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Di Daniele Trabucco - Domenica 23 maggio 2021 la Chiesa ha celebrato la solennità (colore liturgico rosso) delle Pentecose, ossia la discesa dello Spirito Santo, la terza Persona della Santissima Trinità, su Maria e gli Apostoli nel cinquantesimo giorno dopo la Pasqua. Nel Credo niceno-costantinopolitano si recita che lo Spirito "procede dal Padre e dal Figlio". Che cosa significa questa espressione?   

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Di Daniele Trabucco Belluno 27 marzo 2021 - Nell'udienza generale di mercoledì  24 marzo 2021, il Santo Padre Francesco è intervenuto sulla figura della Vergine Santa escludendo il suo ruolo di Corredentrice, cioè Cooperatrice nella Redenzione di Cristo. 

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Sabato, 26 Dicembre 2020 08:34

I Vespri in San Francesco del Prato

I Vespri in  San Francesco del Prato celebrati in presenza del Vescovo di Parma Monsignor Enrico Solmi. (Foto di Francesca Bocchia)

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Ripartiamo dalla “Pasqua d’Autunno” per fortificare le nostre menti, saldarci alle radici delle nostre origini e rinnovare la fede in noi e nella generosità di un popolo che ha sorpreso il mondo intero. Ognissanti, probabilmente è rimasta l’ultima festa religiosa non contaminata, quella più intimista perché ci ricorda da dove veniamo. Tocca a noi tracciare la linea di dove andare... 

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Il grazie dei Presidenti Mattarella e Conte alle Monache di Santa Rita. Apprezzato il dono della rosa benedetta il 22 maggio a Cascia

Il saluto del presidente Stefano Bonaccini al Patriarca e Arcivescovo di Costantinopoli, Bartolomeo I. L'autorità religiosa in visita a Bologna riceve dall'Assemblea legislativa la cittadinanza onoraria regionale con una lectio sul tema della salvaguardia dell'ambiente

Bologna 13 settembre 2017 – "Questa terra così vicina all'Oriente bizantino è felice di averla di nuovo qui, noi vediamo in lei una delle grandi voci che parlano a tutti. Amico di questa terra che proprio attraverso la via san Vitale che ha percorso unisce Bologna a Ravenna, scrigno della nostra storia bizantina, lei sa riconoscere le nostre ferite. E domani, con la visita a Monte Sole e alla tomba di Dossetti, dimostra di avere una conoscenza profonda di chi e cosa ci ha resi terra del sapere, del fare e del condividere".

Con queste parole il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha salutato il Patriarca ecumenico e Arcivescovo di Costantinopoli, Bartolomeo I, in visita a Bologna da oggi al 15 settembre, nel corso di un incontro che si è svolto nella sede della Fondazione per le scienze religiose di via San Vitale.

"Lei è uomo di pace e di dialogo- ha proseguito Bonaccini-. Insieme a papa Francesco ha dato da Lesbo una lezione solenne ai troppi che vogliono speculare sulle migrazioni per fini politici".

Bonaccini ha poi ringraziato monsignor Matteo Maria Zuppi, le autorità diplomatiche, gli ecclesiastici, il rabbino capo, oltre a Stefano Manservisi e Alberto Melloni che hanno presenziato, tra gli altri, all'incontro.

Bartolomeo I nel pomeriggio si è recato nella sede dell'Assemblea legislativa dove ha tenuto una lectio magistralis sul tema della salvaguardia dell'ambiente e ha ricevuto la cittadinanza onoraria regionale.

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Lectio Magistralis in Assemblea Legislativa

I pesci rappresentano la vita del Creato, la colomba con il ramoscello d'ulivo la pace. Lo stemma della Regione Emilia-Romagna e la croce ortodossa sono vela e pennone della nave che unisce oriente e occidente nel nome della fratellanza. I tasselli del mosaico riportano alla mente la Ravenna bizantina.

La consegna del "Mosaico Concittadino dell'Emilia-Romagna" da parte della Presidente dell'Assemblea legislativa regionale Simonetta Saliera e dell'Arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi è stato il momento che sancito il valore della visita di Sua Santità Bartolomeo I, Arcivescovo di Costantinopoli e Patriarca Ecumenico, nei locali del Parlamento di viale Aldo Moro in occasione della sua Lectio Magistralis "Salvaguarda dell'ambiente, salvaguardia della vita".

"Grande emozione e grande soddisfazione per la collaborazione con la Curia di Bologna: la presenza di Sua Santità ha arricchito la vita dell'Assemblea e ci ricorda come il mondo non è una nostra proprietà che lasciamo in eredità ai nostri figli, ma un bene che abbiamo in prestito da loro e come che non potremo mai dirci sicuri fino a quando ci saranno ingiustizie sociali e diseguaglianze", spiega Saliera.

Sulla stessa linea l'Arcivescovo Zuppi che ricorda come "La vera laicità è interrogarsi insieme sul futuro, ognuno nei proprio ruoli: la collaborazione odierna con l'Assemblea legislativa regionale è sia il frutto, sia un'indicazione per il futuro di questo importante lavoro". Dal canto suo Andrea Segrè, docente dell'Università di Bologna da molti anni impegnato nel contrasto allo spreco alimentare, ha invitato a lavorare per creare "un'economia che sia basata sull'ecologia e sul dare ai beni non solo un valore economico".

Parole, quelle di Saliera, Segrè e Zuppi che han fatto da cornice alla Lectio Magistralis del Patriarca. "Dobbiamo contrastare ogni forma di razzismo, fanatismo e di fondamentalismo", ha ricordato nel suo intervento Sua Santità Bartolomeo I. "C'è un forte legame tra la giustizia ambientale e la giustizia sociale: l'abominio del genere umano verso la creazione ha portato alle più gravi crisi mondiali che hanno fatto sì che i poveri siano sempre più poveri", spiega l'autorevole ecclesiastico, che sottolinea come "a causa della crisi economica, frutto della speculazione finanziaria sfrenata, della concentrazione economica ingiusta, ci sono sempre più poveri: serve - ha ammonito l'ecclesiastico - più giustizia sociale. Bisogna pentirsi per il peccato dello sfruttamento delle risorse naturali del pianeta".

Dal Patriarca, riprendendo le parole della Presidente Saliera, è arrivato l'invito a agire come se fossimo solo custodi del mondo e un ringraziamento per il mosaico donato dal Parlamento di viale Aldo Moro: "Lo accettiamo con rispetto come riconoscimento a tutto il nostro Patriarcato ecumenico che da anni lavora per la salvaguardia dell'ambiente naturale e di tutto ciò che esso contiene".

Parole importanti, pronunciate davanti a un uditorio attento e numeroso: quasi 200 persone, infatti, hanno affollato la Sala Fanti dell'Assemblea legislativa regionale, tra cui i rappresentanti delle Chiese ortodosse, gli arcivescovi cattolici di Ravenna e Cesena, il rabbino capo di Bologna Alberto Sermoneta e il Presidente della Comunità Islamica di Bologna Yassime Lafram. Numerose anche le autorità civili: dal Prefetto di Bologna Matteo Piantedosi al giudice costituzionale Augusto Barbera passando, tra gli altri, per il Presidente della Corte d'Appello Giuseppe Colonna, il Generale Fischione e il Comandante Giardina dei Carabinieri, il Comandante Luca Cervi della Guardia di Finanza, il dottor Desiata della Questura di Bologna e il tenente colonello Lombrado dell'Esercito. Poi ancora: numerosi consiglieri regionali e sindaci, il Presidente della Carisbo Leone Sibani, Mirto Bassoli della Cgil, Patrizia Zini della Camera di Commercio, Stefano Bollettinari e Marco Pasi della Confesercenti e rappresentanti di Confcommercio, Confcooperative e associazioni degli agricolotori.

La visita di Bartolomeo I al Parlamento di viale Aldo Moro è stata anche l'occasione per ricordare il Cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo emerito di Bologna scomparso la scorsa settimana e che per primo nel 2005 ospitò il Patriarca Ecumenico a Bologna.

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Giovedì, 14 Settembre 2017 06:11

Il Patriarca di Costantinopoli in Parlamento regionale

Lectio magistralis del patriarca di Costantinopoli, a Bologna su invito dell'Arcivescovo. La presidente dona un mosaico ravennate al nuovo "Concittadino dell'Emilia-Romagna"

La salvaguardia dell'ambiente è la salvaguardia della vita stessa.

Su questo legame tra ambiente e società si è concentrata la lectio magistralis che ha tenuto oggi il patriarca ecumenico Bartolomeo I nella sala Guido Fanti del Parlamento regionale.

Ad accogliere l'arcivescovo di Costantinopoli, con monsignor Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, la presidente dell'Assemblea, Simonetta Saliera che ha donato il Mosaico Concittadino dell'Emilia-Romagna realizzato dall'Accademia delle Belle arti di Ravenna.

Il mosaico, come ha spiegato Saliera, raffigura una nave simbolo del viaggio; lo stemma della Regione Emilia-Romagna e la croce ortodossa sono vela e pennone dell'incontro tra Oriente e Occidente, una colomba, segno di pace, e un pesce rappresentante dei viventi del creato.

"L'uomo è custode e sacerdote del creato", ha ricordato il 'Papa d'Oriente' nella sua lectio ponendo l'accento sulla responsabilità dell'uomo nel tramandare alle nuove generazioni un ambiente vivibile e farsi promotore della vita che verrà.

"Gli eventi atmosferici che ci hanno toccato in questi giorni", ha ricordato Saliera, "ci hanno reso coscienti della drammaticità che stiamo vivendo. Una seria politica locale dovrebbe cercare sempre di più di risolvere le contraddizioni della nostra società. Curare la società vuol dire crescere economicamente e farsi carico dei disastri ambientali vuol dire crescita sociale". Parole riprese anche dalla lectio di Bartolomeo I, che ricorda il "profondo legame tra giustizia ambientale e giustizia sociale".

A causa della crisi economica, frutto della speculazione finanziaria sfrenata, ci sono sempre più poveri - ha ammonito l'ecclesiastico - bisogna pentirsi per lo sfruttamento delle risorse naturali del pianeta. Anche la nuova generazione ha diritto a godere dei beni naturali donati dal creatore".

E sulla cosiddetta 'generazione Z1', l'ultima, quella futura, si è soffermato il docente Andrea Segrè, padre della lotta allo spreco alimentare, che ha invitato a lavorare per creare "un'economia basata sull'ecologia e sul dare ai beni un valore non solo economico".

Sulla stessa linea l'Arcivescovo Zuppi che ha ricordato come "la vera laicità è interrogarsi insieme sul futuro, ognuno nei proprio ruoli: la collaborazione odierna con l'Assemblea legislativa regionale è sia il frutto, sia un'indicazione per il futuro di questo importante lavoro".

La visita di Bartolomeo I è stata anche l'occasione per Saliera per ricordare il Cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo emerito di Bologna, scomparso la scorsa settimana e che per primo nel 2005 ospitò il Patriarca ecumenico a Bologna.

Tra le 200 persone che hanno gremito la sala dell'Assemblea legislativa, i rappresentanti delle Chiese ortodosse, gli arcivescovi cattolici di Ravenna e Cesena, Lorenzo Ghizzoni e Douglas Regattieri, il rabbino capo di Bologna Alberto Sermoneta e il Presidente della Comunità Islamica di Bologna Yassine Lafram.

Numerose anche le autorità civili: dal Prefetto di Bologna Matteo Piantedosi al giudice costituzionale Augusto Barbera passando, tra gli altri, per il Presidente della Corte d'Appello Giuseppe Colonna, il Generale Fischione e il Comandante Giardina dei Carabinieri, il Comandante Luca Cervi della Guardia di Finanza. (Francesca Mezzadri)

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Domenica, 13 Agosto 2017 12:06

Buon Ferragosto!

E' già ferragosto! La fine della stagione più spensierata arriverà troppo rapidamente e troppo rapidamente arriveranno i suoni e le luci di Natale.

di Lamberto Colla Parma 13 agosto 2017
Il tempo corre e in questo periodo in modo particolare.

E allora prendiamoci una tregua!

Avrei voluto proseguire la saga dei nostri "splendidi alleati", con un terzo capitolo, o condividere con voi il mio disappunto su qualche inopportuna considerazione di un politico o di un commentatore, ma alla fine ho preferito mettere il cervello e i pensieri in stand-by e godermi questo week end, emblema della allegria senza dimenticare la natura religiosa della ricorrenza.

E considerato che il contenuto religioso del 15 agosto si è un po' annebbiato nel tempo val la pena di rammentarlo.

L'Assunzione della Vergine Maria al cielo venne proclamato dogma di fede da papa Pio XII il 1° novembre 1950. Maria, come Gesù, fu risuscitata da Dio per la vita eterna. Maria fu la prima, dopo Cristo, a sperimentare la risurrezione.

Per un approfondimento vi consiglio la lettura "Festa dell'Assunta, ecco le cose da sapere" da Famiglia Cristiana.
Buon Ferragosto!


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Martedì, 05 Gennaio 2016 08:52

Corteo dei Re Magi

Martedì 6 Gennaio 2016, solennità dell'Epifania del Signore, verrà riproposto il «Corteo dei Magi» che avrà luogo nel centro storico di Parma con partenza dalla Cattedrale, alle ore 15.30, fino a raggiungere l'Annunziata, in Oltretorrente. L'organizzazione dell'iniziativa sarà curata dall'Associazione Amici del Presepio, in collaborazione con la Comunità Ss Annunziata ed il Centro Sportivo Italiano. Quest'ultimo parteciperà proprio con i rappresentanti delle cinque storiche Porte del «Palio di Parma» che animeranno l'Evento, dedicato ai bambini ed alle famiglie, come omaggio della Città al bambino Gesù attraverso il linguaggio universale e tangibile della rievocazione storica: con i suoi abiti e stemmi araldici, con le melodie tradizionali e con gli animali che ci accompagnano da sempre nel cammino terreno.

I Santi Magi (o maghi) furono uomini sapienti ed astrologi che giunsero da lontani luoghi: presumibilmente dalla Persia o dalla Mesopotamia, guidati da una stella dalla insolita luminosità che sorse ad Oriente.
Tre furono i loro doni per il Messia: oro, incenso e mirra a simboleggiare la regalità ed il sacrificio di quella nascita. Questa in sintesi è la descrizione del racconto evangelico (Mt 2, 1-12).

La Chiesa ci propone ogni anno nel "tempo liturgico del Natale" di celebrare il mistero di Dio che si è fatto Uomo; vogliamo adorare come fecero quei sapienti con umiltà e determinazione Gesù di Nazaret, il Cristo.

Per chi non ha il dono della fede cristiana o appartiene ad altra religione la motivazione a partecipare potrà essere riflettere sul dono della vita e sull'umanità universale. Un bimbo che nato in una grotta tra pastori ed armenti ha compiuto, crescendo con semplicità, cose straordinarie ...
Questo vuole essere il mio Augurio di Pace e Straordinarietà per il 2015, concretizzato da piccoli segni: partecipare e mettere a disposizione i tre doni che porteranno i magi.

Chi volesse partecipare con la nostra Associazione può ancora contattarci qui o tramite il sito web: www.portasanfrancesco.org

PR Re magi cert

 

(Fonte Associazione Culturale Porta San Francesco)

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Domenica, 05 Aprile 2015 08:38

Buona Pasqua! E' l'ora di risorgere.


E' tempo di resurrezione per fedeli e per laici. Il buio, il nero più profondo si raggiunge pochi istanti prima dell'alba, l'alba della luce e della resurrezione.

di lamberto Colla - Parma 5 aprile 2015 - 
La Pasqua è probabilmente il più grande messaggio di speranza lasciato all'umanità.

Sempre si può risorgere e lo si deve fare. La resurrezione è un cammino di sofferenza e meditazione che porta l'uomo a misurarsi con le più atroci difficoltà.

Tutta l'umanità è attualmente messa sotto pressione e sembra che la ragione sia arroccata in luoghi impenetrabili. Egoismo e cattiveria di ogni genere stanno prendendo il sopravvento su tutti i sentimenti positivi e sulla maggior parte dell'umanità . Ma non è così, non può  e non deve essere così.

Il negativismo è solo molto più "seducente" e abile nel mettersi in mostra del positivismo.

Le buone azioni vengono condotte nell'anonimato mentre, al contrario, quelle cattive vengono pubblicizzate nel tentativo di fare proselitismo mascherandole e promuovendole come gesti eroici.

Ma i veri eroi sono quelle donne e quegli uomini che quotidianamente si spaccano la schiena per portare il pane ai propri figli, ai propri anziani e a coloro che non hanno nemmeno più la forza di alzarsi dal letto.
Tanti, molti più di quelli che pensiamo e immaginiamo, sono le persone che, nel silenzio vivono in funzione degli altri e le diversità di religione, di colore della pelle, di appartenenza sociale nemmeno le distinguono perché è ovvio, tutti i bisognosi sono accomunati dalla medesima democratica disgrazia di estrema necessità.

Ed è proprio pensando a queste eroine e eroi del terzo millennio ai quali occorre ispirarsi per rialzare la testa e vivere gloriosamente ogni istante della vita.

Un grande messaggio di speranza è stato quello espresso dal Santo Padre, Papa Francesco, lo scorso mercoledì 1 aprile durante l'udienza generale in San Pietro e di cui riportiamo una parte del testo e sul quale vale la pena di riflettere:

"A volte il buio della notte sembra penetrare nell'anima; a volte pensiamo: "ormai non c'è più nulla da fare", e il cuore non trova più la forza di amare... Ma proprio in quel buio Cristo accende il fuoco dell'amore di Dio: un bagliore rompe l'oscurità e annuncia un nuovo inizio, qualcosa incomincia nel buio più profondo. Noi sappiamo che la notte è "più notte", è più buia poco prima che incominci il giorno. Ma proprio in quel buio è Cristo che vince e che accende il fuoco dell'amore. La pietra del dolore è ribaltata lasciando spazio alla speranza. Ecco il grande mistero della Pasqua! In questa santa notte la Chiesa ci consegna la luce del Risorto, perché in noi non ci sia il rimpianto di chi dice "ormai...", ma la speranza di chi si apre a un presente pieno di futuro".

Una Buona Pasqua da tutto il team di Gazzetta dell'Emilia & Dintorni.

Pubblicato in Cronaca Emilia
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