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Due minorenni reggiane hanno denunciato il fatto alla sezione Polizia postale e delle comunicazioni di Reggio -

Reggio Emilia, 6 febbraio 2014 -

Aveva creato un blog sul sito wordpress.com in cui due ignare ragazze minorenni si presentavano come disponibili ad avere rapporti sessuali con chi le avesse contattate. Alla fine della scorsa settimana due giovani reggiane hanno denunciato il fatto alla sezione Polizia postale e delle comunicazioni di Reggio.
Le due minorenni erano preoccupate che la notizia si fosse già sparsa nella loro scuola. Infatti sulla pagina web erano anche stati pubblicati i link ai loro profili Facebook e post fasulli con commenti osceni di persone che le avrebbero incontrate. Trattandosi di minori, gli uomini del comandante Niccolai hanno immediatamente deciso di oscurare il blog. La procura della Repubblica di Reggio ha così emesso un decreto che proibisce ai provider italiani di fornire l'accesso alla pagina incriminata. Successivamente, gli agenti di polizia hanno contattato i responsabili del sito internet - con sede negli Stati Uniti - per ottenerne i dati di creazione.
Ma il diffamatore misterioso potrebbe non rimanere tale ancora per molto. Infatti, non appena verranno definiti i termini per rendere legalmente valida la richiesta di traffico telematico presentata dalle forze dell'ordine, si arriverà all'identificazione della connessione internet usata per creare il blog e quindi al suo utilizzatore.

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 L'uomo, era stato condannato ad una pena detentiva per una precedente rapina e stava usufruendo da tre giorni di un regime di semilibertà per lavoro -

di I.R. - Reggio Emilia, 6 febbraio 2014

Prima ha cercato di farsi consegnare il denaro dagli impiegati, poi è scappato facendosi scudo con un cliente. Alle 13 di ieri un uomo è entrato nella filiale della Banca Popolare dell'Emilia Romagna di via Emilia Santo Stefano, in pieno centro a Reggio. Con il volto travisato da cappello e sciarpa, il rapinatore ha iniziato a minacciare il personale. La filiale però era in chiusura e quindi non era possibile prelevare alcunché dalle casse automatizzate.
Il malvivente si è dato allora alla fuga, prendendo in ostaggio l'unico cliente presente, che poi ha rilasciato poco fuori dall'istituto di credito. "Ero in banca a fare un bonifico – racconta l'uomo visibilmente provato – e ho visto entrare un uomo con il volto coperto da cuffia e sciarpa. Teneva la mano nella giacca come se avesse una pistola. Quando gli impiegati gli hanno detto che non c'erano soldi e si è reso conto che non c'era più niente da fare, è andato di corsa verso l'uscita. Dopo aver fatto cadere a terra un signore anziano che stava entrando, mi ha preso per il collo e mi ha costretto a seguirlo. Adesso tu vieni con me, mi ha detto. Ma alla fine mi ha lasciato pochi metri più avanti".
Il malcapitato cliente ha subito avvertito la Questura, e così è partita la caccia all'uomo. Ma è durata poco. Infatti il rapinatore, probabilmente inesperto, nella fuga aveva abbandonato sotto a un cassonetto il giubbotto e lo zaino. La giacca corrispondeva perfettamente a quella ripresa indosso al rapinatore dalle videocamere della banca. Ma è stato il contenuto della sacca a rivelare l'identità del malvivente. Infatti gli agenti hanno rinvenuto all'interno un tesserino rilasciato dall'Amministrazione Penitenziaria, appartenente al detenuto Luigi Spezzano. L'uomo, condannato ad una pena detentiva per una precedente rapina, stava usufruendo da tre giorni di un regime di semilibertà per lavoro fino alle 14.
A questo punto, gli uomini della Polizia hanno raggiunto la casa circondariale, dove alle 14 precise lo hanno potuto 'accogliere'. La posizione del detenuto, riconosciuto come autore del tentativo di rapina, è ora al vaglio dell'autorità giudiziaria.

Nella galleria immagini la foto del malcapitato cliente preso in ostaggio

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La notte del 27 gennaio gli uomini della Polizia erano andati a casa del cittadino lituano per un controllo e si erano invece imbattuti in un sosia -

di Ivan Rocchi - Reggio Emiia, 6 febbario 2014 -

Aveva ingaggiato un sosia per poter uscire indisturbato di casa, quando invece avrebbe dovuto rimanere ai domiciliari. La notte del 27 gennaio gli uomini della Polizia erano andati a casa del cittadino lituano per un controllo e si erano invece imbattuti in un sosia che si spacciava per il detenuto. L'autore della messinscena si era poi dato alla macchia.
Nella giornata di martedì il cittadino lituano è stato condotto in carcere, perché il tribunale gli ha revocato il beneficio dei domiciliari. E sempre martedì, poco dopo le 13.00, avevano fine le ricerche mai interrotte del sosia del detenuto. Una volante in servizio nel centro storico ha infatti individuato l'uomo in via Roma, in pieno centro. Privo di documenti, il sosia è stato accompagnato in Questura e identificato per il cittadino georgiano K. T., di 44 anni. L'uomo è stato poi affidato all'Ufficio immigrazione ed espulso dall'Italia in quanto immigrato irregolare.

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Da un po’ di tempo una banda di malviventi sta imperversando a Reggio e provincia. In realtà il gruppo ha razziato i garage di tutta l’Emilia-Romagna, alla ricerca di macchine di lusso, costose biciclette, attrezzi da lavoro e prodotti per la casa.

di IR - Castelnovo di Sotto  5 febbraio 2014 - 

L'altra notte due uomini, probabilmente componenti della banda, hanno preso di mira un plesso condominiale di piazza XXV Aprile, a Cadelbosco Sopra. Ma la trasferta nel reggiano non è andata a buon fine per i ladri - il lituano Mantas Jakstys, 24enne residente in Lituania e l’ucraino Dmytrov Uzbekov, 33enne residente proprio a Cadelbosco Sopra - che alla fine sono stati arrestati dai Carabinieri con l'accusa di tentato furto aggravato in concorso.

Verso le 4 di mattina alcuni residenti avevano notato che i due malviventi si aggiravano con il volto coperto sciarpe intorno all’area condominiale che conduce ai garage, così hanno chiamato subito il 112. Una volta giunti sul posto, i carabinieri hanno posizionato la vettura di traverso rispetto alla rampa che conduce ai garage, bloccando l’uscita. I due malviventi hanno sentito l’arrivo dei carabinieri e hanno provato a risalire la rampa, ma si sono imbattuti negli uomini dell’Arma, che li hanno bloccati.

“Ci siamo persi”. E’ stata questa la giustificazione dei due giovani alla vista dei carabinieri, una scusa che tuttavia è stata smentita dai fatti: la ricognizione dei luoghi ha consentito infatti di appurare che i due stavano compiendo il raid furtivo. Alla luce di quanto accertato e considerata la flagranza di reato, i due sono stati arrestati. Questa mattina sono comparsi davanti al Tribunale di Reggio Emilia per rispondere di quanto a loro contestato. Fervono ora le indagini per appurare se i due, come si sospetta, appartengano al più nutrito popolo della banda dei garage. 

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Strappa la sigaretta dalla bocca di una donna: per questo fatto è stato attivato un procedimento giudiziario durato oltre tre anni che ha portato all' accusa di furto con strappo -

Parma, 5 febbraio 2014 -

Ha derubato una persona ed è stato condannato, ma il bottino per l'insolito ladro è stato di una sigaretta che ha strappato dalla bocca di una donna , il fatto per il quale è stato attivato un procedimento giudiziario durato oltre tre anni, e che potrebbe continuare nei successivi gradi di giudizio, è avvenuto a Parma all'esterno del Centro Torri nell'ottobre del 2010. L'imputato, un tunisino di 41 anni, è stato denunciato da una parmigiana anche lei 41enne. Stando alla querela l'uomo le avrebbe chiesto una sigaretta ed al rifiuto della donna, le avrebbe strappato di bocca quella che lei stava fumando, spingendola. La 41enne impaurita ha chiesto l'intervento dei carabinieri ed ha presentato querela, avrebbe potuto ritirarla mettendo fine all'inchiesta ed al processo per la sigaretta scippata, ma non lo ha fatto. Il processo si è svolto davanti al giudice Cristina dalla Giacoma ed al pm Milena Arnone. L'imputato, accusato di furto con strappo, ha avuto una condanna a 5 mesi e 10 giorni ed una sanzione pecuniaria di 200 euro.

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Verifiche della Polizia Municipale sui veicoli nel parcheggio di viale Sant'Ambrogio: un'auto è risultata rubata e sono stati rimossi e sequestrati altri due veicoli -

Piacenza, 5 febbraio 2014 -

Gli agenti della Polizia Municipale impegnati nella consueta attività di controllo del territorio sono intervenuti, nella mattinata di ieri, martedì 4 febbraio, nel parcheggio di viale Sant'Ambrogio, per la verifica di alcuni veicoli da tempo in sosta nell'area. Dagli accertamenti effettuati è emerso che una delle auto, una Fiat Bravo regolarmente posteggiata, risultava rubata: per il furto era stata presentata denuncia nell'ottobre scorso dal proprietario residente a Piacenza, cui la macchina è stata restituita dopo il trasferimento al deposito comunale di viale Sant'Ambrogio, a cura di Apcoa.
Nella stessa giornata sono stati rimossi e sequestrati due veicoli, una Fiat Bravo e una Fiat Punto regolarmente in sosta nel parcheggio di via Benedettine, in quanto non assicurati e non sottoposti alla revisione periodica.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

 

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I genitori, una coppia separata, sono stati rintracciati dopo 4 ore dagli uomini del Comando provinciale di Reggio -

Reggio Emilia, 5 febbraio 2014 -

Lei credeva andasse il suo ex marito, lui pensava il contrario. E così la loro bambina di 9 anni ha dovuto aspettarli davanti a scuola, per poi essere ospitata a casa di una bidella dell'istituto. "Non ci siamo intesi con gli sms", si è giustificata con i Carabinieri la coppia di separati, rintracciati dopo 4 ore dagli uomini del Comando provinciale di Reggio.
La bambina di 9 anni aveva aspettato invano all'uscita dalla scuola l'arrivo di uno dei genitori e alla fine era stata affidata a una bidella. Nel frattempo i Carabinieri, allertati dalla direzione della scuola, si erano attivati per trovare i genitori della piccola. La madre della piccola non era reperibile, quindi si è cercato di verificare dove potesse vivere il padre. Una volta rintracciato il comune di residenza, in un'altra provincia, i militari hanno avviato gli accertamenti.
Finalmente, in tarda serata, gli uomini dell'Arma raggiungono la casa dell'uomo. Ma nello stesso momento viene rintracciata anche la madre della piccola, che stava andando lì per recuperare la figlia, credendo che l'ex fosse andato a prenderla a scuola. I due sono stati quindi condotti in caserma, dove è stata riaffidata loro la bambina. Per i due è quindi scattata la denuncia alla procura del tribunale di Reggio per abbandono di minore.

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Smantellata dalla Squadra Mobile un'organizzazione con base logistica a Modena che gestiva il traffico di stupefacenti per l'intera regione Emilia Romagna e per una buona parte del Nord Italia: 19 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 20 corrieri arrestati, 5 soggetti indagati a piede libero -

Modena, 5 febbraio 2014 -

Diciannove ordinanze di custodia cautelare in carcere, venti corrieri arrestati, cinque soggetti indagati a piede libero.
Questi i principali numeri dell'operazione antidroga della Squadra Mobile della Questura di Modena, denominata "Bishop", grazie alla quale è stato possibile smantellare un'organizzazione dedita alla gestione, e conseguente distribuzione a pioggia, di svariati quantitativi di sostanza stupefacente del tipo "brown sugar", gestendo, in tal modo ed in maniera capillare, il traffico di stupefacenti per l'intera regione Emilia Romagna e per una buona parte del Nord Italia.
Questa organizzazione, formata prevalentemente da cittadini di nazionalità albanese, tunisina e marocchina, su molti dei quali grava la recidiva reiterata specifica infraquinquennale, aveva quali fornitori i soggetti già arrestati nel settembre scorso durante l'operazione "Bisht" con la quale vennero eseguite oltre cinquanta ordinanze di custodia cautelare in carcere con circa cinquanta corrieri tratti in arresto e ventitré chilogrammi di sostanza stupefacente sequestrata.
L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena, in stretta collaborazione con la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (D.C.S.A.) ed il Servizio Centrale Operativo (S.C.O.) del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ha reso possibile sgominare l'organizzazione criminale in questione il cui ruolo, come detto, era quello di distribuire, a pioggia, eroina "brown sugar" a quelle organizzazioni minori dedite al minuto spaccio.
Nel corso delle indagini, come detto, gli operatori di Polizia hanno arrestato diversi corrieri, sequestrando numerosi chilogrammi di eroina, tre dei quali, ad esempio, ad un cittadino albanese, il quale, per non destare sospetti, effettuava i trasferimenti della predetta sostanza (circa tre chilogrammi alla volta, appunto) facendo viaggiare a bordo del proprio veicolo anche moglie e due figli piccoli. E' stato, inoltre, arrestato, tra gli altri, un altro loro connazionale negli attimi successivi alla cessione di una quantitativo della predetta sostanza, rinvenendo in suo possesso una piccola pistola camuffata da portachiavi con all'interno due proiettili calibro 22.
Le esecuzioni sono state effettuate a Modena, Milano, Bologna, Mantova e Novara, in collaborazione con il personale delle locali Squadre Mobili, coadiuvato da equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine della Polizia di Stato e da due unità cinofile di Bologna.

 

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Trovati 108 grammi di marijuana nell'auto di un 19enne incensurato e insospettabile rampollo della 'Reggio bene' -

Reggio Emilia, 4 febbraio 2014 -

Aveva nascosto più di un etto di marijuana sotto il sedile della macchina, ma il nervosismo lo ha tradito. Domenica pomeriggio, durante le normali attività di controllo del territorio, una pattuglia dei Carabinieri di Castelnovo Sotto ha notato una Mini Cooper con a bordo due giovani, ferma in un parcheggio della zona industriale del paese. Insospettiti, i militari dell'Arma si sono avvicinati alla macchina.
Durante le procedure di identificazione, uno dei due ragazzi ha iniziato a dare segni palesi di una certa tensione. I carabinieri hanno quindi dato corso all'ispezione della vettura e alla perquisizione del 19enne che si trovava alla guida. Guardando sotto il sedile del passeggero, i militari hanno così potuto rinvenire un sacchetto di cellophane, contenente 108 grammi di marijuana. La successiva perquisizione nell'abitazione del giovane, incensurato e insospettabile rampollo della 'Reggio bene', ha portato i Carabinieri a rinvenire un vasetto in vetro contenente residui di marijuana e un bilancino di precisione.
Alla luce dei fatti e riconducendo la detenzione dello stupefacente ai fini di spaccio, l'uomo è stato così arrestato. Comparso ieri mattina davanti al Tribunale di Reggio Emilia, dopo la convalida dell'arresto è stato posto ai domiciliari in attesa del processo fissato a marzo prossimo.

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Sciopero nazionale per la giornata di mercoledì 5 febbraio 2014, a sostegno della vertenza sulle risorse finanziarie destinate al Trasporto Pubblico Locale -

Parma, 3 febbraio 2014 -

FILT-CGIL, FIT-CISL UILT-UIL e FAISA-CISAL, hanno indetto lo sciopero nazionale per la giornata di mercoledì 5 febbraio 2014, a sostegno della vertenza sulle risorse finanziarie destinate al TPL, sulla regolazione del processo di riassetto del settore e sul rinnovo del CCNL scaduto il 31/12/2007.
La Tep segnala inoltre che in data 28 gennaio 2014 è pervenuta a TEP S.p.A. la comunicazione da parte del Coordinamento provinciale USB Lavoro Privato di adesione allo sciopero del 5 febbraio p.v. con le seguenti modalità:

Personale viaggiante urbano ed extraurbano: dalle ore 17.00 alle ore 21.00;
Personale impianti fissi-uffici e biglietterie: le ultime 4 della giornata lavorativa.

Secondo gli obblighi di garantire comunque i servizi essenziali, verranno assicurati i seguenti servizi:

SERVIZIO URBANO – PRONTOBUS URBANO – HAPPY BUS
Al mattino: tutte le corse in partenza dai capolinea dalle ore 5.30 alle ore 8.30;
A mezzogiorno: tutte le corse in partenza dai capolinea dalle ore 12.10 alle ore 14.40;
Le corse per le quali è prevista la partenza devono essere completate fino ai capolinea; sono peraltro effettuate le sole corse in partenza dai capolinea entro gli orari di termine delle fasce qualora le corse stesse, secondo gli orari pubblicati, completino il loro percorso entro le ore 9.15 e 15.25 rispettivamente per la fascia mattutina e per quella meridiana; l'ultima delle corse garantite nella fascia è comunque limitata al capolinea urbano opposto.


SERVIZIO EXTRAURBANO – PRONTOBUS EXTRAURBANO
Al mattino: tutte le corse in partenza dai capolinea dalle ore 5.30 alle ore 8.45;
A mezzogiorno: tutte le corse in partenza dai capolinea dalle ore 12.10 alle ore 14.55;
Le corse per le quali è prevista la partenza devono essere completate fino ai capolinea; sono peraltro effettuate le sole corse in partenza dai capolinea entro gli orari di termine delle fasce qualora le corse stesse, secondo gli orari pubblicati, completino il loro percorso entro le ore 9.15 e 15.25 rispettivamente per la fascia mattutina e per quella meridiana.
In eccezione al criterio ora indicato, vengono effettuate le corse che, pur non completando il loro percorso entro gli orari precisati sopra hanno un percorso superiore ai 50 km., essendo partite dal capolinea almeno un'ora prima della fine di ciascuna fascia e precisamente entro le ore 7.45 ovvero le ore 13.55.


SERVIZI AUSILIARI
Biglietterie: apertura dei soli sportelli negli orari di funzionamento dei servizi.
Presidi di movimento: apertura completa e continuativa.
Portinerie e centralini: apertura completa e continuativa, con un addetto per deposito.
Addetti di movimento: impiego del personale negli orari di funzionamento dei servizi.
Agenti verificatori: copertura dei soli turni di cabina capolinea nei soli orari di funzionamento del servizio.
Uffici: apertura per sole prestazioni impellenti non rinviabili, previa comunicazione alla OO.SS..
Officine: copertura dei soli turni indispensabili a garantire i servizi di movimento.
Eventuali chiarimenti sugli orari dei servizi di cui sopra possono essere richiesti alle biglietterie e al numero 840 22 22 22.
I servizi garantiti come sopra coprono le fasce orarie di servizio indicate come "prestazioni indispensabili" e previste dalla legge allo scopo di contemperare l'esercizio del diritto allo sciopero con la tutela dei diritti della persona costituzionalmente garantiti, per cui restano assolti gli obblighi fissati dalla Legge 146/90 e dalla Legge 83/00.

 

Pubblicato in Cronaca Emilia
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