Si è disputato domenica scorsa il terzo gran premio della stagione di Formula 1 fra duelli e conferme.
Parma, 8 aprile 2014 - di Matteo Landi -
Dopo due gare non troppo spettacolari accomunate dal dominio dei piloti Mercedes gli appassionati della massima Formula attendevano con curiosità l'arrivo del circus in Bahrain per vedere se, sulla pista dove le squadre hanno percorso più chilometri durante i test invernali, vi sarebbe stata un'inversione di tendenza.
I riscontri cronometrici del venerdì, tuttavia, evidenziavano una velocità delle frecce d'argento per tutti inavvicinabile, con la Ferrari che sembrava essere la prima degli altri. Arrivati alle prove che contano per la definizione della griglia di partenza le rosse sprofondano invece in un'evidente crisi prestazionale: un combattivo Kimi Raikkonen non riesce a far meglio della sesta posizione distanziando di circa 6/10 di secondo Fernando Alonso che, a causa anche di una mancanza di potenza della sua power unit, agguanta un'insoddisfacente decima posizione. Solo una penalizzazione inflitta dai commissari a Ricciardo, altrimenti qualificatosi ottimamente terzo, per la cattiva gestione del pit stop che di fatto lo ha messo fuori gara in Malesia, permette ai piloti Ferrari di avanzare di una posizione sulla griglia di partenza della gara domenicale. La pole position, invece, si rivela essere una lotta fra i due piloti Mercedes con Rosberg pronto ad approfittare di un decisivo errore del compagno di squadra. Molto indietro il campione del mondo Vettel, capace di effettuare solamente l'undicesimo giro veloce. All'indomani, su una pista illuminata artificialmente, le due Mercedes si trovano a darsi battaglia fin dalla partenza: Hamilton pronto ad approfittare di un'esitazione del compagno di squadra si invola davanti a tutti. I due riescono subito a costruire un cospicuo vantaggio sugli inseguitori. Una gara ricca di sorpassi con duelli sia a centro gruppo che al vertice, con Hamiton e Rosberg pronti a duellare con una tale cattiveria agonistica da arrivare più volte vicini al contatto: un applauso va ai vertici Mercedes, che lasciando ai loro piloti libertà d'azione, hanno permesso agli spettatori di assistere ad una lotta entusiasmante. Non da meno i due piloti Red Bull, con Ricciardo che, senza timori reverenziali nei confronti del più esperto e vincente compagno di squadra Vettel, riuscirà al termine della gara ad agguantare un'ottima quarta posizione avendo la meglio sul tedesco con un sorpasso da brivido e facendosi largo fra i più competitivi piloti motorizzati Mercedes. I piloti Ferrari, invece, hanno vissuto un'altra gara difficile. La scarsa velocità di punta evidenziata dalle rosse durante le qualifiche è risultata essere un grave handicap in gara: nei lunghi rettilinei del Bahrain le due Ferrari si sono dimostrate essere quasi delle chicane mobili per i concorrenti motorizzati Mercedes e degli ostacoli non insuperabili per quelli spinti dalla power unit Renault. A Maranello dovranno analizzare a fondo la situazione per cercare di capire come uscire da un così grave stato di difficoltà, visto anche che le regole 2014 sembravano fatte su misura per chi, come Ferrari e Mercedes, si costruisce tutto sotto lo stesso tetto e se i tedeschi non hanno deluso le aspettative lo stesso non si può dire per la squadra di Maranello. Chi sta messa peggio della rossa è la Lotus: lo scorso anno fra i top team quest'anno relegata alle retrovie, con Maldonado che in Bahrain ha mostrato, ancora una volta, la sua propensione all'errore andando a colpire al termine del rettilineo principale la Sauber di Gutierrez e generando uno spettacolare incidente, fortunatamente senza conseguenze per i piloti, con il messicano della Sauber ritrovatosi in aria a testa in giù per qualche frazione di secondo. Chi, nonostante l'accesa lotta col compagno di team, non ha avuto problemi è stato Hamilton che con la sua Mercedes è andato a transitare per primo sul traguardo precedendo Rosberg. A completare il podio ci ha pensato Sergio Perez su Force India, che dopo essere stato silurato al termine della scorsa stagione dalla Mclaren, si è andato a prendere una rivincita non da poco consegnando alla squadra indiana il secondo podio della sua storia. Solo due punti invece per Alonso, nono, davanti a Raikkonen.
Dopo il 900esimo gran premio della sua storia la Formula 1 lascia il deserto del Bahrain per ripresentarsi fra due weekend in Cina.