31^ giornata di campionato, tris di sconfitte per le emiliane
La squadra di Donadoni perde 3-2 in casa Lazio. Ira di Di Francesco per il “caos Rizzoli” a Reggio.
Parma, 30 marzo 2014 – di Maria Caterina Viscomi
È la terza partita in otto giorno e la stanchezza si fa sentire. A cominciare dal Parma che non approfitta della crisi della Lazio e del clima teso tra tifosi e dirigenza per vincere in un Olimpico deserto, simbolo della contestazione contro il presidente Lotito. È una sfida importante per entrambe le formazioni ai fini dell’Europa League: la vittoria dei biancocelesti per 3-2 ha permesso alla formazione guidata da Edy Reja di raggiungere quota 45 e di accorciare le distanze dal sesto posto occupato dai ducali, fermi da due turni a 47 punti. Grandi assenti: Ledesma ed Amauri.
La prima rete che porta in vantaggio i padroni di casa è siglata dall’eroe del 26 maggio (data della storica finale di Coppa Italia contro la Roma), Senad Lulic (15’); nove minuti dopo, il Parma ottiene il pareggio con il francese Biabiany che va a segno di testa. Nella ripresa è Miro Klose a riportare i capitolini in vantaggio (67’): cross perfetto di Lulic per il tedesco che con un tiro chirurgico spiazza Mirante, segnando il suo settimo goal in questa stagione. L’ingresso in campo di Palladino a rilevare Schelotto è una boccata d’ossigeno per gli ospiti: è lui a creare le premesse per l’autorete del difensore biancoceleste Ciani (81’) che confonde Marchetti e manda la palla tra i suoi pali. Gli ultimi minuti di gioco sono schizofrenici ed entrambe le formazioni rischiano di segnare il terzo goal, prima i laziali con il giovane ex-Barcellona Keita e poi i crociati con Munari; sullo scadere ci provano sia Klose sia Palladino. A chiudere il match è l’esterno della nazionale, Antonio Candreva, che raccoglie una conclusione di Keita e non perdona (93’).
È la seconda sconfitta consecutiva per i crociati che, ancora in corsa per l’Europa, sentono il fiato sul collo da parte di Atalanta e Lazio. Fondamentali diventano le ultime otto gare di campionato, a partire da quella contro la Roma, che sarà recuperata mercoledì 2 aprile.
Migliori in campo: Biabiany (Parma) – Lulic (Lazio)
Peggiori in campo: Lucarelli (Parma) – Marchetti (Lazio)
Al Mapei Stadium, il Sassuolo trova la sconfitta contro la Roma di Rudi Garcia: primo tempo a tinte giallorosse, nonostante la prestazione di una squadra che lotta per la salvezza. Secondo tempo decisamente migliore per i neroverdi che, tuttavia, perdono troppi palloni in maniera ingenua e che non riescono mai a concretizzare. Più che per la sconfitta, il rammarico è per un episodio da valutare: al 36’ Benatia trattiene l’attaccante emiliano Sansone che poco dopo si trova a terra. L’arbitro Rizzoli (unico italiano della categoria ad andare ai mondiali in Brasile) fischia il rigore, ma in seguito a una consultazione di circa sette minuti con il guardalinee e con i giocatori stessi fa retromarcia: niente undici metri per il Sassuolo. Ai microfoni di RaiSport, mister Di Francesco ha mostrato il suo dissenso nei confronti della decisione arbitrale, affermando che in più occasioni la sua squadra non è stata tutelata e che sono questi episodi a decidere la stagione. A regalare la vittoria alla Roma i goal di Destro e Bastos. La vera tragedia è stata però la morte di un tifoso emiliano, colto da un malore poco prima del fischio d’avvio: portato all’ospedale di Reggio, non ce l’ha fatta.
Migliori in campo: Sansone (Sassuolo) – Destro (Roma)
Peggiori in campo: Biondini (Sassuolo) – Gervinho (Roma)
Nell’anticipo di sabato al Dall’Ara, l’Atalanta ha ottenuto la sesta vittoria consecutiva contro un Bologna che è ormai l’ombra di se stesso. Il match è già deciso nel primo tempo, quando arrivano le due reti che valgono i tre punti: il merito va al giovanissimo De Luca (4’) e a Estigarribia che di sinistro segna un bellissimo goal. Bravi gli orobici a chiudere la partita nella prima metà della gara, senza lasciare spazi agli avversari. I rossoblù continuano a non brillare: sono pochissime le occasioni costruite, zero quelle concretizzate ed a nulla servono gli ingressi in campo di Ibson e Cristaldo. Il digiuno di reti su azione dura ormai da 686 minuti, troppi per una squadra che vuole salvarsi. Di fronte a una formazione spenta, si è accesa la contestazione dei tifosi bolognesi nei confronti della presidenza di Guaraldi e dei giocatori stessi, sinora appoggiati nonostante i risultati.
Migliori in campo: Christodoulopoulos (Bologna) – De Luca (Atalanta)
Peggiori in campo: Natali (Bologna) – Livaja (Atalanta)