di redazione -
Se avevamo una certezza questa era riposta nella ferrea competenza in materia di codice della strada da parte delle forze dell'ordine. Da uomini e donne della strada, la sensazione che i "poliziotti" fossero i più dotti in materia era, almeno sino ad oggi, radicata. Al contrario, un qualche sospetto sulle competenze degli addetti al controllo delle municipalità era abbastanza diffuso. Forse quest'ultima opinione era più dettata dalla "poca simpatia" per questa categoria, sempre più dedita al "mimetismo urbano", visibile solo quando c'è da appioppare la multa al tergicristalli piuttosto che a garantire un servizio di vigilanza e sicurezza di prossimità al cittadino. Quindi un giudizio dettato più dalla "antipatia" che da una reale consapevolezza delle loro incompetenze.
L'indagine del mensile Quattroruote di ottobre nasce dal presupposto della reale complessità del codice stradale e della miriade di decreti e modifiche che "ogni Governo sembra precipitarsi a introdurre". Da uomini della strada sono state sottoposte 10 semplici domande a 100 rappresentanti delle forze dell'ordine, 50 delle polizie locali e altrettanti della polstrada, in 5 grandi città. I risultati sono stati sconcertanti: in media 1 su due intervistati ha sbagliato la risposta. In qualche caso è stato riscontrato un tasso di errore tra il 60 e il 70%.
Seppure di misura la "gara" è stata vinta dalla Polizia Stradale nonostante alcuni abbiano scambiato il T-Red (strumento di rilevamento semaforico d'infrazione) con il T-Rex (feroce dinosauro, ovviamente estinto).
La sicurezza è perciò a rischio per molteplici motivi; l'ignoranza dilagante in materia di codice stradale, le assicurazioni fantasma, la carente manutenzione stradale, la confusa segnaletica fissa ma soprattutto provvisoria e molto spesso abbandonata nell'ex cantiere fantasma.