Neroverdi attesi al "Franchi" per provare a rimediare alla sconfitta di sabato scorso con il Genoa. Di Francesco col dubbio Sansone.
di Andrea Melli - "Abbiamo lasciato qualche punto per strada, anche col Genoa, ma rivedendo la gara la squadra mi è piaciuta. Siamo stati poco concreti davanti per la mole di gioco fatta e questo ci deve servire per le prossime gare". Deve ripartire dal tanto buono fatto col Genoa, il Sassuolo chiamato all'esame "Franchi". Sulla strada dei neroverdi una Fiorentina che ha conquistato solo 4 punti nelle ultime 6 uscite, ma che oggi è chiamata a riprendere il filo conduttore col risultato positivo. "E' vero, hanno fatto quattro punti nelle ultime sei gare ma anche contro l'Empoli, soprattutto nella prima mezzora, non meritavano di essere sotto. Sono sempre una squadra che ha grandissima qualità davanti", ricorda Eusebio che della Viola, e del suo momento appannato, non si fida e che non vuol affrontare, giustamente, altri discorsi che non siano quelli di campo. "Quello che c'è dietro non mi interessa, le voci che circolano nemmeno. Sono sereno e tranquillo: faccio il bene del Sassuolo, con l'augurio di portare a casa i tre punti".
Li prese due anni fa Difra con una gara da esame cardiocircolatorio, mettendosi di fatto in tasca la salvezza, tenterà il bis – questa volta – con vista sull'Europa.
"Ricordando il passato, speriamo possa essere altrettanto decisiva. Ora ci stiamo giocando qualcosa di diverso, che ci deve permettere di avere maggiore spensieratezza e meno pressione per la partita". Per quale, per l'ennesima volta il tecnico dovrà fare i conti con diverse assenze. "Non deve essere un alibi. Abbiamo qualche problemino con Sansone, che si è fatto male in un contrasto. Sarà convocato e valutato domattina (stamattina ndr). Nel caso non possa esserci, giocherà un altro: andiamo in campo sempre in undici".
Cosa è cambiato dalla gara di andata è presto detto. "Rispetto alla gara di andata sono cambiate entrambe le squadre, loro erano più avanti in classifica e ambivano a qualcosa di più importante. Ma non è cambiata la mentalità delle due squadre, l'idea di gioco. La crescita dei miei ragazzi è stata davvero grande". Grande anche la crescita del figlio Federico, accostato addirittura alla Juventus. Da entrambe le parti, un legame particolare.
"Oggi (venerdì ndr) ho provato una sensazione bellissima da papà leggendo la sua intervista su sportweek. Ha trasmesso i valori che cerco di trasmettere anche ai ragazzi qui a Sassuolo. Sono soddisfatto, di essere per lui, ancora un ottimo papà".