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Venerdì, 28 Settembre 2018 10:29

"Topi di Banca" catturati dai Carabinieri di Parma

Carabinieri Parma: arrestati "topi di banca". I malviventi catturati sono sudamericani specializzati in furti con destrezza in danno di istituti di credito. Il loro modus operandi consisteva nel distrarre i clienti e i dipendenti per sottrarre, con destrezza, la refurtiva e sgattaiolare fuori dalle banche.

Circa 150.000 euro il provento dei colpi messi a segno.

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Personale della Squadra Volante ha denunciato in stato di libertà tre giovani italiani, tra i 18 e i 19 anni, incensurati, responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Nel corso della notte appena trascorsa, precisamente alle ore due di ieri mattina, nel corso del servizio di controllo del territorio, transitando in via Beethoven, gli agenti hanno notato all'interno di un parchetto pubblico i tre giovani seduti su una panchina intenti a rovistare dentro uno zainetto di colore marrone.

Quando gli operatori si sono avvicinati, i tre ragazzi da subito hanno manifestato agitazione e nervosismo. Il controllo ha dato esito positivo in quanto all'interno dello zaino sono stati rinvenuti due barattoli in vetro contenenti rispettivamente 32,13 e 85,36 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, già suddivisa in "mazzetti" di infiorescenze, oltre ad un bilancino elettronico di precisione.

I tre giovani sono stati, pertanto, accompagnati in Questura per gli accertamenti di rito, al termine dei quali deferiti all'Autorità Giudiziaria. La droga recuperata è stata sottoposta a sequestro, unitamente al bilancino elettronico.

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Scende in strada per sedare una lite e spara alcuni colpi in aria: denunciato dalla Polizia di Stato

Nel pomeriggio di ieri, personale della Squadra Volante ha deferito all'Autorità Giudiziaria due uomini italiani, padre e figlio rispettivamente di 46 e 20 anni. Il padre per accensione ed esplosioni pericolose e per omissione delle cautele nella custodia di armi ed esplosivi, mentre il 20enne solamente per il secondo reato.

Intorno le ore 17, tramite numero d'emergenza 112NUE, è pervenuta alla Sala Operativa della Questura la segnalazione di una lite in strada in atto in via Attiraglio, durante la quale sono stati esplosi alcuni colpi d'arma da fuoco.

La scorsa mattina, due soggetti hanno patito il furto di un telefono cellulare all'interno della sala d'attesa del s.e.r.t., ritenendo responsabile dell'accaduto un terzo individuo presente nel luogo, hanno pensato di presentarsi presso l'abitazione di quest'ultimo con l'intento di recuperare l'oggetto in questione. La situazione è degenerata in una violenta lite scaturita all'interno dell'appartamento per poi proseguire in strada. Il 46enne, proprietario dell'appartamento dove è iniziata la lite, è sceso in strada nel tentativo di sedare la lite e con una pistola in pugno ha sparato alcuni colpi in aria.

Gli agenti, intervenuti con le dovute cautele e protezioni, sono riusciti ad evitare che a situazione volgesse a conseguenze peggiori. La pistola, regolarmente detenuta, è stata sequestrata. Entrambi i porto d'armi e tre fucili da caccia con le relative munizioni, detenuti da padre e figlio, sono stati ritirati cautelativamente.

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La scorsa notte, durante dei controlli finalizzati alla prevenzione e al contrasto del fenomeno dello spaccio di droga, personale della Squadra Volante ha deferito all'Autorità Giudiziaria un marocchino di 25 anni ed un tunisino, 21enne, per spaccio di sostanze stupefacenti.

Due distinti episodi avvenuti nella stessa via, ad un paio d'ore di distanza, nelle vicinanze dell'entrata del Policlinico.

Intorno alle tre, nel transitare in questa via del Pozzo, gli agenti hanno notato il marocchino che alla vista dell'auto di sevizio, si è affrettato come per sottrarsi al controllo. Fermato dagli agenti, si è subito mostrato nervoso e successivamente, sottoposto ad ispezione personale, è stato trovato in possesso di un involucro termosaldato contenente 4,40 grammi di cocaina e di un mazzo di chiavi. Gli operatori di Polizia, nonostante il giovane avesse dichiarato di risiedere in un'altra zona, dopo numerosi tentativi effettuati con le chiavi rinvenutegli addosso, sono riusciti a scoprire e a sottoporre a perquisizione domiciliare il suo appartamento, dove hanno sequestrato un bilancino di precisione e 2'200€ in contanti ritenuti provento dell'attività di spaccio.

Il 25enne, con un precedente di Polizia per lo stesso reato, regolare sul territorio nazionale, è stato altresì deferito all'A.G. poiché non in grado, senza giustificato motivo, di esibire il documento di identificazione ed il permesso di soggiorno in corso di validità.

Nella medesima via, alle ore quattro del mattino, l'attenzione di due pattuglie della Polizia di Stato è stata attirata da uno strano transito e breve sosta di veicoli all'interno di una traversa senza uscita. Al loro ingresso nella viuzza, hanno notato un giovane intento a gettare dalla finestra due involucri di cellophane con all'interno complessivamente 2 grammi di cocaina ed effettuando una perquisizione domiciliare hanno sequestrato alcuni involucri di carta contenenti una sostanza utilizzata per il "taglio" della droga e un bilancino di precisione.

Il tunisino, irregolare sul territorio nazionale, gravato da numerosi precedenti di Polizia, era stato scarcerato lo scorso 26 luglio per il medesimo reato. A suo carico vige la misura dell'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

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Durante le prime ore della mattina di domenica 29 Luglio 2018, nell'ambito di attività di controllo del territorio, personale dipendente effettuava verifiche presso alcune strutture ricettive della città, accertando come, in una di esse, risultasse alloggiata, tra gli altri avventori, una cittadina romena, C.R.F., classe 1980, in Italia senza fissa dimora che, controllata in Banca Dati, risultava colpita da un Mandato di Arresto Europeo, emesso dalle autorità romene nell'anno 2016, ma riguardante fatti avvenuti in Spagna, negli anni 2001/2002.

Le successive verifiche permettevano di accertare come la donna, nel periodo indicato, facesse parte di un articolato sodalizio criminale, dedito alla tratta di esseri umani, nello specifico di ragazze minorenni, delle quali veniva sfruttata l'attività di prostituzione a cui venivano costrette.

Al momento della verifica la donna in questione non risultava presente presso la struttura ricettiva ragion per cui gli equipaggi effettuavano un controllo discreto della medesima fino a quando, intorno alle ore 7.00 circa, la C.R.F. veniva rintracciata e bloccata.

Esperite le opportune verifiche, la donna fermata risultava effettivamente la destinataria del provvedimento di cattura ragion per cui, dopo la trafila di adempimenti di rito, la stessa veniva quindi condotta presso la Casa Circondariale di Modena, a disposizione della Corte di Appello di Bologna, competente per materia e territorio.

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Facendo seguito ai fatti relativi all'episodio di violenza ai danni di una donna da parte del marito, avvenuto nella giornata del 14 u.s., il giudice del Tribunale di Modena ha convalidato l'arresto del 33enne ed ha emesso il divieto di avvicinamento alla parte offesa.

La Divisione Anticrimine della locale Questura ha emesso altresì due misure di prevenzione nei confronti del marocchino, in particolare è stato emesso un provvedimento di ammonimento ai sensi dell'art.3 L. 119/2013, norma che tutela le donne dalla violenza di genere, e un foglio di via obbligatorio della durata di 2 anni, che prevede il divieto di ritorno nel Comune di Modena, essendo lo straniero residente fuori città.

Tutti i provvedimenti di cui sopra sono stati notificati all'interessato nella scorsa serata, al termine dell'udienza con rito direttissimo.

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Sabato, 16 Giugno 2018 06:01

Arrestato un nigeriano per rapina impropria

Un nigeriano, classe 1991, con la scusa di farsi offrire una sigaretta, ha sottratto due banconote per un totale di 15 euro, a un malcapitato cittadino tunisino in Piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa. 

Quest'ultimo accortosi di esser stato derubato pretendeva la restituzione del denaro, ma per tutta risposta veniva raggiunto da un pugno al volto. In seguito si accendeva una lite tra i due, ove anche il malfattore si procurava varie escoriazioni al collo. Altri due cittadini Nigeriani, probabilmente ignari delle intenzioni del loro connazionale, cercavano di dividere i due litiganti. Infine il reo scappava in direzione via Trento.

Due equipaggi delle volanti sono immediatamente intervenute e si sono messi alla ricerca del nigeriano il quale ha tentato di sottrarsi all'identificazione cambiandosi gli abiti. Rintracciato in via Palermo, il nigeriano è stato però identificato dalla vittima e arrestato per il reato di rapina improrpia e messo a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

 

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La Squadra Mobile della Questura di Modena ha dato esecuzione a 10 misure di custodia cautelare in carcere nei confronti di cittadini nordafricani, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

MO_conferenza_stampa2_1.jpgNel corso della scorsa serata e nelle prime ore dell'alba è scattata l'operazione denominata "Express 2016" con cui si è data esecuzione all'Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere n.4603/2016 R.G. GIP e 5161/2016 R.G.N.R. emessa in data 13.06.2018 dal GIP del Tribunale di Modena nei confronti di 10 cittadini tunisini, tutti di età compresa tra i 28 ai 54 anni, in Italia senza fissa dimora, ma di fatto dimoranti nel comune di Modena.

L'attività investigativa iniziata a metà anno 2016 a seguito di alcuni arresti di cittadini albanesi e al sequestro di ingenti quantità di droga.

Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati complessivamente 11 kg di eroina, 3 kg di cocaina, 43 kg di Marijuana e 400 grammi di Hashish, oltre alla somma di Euro 50.000 frutto dell'attività di spaccio.

Tutti gli individui colpiti da provvedimento sono stati associati presso la locale casa circondariale.

 

Il commento del Senatore Aimi (FI): 'Basta alibi, occorre pugno di ferro. Il CPR apra al più presto"

"Basta alibi. La realtà modenese è inquietante. Orde di pericolosi delinquenti clandestini hanno trovato in questo territorio, grazie al permissivismo dalla sinistra, unito alle scellerate politiche d'accoglienza attuate fino all'altro giorno, un terreno particolarmente prospero in cui insediarsi. Adesso basta, occorre il pugno di ferro". Lo ha affermato il Senatore di Forza Italia Enrico Aimi a commento dell'ultima operazione di Polizia che ha portato all'arresto di 10 clandestini tunisini per spaccio e alla denuncia di altri 26 per reati legati allo spaccio.
" Forza Italia plaude alle politiche del Ministro degli Interni Salvini che sta attuando il programma di centro destra. Con l'arrivo dei rinforzi è necessario che al più presto riapra il CPR di via La Marmora al fine di consentire i rimpatri e la bonifica dei territori assediati da una criminalità di origine africana sempre più pericolosa e spietata. Occorre una inversione di rotta in tutti i sensi. Non solo delle imbarcazione cariche di clandestini dalla Libia che vanno respinte, ma anche in senso culturale per riportare ordine e sicurezza in Italia".

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La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza dopo aver appreso della vicenda giudiziaria che vende coinvolti docenti della scuola dell'infanzia di Colorno, chiede pubblicamente che le autorità inquirenti mostrino i video delle indagini.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, a tal proposito precisa: "Solo guardando le immagini potremo renderci conto almeno parzialmente di cosa è realmente successo a Colorno - continua il rappresentante dei docenti - è anche opportuno che il legislatore indichi espressamente quando una ramanzina o una punizione comminata ad un alunno discolo è legale e quando si sconfina nell'illecito penale. Ricordiamo che anche la giurisprudenza in passato ha precisato che il docente è dotato di poteri autoritativi" – conclude "oltre che nella magistratura requirente confidiamo nella magistratura giudicante"

Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza

Via Verdi 25 - 43121 Parma
Tel/fax 0521 235547 - Cell 338 8103820

All'esame per la patente con auricolare e telecamera: indiano denunciato dalla Polizia di Stato
Nella giornata di ieri, personale della Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà un cittadino indiano di anni 39, residente nella provincia di Modena, il quale attraverso l'utilizzo di strumentazioni elettroniche occultate sulla propria persona ha tentato di indurre in errore Funzionari della M.C.T.C. di Modena al fine di ottenere, con esito positivo, il superamento degli esami di teoria a quiz per il conseguimento della patente di guida italiana.

Il funzionario della Motorizzazione preposto agli esami, insospettito dall'atteggiamento particolarmente nervoso dell'indiano, che stava sostenendo la prova con l'ausilio del supporto audio (cuffie) ha richiesto l'intervento della Polizia Stradale di Modena.

Effettivamente, lo straniero occultava all'interno dell'orecchio sinistro, nascosto dai capelli, un minuscolo auricolare bluetooth, collegato tramite ricevitori-trasmettitori, ad un telefono cellulare che l'uomo teneva occultato sotto ai pantaloni, fissato alla gamba destra con del nastro adesivo nero. Attaccata alla gamba sinistra vi era una batteria che, attraverso il collegamento con alcuni cavi elettrici volanti, andava ad alimentare una telecamera fissata sul torace sempre con del nastro adesivo, che attraverso un foro sulla maglietta poteva inquadrare il monitor con le domande dei quiz. Fissato alla gamba destra un secondo cellulare per i collegamenti esterni con il suggeritore.

Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro e il cittadino indiano deferito all'Autorità Giudiziaria per falsità ideologica.

Pubblicato in Cronaca Modena
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