Servizio ferroviario regionale, al via il nuovo orario: sull'Appennino i cambiamenti più importanti. Ridotti i tempi di viaggio tra Parma e Borgo Taro, sulla linea Pontremolese -
Parma, 11 dicembre 2014 -
Sarà la montagna a registrare i cambiamenti più importanti per quanto riguarda il nuovo orario ferroviario regionale, in vigore da domenica 14 dicembre. Dopo la sospensione di quasi un anno per lavori di ripristino della linea - danneggiata dalla frana in località Corbezzi, nel pistoiese - i treni torneranno a prestare servizio tra Porretta e Pistoia. Tra Bologna e Porretta la novità riguarderà la parziale sostituzione dei materiali rotabili, per circa un quinto delle corse, con i nuovi elettrotreni Stadler acquistati dalla Regione; l'orario resterà invariato.
Verranno invece ridotti i tempi di viaggio tra Parma e Borgo Taro, sulla linea Pontremolese, per quasi tutti i treni, grazie all'apertura del nuovo tratto di ferrovia a doppio binario tra Solignano e Fornovo. Questo primo intervento sull'orario programmato renderà possibili riduzioni fino a 9 minuti, con una media di 4-5 minuti.
A partire da metà gennaio 2015, il treno 2913 da Piacenza per Bologna fermerà anche nella stazione di Sant'Ilario d'Enza (alle 7.45 circa), aggiungendo un servizio in più per i pendolari nella fascia oraria del mattino. Per quanto riguarda il restante servizio ferroviario regionale, è prevista la sostanziale riconferma dell'offerta attuale.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
"Proteggersi sempre. Discriminare mai": al via la nuova campagna regionale contro l'Hiv/Aids per la Giornata mondiale del 1° dicembre. La Regione stanzia 2,5 milioni di euro per la formazione degli operatori sanitari e l'informazione della popolazione. I dati del Rapporto Aids 2013 -
Bologna, 27 novembre 2014 –
Diagnosi di infezione da Hiv in calo in Emilia-Romagna: 300 nuovi casi nel 2013 rispetto ai 365 del 2012, ma non bisogna abbassare la guardia. Il Servizio sanitario regionale, in occasione della Giornata mondiale per la lotta all'Aids, lunedì 1° dicembre, lancia la nuova campagna, "Proteggersi sempre. Discriminare mai". Uno slogan ideato per contrastare, da un lato, la sottovalutazione del rischio e dall'altro lo stigma, il pregiudizio e la discriminazione nei confronti di chi è sieropositivo o malato di Aids.
I dati del rapporto della Regione, aggiornati a fine 2013, mostrano dunque un calo delle diagnosi di Hiv: un segnale importante, che deve però tenere conto del fatto che solo per un quarto delle diagnosi (23,8%) il test è stato effettuato perché la persona si è resa conto di aver tenuto comportamenti a rischio. Inoltre, la modalità di trasmissione è ormai quasi esclusivamente sessuale (88% nel 2013) e una persona su due (50,3%) scopre di aver contratto l'infezione quando è già in uno stadio avanzato della sieropositività, o addirittura quando è malata di Aids. C'è ancora poca consapevolezza sul fatto che una diagnosi tardiva non permette di accedere tempestivamente alle terapie antiretrovirali e ne riduce l'efficacia.
Informazione e prevenzione sono dunque importantissime. "Oggi c'è una cura, ma la lotta all'Aids non è affatto finita" è un altro messaggio della campagna, "non arrenderti al caso, nemmeno alla paura. Usa il profilattico e fai subito il test". Il Servizio sanitario regionale garantisce il test Hiv gratuito e anonimo e promuove interventi educativi per favorire una sessualità consapevole e rapporti protetti. Per la Giornata mondiale del 1° dicembre tante le iniziative promosse in tutta la regione da Aziende sanitarie, associazioni di volontariato, enti locali. A partire dai test day per la diagnosi dell'Hiv, che sarà possibile effettuare in molte piazze dell'Emilia-Romagna sabato 30, lunedì 1 dicembre e in alcuni casi per tutta questa settimana. Per l'elenco delle iniziative, si può consultare il portale web del Servizio sanitario regionale www.saluter.it
I fondi per formazione e progetti: dalla Regione 2,5 milioni
La Regione Emilia-Romagna ha destinato 1 milione di euro per finanziare il prossimo anno, anche sui temi dello stigma e della discriminazione, la formazione di medici, infermieri, personale ausiliario dei reparti ospedalieri di malattie infettive, dei servizi territoriali che si occupano di assistenza domiciliare alle persone con Aids e negli istituti penitenziari. Altri 1,5 milioni di euro sono destinati alle attività informative ed educative svolte dalle Aziende sanitarie negli Spazi giovani, alle iniziative rivolte alle donne migranti e a sostenere i progetti del Numero verde regionale Aids e del sito web Helpaids.
Il Numero verde Aids 800 856080 è gestito dall'Azienda Usl di Bologna per tutto il Servizio sanitario regionale (attivo dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 18; il lunedì anche dalle 9 alle 12). Il sito internet www.helpaids.it è dedicato al tema e offre anche consulenze in anonimato, a cui risponde un'equipe di infettivologi, psicologi, ginecologi e ostetriche ed è gestito dalle Aziende sanitarie di Modena per tutto il Servizio sanitario regionale.
La campagna informativa
"E' importante essere informati e comprendere che ogni diffidenza nei confronti di chi ha l'Hiv non è motivata": la campagna regionale quest'anno dedica una attenzione particolare anche a contrastare lo stigma, il pregiudizio nei confronti delle persone sieropositive o malate di Aids. L'obiettivo è ricordare la discriminazione esiste ed è determinata solo da ignoranza e pregiudizio. Due le fasi in cui si articola la campagna: la prima, per la Giornata mondiale, prevede la diffusione di uno spot radio sulle principali emittenti radiofoniche dell'Emilia-Romagna (fino al 7 dicembre) e la distribuzione di un manifesto nelle sedi dei servizi delle Aziende sanitarie e nelle farmacie. La seconda fase, entro la fine dell'anno, vedrà la realizzazione di uno spot video e di cartoline informative per le sale d'attesa e per le sedi dei servizi delle Aziende sanitarie e per le farmacie. Sul web, in particolare, la Regione lancia nei prossimi mesi una campagna informativa specifica attraverso il motore di ricerca Google e il canale di video Youtube.
I dati sulle infezioni da Hiv in Emilia-Romagna
Nel 2013 (dati al 31 dicembre) le nuove diagnosi di infezione da Hiv tra i residenti in Emilia-Romagna sono state 300, pari a 6,7 casi ogni centomila abitanti, e mostrano un calo rispetto agli anni precedenti (365 nel 2012, 361 nel 2011, 389 nel 2010). Queste le caratteristiche prevalenti della persona sieropositiva, sempre nel periodo 2006-2013: maschio (il 72,7% dei casi), di età tra 30 e 39 anni (33,5%), di nazionalità italiana (70,9%). Il rapporto maschi/femmine è di 2,8 maschi sieropositivi per ogni donna, in leggero aumento. Tra le donne, la fascia di età con più diagnosi risulta più bassa rispetto ai maschi: 20-29 anni. La modalità di trasmissione principale si conferma essere quella sessuale: negli otto anni di osservazione ha raggiunto l'86,1% di tutte le diagnosi di Hiv (e l'88% nel solo 2013) e il 54,4% è dovuta a rapporti eterosessuali non protetti (31,7% omosessuali o bisessuali). La percezione di aver adottato comportamenti a rischio tra le persone risultate positive all'Hiv è molto bassa: il 23,8% l'ha dichiarata come motivazione di esecuzione del test (mentre nel 48,2% dei casi per sospetta patologia correlata all'Hiv o per sospetta malattia a trasmissione sessuale). Il 20% di tutte le donne con diagnosi di Hiv ha scoperto di essere sieropositiva in occasione dei controlli per gravidanza (erano il 18,8% l'anno precedente). Le persone che giungono tardi alla diagnosi di infezione da Hiv - ovvero con Aids conclamato e/o con il sistema immunitario fortemente danneggiato (denominate "late presenters") - sono il 50,3% di tutte le diagnosi Hiv nel periodo 2006-2013, mentre a livello nazionale la proporzione è maggiore: negli ultimi anni si è attestata intorno al 57%.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Si vota dalle 7 alle 23 nella sola giornata di domenica. Oltre 3,4 milioni gli elettori. Sono sei i candidati in corsa per la presidenza della Regione, mentre sono 507 gli aspiranti consiglieri. Online, sul sito realizzato in vista del voto, statistiche, informazioni e dati: nella notte di domenica 23 novembre i risultati del voto on line e in diretta streaming -
Parma, 22 novembre 2014 –
Sono oltre 3,4 milioni gli elettori emiliano romagnoli che - nella sola giornata di domenica 23 novembre 2014 - sono chiamati alle urne per l'elezione del presidente e per il rinnovo dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.
I seggi resteranno aperti domenica dalle 7 alle 23 e terminate le operazioni di voto si procederà allo scrutinio. L'elettore dovrà presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale. Chi non ha la tessera o l'ha smarrita può richiederla all'ufficio elettorale del comune di residenza.
Sul sito Elezioni regionali 2014 - realizzato in collaborazione tra Giunta e Assemblea Legislativa - in vista delle elezioni regionali - è possibile trovare le liste ed i manifesti dei candidati di ciascuna Circoscrizione, i fac-simili delle schede elettorali per ogni provincia, la composizione del corpo elettorale nonché la banca dati dei risultati delle precedenti tornate. Sul sito anche il manuale di 'Istruzioni per le operazioni degli uffici elettorali di sezione'.
Risultati dello scrutinio online
Nella notte di domenica 23 novembre i risultati del voto delle regionali dell'Emilia-Romagna saranno on line e in diretta streaming. E presso la Sala Polivalente 'Guido Fanti' dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna (a Bologna in viale Aldo Moro 50, piano terra), sarà aperta, dalle 21 alle 3 del mattino di lunedì 24, una sala stampa unitamente ad uno spazio attrezzato per seguire l'andamento degli scrutini. Lo spoglio delle elezioni regionali, con risultati e news, è possibile seguirlo anche collegandosi con il sito 'Elezioni regionali 2014' : diretta twitter della serata anche sul profilo dell'Assemblea (@AssembleaER) e su quello della Giunta (@RegioneER).
I candidati presidenti e consiglieri
Sei sono i candidati presidenti, 4 uomini e 2 donne con una età media di 48,3 anni. Mentre 507 sono i candidati consiglieri, di 11 liste, in corsa per i 50 seggi dell'Assemblea legislativa: di questi 265 sono uomini (il 52,3%), 242 sono le donne (47,7%) e hanno complessivamente una età media di 45,5 anni (più bassa di oltre un anno rispetto alle elezioni precedenti).
Gli elettori chiamati alle urne
Gli emiliano-romagnoli al voto sono oltre 3,4 milioni: esattamente (secondo la rilevazione aggiornata al 15^ giorno antecedente alla consultazione) gli elettori sono 3.460.315 di cui 1.669.892 uomini e 1.790.423 donne. Sono 4.512 le sezioni in cui sarà possibile votare.
Come si vota
Ciascun elettore può: votare per una lista tracciando un segno sul contrassegno (il voto si intende espresso anche per il candidato presidente a essa collegato); votare solo per un candidato alla carica di presidente tracciando un segno sul relativo rettangolo; votare per un candidato alla carica di presidente, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle liste a esso collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste; votare disgiuntamente per un candidato alla carica di presidente, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle altre liste a esso non collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste.
L'elettore può esprimere nelle apposite righe della scheda, uno o due voti di preferenza per un candidato a consigliere regionale, scrivendo il cognome (o il cognome e nome) del candidato o dei due candidati compresi nella stessa lista. Nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l'annullamento della seconda preferenza.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Online, sul sito realizzato in vista del voto, alcune statistiche. Domenica 23 novembre 2014, dalle 7 alle 23, chiamati alle urne oltre 3,4 milioni di emiliano romagnoli -
Parma, 18 novembre 2014 –
Sei candidati presidenti e 507 candidati consiglieri, di 11 liste, in corsa per i 50 seggi dell'Assemblea legislativa: di questi 265 sono uomini (il 52,3%), 242 sono le donne (47,7%) e hanno complessivamente una età media di 45,5 anni (46,6 gli uomini e 44,3 le donne). Sono alcuni dei dati che si possono trovare sul sito www.regione.emilia-romagna.it/elezioni alla voce statistiche candidati - realizzato in collaborazione tra Giunta e Assemblea legislativa - in vista delle elezioni regionali di domenica 23 novembre 2014, per l'elezione del presidente e il rinnovo dell'Assemblea della Regione Emilia-Romagna.
Online è possibile trovare le liste e i manifesti dei candidati di ciascuna Circoscrizione, i fac-simili delle schede elettorali per ogni provincia della regione, la composizione del corpo elettorale suddiviso per comuni delle nove province emiliano-romagnole, le informazioni e le circolari ministeriali relative al voto, le leggi che regolano la consultazione elettorale nonché la banca dati dei risultati delle precedenti tornate. Sul sito anche il manuale di 'Istruzioni per le operazioni degli uffici elettorali di sezione'.
Candidati presidenti
L'età media dei 6 candidati presidenti (4 uomini e 2 donne) è di 48,3 anni. 46,7 per gli uomini, 51,5 per le donne. Tra i 6 candidati, 1 è consigliere regionale "uscente", 1 è sindaco in carica di un comune superiore ai 15 mila abitanti, 1 è consigliere comunale in carica di un comune superiore ai 15 mila abitanti, 2 sono ex consiglieri comunali di due capoluoghi di provincia, mentre 1 non ha alcuna precedente esperienza amministrativa. Tre aspiranti presidenti (Gibertoni, Mazzanti e Quintavalla) sono anche in corsa come consiglieri.
Candidati consiglieri
Una ragazza modenese 18enne della lista SeL è la candidata più giovane, mentre un 20enne riminese di Fratelli d'Italia è il candidato più giovane. Due ultrasettantenni (di Rimini e Modena), rispettivamente di 72 e 71 anni, sono i candidati più anziani (l'uomo nella Circoscrizione di Bologna e la seconda, una donna, di Modena).
I 507 candidati consiglieri (erano 363 nel 2010, di cui 323 nelle 9 circoscrizioni provinciali per 40 posti e gli altri 36 collegati ai quattro listini dei presidenti, oggi abolito) correranno divisi in 11 liste (erano 8 nel 2010).
Le 11 liste però sono presenti solo in due Circoscrizioni (Bologna e Forlì-Cesena), mentre scendono a 10 in tutte le altre Circoscrizioni, fatta eccezione per Piacenza dove gli elettori ne troveranno sulla scheda solo nove.
Dei 507 candidati in corsa, 116 sono nella Circoscrizione di Bologna, 39 a Ferrara, 54 a Forlì-Cesena, 76 a Modena, 49 a Parma, 36 a Piacenza, 39 a Ravenna, 60 a Reggio Emilia e 38 a Rimini.
Quasi il 69% dei candidati è nato nella stessa provincia dove si candida, mentre ben il 77% è nato nel territorio emiliano-romagnolo. Oltre un quinto dei candidati è originario di un'altra regione. La media è simile in ogni provincia, tranne nella Circoscrizione di Bologna dove un candidato su tre è nato fuori regione.
Sono 3 gli aspiranti consiglieri dell'Assemblea legislativa che sono candidati in due circoscrizioni, mentre dei 50 consiglieri uscenti si ricandidano in 17 (una in 2 circoscrizioni, uno è anche assessore), cui si aggiungono 2 assessori in carica.
Quasi il 60% dei candidati non ha avuto nessuna esperienza amministrativa istituzionale, mentre il restante 40% l'ha svolta a vario titolo (due ex parlamentari, un ex consigliere regionale, molti consiglieri comunali e/o provinciali in carica o ex). Nutrito il gruppo (una trentina) di candidati che hanno ricoperto o ricoprono la carica di sindaco in qualche comune della Regione. Più limitata la presenza di segretari di partito.
Elettori chiamati alle urne
Gli emiliano-romagnoli chiamati alle urne sono oltre 3,4 milioni: esattamente (secondo la rilevazione a 15 giorni dal voto) gli elettori sono 3.460.315 di cui 1.669.892 uomini e 1.790.423 donne. Oltre 4.500 le sezioni in cui sarà possibile votare.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Danni della tromba d'aria del 30 aprile 2014 che ha colpito i comuni modenesi di Nonantola e Castelfranco Emilia: varata un'ordinanza del Commissario delegato alla ricostruzione Alfredo Bertelli, a disposizione 1 milione e 670 mila euro -
Modena, 17 novembre 2014 -
Approvata la direttiva che disciplina i criteri, le modalità e i termini per la concessione di contributi per gli interventi di ripristino della funzionalità degli immobili ad uso abitativo danneggiati dalla tromba d'aria del 30 aprile 2014, che ha colpito i comuni modenesi di Nonantola e Castelfranco Emilia.
Lo definisce l'ordinanza n. 14 del 14 novembre 2014 varata dal Commissario delegato alla Ricostruzione Alfredo Bertelli che, dopo la delibera del Consiglio dei Ministri pubblicata il 20 agosto scorso – con cui è stato dichiarato lo stato di emergenza – aveva avviato sui due comuni una prima ricognizione dei danni. Ben 79 le segnalazioni presentate dai cittadini a Nonantola e 8 a Castelfranco relativamente a beni immobili, beni mobili e beni mobili registrati.
L'ordinanza approvata mette a disposizione 1 milione e 670 mila euro a valere sulle risorse stanziate dallo Stato con il decreto legge 12 maggio 2014, n. 74, convertito (con modificazioni) dalla legge 26 giugno 2014, n. 93.
La procedura e i criteri per l'erogazione dei contributi sono analoghi a quelli già applicati per le ordinanze relative ai comuni alluvionati e a quelli interessati dalla tromba d'aria del 2013.
I proprietari di beni immobili, mobili e mobili registrati che hanno presentato entro il 20 settembre 2014 la scheda b) di ricognizione dei danni, possono ora presentare domanda di contributo entro e non oltre il 15 gennaio 2014 con la modulistica allegata all'ordinanza. Successivamente, i comuni stessi avranno 60 giorni per l'istruttoria delle pratiche e pubblicheranno gli ammessi a contributo con i relativi importi.
La spesa per la riparazione dei danni ai beni mobili registrati o l'acquisto di beni mobili registrati equivalenti a quelli distrutti o danneggiati deve essere sostenuta entro il termine perentorio del 30 giugno 2015.
Gli interventi di ripristino delle abitazioni principali distrutte o danneggiate e delle parti comuni danneggiate di un immobile devono essere eseguiti, pena l'esclusione dal contributo, entro il termine perentorio del 31 dicembre 2015.
Entro le medesime date, dovrà essere presentata al comune – da chi richiede il contributo – l'idonea documentazione delle spese sostenute, nei limiti degli importi autorizzati. Saranno le amministrazioni comunali a erogare direttamente i contributi spettanti.
Sono esclusi, dall'ambito applicativo della direttiva, i danni alle unità immobiliari non adibite, alla data degli eventi calamitosi, ad abitazione principale del proprietario o di un terzo, e i danni ai beni mobili danneggiati o distrutti presenti all'interno.
La disciplina dei criteri, entità e modalità per l'eventuale riconoscimento dei contributi per questi beni è rinviata a un eventuale, successivo provvedimento.
Il testo dell'ordinanza è consultabile sul sito della Regione, all'indirizzo www.regione.emilia-romagna.it/i-provvedimenti-per-alluvione-e-tromba-daria e sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-Romagna (Burert).
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Politiche per la salute - Duecentoventi milioni di euro in più per attuare e completare la programmazione sanitaria regionale 2014: interventi di stabilizzazione del personale sanitario e tecnico, ammodernamento di strutture e tecnologie, miglioramento dei tempi d'attesa. Incrementato l'assegno di cura mensile per le persone con gravissima disabilità -
Parma, 4 novembre 2014 -
Duecentoventi milioni di euro in più: è la cifra aggiuntiva, rispetto al 2013, su cui può contare l'Emilia-Romagna per completare e attuare la programmazione sanitaria regionale 2014 (già definita con la delibera 217/2014). Ciò è possibile grazie alla conferma della stabilità dell'equilibrio economico-finanziario e all'efficienza nella gestione delle risorse. Lo ha deciso oggi la Giunta regionale.
La quota, prevista dal Patto per la Salute 2014-2016 e dall'accordo fra le Regioni del 5 agosto scorso per il riparto del Fondo sanitario nazionale 2014, include anche le risorse stimate da Aifa (Agenzia italiana del farmaco) per le singole Regioni per la farmaceutica ospedaliera 2013 (pay back).
Per il 2014 le risorse in più (circa 180 milioni di euro dall'incremento del Fondo sanitario nazionale e 42,5 milioni dal pay back) consentiranno all'Emilia-Romagna di consolidare e stabilizzare personale sanitario e tecnico, investire nell'ammodernamento e manutenzione del patrimonio strutturale e tecnologico, migliorare i tempi d'attesa.
Investimenti, consolidamento e stabilizzazione del "capitale professionale"
Le risorse disponibili verranno destinate alle Aziende sanitarie e alle Aziende ospedaliere per finanziare progetti già previsti dai piani aziendali. Si tratta di investimenti per migliorare la sicurezza e l'accoglienza, ammodernare gli edifici e le attrezzature tecnologiche.
Per quanto riguarda il personale, già a partire dal mese di novembre le aziende sanitarie potranno procedere alla trasformazione dei contratti a tempo determinato in tempo indeterminato per un totale di circa 1.000 posti. La stabilizzazione riguarderà il personale del ruolo sanitario e tecnico destinato all'assistenza diretta alle persone (e dunque personale medico, infermieristico, tecnico sanitario e operatori tecnici addetti all'assistenza). E' inoltre intenzione avviare una ricognizione dei rapporti di lavoro atipico del personale di assistenza al fine di superare gradualmente le forme di precariato attualmente esistenti nella sanità regionale.
Nel dettaglio, queste le risorse disponibili azienda per azienda:
A Piacenza andranno 17 milioni e mezzo all'Azienda sanitaria
A Parma oltre 9 milioni all'Ausl e 11.8 milioni all'Azienda ospedaliera universitaria
A Reggio Emilia quasi 18 milioni all'Ausl e 12.3 milioni all'Azienda ospedaliera
A Modena quasi 31 milioni all'Ausl e 9 milioni e mezzo all'Azienda ospedaliera universitaria
A Bologna 26.6 milioni all'Ausl, 14.2 milioni all'Azienda ospedaliera universitaria e 758mila euro all'Irccs istituto ortopedico Rizzoli
A Imola 7.3 milioni all'Ausl
A Ferrara 5 milioni e mezzo all'Ausl e 13.6 all'Azienda ospedaliera universitaria
In Romagna 42.6 milioni all'Azienda sanitaria e 634mila euro per Irccs Irst di Meldola.
Con la delibera approvata oggi dalla Giunta, la Regione ha individuato anche alcuni interventi ritenuti di interesse prioritario, ad esempio: Day Hospital oncologico dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma (5 milioni di euro); cofinanziamento per il Dipartimento integrato materno infantile dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena (16 milioni di euro); adeguamento strutturale e ammodernamento tecnologico dell'Azienda Usl di Bologna (7 milioni di euro); riqualificazione padiglioni 4 e 5 dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna (7 milioni di euro) e un centro di alta formazione medica ("learning house") con tecnologie avanzate; ampliamento dell'Ospedale dell'Azienda Usl di Imola (3,5 milioni di euro); secondo stralcio del Piano di informatizzazione dell'Azienda Usl della Romagna (4 milioni di euro).
Interventi per migliorare i tempi di attesa
Le aziende sanitarie, nell'ambito degli obiettivi annuali già assegnati, hanno previsto l'adozione di programmi per migliorare l'offerta di prestazioni specialistiche ambulatoriali basate sull'aumento della produzione (attraverso il potenziamento della produzione diretta e l'aumento delle prestazioni prodotte dal privato accreditato) e per ampliare l'accessibilità da parte dei cittadini (con l'allargamento delle fasce orarie e dei giorni di attività, prefestivi e festivi diurni, e la revisione degli ambiti territoriali di garanzia per assicurare la migliore prossimità possibile del punto di erogazione al domicilio del cittadino). Su base annua, si stima un valore degli interventi di circa 15 milioni di euro.
Incremento dell'assegno di cura
La giunta ha adottato anche un provvedimento a favore delle persone con gravissima disabilità assistite a domicilio. Attualmente sono oltre 240, di cui 70 affette da sclerosi laterale amiotrofica. L'assegno di cura giornaliero garantito al momento è pari a 34 euro. L'intervento programmato prevede di aumentare l'importo a 45 euro al giorno, per un assegno mensile che raggiungerebbe i 1.350 euro, fino a un massimo di 1.670 euro in presenza di due assistenti familiari. Importi, questi ultimi, che vanno a sommarsi senza decurtazioni all'indennità di accompagnamento garantito dallo Stato (504 euro per dodici mensilità). Si stima che il provvedimento interessi dalle 240 alle 270 persone in Emilia-Romagna, per un impatto annuo stimato in circa 1,1 milioni di euro.
In allegato: il dettaglio delle risorse suddivise per Aziende sanitarie e Aziende ospedaliere
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Un finanziamento straordinario di 5 milioni di euro per interventi nei territori regionali danneggiati dal maltempo nel settembre e ottobre scorsi -
Parma, 3 novembre 2014 -
I fondi sono previsti nel progetto di legge regionale "Disposizioni urgenti e improrogabili per la continuità di funzioni, interventi straordinari in materia di sicurezza del territorio e proroga di termini", illustrato oggi dai funzionari della Giunta alla commissione Bilancio, affari generali e istituzionali. Il provvedimento, che arriverà in Assemblea legislativa il prossimo 11 novembre, prevede la ripartizione delle risorse tra le province di Parma, Piacenza, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Ferrara e Rimini.
All'interno dello stesso progetto di legge sono contenuti anche due interventi che riguardano il sistema regionale della cultura: nel documento, infatti, è prevista la proroga per l'anno 2015 del "Programma in materia di spettacolo" e del "Programma in materia di promozione culturale".
Nel corso della seduta, i membri della commissione hanno anche licenziato due progetti di legge: il primo sul "Rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2013", il secondo sull'"Autorizzazione all'esercizio provvisorio del Bilancio di previsione per l'anno 2015", anch'essi in Aula l'11 novembre La commissione ha poi espresso parere positivo sulla delibera dell'Ufficio di presidenza "Autorizzazione all'esercizio provvisorio del Bilancio di previsione dell'Assemblea legislativa della Regione per l'anno 2015" e sulla delibera di Giunta "Approvazione del Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2014 e pluriennale 2014-2016 dell'Istituto per i beni artistici culturali e naturali. Secondo provvedimento di variazione".
Inoltre, la commissione ha approvato lo schema di delibera della Giunta regionale relativo al "Conferimento di beni del patrimonio della Regione alla società Fer Srl a titolo di aumento di capitale", con cui la Regione cede beni mobili ed immobili per un valore totale di 2 milioni euro a Ferrovie Emilia-Romagna.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Le liste di ciascuna circoscrizione e la composizione del corpo elettorale suddiviso per ciascun comune delle nove province. Alle urne domenica 23 novembre 2014 oltre 3,4 milioni di elettori emiliano romagnoli per eleggere il presidente della Regione e rinnovare l'Assemblea Legislativa -
Parma, 1 novembre 2014 –
Online, nel sito della Regione interamente dedicato al voto delle elezioni regionali in Emilia-Romagna di domenica 23 novembre, le liste dei candidati di ciascuna Circoscrizione e la composizione del corpo elettorale suddiviso per comuni delle nove province emiliano romagnole.
Il 23 novembre in Emilia-Romagna oltre 3,4 milioni di elettori sono chiamati alle urne per eleggere il presidente della Regione e rinnovare l'Assemblea Legislativa: esattamente (secondo la rilevazione a 45 giorni dal voto) gli elettori sono 3.465.707 di cui 1.672.354 uomini e 1.793.353 donne. Oltre 4.500 le sezioni in cui sarà possibile votare.
Sul sito - realizzato in collaborazione tra Giunta e Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna - informazioni e circolari ministeriali relative al voto, le leggi che regolano la consultazione elettorale nonché la banca dati dei risultati delle precedenti tornate. A disposizione anche una 'Guida alle elezioni regionali 2014', un vademecum - realizzato dai Servizi dell'Assemblea legislativa – che contiene le istruzioni per l'uso in vista del voto.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Tre rose bianche e la bandiera della Lega Nord sullo scranno dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna in ricordo dell'ex presidente del Gruppo della Lega Mauro Manfredini -
Parma, 27 ottobre 2014 -
Scomparso il 10 ottobre scorso in seguito a una grave malattia, l'ex presidente del Gruppo della Lega è stato ricordato oggi dall'Aula di viale Aldo Moro, presenti i familiari, tutti i consiglieri regionali e gli assessori, a partire dal presidente uscente della Giunta, Vasco Errani.
La presidente dell'Assemblea legislativa, Palma Costi, particolarmente commossa per la conoscenza personale di lunga data, ha testimoniato della passione politica di Manfredini, sottolineando lo spirito autentico che animava il suo impegno e parlando di lui come di "una bella persona, sincera e spontanea. Il profondo legame con la sua terra- ha detto- gli ha conferito la capacità di scavalcare i recinti ideologici, pur di ottenere risultati concreti a beneficio dei suoi concittadini". Costi ha anche ricordato le costanti presenze di Manfredini negli incontri con le scolaresche in visita in Assemblea, e il sostegno appassionato alla lotta per l'autodeterminazione del popolo Saharawi, "causa che aveva preso particolarmente a cuore".
Un ricordo di Manfredini è poi venuto da Stefano Cavalli, nuovo capogruppo della Lega Nord. Cavalli ha descritto "l'entusiasmo contagioso di una persona che si è sempre considerata un cittadino prestato alla politica", e che "la politica l'ha sempre fatta fra la gente, sulla strada". Cavalli ha sottolineato "la fierezza con cui Manfredini ostentava le cravatte e le camicie verdi, da persona genuina, schietta e coerente. È questa popolarità che l'ha fatto diventare un leader del suo movimento, come confermano gli innumerevoli attestati di stima, di varie parti politiche, che continuano a pervenire".
Dopo gli interventi di Costi e Cavalli, l'Aula ha osservato un minuto di silenzio in memoria di Manfredini. Al termine, un lungo applauso.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
"Oggi ci pensa papà": al via la campagna della Regione per sensibilizzare i genitori all'uso del congedo parentale per le figure paterne -
Parma, 27 ottobre 2014 -
Non un mammo, e nemmeno un super eroe. Solo un papà che decide di vivere in pienezza il suo ruolo, all'interno di una famiglia dove i pesi sono distribuiti meglio. "Oggi ci pensa papà": così si chiama la campagna di promozione, realizzata dalla Regione Emilia-Romagna e finanziata dal Dipartimento delle Pari opportunità (Presidenza del Consiglio dei ministri), dei congedi per i papà, per informare e sensibilizzare le figure paterne sui congedi dal lavoro retribuiti e coperti da contributi previdenziali.
La campagna, lanciata in questi giorni, offre alcune semplici indicazioni alle famiglie che accolgono un bambino per nascita, adozione o affido. Al tempo stesso, vuole contribuire anche al superamento dello stereotipo di genere che vede le donne come principali responsabili del lavoro di cura, "sollecitando" le figure paterne a includere nelle proprie funzioni genitoriali anche la piena quotidianità dei figli. La campagna informativa e il kit dei prodotti (locandina e cartoline in italiano, inglese e arabo, scaricabili e personalizzabili dalle associazioni e dagli enti che vorranno farne uso per un'informazione più capillare) si trovano all'indirizzo sociale.regione.emilia-romagna.it/oggicipensapapa.
I congedi: come funzionano
L'istituto dei congedi, obbligatorio o facoltativo, è stato introdotto dalla legge 92/2012 ("Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita"), ma è ancora poco utilizzato. Il primo tipo di congedo consiste nella possibilità, da parte dei padri dipendenti del settore privato, di avvalersi entro i primi 5 mesi dall'arrivo del bambino di un giorno di congedo obbligatorio completamente retribuito e coperto da contributi previdenziali, riconosciuto anche se uno o l'altro genitore decidono di usufruire delle altre forme di congedo previste. Per utilizzare quest'opportunità è sufficiente comunicare per iscritto al datore di lavoro la data scelta, con almeno 15 giorni di anticipo.
Il congedo facoltativo, invece, può essere richiesto da un padre dipendente del settore privato e sempre entro i primi 5 mesi dall'arrivo del bambino. In questo caso le giornate sono 2, sempre retribuite e coperte da contributi previdenziali, a patto che la mamma non utilizzi per sé le stesse giornate di congedo. Anche in questo caso la scelta deve essere comunicata per iscritto al datore di lavoro con 15 giorni di anticipo indicando le date stabilite e, a entrambi i datori di lavoro, la rinuncia al congedo per quelle giornate fatta dalla madre. Ulteriori informazioni sui congedi e sulle altre forme di tutela della genitorialità sono disponibili all'indirizzo www.regione.emilia-romagna.it/consigliere-di-parita/notizie/la-tutela-della-paternita.
Conciliazione e lavoro, i dati Istat
Secondo un'indagine Istat del 2011 su "Conciliazione e lavoro" ogni anno, in Italia, 4 donne su 10 lasciano il lavoro per prendersi cura dei figli e una mamma occupata su 2 utilizza al congedo parentale contro il 6,9% dei papà. Quasi tre milioni e mezzo di persone occupate con figli vorrebbero cambiare l'equilibrio tra lavoro fuori casa e lavoro di cura: il 7,5% sono mamme che dedicherebbero più tempo al lavoro extradomestico, ma crescono anche i papà che desiderano trascorrere più tempo con i propri figli.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)