Le attività di indagine sono state immediatamente avviate dal personale della locale Squadra Mobile, che ha identificato i due malviventi -
Modena, 24 gennaio 2014 -
Due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse nei confronti di altrettanti soggetti, autori, in concorso tra loro, di una rapina all'interno di un'istituto di credito di Modena.
I malviventi, M.C., nato a Palermo, nel 1974 e C.D., anche lui nato nel capoluogo siciliano, nel 1987, l'11 luglio dello scorso anno, si sono resi responsabili del reato di cui sopra, minacciando dipendenti e clienti della banca "Credem" – Agenzia n. 4 di via Giardini, intimando, ai primi, di consegnare loro tutto il denaro contante presente in cassa di circa € 2.280,00 ed obbligando, al termine, i presenti a recarsi nel bagno posto all'interno della struttura.
Le attività di indagine sono state immediatamente avviate da personale della locale Squadra Mobile, prendendo visione dei filmati delle telecamere a circuito chiuso della banca, in cui sono risultate diverse fasi dell'evento criminoso. In particolare, grazie ad alcuni fermo-immagine della telecamera posizionata di fronte alle porte girevoli che danno accesso alla struttura, è stato possibile ricavare alcuni fotogrammi nitidi, che hanno consentito di individuare i volti dei due malviventi.
Grazie, poi, alla stretta collaborazione con il Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica è stato possibile rilevare alcuni frammenti di linee papillari presenti su un plico contenente vari blocchetti di assegni, in precedenza, manipolato dal malvivente più giovane. Mediante tale tipologia di attività investigativa, lo stesso, è stato identificato. Di seguito, altre attività hanno consentito di risalire all'identità del complice.
Nei giorni scorsi i predetti provvedimenti sono stati notificati in carcere ai due soggetti.
Evacuato il palazzo e isolata la zona sino all'arrivo degli esperti -
Piacenza, 23 gennaio 2014 -
E' stato il ritrovamento di una valigetta abbandonata alla sede della Banca Farnese nel quartiere San Lazzaro, a far scattare l'allarme, quando verso le quattordici, una guarda giurata ha trovato la borsa da computer sospetta vicino all'ingresso, legata alla ringhiera. L'edificio è stato evacuato dalla polizia ed è stato delimitato dalle volanti sino all'arrivo degli esperti. Per fortuna la valigetta è stata aperta e al suo interno sono stati trovati solo un paio di stivali.
Personale in servizio presso il Posto di Polizia Centro ha tratto in arresto due donne, G.G., e V.E., entrambe di nazionalità bulgara, poiché sorprese mentre tentavano di derubare il portamonete dalla borsetta di una donna -
Modena, 23 gennaio 2014 -
La malcapitata era intenta ad acquistare merce da un banco del mercato del lunedì che si svolge settimanalmente al parco Novi Sad, mentre le due, una con le classiche funzioni di "palo" e l'altra in qualità di esecutrice materiale del reato, hanno cercato di appropriarsi furtivamente del borsellino, senza che la proprietaria si accorgesse di nulla.
Notata la scena, due operatori del suddetto Ufficio di Polizia, in servizio antiborseggio, hanno immediatamente bloccato le due cittadine straniere responsabili di quanto sopra descritto.
Da accertamenti svolti sulle donne è emerso che V.E. ha a proprio carico numerosi precedenti di Polizia sempre per furto con destrezza. L'altra, invece, è risultata essere in Italia senza fissa dimora.
Le donne sono state trattenute in Questura prima di essere processate con rito direttissimo.
Erano quattro ad aver rubato i premi in due giostre del luna park di Fidenza ma la bravata all'unico maggiorenne è costata la condanna -
Parma, 22 gennaio 2014 -
Nella notte tra il 4 e il 5 giugno del 2010 un moldavo di 22 anni insieme a tre ragazzini minorenni saccheggiò due giostre all'interno di un luna park allestito a Fidenza. Il bottino, tutti i premi della "Pesca del Cigno" e della "Rotonda Opla", il tutto per un valore complessivo di 500 euro. I giostrai li inseguirono ed uno del malcapitati rimase anche lievemente ferito. Il processo a carico dell'unico maggiorenne si è concluso ieri in Tribunale a Parma davanti al giudice Gabriele Nigro (Pm Lino Vicini) e la condanna, per quella che forse credevano sarebbe stata solo una bravata, è stata di un anno e 9 mesi.
Indagato per truffa e appropriazione indebita: sporte 40 denunce -
Piacenza, 21 gennaio 2014 -
Un ingegnere di Piacenza è indagato insieme al figlio per un ammanco di quasi un milione di euro, nella gestione da parte del loro studio di una trentina condomini, sui 120 amministrati. A dare il via alle indagini, i sospetti di alcuni condomini, e le 40 denunce presentate dagli stessi, a cui sono seguiti gli accertamenti dell'Agenzia dell' Entrate. Ora i Carabinieri di Piacenza indagano per truffa e appropriazione indebita, per un buco di circa 930 mila euro. La documentazione in possesso delle Forze dell' Ordine riguarda una trentina di condomini, ma mancano ancora i controlli sui conteggi delle restanti novanta palazzine gestite dallo studio dei due professionisti.
Il Garante nel documento segnala "il caso" anche al procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Parma "per l'ipotesi che nell'avvenuta divulgazione ravvisi reati perseguibili di ufficio di sua competenza" -
Parma, 21 gennaio 2014 -
L'eccessiva attenzione mediatica, sfociata purtroppo in casi di morboso interesse da parte degli organi di informazione per il Garante regionale ha visto la violazione dell'articolo 16 della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti. Maurizio Rigamonti, dopo la fuga all'estero, è tornato a Parma con il piccolo venerdì scorso. Il Garante a tutela del bambino di 8 anni ha segnalato la violazione dovuta alla forte esposizione e pressione mediatica a cui è stata sottoposto il piccolo.
Il comunicato della Regione -
L'enfasi riservata dai media nazionali, locali e online alla vicenda del minore di Parma "coinvolto in un contenzioso familiare che si protrae da molti anni con recenti e ulteriori eventi", oggetto "di pubblicazioni, foto e video del minore e interviste televisive dove è stato annunciato che seguiranno altre puntate sul caso", è al centro di un documento del Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza, Luigi Fadiga, che ha segnalato "la violazione in corso dell'articolo 16 della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del fanciullo". Fadiga raccomanda quindi "agli organi professionali competenti e ai responsabili delle testate giornalistiche e televisive interessate di intervenire con prontezza per far cessare questa violazione".
Il Garante nel documento segnala "il caso" anche al procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Parma "per l'ipotesi che nell'avvenuta divulgazione ravvisi reati perseguibili di ufficio di sua competenza". "L'esposizione mediatica e la conseguente forte pressione" costituiscono - scrive - "un'aperta violazione" dell'articolo 16 citato, "in base al quale la persona di minore età ha diritto a non essere oggetto di interferenze nella sua vita privata".
In applicazione di questo principio, si legge ancora nel testo, "sono stati da tempo sottoscritti precisi impegni da parte degli organismi professionali degli operatori dei mass media, tra cui la carta di Treviso, il Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale e la recentissima Carta di Milano per il rispetto delle bambine e dei bambini nella comunicazione".
Il Garante ha infine disposto che il testo del documento sia inviato al sindaco e all'assessore ai Servizi sociali del Comune di Parma; al presidente e procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Parma; al giudice tutelare di Parma; all'Ordine degli avvocati di Parma; al presidente dell'Ordine dei giornalisti dell'Emilia-Romagna; al direttore dell'agenzia Ansa; alle testate giornalistiche e televisive tramite il servizio Informazione e comunicazione della Regione Emilia Romagna; alla presidenza della Regione Emilia-Romagna e, per conoscenza, al presidente del Tribunale per i minorenni di Bologna; al procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna; al presidente del Corecom dell'Emilia-Romagna e all'Autorità garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza.
(fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Il corpo della donna è stato rivenuto questa mattina, disposta l'autopsia -
Reggio Emilia, 20 gennaio 2014 -
Il corpo di Grazia Corradi, 55 anni, è stato trovato questa mattina nei bagni pubblici comunali a Castelnovo di Sotto. La donna era uscita di casa ieri mattina e da allora i famigliari non avevano più avuto sue notizie. Preoccupati aveva lanciato l'allarme anche tramite Facebook. I carabinieri di Reggio Emilia, hanno trovato la vittima, mezza svestita, verso le otto di questa mattina e sul corpo è stata disposta l'autopsia.
Si è spento a Bologna il grande maestro, nominato ad agosto senatore a vita da Giorgio Napolitano -
Bologna, 20 gennaio 2014 -
Il maestro malato da tempo, è venuto a mancare questa mattina, a Bologna, all'età di 80 anni. Grande direttore d'orchestra era stato nominato a fine agosto senatore a vita da Giorgio Napolitano. Una vita di successi, iniziata dal debutto alla Scala di Milano all'età di soli 27 anni, che diresse poi per quasi vent'anni con maestria ed innovazione, sino al 1986. Lasciato il teatro che lo rese celebre nel mondo, assunse il prestigioso incarico di direttore musicale della Staatsoper di Vienna e fondò la Gustav Mahler Jugendorchester. Assume poi la direzione artistica della Berliner Philharmonie, sino al 2002, con grande impatto sulla vita culturale berlinese. Nel 2004 promosse nella città di Bologna la nascita dell'Orchestra Mozart, di cui divenne direttore musicale ed artistico e nel 2009 gli venne conferita dal Comune di Bologna la cittadinanza onoraria. Fondò inoltre numerose orchestre giovanili ed ebbe registrazioni discografiche di grande rilievo.
A Parma era stato protagonista di un evento eccezionale nel giugno 2011 con l'Orchestra Mozart. Il Teatro Farnese dopo oltre due secoli aveva accolto il maestro, nella sua splendida e unica sala lignea con oltre millecinquecento spettatori, per la prima volta nella storia recente, in platea e anche sulle sue maestose gradinate.
Il saluto dell'Assemblea Legislativa
"Un grande uomo di cultura, un simbolo dell'Italia nel mondo, che da un anno a questa parte dava lustro anche alle nostre istituzioni, dopo la nomina a senatore a vita. Un grande uomo che credeva nella musica come via per il riscatto sociale, soprattutto per i ragazzi e i giovani. E un uomo che aveva scelto anche la nostra regione, l'Emilia-Romagna, lui, direttore artistico dell'Orchestra Mozart di Bologna. E voglio ricordare il concerto per raccogliere fondi per le popolazioni emiliane colpite dal terremoto del 2012, al Teatro Manzoni di Bologna. Tutta l'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna ricorda il maestro Abbado e si stringe attorno ai suoi famigliari e amici". Così la presidente dell'Assemblea legislativa regionale, Palma Costi, insieme all'intero Ufficio di Presidenza, dopo la morte di Claudio Abbado, questa mattina a Bologna.
Il cordoglio del presidente della Regione e della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani e dell'assessore alla Cultura, Massimo Mezzetti
"Diciamo addio con commozione e dolore al maestro e senatore Claudio Abbado, la cui scomparsa è una perdita incalcolabile per tutti noi, per il mondo della cultura, per quello della musica, per quanti pensano che promuovere l'arte sia sempre una grande prova di democrazia e impegno civile". E' quanto ha affermato il presidente della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, appresa la notizia della scomparsa del grande direttore d'orchestra. "Piangiamo un uomo – ha aggiunto Errani - che ha tenuto alto il nome dell'Italia nel mondo, che ha saputo coniugare con dedizione e generosità l'impegno artistico e culturale con l'impegno sociale, con uno sguardo sempre rivolto alle giovani generazioni, ottenendo risultati di straordinario valore che restano patrimonio e orgoglio del nostro Paese e di questa regione".
"Claudio Abbado – ha commentato l'assessore regionale alla Cultura dell'Emilia-Romagna, Massimo Mezzetti – è stato una figura fondamentale per il nostro Paese e a maggior ragione per l'Emilia-Romagna e Bologna, sua città d'adozione, residenza e sede dell'Orchestra Mozart di cui è stato fino all'ultimo direttore e fulcro. Esprimiamo la nostra commozione e riconoscenza per quanto questo grande artista ci ha dato nella sua vita".
Dopo averla picchiata, il marito tunisino ha cercato di scagliarle contro una pentola d'olio bollente -
Parma, 20 gennaio 2014 -
Ha avuto una discussione con la moglie ma la donna si è permessa di contraddire troppo il marito, per questo l'uomo l'ha pestata. La donna divincolandosi dalle grinfie del marito è riuscita ad avvertire le forze dell'ordine. Gli agenti sono arrivati appena in tempo, a salvare la donna e hanno bloccato il marito mentre rincorreva la moglie con una padella piena d'olio bollente, con la quale l'avrebbe ustionata gravemente.
La vittima è una giovane donna parmigiana, lui è un 30enne di nazionalità tunisina, ieri ha avuto una condanna a 2 anni e 2 mesi. La sentenza è stata emessa dal giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Parma Maria Cristina Sarli su richiesta del Pm Andrea Bianchi, il trentenne dovrà versare anche un risarcimento di 5 mila euro.
E' stata fermata un'amica connazionale con cui la vittima aveva avuto un forte litigio -
Modena, 17 gennaio 2014 -
E' stato rinvenuto poco prima di mezzogiorno, dai carabinieri della Compagnia di Modena, nel pianerottolo di fronte all'appartamento in cui viveva in via Mar Ionio, il corpo senza vita di un giovane ghanese. La vittima, un immigrato di 26 anni, è stato assassinato con un coltello. I carabinieri, poco dopo l'accaduto, hanno fermato un'amica connazionale della vittima, vicino al luogo dell'accaduto e secondo le prime indagini, l'omicidio sarebbe scaturito da motivi sentimentali, a seguito di una accesa lite. Ad avvisare i carabinieri infatti, i vicini di casa che avevano sentito il litigio fra i due.