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Tante le firme raccolte per la petizione "In difesa della Galleria e della Palatina di Parma" per raggiungere le 5mila firme da presentare al ministro Franceschini -

Parma 21 Gennaio 2015 – Di Cloe M. -

Quello che si sta formando a Parma in difesa del "declassamento" che coinvolge la Biblioteca Palatina e la Galleria Nazionale, conseguenza della riforma Mibac, è un vero e proprio movimento volto a scongiurare una decisione che potrebbe portare gravi danni alla città. Intellettuali, imprenditori e personalità note hanno dato voce alla loro protesta con una petizione "In difesa della Galleria e della Palatina di Parma" che si rivolge direttamente ai cittadini, per sensibilizzarli e chiedere il loro appoggio in difesa di questo patrimonio storico racchiuso nel complesso della Pilotta.

L'obiettivo da raggiungere è quello di 5mila firme da presentare al ministro Franceschini per tentare di cambiare le cose. Ad oggi sono state superate le 2mila sottoscrizioni, segno inequivocabile della grande attenzione da parte della cittadinanza. 

Promotrice della raccolta firme è stata un'accorata lettera del professore Mario Lavagetto, nella quale si ripercorrono l'immenso valore storico e culturale della Galleria Nazionale, della Biblioteca Palatina e del Museo Bodoniano. Ciò che sottolinea Lavagetto, è che ad essere maggiormente colpita e penalizzata sarà la vita culturale della città nel suo insieme. Una protesta che mette l'accento sulla reiterata logica di "risparmio spicciolo e miope" che sgretola la valorizzazione delle diverse istituzioni e dei singoli monumenti.

Il quadro attuale non offre ancora delle certezze, almeno fino alla chiusura del bando che avverrà domani, giovedì 22 gennaio. Lo scenario previsto dovrebbe prevedere una Soprintendenza unica, derivante dall'accorpamento delle Soprintendenze dei Beni storico-artistici e dei Beni architettonici, con un solo ufficio sempre con sede in Pilotta, da cui verranno separati i musei Galleria Nazionale e Camera di San Paolo che faranno parte di un polo museale regionale (il quale, a sua volta, dipenderà da una direzione generale per i musei creata ad hoc col decreto 171/2014). Infine, in seguito al "declassamento", la Biblioteca Palatina non avrà più un dirigente in sede sul territorio, ma dipenderà direttamente da Roma.

 

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Ad avere appiccato l'incendio probabilmente una sigaretta dimenticata accesa: donna denunciata per incendio colposo ed ubriachezza -

Modena, 21 gennaio 2015 -

Grida di disperazione hanno rotto il silenzio della notte scorsa a Carpi, al civico 28 di via Giordano Bruno, quando da un edificio del centro storico è iniziato a uscire fumo e gli inquilini si sono affacciati alle finestre per chiedere aiuto. Sul posto, sono arrivati carabinieri, ambulanze e vigili del fuoco, allertati dai vicini. L'incendio scoppiato al piano terra e propagatosi agli altri due piani dell'edificio, sarebbe stato provocato da una sigaretta lasciata accesa. Fuori dall'edificio i soccorsi hanno trovato una donna visibilmente ubriaca, barcollante e con una bottiglia di vino in mano, che è stata denunciata per incendio colposo ed ubriachezza. Tutti gli inquilini dello stabile sono stati portati all'ospedale di Carpi per una lieve intossicazione da fumo e poi dimessi.

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La Spi-Cgil, dopo alcuni casi di pensionati che si sono rivolti a loro con cartelle sospette, invitano a non pagare e a recarsi presso di loro se si incorre in lettere anomale -

Piacenza, 21 gennaio 2015 -

La Spi-Cgil lancia l'allarme su lettere INPS anomale arrivate a pensionati con somme di denaro da pagare in date già passate, invitanto a non pagare e a recarsi nei loro uffici in casi sospetti.

Si legge nella nota - "Ad alcuni pensionati piacentini sono arrivate lettere dall'INPS Nazionale con testi incomprensibili che hanno, però, in allegato il modello di pagamento unificato all'Agenzia delle Entrate di somme affatto trascurabili (400 euro e oltre). Sarebbe comico - se non fosse esasperante - che le ingiunzioni di pagamento risultano fissate per giorni già superati all'atto della consegna postale."

"In un momento in cui i pensionati italiani, i più tartassati fiscalmente d'Europa, "benedetti" dal Renzismo con l'esclusione dal beneficio degli 80 euro e il mantenimento dell'ingiustizia delle detrazioni fiscali, la dinamica anti-sociale del meccanismo della perequazione automatica e il dimenticatoio delle somme rubate con l'iniquo blocco della stessa, adesso ci sono anche comportamenti inaccettabili dell'INPS che vuol mettere le mani in tasca senza spiegare bene perché." - continua la nota. 

"Qualche pensionato, evidentemente poi colpito da qualche dubbio, si è rivolto a noi dopo aver già pagato." - spiegano. "Ora ci sarà da sudare per riavere il maltolto!!! Nel frattempo, ci siamo già organizzati verso le INPS "a portata di mano" Regionale e Provinciale per avere risposte chiare ed esaustive per noi e per i pensionati coinvolti in questi invii postali. Non basta dire "sono cose romane"; no, vogliamo sapere come stanno le cose e alla svelta, perché non si può scherzare con chi tutti i giorni deve far di conto per tirare avanti. E alla svelta perché ci stanno ragioni per montare una giusta, adeguata protesta. Noi non vogliamo soffiare sul fuoco, ma non ci gireremo dall'altra parte rispetto a chi ci chiede semplicemente di sapere bene perché gli vengono chiesti tanti soldi."

La Spi-Cgil invita tutti a non pagare e a mostrare loro lettere arrivate: "Ci faremo carico di far valere il principio dell'informazione precisa come base insostituibile della democrazia partecipata."

(Fonte: Segreteria Provinciale SPI-CGIL)

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Ubriaco ha picchiato la moglie al volto sino a romperle il naso. La vittima si è salvata trovando rifugio in un ristorante sotto casa da cui è partito l'allarme -

Reggio Emilia, 20 gennaio 2015 -

Ennesimo caso di violenza sulle donne a Reggio Emilia, da parte del marito violento. Una violenza inaudita, che è costata alla compagna una prognosi di almeno 25 giorni. Il 30enne, disoccupato e probabilmente ubriaco, si è scagliato su di lei infliggendole pugni al viso, tanto da romperle il naso e le ha strappato i capelli, le cui ciocche sono state trovate dai carabinieri sul portone di casa.
La vittima, di 35 anni, sotto choc e con il volto tumefatto, ha chiesto aiuto e rifugio in un ristorante sotto casa, da cui è partito l'allarme. L'uomo è stato trovato dai carabinieri, mentre con tutta tranquillità mangiava una mela ed è stato subito arrestato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia.

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Le indagini hanno messo in luce la presunta portata del giro di clienti: circa 400 uomini -

Reggio Emilia 20 Gennaio 2015 – Di Cloe M. -

Ci sono sviluppi sulla notizia della ragazza 14enne costretta dalla madre a prostituirsi per risolvere i suoi problemi economici. In un primo momento, la ragazza aveva negato i fatti tentando di difendere la madre, ma grazie al supporto di psicologi ed assistenti sociali è riuscita a comprendere la gravità di quanto accaduto ricostruendone i fatti.
Fino a pochi giorni fa gli inquirenti dovevano ancora definire i responsabili della vicenda e circoscrivere la reale entità della clientela ma, nelle ultime ore, le indagini hanno messo in luce la presunta portata del giro di clienti: circa 400 stando al numero di persone che avrebbero telefonato dopo la pubblicazione dell'annuncio sui quotidiani. Una vicenda iniziata nel Reggiano che potrebbe interessare anche la nostra provincia. Ovviamente sono in corso ulteriori accertamenti in merito.

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Fermati due albanesi: i cittadini che dovessero riconoscere i monili rinvenuti potranno recarsi presso gli uffici della Questura -

Modena, 20 gennaio 2015

Agenti in servizio presso il Posto di Polizia Centro, nei giorni scorsi, ha denunciato in stato di libertà due cittadini di nazionalità albanese, di 20 e 29 anni, trovati in possesso di una piccola busta ed un cofanetto contenenti oggetti e monili vari, tra i quali catenine, orologi e monete.
I due fermati nei pressi di via Saragozza, sono stati sottoposti a verifiche di Polizia e accompagnati in Questura per gli accertamenti del caso e, successivamente deferiti all'Autorità Giudiziaria.
I cittadini che dovessero riconoscere i monili rinvenuti potranno recarsi presso l'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico (U.P.G.S.P.) con relativa denuncia.

oggetti rinvenuti rid

(Fonte: Questura di Modena)

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Martedì, 20 Gennaio 2015 12:07

Carpi - Uomo vittima di un incendio

Forse vittima di un elettrodomestico lasciato acceso, ha perso la vita un uomo di 77 anni, residente a Cortile di Carpi -

Modena, 20 gennaio 2015 -

E' rimasto vittima di un incendio scoppiato domenica sera nella sua abitazione. La vittima è un uomo di 77 anni, residente a Cortile di Carpi, nel Modenese. Sono ancora da chiarire le cause del rogo, ma tra le ipotesi dei vigili del fuoco, ci sarebbe la dimenticanza di un elettrodomestico lasciato acceso. A scoprire l'accaduto, il fratello con cui la vittima condivideva l'appartamento, che al rientro a casa ha trovato la stanza da letto in fiamme e il corpo dell'uomo ormai senza vita.

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Numeri sempre in aumento riguardanti l'abuso e la violenza di genere. Per dire no a questo scempio il Comune ha avviato un tavolo d'incontro -

Reggio Emilia, 19 gennaio 2015 – di Federico Bonati -

La violenza sulle donne è uno degli atti più aberranti e vigliacchi che un uomo possa compiere. Spesso, quando i media riportano notizie di questo tipo, si propaga lo sdegno generale in merito ad un'azione tanto meschina, ma allo stesso tempo si ritiene la notizia lontana dalla sfera comune di vita privata. A meno che una tale azione non sia compiuta nel proprio paese o nella propria zona di residenza, affiora la convinzione di vivere in una "isola felice", lontana dall'efferatezza della violenza di genere. Ma non è così.
Parlano chiaro i dati riguardanti la città di Reggio Emilia, considerata una delle città italiane più civili, ma, suo malgrado, anch'essa teatro di atti violenti nei confronti delle donne.

La condanna di un cittadino ghanese di quarantatre anni ad un anno e sei mesi di reclusione, per reiterate violenze nei confronti dell'ex compagna, è solo l'ultimo, triste, punto di un elenco che col tempo si è arricchito sempre di più.
Nella città del Tricolore la Procura ha registrato, sino a novembre 2014, novantatre casi di stalking, quarantotto casi di violenza sessuale e quasi duecento casi di maltrattamenti in famiglia. Per quanto riguarda il Pronto Soccorso, sono state centodiciassette le donne assistite dopo aver subito maltrattamenti, di cui il 54% italiane e il 46% straniere.
Il consultorio famigliare ha registrato, nel 2014, undici casi di violenza, fra cui sei donne italiane, con autori quali partner, coniugi o padri. Il dato che emerge successivamente è sconfortante: la maggior parte di esse non ha sporto denuncia. Paura di ritorsioni, vergogna, incapacità di agire dopo così tante vessazioni? Tante ipotesi alle quali è impossibile accostare una vera e propria certezza.

A fronte di tali dati, il Comune di Reggio Emilia, il Tavolo interistituzionale contro la violenza sulle donne, gli ordini professionali e le associazioni di genere avvieranno, dal 28 gennaio, un nuovo percorso di partecipazione dal titolo "Dire no alla violenza riguarda tutti", per coinvolgere e sensibilizzare sempre più cittadini e cittadine sul tema della violenza di genere. Lo scopo di ciò è quello di impostare, attraverso il dialogo e l'ascolto, le nuove azioni da mettere in campo per il periodo 2015-2018 in ambito sociale e culturale.

Durante gli appuntamenti che si focalizzeranno sulle varie sfaccettature del fenomeno in questione, la discussione sarà moderata da personale competente in modo da accompagnare le idee emerse nella loro realizzazione concreta. Agli incontri parteciperanno anche i funzionari del Comune ed i rappresentanti del tavolo Interistituzionale contro la violenza di genere che raggruppa gli attori pubblici e privati che si occupano del tema. Saranno loro a raccogliere gli stimoli e le idee emerse per mutarli in proposte progettuali.
Come tanti problemi di carattere sociale, anche il tema della violenza di genere può deve essere risolto attraverso il dialogo, l'ascolto e la formulazione di proposte e severe punizioni giudiziarie nei confronti di chi compie questi atti infami.
Perché definire "uomo" un essere che compie violenza nei confronti di una donna è un eufemismo che non ci si può permettere di riportare.

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Il Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza, interviene sulla vicenda della quattordicenne reggiana obbligata dalla madre a prostituirsi: "Al mio ufficio non è arrivata nessuna segnalazione. Scenario inquitante per l'Emilia Romagna" -

Reggio Emilia, 16 gennaio 2015 -

Costringeva la figlia minorenne a prostituirsi per saldare debiti economici. La terribile vicenda che ha avuto luogo nel reggiano, ha come vittima una 14enne coinvolta in un giro di prostituzione allargato a circa 15 uomini, parecchi over 50. I Carabinieri hanno denunciato all'autorità giudiziaria sia la madre che gli uomini coinvolti, per sfruttamento della prostituzione. La vicenda è inziata quando un imprenditore ha proposto alla donna di estinguere i suoi debiti in cambio di rapporti con la minorenne.   

All'ufficio del Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza "non era giunta alcuna segnalazione su questo o sugli altri casi di cui parla la stampa", e si tratta sicuramente di un "fatto strano" se è vero che "questo istituto è chiamato per legge a vigilare sul rispetto dei minori presenti nel territorio della regione". A dirlo è lo stesso Garante, Luigi Fadiga, intervenendo sulla vicenda della quattordicenne reggiana "venduta" dalla madre e poi diventata il centro di un "giro di affari" che avrebbe coinvolto una quindicina di adulti. "Non posso che esprimere profondo sdegno per l'accaduto, questa notizia, se confermata anche nelle sue dimensioni, aprirebbe uno scenario inquietante e inaspettato per la nostra regione, solo in Val d'Enza sarebbero sei i casi di abuso su minori segnalati negli ultimi mesi".

Nel frattempo, "mi sono prontamente attivato per avere notizie sulla vicenda dall'Autorità giudiziaria e dai Servizi dell'Unione- spiega il Garante-, e di questa vicenda intendo discutere anche con il nuovo assessore regionale al Welfare per cercare di capire quali siano le reali dimensioni del fenomeno nel nostro territorio". Inoltre, annuncia, "non escludo di affrontare la questione anche nell'ambito del Tavolo con le autorità giudiziarie minorili, da tempo attivo presso il mio ufficio: il dramma di questa ragazza, costretta per lungo tempo a prostituirsi in cambio di denaro e che trovava normale ciò che normale non è, non può e non deve essere preso sotto gamba".

Secondo il Garante, "il messaggio che deve passare, ai vari livelli, è che le segnalazioni vanno fatte e che farlo non significa danneggiare il minore o la sua famiglia, ma attivare un percorso di aiuto". Infatti, rimarca Fadiga, "il maltrattamento ai danni dei minori, come noto, è un fenomeno dalle molte sfaccettature, che resta in gran parte sommerso perché spesso avviene all'interno delle mura domestiche, e riconoscere e far emergere precocemente le situazioni di malessere diventa dunque fondamentale per un'efficace presa in carico". Per il Garante, prosegue, "con la recente approvazione delle Linee di indirizzo regionali per l'accoglienza e la cura di bambini e adolescenti vittime di maltrattamento e abuso, cui il mio ufficio ha collaborato, la Regione Emilia-Romagna sembra andare in questa direzione".

Una delle preoccupazioni maggiore di Fadiga è che "in questo scenario il grande assente è il corpo docente, e anche nella mia esperienza di magistrato sono pochissime le segnalazioni venute dal mondo della scuola", quando invece "è da lì che a mio avviso dovremmo ripartire, ad esempio, attraverso gli sportelli d'ascolto, che possono essere un ottimo modo per intercettare il disagio".

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia
Venerdì, 16 Gennaio 2015 11:53

Piacenza - Una patente ritirata e tre denunce

Alla guida con un tasso alcolemico di oltre cinque volte il limite massimo consentito, ha perso il controllo del veicolo ribaltandosi. Denunciate altre due persone senza patente -

Piacenza, 16 gennaio 2014 -

Una patente ritirata e tre persone denunciate, di cui una per guida in stato di ebbrezza e due per guida senza patente. Questo, in sintesi, il bilancio dei controlli effettuati negli ultimi giorni dalla Polizia Municipale.
Il primo intervento, domenica scorsa, quando a seguito dei rilievi di un incidente stradale avvenuto poco dopo le 21.30 in via Boselli, una ragazza di ventotto anni, residente a Piacenza, è stata denunciata all'autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza. La ragazza, al volante di una 500, ha perso il controllo del veicolo ribaltandosi, dopo aver urtato una Rover in sosta, sulla fiancata sinistra. Accompagnata all'ospedale, è risultata con una concentrazione alcolemica di oltre cinque volte il limite massimo consentito. L'incidente, per fortuna, ha causato danni unicamente all'auto in sosta. La giovane è stata denunciata all'autorità giudiziaria, la patente ritirata e il suo veicolo sequestrato ai fini della confisca.

Le altre due persone sono state denunciate all'autorità giudiziaria a seguito della consueta attività di controllo del territorio rispettivamente nella zona di via Emilia Parmense e in via Caorsana. Due conducenti di ciclomotori, alla richiesta di esibizione dei documenti di guida da parte degli agenti, si sono rifiutati e dopo un primo tentativo di giustificazione, hanno ammesso di non essere in possesso della patente perché mai conseguita. Situazione confermata dalle successive verifiche svolte dalla centrale operativa sui due uomini, un 70enne e un 37enne residenti a Piacenza. A entrambi è stato contestato il reato di guida senza patente, sottoponendo i mezzi a fermo amministrativo e aggiungendo, per il cittadino più anziano, la sanzione dovuta alla mancata revisione periodica del mezzo.

Pubblicato in Cronaca Piacenza
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