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Taffazzi non lavora più all'Alitalia. Il 67% dei dipendenti della più grande compagnia aerea nazionale hanno respinto l'idea di ulteriori sacrifici. Hanno già dato e la compagnia aerea ha continuato a perdere un milione al giorno.

di Lamberto Colla Parma 30 aprile 2017
All'indomani del referendum Alitalia gran parte degli esponenti governativi hanno espresso il loro rammarico per l'esito della consultazione che ha visto il 67% dei dipendenti Alitalia rifiutare la proposta d'accordo di salvataggio della compagna di bandiera.

Si vede che i vari "Taffazzi" erano già stati epurati nei precedenti piani di ristrutturazione.

Già, perché occorre ricordare che il minimo comune denominatore delle diverse amministrazioni, pubbliche e private, che si sono succedute nel board Alitalia hanno sempre e solo operato sui tagli del personale e nient'altro.

Erano oltre 21.000 i dipendenti nel 2004 quando il governo dell'azienda era ancora statale, poi passati a 18.500 nel 2008 e scesi a quasi 14.000 ne 2014 poco prima della trattativa che avrebbe portato all'ingresso di Etihad per poi scendere ancora a 10.134. Più che dimezzato il personale ora rientrato nella quota paragonabile a altri vettori (Ryanair 11.458 dipendenti, Easyjet 10.774 e Iberia 15.809).

Analogo andamento anche per il costo del personale che è andato a assottigliarsi sino una media di 60.515€ per dipendente. Parametri che ora sono in perfetta linea con i principali concorrenti di Alitalia.Leggermente inferiore a Iberia (60.282), appena superiore a Easyjet (59.309) e Lufthansa (59.160), inferiore dell'8-9% a Vueling (65.071) e British Airways (65.566) e molto inferiore a quello di Air France-Klm (88.295).

Ciononostante le perdite Alitalia continuano a essere consistenti (si parla di 1 milione di euro al giorno) e ora sarebbe necessaria una nuova ricapitalizzazione  di circa un miliardo di euro.

I grandi privilegi di cui un tempo godevano piloti e hostess sono stati quindi tutti azzerati mentre sono stati mantenuti per gli amministratori che, capaci o incapaci, hanno sempre goduto di interessanti buonuscite come ad esempio i 2,4 milioni riconosciuti all'amministratore delegato Silvano Cassano dimessosi nel 2015 dopo soli 9 mesi di mandato.

"Buonuscite fantasmagoriche, piani industriali mai realizzati, errori sui leasing, sui carburanti, aerei nuovi arrivati col contagocce, corsi di formazione ad Abu Dhabi per insegnare alle hostess italiane come si versa il vino". Questo il commento di Riccardo Canestrari, 54 anni, pilota civile dal '92 e coordinatore nazionale piloti Anpac commentando la vittoria del 'no' al referendum su Alitalia.

E poi che dire della concorrenza interna che lo Stato ha posto in essere con l costruzione dell'Alta Velocità?

Non era forse più strategico favorire il decongestionamento del traffico veicolare investendo sul trasporto ferroviario delle merci, implementando la rete ferroviaria con nuove e privilegiate tratte merci e incrementando i porti intermodali?

Niente di tutto ciò e le conseguenze le stiamo apprezzando sia in cielo che in terra. Attendiamo la grande abbuffata dei liquidatori e dei commissari. Loro si che avranno parcelle interessanti.


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Editoriale: Caccia agli evasori e equità sociale o quasi. - In Flessione i formaggi duri e il latte spot. - Prezzo a riferimento del latte a uso industriale 1° quadrimestre- Cereali e dintorni. Mercati relativamente stabili e consumi interni sempre sottotono. - Pomodoro. Mutti spa si aggiudica l'asta Copador. Soddisfazione confagricoltura. - Acqua Campus - migliore efficienza distributiva delle acque - Grandine, si fa la conta dei danni - Il vero fango è QUI. Farm Run 2017. Tra agonismo e divertimento. - Vinitaly riesce ancora a stupire e a rinnovarsi. - Ismea, con l'etichettatura oltre un milione di formaggi "mappati.
SOMMARIO
Anno 16 - n° 16 23 aprile 2017
1.1 editoriale
Caccia agli evasori e equità sociale o quasi.
2.1 lattiero caseario
In Flessione i formaggi duri e il latte spot.
3.1 latte
In vigore le nuove norme in materia di etichettatura latte.
4.1 latte prezzo riferimento
Prezzo a riferimento del latte a uso industriale 1° quadrimestre
4.2 vinitaly closing
Vinitaly, l'edizione 50+1 cresce ancora
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati relativamente stabili e consumi interni sempre sottotono.
6.1 pomodoro Pomodoro. Mutti spa si aggiudica l'asta Copador. Soddisfazione confagricoltura.
6.2 siccità e bonifiche Acqua Campus - migliore efficienza distributiva delle acque
6.3 maltempo Grandine, si fa la conta dei danni
7.1 Farm Run - eventi all'aria aperta Il vero fango è QUI. Farm Run 2017. Tra agonismo e divertimento.
8.1 vinitaly Vinitaly riesce ancora a stupire e a rinnovarsi.
9.1 etichettatura Ismea, con l'etichettatura oltre un milione di formaggi "mappati.
10.1 promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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 20170416-Cibus-15-COP

 

Domenica, 23 Aprile 2017 12:38

Caccia agli evasori e equità sociale o quasi

La manovra bis di 3,4 miliardi sarà una bella sorpresa. Se ne parla poco e quel che è certo darà una forte spinta al contrasto all'evasione.

di Lamberto Colla Parma 23 aprile 2017
Finalmente il governo ha trovato il coraggio per affrontare la lotta all'evasione. Dopo anni di tentennamenti e decine di servizi di "Striscia la Notizia" il Ministro Padoan ha deciso di prendere il toro per le corna e di affrontare il problema dei "portoghesi" con la risolutezza che merita.

La straordinaria notizia era già ventilata a più riprese da circa un mese ma ora sembra proprio che, almeno dall'ultima bozza della manovra "bis", sia stato introdotto il capitolo "misure urgenti per la lotta all'evasione tariffaria" con multe fino a 200 euro per chi è senza biglietto. "I gestori dei servizi di trasporto pubblico - è scritto nel testo - possono affidare la prevenzione, l'accertamento e la contestazione delle violazioni anche a soggetti non appartenenti agli organici del gestore, qualificabili come agenti accertatori".

Difficile stimare il consistente gettito fiscale di questa manovra che andrà a colpire tutti quegli anziani che hanno dimenticato l'abbonamento o proprio non avevano gli spiccioli per il biglietto e tantomeno la forza di tornare a casa a piedi. Costoro infatti saranno gli unici che, presi in flagranza di reato, consegneranno le proprie generalità agli accertatori. Non lo faranno certamente gli immigrati clandestini, le baby-gang che seminano il terrore nelle stazioni della metro e delle ferrovie. No, costoro resteranno impuniti e continueranno a viaggiare a spese della comunità.

Per il momento, a causa di mancanza delle adeguate coperture, non è stata introdotta la detrazione del 19% per gli abbonamenti, il che confermerebbe l'esiguità del gettito fiscale previsto.

Quindi, come al solito, una "non notizia" viene edulcorata e data in pasto ai giornali perché si propagandi l'operato del Governo. Così, tra una edizione straordinaria che aggiorna sulla improbabile guerra nucleare tra USA e Nord Corea e il ritrovamento di un giaciglio ancora caldo lasciato dal fantasma "Igor o Ezechiele" nelle paludi della bassa ferrarese, ecco che la non notizia acquisisce credibilità lasciando oltremodo intendere che il governo non aumenterà le tasse anzi introdurrà elementi di equità sociale.

Non si pagherà, infatti, l'Imu, la Tasi e l'Ici sulle piattaforme petrolifere e del gas all'interno del cosiddetto «mare territoriale». Mentre viene confermata la garanzia dello Stato per 97 milioni per la realizzazione della Ryder Cup di golf nel 2022.

Per il rilancio dell'economia c'é tempo. Non importa se siamo il Paese con stime di sviluppo ben inferiori a tutti gli altri dell'UE. Cresciamo la metà della Germania, tre volte meno della Spagna e cinque volte in meno rispetto alla media mondiale. C'è tempo per affrontare il tema della povertà incalzante (12% delle famiglie in gravi difficoltà economica nel 2016) e della disoccupazione e/o sottoccupazione. C'è tempo per affrontare il tema dei sostegni alle imprese che, nel corso degli ultimi 7 anni, hanno dimezzato gli investimenti.

Per tutte queste cose di minore importanza c'é tempo. Più importante pensare alle primarie, poi alle elezioni e poi, se proprio necessario, un aumento dell'iva è così facile da fare e giustificare, potendo infine scaricare la responsabilità sull'Europa.
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Editoriale: Buona Pasqua - Flessione per i formaggi duri e per il latte spot. - Origo. Parma al centro dell'Europa. E domani inizia Cibus Connect. - Prezzo a riferimento del latte a uso industriale 1° quadrimestre - A Parma inaugurato "Cibus Connect" - Cereali e dintorni. Stabilità oscillante. Consumi interni ridotti. - Pomodoro. Produzione in calo. - Ricerche idrocarburi. Agricoltori preoccupati - Export reggiano: nuova partnership tra CCIAA e Agenzia delle Dogan - Vinitaly da record. 128mila presenze da 142 paesi - Ismea, outlook vino conferma leadership -


- SOMMARIO Anno 16 - n° 15 16 aprile 2017
1.1 editoriale
Buona Pasqua!
2.1 lattiero caseario
Flessione per i formaggi duri e per il latte spot.
3.1 eventi DOP IGP
Origo. Parma al centro dell'Europa. E domani inizia Cibus Connect.
4.1 latte prezzo riferimento
Prezzo a riferimento del latte a uso industriale 1° quadrimestre
4.2 Cibus Connect
A Parma inaugurato "Cibus Connect"
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Stabilità oscillante. Consumi interni ridotti.
6.1 pomodoro Pomodoro. Produzione in calo.
6.2 sisma e idrocarburi Ricerche idrocarburi. Agricoltori preoccupati
6.3 export Export reggiano: nuova partnership tra CCIAA e Agenzia delle Dogane
7.1 vinitaly Vinitaly da record. 128mila presenze da 142 paesi
8.1 outlook vino Ismea, outlook vino conferma leadership
9.1 promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

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 20170416-Cibus-15-COP

 

Nuovo decreto Minniti: 19milioni per garantire l'espulsione. Ecco cosa prevedono le norme. "Parlamento approva le nuove norme su immigrazione. Tempi più rapidi per diritto asilo. Strumenti più efficaci per accoglienza e integrazione". Così il premier Paolo Gentiloni dopo l'approvazione del decreto alla Camera.

di Alexa Kuhne

Roma, 12 aprile 2017

Si chiama 'Decreto migranti' e contiene 23 articoli che regoleranno l'immigrazione nel nostro Paese, nelle regioni maggiormente toccate dal problema, come l'Emilia-Romagna.
Tra i punti del decreto ci sono quelli che riguarderanno i nuovi Centri di permanenza per il rimpatrio, il taglio dei tempi di esame per le domande di asilo, l'eliminazione di un grado di giudizio per i ricorsi, la possibilità per i richiedenti di svolgere lavori di pubblica utilità gratuiti e volontari e la gestione dei 19 milioni di euro previsti per garantire l'esecuzione delle espulsioni.
Il documento è stato appena firmato dai ministri Marco Minniti ed Andrea Orlando e ha avuto il sì definitivo dell'Aula della Camera con 240 voti favorevoli, 176 i contrari, 12 astenuti. Sul testo ieri il governo aveva incassato la fiducia a Montecitorio.
I cittadini extracomunitari, in base a quanto emerge dal decreto, stazioneranno nei centri di riconoscimento, altri anni nei centri per richiedenti asilo, altri anni nei centri per il rimpatrio.

In sintesi le norme:

CPR AL POSTO DEI CIE - Al posto dei vecchi Cie saranno creati in ogni regione i Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr), 1.600 posti in tutto, preferibilmente fuori dai centri urbani e vicino ad infrastrutture di trasporto. Queste strutture ospiteranno i migranti da rimandare in patria. Per garantire l'esecuzione delle procedure di espulsione vengono stanziati 19 milioni di euro. Le disposizioni escludono il trattenimento nei Centri di persone "in condizioni di vulnerabilità". Previsto l'accesso ai Centri, senza previa autorizzazione, per i parlamentari e gli altri soggetti ammessi a visitare le carceri.

TAGLIO TEMPI RICORSI SU ASILO - Altro punto fondamentale è il taglio dei tempi di trattazione delle domande di asilo, aumentate nel 2016 del 47% rispetto all'anno precedente (in tutto sono state 123mila). Ci sarà l'assunzione straordinaria di 250 specialisti per rafforzare le commissioni di esame delle richieste. Vengono poi istituite 26 sezioni specializzate in materia di immigrazione ed asilo presso ciascun tribunale ordinario del luogo in cui hanno sede le Corti d'appello. Deciso inoltre il taglio dell'appello per i ricorsi contro il diniego dello status di rifugiato, che diventa ricorribile solo in Cassazione.

LAVORI PUBBLICA UTILITA' PER RICHIEDENTI ASILO - Il decreto prevede la promozione dell'impiego di richiedenti asilo in lavori di pubblica utilità gratuiti e volontari, ad opera dei prefetti, d'intesa con Comuni e Regioni.

PROROGA SOSPENSIONE TRIBUTI PER LAMPEDUSA - Nell'articolato è stata infine inserita la proroga fino al 15 dicembre 2017 della sospensione dei versamenti tributari a favore dei contribuenti di Lampedusa.

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Domenica, 09 Aprile 2017 14:42

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 14 9 aprile 2017

Editoriale: Ipocrisia mondiale. - Grana e Parmigiano, listini in flessione. - ORIGO, Geographical Indications' Global Forum. - Vinitaly: oltre 50.000 operatori esteri attesi. - Parmigiano Reggiano: nominato il nuovo consiglio. Ok al bilancio.- Di che rinnovabili parliamo. - .Ismea, parte la Campagna "Baseline" per la Rete Rurale Nazionale.

SOMMARIO Anno 16 - n° 14 9 aprile 2017

1.1 editoriale
Ipocrisia mondiale
2.1 lattiero caseario
Grana e Parmigiano, listini in flessione
3.1 eventi DOP IGP
ORIGO, Geographical Indications' Global Forum
4.1 Vinitaly
Vinitaly: oltre 50.000 operatori esteri attesi
4.2 parmigiano reggiano
Parmigiano Reggiano: nominato il nuovo consiglio. Ok al bilancio
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Stabilità ma preoccupazioni per i "venti di guerra"
6.1 questioni energetiche Di che rinnovabili parliamo
6.2 Ambiente eventi Ekoclub International alla Fiera della Campania.

7.1 Parmigiano Reggiano nomine - E' Nicola bertinelli il nuovo presidente del Consorzio
8.1 finanziamenti Psr Ismea, parte la Campagna "Baseline" per la Rete Rurale Nazionale
9.1 promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

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 20170409-COP

 

Domenica, 09 Aprile 2017 12:22

Ipocrisia mondiale

Prime pagine d'effetto, senza i pixel a oscurare i volti dei bambini, raccontano delle ultime vittime della follia globale che si sta consumando in Siria.

di Lamberto Colla Parma 09 aprile 2017
Le coscienze occidentali nuovamente risvegliate dalle immagini agghiaccianti delle decine di bambini, apparentemente addormentati, vittime, insieme a altri circa 40 adulti, di un attacco con armi chimiche nella regione siriana di Idlib.

Ma quali coscienze!
Ancora una volta si cercano pretesti per interventi di urgenza, per giustificare nuove azioni e nuovi ingressi "autorizzati" in campi di battaglia dove fare valere le proprie ragioni, sfruttando norme internazionali che dovrebbero regolamentare le "guerre". E le armi chimiche rientrano tra quegli strumenti bellici che non si dovrebbero utilizzare.
Come se morire per un proiettile, un camion, un SUV o una bomba convenzionale o una bomba chimica fossero morti diverse.

Ciò che cambia è il costo di produzione e l'efficacia e efficienza dell'azione. Infatti, a parità di risultato in termini di vittime, gli ordigni chimici sono enormemente più economici e perciò alla portata di tutti i Paesi e addirittura di qualsiasi fazione, ufficiale o meno, che che operano in un qualche teatro di battaglia.

L'inutile ONU si è convocato d'urgenza, ha subìto il veto della Russia che sostiene la innocenza di ASSAD e gli USA, al contrario, sfruttano l'occasione per entrare direttamente nel conflitto siriano.
Nulla di nuovo sotto il sole. Le armi di distruzione di massa di Saddam Hussein non hanno ancora insegnato nulla. Prove di dubbia verità che nel 2003 hanno giustificato l'intervento in Iraq e aperto la superstrada al caos mondiale e al terrorismo sempre più qualificato capace di organizzarsi sino a spingersi a creare uno "Stato", il sedicente Califfato, la cui unica regola è l'irregolarità. L'isis è stato capace di muoversi sui campi di battaglia con ogni mezzo e di sferrare attacchi con perfette strategie militari acquisite dai Paesi Gendarmi del mondo e poi di compiere stragi, con coltelli e camion o utilizzando i kamikaze in ogni capitale del mondo, anche in quelli che hanno donato addestramenti e armi, senza guardare la confessione religiosa.

E oggi, per l'ennesima volta, i media di tutto il mondo si sporcano le coscienze per sostenere i "presunti buoni" utilizzando vergognosamente le foto di quei poveri angeli che la furia assurda dell'umanità ha sacrificato e sfrutta post mortem.

Alcuni hanno titolato che "L'Umanità è morta in Siria" ma non è così!

L'umanità era già morta 72 anni fa in Giappone, a Hiroshima dove il calore dell'atomica ha sciolto la pelle dai corpi. Era morta a Sarajevo dove il bimbo che andava a scuola è stato colpito dal cecchino, e altri ridotti a poltiglia di carne perché attratti da giocattoli che altro non erano che  ordigni camuffati, l'umanità è morta quando ha consentito la morte per migliaia di bambini annegati nel mediterraneo o sfruttati nel lavoro.

L'umanità è morta e basta!

L'Europa è l'unico esempio di costruzione di Pace ma che gli incapaci UEmanoidi degli ultimi decenni stanno distruggendo, respingendo i valori sottoscritti quel 25 marzo 1957.

A vivere e proliferare invece è sempre l'ipocrisia!

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(FOTO: Hiroshima dopo l'atomica -Original photo taken with handwriting text in upper left corner. SURCE: http://www.chinfo.navy.mil/navpalib/images/historical/hiroshima.jpg 
AUTORE: U.S. Navy Public Affairs Resources Website)

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Domenica, 02 Aprile 2017 14:46

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 13 2 aprile 2017

Editoriale: 60 anni e li dimostra tutti - Derivati grassi in risalita e il Grana cede altri 5 centesimi - Acetaia San Giacomo, una storia di successo. - Agrobiodiversi a kilometro zero - Agevolazioni per l'insediamento di giovani in agricoltura - Questioni energetiche, bolle informative e paraocchi (2) - Cereali e dintorni. Prosegue il ridimensionamento del mercato. -

SOMMARIO Anno 16 - n° 13 2 aprile 2017
1.1 editoriale
60 anni e li dimostra tutti.
2.1 lattiero caseario
Derivati grassi in risalita e il Grana cede altri 5 centesimi
3.1 aceto balsamico
Aceto balsamico di Reggio Emilia da elisir di lunga vita a icona di stile. Acetaia San Giacomo, una storia di successo.
4.1 Biodiversità
Agrobiodiversi a kilometro zero
4.2 giovani e primo insediamento
Agevolazioni per l'insediamento di giovani in agricoltura
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Prosegue il ridimensionamento del mercato.
6.1 questioni energetiche Questioni energetiche, bolle informative e paraocchi (2)
6.2 Ambiente Ekoclub International, Correva l'anno 1977...
7.1 enolitech Ad Enolitech cantine smart per una vitivinicoltura che guarda al futuro
8.1 promozioni "vino" e partners
9.1 promozioni "birra" e partners

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 20170402-cibus-13-COP

 

Domenica, 02 Aprile 2017 12:16

60 anni e li dimostra tutti.

Celebrazioni, a dir poco, sottotono del sessantesimo della firma dei trattati di Roma del 25 marzo 1957. Nessun rilievo è stato dato in europa e tantomeno nel resto del mondo di questo anniversario, segnato dalla sparata del presidente dell'Eurogruppo alla vigilia e dalla Brexit subito dopo.

di Lamberto Colla Parma 02 aprile 2017
E' giusto ricordare che se in Europa da settanta anni le nazioni vivono "in pace" lo si deve a quel manipolo di uomini visionari, statisti che ormai in giro per il mondo non si trovano più neanche con il lanternino, capaci di sognare e porre le basi per un'Europa forte, democratico e in grado di equilibrare i rapporti tra le due superpotenze militari e nucleari dell'epoca, gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica.

Un traguardo importante che avrebbe dovuto riempire gli animi di gioia e i giornali di retorica. Invece quel 25 marzo 2017, in memoria del 25 marzo 1957, è trascorso quasi in sordina. Una ricorrenza trattata dalle testate giornalistiche come un evento di secondo ordine, apparso più come una rimpatriata tra reduci piuttosto che una occasione politica per rilanciare gli antichi valori che furono sanciti da padri fondatori dell'Unione Europea.

Come si può festeggiare con il morto in casa?
Già perché se l'Unione Europea non è morta è però agonizzante sotto la pressione degli egoismi nazionali guidati da leader ben poco visionari e tantomeno lungimiranti il cui spessore culturale non può e non deve, per rispetto, nemmeno essere posto a confronto con coloro che si riunirono a Roma nel 1957.

Emblematico il caso del Presidente dell'Eurogruppo (l'organo di coordinamento dei ministeri dell'economia dei Paesi Membri), Jeroen Dijsselbloem, che alla vigilia delle celebrazioni se ne è uscito con una affermazione sconcertante che probabilmente non penserebbe nemmeno il più ignorante tra gli ignoranti del continente e che invece è uscito dalla bocca di quell'Olandese dal nome impronunciabile e che, non si sa come, è stato posto al vertice dell'Eurogruppo.
Nell'intervista al quotidiano tedesco Faz, Dijsselbloem ha detto, senza troppi giri di parole, che nel periodo dell'eurocrisi i Paesi del Nord hanno dimostrato solidarietà verso quelli del Sud. E poi ha aggiunto: "Considero la solidarietà un elemento molto importante, ma chi la richiede ha anche obblighi. Non posso spendere tutti i soldi in alcol e donne e dopo chiedere aiuto".
L'aiuto a disintossicarsi dovrebbe chiederlo lui che nonostante tutto non ha trovato tra i detrattori, guarda caso, proprio il ministro delle finanze tedesco, il falco Wolfgang Schaeuble.
Di scuse ovviamente non se ne parla e di dimissioni men che meno.

E se questa è stata la vigilia, all'indomani delle celebrazioni, per la precisione il 29 marzo, la Gran Bretagna si è presentata con la formale richiesta di scissione dall'UE (Brexit).

Un'altra gatta da pelare che potrebbe pesare sul groppone dei residuali cittadini europei. 60 miliardi di euro è infatti la cifra che verosimilmente l'ex "Stato Membro" dovrebbe pagare gli impegni di finanziamento già presi e le pensioni dei funzionari britannici che hanno lavorato alla Ue durante la permanenza di Londra nell'Unione.

Un negoziato che si preannuncia molto difficile e premonitore di un'altra crisi il cui conto ci verrà ben presto presentato.


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Ieri a Parma è arrivato il leader della Lega Nord Matteo Salvini per presentare la candidata, avvocato parmigiano, in lizza alle prossime elezioni comunali. Grande spiegamento di forse dell'ordine, per l'incontrato con i cittadini che si è svolto all'hotel Stendhal di via Verdi, al termine del quale il segretario della Lega Nord e Laura Cavandoli si sono prestati a foto con i presenti.

SALVINI PRESENTAZIONE CANDIDATA SINDACO PARMA 2017 041

SALVINI PRESENTAZIONE CANDIDATA SINDACO PARMA 2017 116

"Vivo a Parma, una città che è cambiata tanto nel tempo. Da piccola andavo a scuola a piedi da sola, oggi non è più possibile" esordisce la Cavandoli. "Non può succedere che un medico venga picchiato nel suo ambulatorio per rubargli l'orologio, o che a una ragazza venga scippata la borsa in pieno pomeriggio in via Farini. Le Ztl hanno desertificato il centro storico, con conseguenti problematiche sulla sicurezza e il degrado. Per quanto riguarda i servizi, essi devono andare ai parmigiani, a chi vive nel territorio. Ci sono delle sentenze che stabiliscono che si può fare. Non può essere sfrattato chi ha sempre pagato le tasse, e assegnata la casa a uno che è appena arrivato, magari con otto figli. Poi c'è tutto il discorso della cultura e del Festival Verdi. Ma non c'è solo Verdi. Possiamo iniziare a fare rete con altre realtà".

"Oggi accetto questa indicazione ad essere candidata che mi onora. – conclude la Cavandoli – Vogliamo dialogare con i comitati civici e i cittadini che vogliono occuparsi della loro città. Puntiamo ad una coalizione il più ampia possibile. Vogliamo essere trasversali e rappresentare tutta la città".

Sfoglia tutte le foto qui sotto, ph. Francesca Bocchia

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