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A destare l'allarme della donna il malore del piccolo di 5 anni: soccorsi d'urgenza -

Reggio Emilia, 29 gennaio 2014

Un piccolo braciere per riscaldare l' abitazione, avrebbe provocato l'intossicazione da monossido di carbonio, di una donna cingalese di 49 anni e del figlio di cinque anni, residenti a Castelnovo Monti. A chiamare i soccorsi, la scorsa notte è stata la donna allarmata dal malore del bambino. La dinamica dei fatti è ancora al vaglio dei carabinieri e dei vigili del fuoco.
Portati d'urgenza all' Ospedale di Castelnovo Monti, sono stati trasferiti a Fidenza per un trattamento in camera iperbarica, ma le loro condizioni non sono gravi.

 

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Un nuovo strumento per la lotta all'evasione fiscale: le multe non pagate dal 2004 al 2012 risultano corrispondere a 37 milioni di euro -

Parma, 29 gennaio 2014 -

Anche a Parma la Polizia Municipale ha ora in dotazione un Auto-Detector, un dispositivo che, mediante tecnologie innovative, consente in primo luogo di individuare i veicoli sottoposti a fermo amministrativo, ma anche di sanzionare le infrazioni più gravi del codice della strada.
Il sito del Comune riporta che "dal 2004 al 2012 sono state accertate violazioni al codice della strada per 82 milioni di euro, di cui il 70% è stato regolarmente riscosso; restano da riscuotere 24 milioni di euro, che sono raddoppiati per effetto del mancato pagamento. Di questi 48 ne sono stati riscossi 12 milioni e ne mancano all'appello quasi 37. A Parma e provincia figurano come circolanti 10.000 veicoli sottoposti a fermo amministrativo."

Come funziona Auto-Detector

Attraverso tecnologie innovative, permette di leggere costantemente le targhe dei veicoli, parcheggiati o in movimento (su entrambe le carreggiate della strada e in entrambi i sensi di marcia), sottoposti a fermo amministrativo e quindi appartenenti a contribuenti morosi.
Il dispositivo viene posizionato direttamente sul tetto dell'auto-pattuglia che svolge il suo normale servizio. Auto-Detector elabora le immagini, estrapola i dati relativi alla targa, li visualizza sul display interno all'auto in servizio e li confronta in tempo reale con una "hot-list" presente a bordo del veicolo e contenente l'elenco delle auto segnalate.
Nel caso in cui si riscontri una targa segnalata, si attiva immediatamente un segnale acustico di allarme, in modo da consentire agli operatori a bordo della pattuglia di intervenire, mentre vengono inviati alla centrale operativa i dati precedentemente registrati per favorire l'immediata localizzazione del veicolo.
Lo strumento è già da tempo utilizzato dalle forze dell'ordine in Italia e all'estero con ottimi risultati, come ad esempio presso il comando di Polizia Municipale di Torino, dove il suo utilizzo ha permesso di incrementare il riscosso del 35%.
Auto-Detector, in futuro, quando sarà utilizzato per tutte le sue funzioni, darà inoltre un aiuto importante per migliorare la mobilità urbana: sarà infatti utilizzabile anche per accertare ed eventualmente sanzionare comportamenti lesivi o potenzialmente pericolosi come la sosta in doppia fila, negli spazi riservati alla fermata dei mezzi pubblici, sugli spazi dedicati alle persone disabili e sui passaggi pedonali, senza che l'operatore debba fermarsi e scendere dal veicolo, avendo cosi un notevole risparmio di tempo.
Infine, l'Auto-Detector è in grado di individuare, tramite i database precedentemente inseriti, anche auto rubate, auto non revisionate alla scadenza e auto di proprietari con patenti sospese.
Il dispositivo, una volta individuati i veicoli, consente di procedere al fermo immediato del mezzo, alla sanzione amministrativa (dai 770 ai 3086 euro) da parte della Polizia Municipale, ma anche al pignoramento dell'auto in presenza dell'ufficiale di riscossione.

(Fonte: Comune di Parma)

 

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Tentata truffa, il Comune ribadisce: "Nessun addetto chiede arretrati delle tasse a domicilio" -

Piacenza, 28 gennaio 2014 -

Appresa la notizia dell'ennesima tentata truffa ai danni di un'anziana residente in città, adducendo il pretesto di un arretrato di 18 mila euro per il saldo di presunte tasse comunali, il Servizio Entrate del Comune di Piacenza precisa che in nessun caso, anche in presenza di importi tributari dovuti all'Amministrazione, vengono inviati addetti a domicilio per il recupero dei crediti.
Al contrario, qualora si verificasse la necessità di ricordare o sollecitare un pagamento, viene sempre spedito al cittadino un avviso ufficiale in forma scritta, nel quale si invita l'interessato a presentarsi presso gli uffici competenti o a fornire la documentazione necessaria a chiarire la propria situazione.
L'esortazione, per chi venisse contattato da sedicenti operatori comunali a casa propria, è sempre quella di rivolgersi alla Polizia Municipale o alle Forze di Polizia dello Stato per le opportune, tempestive verifiche e per dissuadere persone malintenzionate. Per eventuali informazioni o dubbi riguardanti la propria posizione tributaria, si possono chiamare i seguenti numeri del Servizio Entrate: 0523-492775 o 0523-492778.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

 

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Truffa online ai danni di due ambulanti per una presunta sagra in piazza Cavalli -

Piacenza, 24 gennaio 2014 -

Arrivavano rispettivamente dal Tirolo e da Padova, i due ambulanti che si sono presentati questa mattina a Piacenza, rivolgendosi poi alla Polizia Municipale, per partecipare a una presunta manifestazione segnalata nei giorni scorsi sul sito web www.sagreinitalia.it, pubblicizzata come se fosse in calendario dal 24 al 26 gennaio, dalle 10 alle 19, in piazza Cavalli.
A entrambi era stato richiesto, dai sedicenti promotori dell'iniziativa, un contributo di 250 euro per l'occupazione dello spazio, il servizio di vigilanza e l'impianto di illuminazione, con la promessa di ulteriori sconti e di un ampliamento dell'area occupabile. Purtroppo, solo all'arrivo nella nostra città si sono resi conto che la kermesse in realtà non esisteva. Trattandosi di un reato consumato in rete, la truffa dovrà essere denunciata alla Polizia Postale.
Dal Comando della Polizia Municipale viene quindi rivolto, a tutti gli ambulanti, il consiglio di verificare sempre gli annunci relativi a sagre o mercati, prima di pagare l'adesione, telefonando agli uffici del Commercio del Comune indicato come sede dell'iniziativa, dal momento che ogni sagra dev'essere debitamente autorizzata.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

 

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Le attività di indagine sono state immediatamente avviate dal personale della locale Squadra Mobile, che ha identificato i due malviventi -

Modena, 24 gennaio 2014 -

Due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse nei confronti di altrettanti soggetti, autori, in concorso tra loro, di una rapina all'interno di un'istituto di credito di Modena.
I malviventi, M.C., nato a Palermo, nel 1974 e C.D., anche lui nato nel capoluogo siciliano, nel 1987, l'11 luglio dello scorso anno, si sono resi responsabili del reato di cui sopra, minacciando dipendenti e clienti della banca "Credem" – Agenzia n. 4 di via Giardini, intimando, ai primi, di consegnare loro tutto il denaro contante presente in cassa di circa € 2.280,00 ed obbligando, al termine, i presenti a recarsi nel bagno posto all'interno della struttura.
Le attività di indagine sono state immediatamente avviate da personale della locale Squadra Mobile, prendendo visione dei filmati delle telecamere a circuito chiuso della banca, in cui sono risultate diverse fasi dell'evento criminoso. In particolare, grazie ad alcuni fermo-immagine della telecamera posizionata di fronte alle porte girevoli che danno accesso alla struttura, è stato possibile ricavare alcuni fotogrammi nitidi, che hanno consentito di individuare i volti dei due malviventi.
Grazie, poi, alla stretta collaborazione con il Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica è stato possibile rilevare alcuni frammenti di linee papillari presenti su un plico contenente vari blocchetti di assegni, in precedenza, manipolato dal malvivente più giovane. Mediante tale tipologia di attività investigativa, lo stesso, è stato identificato. Di seguito, altre attività hanno consentito di risalire all'identità del complice.
Nei giorni scorsi i predetti provvedimenti sono stati notificati in carcere ai due soggetti.

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Evacuato il palazzo e isolata la zona sino all'arrivo degli esperti -

Piacenza, 23 gennaio 2014 -

E' stato il ritrovamento di una valigetta abbandonata alla sede della Banca Farnese nel quartiere San Lazzaro, a far scattare l'allarme, quando verso le quattordici, una guarda giurata ha trovato la borsa da computer sospetta vicino all'ingresso, legata alla ringhiera. L'edificio è stato evacuato dalla polizia ed è stato delimitato dalle volanti sino all'arrivo degli esperti. Per fortuna la valigetta è stata aperta e al suo interno sono stati trovati solo un paio di stivali.

 

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Personale in servizio presso il Posto di Polizia Centro ha tratto in arresto due donne, G.G., e V.E., entrambe di nazionalità bulgara, poiché sorprese mentre tentavano di derubare il portamonete dalla borsetta di una donna -

Modena, 23 gennaio 2014 -


La malcapitata era intenta ad acquistare merce da un banco del mercato del lunedì che si svolge settimanalmente al parco Novi Sad, mentre le due, una con le classiche funzioni di "palo" e l'altra in qualità di esecutrice materiale del reato, hanno cercato di appropriarsi furtivamente del borsellino, senza che la proprietaria si accorgesse di nulla.
Notata la scena, due operatori del suddetto Ufficio di Polizia, in servizio antiborseggio, hanno immediatamente bloccato le due cittadine straniere responsabili di quanto sopra descritto.
Da accertamenti svolti sulle donne è emerso che V.E. ha a proprio carico numerosi precedenti di Polizia sempre per furto con destrezza. L'altra, invece, è risultata essere in Italia senza fissa dimora.
Le donne sono state trattenute in Questura prima di essere processate con rito direttissimo.

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Erano quattro ad aver rubato i premi in due giostre del luna park di Fidenza ma la bravata all'unico maggiorenne è costata la condanna -

Parma, 22 gennaio 2014 -


Nella notte tra il 4 e il 5 giugno del 2010 un moldavo di 22 anni insieme a tre ragazzini minorenni saccheggiò due giostre all'interno di un luna park allestito a Fidenza. Il bottino,  tutti i premi della "Pesca del Cigno" e della "Rotonda Opla", il tutto per un valore complessivo di 500 euro. I giostrai li inseguirono ed uno del malcapitati rimase anche lievemente ferito. Il processo a carico dell'unico maggiorenne si è concluso ieri in Tribunale a Parma davanti al giudice Gabriele Nigro (Pm Lino Vicini) e la condanna, per quella che forse credevano sarebbe stata solo una bravata, è stata di un anno e 9 mesi.

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Indagato per truffa e appropriazione indebita: sporte 40 denunce -

Piacenza, 21 gennaio 2014 -

Un ingegnere di Piacenza è indagato insieme al figlio per un ammanco di quasi un milione di euro, nella gestione da parte del loro studio di una trentina condomini, sui 120 amministrati. A dare il via alle indagini, i sospetti di alcuni condomini, e le 40 denunce presentate dagli stessi, a cui sono seguiti gli accertamenti dell'Agenzia dell' Entrate. Ora i Carabinieri di Piacenza indagano per truffa e appropriazione indebita, per un buco di circa 930 mila euro. La documentazione in possesso delle Forze dell' Ordine riguarda una trentina di condomini, ma mancano ancora i controlli sui conteggi delle restanti novanta palazzine gestite dallo studio dei due professionisti.

 

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Il Garante nel documento segnala "il caso" anche al procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Parma "per l'ipotesi che nell'avvenuta divulgazione ravvisi reati perseguibili di ufficio di sua competenza" -

Parma, 21 gennaio 2014 -

L'eccessiva attenzione mediatica, sfociata purtroppo in casi di morboso interesse da parte degli organi di informazione per il Garante regionale ha visto la violazione dell'articolo 16 della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti. Maurizio Rigamonti, dopo la fuga all'estero, è tornato a Parma con il piccolo venerdì scorso. Il Garante a tutela del bambino di 8 anni ha segnalato la violazione dovuta alla forte esposizione e pressione mediatica a cui è stata sottoposto il piccolo.

Il comunicato della Regione -

L'enfasi riservata dai media nazionali, locali e online alla vicenda del minore di Parma "coinvolto in un contenzioso familiare che si protrae da molti anni con recenti e ulteriori eventi", oggetto "di pubblicazioni, foto e video del minore e interviste televisive dove è stato annunciato che seguiranno altre puntate sul caso", è al centro di un documento del Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza, Luigi Fadiga, che ha segnalato "la violazione in corso dell'articolo 16 della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del fanciullo". Fadiga raccomanda quindi "agli organi professionali competenti e ai responsabili delle testate giornalistiche e televisive interessate di intervenire con prontezza per far cessare questa violazione".
Il Garante nel documento segnala "il caso" anche al procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Parma "per l'ipotesi che nell'avvenuta divulgazione ravvisi reati perseguibili di ufficio di sua competenza". "L'esposizione mediatica e la conseguente forte pressione" costituiscono - scrive - "un'aperta violazione" dell'articolo 16 citato, "in base al quale la persona di minore età ha diritto a non essere oggetto di interferenze nella sua vita privata".
In applicazione di questo principio, si legge ancora nel testo, "sono stati da tempo sottoscritti precisi impegni da parte degli organismi professionali degli operatori dei mass media, tra cui la carta di Treviso, il Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale e la recentissima Carta di Milano per il rispetto delle bambine e dei bambini nella comunicazione".
Il Garante ha infine disposto che il testo del documento sia inviato al sindaco e all'assessore ai Servizi sociali del Comune di Parma; al presidente e procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Parma; al giudice tutelare di Parma; all'Ordine degli avvocati di Parma; al presidente dell'Ordine dei giornalisti dell'Emilia-Romagna; al direttore dell'agenzia Ansa; alle testate giornalistiche e televisive tramite il servizio Informazione e comunicazione della Regione Emilia Romagna; alla presidenza della Regione Emilia-Romagna e, per conoscenza, al presidente del Tribunale per i minorenni di Bologna; al procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna; al presidente del Corecom dell'Emilia-Romagna e all'Autorità garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza.

 

(fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

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