Il Modena F.C, lo scorso 22 ottobre, ha impedito al Carpi, squadra che milita in serie A, di allenarsi allo Stadio Braglia per presunte inadempienze contrattuali e mancati pagamenti. La replica del Carpi non si fa attendere e sostiene che alla base della rata "saltata" c'è un pignoramento presso terzi per debiti del Modena. Interviene il Comune di Modena, proprietario dello stadio. E la querelle va avanti a parte di conferenze stampa, comunicati e smentite reciproche.
Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi
MODENA - Sembra non avere fine la querelle che, da ieri, vede le società del Modena FC e del Carpi FC. I fatti: nella giornata del 22 ottobre, la squadra del Carpi, che milita in serie A, si reca allo Stadio Braglia per allenarsi, ma qualcosa non va. Non solo i giocatori si trovano le porte chiuse, ma il campo è occupato dalla Primavera Canarina. Il presidente del Modena, Antonio Caliendo, avrebbe impedito l'accesso allo stadio ai biancorossi per presunte inadempienze contrattuali e canoni non pagati.
Mentre il patron del Modena annuncia per la mattina del 23 ottobre una conferenza stampa per spiegare le ragioni del gesto, un Carpi indignato, emette un comunicato stampa ufficiale, nel quale spiega che il contratto prevede con il Modena, titolare della gestione dello stadio Braglia, prevede il pagamento di € 189.100 in 12 rate di pari importo, dal 30 settembre 2015 al 31 agosto 2016. Quindi, ad oggi, al Modena sarebbe dovuta solo la prima rata, di 15.758,33 euro, scaduta lo scorso 30 settembre.
Tuttavia, si legge ancora nel comunicato stampa del Carpi, la società avrebbe ricevuto lo scorso 7 settembre un atto di pignoramento presso terzi, notificato dagli Ufficiali Giudiziari presso il Tribunale di Modena nell'interesse di una fornitrice del Modena F.C. S.r.l. Il Pubblico Ufficiale, quindi, ha intimato al Carpi di non corrispondere al Modena le somme dovute fino a raggiungere i 26.439,45 euro, da accantonare a garanzia del debito della società gialloblu nei confronti del proprio creditore.
Nel frattempo, nella vicenda interviene anche il Comune di Modena, proprietario dello Stadio Braglia, concesso in gestione al Modena. I dirigenti delle due società sono convocate in Comune. Il sindaco Giancarlo Muzzarelli, insieme agli assessori allo Sport Giulio Guerzoni e al Bilancio Ludovica Carla Ferrari sottolineano la gravità dell'episodio. "Il Modena Fc ha irresponsabilmente impedito l'utilizzo del campo e degli spogliatoi alla squadra del Carpi Football Club che, aveva pieno diritto di svolgere la cosiddetta rifinitura prepartita. Tutto ciò nonostante i formali inviti dei funzionari e gli interventi autorevoli dell'Amministrazione volti a ristabilire il diritto del Carpi all'uso dell'impianto sportivo."
Non solo, dopo aver ribadito che le istituzioni garantiscono il regolare utilizzo dello stadio per le partite di serie A e di serie B, il Comune annuncia alla società canarina una lettera di diffida che varrà "quale avviso di avvio del provvedimento di revoca" dell'affidamento della gestione dello Stadio Braglia e riguarderà, in particolare, il rispetto delle scadenze dei pagamenti delle rate dei mutui contratti con il Credito sportivo, la regolarità dei versamenti dell'imposta comunale sulla pubblicità allo stadio e l'impegno alla manutenzione del manto erboso del campo di gioco sia ordinaria che straordinaria. Inoltre, viene richiesto anche il rispetto degli impegni per la pulizia di biglietterie, gradinate, ingressi e spogliatoi, oltre che al ripristino del tabellone luminoso.
Nel corso dell'incontro, il Comune di Modena è stato informato della richiesta avanzata dal Modena Fc al Carpi per un'integrazione degli accordi economico gestionali che intercorrono tra le due società. Il Comune ha quindi chiesto al Carpi di presentare una proposta sui servizi che si rende disponibile a realizzare in aggiunta agli accordi già assunti per qualificare la gestione della struttura.
Questo accadeva alle 9 di mattina del 23 ottobre. Andiamo con ordine. Alle 11, (ma il presidente Caliendo si fa attendere) allo Stadio Braglia c'è la conferenza stampa annunciata dal Modena fin dal giorno prima, dopo una notte di silenzio da parte della società sull'accaduto.
"Il Carpi si è reso reiteratamente e gravemente inadempiente alle obbligazioni previste dalla convenzione", tuona il patron, che, ancora una volta, ribadisce, che il Carpi dovrebbe alla società gialloblu 72 mila euro. E tira in ballo anche il manutentore del manto erboso, che avrebbe vietato l'uso del campo durante la settimana. Non solo, Caliendo accusa il Carpi di avere nascosto dietro a una notifica di pignoramento presso terzi i debiti accumulati nei confronti del Modena FC.
La risposta della società biancorossa non si fa attendere. "E' con vivo stupore, indignazione e ferma condanna", scrive la società in un comunicato stampa ufficiale, " che il Carpi prende visione del comunicato stampa del Modena, riportante circostante, dati, importi e obblighi del tutto inveritieri, inesistenti e documentalmente smentiti" e sciorina fatture e documenti che avvallano la propria versione dei fatti. "Per tutto questo, siamo di fronte a inaccettabili mistificazioni della realtà da parte del Modena, fondate sul nulla, per difenderci dalle quali abbiamo dato mandato al nostro legale Mattia Cassani", conclude il comunicato.
Si attendono sviluppi, anche se la sensazione e che, nei prossimi mesi, la sfida tra le due squadre modenesi, più che sui campi di calcio, si svolgerà nei tribunali, a colpi di carte bollate.
Riportiamo qui sotto i comunicati integrali emessi dalle due società
IL COMUNICATO DEL MODENA FC
Con riferimento a quanto accaduto nella giornata di ieri 22 Ottobre 2015, il Modena F.C. si vede costretto a precisare quanto segue:
1)Il Divieto di accesso allo Stadio "Alberto Braglia" si è reso inevitabile e pienamente legittimo ai sensi dell'articolo 1460 C.C.
2) Invero il Carpi F.C. si è reso reiteratamente e gravemente inadempiente alle obbligazioni previste dalla convenzione stipulata con la presenza del Comune di Modena omettendo di corrispondere senza alcuna giustificazione le somme dovute.
3)Più in particolare:
A) Contrariamente a quanto previsto all 'articolo 5 comma 1 a tutt'oggi non ha versato la somma di Euro 40.000,00 a titolo di contributo al mantenimento del manto erboso dello Stadio "Braglia".
B) Contrariamente a quanto previsto dall'articolo 5 comma 4 non ha provveduto al pagamento della somma di Euro 25.000, 00 quale contributo delle spese di utenza e funzionamento. Inoltre il Modena F.C. è creditore della prima rata del canone previsto al punto 4 del contratto già scaduto al 30/09/2015 di Euro 7.500,00. Il totale dei crediti da mesi vantati dal Modena F.C. è quindi pari alla considerevole somma di 72.000,00 di cui 65.000,00 già dovuti dallo scorso mese di luglio e già sollecitato al patron del Carpi Bonacini. In questa situazione è ridicolo, diffamatorio e produttivo di enormi danni per il Modena F.C. quanto riferito nel comunicato del Carpi F.C. che per nascondere il gravissimo inadempimento perdurante da mesi ha accampato la notifica di un atto di pignoramento per credito contestato, comunque di importo pari a soli 25.000,00 Euro.
LA REPLICA DEL CARPI FC
E' con vivo stupore, indignazione e ferma condanna che il Carpi F.C. 1909 S.r.l. prende visione del comunicato stampa pubblicato questa mattina dal Modena F.C. S.p.a..
Lo stesso, infatti, riporta circostanze, dati, importi e obblighi, riferiti al Carpi F.C. 1909 S.r.l., del tutto inveritieri, inesistenti e documentalmente smentiti, come si dimostrerà facilmente in appresso.
In particolare, l'infondata ricostruzione operata dal Modena F.C. S.p.a. muove dal presupposto che il Carpi F.C. 1909 S.r.l. sarebbe moroso quanto al "contributo di mantenimento del manto erboso dello Stadio Braglia", pari a Euro 40.000,00, al "contributo delle spese di utenze e funzionamento", pari a Euro 25.000,00, ed alla quota parte del "canone di concessione dello Stadio Braglia", pari a Euro 7.500,00.
L'aspetto più grave, evidentemente viziato da confusione e superficialità, a tacer d'altro, consiste nel fatto che il Club gialloblù, nell'affermare quanto sopra, SMENTISCE SE STESSO, posto che, in base alla fattura n. 146 del 02/09/2015, emessa da una società denominata Modena F.C. S.p.a., il Carpi F.C. 1909 S.r.l., ad oggi, 23 ottobre 2015, non deve corrispondere alcunché al Modena F.C. S.p.a., A NESSUN TITOLO.
La semplice disamina del documento fiscale, proveniente dalla stessa società che questa mattina ha tacciato il Carpi F.C. S.p.a. di essere "reiteratamente e gravemente inadempiente alle obbligazioni previste dalla convenzione", dimostra come l'importo dovuto dalla società biancorossa al Modena F.C. S.p.a. in forza dell'Accordo Quadro, quanto alla stagione 2015/2016, sia pari a 189.100,00 Euro, Iva compresa.
Il suddetto importo, sempre secondo ciò che il Modena F.C. S.p.a. scrive nella fattura n. 146 del 02/09/2015, deve essere versato dal Carpi F.C. 1909 S.r.l. "a mezzo ricevute bancarie mensili a partire dal 30/09/2015 fino al 31/08/2016".
Compiendo una semplice operazione matematica che si chiama DIVISIONE, ovvero 189.100,00 (euro) : 12 (mesi), il rateo scaduto il 30/09/2015 ammonta a Euro 15.758,33.
Peccato, però, che, come già spiegato ieri, il Carpi F.C. 1909 S.r.l. abbia ricevuto, in data 07 settembre 2015, quindi 23 giorni prima della scadenza della prima rata, un atto di pignoramento presso terzi, notificato dagli Ufficiali Giudiziari presso il Tribunale di Modena nell'interesse di una fornitrice del Modena F.C. S.r.l., creditrice di quest'ultima società, in forza di decreto ingiuntivo di pagamento, provvisoriamente esecutivo, emesso dal Tribunale di Modena a carico del Modena F.C. S.p.a. il 05/06/2015.
Con tale atto il Pubblico Ufficiale ha intimato al Carpi F.C. 1909 S.r.l. di non corrispondere al Modena F.C. S.p.a. le somme, liquide ed esigibili, dovute a quest'ultima, fino alla concorrenza di € 26.439,45, con ordine accantonamento delle stesse a garanzia dell'adempimento del debito del Modena F.C. S.p.a. nei confronti del proprio fornitore.
SIAMO IN PRESENZA DI INACCETTABILI MISTIFICAZIONI DELLA REALTA', FONDATE SUL NULLA, LO RIBADIAMO SUL NULLA, PRODUTTIVE DI ENORMI DANNI IN CAPO AL CARPI F.C. 1909 S.R.L., CONFUTATE DAGLI STESSI DOCUMENTI E DICHIARAZIONI PROVENIENTI DAL MODENA F.C. S.P.A.
Piuttosto, vero è che al Modena F.C. S.p.a., come si legge nel Comunicato Stampa pubblicato oggi dalla Sala Stampa del Comune di Modena, verrà notificata una lettera di diffida inoltrata dall'Amministrazione locale, con la quale lo stesso viene invitato al "rispetto delle scadenze dei pagamenti delle rate dei mutui contratti con il Credito Sportivo, alla regolarità dei versamenti dell'imposta comunale sulla pubblicità svolta nello stadio, all'impegno di effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria del manto erboso dello stadio, alla necessità di incaricare la ditta individuata, all'impegno di effettuare l'adeguata pulizia delle gradinate, degli spogliati, delle biglietterie e delle zone prospicienti l'accesso al pubblico, alla necessità di effettuare la manutenzione del tabellone luminoso, inattivo dall'inizio del campionato".
Ciò posto, il Carpi F.C. 1909 S.r.l. dice basta: per i suoi tifosi, per gli sponsor, per la cittadinanza tutta! E comunica di aver conferito ampio mandato al proprio legale di fiducia, Avv. Mattia Grassani del Foro di Bologna, affinché vengano adottate tutte le più opportune iniziative, in sede sportiva, civile e penale per la tutela dell'immagine di una società e di una tifoseria da sempre portatori di sani valori.
Carpi F.C. 1909 S.r.l.