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Sicurezza in Montagnola Centinaia di persone identificate dai carabinieri  anche Sana Dedi, il gambiano arrestato per droga.

I servizi di controllo al Parco della Montagnola da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna proseguono quotidianamente infondendo sicurezza a quei cittadini che amano frequentare le aree verdi della città. In molti hanno già espresso un apprezzamento ai militari impegnati sul campo, ottimo deterrente per spacciatori e malintenzionati.

Purtroppo, il mercato dello spaccio è ancora forte e molti delinquenti fanno di tutto per intrufolarsi nel parco e piazzare velocemente una dose a qualche disperato tossicodipendente. A conferma di ciò, c'è l'identificazione di SANA DEDI, il 22enne gambiano arrestato di recente per aver offerto della droga a un Carabiniere (v. comunicato stampa trasmesso lunedì 24 settembre 2018).

Su disposizione dell'Autorità giudiziaria, il giovane spacciatore era stato liberato e sottoposto al divieto di dimora nella Città metropolitana di Bologna, privilegio che non ha saputo cogliere, tornando nuovamente al Parco della Montagnola, centro privilegiato di interessi illeciti. I Carabinieri lo hanno identificato ieri mattina assieme ad altri malviventi, B.D., 31enne italiano, denunciato per il possesso di tre lime taglienti che aveva in tasca, J.T., 18enne gambiano, trovato in possesso di hashish e altri due italiani che bivaccavano in zona.

 

Il Comunicato del 24 settembre -

PARCO DELLA MONTAGNOLA PARTONO I SERVIZI ANTIDROGA DEI CARABINIERI GAMBIANO ARRESTATO PER SPACCIO DI MARIJUANA
Bologna 24 settembre 2018 I servizi antidroga in abiti civili dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro al Parco della Montagnola, hanno portato all'arresto di un altro spacciatore di sostanze stupefacenti, S.D., ventiduenne gambiano, disoccupato, senza fissa dimora e con precedenti di polizia.
L'arresto è stato eseguito davanti alla scalinata, ritrovo quotidiano di spacciatori di sostanze stupefacenti e tossico dipendenti che arrivano da ogni provincia d'Italia. Alla vista del Carabiniere che si stava avvicinando alla scalinata, il ventiduenne, credendo di avere di fronte l'ennesimo cliente in cerca di droga, si è avvicinato con aria spavalda dicendo: "Vieni da me che ho roba buona!...". Per ovvie opportunità investigative, il Carabiniere, monitorato a distanza da altri colleghi del Nucleo Operativo, ha accettato l'offerta e quando lo spacciatore si è fatto avanti con una dose di marijuana è finito in manette. La sostanza stupefacente è stata sequestrata e inviata ai tecnici di laboratorio del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna, mentre il giovane gambiano che è stato anche trovato in possesso di 175 euro in contanti, è stato rinchiuso in camera di sicurezza.
Questa mattina, in sede di Giudizio direttissimo, l'arresto è stato convalidato e, in attesa della sentenza posticipata per la richiesta dei termini a difesa,il giovane gambiano è stato liberato e sottoposto al divieto di dimora nella Città metropolitana di Bologna.

 

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Nonnina investe due pedoni, prima uno e poi l'altro, e tira dritto. 92enne denunciata dai Carabinieri

Bologna 25 settembre 2018 - Nella mattina di ieri, i Carabinieri di Vergato sono stati impegnati a rilevare un incidente stradale che ha coinvolto un'anziana automobilista di Grizzana Morandi e due pedoni di Vergato.

È successo alle ore 10:25, quando la Centrale Operativa del 112 è stata informata che una 45enne era stata investita da un'automobile mentre stava camminando in via Bortolotti e l'autista, invece di fermarsi e prestare assistenza, aveva proseguito la marcia in direzione del mercato allestito in Piazza IV Novembre, dove investiva un altro pedone, un 85enne che si trovava sul posto per fare la spesa.

All'arrivo dei Carabinieri, l'autista, 92enne italiana, era confusa e agitata. L'anziana automobilista è stata tranquillizzata dai militari e informata delle responsabilità connesse all'articolo 189 del Codice della Strada: "Comportamento in caso di incidente".

I due pedoni sono stati trasportati al Pronto Soccorso. Ad avere la peggio è stata la 45enne che ha riportato delle ferite di media gravità agli arti inferiori.

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Assunzione dell'incarico di Comandante provinciale di Bologna del Colonnello Pierluigi Solazzo.

"Sono molto lieto, assumendo l'incarico di Comandante provinciale dei Carabinieri di Bologna, di entrare a far parte di una comunità operosa e ricca di tradizioni. Nel rivolgere il mio saluto e la mia stima a tutti i cittadini e ai rappre-sentanti civici, rinnovo il forte impegno dell'Arma nel solco dei posi-tivi risultati sinora conseguiti. Lo sviluppo di ogni società è strettamente connesso con la realizza-zione di concrete condizioni di sicurezza che consentano il sereno svolgimento di tutte le legittime attività. Spero, pertanto, di poter con-tribuire alla crescita della provincia operando, in sinergia con le altre forze dell'ordine, ogni possibile sforzo per offrire un servizio sempre più incisivo sulla criminalità e indirizzare un'azione di prevenzione aderente alle esigenze del territorio. Sono certo di poter trovare in questo il sostegno di tutte le componen-ti sociali: dagli organi di polizia locale, alle istituzioni civiche, alle as-sociazioni cui sin d'ora esprimo la piena disponibilità ad una aperta collaborazione.
L'orgoglio e la gratificazione che provo oggi sono garanzia del mio impegno per consolidare quel credito di fiducia che, da sempre, la cit-tà e la provincia di Bologna accordano all'Arma dei Carabinieri".

 

CURRICULUM - Nato a Carmiano (LE) l'8 febbraio 1969, coniugato e con due figli, ha intrapreso la carriera militare nel 1989, frequentando i corsi dell'Accademia Militare di Modena e della Scuola di Applicazione Carabinieri in Roma.
Dopo aver ottenuto la maturità scientifica, si è laureato in Giurisprudenza, Scienze Internazionali/Diplomatiche e in Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna. Si è poi abilitato all'esercizio della professione forense e ha conseguito i Masters universitari in Studi Internazionali Strategico-militari e di II livello per Esperti in Scienze della Sicurezza e dell'Organizzazione, nonchè ha frequentato, da Tenente Colonnello, il 12° Corso Superiore di Stato Maggiore e l'11° Corso per Consigliere Giuridico in diritto internazionale umanitario e diritto delle operazioni militari nelle Forze Armate, presso il Centro Alti Studi della Difesa.
E' conoscitore delle lingue inglese e spagnola.
Nel grado di Tenente, è stato Comandante di Plotone dapprima presso la Scuola Marescialli di Firenze (settembre 1993 - settembre 1995) e successivamente all'Accademia Militare di Modena (settembre 1995 - settembre 1997).
Da Capitano, ha retto dal 1997 al 2000 il Comando della Compagnia di Imola (BO), negli anni di piena operatività dell'Autodromo, e dal 2000 al 2003 quella di Fasano (BR), durante l'Operazione Primavera condotta contro il dilagante fenomeno del contrabbando di TLE, di armi e di droghe sulle coste adriatiche pugliesi.
Da Ufficiale Superiore, nei gradi di Maggiore e Tenente Colonnello, ha ricoperto, presso il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri, gli incarichi di Addetto e Capo della 1^ Sezione dell'Ufficio Operazioni (2003 - 2012), tra l'altro occupandosi della pianificazione - sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica - di grandi eventi, partecipando a numerosi gruppi di lavoro (112 NUE, Banca dati DNA, ecc.), collaborando alla redazione di documentazione sulla pianificazione operativa, sulla materia dell'anti-terrorismo, sul coordinamento delle Forze di polizia, sull'analisi di fenomeni criminali e sull'emanazione di direttive operative.
Inoltre, da Tenente Colonnello, ha retto l'incarico di Comandante del Gruppo Carabinieri di Monreale (PA; settembre 2012 - luglio 2015), con competenza sulle storiche roccaforti della mafia della provincia palermitana e conducendo indagini sui mandamenti di Corleone, San Giuseppe Jato, Partinico e quelli delle Madonie.
Promosso Colonnello, è rientrato al Comando Generale di Roma, dove ha diretto per oltre due anni la Sala Operativa (luglio 2015 - ottobre 2017), organo di coordinamento delle operazioni dell'Arma in Patria e all'estero e di informazione verso le Autorità di Vertice, dirigendo anche - nell'ambito delle attività di Protezione Civile - gli interventi dell'Arma in occasione delle calamità nel Centro Italia e, nel contesto del sistema di prevenzione generale, l'azione delle unità antiterrorismo Carabinieri (API e SOS).
Successivamente, ha retto l'Ufficio del Vice Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, quale collaboratore dei Gen. C.A. Vincenzo Coppola e Riccardo Amato.
Dal 10 settembre 2018, è Comandante Provinciale dei Carabinieri di Bologna.

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Giovedì, 13 Settembre 2018 08:00

Fugge tra i boschi dopo l'incidente.

Il fatto è accaduto nella serata di ieri, lungo la Strada Provinciale 59, in Località Rovine, dove P.D., ventinovenne, nato a Bologna, residente a Grizzana Morandi, a bordo di una Lancia Y, in preda ai fumi dell'alcool, causava un incidente stradale contro un'altra autovettura, dandosi poi alla fuga per le vie adiacenti.

Bologna 12 settembre 2018 - Allertati dai malcapitati, un settantunenne alla guida di un fuoristrada e una trentanovenne seduta sul sedile di fianco, che venivano successivamente trasferiti presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore di Bologna (avendo riportato lesioni fortunatamente guaribili in pochi giorni), giungevano sul posto i Carabinieri della Stazione di Monzuno che acquisite le prime informazioni si mettevano alla ricerca del fuggitivo. Lo stesso veniva rintracciato nei pressi della Stazione Ferroviaria di Vado, tratto in arresto per omissione di soccorso ed accompagnato questa mattina nelle aule del Tribunale di Bologna.

In sede di Giudizio direttissimo, l'arresto è stato convalidato e in attesa dell'udienza posticipata a seguito della richiesta dei termini a difesa, il giovane automobilista è stato sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di presentazione giornaliera alla Polizia Giudiziaria.

Il ventinovenne si era peraltro reso responsabile di un'altra vicenda lo scorso 7 settembre, allorquando ancora una volta ubriaco, ed armato di coltello, aveva fatto accesso ad un locale sito in via Porrettana Nord, a Marzabotto, minacciando il titolare per avere da bere. Nell'occasione il giovane era stato prontamente bloccato ed arrestato dai Carabinieri della locale Stazione.

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Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno tratto in arresto, un corriere di droga che trasportava ovuli di "hashish".

Bologna 12 settmbre 2018 - Nel corso di un controllo dei passeggeri presso l'Aeroporto "G. Marconi" i Finanzieri del I Gruppo Bologna, hanno individuato, anche con l'ausilio del cane anti-droga "Calma", un cittadino di nazionalità nord-africana, residente in Italia, con volo proveniente dal Marocco con scalo a Malaga.

Il comportamento anomalo tenuto dal fermato nel corso del controllo ha indotto gli operanti ad ulteriori approfondimenti investigativi che, grazie al supporto di esami diagnostici eseguiti presso un ospedale felsineo, hanno permesso di individuare la presenza di corpi estranei quantificati, una volta recuperati, in 113 ovuli termosaldati di sostanza stupefacente del tipo hashish, per un peso complessivo pari a circa 1200 grammi.

Il cittadino marocchino è stato arrestato per traffico internazionale di sostanze stupefacenti e associato, su disposizione del Magistrato di turno, presso la casa circondariale di Bologna.

Lo stupefacente sequestrato, se immesso sul mercato, avrebbe reso, secondo stima prudenziale diecimila euro.

Il risultato illustrato evidenzia la costante attività di controllo effettuata giornalmente dalla Guardia di Finanza presso il locale scalo aeroportuale, anche con l'ausilio delle unità cinofile specializzate, per contrastare l'introduzione nel territorio dello Stato di ingenti quantitativi di droga.

 

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Due casi in poche ore tra Altedo e Castel San Pietro. I Carabinieri hanno denunciato un 45enne di Noto (SR) e un ventenne romano residente a Noto (SR).

La truffa dello specchietto retrovisore rotto: quarantacinquenne di Noto denunciata dai Carabinieri.
I Carabinieri della Stazione di Altedo hanno denunciato una quarantacinquenne di Noto (SR) per tentata truffa. E' successo qualche giorno fa, quando la malvivente, al volante di un'Alfa Romeo 147, con un passeggero a bordo, ha messo in atto "la "tecnica dello specchietto retrovisore rotto" ai danni di due automobiliste, una casalinga sessantottenne e una pensionata settantatreenne che stavano transitando in via del Corso.

La truffa non è stata portata a termine perché le vittime erano a conoscenza del fenomeno e quando si sono viste affiancare dalla truffatrice hanno capito cosa stava succedendo e seppur spaventate, hanno trovato la forza di reagire, respingendo qualsiasi addebito e recandosi subito dai Carabinieri per raccontare l'accaduto. Appresa la notizia, i militari hanno informato la Centrale Operativa dei Carabinieri di Molinella che a sua volta ha ordinato le ricerche dell'auto sospetta a tutte le pattuglie presenti sul quel territorio. Pochi minuti dopo, l'Alfa Romeo 147 è stata bloccata dai Carabinieri di Budrio. Alla guida dell'auto c'era la quarantacinquenne di Noto (SR), mentre seduto al suo fianco c'era un diciassettenne. La donna è stata riconosciuta da entrambe le vittime. Ispezionando l'automobile, i Carabinieri hanno trovato un bullone nella tasca laterale dello sportello anteriore, lato passeggero e hanno notato che lo specchietto retrovisore esterno, lato guidatore, si staccava dal resto della sua struttura di plastica, rendendolo "pronto all'uso" nella citata tipologia di truffa.

Castel San Pietro Terme, 28 luglio 2018 – La truffa dello specchietto retrovisore rotto: ventenne denunciato dai Carabinieri.
I Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme hanno denunciato un ventenne romano, residente a Noto (SR) per tentata truffa. E' successo mercoledì mattina, quando una sessantacinquenne italiana è andata dai Carabinieri per denunciare un giovane che aveva tentato di truffarla con la "tecnica dello specchietto retrovisore rotto" nei pressi del parcheggio dell'Ospedale di Castel San Pietro Terme.

La vittima riferiva ai militari che, dopo aver sentito un tonfo metallico sullo sportello della sua auto, un giovane alla guida di una Ford Fiesta aveva attirato la sua attenzione dicendole: "Non vedi cosa mi hai fatto signora? Mi hai danneggiato lo specchietto dell'auto". In seguito, la sessantacinquenne affermava che il ragazzo pretendeva di essere risarcito subito con 170 euro in contanti, per evitare di mettere in mezzo le compagnie assicurative. Anche in questo caso, però, la vittima, a conoscenza dell'attività informativa dei Carabinieri sulle truffe agli anziani e delle notizie riportate sulla cronaca locale, ha respinto ogni addebito, si è scritta il numero di targa dell'auto in uso al giovane e ha chiamato il 112. Il truffatore è salito velocemente in macchina ed è fuggito. Durante le indagini, i Carabinieri sono riusciti a risalire al ventenne romano, un ragazzo con precedenti di polizia specifici.

 

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A seguito dell'arresto dell'uomo che l'altra notte in un bar di viale Dante, si è macchiato dei reati di violenza sessuale, sequestro di persona, rapina e anche evasione (era agli arresti domiciliari) nei confronti di una giovane donna, il sindaco Patrizia Barbieri fa presente quanto segue: "Desidero ringraziare il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Corrado Scattaretico e i componenti il Nucleo Investigativo e dell'Aliquota Operativa del Norm di Piacenza, per avere portato a termine in poche ore un intervento non certamente semplice, che ha condotto in carcere lo stupratore che si è macchiato della violenza più barbara nei confronti di una giovane donna e madre, cui sono vicina in questo momento di profonda sofferenza e di dolore, e alla quale va tutta la mia solidarietà e quella dell'intera Amministrazione".

Prosegue il sindaco: "Non si tratta della prima e non sarà certamente l'ultima azione importante delle Forze dell'ordine sul territorio, ma ritengo indispensabile valorizzare un'operazione di tale portata e i risultati conseguiti, cogliendo l'occasione per esprimere al colonnello Scattaretico la mia gratitudine più sincera, anche a nome di tutti i cittadini che hanno seguito da subito e con particolare attenzione questa vicenda che ha lasciato attonita e sgomenta un'intera città". Aggiunge Patrizia Barbieri: "Come Amministrazione Comunale ho sempre apprezzato il costante impegno quotidiano profuso per intensificare le attività di contrasto alla criminalità da parte di tutti gli uomini e le donne delle Forze dell'ordine e dei loro responsabili che in ogni occasione dimostrano di operare nella legalità a garanzia dell'incolumità dei cittadini".
Conclude il primo cittadino: "Il mio grazie di cuore va in questo momento a tutti i protagonisti di questa azione che, con professionalità e accuratezza, giornalmente svolgono le loro funzioni, anche con controlli mirati atti a prevenire molti reati".

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Grizzana Morandi, 16 aprile 2018 – Incendio in via Panoramica. Intervengono i Carabinieri.

Questa notte, una pattuglia dei Carabinieri di Grizzana Morandi si trovava in località Pioppe di Salvaro per un servizio di controllo del territorio. A un certo punto, i due militari, tra cui il Comandante e un suo collaboratore, si sono accorti che una villetta a schiera situata in via Panoramica era avvolta da una coltre di fumo nero e denso che faceva pensare a un incendio piuttosto serio.

I due Carabinieri si sono diretti velocemente sul posto e hanno iniziato a bussare insistentemente al portone d'ingresso della villetta fino a quando non hanno visto uscire una coppia di conviventi sulla cinquantina in stato confusionale a causa del fumo che avevano già respirato e il figlio della donna, ventenne.

Dopo qualche minuto sono arrivati anche i Vigili del Fuoco, chiamati dai Carabinieri, che hanno spento le fiamme, verosimilmente scaturite dalla canna fumaria di una stufa a legna.

I due conviventi sono stati trasportati al Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore di Bologna per accertamenti.

Foto – Stazione Carabinieri Grizzana Morandi.

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I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un trentaseienne kosovaro per maltrattamenti contro familiari o conviventi e lesioni personali.

E' successo martedì sera, quando una pattuglia dei Carabinieri è stata allertata di recarsi velocemente a casa di una donna che aveva telefonato al 112 dicendo di essere stata picchiata dal marito davanti ai due figli adolescenti.

All'arrivo dei militari, la richiedente, trentacinquenne straniera, aveva il volto tumefatto e ricoperto di sangue, mentre il marito, poi identificato nel trentaseienne kosovaro, se ne stava tranquillamente in casa.

Ai militari, il trentaseienne, ammetteva di aver pestato la moglie "in maniera giusta", perché gli aveva mancato di rispetto.

La donna è stata soccorsa dai sanitari del 118 e trasportata d'urgenza al Pronto Soccorso, dove è stata medicata e dimessa con una prognosi di quindici giorni, a seguito di un trauma cranico e facciale.

Dalla ricostruzione dei fatti analizzati dai Carabinieri, è emerso che l'uomo, giunto in Italia una ventina di anni fa, avrebbe conservato un atteggiamento severo nei confronti della moglie e dei figli, costretti a sottostare a una serie di regole particolarmente severe.

Una situazione difficile che la donna aveva pagato a caro prezzo qualche anno fa, quando fu ricoverata presso il Reparto di Terapia Intensiva del Policlinico Sant'Orsola Malpighi a causa di un arresto cardiaco.

Nonostante i soprusi e l'infarto, la donna aveva avuto la forza di perdonare il marito dopo che questi l'aveva tradita con un'altra donna molto più giovane di lui. Quanto successo martedì sera non è altro che l'ennesimo episodio di violenza domestica che poteva avere un epilogo peggiore.

L'uomo, infatti, si è scagliato contro la donna come un animale e dopo averla tramortita con un pugno alla bocca dello stomaco, l'ha percossa dicendole: "Io ti ammazzo! Io ti ammazzo!". Quando la donna ha chiamato il 112, il kosovaro ha gridato "Io non ho paura dei Carabinieri, tanto non mi possono fare nulla, puoi chiamarli quanto vuoi, poi vediamo...". Su richiesta della Procura della Repubblica di Bologna, l'uomo, gravato da precedenti di polizia specifici, è stato rinchiuso presso la Casa Circondariale di Bologna.

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Carabinieri tra i banchi. Nel solco della tradizione dell'Arma dei Carabinieri che da sempre mette in atto campagne d'informazione e formazione sulla legalità presso le scuole, sono stati accolti con piacere i commenti positivi originati dal messaggio che un Maresciallo dei Carabinieri della Provincia di Bologna aveva lasciato sulla lavagna di un'aula dell'Istituto Comprensivo di Luzzara (RE), sede dei seggi elettorali durante le elezioni politiche del 4 marzo. Nel messaggio, il Maresciallo, salutava, ringraziava e invogliava allo studio gli alunni di quella scuola.

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