Bruxelles alla proroga per imprese agricole e agroindustriali per completare i lavori di ricostruzione. Bonaccini: "Decisione che porta equità tra le imprese". Ora il provvedimento va alla Commissione.
Bologna – Via libera da parte della Direzione generale agricoltura di Bruxelles al riconoscimento della proroga di un anno per le imprese agricole e agroindustriali per completare i lavori di ricostruzione e ripristino dei danni subiti dal sisma del maggio 2012. Ora l'ultimo passaggio, per completare l'iter europeo del provvedimento, sarà il vaglio del Collegio dei Commissari.
La decisione - che accoglie le richieste della Regione Emilia-Romagna ufficialmente presentate all'Ue dal Governo italiano - estende la durata degli aiuti per compensare i danni causati alle imprese del settore agro-industriale modificando di fatto i vincoli temporali fissati precedentemente sulla base dei vigenti orientamenti sugli aiuti di stato.
«Una buona e attesa notizia. Ringrazio il Ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina per l'importante lavoro svolto. E' una decisione, quella assunta dalla Direzione generale agricoltura e in attesa del vaglio finale da parte della Commissione, che consegna tranquillità ma soprattutto equità tra imprese del settore primario e le altre. Un chiaro beneficio- e il mio ringraziamento va a tutti coloro che lo hanno consentito - a un territorio così duramente colpito non solo dal sisma del maggio 2012 ma da ulteriori e successive calamità, come l'alluvione del gennaio 2014 e le trombe d'aria. A chi fa polemiche, noi rispondiamo con i fatti», ha commentato il presidente della Regione Emilia-Romagna e Commissario delegato alla ricostruzione Stefano Bonaccini.
La Dg Agricoltura ha accolto la richiesta – inviata dalla direzione generale del dipartimento delle Politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale del ministero delle Politiche agricole - di fissare al 29 maggio 2017 il termine ultimo per il pagamento dei contributi alle aziende agricole danneggiate dal sisma. La presentazione delle domande per le imprese agricole resta fissata al 30 giugno 2015 (come per le altre imprese ) i lavori dovranno essere ultimati entro il 30 settembre 2016 per consentire la liquidazione la e rendicontazione entro maggio 2017 .
«Il provvedimento – sottolineano l'assessore alle Attività produttive e alla ricostruzione post sisma Palma Costi e l'assessore all'Agricoltura Simona Caselli - permette di mitigare la disparità di trattamento tra le imprese agricole e le altre imprese insita nelle decisioni comunitarie sugli aiuti di Stato». Infatti per le imprese agricole il saldo di tutti i contributi deve avvenire entro 4 anni dal verificarsi dell'evento, e quindi entro il maggio 2016, mentre per le altre imprese non era prevista alcuna scadenza per i saldi dei danni subiti. "Il provvedimento rappresenta quindi una decisione eccezionale della quale va ringraziata la Commissione europea che è andata in deroga alle regole vigenti sugli orientamenti comunitari del settore agricolo."
In attesa della decisione della Commissione europea sulla richiesta di proroga dei termini di pagamento, il Commissario Bonaccini aveva prorogato al 30 aprile i termini per le domande di contributo delle imprese agricole attive nei settori della produzione primaria, della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli compresi nell'Allegato I del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea. L'ordinanza commissariale però non variava il termine di esecuzione degli interventi fissato, da precedenti ordinanze, al 31 dicembre 2015 perché strettamente connesso ai termini per i pagamenti imposti dalla Commissione europea.
(Fonte Regione Emilia Romagna)
La mostra, che resterà aperta al pubblico fino al prossimo 4 maggio, è composta da centinaia di immagini, documenti e mappe d'archivio con didascalie informative, racconta la genesi delle protezioni antiaeree realizzate per difendere la popolazione civile nel corso dei conflitti del XX secolo. -
Parma, 21 aprile 2015 -
"A 70 anni dalla fine della guerra, sui muri delle nostre città sono ancora ben visibili i segni della paura del conflitto: indicazioni di rifugi antiaerei, di idranti, pozzi e cisterne, degli impianti di ventilazione, tutti simboli della crudeltà del conflitto mondiale. Abbiamo deciso di riproporre la mostra al pubblico in modo da ricordare l'orrore della guerra, le paure di ieri e quelle di oggi, con Paesi nostri vicini che vivono ogni giorno autentiche barbarie. E un pensiero va a chi soffre, a chi cerca una nuova vita, al rispetto delle persone e alla necessità che l'Europa assuma le decisioni giuste, nella consapevolezza che il mondo va al di là dei confini europei. Oggi, con questa iniziativa, vogliamo dare un senso sempre maggiore ai valori della Resistenza e della Liberazione, grazie ai quali gli italiani misero fine alla Seconda guerra mondiale, conquistando la libertà e riscattando la dignità del proprio Paese".
La presidente dell'Assemblea legislativa, Simonetta Saliera, ha inaugurato questa mattina negli spazi all'ingresso della sede dell'Assemblea, in viale Aldo Moro 50, a Bologna, la mostra "Memorie sotterranee - I rifugi antiaerei a Bologna", realizzata in collaborazione con l'Ibc, l'Istituto regionale per i beni culturali. L'apertura della rassegna avviene oggi, 21 aprile, in occasione del 70esimo anniversario della Liberazione di Bologna e in vista del 25 aprile, 70esimo anniversario della Liberazione d'Italia. Con Saliera, Angelo Varni, presidente dell'Ibc, i membri dell'Ufficio di Presidenza, il vicepresidente dell'Assemblea, Fabio Rainieri, e Matteo Rancan, i consiglieri regionali Luciana Serri, Massimo Iotti, Giuseppe Paruolo, Silvia Prodi e Francesca Marchetti, i curatori della mostra, Vito Paticchia e Massimo Brunelli.
La mostra, che resterà aperta al pubblico fino al prossimo 4 maggio, è composta da centinaia di immagini a colori e bianco e nero e documenti e mappe d'archivio con didascalie informative e racconta la genesi delle protezioni antiaeree realizzate per difendere la popolazione civile nel corso dei conflitti del XX secolo. Ne emerge - segnalano i curatori - "una convinta escalation della guerra ai civili, una sorta di modalità militare che si affianca purtroppo alle strategie di volta in volta adottate dai comandi dei vari eserciti che si combattevano. Da un certo periodo in poi, la guerra non sarà solo scontro diretto e violento tra soldati, ma coinvolgerà in maniera calcolata e brutale tutta la popolazione civile". "70 anni di pace- ha aggiunto Angelo Varni- non ci devono far dimenticare che la guerra è attorno a noi. La vitalità della storia e l'eredità del passato continuano a dirci di non ricadere negli errori già fatti".
All'inaugurazione della rassegna hanno partecipato anche studenti di scuole superiori bolognesi e studenti delle scuole per adulti e stranieri. "È fondamentale tenere viva la memoria- ha sottolineato Saliera- per tramandare i valori costituzionali e democratici nati nella Resistenza e nel rifiuto della guerra. Bisogna ricordare che la Resistenza diede vita ad una Costituente che varò la nostra Costituzione, la carta fondamentale dei diritti e dei doveri per la convivenza, nata appunto da una convergenza fra persone che la pensavano diversamente ma che già nell'aver combattuto a fianco degli alleati si erano uniti in nome dei valori della libertà e della democrazia; una Costituzione in cui ogni cittadino si può riconoscere. Valori- ha chiuso la presidente dell'Assemblea legislativa- che sono ancora ben vivi oggi e che rappresentano un faro sicuro per la travagliata vita del nostro Paese".
Il catalogo della mostra è on line sul portale dell'Assemblea legislativa, al link: www.assemblea.emr.it/pdf/rifugi/view
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
L' interrogazione di Andrea Bertani (M5s) alla Giunta sulla riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato e l'eventuale riassorbimento di competenze e funzioni in quelle delle altre Forze di polizia. -
Parma, 31 marzo 2015 -
La ventilata riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato e l'eventuale riassorbimento di competenze e funzioni in quelle delle altre Forze di polizia, secondo le previsioni del disegno di legge "Riorganizzazione delle Amministrazioni Pubbliche" del 23 luglio 2014, è oggetto di un'interrogazione di Andrea Bertani (M5s).
Il disegno di legge proposto dal Governo, sottolinea l'esponente M5s, "andrebbe nella direzione di sopprimere il Corpo forestale, le cui funzioni sarebbero, presumibilmente, assorbite in quelle delle altre Forze di polizia o di altri enti pubblici, con il risultato di smembrare l'univocità di competenze in materia di tutela ambientale e del territorio agreste e rurale che lo caratterizzano".
In Emilia-Romagna, ricorda il consigliere, "il Corpo forestale opera, d'intesa con la Regione, nell'ambito del controllo dell'ambiente e della prevenzione e gestione delle emergenze" e, "pur garantendo un servizio eccellente, presenta una rilevante carenza di organico (410 unità rispetto alle 641 della pianta organica) particolarmente allarmante nelle province di Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Rimini".
Considerato che l'azione del Corpo forestale è oggi indispensabile anche nella lotta all'inquinamento ambientale e nel contrasto alle sofisticazioni agro alimentari, "chiedo alla Giunta", conclude Bertani, "di intervenire sul Governo e in Conferenza Stato Regioni e Unificata affinché il Corpo forestale non sia soppresso ma, anzi, venga rafforzato attraverso l'assorbimento di personale proveniente da altre pubbliche amministrazioni".
(lg)
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Agricoltura - L'Assessore Caselli a Bruxelles all'iniziativa delle Regioni dei prodotti Dop e Igp e dell'ortofrutta: l'Europa deve difendere la qualità per competere sui mercati. L'Emilia-Romagna regione leader per numero di certificazioni.
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Bologna - "L'Emilia-Romagna è la regione europea con il più alto numero di prodotti Dop e Igp, ben 41.
Prodotti che in tutto il mondo significano qualità, genuinità, rigorosi disciplinari di produzione. Ma tutta l' Europa vanta straordinarie produzioni tradizionali e a indicazione d'origine che vanno salvaguardate e valorizzate. Più qualità significa infatti più capacità di competere sui mercati globali, ma anche più salvaguardia del territorio rurale, del paesaggio, dell'ambiente. L'Europa deve lavorare compatta in questa direzione, a partire dalle trattative per il Transatlantic Trade and Investmnent Partnership (Ttip), il Trattato di libero scambio con gli Usa, che proprio in queste settimane sta entrando in una fase particolarmente importante." Lo ha detto oggi (25 marzo 2015 ndr) a Bruxelles l'assessore all'agricoltura della Regione Emilia-Romagna Simona Caselli durante l'incontro promosso dalle Regioni europee dei prodotti d'origine (Arepo) e dalle Regioni orticole, frutticole e floricole (Areflh). All'iniziativa ha partecipato il Commissario europeo all'agricoltura Phil Hogan. Tra gli altri è intervenuto anche Paolo De Castro, relatore permanente sul Ttip per la Commissione agricoltura del Parlamento europeo.
Con 269 produzioni certificate su 1.249 iscritte nel registro Ue, l'Italia si conferma il paese con il più alto numero di prodotti Dop e Igp e l'Emilia-Romagna con 41 referenze, leader tra le Regioni europee. Prodotti che valgono per il nostro paese oltre 13 miliardi di euro e tra i quali figurano veri e propri simboli del "Made in Italy" come il Parmigiano Reggiano, il Grana Padano e il Prosciutto di Parma.
Tra i problemi che frenano questo importante settore vi è senz'altro quello dell' "Italian sounding" che pesa per oltre 60 miliardi di euro. "Expo – ha concluso Caselli – sarà l'occasione per portare al centro del confronto internazionale il tema di un'agricoltura pienamente sostenibile sul piano economico, sociale e ambientale".
Arepo, l'associazione delle Regioni europee con prodotti d'origine e Areflh, che riunisce le Regioni frutticole e orticole, insieme rappresentano 40 realtà regionali di 8 diversi Stati membri della Ue, per oltre il 50% delle Indicazioni Geografiche, il 45% dell'ortofrutta e il 70% dei fiori e delle piante prodotte in tutta l'Unione europea.
(Fonte Regione Emilia Romagna 25 marzo 2015)
Le banche, per le imprese, predisporranno idonee linee di credito per consentire l'anticipazione delle somme ai beneficiari di contributo. Il presidente Bonaccini: "Le risorse ci sono e questa opportunità, attesa dalle imprese, consente di accelerare la ripresa e la competitività del tessuto produttivo" -
Parma, 26 marzo 2015 –
Le banche potranno anticipare le risorse alle imprese beneficiarie del contributo che hanno subito danni a causa dell'alluvione e delle trombe d'aria verificatesi in territori già colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012. È questo quanto previsto dall'Accordo sottoscritto ieri dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, dal presidente della Provincia di Modena Giancarlo Muzzarelli e dagli istituti bancari che sono disponibili a predisporre idonee linee di credito per consentire l'anticipazione delle somme ai beneficiari di contributo alle imprese danneggiate dagli eventi alluvionali verificatisi tra il 17 ed il 19 gennaio 2014 nonché le trombe d'aria del 3 maggio 2013 e quella del 30 aprile 2014.
Le anticipazioni sono destinate alle imprese per la riparazione, il ripristino, la ricostruzione di immobili a uso produttivo e degli impianti e strutture produttive agricole, per la riparazione e il riacquisto di beni mobili strumentali all'attività, di beni mobili registrati e per la ricostituzione delle scorte e dei prodotti.
«Con questo provvedimento - ha sottolineato il presidente della Regione Stefano Bonaccini - prosegue, e sarà ulteriormente rafforzato, il lavoro per riportare le aree colpite alle normali condizioni produttive delle imprese. Oltre alle risorse per i risarcimenti dei danni causati da un'alluvione, c'è anche questa opportunità delle anticipazioni del credito: ora occorre accelerare per rafforzare ulteriormente lo sviluppo delle imprese per renderle ancora più competitive nel mondo».
Il presidente della Provincia di Modena Gian Carlo Muzzarelli ha aggiunto che «Quello firmato oggi è un accordo molto importante per le nostre imprese, perché la disponibilità della liquidità è essenziale per potere rialzarsi e tornare produttive. Si mette a punto quindi un tassello chiave per il nostro territorio, che è unito, con un messaggio positivo, quello delle istituzioni che sono a fianco di chi lavora e fa impresa».
L'obiettivo dell'Accordo è favorire le imprese beneficiarie di contributi (Ordinanza 6/2014) – di cui la Provincia di Modena è ente delegato all'istruttoria - non in grado di anticipare le somme necessarie alla liquidazione dei documenti di spesa prima dell'erogazione del contributo stesso. Gli Istituti di Credito - ai quali resta l'esclusiva competenza della valutazione del merito creditizio del richiedente – predisporranno idonee linee di credito per consentire l'anticipazione delle somme a copertura delle spese relative ai danni subiti così come autorizzate dal Commissario Delegato ed in attesa dell'erogazione del contributo concesso.
Il Commissario Delegato, sulla base delle procedure previste dalle ordinanze è disponibile ad accettare il "mandato irrevocabile per l'incasso" inviato dai beneficiari a favore delle banche finanziatrici: l'ordinativo di pagamento a favore dei soggetti beneficiari verrà accreditato all'Istituto di Credito indicato nel mandato irrevocabile per l'incasso.
Nel dettaglio i Comuni colpiti sono: Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Castelfranco Emilia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, Modena (località di San Matteo, La Rocca, Albareto e Navicello), San Felice sul Panaro e San Prospero nel modenese; Argelato, Bentivoglio, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale e Sala Bolognese per la provincia di Bologna.
Modalità e iter dell'anticipazione
Il Commissario Delegato emana il decreto di concessione del contributo che viene trasmesso al beneficiario che si dovrà presentare alla banca per chiedere l'anticipo di entità non superiore all'ammontare del contributo consegnando copia del decreto di concessione del Commissario Delegato e rilasciando una autodichiarazione che il pagamento riguarda spese sostenute per il ripristino dei danni come previsto dalle apposite ordinanze. La Banca, qualora venga deliberato l'affidamento, apre un conto corrente dedicato a nome del beneficiario, gli fa sottoscrivere il mandato irrevocabile per l'incasso e provvede a darne comunicazione sia al Commissario Delegato sia alla Provincia di Modena. Successivamente il beneficiario presenta alla banca le fatture, o parte delle stesse (Sal) e quest'ultima, entro il limite massimo dell'importo del contributo autorizzato, effettua, a richiesta, il pagamento a favore dei fornitori per quietanzare le fatture.
Attraverso la piattaforma informatica Sfinge avverrà l'istruttoria della pratica del beneficiario del contributo: al termine dell'iter il Commissario Delegato emana il decreto di liquidazione e procede ad emettere l'ordinativo di pagamento a favore dei soggetti beneficiari, che verrà accreditato all'Istituto di Credito indicato nel mandato irrevocabile per l'incasso. La Banca, una volta incassato l'intero contributo, provvede ad estinguere l'anticipazione concessa. Gli interessi, ed eventuali spese e commissioni, saranno dovuti dal beneficiario con periodicità trimestrale.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Un Viaggio lungo la via Emilia alla scoperta delle eccellenze dell’Emilia Romagna. Ottanta pacchetti turistici che legano tra loro enogastronomia tipica, passione motoristica, arte e monumenti Unesco, natura e wellness.
Di CM – Martedì 24 Marzo 2015 -
Alla scoperta delle eccellenze dell’Emilia Romagna e dei suoi tesori: l’ineguagliabile enogastronomia della Food Valley, gli inimitabili brand della Motor Valley, la Wellness Valley ed il patrimonio storico e culturale delle sue Città d’Arte. Il tutto lungo il filo comune della Via Emilia.
“Via Emilia, experience the italian lifestyle” è il concept che sintetizza i tanti volti della vacanza in Emilia Romagna in vista dell’appuntamento con EXPO 2015. Un’ottantina i pacchetti turistici che legano tra loro enogastronomia tipica, passione motoristica, arte e monumenti Unesco, natura e vacanza all’aria aperta, wellness e divertimento dalla Riviera Romagnola all’Appennino passando per le grandi città (www.visitviaemilia.it)
Il cibo è un comune denominatore di tutte le proposte, in linea con il tema di Expo 2015 Milano, “Nutrire il pianeta, energia per il mondo”: «Expo può essere una grande occasione per l'Emilia-Romagna - ha sottolineato durante la presentazione dell’iniziativa Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia Romagna - in particolare in due direzioni, quella della filiera agroalimentare e quella della promozione turistica. Per quel che riguarda l'agroalimentare, basti ricordare che siamo il territorio con il numero maggiore di prodotti dop e igp in Europa, ben 41. E, dato che la competizione si gioca sulle eccellenze, quale migliore occasione di una vetrina mondiale in cui esporre i nostri migliori ed eccellenti prodotti, che diventano al tempo stesso volano per creare una nuova e buona occupazione. L'agricoltura, l'agroalimentare e l'agroindustria come terreno per nuovi posti di lavoro. E naturalmente, altrettanto importante, c'è il fronte del turismo. Pensiamo a quale straordinaria occasione possa essere l'Expo per la nostra terra, in cui alle eccellenze presenti nelle food valley, motor valley e wellness valley, si sommano le infinite possibilità di visite tra siti Unesco, città d'arte, borghi antichi, castelli, duomi, chiese, musei, disseminati tra pianura, mare e montagna. Insomma, si tratta di un'occasione irripetibile, che andrà giocata al meglio per il "mentre" e per il "dopo". C'è luce in fondo al tunnel, si inverte il trend e comincia ad esserci crescita, che va sostenuta ed accompagnata per dare fiducia e speranza a questo Paese».
Sempre a tema food, Apt Servizi Emilia Romagna ha organizzato, nel mese di maggio, due educational tour in collaborazione con, rispettivamente, ENAJ (European Network of Agricultural Journalists) ed IFAJ (International Federation of Agricultural Journalists), network internazionali che raggruppano giornalisti di testate specializzate in enogastronomia e agroalimentare. Una trentina di giornalisti delle due associazioni, in occasione della loro visita ad Expo Milano, faranno tappa in cantine, caseifici, aziende agricole biologiche emiliano romagnole, parteciperanno ad un corso per fare la pasta sfoglia e visiteranno il Museo del Balsamico di Spilamberto (Mo), l’Enoteca Regionale di Dozza (Bo), il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza (Ra) e Casa Artusi, il centro di cultura enogastronomica di Forlimpopoli (Fc).
Al fine di polarizzare l’attenzione sulla Via Emilia e le sue eccellenze, è previsto anche un magazine online, “Via Emilia Magazine”, che racconterà periodicamente storie curiose di personaggi e luoghi che rendono unica questa antichissima strada.
L'accordo è stato sottoscritto da Regione, istituti bancari, sindacati e rappresentanti delle imprese. Un aiuto concreto ad oltre 30 mila lavoratori emiliano romagnoli. Bonaccini: "Nessuno deve restare indietro. Il lavoro resta la nostra priorità" -
Parma, 24 marzo 2015 –
Firmato ieri in Regione il 'Protocollo Quadro' sul sostegno al reddito dei lavoratori di aziende in difficoltà. Uno strumento finalizzato a diminuire il disagio dei lavoratori beneficiari degli ammortizzatori sociali dovuto al tempo che intercorre tra l'inizio delle sospensioni dal lavoro e l'erogazione da parte dell'Inps dei trattamenti stessi. L'accordo è stato sottoscritto dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, dai sindacati, dalle rappresentanze delle imprese e da diversi istituti bancari.
«Nessuno deve restare indietro. Questo accordo – ha sottolineato il presidente Bonaccini - va in questa direzione migliorando e uniformando gli strumenti per accompagnare lavoratori in difficoltà. Un modo per assicurare alle famiglie continuità di reddito. Ma il nostro obiettivo principale resta quello di uscire più rapidamente possibile dalla crisi e creare nuova e buona occupazione. E lo faremo a partire dal Patto del lavoro che sottoscriveremo con il sistema socioeconomico emiliano romagnolo nelle prossime settimane».
In Emilia-Romagna (dove nel 2014 sono state autorizzate complessivamente 84 milioni e 417 mila ore di cassa integrazione) questa possibilità è a disposizione, per il 2015, per una platea potenziale di oltre 30 mila lavoratori beneficiari di ammortizzatori sociali ordinari, straordinari e in deroga.
«L'accordo – ha aggiunto l'assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi – è frutto del contributo di tutte le parti sociali, gli istituti bancari e le istituzioni e rappresenta il primo accordo su scala regionale che allarga a tutto il territorio emiliano-romagnolo importanti tutele di sostegno al reddito».
Con il Protocollo saranno attivati finanziamenti individuali da parte delle banche a costo zero e a tasso zero a lavoratori dipendenti di aziende in crisi ovvero quelle imprese che attivano ammortizzatori sociali con pagamento diretto da parte dell'Inps (aziende in fase di cessazione di tutta o di parte dell'attività produttiva sul territorio regionale, con o senza l'attivazione di procedure concorsuali, oppure di aziende in situazione di grave dissesto finanziario oppure di aziende che hanno attivato gli ammortizzatori sociali in deroga). Il finanziamento è un anticipo sui trattamenti di Cassa integrazione straordinaria, in deroga, Ordinaria, per imprese editrici e contratti di solidarietà difensivi che spettano al lavoratore per supportarlo nei periodi di temporanea assenza di reddito, in attesa di percepire da parte dell'Inps le indennità di sostegno al reddito. L'accordo avrà validità per gli interventi di sostegno al reddito fino al 31 dicembre 2015 (a partire dal 1 gennaio) e potrà essere aggiornato se intervengono sostanziali modifiche normative sugli ammortizzatori sociali.
Cosa prevede il Protocollo
I soggetti firmatari dell'accordo si assumono, ciascuno per la propria competenza, specifici impegni. Sarà compito del Tavolo tecnico di monitoraggio l'attivazione del protocollo, la valutazione di casi particolari e le eventuali problematiche. Il Tavolo promosso e coordinato dalla Regione Emilia-Romagna, che vede la partecipazione di tutte le parti sociali, è l' organo decisionale e di gestione del protocollo, la cui prioritaria finalità è il corretto espletamento degli interventi attivati. I finanziamenti, che si attiveranno su richiesta del lavoratore attraverso un'apertura di credito in un conto corrente dedicato presso una delle Banche disponibili, consisteranno in un anticipo sulle somme spettanti al lavoratore a titolo di ammortizzatore sociale. La richiesta del lavoratore avverrà a seguito dell'attivazione, da parte dell'azienda presso cui è dipendente, di un ammortizzatore sociale per cui è richiesto il pagamento diretto da parte dell'Inps. La banca, a richiesta del lavoratore concederà un finanziamento nella forma tecnica di apertura di credito su un conto corrente dedicato per un massimo euro 700 al mese per un numero di mensilità pari a: 9 mensilità per Cigs, 3 mensilità nell'anno solare per Cigs in deroga e per la Cig ordinaria. Gli importi saranno riproporzionati in base alla durata effettiva dell'ammortizzatore sociale attivato, in base alla tipologia contrattuale del lavoratore.
L'istituto di credito procederà mensilmente all'erogazione dell'anticipo a favore del lavoratore solo dopo aver ricevuto apposita comunicazione dell'azienda, attestante l'importo netto della quota di integrazione salariale spettante al lavoratore. Sarà cura dell'azienda indirizzare tali comunicazioni alle filiali presso le quali i lavoratori hanno aperto il conto corrente dedicato. Gli importi in entrata sul conto corrente del lavoratore provenienti dall'Inps a titolo di ammortizzatore sociale saranno trattenuti dall'Istituto di Credito fino alla concorrenza dell'ammontare del finanziamento. Le eventuali somme eccedenti saranno nella disponibilità del lavoratore. I tempi di rimborso dei finanziamenti saranno correlati ai tempi di liquidazione da parte dell'Inps delle indennità spettanti a titolo di ammortizzatore sociale. A garanzia del finanziamento il lavoratore dovrà sottoscrivere un mandato irrevocabile di accredito delle indennità spettanti a titolo di ammortizzatore sociale sul conto corrente dedicato aperto presso la Banca in cui è stato attivato il finanziamento.
In caso di mancato accoglimento della richiesta di integrazione salariale o di non autorizzazione del pagamento diretto, l'impresa comunicherà alla banca, che ha concesso l'anticipazione dell'ammortizzatore sociale, la mancata approvazione della relativa domanda. La banca comunicherà all'azienda il saldo a debito del conto corrente dedicato. Quindi l'azienda verserà su tale conto corrente gli emolumenti spettanti al lavoratore fino alla concorrenza del debito. In caso di mancato versamento, parziale o totale, sul conto corrente dedicato degli importi dell'ammortizzatore sociale da parte dell'inps, per qualsiasi altra motivazione riguardante il lavoratore, la Banca potrà richiedere l'importo dell'intero debito relativo all'anticipazione al lavoratore che provvederà ad estinguerlo entro trenta giorni dalla richiesta. In caso di inadempimento del lavoratore la Banca informerà il datore di lavoro circa il saldo a debito del conto corrente dedicato, il datore di lavoro stesso provvederà, su preventiva autorizzazione del lavoratore, a versare sul conto corrente dedicato gli emolumenti correnti, differiti e il Tfr alle ordinarie scadenze contrattuali o di legge, fino a concorrenza degli importi non versati sul conto corrente dedicato.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Cresce la provvista pubblica per il Fondo energia: al via finanziamenti a tasso agevolato, realizzato con risorse Por Fesr, destinati alle pmi. Ammesse spese fino a 1 milione di euro. L'assessore regionale Palma Costi: "Puntiamo a promuovere la nascita di nuove imprese operanti nel campo della green economy" -
Parma, 19 marzo 2015 –
Ben 16 milioni di euro per le imprese emiliano romagnole per i progetti green. Passa, infatti, dal 40% al 70% la provvista pubblica di finanziamento per il Fondo energia, realizzato con risorse Por Fesr 2007-2013, destinato a sostenere l'efficienza energetica e lo sviluppo di fonti rinnovabili nelle piccole e medie imprese dell'Emilia-Romagna. Inoltre è esteso a sette anni della durata massima del finanziamento, in precedenza fissata a 4 anni.
«L'obiettivo del fondo è quello di incrementare gli investimenti delle imprese destinati a migliorare l'efficienza energetica e lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Questo – ha sottolineato l'assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi - attraverso la produzione o l'autoconsumo, oltre all'utilizzo di tecnologie che consentano la riduzione dei consumi energetici da fonti tradizionali. Puntiamo a promuovere la nascita di nuove imprese operanti nel campo della green economy, incentivare gli investimenti immateriali per l'efficienza energetica dei processi, oppure a ridurre il costo energetico incorporato nei prodotti».
Il fondo concede finanziamenti agevolati con provvista mista, da un minimo di 20 mila euro e fino a un massimo di 1 milione di euro per progetto (soglie fissate, in precedenza, rispettivamente a 75 mila e 300 mila euro). Sono ammissibili le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2013, secondo la data indicata in fattura. Possono accedere al fondo le piccole e medie imprese operanti – in base alla classificazione delle attività economiche Ateco 2007 – nei settori dell'industria, dell'artigianato e dei servizi alla persona con sede produttiva in Emilia-Romagna.
Diverse le banche convenzionate con il fondo: tutte le Banche di Credito cooperativo dell'Emilia-Romagna, la Banca Popolare dell'Emilia-Romagna, il Banco Popolare (che comprende l'ex Banco di San Geminiano e San Prospero e l'ex Banca Popolare di Lodi). Dal punto di vista tecnico, il costo della provvista pubblica, che incide per il 70% sul tasso del finanziamento, è pari allo 0%; per cui, agli attuali valori di Euribor, corrisponderebbe a un Taeg per le imprese sul finanziamento complessivo non superiore al 1,5% per l'intera durata del finanziamento.
La possibilità di presentare on line le domande per il Fondo Energia è stata riaperta lo scorso 2 marzo secondo le modalità definite dalla delibera 94/2015. Il fondo è gestito dal raggruppamento temporaneo d'imprese Fondo energia, formato dai Confidi regionali Unifidi-Fidindustria.
Sul sito www.fondoenergia.eu sono disponibili le informazioni sul fondo e il modulo per la presentazione on line delle domande.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Il presidente Bonaccini: "Ribadiamo un fermo no alla realizzazione di impianti o depositi di scorie e avviamo un percorso per la dismissione della centrale di Caorso". Incontro con gli amministratori locali. "Rilanciamo il ruolo di questo territorio, fondamentale per il sistema regionale anche in vista dell'Expo" -
Piacenza, 9 marzo 2015 -
Conferma della contrarietà della Regione Emilia-Romagna alla realizzazione di impianti nucleari, avvio di un percorso per la dismissione della centrale di Caorso e fermo no a un deposito nazionale di scorie nucleari nel piacentino. E' la posizione espressa venerdì dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, al termine della Giunta regionale riunitasi a Piacenza, dove è impegnata nella presentazione dei programmi e dei progetti in vista di Expo Milano 2015.
"Ribadiamo - ha precisato Bonaccini - una scelta chiara: abbiamo sempre detto no alle centrali nucleari quando il Governo Berlusconi, con l'appoggio della Lega Nord, immaginava di costruirne di nuove anche sul nostro territorio, così come abbiamo sempre detto no ad accogliere un deposito nazionale di scorie radioattive. La popolazione piacentina ha già sopportato in passato la presenza dell'impianto di Caorso e i disagi connessi al prolungato processo di smantellamento".
Dopo la Giunta, nella sede del Palazzo della Provincia il presidente Bonaccini e il suo esecutivo hanno incontrato gli amministratori locali piacentini tra cui il sindaco di Piacenza Paolo Dosi, il presidente della Provincia Francesco Rolleri e i presidenti delle Unioni comunali. "Piacenza e la sua provincia - ha aggiunto il presidente della Regione - rappresentano una grande potenzialità, la porta d'ingresso dell'Emilia-Romagna: un ruolo strategico che va valorizzato e sostenuto per capitalizzare al meglio le tante eccellenze a partire dall'agroalimentare soprattutto in vista del'Expo. Inoltre la Regione è vicina a Piacenza e ai piacentini, non per assisterla ma perché Piacenza è uno dei cardini di un sistema regionale che deve essere sinergico, per agganciare tutti insieme la ripresa economica che sta facendosi largo".
"La Regione ha già investito - ha concluso il presidente - quasi 1 milione di euro a Piacenza per potenziare il trasporto ferroviario. Credo che questa realtà abbia bisogno non di più servizi ma di una maggiore qualità. Stiamo lavorando e dialogando con la Regione Lombardia: noi abbiamo già fatto i primi investimenti, ora speriamo che anche loro li facciano, per il bene dei cittadini e del territorio".
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)