Bologna-Sassuolo termina a reti inviolate. Crociati in lizza per il quarto posto. Il risultato del Dall’Ara non soddisfa nessuno.
Parma, 9 marzo 2014 – di Maria Caterina Viscomi -
L’Europa sembra non essere più un’utopia a Parma: al Tardini, la tanto attesa euro-sfida tra crociati ed Hellas Verona si è conclusa con la vittoria meritatissima dei padroni di casa, grazie alle reti di Biabiany (19’) e di Schelotto (92’).
Entrambe le squadre partono con il 4-3-3 ed entrambe arrivano al match che vale il sesto posto in classifica con 40 punti, anche se i ducali hanno una partita in meno da recuperare contro la Roma. L’attacco gialloblù è formato da Cassano, Biabiany e Palladino, quest’ultimo al posto di Amauri, mentre nel tridente veronese sono schierati Toni, Iturbe e Jankovic. Sin dai primi minuti il Parma appare decisamente più propositivo e almeno due volte si avvicina al goal, prima con Marchionni (3’) e poi con Cassano (8’): a salvare il risultato è sempre Rafael. Suo, invece, l’errore sul goal di Biabiany che va a segno sporcando un tiro di Gobbi.
Nell’altra metà campo, il più pericoloso è Luca Toni, ostacolato in più occasioni da un ottimo Mirante. Gli ospiti diventano più concreti nella ripresa, quando Donadel e Sala subentrano a Cirigliano e Jankovic, dando maggiore vivacità al gioco. Negli ultimi minuti di gara, il Verona prova a spingere e cerca in tutti modi di ottenere un pareggio che non arriva; i pericoli per la difesa di casa non sono mai reali, in quanto gli avversari peccano di precisione. In pieno recupero, El Galgo Schelotto segna la seconda rete e chiude definitivamente la partita.
Quindicesimo risultato utile consecutivo per il Parma, attualmente in piena corsa per il quarto posto con Fiorentina e Inter e per l’Europa League. Degne di nota sono le prestazioni di Gargano, dalle cui parti non riesce a passare nessuno, del neo-azzurro Paletta, che riesce ad arginare alla perfezione un cliente come Toni, e di Mirante, che chiude a più mandate la sua porta. Non a caso, il portiere crociato partirà proprio domani alla volta di Roma per lo stage della Nazionale, che si terrà nella capitale sino al 12 marzo. Insieme a lui, anche il più giovane Cerri è stato convocato dal ct Prandelli.
Secondo derby in otto giorni per il Sassuolo che, dopo la formazione di Donadoni, si trova a dover affrontare il Bologna in una sfida per la salvezza. Il match, terminato a reti inviolate, nel girone d’andata si era concluso con la vittoria dei neroverdi per 2-1, con i goal di Berardi (rig.), Floro Flores e Diamanti (rig.).
Al fischio d’inizio, Ballardini schiera il 3-5-1-1 con Ibson e Bianchi davanti, mentre Di Francesco piazza il 4-3-3 con tridente formato da Floro Flores, Floccari e Sansone. L’avvio vede le squadre chiuse nelle rispettive metà campo e si svolge senza particolari emozioni; con il passare dei minuti il Sassuolo si apre e tenta di andare a segno: le azioni più pericolose del primo tempo vengono proprio dagli ospiti, con Missiroli che riesce a superare Antonsson e con Sansone che colpisce la traversa (42’). Nella ripresa, la situazione s’inverte ed è il Bologna a mostrarsi più pericoloso soprattutto con il greco Christodoulopoulos, vicino alla rete all’83’ e all’85’. Provvidenziali per il Sassuolo sono Pegolo e Cannavaro.
Partita incolore e poco entusiasmante, giustamente conclusa con un pari. Al Dall’Ara, dunque, Bologna e Sassuolo incassano un punto che né scontenta né soddisfa nessuna delle due formazioni. Unica nota positiva: i neroverdi, alla prima partita del secondo “mandato Di Francesco”, ottengono un risultato utile dopo sette sconfitte consecutive.
I migliori 11 emiliani: Mirante (Parma) – Natali (Bologna) - Paletta (Parma) – Gobbi (Parma) – Cassani (Parma) - Gargano (Parma) – Marchionni (Parma) - Missiroli (Sassuolo) - Biabiany (Parma) – Sansone (Sassuolo) – Cassano (Parma).