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Domenica, 04 Marzo 2018 09:11

L’ultima furbata di “Marpionne”.

In quattro mesi il pensiero sull'elettrico si è totalmente modificato. Da "un atto di masochismo," l'applicazione dell'elettrico su larga scala, a via i motori turbodiesel dal 2022 e avanti con elettrico e ibrido. Questa l'eredità di Sergio Marchionne al prossimo AD di FCA.

di Lamberto Colla Parma 4 marzo 2018 -

Oltre all'originalità di indossare una divisa di cashmere nero, bisogna riconoscere che Sergio Marchionne è indiscutibilmente intelligente e dotato di una sana dose di opportunismo.

Marchionne l'avevo particolarmente apprezzato, lo scorso ottobre a Rovereto, in occasione del conferimento della Laurea ad Honorem in Ingegneria Meccatronica al numero uno di FCA, nel passaggio del suo intervento dove, uscendo dal coro, aveva bollato l'auto elettrica una non soluzione per il futuro.

"Questo è un progetto su cui Fca lavora, ma non è la soluzione per il futuro - aveva affermato Marchionne - Stiamo lavorando su tutte le forme di auto elettrica, ma non possiamo ignorare alcuni elementi importanti". L'esempio che portò agli studenti riguardava proprio la 500 elettrica, lanciata 5 anni prima in California, e motivo di una perdita di 20.000 dollari per vettura venduta. Il lancio su larga scala sarebbe "un atto da masochismo" aveva chiosato Sergio Marchionne in quell'occasione, aggiungendo che la questione chiave sta nel modo in cui viene prodotta l'energia e in tutto il ciclo di vita del prodotto.

"Prima di pensare che i veicoli elettrici siano la soluzione, dobbiamo considerare tutto il ciclo di vita di queste vetture, infatti le emissioni di un'auto elettrica, quando l'energia è prodotta da combustibili fossili, sono equivalenti a quelli di un altro tipo di auto".

Non c'è che dire, in un periodo dove tutto ciò che è "pensiero green omologato" è buono a prescindere, l'affermazione del deus ex machina della rinascita del gruppo che fu dell'avvocato Gianni, è stata particolarmente coraggiosa.

Un'affermazione pragmatica e condivisibile, almeno da coloro che guardano al futuro con il pensiero scientifico e non con la pancia soltanto.

Ma si sa, in questo mondo dove il politically correct, è entrato più nel lessico che nel fare quotidiano, certe posizioni rischiano di compromettere la posizione sociale e anche i profitti.

Così è venuto anche il momento di fare il passo indietro, proprio alla vigilia dell'ultimo piano industriale a firma Sergio Marchinne e prima di lasciare la patata bollente nelle mani del suo successore in FCA, mentre il Cavallino Rampante resterà saldamente in mano all'astuto manager italo canadese.

A anticipare la notizia è stato il Financial Times, spiegando che Fiat Chrysler si sta preparando ad aggiornare la propria offerta con la tecnologia ibrida e mild-hybrid: l'unica in grado di rispettare le severe normative sulle emissioni inquinanti. E dal 2022 i motori turbodiesel non saranno più montati sulle autovetture pur restando nel settore dei veicoli commerciali.

Toccherà quindi al nuovo Amministratore Delegato l'onere della ibridazione e a lui, mister pullover, i vantaggi derivanti dalla "Ferrari" e dalla milionaria ricompensa per gli ottimi servigi alla causa "Agnellli" che andranno a sommarsi ai 90 milioni portati a casa sino al 2017 (fonte Milano Finanza) ai quali si aggiungeranno gli ultimi del 2018. Questo nuovo indirizzo porterà una nuova occasione di ottimismo sui mercati finanziari e soprattutto alle azioni FCA (negli ultimi 3 anni hanno surclassato quelle di GM e Volkswagen) di cui è proprietario per l'1%.

Comunque, dollari o euro, sono soldi meritatissimi visto come è riuscito, in 3 lustri, a risollevare le sorti di Chrysler e Fiat portandole a essere uno dei gruppi automobilistici più in salute al mondo. Un successo però macchiato dal "tradimento" dell'Italia, cinicamente consumato nel 2014 con il trasferimento in Olanda della sede legale e nel Regno Unito della sede fiscale.

E' comunque un peccato che una voce autorevole non sia rimasta fuori dal coro; avrebbe sicuramente fatto bene allo "sviluppo di una migliore coscienza green".

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Venerdì, 02 Marzo 2018 09:56

Filippo Fritelli parte per primo e si ricandida

Filippo Fritelli parte per primo e si ricandida alle prossime amministrative lanciando il progetto #SalsoMigliore2018

Salsomaggiore Terme – 1 marzo 2018 - Sala Mainardi gremita al Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore. Nonostante il maltempo oltre 100 salsesi hanno voluto essere presenti alla serata dedicata alla ufficializzazione della candidatura di Filippo Fritelli alle prossime elezioni amministrative di primavera.

Fritelli dunque - affiancato dai due segretari del PD (provinciale e comunale) Nicola Cesari e Marco Taccagni, spariglia le carte e per primo occupa il campo lanciando il progetto #SalsoMigliore2018 ovvero "non abbiamo alcuna incertezza nel rilanciare la nostra proposta di governo per la nostra cittadina affinchè tutto ciò che abbiamo fatto fino ad ora possa giungere a compimento per l'interesse di tutti".

Quanto ereditato dalle precedenti giunte inizialmente pesava come un macigno sulle spalle di chi si è rimboccato le maniche per individuare tutte le possibili soluzioni per portare in sicurezza un paese che era sull'orlo del baratro e con lo spettro di un ennesimo commissariamento.

"Credetemi – ha detto Fritelli ai numerosi presenti - la bacchetta magica non esiste, i vincoli di natura burocratica nazionali ed europei sono molteplici, ma noi abbiamo fatto e faremo tutto quanto realizzabile in tempi adeguati per portare la nostra realtà, ricca di valori, in sicurezza e stabilità per guadagnare uno sviluppo meritato e soprattutto possibile".

La rivendicazione delle scelte operate sui temi del termalismo, della riorganizzazione della macchina comunale, della gestione oculata del territorio, dei rifiuti, dell'attenzione per il sociale e le marginalità, del rilancio del turismo, dello sport e delle manifestazioni culturali e ricreative in genere e tante altre cose fatte o avviate sono punti fermi del discorso di Fritelli che ribadisce convintamente al suo popolo che la partecipazione alla "res pubblica" è fondamentale per costruire il bene collettivo.

"Siamo qua a braccia aperte per accogliere ogni proposta utile e fattibile da parte della cittadinanza e delle forze politiche che vogliono renderle concrete , ciò che non possiamo e non vogliamo fare invece è fare una politica fatta di soli slogan, senza un retroterra di vere soluzioni di spessore praticabili, oggi ahimè sempre più frequenti".

L'applauso dei presenti sostiene il sindaco che non intende indietreggiare su nulla, mostra solidità e rilancia progetti di sostenibilità per il paese. Molti altri sindaci parmensi sono presenti in sala per dare man forte a Fritelli, tra gli altri: Massari di Fidenza, Censi di Polesine-Zibello, Trivelloni di Fontanellato e tutta la squadra di governo e di lista che con lui hanno condiviso il percorso negli ultimi cinque anni.

"Per noi sindaci dell'ultima generazione – ha commentato Cesari – Filippo ha rappresentato un modello-esempio decisamente imitabile con la differenza che lui aveva una eredità tutt'altro che facile da sbrogliare; lo ha fatto e lo sta facendo con meticolosità, impegno massima dedizione e lasciatemelo dire con competenza: una competenza che ha dimostrato chiaramente gestendo un'altra situazione non certo agevole come quella della nostra provincia".

L'ultimo slancio spetta a Marco Taccagni che motiva il pubblico toccando un tema che a Salsomaggiore fa ancora discutere : " Non dimenticate da dove veniamo , non dimentichiamo tutti le promesse delle destre che ogni volta che sono state chiamate al governo di questa città hanno clamorosamente fallito perché avevano il solo progetto di facciata di combattere l'avversario e non di proporre e sostenere lealmente i loro candidati e alleati. Pensate che lo scenario di oggi sia cambiato?

(videohttps://youtu.be/sWYAWJNNlsU )

Domenica, 25 Febbraio 2018 09:31

Verità o fake? verità, verità!

Ossessionati dalle bufale ormai rischiamo di non credere più alle verità, comprese quelle che ci toccheranno il portafoglio.

di Lamberto Colla Parma 25 febbraio 2018 -

A esaltare il timore di essere incappati nell'ennesima bufala è la praticamente assenza della notizia dalle pagine dei TG nazionali, non come la notizia del costo delle bustine della frutta e verdura che occupò, senza diritto, le prime pagine e le aperture dei TG per giorni e giorni.

Le bollette elettriche saranno più pesanti per far fronte alle morosità di alcuni operatori.
Saranno perciò gli utenti finali a coprire i buchi degli incauti imprenditori che si gettarono nella mischia del "trading dell'energia", come ad esempio GALA (proprietà del Presidente di Assindustria del Lazio), appunto una delle società fallite.

Sembrerebbe quindi che il sistema dei distributori di energia si ritrovi con un buco nei conti, proprio per i mancati pagamenti degli oneri di rete e di sistema, di almeno 400 milioni.

È qui che arriva la delibera del 1 febbraio 2018 con cui l'Autorità per l'energia stabilisce di ripartire sui consumatori i circa 200 milioni di oneri di sistema che mancano all'appello.

Così, la bolletta si appesantisce di un'altra quota nel già pesante conto che va sotto la voce oneri di sistema che, secondo l'ANSA, influisce per circa il 19% sull'intero importo.

Ma cosa sono gli oneri di sistema?

Secondo Arera la quota più consistente tra gli oneri di sistema è rappresentata dalla componente A3: si tratta di un onere che va a finanziare gli incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate. La componente A2 invece "è destinata alla copertura dei costi per lo smantellamento delle centrali nucleari dismesse (Latina, Caorso, Trino Vercellese, Garigliano)".
Ma, come spiega la stessa Autorità per l'Energia, "secondo quanto previsto dalle leggi finanziarie 2005 e 2006, una parte del gettito della componente A2, pari a circa 100 milioni l'anno, viene destinato al bilancio dello Stato".

Insomma, come nel prezzo della carburante abbiamo le accise, sul costo energetico abbiamo gli oneri di sistema (le voci A2-A5, As, Ae, Uc4, Uc7 e Mct) che, guarda caso, in buona parte vanno a finanziare il bilancio dello Stato.

Dal 1° gennaio 2018 tutte queste componenti sono state riunite in due sole voci, come spiega Arera sul proprio sito: gli oneri generali relativi al sostegno delle energie da fonti rinnovabili e alla cogenerazione (Asos) e i rimanenti oneri generali (Arim).

Ebbene, con la delibera numero 50 dello scorso 1° febbraio di Arera, l'Autorità per l'energia elettrica e il gas, ha stabilito che il buco creato dagli evasori dovrà essere ripianato dai contribuenti (scarica pdf).

Nessuna Bufala, quindi, ma solo una cruda realtà, che molti hanno dimenticato di promuovere e divulgare, mentre altri furono molto attivi, sopratutto sui social media, a etichettare la notizia come bufala.

Ben diverso invece fu il trattamento riservato alla fake news , questa volta spacciata come vera,  del pesante maggior onere (2 cent) destinato alla busta dell'otrofrutta con la quale aprirono i TG per giorni e giorni.

Strano Paese, il nostro!
_______________________
Appendice:

- Sul caro Bolletta era già intervenuto il CODACONS lo scorso anno:

http://www.zoom24.it/2017/04/14/bollette-energetiche-insorge-codacons-la-spesa-viene-triplicata-47076/ 

- Le altre voci degli oneri di sistema:

Un'altra voce degli oneri di sistema viene destinata alle agevolazioni per la fornitura di energia elettrica al sistema ferroviario. La componente A5 finanzia "la ricerca svolta nell'interesse del sistema elettrico nazionale". Un'altra componente degli oneri di sistema viene destinata a finanziare il bonus elettrico (desinato ai consumatori in stato di particolare disagio economico), la componente Ae viene destinata alle agevolazioni alle imprese manifatturiere con elevati consumi. La componente UC4 serve per coprire i maggiori costi di piccole aziende elettriche che operano sulle isole minori delle aziende elettriche con meno di 5mila clienti. La componente MCT, invece, "finanzia le misure di compensazione territoriale a favore dei siti che ospitano centrali nucleari e impianti del ciclo del combustibile nucleare" e lo smaltimento delle scorie nucleari. Ma di nuovo attenzione: dal 2005, circa il 70% del gettito di questa voce è destinato al bilancio dello Stato." (Fonte Today.it)

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 17 - n° 7 18 febbraio 2018 -
Editoriale: - Il Paese dei balocchi. - Lattiero caseari. Grana Padano sempre in fase discendente - Anteprima Amarone - A Parma il Viceministro alle Politiche Agricole Andrea Olivero -Cereali e dintorni. I fondi spingono al rialzo. - Filo di ferro in verdure surgelate dal Belgio - Vino, la Francia vola e Spagna, Australia e Cile guadagnano quote di mercato ai danni del Bel Paese.

SOMMARIO Anno 17 - n° 07 18 febbraio 2018

1.1 editoriale
Il Paese dei balocchi.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Grana Padano sempre in fase discendente
3.1 vitivinicoltura Anteprima Amarone
4.1 ambiente e fiume PO A Parma il Viceministro alle Politiche Agricole Andrea Olivero
4.2 allerta alimentare Filo di ferro in verdure surgelate dal Belgio
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercato decisamente rialzista.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercato decisamente rialzista.- aggiornamento
7.1 Distretti industriali export Lieve crescita (+0,9%) per l'export dei distretti industriali dell'Emilia Romagna
8.2 aceto balsamico Da Firenze a Miami passando per Dubai: febbraio intenso per l'Aceto Balsamico di Modena IGP.
9.1 vino export Vino, la Francia vola e Spagna, Australia e Cile guadagnano quote di mercato ai danni del Bel Paese
10.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. I fondi spingono al rialzo.
11.1 Acqua - bacino del po Agricoltura e governo dell'acqua: nel 2018 percorso comune grazie al nuovo distretto del Po
13.1 promozioni "vino" e partners
14.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 18 Febbraio 2018 10:51

Il Paese dei balocchi.

Verso il voto a passo spedito in una campagna elettorale tra le più anacronistiche e surreali che mi ricordi.

di Lamberto Colla Parma 18 febbraio 2018 -

Non passa giorno che un candidato Premier rilanci una promessa ancor più ricca dell'avversario. Tutti a strillare la loro nuova offerta come se fossero al banco dell'ortofrutta ai mercati generali invece del banchetto elettorale..

A dire il vero, da parte del PD e delle forze di sostegno al Governo provvisorio, l'Italia vola grazie all'oculata gestione dei governi Gentiloni e Renzi rivendicando il record d'incremento del PIL, mai così cresciuto dal l 2008 (+1,5%.)

Ma ciò che dimenticano di sottolineare è che risulta uno dei più bassi d'Europa e soprattutto che, in valore assoluto, il PIL nazionale è ancora al disotto di 5,6 punti percentuali rispetto all'ultimo anno di pre crisi, ovvero 10 anni fa (vedi tabella fondo pagina CGIA di Mestre).

E che dire del debito pubblico che ha raggiunto il nuovo record di 2.256 miliardi con un bel +36,6 miliardi (+119 negli ultimi 3 anni!).

Nel dettaglio,- riporta l'ultimo bollettino mensile della Banca d'Italia - il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 39,6 miliardi, arrivando a 2.169,1 miliardi, mentre quello degli Enti locali è diminuito di 3 miliardi a 86,9 miliardi. Stabile per gli enti di previdenza.

Insomma, le amministrazioni centrali non ci pensano proprio a ridimensionare i loro costi scaricando sulle amministrazioni locali l'onere di fare i miracoli. E così i sindaci e i poveri presidenti di Provincia, che ancora non sono stati dotati di bacchetta magica, possono solo tagliare sui servizi ai cittadini con le conseguenze ben note a tutti e di cui le cronache ci danno resoconto quotidiano.

Le buche nelle strade diventano voragini, i ponti crollano, gli argini mal mantenuti non tengono le piene, i fossi sporchi, l'illuminazione pubblica extraurbana quasi inesistente e la segnaletica stradale orizzontale (linee di mezzeria e di bordo di carreggiata) è un ricordo dei bei tempi che furono.

In sintesi, il PIL cresce ma molto meno degli altri Paesi, il debito pubblico cresce più degli altri Paesi e secondo il rapporto della Commissione europea per Italia, Spagna, Francia, Portogallo e Belgio ci sono "alti rischi per la sostenibilità a medio termine". "In questi cinque Paesi- prosegue il documento - c'è bisogno di un aggiustamento significativo di bilancio per assicurare la sostenibilità a medio termine raggiungendo il target del debito al 60% nel 2032″,

Infine, quando verrà meno l'intervento della BCE (Q.E.) e i tassi di interesse dovessero raddoppiare, entro il 2028, allora saranno dolori e il debito aumenterebbe di ben 9 punti percentuali.

In conclusione, in un periodo di condizioni congiunturali favorevolissime (costo energetico ai minimi, intervento Quantitative Easing della BCE, Spread ai minimi e perciò un molto minore impatto degli interessi sul debito pubblico), i nostri governi, da Monti a Gentiloni, non sono stati in grado di proporre interventi per accelerare la ripresa preferendo di lasciarsi governare dai fatti esterni.

Così facendo, ci governeranno ancora i fatti esterni, le colpe verranno fatte ricadere sui governi precedenti, e le tasse aumenteranno per "volontà dell'Europa".
Certo che governare in questo modo son capaci anche i bambini.

Tanto, a rimetterci saremo sempre noi e le nostre piccole imprese.

Godiamoci il nostro bel Paese dei Balocchi sino al 4 marzo e poi prepariamoci a ricadere nella pesante e dura realtà di una nazione nostalgica, ancora alla ricerca dei nemico "fascista".

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Uno dei candidati parmensi del Pd sta "vendendo" agli elettori come un successo della sua parte politica la recente firma apposta da Cgil, Cisl e Uil al contratto degli insegnanti della scuola statale, sottoscritto chissà perchè proprio a pochi giorni dalle elezioni.

In realtà si tratta di un incremento stipendiale risibile, il governo del Pd non ha voluto destinare agli insegnanti la gran parte delle risorse economiche disponibili per il settore, scegliendo di continuare ad utilizzarle per tenere in vita quella legge chiamata truffaldinamente "Buona Scuola", la quale tra l'altro toglie diritti ai docenti: introducendo la chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici (i quali sono nominati per cooptazione concorsuale) e statuisce il licenziamento dei precari storici.

La firma messa a pochi giorni dalle elezioni ad un contratto, che è l'ennesima umiliazione inflitta dalla politca agli insegnanti, è solo una messinscena per favorire il Pd affinché esso possa presentare agli elettori quello si vuole far passare per un "successo", il sindacalismo indipendente e non politicizzato non si è prestato ad un'operazione di propaganda elettorale sulla pelle degli insegnanti. Il candidato Pd, anche grazie al silenzio dei suoi oppositori politici, addirittura sostiene che "è uno degli atti del governo di cui è più orgoglioso", 10mila 800voti in meno alle scorse comunali di Parma e Piacenza non gli sono bastati, perseverano nella loro azione. Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, ricorda ai politici ed ai loro addentellati all'interno del sindacalismo politicizzato ed a certi dirigenti scolastici che sul territorio parmense "la Gilda non molla e non rimarrà spettatore passivo delle questioni di governance scolastica che riguardano il territorio".

Editoriale: - Due pesi e due misure. Emmanuel V/S Pamela - Lattiero caseari. Latte in caduta libera e leggera flessione per il "Padano - Viticoltura tra futuro e prospettive: le 4 regole d'oro del professor Scienza - Cereali e dintorni. USDA stimola potenziali rincari - Osservatorio Permanente - già al lavoro per i futuri scenari d'acqua del bacino del Po.

SOMMARIO Anno 17 - n° 06 11 febbraio 2018
1.1 editoriale
Due pesi e due misure. Emmanuel V/S Pamela
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Latte in caduta libera e leggera flessione per il "Padano"
3.1 viticoltura Viticoltura tra futuro e prospettive: le 4 regole d'oro del professor Scienza
3.2 latte parmigiano reggiano Prezzo "a riferimento" del latte industriale per la campagna casearia: III quadrimestre 2016
4.1 ambiente e sprechi alimentari Galletti: "Contro gli sprechi i primi risultati importanti, ma dobbiamo fare di più."
4.2 salute NAS Milano: alimenti con additivi non autorizzati, seqestrate 200 mila confezioni di integratori
4.3 Salute e benessere Dev'essere condannato chi commercia o somministra alimenti infestati da parassiti non nocivi
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati di difficile interpretazione.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati di difficile interpretazione. AGGIORNAMENTO
7.1 emilia centrale bonifica Emilia Centrale, ecco i progetti del Consorzio per oltre 21 milioni di euro inseriti nei piani di sviluppo rurale
7.2 export agroalimentare Istat: export agroalimentare a quota 37,6 miliardi
8.1 fiume po Osservatorio Permanente - già al lavoro per i futuri scenari d'acqua del bacino del Po -
9.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. USDA stimola potenziali rincari .
10.1 latte MIPAAF Fondo latte: in corso pagamenti da parte di Ismea
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 11 Febbraio 2018 08:38

Due pesi e due misure. Emmanuel V/S Pamela

Laura Boldrini e Maria Elena Boschi erano presenti al funerale di Emmanuel Chidi Nnamdi, il nigeriano 36enne ucciso a Fermo ai primi di luglio 2016. Istituzioni silenziate e, salvo quello della Meloni, nessun messaggio di cordoglio è giunto ai familiari di Pamela Mastroprietro, forse uccisa e fatta a pezzi da uno o più nigeriani.

di Lamberto Colla Parma 11 febbraio 2018 -
Quello di Emmanuel Chidi Nnamdi era diventato un caso nazionale soprattutto dopo che alti rappresentanti delle istituzioni gridarono il loro sdegno contro l'"omicidio razzista". Laura Boldrini e Maria Elena Boschi, oltre a una nutrita delegazione di Sinistra Italiana, andarono a Fermo per partecipare al funerale del 36enne nigeriano morto a seguito di una rissa dove aveva avuto la peggio. "Sono qui per rassicurare gli Italiani" aveva dichiarato la Presidentessa della Camera (video Vista).

Un anno e mezzo dopo, sempre nelle Marche, questa volta a Macerata, una giovanissima ragazza, Pamela Mastropietro, scompare dalla comunità nella quale tentava di riabilitarsi e viene trovata, due giorni dopo, fatta a pezzi dentro a due trolley con molti organi interni mancanti, forse utilizzati per riti voodoo.

Le indagini conducono a un nigeriano, Innocent Oseghale, dove all'interno della sua abitazione sono stati trovati i vestiti di Pamela e tracce di sangue.

Un'atrocità che grida vendetta e che si è purtroppo materializzata con Luca Traini, un improvvisato giustiziere che è andato a scaricare una trentina di pallottole contro la comunità africana maceratese, ferendone almeno 6, "Quando era tutto finito e avevo vuotato ormai i caricatori, - ha confessato Luca Traini - sono andato a Pollenza. Mi sono fermato con l'auto proprio nel luogo dove avevano ritrovato le valigie con i poveri resti di Pamela e là sono rimasto, per qualche minuto, in raccoglimento. L'avevo appena vendicata, sparando trenta colpi. E ci tenevo a dirglielo..."

Grazie a quest'epilogo psicodrammatico le attenzioni mediatiche e politiche si concentrano sul Traini, sulle sue letture "naziste" e della povera Pamela ci si dimentica o si finge di dimenticarsi.

E' Giorgia Meloni la prima a infuriarsi per la latitanza delle alte cariche dello Stato, troppo impegnati a "stemperare" i toni, come ha indicato di fare il Presidente Sergio Mattarella e a organizzare manifestazioni antifasciste e antirazziste.

Ma dal partecipare ai funerali di un nigeriano, di cui si scoprì essere membro effettivo della setta Black Axe i cui vertici erano seduti, poche panche dietro la Boldrini e la Boschi, alla totale assenza, compresa quella privata, il passo è troppo lungo.

Le parole e forse ancor più i silenzi possono ferire ancor più delle armi.

Un atteggiamento che, anziché stemperare gli animi, alimenta sempre più il disagio delle comunità native, di quegli italiani che, come i maceratesi, si sE allora la tensione sociale sale e prima o poi si arriverà agli scontri tribali.

Quanti Traini dobbiamo attendere di arrestare prima di comprendere che va salvaguardata la sicurezza e difesi i diritti di tutti?

E' ora che la politica si cali nella realtà della società, che acquisisca le reali percezioni di insicurezza e disagio dei cittadini; quelli che lavorano per campare e spesso campano solo per tentare di dare un futuro migliore ai propri figli.

La "gente comune" ormai non ne può più, dei nigeriani e affini, ma nemmeno dei populisti, perbenisti e per di più radical chic.

Video Funerale FERMO: https://youtu.be/Rz0d2ggdyRE 

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Editoriale: - Quella strana benevolenza verso la Germania e i test con scimmie e umani - Lattiero caseari. Primo rimbalzo 2018 per il burro. - Verona - inaugurata la 113esima edizione di fieragricola. Numeri in crescita. - Prezzo "a riferimento" del latte industriale per la campagna casearia: III quadrimestre 2016 - Operazione "Acqua Cheta": canoni idrici non versati per quasi 7 milioni di euro. 31 dipendenti pubblici segnalati alla Corte dei Conti - Test dei gas di scarico non solo sulle scimmie -

1.1 editoriale
Quella strana benevolenza verso la Germania e i test con scimmie e umani
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Primo rimbalzo 2018 per il burro.
3.1 fieragricola dal 31/1 al 3/2 Verona - inaugurata la 113esima edizione di fieragricola. Numeri in crescita.
3.2 latte parmigiano reggiano Prezzo "a riferimento" del latte industriale per la campagna casearia: III quadrimestre 2016
4.1 bonifica Operazione "Acqua Cheta": canoni idrici non versati per quasi 7 milioni di euro. 31 dipendenti pubblici segnalati alla Corte dei Conti
4.2 scandalo test gas Test dei gas di scarico non solo sulle scimmie
5.1 fieragricola "Tour" Fieragricola: il premio innovazione punta su sostenibilità e tecnologia.
5.2 parmigiano reggiano Nasce uno dei più grandi produttori dell'intero comprensorio
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La soia tiene e anche il Super Euro.
7.1 eventi acqua "Il valore dell'acqua: coltiviamo insieme il nostro futuro". Appuntamento al 13 febbraio .
7.2 bovini da carne Ismea - tendenze dl bovino da carne
8.1 sicurezza alimentare Frammenti di vetro finiti nel sugo
9.1 promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 17 - n° 4 28 gennaio 2018 -
Editoriale: - -35 giorni e già minacciano di "spread" - Lattiero caseari. Stabili il Padano e il Parmigiano. - Imprese, è ancora flessione in Emilia Romagna - La conoscenza invisibile delle persone fa crescere la redditività dell'azienda - Cereali e dintorni. La soia sembra prendere il volo.

SOMMARIO Anno 17 - n° 04 28 gennaio 2018

1.1 editoriale
-35 giorni e già minacciano di "spread"
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Stabili il Padano e il Parmigiano.
3.1 imprese e competenze La conoscenza invisibile delle persone fa crescere la redditività dell'azienda
3.2 ismea qualivita XV Rapporto Ismea-Qualivita: DOP e IGP patrimonio da 15 miliardi di euro
4.1 innovazione L'agricoltura 4.0 in Italia vale già 100 milioni di euro
4.2 vino eventi Bollicine in villa, 2° edizione
5.1 economia e imprese Imprese, è ancora flessione in Emilia Romagna
5.2 eventi parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano: a FICO il Consorzio celebra Sant'Antonio Abate
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La soia sembra prendere il volo.
7.1 artigianato in rete ALAB, L'ITALIA S'È DESTA... DA PALERMO.
7.2 eventi SIA-Paris #SIA2018 Il Salone Internazionale dell'Agricoltura accoglie ogni anno circa 30.000 visitatori professionali
8.1 eventi Fromage - paris Parigi: Il Salone del Formaggio e dei Prodotti Lattiero Caseari svela i suoi 10 colpi di fulmine 2O18
9.1 Fieragricola Verona Fieragricola: a Verona il Focus innovazione de L'Informatore Agrario
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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