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Per la Delegata provinciale all'Ambiente: "La multiutility ha dimostrato attenzione e ascolto per le esigenze del territorio." -

Parma, 11 settembre 2015 –

Michela Canova, Delegata all'Ambiente della Provincia di Parma e sindaca di Colorno, esprime la sua soddisfazione per la decisione assunta da Iren spa di sospendere la gara in corso per l'assegnazione dei servizi di raccolta dei rifiuti tre province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia.

"Con questa decisione – spiega Michela Canova – Iren ha tenuto conto delle esigenze del territorio e delle preoccupazioni manifestate da diverse cooperative sociali e dagli organismi di rappresentanza. I sindaci in Assemblea e in Atersir hanno condiviso queste preoccupazioni e si sono fatti portavoce con il Presidente Profumo e i vertici di Iren. La multiutility, sospendendo la gara, ha così dimostrato attenzione e volontà di dialogo, un atteggiamento davvero positivo. Puntare sulla qualità del servizio rappresenterà la vera sfida. La nuova gara dovrà lasciare spazio ad elementi importanti quali la dimensione ambientale e sociale, come inserimento nel mondo lavorativo di persone svantaggiate. Mai come ora si dimostra fondamentale l'istituzione di un organismo di raccordo tra tutti i portatori di interesse locale e Iren stessa per gestire al meglio passaggi delicati come quello appena affrontato."

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Interrogazione del consigliere e risposta in Aula della Giunta: "L''intervento è stato inserito nella parte programmatica del Piano stralcio che ammonta complessivamente ai 650 milioni da reperire con la legge di stabilità". La replica: "Opera non finanziata, così si prendono in giro i cittadini". -

Parma, 9 settembre 2015 -

"La cassa di espansione sul torrente Baganza è stata unanimemente riconosciuta come prioritaria da tutti gli enti competenti in materia di difesa del suolo e a tutti i livelli istituzionali, e la Regione ha voluto inserirla da subito nell'ambito del Piano nazionale contro il dissesto idrogeologico 2014-2020 e, successivamente, l'ha riproposta con decisione per lo stralcio relativo alle Aree metropolitane, proprio in ragione della sua valenza strategica per la difesa della città di Parma e dell'abitato di Colorno". L'assessore alla Difesa del suolo e della costa e protezione civile, Paola Gazzolo, ha risposto in Assemblea legislativa all'interrogazione presentata da Fabio Rainieri (Ln), attraverso la quale si chiedeva di "rendere cantierabile la cassa di espansione sul fiume Baganza", nel parmense.

L'intervento, ha riferito l'assessore, è stato inserito "nella parte programmatica del Piano stralcio che ammonta complessivamente ai 650 milioni di euro, da reperire con la legge di stabilità". Sui tempi di realizzazione dell'infrastruttura, Gazzolo ha parlato di "due anni dalla messa a disposizione del finanziamento".
Rainieri, dichiarandosi "insoddisfatto della risposta", ha ricordato che "la progettazione della cassa di espansione era partita nel 2011" e che "tale opera non rientra nelle 33 che saranno finanziate con 800 milioni di fondi pubblici già stanziati per la prima parte del Piano stralcio presentato dal Governo". Per l'esponente Ln, "in questo modo si prendono in giro i cittadini", la Regione, ha aggiunto, "deve attivarsi coinvolgendo i responsabili del progetto al fine di arrivare a una soluzione, mettendo fine, con la realizzazione della cassa di espansione, a questa storia infinita".
(cr)

Le ditte interessate devono presentare domanda sia per ottenere l'autorizzazione in materia di energia sia per avere quella in materia di rifiuti. Lo prescrive la legge e lo hanno confermato di recente il Ministero dell'Ambiente e la Regione Emilia-Romagna. -

Parma, 8 settembre 2015 –

La Provincia di Parma – Servizio Ambiente ricorda a tutte le ditte interessate che l'utilizzo di grassi animali come combustibili ricade nella normativa in materia di rifiuti. Lo hanno ribadito di recente sia il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sia la Regione Emilia-Romagna, rispondendo a un quesito specifico rivolto loro proprio dalla Provincia di Parma.

Ministero e Regione hanno chiarito in particolare che devono essere combusti come rifiuti tutti i materiali che non sono previsti nell'Allegato X alla Parte Quinta del D.Lgs, 152/06 (Testo Unico Ambientale), con riferimento all'art. 293 dello stesso decreto legislativo, e tutti i materiali che, pur essendo previsti in tale Allegato, non sono conformi alle condizioni che vengono indicate nello stesso.

La Provincia di Parma – Servizio Ambiente informa che non sono previsti particolari aggravi burocratici per gli impianti che utilizzano i grassi animali come combustibili se non che, oltre all'autorizzazione prevista dalla normativa in materia di energia, devono essere muniti di apposita autorizzazione in base alla normativa sui rifiuti (Parte Quarta del D.Lgs, 152/06 – Testo Unico Ambientale).
In questo modo è possibile garantire una maggiore tutela dell'ambiente, considerato che i trattamenti ai quali sono sottoposti i grassi animali necessitano di specifiche valutazioni e controlli da parte degli organi competenti.

La Provincia quindi continuerà ad agire come sempre nel rispetto della normativa corrente, in attesa in attesa del decreto che il Ministero dell'Ambiente sta approntando per fissare le condizioni affinché il grasso animale possa essere trattato al di fuori della normativa in materia di rifiuti.

Gli uffici del Servizio Ambiente della Provincia di Parma sono disponibili per fornire ulteriori informazioni o chiarimenti:
Tel. 0521 931 781 e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Lunedì, 07 Settembre 2015 09:14

Rifiuti: Parma e Mantova, gemelli diversi


Uguale il metodo ma risultati molto differenti. Incursione a Mantova per verificare il sistema di raccolta differenziata porta a porta che Parma ha copiato senza però conseguire un risultato paragonabile.

di Lamberto Colla, Parma 7 settembre 2015 -
Parma come Mantova? Un interrogativo che vorremmo trasformare in esclamativo almeno stando a quanto osservato direttamente le scorsa settimana.

La polemica sui rifiuti non si stempera e il confronto diretto con Federico Pizzarotti, tanto auspicato da Pino Agnetti, promotore delle petizione "Parma non è una discarica, Rifiutiamoci" che dal 19 di agosto ha raccolto quasi 1.800 aderenti, non sembra venire preso in considerazione dal Sindaco di Parma.

A dire il vero il primo cittadino non sembra nemmeno accorgersi della polemica confinandola a "contrapposizioni alimentate per fare qualche copia in più". Secondo il Pizzarotti pensiero, infatti, espresso a margine della conferenza stampa che ha siglato il protocollo d'intesa con la Chiesi farmaceutici, oltre a imputare alla stampa la colpa di dare risalto a una polemica inesistente, ha difeso i risultati conseguiti e sottolineato come la metodologia utilizzata a Parma sia la medesima adottata a Mantova con risultati superiori al 70% (da RepTV).

Un'affermazione che, neanche da dirlo, ci ha incuriositi al punto da spingerci nella vicina città lombarda a verificare di persona.

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La prima impressione, entrando nel centro storico di Mantova, è stato di ordine, pulizia e per di più, quasi sapessero della nostra incursione, il servizio ambientale stava diligentemente acconciando le chiome del verde pubblico.
Turisti sparsi qua e là per il centro a immortalare gli angoli più pittoreschi della città storica, giovani e meno giovani che passeggiano tra i tavolini dei ristoranti all'ombra degli ombrelloni e sul lungolago alcuni singoli e famiglie che si godono queste ultime ore d'estate facendo picnic o semplicemente osservando alcuni pescatori al centro del bacino d'acqua di fronte al castello.

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Mi sembrava di essere su "Scherzi a Parte". In trasferta a Mantova per registrare il disordine trovo lindo come mai avrei immaginato.
Guardo a terra ma non trovo manco una carta e allora, poco prima delle 10,00, inizio la ricerca dei rifiuti a terra e nei cestini.

Niente, i cestini sono sgombri, seppure dotati di sacchetto nero e solo in prossimità di due esercizi commerciali registro alcuni cartoni.
Mi sorge il dubbio di essere arrivato nel momento sbagliato, di essere giunto proprio subito dopo le pulizie di Pasqua tanto era pulita la città.

Non rimane che confrontarsi con i residenti e i commercianti e finalmente qualche bega si riesce a scovare.

Il comune denominatore è però la puntualità e efficienza del servizio. Gli esercenti intervistati hanno tutti confermato non solo l'efficienza ma anche la puntualità e la gentilezza degli operatori ecologici. Mi informano che alle 10 raccolgono i cartoni e a mezzogiorno, fino al massimo alle 13,00 i rifiuti e alla sera l'organico e il vetro mentre al venerdi è solo il secco a venire raccolto. "Se dovessi dimenticare di esporre i rifiuti, sottolinea una panettiera, gli operatori vengono a chiedermi se non ne ho prodotti". Unico neo, evidenzia un altra addetta a un esercizio di gastronomia, "la Domenica non raccolgono ma passano al lunedi mattino presto".

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Alcuni residenti invece osservano che, effettivamente, in centro si sia raggiunto un buon livello di efficienza mentre molti problemi sono ancora riscontrabili nella periferia. "Vada a vedere sul lungolago, i cumuli di rifiuti emettono odori insopportabili e attirano i topi". Un altro residente conferma che c'è stato un sensibile miglioramento con il nuovo Sindaco (Mattia Palazzi del PD eletto nello scorso giugno) mentre poco apprezzate sono le stazioni ecologiche (tre ecoisole collocate in Piazza Virgiliana, Lungolago Gonzaga e piazzale Gramsci) soprattutto per la necessità di utilizzare le card, scomode in particolar modo per gli anziani. Quasi tutti, invece lamentano la totale assenza dei tradizionali bidoni della raccolta dei rifiuti.

L'invito a fare un sopralluogo sul lungolago Gonzaga è stato accolto ma non abbiamo riscontrato i problemi così gravi come esposti anzi abbiamo dovuto constatare che i prati verdi e rigogliosi erano anch'essi immuni da sporcizia o carte abbandonate. Non è da escludere che, in certe circostanze, possano manifestarsi condizioni di maggior degrado ma, stando le cose come osservate, a occhio e croce non credo possano essere particolarmente persistenti.

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Più che un'indagine la nostra è stata una critica osservazione del servizio senza alcuna pretesa del rigore scientifico ma che ha comunque confermato i risultati della ricerca condotta dal gestore Mantova Ambiente, su richiesta dell'Amministrazione comunale, quasi un anno fa (Ottobre 2014, quindi ancor prima delle azioni correttive introdotte dalla nuova amministrazione) e che evidenzia come la maggioranza dei cittadini intervistati sia soddisfatta del servizio:
il 65 % delle persone dichiara che il servizio corrisponde alle aspettative,
il 71 % ritiene che la raccolta funzioni e sia ben organizzata,
il 65 % ritiene la raccolta comoda e puntuale.

La nostra impressione, quindi, è stata assolutamente positiva e, all'apparenza, ben diverso è il risultato se confrontato con Parma dove la pulizia e l'ordine è solo un ricordo.

In conclusione se il metodo utilizzato nei due capoluoghi è analogo la differenza abissale rilevata, a tutto vantaggio di Mantova, va allora ricercata nell'organizzazione, nella vigilanza e nel controllo dell'erogazione del servizio di raccolta e, probabilmente, anche nell'educazione di alcuni nostri concittadini.

Vedere per credere! Tra l'altro Mantova è una città che val la pena, ogni tanto, di tornare a visitare.

(scorrere la pagina per guardare la galleria fotografica)

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Appendice: la novità introdotte nel 2015 dal Comune di Mantova:
Per le utenze non domestiche è già attivo dal 10/02/2015 un servizio dedicato di raccolta differenziata integrativo, a supporto di esercenti ed artigiani che necessitano di conferire i propri rifiuti differenziati in fascia oraria differente da quella prevista dal calendario di raccolta.
Due mezzi attrezzati con doppia vasca di raccolta, ECOMOBILI, passano per alcune vie del centro storico, seguendo un percorso che prevede la sosta di 10 minuti per ognuna delle 17 postazioni individuate in accordo con la Polizia Locale e i rappresentanti delle categorie commerciali (Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, CNA, UPA) per il ritiro delle principali tipologie di rifiuti differenziati (carta e cartone, vetro e lattine, imballaggi in plastica, organico) prodotti in eccesso rispetto alle quantità o in orari diversi da quelli del calendario di raccolta.

Pubblicato in Ambiente Parma

Pino Agnetti promotore della campagna "Parma non è una discarica. Rifiutiamoci!", che tramite la pagina Facebook ha già raggiunto 1.700 firme, denuncia la situazione di degrado urbano dovuta al problema rifiuti e la mancata risposta del Sindaco Pizzarotti al confronto pubblico. -

Parma, 3 settembre 2015 -

"Credo che i bambini della foto (i cui volti sono stati volutamente oscurati) abbiano diritto, almeno a Parma, a non giocare fra i rifiuti. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa anche il sindaco Pizzarotti... Impresa per altro impossibile, a giudicare dal silenzio assoluto – complimenti per l'educazione – seguito alla mia proposta di un confronto pubblico sul tema che oggi sta più a cuore ai parmigiani. Non che mi fossi illuso, sia chiaro. Sta di fatto che, ancora una volta, il "primo cittadino" ha mostrato il più completo disinteresse per i propri cittadini. Segnatamente, per gli oltre 1.700 firmatari del mio appello "Parma non è una discarica. Rifiutiamoci!". Proprio oggi, in una intervista pubblicata su un quotidiano nazionale, lo stesso Pizzarotti ha dichiarato che "Occorre che si apra un dibattito a livello locale. Bisogna conoscere chi andiamo a votare. Altrimenti finisce, come è capitato, che ci ritroviamo in lista persone che non abbiamo mai visto né conosciuto, solo grazie ai voti online". Parole sante, signor sindaco. Infatti, sempre più spesso a Parma ci si domanda chi siamo andati a votare tre anni fa! Anche se va detto che il suo silenzio sprezzante la dice lunga in proposito. Motivo in più per andare avanti in questa battaglia di civiltà dietro cui non ci sono né partiti, né lobbies o interessi di parte. Solo il desiderio e la speranza di non vedere più i bambini di Parma giocare fra i rifiuti!".

Pino Agnetti, promotore dell'appello "Parma non è una discarica. Rifiutiamoci!"

Numero dei firmatari dell'appello: 1.715

Pubblicato in Cronaca Parma

Creare una coscienza collettiva del bene comune e del patrimonio: Ente Parchi del Ducato e Manifattura Urbana alzano insieme l'asticella del fare formazione. Dal 21 al 25 settembre workshop/cantiere di riqualificazione al Casino dei Boschi di Carrega. Maggiali: "Casino dei Boschi al centro d'interesse e confronto fra cittadini, ed enti di governo territoriali". Fulvi: "Chiediamo il supporto di enti, associazioni ed istituzioni per realizzare i nostri numerosi progetti". -

Parma, 2 Settembre 2015 –

Il Casino dei Boschi, storica residenza estiva dei Duchi di Parma, inserita all'interno dei Boschi di Carrega sarà oggetto di un progetto di riqualificazione che partirà il 21 settembre e vedrà coinvolti studenti di tutta Italia.

« Con oggi proviamo ad alzare l'asticella del concetto di Fare Formazione, che non può limitarsi soltanto alla divulgazione didattica ed alla conseguente fase pratica, ma deve necessariamente includere anche la creazione di una nuova coscienza collettiva del bene comune e del patrimonio »: con queste parole l'Architetto Roberto Bruni ha presentato il Workshop/Cantiere di Restauro del "Casino dei Boschi di Carrega", che si terrà dal 21 al 25 Settembre presso il Parco dei Boschi di Carrega a Sala Baganza (Parma). L'evento è promosso dall'Ente Parchi dell'Emilia Occidentale e dal Comune di Sala Baganza ed organizzato dalle associazioni culturali "Manifattura Urbana" e "Amici del Parco e del Casino dei Boschi di Carrega".
Oltre a Bruni, coordinatore scientifico dell'evento, alla serata di presentazione svoltasi ieri sera presso la Rocca Sanvitale di Sala Baganza sono intervenuti: Agostino Maggiali, Presidente Ente Parchi Emilia Occidentale; Norberto Vignali, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sala Baganza; l'Ing. Francesco Fulvi, Presidente dell'associazione "Manifattura Urbana"; e Paolo Bussi, Presidente dell'associazione "Amici del Parco e del Casino dei Boschi di Carrega".
All'offerta formativa, riservata a laureandi e neolaureati, hanno già aderito oltre 60 ragazzi provenienti dalle facoltà universitarie di Ingegneria ed Architettura di tutta Italia. Le iscrizioni sono ancora aperte, sul sito web dell'associazione "Manifattura Urbana" manifatturaurbana.org/workshop/casino%20dei%20boschi.html  che rimanda al form da compilare, mentre per ulteriori informazioni è possibile visitare la pagina dell'evento su Facebook "Workshop/Cantiere di Restauro del Casino dei Boschi di Carrega" https://www.facebook.com/events/1447205635608679.

Tra i docenti appartenenti l'equipe didattica spicca il nome dell'Architetto Umberto Rovaldi, paesaggista e curatore nel 1980 del convegno "La progettazione di un Parco a fini multipli nei Boschi di Carrega, problemi generali di metodo e indirizzi operativi", uno studio sul Parco di Carrega (allora nato da poco) realizzato insieme a Monsignor Antonio Moroni, Professore Emerito di Biologia all'Università degli Studi di Parma.

Locandina Workshop Casino Boschi rid

Gli obiettivi del Workshop/Cantiere si delineano attorno quella che innanzi tutto è la situazione attuale dei fabbricati: si procederà con una attenta valutazione complessiva dello stato di manutenzione e degrado del complesso, diagnostica necessaria a definire lo "stato di salute" in cui versano le strutture e, al contempo, momento introduttivo che consentirà ai docenti di illustrare un complesso monumentale di così rara bellezza come Villa Casino dei Boschi.
Il passo successivo sarà una prima azione di manutenzione ordinaria su due locali, con valutazione e descrizione delle metodologie e delle fattibilità di intervento ed una scrupolosa attività di indagine e diagnosi.
Non mancherà poi un focus sul giardino con un percorso conoscitivo e di approccio alle essenze e alle varietà esistenti e l'analisi delle possibilità di interventi coordinati.
Per ciò che concerne il parco infine ci si concentrerà sul sistema territoriale attuale e sull'importanza che riveste oggi, con un'analisi degli attuali progetti in corso d'opera sull'area, i loro obiettivi e le aspettative nutrite attorno ad essi, cui verrà aggiunta una proiezione di alcune ipotesi di utilizzo temporaneo.

« Una nuova esperienza che si aggiunge alle tante già promosse dal nostro Ente per porre il Casino dei Boschi al centro dell'interesse e del confronto fra cittadini, realtà associative e enti di governo del territorio », ha dichiarato il Presidente dell'Ente Parchi Emilia Occidentale Agostino Maggiali. Ed effettivamente il Casino dei Boschi di Carrega, impianto extraurbano che da Parma e con Colorno ha disegnato, organizzato modellato e gestito un territorio giungendo a governarlo, mai come oggi è sotto i riflettori: l'anno prossimo infatti ricorrerà il bicentenario dell'arrivo di Maria Luigia a Parma (18 Aprile 1816) e Manifattura Urbana intende supportare l'associazione Amici del Parco e del Casino dei Boschi di Carrega in quello che non a torto è ritenuto un momento storico e sociale di elevatissima importanza per Parma e provincia.

« Quando si rivolge l'attenzione a beni di valore storico monumentale come il Casino dei Boschi di Carrega la priorità è rappresentata dall'approfondimento di tutti gli aspetti diagnostici, antropologici, tecnologici e di valore storico testimoniale – ha sottolineato Francesco Fulvi, presidente di Manifattura Urbana – ed i nostri ragazzi sono coscienti dell'importante occasione offerta loro per poter dimostrare tutto il loro impegno e valore ». Fulvi chiude infine con un appello: « Abbiamo diversi progetti in fase di realizzazione e numerosi altri in cantiere; ma la forza, la volontà e l'impegno di tutti i nostri associati, pur se encomiabili e costanti, non ci consente ancora di riuscire a portarli tutti a compimento. Perciò dico ad enti, associazioni, istituzioni e chiunque tra i privati desideri tenderci la propria mano che sono i benvenuti ».

Pubblicato in Cultura Parma

Questa sera, Martedì 1 Settembre, presso la Rocca Sanvitale di Sala Baganza l'incontro di presentazione del Workshop-Cantiere di restauro del Casino dei Boschi di Carrega. -

Parma, 1 settembre 2015 -

Dal 21 al 25 Settembre il Casino dei Boschi, storica residenza estiva dei Duchi di Parma, sarà protagonista di un Workshop-Cantiere di restauro promosso dai Parchi del Ducato, dal Comune di Sala Baganza e organizzato dalle Associazioni MANIFATTURA URBANA e Amici del Parco e del Casino dei Boschi, con il patrocinio del Comune di Collecchio.

Il Workshop sarà presentato ufficialmente questa sera in Rocca a Sala Baganza alle 20.45, con una iniziativa promossa dai Parchi del Ducato e dal Comune di Sala Baganza, in collaborazione con le Associazioni.
Ed è proprio il Comune ad ospitare la serata di presentazione con l'obiettivo di "mantenere alta l'attenzione sulla tutela e la valorizzazione del complesso monumentale del Casino dei Boschi e informare la comunità, non solo di Sala Baganza" spiega il Sindaco Cristina Merusi e prosegue "negli anni le amministrazioni coinvolte hanno partecipato ad incontri e aderito ad iniziative finalizzate al recupero complessivo del bene architettonico, anche se ad oggi non è stato ancora possibile giungere al risultato auspicato".
"I Parchi del Ducato hanno colto l'invito delle Associazioni presenti sul territorio, che da mesi stimolano l'organizzazione di incontri e iniziative per far scoprire il Casino dei Boschi ad un numero sempre maggiore di cittadini. Il giardino storico e gli edifici rappresentano comunque da tempo la cornice di numerose manifestazioni culturali organizzate dall'Ente, considerata la bellezza paesaggistica dei luoghi".

Alla serata interverranno il Presidente dei Parchi, il Sindaco di Sala Baganza, Francesco Fulvi per MANIFATTURA URBANA e Paolo Bussi e Umberto Rovaldi per l'Associazione Amici del Parco e del Casino dei Boschi di Carrega.

volantino 1 settembre rocca san vitale rid

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Le strutture consentono il conferimento di rifiuti per la raccolta differenziata 24 ore su 24, 7 giorni su 7 -

Parma, 31 agosto 2015 -

Quattro strutture collocate in città che da oggi saranno attive per agevolare il corretto conferimento dei rifiuti e renderlo flessibile. Le 4 nuove Ecostation sono punti fissi di conferimento dei rifiuti a servizio di tutte le utenze, sia domestiche sia non domestiche. L'8 agosto scorso ha preso il via la prima Ecostation nella zona di sosta del cimitero della Villetta e da oggi, 31 agosto, sono attive sul territorio comunale tutte e quattro le strutture.

Dove sono collocate

Le eco stazioni fisse, sorgono presso il parcheggio della Villetta, il parcheggio scambiatore Est, il parcheggio scambiatore Ovest e il parcheggio San Leonardo (il parcheggio scambiatore Sud è già servito da un centro di raccolta) e rappresentano un ausilio fondamentale per un coerente sviluppo del sistema di raccolta differenziata, andando incontro alle esigenze dei cittadini che si trovino in difficoltà a conferire i rifiuti secondo il normale calendario, per le esigenze più svariate (ferie, week-end, pendolari, turnisti, etc).

Cosa sono le Ecostation

Le Ecostation sono strutture simili a container (circa 2,5 metri per 6,5 metri) con accesso 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che funzionano tramite l'utilizzo dell'ecocard (quella utilizzata per l'accesso ai centri di raccolta) o di tessera sanitaria dell'intestatario del contratto di igiene urbana, e sono dotate di sportelli per la raccolta di plastica, lattine, carta e cartone, organico e rifiuto residuo.

Per il rifiuto residuo possono essere utilizzati comunissimi sacchi neri o borsine della spesa di volume non superiore ai 40 litri, compatibilmente con le dimensioni della bocchetta di conferimento. Sorvegliate in modo permanente da una telecamera, le Ecostation sono anche dotate di sensori che segnalano il livello di riempimento per ogni tipologia di contenitore rifiuti comunicando direttamente al gestore la richiesta di intervento per svuotamento.

Le nuove strutture si possono utilizzare in concomitanza con l'introduzione della tariffazione puntuale, sistema che permette di suddividere più equamente il costo del servizio in base al suo effettivo utilizzo, grazie alla conteggio degli svuotamenti del bidone dell'indifferenziato dei singoli utenti. Il Comune ricorda infatti che ogni conferimento del rifiuto residuo all'Ecostation ha un costo di 0.70€ e non rientra all'interno degli svuotamenti minimi previsti per il calcolo della tariffazione puntuale. Il conferimento delle altre tipologie di rifiuto è invece gratuito.

Gli Eco Wagon

Da settembre saranno operativi, per il centro storico, anche gli Eco Wagon, mezzi che effettueranno la raccolta lungo un percorso ben preciso al di fuori degli orari e dei giorni previsti dal calendario, proprio in centro storico.

Un ulteriore misura che va nel senso di aumentare la flessibilità proprio nella raccolta stessa. L'assessore Folli a questo proposito dichiara - "Le persone che ho avuto modo di incontrare all'Eco-station della Villetta hanno mostrato apprezzamento per questa iniziativa e sembra che dai primi dati vi sia una buona risposta dei parmigiani a questo nuovo servizio. Verificheremo in questi mesi l'andamento e non escludiamo per l'anno prossimo di aggiungerne altre più centrali a servizio dei quartieri".

Pubblicato in Cronaca Parma

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 35 30 agosto 2015 - (in allegato il formato pdf scaricabile)
SOMMARIO
1.1 editoriale Ma quale ripresa, ci siam mangiati sin e collane della nonna
3.1 cereali Il crollo delle borse trascina le commodities.
4.1 Lattiero caseario Crollo del Burro, tengono Grana e Parmigiano.
5.1 mais e soia Mais e Soia dati previsionali 2015-2016
6.1 Bufale e social Ancora discredito sulla pasta Barilla
7.1 quote latte Quote latte, Agea ha provveduto alla quantificazione delle restituzioni per l'ultima campagna
8.1 emilia romagna Miele, 467 mila euro per gli apicoltori dell'Emilia-Romagna
8.2 immigrazione Expo: dai campi profughi ai campi coltivati, Cia: un progetto di cooperazione mondiale
8.3 quote latte Quote latte: nuove disposizioni di Agea sulle fideiussioni
9.1 pomodoro Pomodoro 2015, nel segno della qualità
9.2 ambiente Emilia Romagna. In arrivo 9 milioni per rimuovere l'amianto nelle imprese
10.1 dissesto idrogeologico Dalla Regione 100 milioni per il dissesto idrogeologico
11.1 promozioni "vino" e partners

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Ambiente. In arrivo 9 milioni per rimuovere l'amianto nelle imprese. Le risorse a disposizione con un bando della Regione. Click day il 23 settembre per la prenotazione online della domanda di contributo.

Bologna, agosto 2015

 - In arrivo 9 milioni di euro di eco-incentivi per le imprese che rimuovono e smaltiscono l'amianto presente nei luoghi lavoro. Le risorse – messe a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna, nel Piano di azione ambientale, attraverso un bando – puntano alla qualificazione ambientale e alla tutela dei lavoratori.

A partire dal prossimo 23 settembre, una sorta di click-day, collegandosi al portale Ambiente le imprese potranno effettuare la prenotazione online della domanda di contributo.
L'iniziativa, già sperimentata negli anni scorsi, ha l'obiettivo di sostenere l'impegno di quelle aziende che mostrano di voler qualificare il proprio ambiente di lavoro attraverso la rimozione di coperture o coibentazioni contenenti cemento-amianto.

Il bando è stato costruito sfruttando anche le recenti semplificazioni in materia di aiuti di Stato emanate dall'Unione europea, con particolare riferimento al nuovo regolamento di esenzione in materia di tutela ambientale. Il contributo massimo erogabile sarà di 200mila euro per ciascuna impresa del territorio regionale.

Si tratta di contributi che verranno concessi secondo l'ordine cronologico di arrivo, verificando prima la documentazione progettuale completa che sarà richiesta unicamente a quelle imprese che si collocheranno in posizione utile in graduatoria.

In questo modo si eviterà di appesantire inutilmente di adempimenti tutti i partecipanti al "click day".

"Tutelare l'ambiente significa tutelare il lavoro, e la Regione con il bando vuole dare un segnale chiaro in questa direzione – sottolinea l'assessore all'Ambiente Paola Gazzolo – Con queste risorse vogliamo sostenere le imprese che hanno la sensibilità e la volontà di migliorare. Il provvedimento poggia sulla consapevolezza che la soluzione definitiva al problema è nella rimozione di tutto l'amianto presente nel territorio: un processo, questo, che richiede risorse e tempo".

(Fonte Regione Emilia Romagna)

Pubblicato in Ambiente Emilia
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