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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 16 - n° 25 25 giugno 2017 -
Editoriale: Ciao bella ciao! Latte spot, dalle stalle alle stelle. - Cereali e dintorni. Cresce il grano. - Strepitosa Farm Run. - Ismea, ortofrutta: primo comparto dell'export agroalimentare-
SOMMARIO
Anno 16 - n° 25 25 giugno 2017
1.1 editoriale
Ciao bella ciao!
2.1 lattiero caseario
Latte spot, dalle stalle alle stelle.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Cresce il grano.
4.1 eventi Farm Run: Un successo da incorniciare.
5.1 export Ismea, ortofrutta: primo comparto dell'export agroalimentare-
6.1 promozioni "vino" e partners
7.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 25 Giugno 2017 12:20

Ciao bella ciao!

Imprese e intelligenze se ne vanno dal Bel Paese alla ricerca di lavoro, stabilità e sicurezza. Qui non ci resta che attendere la legge elettorale e nuove batoste.

di Lamberto Colla Parma 25 giugno 2017
Se l'economia occidentale ha ormai recuperato gli indicatori che erano nel 2008. l'Italia rimane saldamente ancorata alla crisi. Non è certamente un PIL in leggera ripresa, a cavallo dell'1%, capace di lasciare intravedere una rapida uscita dalle sabbie mobili in cui l'Italia si è ritrovata dal 2008.

Dall'inizio della crisi ben il 10% del PIL nazionale è andato disperso e il traguardo del pareggio, a forza di 1 punto percentuale all'anno, è molto lontano, almeno vent'anni, stando così le cose.
Ma purtroppo le cose non resteranno così, gli indicatori di un efficace rinnovamento nella società e nell'economia nazionale sono ben difficili da intercettare.

Più facile invece leggere di imprese che trasferiscono le sedi all'estero, di manovre finanziarie imminenti che andranno a toccare pesantemente il portafoglio di privati e imprese , anche in forza della rinnovata e rafforzata "Equitalia", e l'apertura di una nuova campagna acquisti dei gioielli di famiglia (ENI, Poste ecc...) da parte di grandi gruppi stranieri. Già perché con la scusa del debito pubblico troppo elevato, la UE sta insistendo sulla necessità di procedere con altre privatizzazioni.

Tasse, privatizzazioni e prelievi forzati dai conti correnti, sono i prossimi impegni ai quali i governi nazionali saranno chiamati a realizzare.
E' questo uno dei motivi che stanno alla base dell'impegno parlamentare sulla questione della legge elettorale. In ballo ci stanno i numeri per una assoluta governabilità del Paese, alla stregua della Francia di Macron, il Lider Maximo transalpino.

Un Parlamento che possa quindi esprimere sicurezza a un Governo che nel corso della nuova legislatura possa ultimare il progetto di colonizzazione del Bel Paese.
Intanto, chi può e ha il coraggio di farlo, se ne va. Dal 2008 a oggi sono oltre 800.000 i cittadini che hanno abbandonato la penisola. 509.000, per lo più giovani e laureati, hanno varcato il confine per cercare occupazione, stabilità e sicurezza, e quasi 300.000 gli stranieri (est europa) che invece hanno fatto rientro nei loro paesi d'origine una volta appurato che qui non è l'America dei nostri nonni. Ma, come ha registrato l'Osservatorio statistico dei Consulenti del lavoro, il flusso migratorio si è accentuato anche all'interno dell'Italia con 380.000 persone che dal sud si sono trasferite nelle regioni del centro-nord.

Purtroppo l'Italia rimarrà schiacciata a terra sino a quando non avranno depredato tutto il nostro patrimonio, privato e pubblico, e allora le catene verranno tagliate e si "liberalizzeranno" altri sacrifici per fare tornare il Paese prospero, grazie alla forza e capacità degli italiani di riciclarsi e risparmiare, per poi chissà aprire una nuova stagione della favoletta del debito pubblico e della necessità di manovre a base di lacrime e sangue.
Quel giorno non ci saremo, per ora ci basti vivere l'attualità e berci le balle che, nemmeno tanto abilmente ci raccontano. Tanto ormai siamo nell'oblio generale e tutto ci fanno credere, distratti come siamo da trasmissioni televisive demenziali e anestetizzanti, soggiogati dai selfie e educati dai social nessuno, o quasi, è in grado di guardare in faccia la realtà e dare ordine alle priorità.

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Pubblicato in Politica Emilia

Domenica 25 giugno si vota per eleggere il sindaco di Parma. Ballottaggio fra il sindaco uscente ricandidato con Effetto Parma, Federico Pizzarotti e il candidato del centrosinistra Paolo Scarpa.

Parma, 21 giugno 2017

Il Comune ricorda che è possibile prenotare la tessera elettorale anche tramite web oppure telefonando al numero verde appositamente dedicato alle elezioni. NUMERO VERDE 800.977917.

Con la chiamata al numero verde, completamente gratuita, si può prenotare il duplicato della tessera elettorale in caso di smarrimento. Inoltre, si possono avere informazioni su: orari e sedi di voto, servizi di trasporto speciale, iscrizione alle liste elettorali del Comune di Parma, modalità di voto per cittadini italiani residenti all'estero, persone ricoverate, persone che necessitano del voto domiciliare e del voto assistito, rinuncia all'incarico di scrutatore, nomina del segretario da parte dei Presidenti di seggio e ogni altra informazione attinente le elezioni.

SITO WEB

Contiene:

Normativa

Circolari regionali e prefettizie

Calendario adempimenti

Istruzioni su come si vota

Elenco delle sezioni di voto

Possibilità di ricercare in quali sezioni votano i residenti di una via dello stradario comunale

Orari degli uffici

Informazioni su iscrizione Albo Scrutatori e Albo Presidenti di seggio

Servizi on line:

Richiesta duplicato della tessera elettorale

Visura elettorale

Iscrizione e cancellazione dall'Albo dei Presidenti di seggio elettorale

Iscrizione e cancellazione dall'Albo degli Scrutatori di seggio elettorale.

Sul sito dedicato alle elezioni, sono pubblicate anche le liste con i nomi dei candidati che parteciperanno alla competizione elettorale.

Il sito web permette anche di consultare e scaricare tutto l'archivio dei risultati elettorali dal 2003 e sullo stesso saranno pubblicati i risultati riferiti al Comune di Parma mano a mano che arriveranno dai seggi.

ELETTORI

Gli elettori saranno 144.335, di cui 68.374 maschi e 75.961 femmine.

I diciottenni che hanno votato per la prima volta domenica 11 giugno saranno gli stessi, come numero, che voteranno per il ballottaggio, cioè 710 di cui 340 maschi e 370 femmine. Di questi, 7 (2 maschi e 5 femmine) hanno compiuto gli anni proprio il giorno delle primo turno, l'11 giugno 2017.

STRANIERI COMUNITARI ISCRITTI ALLE LISTE ELETTORALI

Gli immigrati extracomunitari non hanno diritto di voto. Possono invece votare per l'elezione del Sindaco i cittadini appartenenti ad uno Stato membro dell'Unione Europea se residenti nel territorio comunale ed iscritti nelle liste elettorali aggiunte. Il Comune ha scritto a tutti i cittadini comunitari residenti per informarli dell'opportunità di richiedere l'iscrizione nelle liste aggiunte. I cittadini comunitari che sono iscritti nelle liste aggiunte e che voteranno per le prossime elezioni sono 463, di cui 141 maschi e 322 femmine.

CAMBI DI ABITAZIONE E CAMBI DI RESIDENZA

I residenti che hanno cambiato indirizzo all'interno del Comune dopo il 27 aprile dovranno votare nella sezione elettorale in cui erano già iscritti, mentre i cittadini che hanno registrato in Anagrafe il cambio prima di quella data, se comporta un cambio di sezione, riceveranno in questi giorni una etichetta da applicare alla tessera elettorale con l'ubicazione del seggio presso cui dovranno votare. Per quanto concerne i nuovi elettori, la revisione dinamica straordinaria ha preso in considerazione i cambi di residenza perfezionati entro il giorno 24 aprile.

ITALIANI ALL'ESTERO

Gli elettori AIRE (anagrafe Italiani Residenti all'Estero) sono complessivamente 5.583 di cui 2.902 maschi e 2.681 femmine. In occasione delle elezioni amministrative, questi elettori possono esercitare il proprio diritto di voto unicamente nel seggio di iscrizione nel Comune di Parma. Non è previsto che possano votare all'estero.

QUANDO SI VOTA:

Domenica 25 giugno 2017 dalle ore 7 alle ore 23

ORARI UFFICI ELETTORALI

Il Comune ha previsto l'apertura straordinaria dell'ufficio elettorale, presso il Direzionale Uffici Comunali (DUC), per permettere agli elettori di rinnovare la carta di identità e per i rilascio delle tessere elettorali. Si tratta di una misura volta ad agevolare i cittadini in modo che possano rivolgersi per tempo agli uffici. Per questo gli sportelli saranno aperti dal 19 giugno al giorno 22 giugno, dalle ore 8.15 alle ore 17.30, nei giorni 23 e 24 giugno dalle ore 8.15 alle ore 19.00. Domenica 25 giugno, giorno delle elezioni, saranno aperti dalle ore 7 alle ore 23.

COSA OCCORRE PER VOTARE:

Per poter esprimere il proprio voto occorre presentarsi presso la sezione elettorale di iscrizione muniti di tessera elettorale personale e di carta d'identità o altro documento di riconoscimento rilasciato dalla Pubblica Amministrazione munito di fotografia e timbro a secco, ad esempio: patente; passaporto; libretto di pensione; tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale; tessera di riconoscimento rilasciata dall'Unione nazionale Ufficiali in congedo d'Italia, purché convalidata da un comando militare. I documenti elencati sono considerati validi per accedere al voto anche se scaduti, purché risultino sotto ogni altro aspetto regolari e possano garantire una sicura identificazione dell'elettore.

SEZIONI

Le sezioni sono 207, più 9 sezioni speciali.

Tutti i seggi sono ubicati nella sede indicata sulla tessera elettorale.

SEZIONI SPECIALI

Per i ricoverati in strutture ospedaliere o luoghi di cura è possibile esprimere il proprio voto in sezioni speciali allestite all'interno del luogo di degenza, in seguito ad apposita richiesta scritta presso la Direzione Sanitaria.

Le sezioni speciali nel Comune di Parma sono:

23 "Villa Parma" piazzale Fiume, 5

37 Ospedale Maggiore, Torre delle Medicine, via Gramsci, 14

39 I.R.A.I.A. via Gulli, 24

58 Ospedale Maggiore "Padiglione Ala Sud" – presso Day Hospital Nefrologia

59 Ospedale Maggiore, Padiglione Barbieri, via Gramsci, 14

60 Ospedale Maggiore, Padiglione Ortopedie, via Gramsci, 14

61 Ospedale Maggiore, Padiglione Centrale ex Monoblocco, via Gramsci, 14

163 Casa di Cura "Città di Parma" piazzale Maestri, 5

105 Casa Circondariale (Carcere)

SERVIZI DI TRASPORTO SPECIALI

Il Comune di Parma, ai sensi dell'articolo 29 della Legge 104 del 5 febbraio 1992, organizza, in collaborazione con l'Assistenza Pubblica di Parma, un servizio di trasporto gratuito per persone con problemi di deambulazione che non sono in grado di raggiungere autonomamente il seggio elettorale.

Procedura per usufruire del servizio:

Le persone interessate devono prenotare il servizio telefonando al numero 0521-224983

La prenotazione deve essere effettuata con anticipo al fine di consentire l'organizzazione ottimale del servizio stesso.

Barriere architettoniche: si ricorda inoltre che tutti le sedi di seggio sono prive di barriere architettoniche e quindi accessibili anche agli elettori con disabilità.

VOTO ASSISTITO

I ciechi, gli amputati delle mani, gli affetti da paralisi o da altro impedimento di analoga gravità esercitano il diritto di voto con l'aiuto di un elettore della propria famiglia o, in mancanza, di un altro elettore, volontariamente scelto.

Qualora, a differenza dei casi sopra richiamati, non risulti evidente l'impedimento al voto, esso potrà essere dimostrato mediante certificato medico che attesti che l'infermità fisica non consente all'elettore di esprimere il voto senza l'aiuto di un accompagnatore. Tale certificazione potrà essere rilasciata esclusivamente dai funzionari medici designati dai competenti organi dell'Azienda Unità sanitaria locale, con sede presso il Servizio di Igiene Pubblica in via Vasari, raggiungibile al numero telefonico 0521-396411

Dall'anno 2003 è possibile presentare la documentazione medica all'Ufficio elettorale del Comune in cui si vota al fine di annotare direttamente sulla tessera elettorale il diritto al voto assistito; in questo caso, la documentazione sarà trattenuta dall'Ufficio elettorale e all'elettore sarà sufficiente presentare al seggio la propria tessera così aggiornata per esercitare il proprio diritto di voto.

VOTO RICOVERATI

Gli elettori che sono ricoverati in Ospedali, case di cura o case di riposo, possono richiedere di votare nella struttura che li ospita compilando l'apposita richiesta, richiedendo il modulo al personale incaricato o scaricandolo dal sito Internet www.elezioni.comune.parma.it

La richiesta dovrà pervenire entro giovedì 22 giugno all'Ufficio elettorale che rilascerà apposito attestato da consegnare al Presidente di seggio unitamente alla propria tessera elettorale e a un documento di riconoscimento.

SPESA PREVISTA E PERSONALE DEDICATO

La spesa complessiva presunta per le elezioni amministrative è di 296 mila euro.

NOMINA DEGLI SCRUTATORI

Gli scrutatori, scelti dalla Commissione Elettorale Comunale il 17 maggio, rimangono validi anche per il turno di ballottaggio.

Gli scrutatori sono 4 per ogni seggio normale, 2 nei seggi speciali per un totale di 846.

I compensi corrisposti ai presidenti, agli scrutatori di seggio e ai segretari, salvo aggiornamenti o variazioni comunicati dal Ministero dell'Interno, saranno i seguenti:

Seggi normali:

Presidente euro 150,00

Segretario euro 120,00

Scrutatore euro 120,00

Seggi speciali:

Presidente euro 90,00

Scrutatore euro 61,00

(Fonte: Comune di Parma)

Editoriale: Anche questa è globalizzazione - Continua a volare il latte spot. - Cereali e dintorni. "Weather market" - Farm Run sta per tornare con altre sorprese il 24 giugno. -Crisi idrica: 10 modi di ridurre gli sprechi - Acqua, è stato d'emergenza in agricoltura - Ismea, export salumi: l'Italia conquista la leadership mondiale - Produrre latte guardando al mercato: il caso di studio della fattoria Rossi -


SOMMARIO Anno 16 - n° 24 18 giugno 2017


1.1 editoriale
Anche questa è globalizzazione
2.1 lattiero caseario
Continua a volare il latte spot.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Dalle stime USDA nessuna sorpresa.
4.1 eventi Farm Run sta per tornare con altre sorprese il 24 giugno.
5.1 #crisiidrica2017 Crisi idrica: 10 modi di ridurre gli sprechi
5.2 zootecnia Produrre latte guardando al mercato: il caso di studio della fattoria Rossi
6.1 falde acquifere Acqua, è stato d'emergenza in agricoltura
7.1 imprese Il Consorzio Agrario dell'Emilia approva il bilancio e torna all'utile
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. "Weather market"
9.1 export Ismea, export salumi: l'Italia conquista la leadership mondiale
10.1 promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 18 Giugno 2017 12:25

Anche questa è globalizzazione

E se quanto accaduto a Londra negli ultimi tre mesi fosse accaduto a Roma o Milano? Tre attentati e un incendio dalle dimensioni inimmaginabili costato la vita a decine, forse centinaia di persone.

di Lamberto Colla Parma 18 giugno 2017
Le immagini di Londra hanno richiamato dalla memoria l'attacco alle torri gemelle di quel fatidico 11 settembre che segnò l'inizio di una nuova era di terrore mondiale.
La cosa che ha sorpreso è stata però la rapidità di propagazione delle fiamme in quasi tutto l'edificio londinese. Raccontano che nel giro di 6 minuti il grattacielo si si accese come una torcia di stracci e alcool illuminando una ennesima note da incubo londinese.

Le twin tower vennero minate nella struttura dal gran calore sprigionato dalla massa di carburante che si incendiò nell'impatto degli aerei ma le fiamme rimasero concentrate nella parte dell'impatto.

A Londra invece no. Tutto l'edificio prese fuoco in un batter d'occhio.
La causa? Nella recente ristrutturazione (ben 10 milioni di sterline) venne impiegato alluminio e polistirolo per rivestire tutto il grattacielo e, come sanno persino i bambini, la plastica è altamente infiammabile.
Intrappolati come topi i condomini agitavano luci dei telefonini nel tentativo di farsi notare nel rispetto delle norme dettate dal piano di sicurezza in caso di incendio: restare chiusi in casa e attendere i soccorsi.

Soccorsi che, per quanto tempestivi, sembra che in 6 minuti i vigili del fuoco riuscirono a intervenire, non furono nelle condizioni di superare quella infernale barriera di fuoco che avvolgeva tutti i lati dell'edificio e 23 dei 27 piani di cui era composto.

Nel condominio "multietnico" hanno perso la vita mussulmani, cristiani, bianchi e neri, giovani e anziani, europei e londinesi, africani e asiatici, tutti rispettosi delle norme e tutti accumulati dal medesimo tragico destino guidato dalla mano invisibile della globalizzazione che tutto tende a ricondurre verso il basso e a cancellare le eccellenze.
Negli ultimi due anni furono almeno 10 le petizioni, firmate da centinaia di condomini, che segnalavano le inefficienze e la pericolosità dell'edificio in caso di incendio ma mai prese in considerazione dalla proprietà (l'amministrazione di Londra).

Nella civilissima Londra, portata a esempio per la capacità d'accoglienza, invidiata dai nostri intellettualoidi da strapazzo che la citavano per essere la metropoli multietnica per eccellenza, è bastato il cortocircuito di una presa di un frigorifero per fare alzare il coperchio sulla capitale europea e le feroci contraddizioni con cui è minata, così come lo sono peraltro tutte le grandi metropoli mondiali.

Penso a come avrebbe reagito la stampa e la politica internazionale se nel corso di pochi mesi, Milano o Roma, la città fosse stata oggetto di tre attacchi terroristici e di un incendio delle proporzioni di quello di Londra.
Gli alleati avrebbero chiuso i confini per tutto ciò che fosse tricolore, dalle persone ai prodotti alimentari, avrebbero obbligato i loro cittadini a non recarsi nel Bel Paese perché insicuro e la finanza internazionale, quella che da Londra ha intossicato il mondo con i prodotti derivati accendendo la crisi mondiale, avrebbe affossato la nostra economia spingendo lo spread a valori berlusconiani, ben superiore a 600 punti.

Ma su Londra non si può.
E così, tutti a accettare le dichiarazioni della vispa Theresa che promette una commissione di inchiesta che accerterà cause e responsabilità.
Ma non crediate che arriverà a conclusione, le commissioni d'inchiesta, a Roma come a Londra, sono il miglior strumento d'insabbiamento. Il tempo, come la sabbia del deserto, cancellerà rabbia e farà dimenticare.

Anche questa è globalizzazione! Peccato che a diffondersi siano solo gli esempi negativi.

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Pubblicato in Politica Emilia

Ballottaggio per decidere il nuovo sindaco in 5 dei 6 Comuni dell'Emilia-Romagna superiori ai 15.000 abitanti. A Parma Federico Pizzarotti con il 34,6% dovrà vedersela con il candidato del centrosinistra Paolo Scarpa di poco distaccato al 32,7%. Buon risultato anche per la leghista Laura Cavandoli.

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Si vota domenica 25 giugno 2017.

Nella galleria le foto ad alcuni candidati, ph. Francesca Bocchia

 

Pubblicato in Cronaca Parma

Editoriale: Assalto all'arma bianca - Il burro a oltre quota 100% rispetto lo scorso anno. - FARM RUN. L'ospitalità riservata agli atleti e ai loro accompagnatori - Parmigiano Reggiano con maggiori tutele in Cina - Pomodoro, Allarme siccità, - Come condividere la conoscenza. Il nuovo modello organizzativo messo a punto da Guido Zaccarelli - Parmigiano Reggiano: come rafforzare la tutela e risultare competitivi sui mercati internazionali - Ismea, consumi alimentari in graduale uscita dalla crisi.

SOMMARIO Anno 16 - n° 23 11 giugno 2017
1.1 editoriale
Assalto all'arma bianca
2.1 lattiero caseario
Il burro a oltre quota 100% rispetto lo scorso anno.
3.1 cereali e dintorni 
4.1 sport  FARM RUN. L'ospitalità riservata agli atleti e ai loro accompagnatori
5.1 export Parmigiano Reggiano con maggiori tutele in Cina.
5.2 siccità Pomodoro, Allarme siccità,
6.1 eventi GOLA GOLA 2017
7.1 marketing Come condividere la conoscenza. Il nuovo modello organizzativo messo a punto da Guido Zaccarelli.
7.2 pomodoro export Ismea, pomodoro da industria: migliorano consumi interni, Italia primo esportatore mondiale
8.1 Parmigiano e prospettive Parmigiano Reggiano: come rafforzare la tutela e risultare competitivi sui mercati internazionali
9.1 consumi Ismea, consumi alimentari in graduale uscita dalla crisi.
10.1 promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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 20170611-cop-cibus

 

Domenica, 11 Giugno 2017 11:56

Assalto all’arma bianca

Ormai siamo alla fase finale. lancia in resta e assalto frontale al crociato.

di Lamberto Colla Parma 11 giugno 2017
Siamo al contatto fisico, diretto uno contro uno, armati di coltelli per godere dell'effetto della sopraffazione e guardare il nemico che si accascia sotto i propri fendenti è l'ultima, in ordine di tempo, tattica di guerra proposta dai soldati del sedicente califfato.

Nel corso evolutivo della guerra portata ai "crociati" sul loro terreno, abbiamo visto sempre meno kamikaze e sempre più "lupi solitari" che usano armi e esplosivi low cost per provocare terrore, alimentare angoscia e insicurezza.

In un breve lasso di tempo, si è passati dalle cinture esplosive agli zainetti con le cooker bomb (bombe realizzate con prodotti acquistabili in un qualsiasi supermercato), dai kalashnikov, facilmente reperibili a "buon mercato" in qualsiasi paese, ai micidiali "camion" lanciati sulla folla.

Un'evoluzione della strategia del terrore che prevede comunque un minimo di organizzazione, di competenze e quindi di apprendimento e/o addestramento con il rischio di venire intercettati ancor prima dell'entrata in azione.

Ecco quindi inaugurata l'ultima tattica di guerra, quella apparentemente meno distruttiva ma più penetrante e imprevedibile.

L'assalto all'arma bianca.
Un coltello e tanto odio verso "gli infedeli" fanno del lupo solitario il terrorista della porta a fianco. L'insospettabile, radicalizzato o meno, che può decidere in qualsiasi momento di abbattere il nemico. Che sia l'uomo d'affari, il poliziotto, la casalinga o il turista, l'importante è colpire in zone note affinché l'assalto possa essere mediaticamente interessante e non confuso con qualche regolamento di conti tra malavitosi comuni.

E' la guerra di prima linea. Quella che vede i nemici affrontarsi nel corpo a corpo armati di odio e della sola baionetta con l'unica sostanziale differenza che ognuno di noi è un "utile bersaglio mobile" per la causa dell'Isis che può essere colpito alle spalle inconsapevole di avere dei nemici.

Eccoci quindi all'assalto finale.
I migliaia di addestrati foreign fighters, liberi di muoversi nell'area Schengen, potranno andare a organizzare le cellule locali e soprattutto a reclutare giovani più o meno disadattati e pronti a vendere l'anima al califfo.

Come è stato per l'italo marocchino componente del trio che ha assaltato gli infedeli sul London Bridge.
Era un adolescente normale, un bel ragazzo, intelligente e vivace, cresciuto in una famiglia che gli voleva bene, poi a un certo punto la trasformazione. Gli occhi si intristiscono, i capelli si accorciano e la barba incolta comincia a cancellare gli ultimi tratti di quel bel viso di adolescente per trasformarlo in un giovane che odia il prossimo.

Youssef Zaghba, 22 anni, risultava iscritto all'Aire, l'Anagrafe italiana dei residenti all'estero, del Comune di Valsamoggia (Bologna) è il prototipo della capacità persuasiva dei predicatori dell'odio, capaci di trasformare un giovane normale in una bomba terroristica invisibile, insospettabile e perciò ancor più insidiosa.

Quanti Youssef dovremo incontrare prima di dichiarare apertamente lo stato di guerra e sotterrare la demagogia imperante ?

Youssef Prima Youssef Dopo


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Editoriale: Houston abbiamo un problema! - Burro alle stelle. - Cereali e dintorni. La Cina potrebbe rallentare la spremitura di seme di soia - "Performance Forte" per affrontare la Farm Run - Anche For.Me.Sa. affianca la Farm Run 2017. - Bonifica Centrale. Ricostruzione dell'impianto idrovoro di Mondine - Vino, Italia meglio dei competitor nel primo trimestre...

2017 SOMMARIO Anno 16 - n° 22 04 giugno 2017
1.1 editoriale
Houston abbiamo un problema!
2.1 lattiero caseario
Burro alle stelle.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La Cina potrebbe rallentare la spremitura di seme di soia
4.1 sport e integrazione "Performance Forte" per affrontare la Farm Run 2017 -
5.1 società Anche For.Me.Sa. affianca la Farm Run 2017.
6.1 biodiversità Agrobiodiversi alla conquista del Castello
7.1 idraulica Bonifica Centrale. Ricostruzione dell'impianto idrovoro di Mondine
8.2 eventi CRPA, i prossimi incontri: produzione di carne da allevamenti da latte e Parco Commestibile
8.1 mercato vino paesi terzi Vino, Italia meglio dei competitor nel primo trimestre
9.1 agriturismo Ismea, Agriturismo, offerta matura e competitiva.
10.1 promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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 20170604-Cibus-22-COP

 

Domenica, 04 Giugno 2017 11:50

Houston abbiamo un problema!

Se non ci fosse stato Trump il G7 di Taormina sarebbe stato uguale a tutti i precedenti con le solite melense comunicazioni finali. Invece...

di Lamberto Colla Parma 4 giugno 2017
Nell'incantevole, romantica e super blindata Taormina è andata in scena l'ennesima efficace provocazione trumpiana. Da navigato uomo d'affari il presidente statunitense ha inteso andare subito al sodo, al nucleo dei problemi:

1. il problema del surplus commerciale con esplicito riferimento a quello della Germania in particolare;
2. gli impegni degli alleati nel sostegno economico della NATO, quindi della difesa comune.
3. l'accordo di Parigi sul clima che l'amministrazione Trump intende rinegoziare e perciò si ritira.

Insomma Trump ha voluto confermare anche in questo frangente di voler mantenere le promesse elettorali (qui in Italia sembra una cosa assurda!) e riequilibrare i rapporti, anche economici, tra USA e i suoi alleati.

Di fatto è quello che un vero statista farebbe a difesa degli interessi del proprio Paese, che ha la responsabilità di governare, qualora si avverasse uno squilibrio ingiustificato e tale da produrre danni al proprio popolo.

Le critiche ovviamente sono cadute a catinelle e nessun commentatore ha il avuto il coraggio di evidenziare gli aspetti fondamentali che stanno alla base della trumpata consumata a Taormina.

Soffermiamoci per un attimo solo sulla questione del surplus commerciale.
La Germania non solo ha problemi verso gli USA ma ne ha uno grave, anzi molto grave, verso l'UE violando una procedura europea vincolante,, che ha la propria base giuridica nell'insieme di sei regolamenti, noto come "Six Pack", varato nel 2011 per reagire alla crisi economica.

Il tetto massimo di surplus consentito è del 6% mentre quello tedesco è del 9%. Attenzione che questa posizione dominante della Germania è il risultato di politiche economiche europee che hanno, in tempo di crisi, consentito alla moneta europea di svalutarsi, consentendo maggiori esportazioni e favorendo in primie la Germania, che per prima aveva fatto riforme di politiche del lavoro abbattendo i salari grazie al massiccio ingresso di lavoratori stranieri.

E' ovvio quindi che la Cancelliera Merkel fosse risentita dalla presa di posizione di Trump e la sua replica non si è fatta attendere. Dal palco elettorale, qualche ora dopo la chiusura del lavori del G7, ha lanciato la sfida dichiarando che "E' ora che l'Europa prenda il suo destino nelle sue mani".

Bene, si potrebbe anche convenire, ma prima sarebbe opportuno che la trazione motrice dell'europa da "posteriore" passasse a "integrale" e l'Italia, imitando Trump, innanzitutto chiedesse di sanzionare la Germania, ma anche l'Olanda e la Danimarca, che secondo i dati Eurostat violano il limite di surplus commerciale, e poi affrontasse i partner del condominio "Europa" per rinegoziare i trattati.

Ben venga che la Germania sia la locomotiva d'europa, ma questo non può essere a scapito degli altri condomini.

In sintesi, il commercio internazionale deve essere libero, ma equilibrato. Non ci possono essere Paesi che accumulano in continuazione ed altri che si indebitano senza fine.
E' giunto il momento di cambiare la "Portinaia del Condominio Europa".

Dopo l'austerity imposta alla Grecia, ora si sta comperando tutti gli aeroporti ellenici proprio prima delle vacanze estive (leggi il sole 24 ore del 31 maggio 2017). Non vorremmo mai che la prossima estate i tedeschi venissero a comprarsi anche i nostri.

Forza Presidente Mattarella, faccia rialzare il capo ai suoi primi ministri.

Il momento è arrivato e Trump, seppure involontariamente, ci ha lanciato un assist da sfruttare subito interrompendo per un attimo la perenne campagna elettorale per riportare al centro gli interessi della nazione e non solo delle lobby economiche e politiche.

(Foto Presidenza del Consiglio - T Barchielli)

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Pubblicato in Politica Emilia
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