Venerdì, 07 Luglio 2023 05:01

Inquinamento acustico: cos’è e quali sono le conseguenze per l’udito? In evidenza

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L’inquinamento acustico è stato spesso definito come il nemico invisibile per il nostro udito. E non è un caso: per questo motivo, è fondamentale conoscerlo, prevenirlo e comprendere quali sono le conseguenze di sottoporsi a rumori forti e continui.

Del resto, chi abita in città tende a sottovalutare i rumori esterni, ma il nostro udito è super sensibile. Al netto di tutto, soprattutto quando si verifica un calo dell’udito, è importante parlare degli apparecchi acustici, che non solo aiutano a sentire meglio, ma sono utili per la prevenzione.

Cos’è l’inquinamento acustico

Chi abita nel pieno centro cittadino probabilmente conosce già l’inquinamento acustico: rumori di camion, mezzi pubblici, auto, il vociare delle persone in mezzo alla strada.

Il nostro udito, ovviamente, è un organo di senso estremamente importante, come la vista. Ma tendiamo a sottovalutarlo, a non prendercene cura come dovremmo. Essere sottoposti a forti rumori sul lungo termine può portare delle conseguenze. Quali? Una progressiva perdita della capacità uditiva.

Di fatto, l’inquinamento acustico è descritto come il “rumore che disturba”. I suoi effetti sono nocivi e c’è da dire che è di diversi tipi: può provenire dal traffico aereo, dal traffico ferroviario, dal traffico veicolare, dalla vita domestica, o ancora dall’attività industriale, artigianale e commerciale.

Quest’ultimo punto è molto importante, perché non riguarda solo le persone nelle proprie case, ma anche i lavoratori stessi.

Quali sono gli effetti e le conseguenze dell’inquinamento acustico?

L’esposizione continua all’inquinamento acustico presenta delle conseguenze sull’udito. Non dobbiamo ignorare questo aspetto, ma, anzi, esserne consapevoli e promuovere una sana e corretta prevenzione. Le conseguenze solitamente si suddividono in danni uditivi acuti o extra uditivi.

Nel primo caso, infatti, troviamo i danni acuti – di breve durata – o cronici, ovvero dovuti a un’esposizione prolungata. In alcuni casi si possono osservare determinati segnali, come vertigini, insensibilità uditiva o ancora ronzii e fischi.

L’inquinamento acustico, tuttavia, può anche causare i cosiddetti danni extra uditivi: in questo caso rientra lo stress, che ovviamente può alterare il sistema nervoso e immunitario o ancora l’apparato gastrointestinale. In generale, chi è soggetto all’inquinamento acustico prova un senso di fastidio generale che va a influenzare la qualità della vita.

La prevenzione per l’inquinamento acustico

Naturalmente, debellare totalmente l’inquinamento acustico è pura utopia. Tuttavia, ciò non vuol dire che non possiamo fare nulla per stare meglio, tutt’altro.

Non possiamo annullare ogni fonte di rumore, ma per esempio possiamo di certo investire sulle barriere acustiche per la nostra casa.

Oltretutto, anche il Parlamento Europeo è intervenuto a riguardo, suggerendo delle soluzioni per abbassare il livello dei rumori. Del resto, sempre di più si sta puntando sulla mobilità sostenibile, in particolar modo nei centri abitati.

Le nostre case stanno anche diventando sempre più green, a sostegno dell’ambiente e della salute: le superfici porose sono tra le migliori per assorbire i suoni. Allo stesso tempo, si può migliorare il comfort acustico domestico optando per piante e tende.

Proteggersi, però, è la forma di prevenzione migliore che possiamo scegliere. Per i lavoratori che si ritrovano in ambienti con rumori forti, esistono gli otoprotettori, ovvero tappi e cuffie su misura o anche standard per proteggere l’udito.

È bene sottolineare anche l’importanza dei check up e dei controlli all’udito: solitamente, infatti, sono pochi gli italiani che operano una forma corretta di prevenzione. Sottoporsi a un test, tuttavia, è un modo concreto per verificare la propria capacità uditiva ed eventualmente propendere per gli apparecchi acustici.

Calo progressivo dell’udito: come sentire meglio?

Il calo dell’udito avviene solitamente in modo lento e progressivo. Per questo motivo, possono passare anni prima di sottoporsi a un controllo. Ci sono però dei segnali che possono essere utili nel riconoscere di avere un problema all’udito: per esempio, c’è chi ha difficoltà a comprendere le parole, a seguire una conversazione o la radio e televisione, tendendo ad aumentare il volume.

O magari si ha difficoltà nel parlare al telefono, o sovente si avvertono ronzii e fischi, così come i suoni in modo ovattato.

Per sentire meglio e operare anche una corretta forma di prevenzione in caso di perdita uditiva, è possibile indossare gli apparecchi acustici.

Questi dispositivi possono essere usati a casa o in qualsiasi situazione, come nei posti di lavoro, o mentre si stanno sbrigando le normali faccende quotidiane. Diversi i vantaggi e i benefici: di fatto, si migliora la comprensione e la concentrazione.

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