Nel giorno dedicato alle vittime del terrorismo, giovedì 9 maggio, Modena ha commemorato Aldo Moro e Marco Biagi.
In largo Aldo Moro, è stata deposta una corona alla stele che ricorda lo statista rapito e assassinato dalle Brigate Rosse, dopo l’eccidio degli uomini della sua scorta. E un’altra corona è stata deposta davanti alla lapide sulla sede della Fondazione Marco Biagi, nel piazzale intitolato al giuslavorista vittima delle Br. Alla commemorazione hanno partecipato Marina Orlandi, vedova di Marco Biagi, e il rettore Angelo O. Andrisano.
All’iniziativa, che ricorda le vittime del terrorismo nel “giorno della memoria dei caduti in tempo di pace” che si commemora ogni anno il 9 maggio, proprio il giorno dell’uccisione di Aldo Moro nel 1978, hanno partecipato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, la presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti, il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei, il prefetto Patrizia Paba, il procuratore Paolo Giovagnoli, le autorità cittadine e rappresentanti dell’Università e della Fondazione Biagi.
Fonte: Comune di Modena
Dimissioni del direttore generale dell'Azienda Usl di Modena, Massimo Annicchiarico. L'assessore Venturi: "Prendiamo atto con rammarico della decisione, ed esprimiamo la massima stima nei confronti di un ottimo e qualificato professionista".
Modena -
Le dimissioni del dottor Massimo Annicchiarico direttore generale dell’Azienda Usl di Modena, dal primo marzo 2015, sono state rassegnate oggi al presidente della Regione.
“È con rammarico che prendiamo atto della decisione del dottor Massimo Annicchiarico di dimettersi dall’incarico di direttore generale dell’Azienda Usl di Modena. Desideriamo pertanto esprimere la massima stima nei confronti di un ottimo e qualificato professionista, che in questi anni si è impegnato senza riserve per migliorare la sanità modenese. Già nelle prossime sedute di Giunta procederemo ad individuare il sostituto per garantire la continuità operativa all’Azienda”.
Queste le parole dell’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, a seguito delle dimissioni rassegnate oggi al presidente della Regione.
“Del suo lavoro in questi quattro anni alla guida di una delle più importanti Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna- commenta Venturi-, ho potuto apprezzare la dedizione, il senso delle istituzioni e la capacità di gestire con grande responsabilità le risorse a disposizione. Con un solo obiettivo: assicurare ai cittadini strutture e servizi sempre migliori e qualificati, in una situazione di equilibrio economico-finanziario”.
“Il dottor Annicchiarico- chiude l’assessore- ha lavorato bene e ha raggiunto risultati importanti, sempre valutati positivamente dal livello regionale. Non possiamo quindi che formulargli i nostri migliori auguri per il futuro”.
Non si conoscono i motivi che abbiamo spinto il direttore alle dimissioni. Negli ultimi anni, il suo operato era stato al centro di numerose polemiche fra cui, quella riferita ad un post Facebook pubblicato sulla sua pagina personale riguardante i casi di virus West Nile.
Il corpo senza vita di una donna é stato trovato questa mattina a Borgonovo in provincia di Piacenza. Inutili i soccorsi arrivati sul posto. I profondi tagli sul collo fanno pensare ad un’ipotesi di omicidio. Il cadavere é stato trovato dai Vigili del Fuoco, entrati insieme ai Carabinieri, sfondando la porta di casa.
La donna, 45enne, di origine marocchina viveva con marito e figli che attualmente risultano irreperibili.
Sono in corso le indagini, la zona attorno allo stabile é stata isolata e transennata.
USB - Unione Sindacale di Base - proclama lo sciopero generale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata dell’ 10 maggio 2019. Di seguito i servizi garantiti dal Comune di Parma.
Nell'occasione verranno comunque garantiti i servizi minimi essenziali: Servizi Demografici – Stato Civile: denunce nascite e decessi. Polizia Municipale: pronto intervento per incidenti e situazioni di emergenza, Centrale Operativa. Scuole Comunali dell’Infanzia e Asili Nido: ogni plesso ha provveduto a comunicare ai genitori che in tale giornata a causa dello sciopero potrebbe non essere garantito il regolare funzionamento del servizio. Servizi Sociali: l’Assistenza Domiciliare agli Anziani sarà garantita dalle Cooperative e rimarranno attivi il Centro Ascolto Caritas per quanto riguarda l’Area Adulti e Immigrazione e il pronto intervento a tutela dei minori per quanto riguarda l’Area Minori. Servizio Politiche per i Disabili: è stata inviata comunicazione ai dirigenti scolastici che non sarà garantita la presenza del personale socio-educativo-assistenziale in servizio.
Si potrebbero creare disservizi, nei diversi settori del Comune compreso il Servizio sportello e relazioni con il cittadino al Duc.
Fonte: Comune di Parma
Una gita scolastica che poteva finire in tragedia. Per fortuna un professore, in accompagnamento ai ragazzi, si é accorto che l’autista non era in grado di continuare il viaggio.
È accaduto questa mattina. 23 alunni della Scuola media Aldo Moro di Cerino Laghetto (MB), si stavano recando in gita scolastica nella provincia di Grosseto, quando, il professore accortosi che il conducente del mezzo si trovava in condizioni psicofisiche alterate, ha prontamente avvisato il 113.
Il pullman si trovava sull’autostrada A1, in direzione di Bologna. La telefonata, considerata la gravità della situazione, ha fatto immediatamente attivare, per il tramite del Centro Operativo di Novate Milanese, il coordinamento di tutte le pattuglie in servizio su quella tratta. Una pattuglia della polizia stradale di Parma, nei pressi del KM 96 nel territorio del comune di Fontanellato (PR), é riuscita ad intercettare e fermare il veicolo.
Il conducente, un italiano di 52 anni residente nella provincia di Varese, é stato subito sottoposto al test con etilometro che ha rivelato un tasso di concentrazione alcolemica superiore al 2 gr/l. La normativa prevede al riguardo che i conducenti professionali debbano circolare con tasso pari a 0 gr/l. La pena, in questi casi, prevede l’arresto fino a 1 anno e 6 mesi e una sanzione sino a 9.000 Euro.
La violazione, da cui consegue la revoca della patente di guida, costituisce giusta causa di licenziamento.
I ragazzi hanno perciò atteso l’arrivo di un autobus, prontamente messo a disposizione da una impresa della provincia di Parma, e dopo essere stati rifocillati anche grazie all’intervento di personale della Società Concessionaria, che ha loro distribuito bevande e snack, sono ripartiti per la loro destinazione intorno alle ore 11.00
L’intervento effettuato richiama l’importanza dei controlli che la Polizia Stradale giornalmente effettua sull’intero Territorio nazionale, d’intesa con il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca per la prevenzione e repressione di fenomeni di tal genere.
Cinque episodi di molestie sessuali commessi, in tempi diversi, in danno di giovani ragazze che viaggiavano a bordo di treni della linea Bologna - Milano.
Al termine di un’indagine condotta in collaborazione tra Polizia Ferroviaria e Squadra Mobile della Questura di Piacenza, un cittadino straniero è stato ritenuto responsabile e arrestato in esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare emesso dall’Autorità Giudiziaria.
L'indagine si colloca all'interno di un ampio servizio straordinario che la Polizia Ferroviaria ha attutato nelle ultime settimane. Il personale della Polizia di Stato in servizio presso il Compartimento Polizia Ferroviaria per l’Emilia Romagna ha, infatti, identificato 8.849 persone, di cui 1.940 con precedenti di Polizia, controllato oltre 600 bagagli al seguito dei viaggiatori, effettuato un arresto, denunciato in stato di libertà 21 individui, sequestrato 110 grammi di sostanza stupefacente, elevato 47 sanzioni amministrative di cui 38 in materia di sicurezza ferroviaria, rintracciato 5 minorenni e controllato 160 veicoli.
I 21 soggetti sono stati denunciati in stato di libertà per vari reati tra cui: furto, reati connessi agli stupefacenti, violazione delle norme sul soggiorno, danneggiamento, rifiuto di generalità, e inottemperanza al foglio di via obbligatorio.
Le attività, coordinate dal Centro Operativo Compartimentale della Polizia Ferroviaria mediante i sistemi di geolocalizzazione delle pattuglie e remotizzazione delle immagini di stazione, sono state ottimizzate grazie all’utilizzo degli smartphone di ultima generazione in dotazione alle pattuglie per il controllo in tempo reale dei documenti elettronici ed estese ai depositi bagagli, anche con il ricorso a metal detector ed unità cinofile della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza.
Nella provincia di Parma, il personale del Posto di Polizia Ferroviaria ha identificato 217 persone, di cui 65 con precedenti di Polizia, controllato numerosi bagagli al seguito dei viaggiatori e denunciato in stato di libertà 1 individuo.
Importante operazione antidroga della Guardia di Finanza di Fornono Taro: scoperta una vera e propria coltivazione di cannabis.
Parma -
La Guardia di Finanza di Fornovo di Taro ha portato a termine un’importante operazione antidroga. Nel corso dell’attività di controllo economico del territorio, i militari, insospettiti dall’atteggiamento circospetto di un commerciante di prodotti agricoli e per il giardinaggio, hanno proceduto ad un attento sopralluogo all’interno del pubblico esercizio.
In uno spazio appartato dei locali adibiti alla coltivazione ed alla vendita di piante e fiori, le Fiamme Gialle hanno rilevato la presenza di una tenda utilizzata come serra, al cui interno erano state sistemate numerose piante di marijuana, di varie dimensioni, pronte per la vendita.
I militari - previo coordinamento con la Procura della Repubblica di Parma - hanno quindi perquisito l’abitazione del commerciante, rinvenendo - all’interno di un garage perfettamente attrezzato quale serra - un numero ancora più cospicuo di analoghe piante.
Una vera e propria coltivazione indoor di cannabis.
Sono state poste sotto sequestro 112 piante di marijuana, tutte di altezza compresa tra gli 80 ed i 100 cm, oltre a tutte le attrezzature adoperate per la coltivazione, ovvero convogliatori di aria calda, essiccatori, spine temporizzate, lampade, alternatori di corrente, fertilizzanti, aeratori, ventilatori e termostati.
"Aiutatemi, mi hanno prima minacciato e poi rapinato. Si sono portati via tutto l’incasso". Ma era una bufala. Pare si fosse inventato tutto, dall’aggressione al furto di svariate centinaia di euro il titolare cinese di un noto centro scommesse di via Giardini, a Formigine.
L’uomo, infatti, domenica notte ha chiamato le forze dell’ordine denunciando di essere appena stato rapinato da una banda composta da almeno tre persone. Secondo la testimonianza della presunta vittima i tre, infatti, a volto scoperto sarebbero entrati nel centro scommesse quando, in quel momento, vi erano pochissimi clienti. Un’irruzione veloce e violenta: i malviventi gli avrebbero mostrato un coltello, facendogli capire che, in caso di rifiuto a consegnare loro il denaro, sarebbe stato ferito. La banda si sarebbe fatta poi consegnare l’intero presunto incasso della serata, circa settemila euro per poi fuggire con l’arma tra le mani e i contanti.
I militari intervenuti avrebbero svolto subito tutti gli accertamenti del caso, dall’analisi dei filmati delle telecamere della zona a quella del racconto fatto dalla vittima. Qualcosa, però, nella descrizione del cinese avrebbe ‘fatto acqua’ tanto che, alla fine, l’uomo avrebbe ammesso di aver simulato la rapina. Se la simulazione di reato sarà confermata, il titolare della sala slot rischierà denunce pesanti. Ieri, contattato, lo stesso ha dichiarato di non aver mai subito rapine negli ultimi giorni.
La motivazione alla base del gesto, però, non sarebbe chiara anche se non si esclude che l’uomo puntasse poi ad ottenere il risarcimento. Gli accertamenti sulla dinamica dei fatti sono comunque in corso anche per capire, appunto, cosa abbia spinto eventualmente il titolare della sala scommesse ad inventare un episodio così grave che, anche in paese, non può che sollevare preoccupazione vista l’escalation di reati violenti che caratterizza, purtroppo, il territorio.
L’episodio è avvenuto domenica mattina su un mezzo di linea SETA. Dopo essere stato sollecitato a timbrare il titolo di viaggio, un uomo di nazionalità straniera ha dato in escandescenze e si è prima scagliato verbalmente contro il conducente, per poi accanirsi a più riprese contro il bus.
REGGIO EMILIA –
Aveva il biglietto dell’autobus, ma non ne voleva assolutamente sapere di timbrarlo, regolarizzando la sua posizione. Così, di fronte ai ripetuti solleciti del conducente, ha dato in escandescenze e ha scatenato un putiferio.
I fatti risalgono a domenica mattina, quando un autista di SETA si è rivolto alle Forze dell’Ordine per riferire di un’aggressione avvenuta in via Foscato, al capolinea degli autobus. Agli uomini della Volante intervenuti sul posto, l’autista, un 47 enne residente a Rubiera ha raccontato di essere stato aggredito e minacciato, senza tuttavia che si passasse dalle parole ai fatti, da uno straniero a cui aveva ripetutamente chiesto di convalidare il titolo di viaggio.
Il “portoghese”, a un certo punto, è sceso dal bus e ha forzato la porta anteriore, senza però causare grossi danni. Non avendo ottenuto soddisfazione, è risalito a bordo continuando a mostrarsi aggressivo nei confronti del conducente. È poi sceso di nuovo e ha tentato di impadronirsi di una griglia di un tombino. Andando nuovamente in fumo il suo tentativo di danneggiamento, si è accanito contro il bus con calci e pugni. Il conducente, a questo punto, avendo già ritardato la ripresa del servizio pubblico, ha ripreso la corsa. Giunto in via Campobasso, l’autista si è reso conto che lo straniero aveva letteralmente “inseguito” il bus. Questa volta era “armato” di un cestino dei rifiuti, scardinato chissà dove, è ha cominciato a colpire la porta della salita, riuscendo a infrangerne il vetro. A questo punto, il conducente ha chiamato le Forze dell’Ordine, ma al loro arrivo, lo straniero si era già dileguato ed è stato impossibile risalire alla sua identità.
Ai danni alla porta di ingresso dell’autobus, si aggiungono anche quelli dovuti all’interruzione di servizio pubblico.