Le segreterie territoriali delle sigle sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal, Ugl e le Rsa di Seta hanno indetto per oggi uno sciopero unitario del trasporto pubblico nelle province di Reggio e Modena -
Reggio Emilia, 17 febbraio 2014 - Ivan Rocchi
La mobilitazione interesserà il personale Seta nelle ultime 4 ore di lavoro, ovvero dalle 17.30 alle 21.30. Sempre per oggi, lunedì 17 febbraio gli stessi sindacati hanno proclamato uno sciopero provinciale di 24 ore a Modena. Per i servizi urbani di Modena, Carpi e Sassuolo le corse sono garantite dalle 6.30 alle 8.30 e dalle 12.00 alle 16.00, mentre per il servizio extraurbano dalle 6.00 alle 8.30 e dalle 12.30 alle 16.00. Per ogni informazione è a disposizione degli utenti il servizio telefonico di Seta al numero 840000216.
La rabbia dei sindacati deriva dal fatto che Seta ha deciso di assumere 4 autisti per il bacino di Reggio, ma invece che pescarli tra i lavoratori reggiani dell'azienda che sono ancora precari, li ha presi da una lista vecchia ormai 4 anni e relativa all'allora azienda modenese di trasporto pubblico Actm. "La Direzione di Seta – scrivono le segreterie sindacali di Reggio la smetta di scegliere chi le pare nelle assunzioni: peschi dalla graduatoria dove ci sono centinaia di lavoratori che aspettano e assuma finalmente i 20-25 autisti che mancano da almeno 2 anni", hanno scritto pochi giorni fa i sindacati in un comunicato. Che lamentano anche "ordini di servizio inaccettabili sugli orari dell'officina" e l'introduzione arbitraria sugli autisti di norme non concordate sul risarcimento danni.
"L'incontro dal Prefetto del 24 gennaio scorso è stato inutile e per questo abbiamo proclamato lo sciopero. La Direzione la smetta di far saltare i riposi e conceda le dovute ferie, assumendo tutto il personale che serve. I lavoratori giustamente non ne possono più di questa Direzione arrogante che non ascolta la voce del sindacato e dei lavoratori!", concludono i sindacati nel comunicato.
E la risposta di Seta e del suo amministratore delegato Filippo Allegra non si è fatta attendere. "Anziché rallegrarsi per la buona notizia (ovvero l'assunzione di 4 autisti effettuata da Seta in completa trasparenza e a norma di legge), le organizzazioni sindacali reggiane non trovano di meglio da fare che scagliarsi contro questa decisione, che va nella direzione di potenziare i livelli occupazionali e costituisce peraltro anche una conferma indiretta della buona tenuta dei conti aziendali".
"Si tratta di un atteggiamento inqualificabile e anacronistico, che contraddice lo stile ed il senso di responsabilità che finora hanno contraddistinto l'azione complessiva del sindacato nelle relazioni industriali in Seta e grazie al quale si sono già potuti raggiungere accordi su temi importanti quali l'armonizzazione del salario aziendale, il trattamento economico-normativo dei nuovi assunti, l'orario di lavoro nell'officina di Reggio Emilia ed il premio di risultato (attualmente in fase di erogazione ai dipendenti)".
"I lavoratori di Seta – ha concluso l'ad Filippo Allegra -, ma anche gli utenti e tutti i cittadini reggiani che usufruiscono del nostro servizio, meritano un clima di relazioni industriali più sereno e collaborativo, basato su un leale confronto dialettico e di merito piuttosto che su posizioni massimaliste e dogmatiche".
Un impatto violento che ha visto il decesso sul colpo di due persone che viaggiavano a bordo di una Fiat Punto, lo scontro ha interessato anche una terza autovettura -
Reggio Emilia, 15 febbraio 2014 - Ivan Rocchi
Un grave incidente stradale dalle conseguenze mortali si è verificato la scorsa notte poco dopo le 23,30 lungo la strada provinciale 486 R in località Tressano, nel comune di Castellarano. Un operaio 42enne di Fiorano Modenese e una 40enne barista di Castellarano che viaggiavano a bordo di una Fiat Punto condotta dall'uomo, hanno perso la vita per i gravi traumi riportati in seguito allo schianto. Ricoverati in gravi condizioni a Baggiovara due cittadini cinesi: un operaio 41enne e un'operaia 34enne entrambi a bordo di una Mercedes 220 C condotta dall'uomo. Nell'incidente è rimasto coinvolto anche un 27enne operaio di Formigine che conduceva un'autovettura C4.
Sul posto sono intervenuti subito i carabinieri di Castellarano e i vigili del fuoco di Sassuolo. Secondo una prima ricostruzione, si sarebbe verificato un frontale tra la Fiat Punto e la Mercedes. Un impatto violento che ha visto il decesso sul colpo dei due che viaggiavano a bordo della Fiat Punto. In conseguenza dello scontro è stata interessata una terza autovettura condotta dal predetto 27enne di Formigine. Le tre autovetture sono state sequestrate dai carabinieri di Castellarano, mentre le salme delle due vittime sono state poste a disposizione della Procura reggiana titolare dell'inchiesta.
La truffa ai danni di oltre 40 clienti modenesi e reggiani -
Modena, 12 febbraio 2014 -
Un assicuratore modenese, di 56 anni è accusato di truffa ai danni di oltre 40 clienti tra modenesi e reggiani. L'indagine della Guardia di Finanza ha preso piede dopo le denunce di alcune vittime. L'uomo, impiegato nella filiale di una nota agenzia proponeva ai clienti di subentrare in contratti già esistenti, all'insaputa dei reali intestatari e dell'agenzia assicurativa. Gli importi dei subentri, tramite assegno, venivano versati direttamente dall'assicuratore sul suo conto. In alcuni casi le polizze erano il risultato di materiale contraffatto dall'assicuratore.
Le ricerche degli uomini del Soccorso alpino sono iniziate ieri verso sera nella zona sciistica di Pratospilla: ritrovato sul Monte Bocco -
Parma, 12 febbraio 2014 -
Intense le ricerche condotte nella tarda serata di ieri dagli uomini del Soccorso alpino alla ricerca di un giovane disperso nella zona sciistica di Pratospilla, nel comune di Monchio delle Corti, a circa 1.350 metri di altitudine. L'Ansa riporta che l' escursionista, un 34enne di Langhirano, era andato a togliere alcune segnalazioni per una gara di scialpinismo annullata nei giorni scorsi per maltempo. Perdendo l'orientamento a causa di una fitta nebbia e di una nevicata, si è ritrovato sul versante opposto, quello toscano, del Monte Bocco ed ha chiamato il 118. E' stato ritrovato fortunatamente in buone condizioni di salute, attorno alle 23 di ieri sera.
Il giovane operaio originario di Sorbolo, si trovava all'interno dell'azienda Tecnoelettra di Guastalla, impegnato nel collaudo di un quadro elettrico -
Parma, 11 febbraio 2014 -
Un tragico incidente sul lavoro e a farne le spese, un ragazzo di soli 29 anni. E' accaduto questa mattina, mentre il giovane operaio originario di Sorbolo, si trovava all'interno dell'azienda Tecnoelettra di Guastalla, nel reggiano, impegnato nel collaudo di un quadro elettrico. Sono ancora in corso di accertamento le cause, ma secondo una prima ricostruzione al vaglio dei carabinieri e della Medicina del lavoro, l'uomo era impegnato nella verifica di un apparato prodotto, quando è rimasto colpito da una scarica, che ne ha provocato la morte sul colpo. Sul posto sono intervenuti i soccorsi, che hanno provato a rianimarlo, ma il giovane non c'è stato niente da fare; è morto dopo l'arrivo all'ospedale di Guastalla.
Il 45enne è accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni, perché infliggeva abitualmente alla moglie 40enne sofferenze psicologiche e fisiche, anche in presenza dei figli piccoli -
Reggio Emilia, 11 febbraio 2014 - di Ivan Rocchi
La minacciava ripetutamente di morte, la offendeva quotidianamente e la picchiava con calci e pugni, costringendola a trovare rifugio nella camera da letto per sottrarsi alle violenze. Un incubo fatto di violenze gratuite e durato più di due anni, che finalmente si è concluso ieri con l'allontanamento dell'uomo dall'abitazione dove viveva con la moglie e il figlio, nel comprensorio ceramico reggiano.
Il 45enne è accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni, perché infliggeva abitualmente alla moglie 40enne sofferenze psicologiche e fisiche, anche in presenza dei figli piccoli. Ultimamente, con schiaffi, pugni e calci le aveva provocato diverse lesioni. In seguito alle indagini condotte, i carabinieri di Castellarano l'hanno denunciato alla procura reggiana, che poi ha richiesto e ottenuto dal Tribunale della Libertà di Bologna l'applicazione nei confronti dell'uomo della misura cautelare di allontanamento domiciliare.
Ieri i carabinieri di Castellarano hanno quindi eseguito il provvedimento coercitivo, rintracciando l'uomo e allontanandolo dall'abitazione, alla quale non potrà nemmeno avvicinarsi.
I due neonati dovevano essere trasportati da Bologna a Parma -
Parma, 11 febbraio 2014 -
Un viaggio che dall' Ospedale S. Orsola di Bologna doveva trasportare due neonati all' Ospedale Maggiore di Parma, ha visto l' ambulanza prendere improvvisamente fuoco. E' accaduto ieri pomeriggio, intorno alle 17. Il mezzo si trovava sull'A1 all'altezza di Modena Sud, quando un guasto al motore ha causato il rogo, a cui è seguito l'intervento dei Vigili del fuoco. Per fortuna, i due neonati sono stati messi in salvo dai neonatologi e portati in termoculle su un'altra ambulanza, messa a disposizione dal 118 di Modena, che li ha trasportati senza alcuna conseguenza a Parma.
Ieri pomeriggio un 24enne residente in paese ha cominciato ad andare in escandescenze urlando e offendendo i clienti del bar e una volta in caserma ha colpito due militari -
Reggio Emilia, 10 febbraio 2014 - Ivan Rocchi
Complice probabilmente l'uso smodato di alcolici, ha cominciato ad andare in escandescenze urlando e offendendo i clienti del bar. Poi, all'arrivo dei carabinieri ha insultato anche loro e ha cercato di aggredirli. E' stata una domenica piuttosto movimentata per gli avventori e la titolare di un bar di Boretto, nella Bassa reggiana.
Verso le 15, dopo le prime offese del 24enne L. S., l'esercente impaurita ha chiesto l'intervento degli uomini dell'Arma. Il locale è stato subito raggiunto da una pattuglia dei carabinieri di Boretto, il cui solo arrivo ha mandato su tutte le furie il giovane. Una volta bloccato, il 24enne residente in paese è stato allora condotto in caserma. Ma neanche qui è riuscito a darsi una calmata. Infatti ha pensato bene di continuare nella sua condotta violenta, prendendo a calci due militari e danneggiando il divano della sala d'attesa. I due carabinieri colpiti dal giovane esagitato sono dovuti ricorrere alle cure mediche presso l'ospedale di Guastalla e sono stati dimessi con una prognosi di 5 giorni.
Alla luce dei fatti, il 24enne è stato arrestato e ristretto a disposizione della procura reggiana. Dopo la convalida del processo, l'uomo è stato rimesso in libertà, ma è stato sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di presentazione ai Carabinieri. Ora dovrà rispondere dei reati di danneggiamento e di resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
Tra il teatro Valli e via Nobili sono arrivati alcuni cittadini nordafricani, che sembra stiano ingaggiando minori per spacciare marijuana e hashish -
di Ivan Rocchi - Reggio Emilia, 10 febbraio 2014 -
Da sempre luogo di spaccio, il corridoio tra il teatro Valli e via Nobili a Reggio è uno dei punti strategici della città per i pusher. Dopo le faide tra bande rivali per accaparrarsi l'importante piazza, a gestire il traffico ora sono arrivati alcuni cittadini nordafricani, che sembra stiano ingaggiando minori per spacciare marijuana e hashish ai ragazzi che entrano o escono da scuola. Infatti, nonostante il rischio dato dalla posizione centrale e dalla vicinanza con la caserma dei Carabinieri, nell'area sono presenti alcuni istituti scolastici frequentati da centinaia di studenti. Un mercato che agli spacciatori deve fare sicuramente gola.
Ne sono convinti i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Reggio Emilia, a seguito dei primi esiti di un importante attività investigativa avviata da alcune settimane in quella zona. Le attività di osservazione svolte dai militari rivelano infatti come l'area in determinate fasce d'interesse - orario di entrata e uscita da scuola - sia frequentata da pusher minorenni, che poi lasciano il posto ai veri registi dello spaccio, ovvero i loro connazionali maggiorenni.
In seguito ai recenti interventi che hanno portato all'arresto di pusher tunisini, i carabinieri reggiani hanno anche recentemente sorpreso un 17enne con una quindicina di grammi di marijuana. Per lui è scattata la denuncia alla Procura dei Minori per il reato di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio ed è stato affidato ad una casa protetta.
Il piano terra e il seminterrato erano completamenti allagati: dai primi accertamenti sembra trattarsi del risultato di un raid vandalico ...
Reggio Emilia, 10 febbraio 2014 -
E' stato un brutto inizio settimana per i medici che prestano servizio nella sede reggiana dell'Ausl in via Monte San Michele e per i loro pazienti. Infatti stamattina, al rientro dalla pausa domenicale, si sono subito accorti che qualcosa non andava: il piano terra era completamente allagato, e lo stesso per quanto riguarda il seminterrato. Dai primi accertamenti sembra trattarsi del risultato di un raid vandalico che potrebbe essere stato compiuto durante la notte scorsa oppure quella tra sabato e domenica passati.
I vandali hanno tirato su le tapparelle di una finestra nella sala d'attesa, poi hanno rotto la finestra e sono entrati.
"Per prima cosa sono andati nel bagno di un ambulatorio al piano terra – spiega amareggiata la dottoressa Marina Greci, direttore del dipartimento Cure primarie - e hanno rotto un sifone, lasciando anche i rubinetti aperti. Stamattina quando abbiamo aperto ci siamo resi conto che il piano terra e il seminterrato erano pieni d'acqua". Poi, non contenti, gli ignoti danneggiatori hanno manomesso 3 distributori di bevande e alimenti che si trovano nella sala d'attesa.
"Io e gli altri responsabili della struttura eravamo indecisi se aprire o no – continua la dottoressa Greci - ma alla fine ce l'abbiamo fatta. La zona dove ci sono Cup e Urp è ancora funzionale, mentre tutti gli ambulatori del piano terra sono inagibili. Abbiamo dovuto spostare alcuni specialisti e abbiamo mandato cardiologia in un'altra struttura adatta, avvertendo le persone interessate. I dentisti invece hanno dovuto aspettare un paio d'ore prima di riuscire a spostare il loro compressore dal piano terra".
Il fatto che non sia stato rubato nulla e non ci siano segni di effrazione neanche sulla cassa automatica per il pagamento dei ticket fanno pensare a un atto puramente vandalico. L'assenza di un sistema di allarme avrebbe favorito l'azione dei danneggiatori, ma rimane comunque il fatto che il presidio sanitario si trova praticamente in centro e a due passi dalla Questura. La determinazione mostrata dai danneggiatori lascia quindi aperte anche altre ipotesi, ora al vaglio delle forze dell'ordine. Sulla vicenda sta ora indagando la Squadra mobile.