Il Parma Calcio e il suo territorio: un anno dopo la formazione Primavera Crociata è di nuovo a Salsomaggiore Terme, per un mini-ritiro iniziato Lunedì 2 Agosto 2021 e che terminerà Venerdì 6 Agosto 2021, con la “rifinitura” precedente la prima amichevole stagionale con la Virtus Entella di Sabato 7 Agosto 2021, con inizio alle ore 11 allo Stadio Daneri di Chiavari (GE). La squadra del neo-allenatore Cesare Beggi, che ha iniziato la preparazione Giovedì scorso 29 Luglio, dopo la due giorni senza campo propedeutica all’avvio della stagione con le pratiche di routine, nel rispetto delle procedure per la prevenzione della diffusione del Covid 19, sta faticando sul Campo Comunale Clemente Francani al ritmo di due sedute quotidiane (calendarizzate tra le 10 e le 12 al mattino e tra le 16 e le 18 al pomeriggio ed alloggia nella accogliente struttura dell’Hotel Principe della cittadina termale. Residenti e villeggianti stanno particolarmente apprezzando l’interazione dei ragazzi gialloblù che in ordine ed educatamente raggiungono a piedi, passeggiando, l’impianto di allenamento partendo tutti assieme, in divisa tempo libero dal centrale Viale Romagnosi.
Del ritiro in corso a Salsomaggiore Terme ha parlato il Vice Allenatore del Parma Primavera Lorenzo Piscina, intervistato dal responsabile ufficio stampa e comunicazione del Settore Giovanile e delle Squadre Femminili Gabriele Majo.
Siamo a Salsomaggiore Terme, sede del ritiro del Parma Primavera, con il Vice Allenatore Lorenzo Piscina, elemento del territorio essendo della nostra provincia, nonché di continuità tecnica, visto che da diverse annate fa parte degli staff.
Lorenzo, come sta andando questo ritiro?
“Il ritiro sta andando bene e per questo dobbiamo ringraziare l’Amministrazione Comunale e l’Hotel Principe che ci stanno mettendo nelle condizioni di poterci allenare bene, non ci manca nulla e tutto sta procedendo come deve procedere e siamo contenti”.
Come stanno procedendo i lavori? Che ricetta state seguendo?
“In primis stiamo cercando di conoscerci noi come staff, perché è uno staff nuovo, al di là della mia figura perché è il quinto anno che sono qui, però, essendo cambiato l’allenatore c’è ovviamente bisogno di affinare alcune cose, ma ci sta riuscendo bene e quindi siamo contenti anche sotto questo aspetto. Per quanto riguarda la squadra, io ho la fortuna di conoscerli un po’ tutti, un po’ perché li avevo l’anno scorso e un po’ perché sono quelli che erano in Under 18. Stiamo lavorando bene, ci stiamo divertendo e penso che questo sia l’aspetto principale che vogliamo e dobbiamo curare in questo momento, perché questa settimana insieme serve per fare gruppo e non per scoprire il calcio. Ovviamente cerchiamo di fare le cose fatte bene, ma diamo la priorità, appunto, alla ricerca della costruzione di un gruppo coeso, di un gruppo di ragazzi che abbiano voglia di lavorare, per poi, in futuro, cercare di ottenere qualcosa anche sotto l’aspetto dei risultati.”
Condividi la filosofia di gioco del Mister, che è poi la filosofia del club?
“La filosofia è appunto quella del club, infatti l’allenatore è stato scelto anche in base a questo: io sono rimasto qua, quindi mi hanno tenuto, anche perché sanno quale sia la mia idea di calcio che è una idea di provare a fare la partita, cercando, attraverso il dominio del gioco, di provare ad ottenere dei risultati, senza dimenticare che non basta fare tre o quattro passaggi fatti bene, perché nel calcio serve pure dell’altro e noi cerchiamo di lavorare anche sotto questo tipo di aspetto”:
Ricordavamo prima che sei arrivato cinque anni fa: ricostruiamo la tua trafila nel Parma…
“Il primo anno sono stato il vice allenatore di Mister Bagatti nel Campionato Under 17, l’anno successivo sono passato in Primavera come vice di Mister Catalano e poi sono reduce da questi ultimi due anni, un po’ tribolati causa Covid, con Marco Veronese”.
Cosa ti hanno lasciato questi due anni tribolati perché in effetti vi siete trovati a gestire una situazione non normale…
“Non lo dico per piaggeria, perché lo penso davvero, ma l’aspetto che mi è piaciuto di più è stata l’opportunità che la Società ci ha dato, comunque, di poter continuare a fare il nostro lavoro, perché, obiettivamente, guardandoci attorno, io ad esempio arrivo dai Dilettanti e tra i Dilettanti non è stato così, perché a causa di questa pandemia, molte società hanno smesso di esistere, mentre noi, essendo nei Professionisti, abbiamo sempre potuto lavorare senza che ci mancasse nulla; abbiamo avuto, parlo dell’ultimo anno, solo un paio di settimane di interruzione, perché avevamo avuto qualche caso e il protocollo prevedeva che ci fermassimo, però noi abbiamo sempre lavorato. Mi piace badare al lato positivo e quindi all’opportunità che la Società ci ha dato di poter continuare a lavorare, uniformandoci a certi protocolli che non sono semplici né nell’organizzazione, né a livello economico”.
Da parmense lavorare nel Parma che effetto ti fa?
“Come ho già avuto modo di dire in passato, per me è motivo di orgoglio: sono di Parma, sono nato a Parma, ho giocato nel Parma nelle Giovanili e mi ritrovo a lavorare come allenatore nelle Giovanili del Parma ormai da tanti anni, tra l’altro in Primavera che è il livello più alto. Io sono molto contento, questa è la mia serie A. Sono locale, è una bella cosa…”
Finito il ritiro di Salsomaggiore ci sarà la prima amichevole…
“Sì, sabato, in mattinata, ci sarà questa prima amichevole con l’Entella nella quale cercheremo di vedere quello su cui stiamo lavorando. Non ci aspettiamo niente di che, ma almeno di avere una idea su quelli che sono i principi che stiamo cercando di trasmettere ai ragazzi, poi vedremo come andrà la partita, ma non è sicuramente un problema: quelle sono partite nelle quali vogliamo anche vedere degli errori, ma che siano dettati da quella che è la nostra idea di gioco, per cui se un ragazzo sbaglia un passaggio in costruzione non sarà assolutamente un problema…”
La Primavera dell’anno scorso era il frutto del lavoro di un paio di annate precedenti: ora state cercando di costruire un nuovo gruppo, ma si tratta della partenza di un ciclo oppure pensi che già ora si possa esprimere al massimo?
“Obiettivamente quella dell’anno scorso era una squadra molto forte, però guardando questo gruppo e conoscendo già i ragazzi, secondo me riusciremo sicuramente a dare continuità, perché è un gruppo di giocatori validi, con delle ottime individualità, un gruppo che ha lavorato molto bene, perché l’Under 18 dell’anno scorso sapeva farlo bene senza buttare via mai neanche un minuto di allenamento, sono lavoratori e questo è importante, oltre ad essere giocatori di valore. Quindi io credo che si possa sicuramente puntare a fare un campionato importante: far meglio dell’anno scorso vorrebbe dire essere promossi in Primavera 1, quindi speriamo di riuscire a farlo…”