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Il ragazzino ha ritrovato il cellulare smarrito dal compagno di scuola ha cercato l'estorsione chiedendo 16 euro per restituirlo -

Piacenza, 17 novembre 2014 -

Sono due adolescenti, i protagonisti di un episodio di tentata estorsione avvenuto nel fine settimana a Piacenza. I ragazzi sono compagni di scuola e giocano a calcio nella stessa squadra, ma la frequentazione assidua non ha impedito che uno dei due, venerdì 14 novembre, accortosi che l'altro aveva smarrito lo smartphone alla fermata dell'autobus, non dicesse nulla e lo tenesse invece per sé, chiedendo una somma di denaro in cambio della restituzione.

L'intervento della sezione Giudiziaria della Polizia Municipale è scattato nel pomeriggio di sabato 15, quando il papà del giovane proprietario del telefonino, residente in città, si è presentato al Comando di via Rogerio per denunciare quel che era accaduto al figlio il giorno prima. Accortosi di aver perso lo smartphone, il ragazzo aveva provato a chiamare il proprio numero che risultava sempre spento, sino a quando il servizio automatico ha inviato al cellulare della madre, da cui erano partite le tentate telefonate, il messaggio che il numero era tornato attivo. Alla richiesta di informazioni sul ritrovamento, è arrivato un sms di risposta con una precisa indicazione: la restituzione sarebbe avvenuta solo a fronte del pagamento di 16 euro.

Fissato per il pomeriggio di sabato l'appuntamento per lo scambio, il ragazzo cui era stato sottratto il cellulare è stato accompagnato da un'agente della Polizia Municipale fintasi sua madre, dal momento che l'estorsore aveva specificamente chiesto che all'incontro fosse presente anche la donna. Il tono e le modalità non avrebbero mai lasciato supporre che il ricatto fosse attuato da un ragazzino di tredici anni, residente anch'egli residente a Piacenza, compagno di giochi e di studi del coetaneo. Fermato dalla pattuglia, il giovanissimo estorsore è scoppiato in lacrime, preoccupato della reazione del padre. Non imputabile in ragione dell'età, è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni dell'Emilia Romagna e riaffidato ai genitori.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

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Il Tribunale di Parma ha dichiarato il fallimento del Salumificio Maini Camillo dopo l' istanza presentata da due lavoratrici che vantano crediti complessivi per oltre 58mila euro -

Parma, 14 novembre 2014 - di Salvatore Pizzo -

La sezione fallimentare del Tribunale di Parma ha dichiarato il fallimento del Salumificio Maini Camillo che ha sede a Fornovo di Taro. Il collegio presieduto dal giudice Roberto Piscopo e composto dai magistrati Pietro Rogato e Renato Mari, ha accolto l'istanza presentata da due lavoratrici che vantano crediti complessivi per oltre 58mila euro.

Dalla sentenza del Tribunale si apprende che l'istanza è stata presentata dopo che non è andato a buon fine il pignoramento, inoltre, esiste anche un altro debito di circa 55mila euro con Equitalia. Giudice delegato della procedura è stato nominato il magistrato Pietro Rogato, curatore fallimentare Paolo Bertozzi, l'udienza per la verifica dello stato passivo è stata fissata per il 4 febbraio.

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Mercoledì, 12 Novembre 2014 10:43

Rubiera - Truffa, attenzione falsi operatori Iren

Sono in corso contatti da parte di falsi operatori Iren che propongono agevolazioni sulla TARI, tassa dei rifiuti -

Reggio Emilia, 12 novembre 2014 -

L'Amministrazione comunale di Rubiera informa che sono in corso contatti da parte di persone che si qualificano come operatori di un ipotetico call center IREN e che si rivolgono ai cittadini anziani, informandoli che "la loro TARI è molto elevata" e proponendo agevolazioni commerciali di qualche tipo.

Ricordiamo che la Tari è la "Tassa Rifiuti", non è quindi in disponibilità sul mercato come l'energia o i contratti telefonici. La Tassa Rifiuti dipende dalla superficie dell'immobile e dal numero di occupanti secondo gli appositi regolamenti.

L'invito è a non fornire telefonicamente informazioni di alcun tipo (dati personali, coordinate bancarie etc.) e soprattutto di non consentire l'ingresso di estranei nelle abitazioni, informando tempestivamente la locale Stazione dei Carabinieri su ogni iniziativa a riguardo e segnalando dettagli rilevanti, come una targa o altro segnale distintivo.

(Fonte: Comune di Rubiera)

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Presunti rimborsi falsi dei consiglieri regionali dell' Emilia Romagna: in corso di notifica 42 avvisi di fine indagine -

Parma, 11 novembre 2014 -

L'inchiesta della Procura di Bologna sulle spese dei consiglieri regionali dell'Emilia Romagna ha portato ieri a 42 avvisi di fine indagine per presunti rimborsi falsi partita ad ottobre del 2012, quando manca poco alle elezioni regionali del 23 novembre. Di vario tipo le spese contestate, tra cui regali e cene di beneficenza. Sarebbero coinvolti tutti i gruppi dell'Assemblea Legislativa per cui si ipotizza il reato di peculato e un caso di truffa. L'Ansa riporta che la cifra complessiva contestata ammonterebbe a oltre due milioni di euro (2 milioni e 80mila euro circa).

LA DICHIARAZIONE DELLA PRESIDENTE COSTI

"Gli avvisi di fine indagine non sono una sentenza, aprono anzi una fase del procedimento che è di garanzia per chi viene a conoscenza delle contestazioni che lo riguardano". E' quanto afferma la presidente dell'Assemblea legislativa regionale, Palma Costi, in merito agli sviluppi dell'inchiesta della Procura di Bologna sulle spese dei consiglieri regionali.
"Le responsabilità personali vanno prima accertate- prosegue-. L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha adottato controlli di spesa ben prima che venissero introdotti a livello nazionale e in questa legislatura ha ridotto i costi della politica applicando il principio dei costi standard. Inoltre, in questi mesi abbiamo visto i rendiconti dei Gruppi sottoposti al vaglio dei controlli della Corte dei conti, con sentenze della Sezione giurisdizionale della stessa Corte dei conti e della Corte costituzionale che hanno sancito la regolarità delle spese e la loro attinenza.
Allo stesso modo- chiude la presidente dell'Assemblea legislativa- è chiaro che se qualcuno ha sbagliato sarà chiamato a far fronte alle proprie responsabilità, nella convinzione che le regole fissate dal nostro Stato di diritto rappresentino ampia garanzia per chi è chiamato in causa e per la possibilità di stabilire quale sia la verità".

LA DICHIARAZIONE DEI PRESIDENTI DEI GRUPPI ASSEMBLEARI

In merito all'inchiesta della Procura di Bologna sulle spese dei consiglieri regionali, i presidenti dei Gruppi assembleari Anna Pariani (Pd), Gian Guido Naldi (Sel-Verdi), Roberto Sconciaforni (Fds), Liana Barbati (Idv), Gianguido Bazzoni (Fi-Pdl), Stefano Cavalli (Lega Nord), Silvia Noè (Udc) e Matteo Riva (Gruppo Misto) rilasciano la seguente dichiarazione -



"Manteniamo la serenità che sempre abbiamo avuto, nella certezza di aver rispettato le regole e le leggi in vigore in materia di fondi assegnati ai Gruppi assembleari. Una serenità rafforzata dalle sentenze emesse in questi due, lunghissimi anni dalla Corte costituzionale e dalla Sezione giurisdizionale della Corte dei conti, che sanciscono la regolarità delle spese e l'attinenza con il mandato istituzionale dei consiglieri.
Esamineremo con attenzione quanto ci viene contestato, che a una prima verifica sembra ricalcare quanto contenuto nell'invito a dedurre della Procura della Corte dei conti, rispetto al quale provvederemo a inviare le nostre controdeduzioni nei tempi previsti. Sottolineiamo che tra le spese contestate oltre i due terzi sono riferite a contratti e a personale regolarmente assunti dai Gruppi per lo svolgimento dell'attività politica e istituzionale a cui sono chiamati.
Non ci discosteremo da ciò che abbiamo fatto sinora, in uno spirito di collaborazione ma anche nel rispetto del ruolo di consigliere regionale e di una istituzione come l'Assemblea legislativa.
Nel presupposto che le responsabilità sono personali e che vanno perseguiti i comportamenti illeciti, non possiamo che attenerci a quanto affermato dalla Corte costituzionale sul fatto che i controlli delle spese restano documentali e che ai consiglieri regionali, eletti senza vincolo di mandato, al pari dei parlamentari, è costituzionalmente garantita la possibilità di svolgere in piena autonomia e nel rispetto delle leggi la propria funzione di rappresentanti di chi li ha eletti.
L'indagine prende in esame le annualità 2010 e 2011 ma da subito, in questa legislatura, a partire appunto dal 2010, siamo intervenuti, primi in Italia, producendo una forte riduzione dei fondi assegnati ai Gruppi che attualmente ammontano a circa 7 mila euro l'anno a consigliere. E le spese sono state tutte vagliate e certificate dal Collegio dei revisori dei conti".

(Fonte dichiarazioni: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

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Martedì, 11 Novembre 2014 09:28

Parma - Maltempo, nuova fase di allerta per il Taro

Nuova fase di allerta per il Taro diramata questa mattina dalla Protezione Civile per Parma e i comuni del parmense -

Parma, 11 novembre 2014 -

Dopo l'allerta meteo e la chiusura delle scuole indetta nel pomeriggio di ieri dal sindaco di Parma nella zona rossa - colpita dall'alluvione del 13 ottobre scorso - oggi è stata diramata una nuova fase di allerta dalla Protezione Civile, a causa delle forti piogge che continuano a interessare il Parmense, in particolari modo il bacino del fiume Taro. La Protezione Civile dalle cinque di questa mattina, martedì 11 novembre, ha attivato la fase di allarme per il possibile "innalzamento dei livelli idrometrici e possibili allagamenti di aree golenali e limitrofe ai corsi d'acqua con potenziale interessamento di case cantieri e attività" per il comune di Parma e, nella provincia per i comuni di Collecchio, Fontanellato, Fontevivo, Fornovo, Medesano, Noceto, Roccabianca, S.Secondo, Sissa e Trecasali.

Il comunicato del Comune di Parma ieri sera -

Attività didattica sospesa nelle scuole, dagli asili nodo alle medie inferiori, incluse nella zona colpita dall'alluvione del 13 ottobre scorso (zona rossa): è questa la decisione del sindaco Federico Pizzarotti, presa al termine dell'ulteriore incontro del CCS, che si è svolta alle ore 17, su convocazione del viceprefetto Michele Formiglio.

Le scuole con attività didattica sospesa sono dunque:

Nido d'infanzia Zucchero Filato Via Torrente Pessola 4

Nido d'Infanzia Palloncino blù Via Ognibene 25/A

Scuola d'Infanzia Zanguidi Via Torrente Pessola 4

Scuola d'Infanzia Coccinella Via Pelicelli 16

Scuola d'Infanzia Locomotiva Via Malvisi 1/a

ISTITUTO COMPRENSIVO

D'ACQUISTO

- Primaria

MARTIRI DI CEFALONIA

Via Pelicelli 8/a

- Secondaria di I grado

D'ACQUISTO

Via Pelicelli 10/a

- Primaria

RODARI

Via Ognibene 25/a

La decisione è stata presa dopo che, a quanto si è verificato, l'epicentro delle piogge sull'Appennino parmense (che interessa tutti i bacini (Taro, Parma, Enza e Baganza) sui è spostato in avanti di qualche ora, per cui si è reso necessario decidere sulla base delle previsioni meteo, anziché sulla misurazione dei millimetri delle precipitazioni, che avrebbe fornito un risultato scientificamente più certo sull'evoluzione del fenomeno e sulla sua ricaduta a valle.

Nel frattempo la macchina operativa era già in piena attività, con la costruzione di un piccolo argine in corrispondenza della casa di cura Piccole Figlie e con il rafforzamento, tramite le sacchettature (si parla di circa 10.000 sacchetti) in alcuni punti più sensibili dell'argine del Baganza, a valle del ponte sulla tangenziale.

Gli agenti della polizia Municipale stanno provvedendo in queste ore ad avvisare al popolazione casa per casa sulla necessità di avere alcune accortezze (niente stazionamenti in cantine e garage, spostare l'auto in luoghi ritenuti al riapro da possibile piene ecc.) e soprattutto di prestare attenzione all'evoluzione del fenomeno per mettere in atto le misure di auto-protezione.

Il momento più critico, a questo punto, è atteso per le prime ore di martedì, fra l'una e le tre di notte. Le autorità e la macchina della protezione civile, al di là di quanto già stanno facendo, sono comunque allertate e reperibili in tempo reale in caso di situazioni di conclamata criticità. In Prefettura si terrà un nuovo incontro del Comitato di Soccorso alle nove di domani, con la speranza che si possa chiudere anche questa situazione di preallarme e tirare finalmente un sospiro di sollievo: Parma ne ha davvero bisogno.

 

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Guido Barilla in Procura della Repubblica a Parma. Lungo colloquio top secret.

Parma, 7 novembre 2014 --

Nel pomeriggio di oggi l'imprenditore Guido Barilla, presidente dell'omonimo gruppo alimentare, si è recato in Procura della Repubblica, a Parma, dove ha avuto un colloquio di circa tre ore con il Pubblico Ministero Paola Dal Monte. Il motivo della presenza di Barilla negli uffici giudiziari è tuttora top secret, l'imprenditore era accompagnato anche da un avvocato. L'incontro tra Barilla e il magistrato è iniziato poco dopo le 12 e 30 ed è stato visto uscire dagli uffici di Vicolo San Marcellino intono alle 15.30.

Salvatore Pizzo

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Forti piogge sull'Appenino modenese hanno innalzato il livello dei fiumi. Resta attivata la fase di attenzione sia per il bacino del Secchia che del Panaro -

Modena, 6 novembre 2014 -

Le forti piogge che stanno interessando la nostra regione, hanno provocato nel modenese l'innalzamento dei livelli dei fiumi, soprattutto del Secchia senza per ora destare preoccupazione. Più ridotti i livelli sul fiume Panaro.

La piena del Secchia ieri pomeriggio, mercoledì 5 novembre, ha transitato nelle casse di espansione per raggiungere la città di Modena in serata - si legge nella nota della Provincia. Resta attivata la fase di attenzione sia per il bacino del Secchia che del Panaro.

Sul crinale dell'Appennino sono caduti, nelle ultime 48 ore, dai 90 ai 120 millimetri di pioggia sul bacino del Secchia e dagli 80 ai 100 millimetri su quello del Panaro; in montagna sono scesi, sempre nelle 48 ore, in media dai 40 agli 80 millimetri, mentre in collina la media è intorno ai 20 millimetri; livelli di precipitazioni più contenuti in pianura.

La situazione è tenuta sotto controllo dalla sala operativa della Protezione civile del Centro unificato di Marzaglia.

(Fonte: Provincia di Modena)

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I capi di maglieria erano in vendita senza etichetta in un banco del mercato del lunedì al Novi Sad: sanzionato il titolare per contravvenzione alle norme del Codice del consumo -

Modena, 6 novembre 2014 -

Sul banco aveva esposto in vendita 196 capi di maglieria femminile, di diverse taglie e colori, ma senza etichetta. Per questo motivo la Polizia municipale ha provveduto al sequestro amministrativo e a sanzionare per circa mille euro il titolare, residente in regione, in regola per gli altri aspetti della sua attività di ambulante. Questo, il risultato dei controlli a campione della Polizia Municipale operati come ogni lunedì, al mercato ambulante settimanale al Parco Novi Sad.

Gli agenti della Polizia municipale, formati per i controlli commerciali e la lotta alla contraffazione, hanno accertato che i capi poi sequestrati risultavano "anonimi", non recavano cioè alcuna indicazione relativa al produttore o all'importatore, contravvenendo così alle norme del Codice del consumo. L'assenza di etichetta, infatti, non permette la tracciabilità del prodotto, non consente cioè di sapere chi l'ha confezionato e dove, informazioni fondamentali per la tutela del consumatore.

(Fonte: Comune di Modena)

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Il 21enne residente a Tornolo ha patteggiato un anno, con la sospensione condizionale della pena: era accusato di omicidio colposo, dovuto alla morte in un incidente stradale di Davide Zanrè -

Parma, 6 novembre 2014 - di Salvatore Pizzo -

Un 21enne residente a Tornolo (Parma) ha patteggiato un anno, con la sospensione condizionale della pena, era accusato di omicidio colposo, dovuto alla morte in un incidente stradale di Davide Zanrè. La tragedia risale al 26 marzo 2012: entrambi i giovani, coetanei, viaggiavano a bordo di un un'auto Suzuky in direzione di Cavignaga sulla strada provinciale 90, nel territorio del comune di Bedonia (Parma).

Secondo le accuse contestate dal pubblico ministero Umberto Ausiello il limite di velocità era di 40 km orari, ma l'auto procedeva a 68 km orari. Dopo una curva l'automobilista perse il controllo della vettura che si schiantò contro un palo, l'impatto fece sbalzare fuori dall'abitacolo Davide Zarè che viaggiava a fianco dell'autista, il ragazzo morì all'istante.

Il procedimento penale, in cui il 21enne di Tornolo è stato assistito dal legale Luca Brunazzi, si è concluso davanti al giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Parma Paola Artusi, che ha decretato anche la sospensione della patente per un anno e il risarcimento delle spese legali ai familiari della vittima.

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I resti umani sono stati ritrovati all'interno di uno stretto cunicolo durante le ricerche dell' agenzia investigativa. Il corpo ritrovato potrebbe appartenere a Primo Zanoli, ricoverato presso l'ospedale e scomparso nel 2011 -

Modena, 31 ottobre 2014 -

I resti umani, di un paziente dell'ospedale, sono stati ritrovati nel pomeriggio di ieri all'interno di uno stretto cunicolo, un cavedio, che ha la funzione di fornire luce ed aria a locali secondari. Il corpo ritrovato potrebbe appartenere a Primo Zanoli, paziente di 64 anni, scomparso a fine 2011 mentre era ricoverato e mai più ritrovato. Il ritrovamento è avvenuto al corpo otto dell'Ospedale Sant'Agostino Estense di Baggiovara (si tratta del blocco più vicino alla Via Giardini) e ha richiesto l'intervento di vigili del fuoco, polizia e Medicina Legale per il suo recupero

L'Azienda sanitaria informa che "aveva dato un apposito mandato a un'azienda specializzata in investigazioni, in accordo con la famiglia di Primo Zanoli, paziente scomparso il 30 dicembre 2011 dopo essersi allontanato dal reparto presso il quale era ricoverato." Il ritrovamento è avvenuto dopo un'ulteriore ricerca svolta dall'azienda incaricata.

La direzione dell'Ausl precisa che "d'intesa con i familiari, a maggio aveva deciso di riprendere le ricerche, che, lo ricordiamo, subito dopo l'allontanamento erano proseguite per diversi giorni, sia all'interno che all'esterno, dell'ospedale. La direzione dell'ospedale precisa, infine, che al momento non è possibile stabilire se il ritrovamento sia effettivamente riconducibile al paziente scomparso a fine del 2011. Per averne la certezza si dovrà attendere l'esito di ulteriori esami che sta svolgendo la Procura."

Pubblicato in Cronaca Modena
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