Nei recenti casi di uscita di capi del personale (italiani ed americani), o dell’ufficio legale abbiamo soprasseduto dal farlo, non trattandosi di persone note ai tifosi e quindi di non rilevante interesse pubblico, sia pure di grande importanza all’interno della casa madre del Parma Calcio (in pratica, nel giro di pochi mesi, dopo la vendita di Kum & Go, Krause ha salutato tutti i suoi più stretti collaboratori, che lo avevano accompagnato per tanti anni), ma Denari era stato speso, undici mesi fa, come spokesperson, quando, sulle pagine cartacee di Repubblica era uscita l’anticipazione che il Parma aveva acquistato il mega building di Collecchio lasciato incompiuto dall’era Tanzi. Franco Denari, presentato come amministratore delegato di Krause Group Italia, aveva così commentato: “un’occasione di crescita per la riqualificazione sociale e sportiva”.
Franco Denari, dunque, non è un Carneade qualsiasi: diciamo, anzi, che nella sovrastruttura americana che controlla il Parma Calcio, era la persona individuata per decidere (o almeno vigilare) sulle grandi opere krausiane sul territorio: non solo Collecchio, e già qualche tempo fa avevamo rimarcato che non si era, ahinoi, andati molto più in là degli annunzi (sia per il centro sportivo, che secondo quanto dichiarato da Martines sarebbe appannaggio dell’omologo, lato sport, Vaeyens), ma anche lo stadio Tardini. E proprio per questo può nascere qualche ulteriore preoccupazione, considerato il già anche troppo tortuoso percorso per il futuro del centenario Ennio.
Tutti siamo utili, nessuno è indispensabile, ma se a livello di Parma Calcio c’è stata, nell’era Krause, una frenetica rotazione dei vertici apicali, sia lato corporate, che sport – anche se una certe quiete la si registra in quest’ultima stagione – l’ultimo periodo nel gruppo è stato caratterizzato da molte uscite pesanti, ad iniziare da quella di Itay Haim Levinsky, israeliano, che prima di affiancare l’americano lavorava nella banca d’affari JPMorgan e che è stato membro del C.d.A. di Krause Group Italia, ex Gruppo Gentile, e di Parma Calcio 1913, dove surrogò l’altro figlio di KK, Tanner, uscito dall’organismo, nel quale è sempre presente, con potere di firma, Oliver), proseguendo, solo per restare tra i conosciuti agli sportivi più attenti, con Alessandro Rivella, oggi CFO dell’Agricola San Felice, ma ex deus ex machina dei vigneti e delle cantine di Kyle, che i tifosi Crociati seppero apprezzare quando, ad interim, durante la vacatio di managing director corporate del Parma Calcio, aveva condiviso con loro idee e proposte in appositi tavoli di lavoro. Gabriele Majo
ARTICOLI E CONTRIBUTI MULTIMEDIALI CORRELATI
LE GRANDI OPERE, TUTTI (I RITARDI DE) GLI UOMINI DEL PRESIDENTE
POTERE CROCIATO: AL NOCE LO STAFF ANGLOAMERICANO DI KRAUSE TRA STADIO E MERCATO
CALCIO & VIGNETI, KYLE KRAUSE ALLE PRESE CON L’ORGOGLIO DELLA IDENTITA’ TERRITORIALE
PER IL COMITATO IL PROGETTO RIVISTO NON RENDE IL TARDINI IL MIGLIORE POSSIBILE
BRAVO MARTINES: PIACENZA IS NOT AN OPTION. MA SORBOLO VA VALUTATO…
DENTRO L’IDEA “STADIO PROVVISORIO” A SORBOLO: INTERVISTA ESCLUSIVA DI MAJO AL SINDACO CESARI (VIDEO)
LE GRANDI OPERE, TUTTI (I RITARDI DE) GLI UOMINI DEL PRESIDENTE
CESARI A BAR SPORT: “STADIO PROVVISORIO A SORBOLO? SERVE UN GOL AL 91’…”
IL GRUPPO GAZZETTA INSISTE: LA PROSSIMA SERIE A SI GIOCHERA’ AL TARDINI. L’Opinione di Majo
- B COME BELLINO / DALLA C ALLE STELLE, BRESCIA A PARMA COL SOGNO PLAYOFF
- PECCHIA: GIOCARE, DIVERTIRSI E… VINCERE (VIDEO) / LE CURIOSITA’
__________________________________________
Gabriele Majo
Gabriele Majo, 60 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 a Dicembre 2023 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società. Dal 2010, a conferma di una indiscussa poliedricità, ha iniziato un percorso come attore/figurazione speciale di film e cortometraggi: l'apice l'ha raggiunto con il cammeo (parte parlata) all'interno del pluripremiato film di Giorgio Diritti "Volevo Nascondermi" (con presenza nel trailer ufficiale) e partecipazioni in "Baciato dalla Fortuna", "La Certosa di Parma", "Fai bei sogni" (del regista Marco Bellocchio), "Il Treno dei bambini" di Cristina Comencini, "Postcard from Earth" del regista Darren Aronofsky, "Ferrari" del regista Michael Mann. Apparizioni anche nei cortometraggi nazionali "Tracce", "Variazioni", "L'Assassinio di Davide Menguzzi", "Pausa pranzo di lavoro"; tra i protagonisti (Ispettore Majo) della produzione locale della Mezzani Film "La Spétnèda", e poi nei successivi lavori "ColPo di Genio" e "Franciao".