Di Matteo Pio Impagnatiello Reggio Emilia, 23 dicembre 2022 - Si sono disputati nella giornata di venerdì 23 dicembre gli incontri di pugilato, presso il Palahockey di Reggio Emilia, che ha visto una forte presenza di pubblico, proveniente da varie parti d’Italia. Del resto, nella competizione sportiva vi erano in palio ben due titoli italiani, rispettivamente nelle categorie di peso piuma e medi.

Complessivamente, la manifestazione è stata di alto livello. Ad attestarlo, anche la presenza, in qualità di commentatore/cronista, dell’ex campione mondiale dei massimi WBO Francesco Damiani, nonché allenatore della nazionale italiana.

L’incontro di apertura al pubblico ha riguardato la categoria dei pesi massimi, tra l’italiano Roberto Lizzi contro il pugile di origine albanese, Enea Keci:  Lizzi ha dominato nettamente in tutte le riprese, con Keci sempre sulla difensiva e che ha subìto i numerosi colpi del primo. Non è stato l’unico incontro con una evidente disparità qualitativa dei pugili che hanno combattuto sul quadrato reggiano. Nel secondo incontro, categoria medio-massimi, si sono confrontati il ventenne Domenico Vinciguerra e il trentottenne Andrea Cannoni. Nessuna speranza per quest’ultimo di terminare la gara: alla seconda ripresa, dopo il parere medico, l’arbitro ha decretato la schiacciante vittoria del pugile Vinciguerra, promessa del mondo pugilistico (ha tutte “le carte in regola” per un’ottima carriera sportiva).

Il terzo incontro, ha visto contrapporsi il campione Carlo De Novellis, 42 anni di età, con lo sfidante Giovanni Rossetti, ventiduenne e allievo della importante palestra “Quero e Chiloiro” di Taranto. Così, prima della fine dell’incontro, De Novellis ha dovuto cedere la corona di campione italiano pesi medi al ben più giovane Rossetti.

A chiusura della serata, non ha tradito le aspettative l’idolo di casa, osannato dai suoi sostenitori: Mattia De Bianchi, sfidato da Alfredo Di Bortolo nella categoria dei pesi piuma. Il padrone di casa non ha per nulla faticato ad imporsi sull’avversario. De Bianchi  ha avuto ragione su Di Bartolo in sole due riprese, confermandosi campione italiano pesi piuma: a suo favore hanno pesato la grinta e la differenza anagrafica di ben 15 anni.

Tutti gli incontri della serata sono stati caratterizzati dalla correttezza di comportamento dei partecipanti, rispettosi delle regole e nondimeno da una forte carica agonistica, mostrando al pubblico presente la bellezza della “nobile arte”.