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Sta nascendo una nuova figura professionale che consiglia, in diverse occasioni, l'abbinamento perfetto fra vino e musica. Se ne parlerà al convegno '300% Wine Experience', organizzato da Ais Veneto domenica 12 marzo presso Villa Emo di Fanzolo di Vedelago (TV).

di Alexa Kuhne

Parma, 11 marzo 2017 -

Il vino è arte. Come tale deve essere trattato: abbinato al cibo che sia più in armonia con la sua natura, degustato in un ambiente che lo valorizzi e, perché no, accompagnato da note che lo facciano anche 'sentire'.
Per questo il vino non si beve soltanto, si può anche 'ascoltare'. Ed è così che l'esperienza diventa 'multisensoriale'.
Lo sostiene da un po' di tempo un 'enoappassionato' come Paolo Scarpellini, che ha lanciato la nuova professione di 'Sound sommelier'.
Si tratta di una guida per esaltare qualità e temperamento del vino grazie alla musica più adatta alle sue caratteristiche.

"Il sound sommelier - dice Scarpellini - elabora il miglior abbinamento possibile tra un vino e una composizione musicale. La modalità infatti è la medesima: al ristorante, per capire quali siano gli elementi da valorizzare oppure attenuare in una portata, il sommelier deve identificare oltre alle materie prime i componenti principali del sapore presenti per poi scegliere in abbinamento il vino dal gusto, aroma e struttura più affine. Il sound sommelier invece parte dal vino, studiandone caratteristiche naturali e organolettiche quali territorio, vitigno/blend, tipicità, invecchiamento e quindi colore, aromi, morbidezza, intensità, persistenza, acidità, tannini, grado alcolico, armonia. Identificati questi componenti, il sound sommelier ricerca nel proprio database sonoro il tipo di musica, il tipo di ritmo, il tipo di struttura e tessitura (orchestra, complesso, solista), il tipo di spettro sonoro (vocale, strumentale) come pure la tipicità (musica del territorio o meno) che si possa abbinare al meglio".

Convinto sostenitore dello stretto e affascinate legame tra vino e musica è anche il produttore Albino Armani che ne parlerà con Scarpellini e altri relatori al convegno '300% Wine Experience', organizzato da Ais Veneto domenica 12 marzo presso Villa Emo di Fanzolo di Vedelago (TV). Armani nella sua cantina di Marano ha cercato di avere la musica in ogni luogo cercando le giuste sonorità non per singolo vino ma per il contesto ambientale: nei sotterranei scavati nella roccia vulcanica la musicalità di Amand Amar, nella sala degustazione un sottofondo di Chet Baker; nello stagno in mezzo al verde qualche nota classica oppure Dino Saluzzi.

convegno wineexperience

E', insomma, un abbinamento cerebrale che punta a stimolare quei neuroni che sono preposti al riconoscimento della piacevolezza non solo dell'olfatto e del gusto, ma anche del senso dell'udito, visto che l'esperienza gustativa per eccellenza dovrebbe essere quella che coinvolge tutti i sensi. Anche l'udito, appunto, che abitualmente nella ristorazione e nella degustazione di vini non è mai stato preso in considerazione più di tanto.

L'idea è anche che il meno esperto di vino e di musica, con un lavoro fatto su su misura, possa avere la possibilità di godere appieno dell'esperienza del vino, abbinando la musica che più si confà, ma non solo.
Le varianti da tenere in considerazione sono diverse: l'età di chi degusta, la sua sensibilità e il suo retaggio musicale, la sua cultura media, la sua nazionalità, tutti elementi che sarebbe interessante conoscere per riuscire ad arrivare ad un insieme armonico di sensazioni olfattive, gustative e auditive.
Qualche esempio ci vuole, ance se, sostiene l'esperto, non è così semplice, visto che ogni volta è una storia a sé.
"In generale, per un vino beverino, non molto strutturato, estivo, fresco, da bere senza troppo impegno su una tavola in riva al mare, magari, come un Vermentino, io vedrei bene una musica pop e ritmata, che possa favorire la degustazione disimpegnata in un momento altrettanto disimpegnato. Tutt'altro caso quello di un vino da meditazione, strutturato, invecchiato, di nobili lignaggio e vitigni magari degustato nella poltrona di casa o del ristorante, nel fumoir, con penombra, musica soffusa e molto soft, che potrebbe essere una classica, un brano di musica barocca veneziana, o una delle Quattro Stagioni di Vivaldi, per esempio".

"Cosa diversa è, ancora - continua Scarpellini - pensare alla musica per una degustazione tecnica in un ambiente predisposto allo scopo, in un momento che ha una sua liturgia da rispettare, dove intervenire magari con musica jazz, strumentale o vocale, anche a seconda della capacità sonora dell'ambiente, per esempio con un qualcosa di molto delicato tipo Billie Holiday. Altra via da seguire può essere quella di parlare di terroir anche dal punto di vista auditivo, e abbinare una musica che abbia la stessa origine del vino, per far calare ancora di più il degustatore nel territorio".

Per godere di una perfetta degustazione "sonorizzata" ci deve essere un imprescindibile rapporto fra sommelier e produttore, enologo, mastro birraio o sommelier tradizionale: toccherà a lui infatti, dopo una breve introduzione comune, illustrare in primis la storia, le caratteristiche e le qualità di quel determinato vino (birra, distillato). Dopo di che potrà intervenire il Sound Sommelier, che farà ascoltare per qualche minuto, durante l'assaggio vero e proprio, il brano musicale in abbinamento. Spiegando nel frattempo le motivazioni di quella precisa scelta, in armonia o contrasto che sia col vino (birra, distillato) in questione, scelta tesa comunque a esaltare quei precisi elementi presenti in bottiglia tramite quei precisi passaggi sonori, quei determinati strumenti o quei particolari vocalizzi. La stessa modalità è quindi prevista per ogni altro eventuale vino, birra o distillato a seguire.

Nel caso di degustazioni particolari, magari per esperti o addetti ai lavori che conoscano già bene produttore/i ed etichette di vino (birra, distillato) presenti, il Sound Sommelier potrà procedere a una degustazione "sonorizzata" che prevede l'uso di cuffie stereo. Questo consentirà agli assaggiatori sia di isolarsi totalmente dall'ambiente circostante, sia di concentrarsi meglio sugli aspetti olfattivi e gustativi di quel determinato bicchiere.

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 16 - n° 9 5 marzo 2017 -
Editoriale- Disoccupati cercasi - Primi segnali di cedimento del Grana. Crisi Pomodoro. Rabboni (OI) replica a Tonello (Coldiretti). Con ReQpro 5 milioni di mc di acqua in più all'agricoltura reggiana. Cereali e dintorni. Tra alti e bassi l'ottimismo è ancora il fattore imperante.

SOMMARIO Anno 16 - n° 09 5 marzo 2017
1.1 editoriale
Disoccupati, cercasi!
2.1 lattiero caseario
Primi segnali di cedimento per il Grana..
3.1 crisi pomodoro
Crisi Pomodoro. Rabboni (OI) replica a Tonello (Coldiretti)
4.1 Bonifica
Con ReQpro 5 milioni di mc di acqua in più all'agricoltura reggiana
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Stabilità ad alta energia.
6.1 frumento Frumento, la ricetta per un miglior reddito.
7.1 packaging International Packaging Competition, è Gilda Bojardi la presidente di giuria della 21esima edizione
7.2 vino CAP al via in città e provincia il tour delle degustazioni di vini
8.1 apicoltura eventi Apicoltura europea, appuntamento a Piacenza
8.2 Eventi "Lezioni di Parmigiano Reggiano per i ristoranti italiani
9.2 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Tra alti e bassi l'ottimismo è ancora il fattore imperante
10.1 agricoltura finanziamenti Italia e Malta maglia nera su PSR
11.1 promozioni "vino" e partners
12.2 promozioni "birra" e partners

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20170305 COP

Lunedì, 27 Febbraio 2017 16:38

La Cantina Settecani è V.I.V.A. e sostenibile

La Cantina Settecani è V.I.V.A. e sostenibile : l’importante certificazione di sostenibilità, attribuita dal Ministero dell’Agricoltura è stata consegnata alla Cantina modenese, che entra in un ristretto club di virtuose realtà vinicole italiane.

Lunedì 27 Febbraio 2017 -

Erano appena in 48 gli agricoltori che fondarono la Cantina Settecani nel 1923, oggi sono 200. Un percorso condiviso che ha connotato nel corso di alcuni decenni, l’opera virtuosa di una delle realtà più significative nel panorama delle cantine sociali. Una cantina nel cuore del Grasparossa, posta nella frazione di Settecani, ai confini delle località modenesi di Castelvetro, Castelnuovo Rangone e Spilamberto, che ha saputo crescere, senza mai smettere di porsi nuovi e ambiziosi obiettivi, superando difficoltà, e conquistando successi.

Lo spirito è quello di una grande famiglia fatta di famiglie, una realtà imprenditoriale dove le decisioni si prendono insieme, e mentre si guarda all’anno appena trascorso e si tracciano i primi bilanci, si ricordano gli importanti traguardi raggiunti nel 2016: l’Oscar della Guida Bere Bene del Gambero Rosso 2017 per l’ottimo rapporto qualità prezzo, con il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Secco; la medaglia d’argento al Concorso internazionaleLa selezione del Sindaco”; l’inserimento nella Guida “Emilia Romagna da bere e da mangiare” e la presenza nella Guida Vini d’Italia 2017 del Gambero Rosso. Insieme a un altro successo che rende orgogliosi i soci della Cantina Settecani, il prestigioso riconoscimento V.I.V.A., attribuito ai vini sostenibili di pochissime cantine italiane. Un progetto del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, che grazie a DNV GL, uno dei principali enti di certificazione a livello mondiale, ha attentamente registrato le performance di sostenibilità della storica cantina modenese.

Una certificazione lunga e complessa da ottenere, nella quale ogni elemento determinante allo svolgimento dell’attività - Aria, Acqua, Vigneto e Territorio, viene esplorato in tutti i suoi aspetti, seguendo un rigido disciplinare tecnico, che tiene conto di metodologie di monitoraggio, sistemi di controllo e valori essenziali che indicano l’attenzione dell’azienda alla sostenibilità. Un percorso che indica “i vini sostenibili” prodotti senza nuocere in alcun modo al territorio, e che alfine possono fregiarsi dell’etichetta V.I.V.A. da porre sulla bottiglia.

Un blasone conquistato da Cantina Settecani nel 2016, che entra così di diritto in un club ristretto di aziende del calibro di Marchesi Antinori, Tasca D’Almerita, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Arnaldo Caprai, Guido Berlucchi & C., che hanno scelto la sostenibilità come valore primario. Il progetto V.I.V.A. (Valutazione dell’Impatto della Vitivinicoltura sull’Ambiente) è stato sviluppato dal Ministero in collaborazione con un pool di importanti enti di ricerca (Agroinnova dell’Università di Torino, il Centro Opera per l’agricoltura sostenibile dell’Università Cattolica di Milano e il Centro di ricerca sulle biomasse dell’Università di Perugia) e con il supporto dell’ente di certificazione DNV GL.
 

www.cantinasettecani.it/

 

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Pubblicato in Food

Tra novità stagionali di prodotto e consigli utili per le diverse fasi di imbottigliamento iniziano gli assaggi di vini provenienti da tutto il Paese. Uno degli appuntamenti CAP più seguiti da soci e interessati.

Parma, 21 Febbraio 2017

Inizierà con leggero anticipo rispetto agli anni scorsi l'ormai consueto e particolarmente seguito appuntamento annuale del Consorzio Agrario di Parma con le degustazioni delle più attese novità enologiche stagionali provenienti da tutta Italia e con evidente attenzione alle qualità di vini di filiera locale. Quest'anno il CAP ha anche incrementato il numero degli incontri sul territorio e - oltre alle degustazioni presso la sede Agenzia di Città in strada dei Mercati - ha aggiunto due rendez-vous in provincia per facilitare gli interessati: il primo ha aperto il ciclo a Fornovo (presso la locale Agenzia) Martedì 21 e il secondo a Pilastro di Langhirano è previsto per Sabato 4 Marzo. Gli appuntamenti cittadini invece, sempre presso la sede Agenzia di Città, sono stati programmati per Sabato 11 Marzo e il seguente Sabato 18 Marzo.

In queste giornate gli interessati alle novità enologiche potranno porre agli esperti presenti quesiti e ottenere consigli pratici sulle diverse tipologie di vino e sulle diverse fasi di imbottigliamento del vino. Solitamente con la luna in fase calante, si da il via al lavoro di imbottigliamento dei vini più secchi attraverso esempi pratici di come, con tempo più mite e in mancanza di vento, si possa iniziare a fare ciò che facevano i nostri nonni con i vini soprattutto provenienti dal nostro territorio; ovvero tenere il livello del vino a circa otto centimetri al di sotto del tappo, posare i vini abboccati in vetro con aspetto perfettamente limpido e non in stato di fermentazione, mai bagnare il tappo di sughero con il vino, oliare e ripristinare l'oliatura dei tappi 24 ore prima dell'utilizzo e non tenere per troppo tempo il vino in damigiana, soprattutto quello dolce, per evitare complicazioni dovute all'eccesso di fermentazione.

"La qualità del nostro agroalimentare - ha commentato in sede di presentazione dell'iniziativa il presidente del CAP Giorgio Grenzi – è tangibile nei prodotti, ma anche nei servizi concreti e utili che un Consorzio come il nostro riesce a fornire quando serve a soci ed interessati. Il momento delle degustazioni per esempio è uno dei più seguiti, esempio pratico di come le domande degli interessati e le risposte dei nostri esperti consentono di comprendere meglio il prodotto incrementandone il valore".

(Fonte: Ufficio stampa CAP)

Domenica, 26 Febbraio 2017 15:03

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 08 26 Febbraio 2017

Editoriale- La sagra della patata e del cetriolo. Lattiero caseari. Parola d'ordine, stabilità - A Sol D'oro Emisfero Nord è sempre derby: Italia-Spagna 12 a 3 - Da Oroville, ma non solo, un avvertimento sulle conseguenze catastrofiche del riscaldamento globale? - Una volta per caso: Live Wine 2017 Milano. Agricoltura, summit in Regione sulla crisi di 'Ferrara Food' di Argenta.

SOMMARIO Anno 16 - n° 08 26 febbraio 2017
1.1 editoriale
La sagra della patata e del cetriolo
2.1 lattiero caseario
Lattiero caseari. Parola d'ordine, stabilità
3.1 Olio - Sol D'Oro
A Sol D'oro Emisfero Nord è sempre derby: Italia-Spagna 12 a 3
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Tregua armata.
6.1 Ambiente e clima Da Oroville, ma non solo, un avvertimento sulle conseguenze catastrofiche del riscaldamento globale?
7.1 Guardie ECOzoofile Ariccia, al via il corso di formazione per Guardie Ecozoofile a Palazzo Chigi
8.1 Vino eventi Una volta per caso: Live Wine 2017 Milano
9.1 pomodoro Agricoltura, summit in Regione sulla crisi di 'Ferrara Food' di Argenta
10.1 agricoltura al sud L'agricoltura guida la ripresa del Sud Italia
11.1 promozioni "vino" e partners
12.2 promozioni "birra" e partners

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20170225-cibus-8-COP

Tutti i mercoledì di marzo, Corso di 5 lezioni per imparare a degustare e servire il nettare di Bacco. Aperto a tutti e promosso da ARGA Emilia Romagna.

Parma, 25 febbraio 2017

Degustare il vino è vivere un'esperienza polisensoriale. Per imparare tutti i segreti della bevanda degli dei, è in partenza il 1° marzo 2017 il Master di cinque serate aperto a tutti e promosso da ARGA Emilia Romagna – Associazione che raggruppa i giornalisti specializzati nell'informazione dei settori agricoltura, alimentazione, ambiente, energie rinnovabili, boschi, foreste, caccia, pesca e territorio – e condotto da Pier Luigi Nanni, docente di scuola alberghiera, sommelier e giornalista ARGA di Bologna.

Cultori e appassionati di vino potranno partecipare ogni mercoledì (1 - 8 - 15 - 22 e 29 marzo), dalle 20.30 alle 23.00, a lezioni teorico pratiche della durata di 2 ore e 30 ciascuna, che si terranno nella sala delle botti di Agirò in via Gramsci 5, a Parma.

Gli argomenti affrontati saranno ogni volta diversi e coinvolgenti:

1^ lezione: Organi di senso - Terminologia - Tecniche di degustazione

2^ lezione: Cenni di viticoltura - La spumantizzazione

3^ lezione: Il servizio di sala, ovvero come servire il vino - La decantazione - Attrezzature di sala

4 ^ lezione: Abbinamenti cibo/vino: i principi e le regole

5^ lezione: Bon Ton a tavola: cosa fare e cosa evitare

Ogni serata si degusteranno 3 diverse tipologie di vino di selezionate cantine locali e nazionali in abbinamento a sfiziosi e gustosi stuzzichini. Compresa nella quota di iscrizione sarà consegnata una dispensa completa sugli argomenti trattati.
A conclusione del corso, se verrà frequentato almeno il 75% delle lezioni, sarà rilasciato l'attestato di partecipazione.

Quote di iscrizione:
- Associati ARGA: € 105
- Non associati: € 135
- Possibilità di seguire la singola lezione (posti permettendo) al costo di € 35

Iscrizioni fino ad esaurimento posti chiamando il numero 338 5219408. Richiesto acconto all'iscrizione di € 65.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma
Martedì, 21 Febbraio 2017 09:25

Una volta per caso: Live Wine 2017 Milano

Il più importante evento del vino artigianale realizzato a Milano con 150 produttori sia dall'Italia che dall'estero. Un incontro di idee e di confronto senza compromessi nella più totale serenità.

da L'Equilibrista

21 febbraio 2017

Ricordo la prima volta che misi piede qui a LIVE WINE e non sapevo dove fosse esattamente il Palazzo del Ghiaccio e qualcuno mi disse che era nel cuore di Milano, "La Milano da bere si diceva...". Dopo anni di assoluto glamour, Milano aveva ceduto il passo al business sfrenato ed alla ricerca di una sua personalità da ritrovare. Poi qualche anno di purgatorio e l'anticamera di EXPO come vetrina mondiale da "dentro o fuori" ed oggi Milano ritorna intrigante e frizzante grazie soprattutto ad eventi come LIVE WINE nel cuore della Città.

LIVE WINE fa respirare aria frizzante e moderna con produttori ricercati che arrivano da tutto il panorama vitivinicolo regionale ed europeo, creando un momento di incontro sincero sia per operatori di settore che enogastronauti dell'ultima ora.

livewine 2017 vino

Passeggiando per gli stands incrocio gente conosciuta, qualche amico e alle volte nuove gradite scoperte che credo valga la pena di assaggiare...

Con questo presupposto parto dalla Toscana, scelta che di solito riservo alla fine o quanto meno dopo lunghe riflessioni su altre zone, ma stavolta voglio assaggiare la cantina FABIANI, costituita dai due fratelli che fanno vino per passione, fortunatamente non per hobby...sfruttando le vigne vecchie di cinquant'anni ereditate dal padre. E' il loro Fontenasso infatti che mi sorprende, colpisce l'uvaggio Provanico, ovvero il sempre verde Trebbiano toscano ed un tocco di Malvasia che ne restituisce note di malva, uva passa ed un finale di mandorla lavata, con un ritorno al palato preciso e persistente.
Dopo altri incontri, decido di fare una pausa e di documentarmi sul fenomeno che ormai sta spopolando, ovvero quello dei vitigni resistenti, vero e proprio culto per Aziende come THOMAS NIEDERMAYER o LIESELEHIF che ne esaltano i poderosi incroci a tutto vantaggio di una riduzione dei pesticidi e sostanze inquinanti per il consumatore, rispettandone l'unicità e la tipicità, temi che qui a LIVE WINE possono essere trattati con calma e chiarezza, perchè al centro c'è la viticultura, la voglia di sperimentare degli agricoltori e quella di sapersi far coinvolgere in progetti nuovi e alternativi per i clienti.
LIVE WINE oggi significa libertà di sperimentare, stupire e magari sbagliare, ma in modo costruttivo e anticonformista.

A testimonianza di questo, mi dirigo verso quella che sarebbe stata la più bella scoperta della mia giornata e vado a conoscere DUEDEI, mai incontrati prima. Questa cantina siciliana, si presenta con un rifermentato in bottiglia stampo metodo classico italiano o metodo champenoise, davvero ricco e senza spigoli in bocca, delicato e bello nitico all'olfatto, cosa che non è mai facile soprattutto per vini con limitatissimo zucchero aggiunto o detti anche dosaggio zero. Resta in bocca a lungo regalando frutta matura e croccante tanto che vorrei risentirlo subito.

live wine 2017 vini

La giornata scorre via e dopo vari tentativi andati a vuoto, è l'ora di rossi alternativi e quindi proseguo animato da voglia di fare. Ricordo bene la CANTINA SEDILESU che avevo sfiorato diverse volte ma che per mancanza di tempo avevo sempre mancato. Stavolta punto deciso su questa eccellenza sarda che qui a Live Wine si presenta con il suo Cannonau; ebbene, Mamuthone si presenta con un bel rosso ricco, da terreni che di solito sono scarsamente piovosi e che ne arricchiscono di pigmenti colorati il manto del vino, d'atra parte: "bella scoperta siamo in Sardegna! ", e fino qui è vero, ma la stranezza invece inizia proprio qui, perchè al naso emergono note di fango, terriccio umido e spezie lignine, proseguendo poi al palato con un vino che risulta garbato con un entrata in punta di piedi forse troppo a mio avviso, ma certamente elegante che non ricorda per nulla l'irruenza dei vini sardi e tantomeno il Cannonau che nella sua versione riserva, il Ballu Tundo, è invece più tostato ma sempre con questo tannino quasi accennato che però sul finale risulta penalizzante sulla persistenza in bocca che infatti non è massima come si vorrebbe. Comunque appagante in bocca.

Dopo un caloroso passaggio dalla CANTINA ENZA, della quale apprezzo sempre l'aglianico Passione, mi invita un giovane produttore della prima cantina sulla sinistra entrando nella sala, si tratta di TOGNI REBAIOLI che dopo una bella discussione sulle differenze fra il vitigno Maestri coltivato nel bresciano rispetto al nostro Emiliano, mi presenta il suo Cavalier Enrico, cento per cento Merlot. Al naso emergono note ben chiare balsamiche, viola, mammola ed un intrigante eucalipto. In bocca entra bello gustoso e misurato nella frutta mantenendo una discreta eleganza degna del nome che porta e chiude con una adeguata persistenza che non molla la presa così facilmente. Bel prodotto, anche da accompagnare con piatti a base di carne rossa o primi piatti della cucina contadina.

Guadagno l'uscita e ripenso ai tanti esperimenti più o meno riusciti che ho assaggiato oggi, alle cantine che lavorano bene e a quelle che forse dovranno fare di più, alla bella vetrina che offre sempre la piazza di Milano al LIVE WINE che nella città più selettiva d'Italia resta un punto di uguaglianza e di confronto onesto e sincero. Come i suoi vini.

livewine2017milano

 

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 12 Febbraio 2017 08:41

La guida al testo unico della vite e del vino

Alleanza Cooperative e l'Informatore Agrario firmano la guida al testo unico della vite e del vino. Il vademecum alla nuova disciplina nazionale di riferimento per il comparto vitivinicolo è stata presentato oggi alla presenza degli onorevoli Fiorio, Pignedoli e Panizza.

Roma, 7 febbraio 2017. È stato presentato oggi alla presenza dell'onorevole Massimo Fiorio e dei senatori Leana Pignedoli e Franco Panizza, relatori del disegno di legge rispettivamente alla Camera ed al Senato, La Guida al "Testo Unico della Vite e del vino", entrato in vigore lo scorso 12 gennaio, realizzata dall'Alleanza delle Cooperative italiane agroalimentare e dal settimanale L'Informatore Agrario. Il vademecum, pensato per facilitare la lettura del nuovo testo normativo, analizza e commenta i 91 articoli evidenziandone le ripercussioni pratiche per i viticoltori e le cantine, che potranno così individuare facilmente la portata delle semplificazioni e delle norme introdotte rispetto alle leggi previgenti su tutte le varie fasi della filiera: dall'impianto dei vigneti alla produzione e trasformazione dell'uva, dall'imbottigliamento fino alla commercializzazione del vino.

La Guida, pubblicata come inserto al settimanale L'Informatore Agrario, è stata redatta da Gabriele Castelli e Valentina Sourin dell'Ufficio Vitivinicolo dell'Alleanza Cooperative Agroalimentari in collaborazione con la redazione del settimanale. Sarà spedita a tutti gli abbonati della rivista con il numero in distribuzione da domani; verrà quindi recapitata in più copie a tutte le cantine aderenti all'Alleanza delle cooperative.

L'onorevole Fiorio, dopo aver speso parole di apprezzamento per "l'importante stagione che è stata avviata con la redazione del Testo Unico", ha sottolineato come "anche nel prosieguo dei lavori dei decreti attuativi del Testo Unico il Parlamento continuerà a sollecitare misure che rispondano alle priorità delle aziende che operano nel comparto".

"Il Testo Unico ha un articolato molto ampio – ha ricordato la senatrice Pignedoli – la cui complessità non rappresenta affatto una burocrazia fine a se stessa, ma è espressione del valore che c'è dietro al prodotto e del 'rigore' presente in tutta la filiera produttiva, che si traduce in garanzia di sicurezza alimentare".

Il Senatore Panizza ha ricordato come, "pur nella complessità del Il Senatore Panizza ha ricordato come, "pur nella complessità del testo, si è riuscito a tenere conto anche della viticoltura di montagna, dei marchi di nicchia e delle realtà con ridotte dimensioni, che hanno bisogno di norme più agili".

"Il Testo Unico ha il grande merito di consegnarci un quadro normativo più organico rispetto alla situazione precedente", spiega Ruenza Santandrea, la coordinatrice del Settore vitivinicolo dell'Alleanza delle Cooperative Agroalimentari. "Sono state introdotte molte novità improntate all'efficienza e alla sburocratizzazione – prosegue Santandrea - con controlli ad esempio più concentrati nel merito delle questioni e meno nei formalismi burocratici. Ora guardiamo con attenzione alla fase di attuazione del Testo, un passaggio delicato per rendere operative le tante novità contenute nella nuova Legge".

Per Antonio Boschetti, direttore de L'Informatore Agrario: "Il Testo Unico è un tassello importante per i viticoltori e i produttori di vino sul fronte della semplificazione. Abbiamo voluto camminare su questo solco offrendo uno strumento che consenta di semplificare anche la comprensione di una normativa destinata a diventare e a restare per tanti anni punto di riferimento legislativo della filiera".
Dida foto in copertina (da sinistra a destra): Valentina Sourin, Antonio Boschetti, Franco Panizza, Ruenza Santandrea, Gabriele Castelli, Leana Pignedoli, Massimo Fiorio.


(Roma 7 febbraio Alleanza Cooperative)

Una due giorni interamente dedicata al vino artigianale. Un salone-mercato rivolto sia al grande pubblico che ai professionisti in una delle più belle location milanesi, il Palazzo del Ghiaccio in via Piranesi 14, che si tiene sabato 18 e domencia 19 febbraio.

Oltre cento, i produttori da tutta Italia e dall'estero. I vini saranno in degustazione con il solo biglietto d'ingresso e si potranno acquistare direttamente dai produttori. Presenti anche banchi dedicati agli alimenti artigianali e all'editoria specializzata. Parallelamente, all'interno della panoramica Sala Piranesi, incontri e degustazioni a tema guidate da Samuel Cogliati. Queste ultime sono a numero chiuso con un biglietto aggiuntivo.

Nel pomeriggio di domenica 19 febbraio è disponibile un'area piccoli dove i genitori che lo desiderano possono affidare i loro bambini a un'animatrice. Di sera inoltre decine di eventi Live Wine Night organizzati nei locali selezionati della città. Live Wine è il più importante evento del vino artigianale mai realizzato a Milano, in collaborazione con la manifestazione Vini di Vignaioli-Vins de Vignerons e l'Associazione Italiana Sommelier Lombardia.

Tutte le info su www.livewine.it 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Mercoledì, 25 Gennaio 2017 10:14

Maestri di innovazione e divulgazione dello Champagne

Nessun produttore nello specifico, nessuno schema prefissato, solo strategia ideata e promossa da Marco Maestri e Fabiano Stabile e la loro iniziativa volta a creare un'accademia del vino che si occupi stabilmente di Champagne a Reggio Emilia.

da L'Equilibrista

Reggio Emilia, 25 gennaio 2017

Un'Accademia dello Champagne è un'idea che viene a pochi, soprattutto a coloro che, in periodi scarsi di idee, decidono che sia quello il momento di sferzare il mercato ponendo l'accento su innovazione e passione, ancora oggi le sole leve delle quali imprenditori e visionari non possono fare a meno.
Entro nell'Accademy e capisco subito che il format delle serate, il tema della divulgazione come conoscenza, il logo scelto e l'offerta così coinvolgente presentata dai titolari Marco Maestri e Fabiano Stabile, è ben amalgamata e spinta da una grande voglia di fare.

Tutto inizia quando i due ideatori del progetto partono per la Francia per un viaggio di piacere e di scoperta che li ha portati a capire le potenzialità di questo grande prodotto e soprattutto la sana motivazione che li muove nell'andare a scoprire le Terre di Francia.
Per comprendere e fare esperienza sul campo, non c'è nulla di meglio che incontrare direttamente gli esperti ed è così che iniziano una serie di viaggi che li porteranno da Moet Chandon a Taittinger, Ulysse Collin (direttamente con Olivier Collin) e Jacques Selosse (accolti proprio da Anselme Selosse), si spostano ancora e visitano Dom Pérignon facendo alcune degustazioni private proprio con Richard Geoffroy.
Qualche tempo dopo, ormai motivatissimi e affamati di conoscenza, incotrano la cantina Louis Roederer, anche qui con degustazioni private guidate da Jean-Baptiste Lécaillon per poi proseguire con GH Mumm dove anche qui le le loro emozionanti esperienze la fanno da padrone, per chiudere poi citando la visita presso Drappier sempre correlata dalle esclusive degustazioni private.

Accademia Champagne Reggio Emilia1

Mi sembra subito chiaro che sono davanti a qualcosa di cui vale la pena scrivere perchè insieme alla consapevolezza ed alla crescita professionale che Marco e Fabiano hanno fatto visitando queste grandi Maison, cresce in loro l'idea e la voglia di far vivere anche agli altri le loro stesse sensazioni portando una piccola parte di Francia proprio qui, nella loro Reggio Emilia.

E così, quello che era cominciato per gioco, si sta trasformando in qualcosa che ancora non ha una mission precisa, ma ha una sede, una cantina fornitissima ed una grande voglia di crescere, tanto che gli eventi sono ben strutturati e proprio lo scorso 23 Febbraio è stata ospitata la prestigiosa Masterclass della Maison Tattinger.
Nelle serate, che normalmente durano un paio di ore, sono descritte le zone, i vitigni utilizzati, le metodologie di allevamento ed ovviamente la parte più bella...la degustazione!

Accademia Champagne Reggio Emilia0

Per qualsiasi riferimento, Marco Maestri e Fabiano Stabile saranno a disposizione per prenotazioni e descrizioni degli eventi che si terranno presso la sede di Reggio Emilia in via Terezin 13.

Contatti e info :
- Facebook: ACCADEMIADELLOCHAMPAGNE di Maestri e Stabile
- E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

L'Equilibrista

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