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Cinque episodi di molestie sessuali commessi, in tempi diversi, in danno di giovani ragazze che viaggiavano a bordo di treni della linea Bologna - Milano.

Al termine di un’indagine condotta in collaborazione tra Polizia Ferroviaria e Squadra Mobile della Questura di Piacenza, un cittadino straniero è stato ritenuto responsabile e arrestato in esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare  emesso dall’Autorità Giudiziaria.

L'indagine si colloca all'interno di un ampio servizio straordinario che la Polizia Ferroviaria ha attutato nelle ultime settimane. Il personale della Polizia di Stato in servizio presso il Compartimento Polizia Ferroviaria per l’Emilia Romagna ha, infatti, identificato 8.849 persone, di cui 1.940 con precedenti di Polizia, controllato oltre 600 bagagli al seguito dei viaggiatori, effettuato un arresto, denunciato in stato di libertà 21 individui, sequestrato 110 grammi di sostanza stupefacente, elevato 47 sanzioni amministrative di cui 38 in materia di sicurezza ferroviaria, rintracciato 5 minorenni e controllato 160 veicoli. 

I 21 soggetti sono stati denunciati in stato di libertà per vari reati tra cui: furto, reati connessi agli stupefacenti, violazione delle norme sul soggiorno, danneggiamento, rifiuto di generalità,  e inottemperanza al foglio di via obbligatorio. 

Le attività, coordinate dal Centro Operativo Compartimentale della Polizia Ferroviaria mediante i sistemi di geolocalizzazione delle pattuglie e remotizzazione delle immagini di stazione, sono state ottimizzate grazie all’utilizzo degli smartphone di ultima generazione in dotazione alle pattuglie per il controllo in tempo reale dei documenti elettronici ed estese ai depositi bagagli, anche con il ricorso a metal detector ed unità cinofile della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza. 

Nella provincia di Parma, il personale del Posto di Polizia Ferroviaria ha identificato 217  persone, di cui 65 con precedenti di Polizia, controllato numerosi bagagli al seguito dei viaggiatori e denunciato in stato di libertà 1 individuo.

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Questa mattina è arrivato a Parma 'Banca Generali Un campione per Amico', la più importante e longeva manifestazione italiana a carattere sportivo-educativo, che quest’anno celebra la sua ventesima edizione, promossa da quattro miti dello sport italiano come Adriano Panatta, Andrea Lucchetta, Francesco Graziani e Jury Chechi, in collaborazione, per il decimo anno consecutivo, con Banca Generali.
 
L’evento si pone l’obiettivo di avvicinare al mondo dello sport i bambini di età compresa tra i 6 e i 13 anni senza distinzione di abilità, attraverso l’insegnamento dei quattro grandi campioni. 
 
Questa mattina il vicesindaco Marco Bosi ha dato il via alla manifestazione nella palestra a cielo aperto di piazzale della Pilotta, dove i quattro importanti testimonial hanno insegnato ai bambini delle scuole elementari e medie inferiori, non solo i segreti per diventare dei veri campioni, ma soprattutto cosa vuol dire vivere lo sport attraverso l’integrazione, il rispetto delle diversità, la determinazione e la passione nell’inseguire i propri sogni.
 
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Importante operazione antidroga della Guardia di Finanza di Fornono Taro: scoperta una vera e propria coltivazione di cannabis. 

Parma -

La Guardia di Finanza di Fornovo di Taro ha portato a termine un’importante operazione antidroga. Nel corso dell’attività di controllo economico del territorio, i militari, insospettiti dall’atteggiamento circospetto di un commerciante di prodotti agricoli e per il giardinaggio, hanno proceduto ad un attento sopralluogo all’interno del pubblico esercizio. 

In uno spazio appartato dei locali adibiti alla coltivazione ed alla vendita di piante e fiori, le Fiamme Gialle hanno rilevato la presenza di una tenda utilizzata come serra, al cui interno erano state sistemate numerose piante di marijuana, di varie dimensioni, pronte per la vendita. 

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I militari - previo coordinamento con la Procura della Repubblica di Parma - hanno quindi perquisito l’abitazione del commerciante, rinvenendo - all’interno di un garage perfettamente attrezzato quale serra - un numero ancora più cospicuo di analoghe piante.  

Una vera e propria coltivazione indoor di cannabis

Sono state poste sotto sequestro 112 piante di marijuana, tutte di altezza compresa tra gli 80 ed i 100 cm, oltre a tutte le attrezzature adoperate per la coltivazione, ovvero convogliatori di aria calda, essiccatori, spine temporizzate, lampade, alternatori di corrente, fertilizzanti, aeratori, ventilatori e termostati.

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Pubblicato in Cronaca Parma

"Aiutatemi, mi hanno prima minacciato e poi rapinato. Si sono portati via tutto l’incasso". Ma era una bufala. Pare si fosse inventato tutto, dall’aggressione al furto di svariate centinaia di euro il titolare cinese di un noto centro scommesse di via Giardini, a Formigine.

L’uomo, infatti, domenica notte ha chiamato le forze dell’ordine denunciando di essere appena stato rapinato da una banda composta da almeno tre persone. Secondo la testimonianza della presunta vittima i tre, infatti, a volto scoperto sarebbero entrati nel centro scommesse quando, in quel momento, vi erano pochissimi clienti. Un’irruzione veloce e violenta: i malviventi gli avrebbero mostrato un coltello, facendogli capire che, in caso di rifiuto a consegnare loro il denaro, sarebbe stato ferito. La banda si sarebbe fatta poi consegnare l’intero presunto incasso della serata, circa settemila euro per poi fuggire con l’arma tra le mani e i contanti.

I militari intervenuti avrebbero svolto subito tutti gli accertamenti del caso, dall’analisi dei filmati delle telecamere della zona a quella del racconto fatto dalla vittima. Qualcosa, però, nella descrizione del cinese avrebbe ‘fatto acqua’ tanto che, alla fine, l’uomo avrebbe ammesso di aver simulato la rapina. Se la simulazione di reato sarà confermata, il titolare della sala slot rischierà denunce pesanti. Ieri, contattato, lo stesso ha dichiarato di non aver mai subito rapine negli ultimi giorni.

La motivazione alla base del gesto, però, non sarebbe chiara anche se non si esclude che l’uomo puntasse poi ad ottenere il risarcimento. Gli accertamenti sulla dinamica dei fatti sono comunque in corso anche per capire, appunto, cosa abbia spinto eventualmente il titolare della sala scommesse ad inventare un episodio così grave che, anche in paese, non può che sollevare preoccupazione vista l’escalation di reati violenti che caratterizza, purtroppo, il territorio.

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L’episodio è avvenuto domenica mattina su un mezzo di linea SETA. Dopo essere stato sollecitato a timbrare il titolo di viaggio, un uomo di nazionalità straniera ha dato in escandescenze e si è prima scagliato verbalmente contro il conducente, per poi accanirsi a più riprese contro il bus.

REGGIO EMILIA –

Aveva il biglietto dell’autobus, ma non ne voleva assolutamente sapere di timbrarlo, regolarizzando la sua posizione. Così, di fronte ai ripetuti solleciti del conducente, ha dato in escandescenze e ha scatenato un putiferio.

I fatti risalgono a domenica mattina, quando un autista di SETA si è rivolto alle Forze dell’Ordine per riferire di un’aggressione avvenuta in via Foscato, al capolinea degli autobus. Agli uomini della Volante intervenuti sul posto, l’autista, un 47 enne residente a Rubiera ha raccontato di essere stato aggredito e minacciato, senza tuttavia che si passasse dalle parole ai fatti, da uno straniero a cui aveva ripetutamente chiesto di convalidare il titolo di viaggio. 

Il “portoghese”, a un certo punto, è sceso dal bus e ha forzato la porta anteriore, senza però causare grossi danni. Non avendo ottenuto soddisfazione, è risalito a bordo continuando a mostrarsi aggressivo nei confronti del conducente. È poi sceso di nuovo e ha tentato di impadronirsi di una griglia di un tombino. Andando nuovamente in fumo il suo tentativo di danneggiamento, si è accanito contro il bus con calci e pugni. Il conducente, a questo punto, avendo già ritardato la ripresa del servizio pubblico, ha ripreso la corsa. Giunto in via Campobasso, l’autista si è reso conto che lo straniero aveva letteralmente “inseguito” il bus. Questa volta era “armato” di un cestino dei rifiuti, scardinato chissà dove, è ha cominciato a colpire la porta della salita, riuscendo a infrangerne il vetro. A questo punto, il conducente ha chiamato le Forze dell’Ordine, ma al loro arrivo, lo straniero si era già dileguato ed è stato impossibile risalire alla sua identità.

Ai danni alla porta di ingresso dell’autobus, si aggiungono anche quelli dovuti all’interruzione di servizio pubblico.

 

 

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Intervento innovativo e salvavita conferma il Santa Maria Nuova di Reggio Emilia come centro di riferimento per i trattamenti delle ostruzioni di Laringe e Trachea nell’adulto e nel bambino.

Reggio Emilia

Un’urgenza respiratoria acuta su una ragazza di 24 anni è stata affrontata e risolta con successo nei giorni scorsi grazie a una procedura chirurgica innovativa nelle sale operatorie dell’ospedale Santa Maria Nuova. A eseguirla l’equipe di Otorinolaringoiatria (ORL) diretta dal dottor Angelo Ghidini in stretta collaborazione con la struttura complessa di Anestesia e Rianimazione diretta dal dottor Giorgio Francesco Danelli.

La giovane paziente, proveniente da fuori regione aveva un grave restringimento della trachea che impediva la respirazione per questo è stata sottoposta a un primo intervento di ricostruzione della trachea, e successivamente a una dilatazione endoscopica a completamento dell’operazione iniziale.

Si tratta di un tipo di intervento che viene effettuato in pochi centri selezionati a livello nazionale e ora anche a Reggio Emilia. E’ possibile eseguirlo al Santa Maria Nuova da circa un anno, grazie all’esperienza che il dottor Ghidini, approdato all’Arcispedale nel 2018, ha maturato nei tanti anni di lavoro con il professor Presutti, direttore della struttura complessa di Otorinolaringoiatria del Policlinico di Modena e ordinario all’Università di Modena e Reggio Emilia. Tali procedure chirurgiche vengono effettuate in pazienti affetti da stenosi laringo-tracheali (restringimento abnorme delle vie aeree) sia di tipo malformativo (soprattutto per quanto riguarda i bambini), che di tipo post-traumatico e/ tumorale .

Lo straordinario risultato è il frutto di una collaborazione nata e proseguita negli anni a livello nazionale e internazionale con i principali esperti nel settore che ha portato i maggiori professionisti al mondo al Santa Maria Nuova nel corso di un convegno realizzato nel marzo scorso.

“La realizzazione di questi interventi – spiega il dottor Ghidini - è oggi resa possibile dall’istituzione del “Laryngo-tracheal team” voluto dalla Direzione aziendale e in grado di operare sia su pazienti pediatrici che adulti. Una squadra che si è di recente completata grazie alla sempre più fattiva collaborazione fra team chirurgici-endoscopici Orl, team anestesiologici e team infermieristici di sala operatoria”.

“Queste procedure – mette in luce il dottor Danelli – si possono attuare solo con una perfetta sincronizzazione dei tempi chirurgici e anestesiologici in quanto a differenza che con un’anestesia generale il paziente deve essere mantenuto in ventilazione spontanea, vale a dire senza intubazione, consentendo ai chirurghi di lavorare a livello tracheale. L’obiettivo può essere raggiunto ricorrendo a tecniche di anestesia endovenosa con uno stretto monitoraggio neurologico e cardio respiratorio atto a garantire la sicurezza dei pazienti”.

 

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Le Direzioni Generali di Azienda USL e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma informano i cittadini che, in occasione dello sciopero indetto da Unione Sindacale di Base nella giornata del 10 maggio si potrebbero verificare disagi nella consueta attività.

Saranno, comunque, garantiti i servizi sanitari urgenti.

 

Pubblicato in Cronaca Parma

Migliora il meteo in tutta l'Emilia-Romagna, ma resta allerta arancione fino alla mezzanotte di domani tra Parma e Ferrara. Circa 250 volontari di Protezione civile al lavoro e interventi urgenti per evitare criticità. Sorvegliati speciali il Reno e il Samoggia nel bolognese, il Tiepido nel modenese e il Tresinaro nel reggiano. In 36 ore piogge fino a 100 millimetri e neve sopra i 400 metri, non accadeva da oltre 60 anni. Trecento interventi dei vigili del fuoco e 10mila distacchi di energia elettrica.

Bologna -
 
 
Migliora la situazione meteo in Emilia-Romagna dove, fino alla mezzanotte di domani, resta però l’allerta arancione per criticità idrauliche e idrogeologiche nella pianura tra Parma e Ferrara, per le piene dei corsi d’acqua. Sono la conseguenza delle abbondanti precipitazioni delle ultime 36 ore con piogge fino a 100 millimetri e la neve che, dopo oltre 60 anni, è tornata a fare la sua comparsa nel mese di maggio sopra i 400 metri d’altezza

La Protezione civile regionale ha monitorato costantemente l’evolversi della situazione, in stretto contatto con i Comuni e le strutture territoriali; ha messo in campo, dove necessario, interventi urgenti per evitare il verificarsi di criticità. Circa 250 i volontari impiegati per la sicurezza e la vigilanza del territorio in tutta la regione.

Alta l’attenzione nei comuni di Castel MaggioreArgelato e San Giorgio di Piano, interessati dall’alluvione del Reno di due mesi fa: dalla prima mattina di ieri si è attivato un costante servizio di vigilanza fluviale per verificare in modo puntuale lo sviluppo della piena.

Due i fiumi che hanno superato la soglia idrometrica di allarme: il Samoggia nel bolognese e il torrente Tiepido nel modenese. Il Tresinaro, nel reggiano, ha superato il livello di preallarme.

Sul Samoggia, dove oggi la piena sta defluendo velocemente, durante la notte si sono rimosse le alberature e i residui di legna portati dalle acque e accumulati nei pressi del Ponte di Lorenzatico, tra i comuni di Sala Bolognese e San Giovanni in Persiceto. Un successivo intervento, programmato già dopo gli eventi di inizio febbraio, prenderà il via nelle prossime settimane per continuare il taglio della vegetazione e l’allontanamento dei materiali trasportati dal fiume, dal Ponte di Lorenzatico alla confluenza nel Reno. Entro l’anno saranno anche conclusi i lavori di innalzamento e allargamento degli argini del Samoggia, nel tratto di due chilometri e mezzo che corre a monte dello stesso Ponte. Le opere dal valore 4 milioni 400 mila euro sono al momento sospese per la stagione invernale e riprenderanno appena le condizioni meteo lo permetteranno.

Nel modenese, i lavori di sagomatura e modellazione dell’alveo del Tiepido recentemente terminati a San Vito di Spilamberto hanno evitato l’allagamento dell’abitato. Analoga la rilevanza dimostrata dalle opere compiute sul torrente Fossa. Ieri e durante la scorsa notte si sono compiuti interventi di rimozione dei materiali portati dalle acque e si sono sistemati alcuni smottamenti. Sono in corso ricognizioni puntuali per gli effetti della perturbazione sulla costa.

Per quanto riguarda il dissesto idrogeologico, la situazione più rilevante è quella di Pianoro (Bologna) dove è crollato un muro di sostegno ed una palazzina è stata evacuata: una famiglia è alloggiata in albergo, le altre hanno trovato autonoma sistemazione. 

Forti raffiche di vento hanno infine interessato il ferrarese e il bolognese. Unite alla caduta degli alberi in Appennino hanno portato a circa 10.000 distacchi di energia elettrica. I vigili del fuoco hanno svolto circa 300 interventi, per lo più legati alle interruzioni della corrente. L’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile è in costante contatto con i gestori delle reti per aggiornamenti e supporto sull’andamento degli interventi di ripristino.

 

Fonte: Regione ER

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Appenino imbiancato: drastico abbassamento delle temperature e abbondanti nevicate. Nelle zone più alte della Val Parma e della Val Taro fino a 50 cm di neve. Disagi nel comune di Langhirano.

Parma -

Articolo e foto a cura di Cinzia Bocci

Chi si è svegliato domenica mattina sull’Appennino Parmense avrà probabilmente pensato di essere stato sbalzato indietro nel tempo e, anziché aver appena festeggiato Pasqua, di dover presto addobbare l’albero di Natale. La colpa non è certo da attribuire alla fantascienza, bensì a quella che gli esperti hanno chiamato ‘sciabolata artica’, vero e proprio colpo di coda invernale, che ha causato un drastico abbassamento delle temperature e portato abbondanti nevicate.

Ad essere maggiormente interessate sono state le zone più alte della Val Parma e della Val Taro fino ai 700 metri, dove questa mattina sono stati misurati fino a 50 cm di neve, ma nel pomeriggio di ieri le precipitazioni nevose sono arrivate anche a quote decisamente più basse, raggiungendo i comuni di Calestano, Langhirano e Lesignano Bagni, dove condizioni meteorologiche simili non si vedevano dal lontano 1957.

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                    Ranzano nel Comune di Palanzano (PR) durante la nevicata 

Diversi disagi sono stati registrati lungo le strade secondarie dove molti rami e alberi, appesantiti dalla neve, sono crollati lungo le strade, rendendo difficile la circolazione; fortunatamente però, anche grazie agli avvisi preventivi della protezione civile e delle amministrazioni comunali, che invitavano la popolazione alla massima attenzione e a mettersi in viaggio solo in caso di estrema necessità, non ci sono state conseguenze più gravi.

Diversa invece la situazione in Valcieca e nella frazione di Cozzano, nel comune di Langhirano, dove la popolazione è rimasta senza corrente elettrica da questa notte, a causa della caduta di alcuni alberi sui cavi dell’alta tensione. La situazione sta lentamente tornando alla normalità in queste ultime ore grazie all’intervento dei tecnici Enel e all’installazione di generatori provvisori. Non si prevedono ulteriori precipitazioni, almeno fino a giovedì, mentre a partire da domani, secondo le previsioni, si dovrebbe registrare un progressivo aumento delle temperature, rimane però alta l’attenzione per i fiumi, gonfiati dalle abbondanti piogge e dal progressivo scioglimento della neve, tanto è vero che la protezione civile ha diramato una nuova allerta per criticità idrogeologica nella provincia di Parma valida fino alla mezzanotte di mercoledì.

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                           Neviano degli Arduini oggi

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Si chiama “In The Name of Africa” l’iniziativa che si terrà – in occasione della festa della Mamma - a Parma, in Piazza Duomo, sabato 11 maggio a partire dalle ore 9.00 (fino alle 19.00). L’obiettivo è raccogliere fondi per sostenere le madri di Beira e fornire loro cibo sano e nutriente, ma anche sementi e strumenti per l’agricoltura.

Parma

10 mila piatti “vuoti” da riempire. Oltre 5 mila palloncini rossi a forma di cuore. Un grande spazio pubblico, simbolo dell’Italia: Piazza Duomo a Parma. E’ questa la ricetta di “In the Name of Africa”, progetto che darà vita – in occasione della Festa della Mamma - alla più grande opera di Pixel Art partecipata e solidale, mai realizzata al mondo. Durante una performance, che vedrà coinvolti tutti i presenti, i piatti disposti nella piazza verranno girati per dar vita all’immagine – ideata e realizzata dal fumettista Altan - di una donna africana, che rimanda a una delle madri di Beira in Mozambico. Obiettivo dell’iniziativa sarà quello di sensibilizzare e raccogliere aiuti proprio per le donne di Beira. Si tratta di un’idea di CEFA ONLUS, realizzata in collaborazione con i Lions Club, con il sostegno della Fondazione Barilla e il patrocinio del Comune di Parma e il Comitato Parma 2020. 

L’evento nasce come un momento di partecipazione e sostegno concreto per le mamme della città di Beira, in Mozambico, con l’obiettivo di dare loro cibo sano e nutriente, sementi e strumenti per la formazione, necessaria per ripartire dopo le disastrose conseguenze del ciclone Idai che ha colpito la zona. Sconfiggere la fame si può, insieme.“Il ciclone ha causato in Mozambico centinaia di morti e migliaia tra feriti e sfollati, colpendo pesantemente anche l’agricoltura locale. Per arginare l’emergenza, il World Food Programme ha selezionato CEFA come uno degli enti incaricati nella distribuzione di alimenti di prima necessità. Ma c’è da arginare anche la perdita della produzione agricola, che comporterà una grave crisi alimentare nei prossimi mesi, e resta da affrontare il problema della potabilizzazione dell’acqua attraverso il cloro, perché l’acqua stagnante ha già provocato 7.500 casi di malaria. Questa iniziativa vuole aiutare subito le persone del posto, ma anche dare un contributo per far ripartire l’agricoltura locale”, ha spiegato Raoul Mosconi Presidente CEFA.

“La situazione del Mozambico è comune a quella di tante altre realtà, dove alla mancanza di cibo si uniscono i danni del cambiamento climatico. In questo caso tali cambiamenti sono visibili nei danni generati dal ciclone Idai, che rendono impossibile alle popolazioni locali la produzione agricola. Pensare che buona parte di questi fenomeni climatici estremi sono generati e influenzati anche dal modo in cui produciamo il cibo rende chiara l’esigenza di ripensare i nostri sistemi alimentari. In questo percorso di cambiamento il ruolo delle donne appare centrale, visto che rappresentano il 43% della forza lavoro legata all’agricoltura e producono il 70% delle risorse alimentari disponibili (in Africa la percentuale sale all’80%), ecco perché iniziative come questa giocano un ruolo importante nell’auspicato processo di trasformazione che stiamo invocando”, ha spiegato Anna Ruggerini, Direttore Operativo di Fondazione Barilla.

“Il bisogno umanitario che sta affrontando la comunità di Beira non ha lasciato indifferenti i Lions Club di Parma che, in accordo con il Governatore del Distretto 108 TB, hanno messo in campo tutte le loro capacità e competenze per fornire un aiuto concreto. I Lions di tutto il mondo sono uniti dall’impegno di contribuire ad eliminare la fame e la povertà. Da questa manifestazione,unica nel suo genere, si diffonde un importante messaggio sociale di stimolo, sensibilizzazione e riflessione affinché ognuno di noi si interroghi sul “cosa” si possa fare di concreto per combattere la fame nel mondo. I Lions di Parma sono particolarmente felici di essere promotori di questo evento e di condividerne principi e finalità”, ha dichiarato Mauro Delsante, Presidente del Lions club Langhirano Tre Valli, anche a nome degli altri club Lions di Parma che hanno collaborato all’organizzazione della manifestazione

L’iniziativa che si svolgerà con il patrocinio e la collaborazione dell’Assessorato alla Cooperazione Internazionale del Comune di Parma viene presentata con entusiasmo anche dall’assessora Nicoletta Paci. “Un nuovo ponte tra Parma e l’Africa verrà istituito nel cuore di Parma. Un’iniziativa che sottolinea i bisogni di un Paese che sentiamo vicino e che ci chiama alla responsabilità della solidarietà. Non posso che essere orgogliosa, poi, che Parma abbia ideato ed ospiti una manifestazione coinvolgente e di impatto che va a sottolineare i bisogni di donne, madri e bambini”.

Per l’occasione, Piazza del Duomo a Parma verrà allestita con circa 10mila piatti vuoti, a rappresentare la fame e malnutrizione. Volontari e partecipanti all’evento daranno vita ad una rappresentazione artistica senza precedenti: i piatti, infatti, saranno girati per creare un profilo di donna, una mamma africana, motore e simbolo dello sviluppo del Paese.

La performance di Pixel Art, anteprima per Parma 2020, quando la Città sarà Capitale Italiana della Cultura, è un evento che va oltre la cooperazione e la solidarietà. Si pone anche l’obiettivo di attivare pratiche nuove di difesa degli spazi pubblici dove lo spirito di cittadinanza ed il senso di comunità trovano espressione attraverso l’aspetto ludico ed informale che è espressione naturale di una performance artistica.

 

COSA PUOI FARE TU?

Partecipa all’evento e contribuisci a diffondere la consapevolezza che la figura della mamma, e della donna, è importante per sconfiggere la fame e la malnutrizione in Mozambico.

Ognuno di noi può fare qualcosa, essere un “piccolo pixel” per la costruzione di un’immagine, una visione per un mondo più giusto ed equo. Con una donazione di € 5.00, riceverai un palloncino a forma di cuore da posizionare sui piatti vuoti e riceverai una tovaglietta ricordo disegnata per l'evento da Altan.

Aiutare è semplice: con bonifico bancario c/o Banca Intesa IBAN IT11V0306902482074000004107 a CEFA.

Prova ad essere anche tu il futuro per qualcun altro, fai la tua parte! Nel pomeriggio, eventi artistici e culturali daranno vita al clima festoso che trascinerà i presenti fino alle ore 19, quando “In The Name of Africa” si concluderà.

 

Per info e contatti:

CEFA Onlus - tel. 051/520285 - email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Pubblicato in Cronaca Parma
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