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Reggio Emilia, 24 settembre 2013
 
La Giunta ha approvato il provvedimento proposto dall'assessore Malavasi: "I fondi, dopo 10 anni di assenza, arrivano dal Governo. 17 gli interventi che verranno subito realizzati" -
Ammonta ad oltre 850mila euro il piano straordinario di programmazione per interventi nel campo dell'edilizia scolastica. Il provvedimento è stato approvato dalla Giunta provinciale su proposta dell'assessore all'istruzione Ilenia Malavasi.
Grazie al decreto del fare, convertito in legge i primi di agosto, sono stati infatti messi a disposizioni di Comuni e Province 150 milioni di euro per l'anno 2014 per attuare misure urgenti di riqualificazione, di messa in sicurezza e di manutenzione straordinaria degli edifici scolastici, sedi di istituzioni statali.
"Finalmente dopo 10 anni di mancati aiuti da parte dello Stato - afferma l'assessore all'istruzione Ilenia Malavasi - sull'edilizia scolastica, che è stata completamente abbandonata nelle sole mani di Comuni e Province, che si sono fatti carico da soli e grazie alle sole risorse locali di fare manutenzione alle strutture, garantire la sicurezza degli stabili e costruire nuovi edifici, arriva un segnale importante dal Governo".
Nel decreto, infatti, è prevista una misura straordinaria di 150 milioni di euro per il 2014, cui si aggiungono altri 100 milioni annui per il triennio 2014-2016 per la messa in sicurezza degli edifici e per la costruzione di nuovi edifici scolastici, per un totale complessivo di 450 milioni di euro a favore dell'edilizia scolastica.
Alla Regione Emilia Romagna sono stati assegnati 7 milioni di euro, che sono stati ripartiti tra le province in base al numero degli alunni e degli edifici scolastici presenti in ogni territorio provinciale.
"Alla nostra provincia - continua l'assessore Malavasi - sono stati assegnati 854.700 euro utili a finanziare interventi immediatamente cantierabili, i cui lavori dovranno essere affidati entro il 28 febbraio 2014, pena la revoca del finanziamento. Queste risorse servono per finanziare esclusivamente istituzioni statali sia di proprietà dei Comuni (scuole del primo ciclo), sia delle province (istituti superiori). Siamo molto soddisfatti per il lavoro svolto che ha permesso, in base ai criteri stabiliti dalla Conferenza provinciale di coordinamento, di individuare le nostre priorità: interventi di messa in sicurezza (rimozione amianto e adeguamento sismico) e manutenzione straordinaria, con attenzione al rifacimento delle coperture e degli impianti".
Questi criteri individuati come prioritari hanno dunque permesso di individuare 3 interventi su edifici di proprietà della Provincia (Iti Nobili, Istituti Motti e Zanelli, Istituto tecnico-professionale di Castelnovo Monti) e 14 interventi finanziabili presentati dai Comuni: Luzzara, scuola infanzia Villarotta; Boretto, scuola primaria Alberici; Castelnovo Monti, varie sedi; Collagna, scuola infanzia e primaria Pulsoni; Bagnolo, scuola primaria Pascoli; Albinea, scuola primaria Pezzani; Cadelbosco Sopra, scuola media Pascoli; Castellarano, scuola primaria Roteglia; Reggio Emilia, scuola elementare Alighieri; Scandiano, scuola media Boiardo; Rio Saliceto, scuola primaria Anna Frank; San Martino in Rio, scuola primaria De Amicis; Baiso, scuola infanzia Robin Hood; Vezzano, scuola primaria Fornaciari:
Altri otto interventi, proposti da sei comuni (Viano, Quattro Castella, Bagnolo, Scandiano, Reggio Emilia e Luzzara) formeranno la lista di riserva, nel caso si liberassero risorse aggiuntive.
 
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Reggio Emilia, 20 settembre 2013
 
Canossa, oltre 800 studenti a lezione ai piedi del castello Con l'architetto Baricchi e lo storico Golinelli in vista dell' abbattimento dell'ecomostro in programma domenica. La presidente Masini: in passato fatti degli errori, ma stiamo rimediando -
Ben 800 studenti delle superiori hanno assistito questa mattina a Canossa, ai piedi del Castello, alle lezioni sul valore storico e paesaggistico del territorio canossano tenute dall'architetto Walter Baricchi e dal professor Paolo Golinelli in vista della attesa demolizione dell'ecomostro in programma domenica. All'incontro, promosso dall'assessore provinciale all'Istruzione Ilenia Malavasi, hanno partecipato i ragazzi degli istituti Secchi, Pascal, Chierici, Mat ilde di Canossa, Nobili, Scaruff i-Levi, Moro, Filippo Re, Zanelli, Ariosto - Spallanzani, Mott i, D'Arzo e Galvani Iodi.
"La nostra è una terra evoluta, abbiamo scuole, servizi, imprese, tesori paesaggistici di cui essere orgogliosi. Quando girerete il mondo capirete quanto l'Emilia-Romagna e Reggio Emilia siano rispettate - ha affermato la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini, salutando gli studenti reggiani - La storia ci ha lasciato un patrimonio importante che non va disperso, ma che anzi va difeso e valorizzato. In passato sono stati fatti degli errori, abbiamo commesso dei peccat i che scont iamo venendo anche a Canossa: a volte si è costruito male anche in luoghi stupendi come questo. Domenica abbatteremo finalmente questo ecomostro che deturpa da troppo tempo un paesaggio bellissimo e carico di significati storici. Con l'incontro di oggi abbiamo voluto trasmettervi il senso di una passione civile e di un lavoro che quotidianamente tecnici e volontari mettono in campo per difendere e promuovere il nostro territorio perché in un luogo bello, e in armonia, si vive meglio".
Gli studenti hanno quindi ascoltato le lezioni dell'architetto Walter Baricchi, che ha illustrato le caratteristiche di "questo paesaggio, splendido esempio di storia della natura e dell'uomo", e del professor Paolo Golinelli: "In realtà il famoso episodio del perdono di Canossa non rappresenta la vera vittoria di Canossa, che in quanto vassalla doveva obbedienza all'imperatore ma scelse l'ideale alleandosi col pontefice poi deposto insieme alla contessa – ha tra l'altro ricordato - la vera vittoria arrivò una quindicina d'anni più tardi, quando con soli quattro castelli rimastile fedeli proprio a Canossa respinse l'assedio del ben più numeroso esercito di Enrico IV". Una visita al castello di Canossa ha concluso l'interessante
Con l'incontro di questa mattina riservato agli studenti ha preso così il via il weekend dedicato a Matilde di Canossa che, dopo la consegna dell'edizione 2013 dell'omonimo Premio al prefetto Antonella De Miro (questa sera alle 18.30 sul sagrato della Chiesa di Sant'Antonino di Quattro Castella, vivrà il suo momento clou domenica 22 settembre a Canossa quando (dalle 15.30 fino a sera) prenderanno il via le operazioni di demolizione della porcilaia. Sarà una vera e propria festa popolare. Un volo di mongolfiere, un laboratorio di aquiloni per i più piccoli in collaborazione con la fondazione "Sarzi", la banda di Felina e il quartetto di f isarmoniche "Mant ice armonico", art ist i di strada, brevi lezioni di storia sulla figura di Matilde (alle 16 e alle 17) a cura di Mario Bernabei, visite guidate al Castello, stand gastronomici della Strada dei Vini e dei Sapori di Scandiano e Canossa, gnocco fritto cucinato dalla Pro loco di Canossa, un punto ristoro con assaggi di prodotti tipici presso lo Iat: tutto questo e molto altro accoglierà coloro che domenica si recheranno a Canossa per l'inizio delle operazioni di abbatt imento dell'ecomostro.
 
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Reggio Emilia, 19 settembre 2013 -
 
In occasione della Settimana europea della mobilità sostenibile la Provincia fa il punto sugli interventi fatti. Gennari: "Un grande lavoro frutto della collaborazione con il territorio" -
Durante la settimana dal 16 al 22 settembre si svolgono in tutta Europa iniziative, campagne di sensibilizzazione e promozione della mobilità sostenibile. Un'esperienza che nasce dalla necessità e dalla volontà di agire su importanti fattori quali i trasporti e la mobilità che hanno ripercussioni sulla quotidianità – basti pensare alle code ed al congestionamento di traffico – e che incidono sulla qualità dell'aria e della nostra vita. "Spostarsi in modo sostenibile migliora la vivibilità delle nostre città – sottolinea l'assessore provinciale alla Mobilità Sostenibile, Alfredo Gennari- E' una scelta che produce vantaggi ambientali e economici, ma anche sotto il profilo del nostro benessere individuale. Muoversi con i mezzi pubblici, in bicicletta o a piedi vuol dire fare bene a se stessi, ma anche a tutta la comunità, riducendo il traffico e le emissioni dei gas. Anche per questo la Provincia di Reggio Emilia prosegue il suo lavoro a favore della mobilità sostenibile attraverso diverse strategie d'azione: interventi strutturali, iniziative ed attività di sensibilizzazione, progetti innovativi europei, nazionali e locali.
Oltre agli simpatici spot a cartoni animati su internet di Pedoni con la testa e alle campagne come Vacanze coi fiocchi, la manifestazione Maggio in strada anche quest'anno ha registrato una grande partecipazione. Decisiva anche la sinergia con altri enti e istituzioni che la Provincia riesce a realizzare: le iniziative di prove pratiche su percorso ciclabile per i bambini delle elementari, la campagna TrasportACI sicuri sull'uso dei seggiolini, lo spettacolo della Compagnia Fuorischema, il progetto di educazione stradale Tieni stretta la vita e il concorso video fotografico Moving in the right direction, sono infatti il frutto delle collaborazioni tra Provincia e Comune di Reggio Emilia, forze dell'ordine e Polizia provinciale, Vigili del fuoco, Ausl di Reggio Emilia, Motorizzazione Civile, Aci, Osservatorio regionale per l'Educazione stradale della Regione Emilia-Romagna, Osservatorio provinciale sulla Sicurezza stradale, il Servizio 118 dell'azienda ospedaliera Santa Maria Nuova, nonché volontari delle associazioni di soccorso e scuole guida.
Otto anni di esperienza dimostrano la validità di progetti come Bicibus e Pedibus efficaci perché con l'educazione e l'informazione rivolta ai più piccoli la mobilità sostenibile diventa una cultura comune per i futuri cittadini. Con 10 mila euro di spesa annua, dal 2005 a oggi, ben 3.300 bambini e rispettive famiglie della nostra provincia hanno scelto di rendere il tragitto casa-scuola, in bici o a piedi, un'esperienza condivisa. Andare a scuola diventa un'attività educativa e sportiva nonché fonte di risparmio per le famiglie, che si alternano nell'accompagnare i gruppi di bambini. Quest'anno, attraverso il recentissimo protocollo d'intesa tra la Provincia e il Comune di Canossa, sono saliti a 21 i comuni reggiani che aderiscono all'iniziativa.
Continua pertanto, da parte della Provincia di Reggio Emilia, l'impegno a favore dello sviluppo della rete di percorsi e piste ciclabili in grado di agevolare gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola senza auto e l'intermodalità verso altri sistemi di trasporto (bus, treno), senza trascurare l'utilità delle piste ciclopedonali per fini ricreativi, turistici e per la fruizione delle ricchezze ambientali, paesaggistiche e storico-testimoniali del nostro territorio.
Entro novembre, con la realizzazione degli ultimi tratti ciclopedonali, si completerà, nell'ambito della realizzazione della variante di San Polo d'Enza, un anello ciclabile intorno al centro abitato del comune per una lunghezza di circa 5 chilometri. La ciclopedonale, per la quale sono stati investiti 200 mila euro, garantisce l'attraversamento in sicurezza della nuovissima variante alla Sp 513 grazie al nuovo sottopasso e si collega alla pista ciclabile realizzata dalla Bonifica. La nuova pista rende inoltre possibile il collegamento diretto tra la zona Lido e il centro abitato e la zona del castello, ed anche verso il Canale demaniale d'Enza.
Sono stati poi appaltati i lavori che interesseranno la frazione di Sant'Anna di Poviglio.
A dicembre sarà completato più di mezzo chilometro di pista parallela alla viabilità, all'interno dell'intervento di riorganizzazione e messa in sicurezza dell'importante incrocio tra l'asse nord-sud della Val d'Enza, la Sp 358 di Castelnovo e la Sp 1 Poviglio – Brescello. Un progetto, dal costo di 184 mila euro, frutto della sinergia tra Provincia e Regione che sarà utile per i cittadini, a partire dai ragazzi che frequentano le scuole.
Iniziano in questi giorni anche i lavori per la realizzazione delle ciclabili nei comuni di Scandiano e Casalgrande che si concluderanno entro marzo 2014. Tre tratti che raggiungeranno la lunghezza complessiva di 1.700 metri, progettati con l'obiettivo di integrare le piste ciclopedonali rispetto alla viabilità esistente, permettendo l'uso in tranquillità di mezzi alternativi all'auto. Queste nuove ciclabili sono inserite nell'ambito del progetto di messa in sicurezza della Sp 467R che prevede, anche a Bosco di Scandiano, una nuova rotatoria in via Industria, l'installazione di visual luminosi prima del centro abitato e la razionalizzazione dei due incroci con via Prandi e via del Lavoro per un importo globale superiore a 1,3 milioni di euro.
Sempre nel comune di Casalgrande, a Dinazzano, inizieranno nelle prossime settimane i lavori per un sottopasso, con pista ciclabile di 360 metri, che collegherà il parco Amarcord con l'area a sud della linea ferroviaria Reggio Emilia-Sassuolo. L'importo dei lavori, che si concluderanno entro la fine dell'anno, è di 400 mila euro.
Grazie al protocollo d'intesa, sottoscritto il 14 maggio 2012 con il Consorzio della Bonifica Emilia Centrale, la Provincia sta poi procedendo con la progettazioni della Ciclabile del Crostolo. " L'obiettivo è di congiungere il sistema delle ciclovie che costeggiano il Po con la città di Reggio Emilia, per rilanciare la fruizione del territorio e dare impulso allo sviluppo delle ciclabili, come avviene in Europa, con un investimento previsto superiore al milione e 300 mila euro", afferma l'assessore Gennari sottolineando come le singole gare d'appalto e i lavori saranno seguiti dai Comuni secondo i tratti di competenza.
Muoversi in modo sostenibile vuol dire anche utilizzare il trasporto pubblico. Negli scorsi anni, come noto, si è costituita l'Azienda del trasporto pubblico Seta, a seguito dell'unione delle aziende operanti nei bacini territoriali di Modena, Reggio Emilia e Piacenza, al fine di ottimizzare il servizio ed allo stesso tempo di ridurre i costi. Dal 2013 è operativa anche la nuova e più nella Agenzia della mobilità, con funzioni di pianificazione e controllo dei servizi del trasporto pubblico. A seguito delle riorganizzazioni, ed in particolare per il trasporto scolastico, la Provincia ha costituito un tavolo di lavoro a cui partecipano, oltre all'Agenzia della Mobilità, Seta, il gestore del servizio ferroviario sul territorio provinciale T-PER, e le scuole, attraverso un rappresentante per la mobilità. In questo modo si riesce ad affrontare meglio le criticità sotto i diversi punti di vista - dei gestori (SETA e T-PER) e degli utenti delle scuole - in modo da poter risolvere eventuali problematiche.
Il servizio pubblico svolge una funzione di aumento della sicurezza e di sensibilizzazione verso la mobilità sostenibile anche nel weekend, fuori dagli orari usuali, con il servizio Discobus, fortemente voluto dalla Provincia di Reggio Emilia e organizzato assieme all'Agenzia della Mobilità, Seta Arci e gestori di diversi locali. Da fine settembre a metà maggio, dal 2008 ad oggi, più di 55 mila persone, in gran parte giovani, hanno scelto di vivere la notte del fine settimana muovendosi in modo sicuro e sostenibile. Anche per la prossima stagione invernale si effettuerà il Discobus, proseguendo come l'anno scorso lungo la via Emilia, nella tratta da Reggio Emilia a Gualtieri ed in aggiunta, in servizio a chiamata verso Castelnovo Monti. Gli oltre 300 mila km percorsi e più di 27 mila biglietti venduti, rimborsabili integralmente sul biglietto d'ingresso dei locali convenzionati, dimostrano l'apprezzamento del servizio.
Dalla realtà locale a quella internazionale. Tra i tanti progetti innovativi sta andando avanti Rezipe, un progetto europeo rivolto alla mobilità elettrica per promuovere l'uso di veicoli ad emissioni zero, al fine di abbattere le emissioni di CO2, ossidi di azoto e polveri sottili. Il budget per la Provincia di Reggio Emilia è superiore ai 160 mila euro. Nel giugno del 2013 è stata inaugurata la pensilina fotovoltaica per la ricarica delle auto elettriche, innescando un circolo virtuoso che permette di trasformare in energia elettrica la luce solare, ed ora si stanno completando le installazioni delle colonnine per il collegamento della ricarica per le auto, costruendo così un sistema a impatto zero che, nei 60 mila km percorsi finora, ha fatto risparmiare 4 tonnellate di emissioni di CO2.
"Il lavoro compiuto dalla Provincia di Reggio Emilia per promuovere la mobilità sostenibile sta dando i suoi frutti: i tanti e diversi progetti, le opere costruite e le campagne di sensibilizzazione promosse, hanno l'obiettivo comune di rendere possibile una mobilità responsabile e vantaggiosa per tutti, dai bambini e ragazzi delle scuole ai giovani, dai lavoratori a chi non guida un mezzo di proprietà. Siamo fieri di riuscire a lavorare tanto sulla realtà locale – conclude l'assessore provinciale Gennari - La settimana europea della mobilità sostenibile dal 16 al 22 settembre è un evento che coinvolge tutti ma che dà buoni frutti grazie alle scelte di ciascuno di noi".
 
(fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Martedì, 17 Settembre 2013 16:44

Castelnovo Monti: Sp 79 chiusa tra Gombio e Soraggio

Reggio Emilia, 17 settembre 2013 -
 
Da domani, mercoledì 18 settembre, fino al termine dei lavori di rifacimento del manto stradale danneggiato disposti dalla Provincia di Reggio Emilia la Sp 79 Cerezzola-Trinità-Gombio-Feriolo rimarrà chiusa al traffico /ad eccezione dei mezzi di soccorso) nel tratto compreso tra le località di Gombio e Soraggio, in comune di Castelnovo Monti. Il provvedimento sarà in vigore tutti i giorni dalle ore 8,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18.

Per chi proviene da Felina il percorso alternativo, segnalato prima di Villa Berza, è rappresentato dalla strada comunale Roncroffio-Beleo-Gombio.

La Provincia ricorda che, sempre per lavori di rifacimento del manto stradale, da ieri tutti i giorni dalle 8 alle 12.30 e dalle 14 alle 17.30 è chiusa al transito anche la Sp 91 "Collagna-Vaglie-Ponte Rossendola", per un tratto di ben 7 chilometri compreso tra Collagna e il bivio con la strada comunale per Cinquecerri

Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.
Reggio Emilia, 17 settembre 2013 -
 
Alcuni semi di specie tutelate da Arca Regia sono state piantate da Vandana Shiva. L'assessore Rivi: "Un gesto importante che ha riconosciuto il valore del lavoro di tutela svolto in questi anni" -

Uno scambio tra culture: i semi portati da Vandana Shiva dall'India e i semi di specie vegetali italiane a rischio di scomparsa, in particolare di specie reggiane tutelate da Arca Regia, sono stati piantati nel corso dell'inaugurazione del Sana, il Salone internazionale del Biologico e del Naturale, a Bologna. Ad accoglierli due vasi che sono poi stati ripiantati nell'area degli orti comunali di via Salgari (a Bologna) nell'ambito del progetto promosso da BolognaFiere "Bologna città degli orti".

Alla cerimonia di inaugurazione, che si è svolta lo scorso 7 settembre, hanno partecipato tre agricoltori reggiani: Paolo Codeluppi, Mirco Marconi in rappresentanza dell'istituto Zanelli, e Giovanni Ongaro della coop La Collina, assieme a loro anche i rappresentanti della Provincia di Reggio Emilia.

Nel suo intervento, "Semi di libertà, giardini di speranza. L'agricoltura biologica per salvare il mondo", Vandana Shiva, in particolare, si è soffermata non solo sul ruolo che va riconosciuto all'agricoltura biologica, ma anche sulla campagna internazionale da lei promossa a tutela della biodiversità dei semi, contro i brevetti delle sementi industriali.

"La nostra presenza a Bologna – ha commentato l'assessore provinciale all'agricoltura Roberta Rivi – ha un grande significato. È stato un modo per riconoscere il lavoro svolto in questi anni con Arca Regia, con gli "agricoltori custodi" che si stanno impegnando per la tutela e la salvaguardia di un grande patrimonio rappresentato dalle antiche varietà vegetali e razze animali della nostra terra che rischia altrimenti di scomparire, ma che la Provincia di Reggio Emilia vuole assolutamente conservare, tutelare e valorizzare".

Sono quasi 70 le specie individuate nell'ambito di Arca Regia al termine di un meticoloso lavoro di ricerca condotto negli ultimi anni, che ha portato alla pubblicazione del Catalogo della biodiversità reggiana. Nel Catalogo, che dopo la pubblicazione è rimasto aperto a nuove indicazioni, ci sono diverse curiosità per le nuove generazioni (e riscoperte per chi è più anziano), in ogni caso specie meritevoli di essere conservate, compito affidato ad un nucleo di "agricoltori custodi" che si affiancano ad istituzioni di ricerca e scolastiche.
 
(Fonte: ufficio stampa Provincia Reggio Emilia)
Reggio Emilia, 16 settembre 2013 -
Tutino: Non è nostra abitudine spostare i problemi sui vicini come loro hanno fatto in passato -
 
Di seguito un intervento dell'assessore provinciale all'Ambiente, Mirko Tutino, in risposta ad una lettera inviata dall'avvocato Rutigliano per l'associazione Millecolori di Parma, già pubblicata da alcuni organi di informazione. 
Non è la prima volta che le scelte del territorio reggiano vengono utilizzate per aprire polemiche nel dibattito politico sull'inceneritore di Parma e, come in altre occasioni, veniamo citati senza troppo rispetto. Il rispetto che sarebbe dovuto ad un "vicino di casa" che per 15 anni si è occupato della risoluzione del problema rifiuti di Parma. Mentre a Parma si discuteva, infatti, gli impianti reggiani hanno evitato l'emergenza rifiuti alla città ducale.

Nel momento in cui a Reggio Emilia abbiamo dovuto ripensare il sistema di raccolta e trattamento dei rifiuti, tuttavia, non abbiamo fatto valere questo dato e non abbiamo proposto nessun utilizzo del nuovo inceneritore di Parma (o di Modena) per lo smaltimento dei rifiuti reggiani. Prima di passare le competenze alla Regione abbiamo pianificato lo sviluppo di un servizio di raccolta capace di raggiungere e superare il 70% di differenziata, riducendo sotto le 100 mila tonnellate annue il rifiuto residuo da trattare con il meccanico-biologico (Tmb). Non ci siamo accontentati di un Tmb ordinario (che avrebbe prodotto combustibile da rifiuti per inceneritori) ma abbiamo coinvolto competenze di rilievo nazionale ed internazionale che ci hanno consentito di migliorare l'impianto e renderlo una vera e propria "Fabbrica dei materiali" che non necessita di un inceneritore. Stiamo concludendo la progettazione definitiva dell'impianto e, in accordo con il gestore, daremo seguito alle scelte compiute.

In questi tre anni in provincia di Reggio si il porta a porta ha raggiunto 100 mila nuovi cittadini ed in queste realtà si è passati da oltre 200 kg/abitante di rifiuti indifferenziati a quantità comprese tra i 70 ed i 110 kg.

Questi fatti trovano conferma anche negli atti approvati dalla Provincia e dai Comuni reggiani. A giugno scorso, per esempio, Provincia e Comune di Reggio Emilia hanno inviato alla Regione le proprie osservazioni al documento preliminare del Piano regionale rifiuti chiedendo - nel rispetto delle normative europee - di estendere il porta a porta a tutte le aree urbane e di pianura entro il 2020 (come stiamo facendo a Reggio) e di inserire un pre-trattamento di qualità in tutta la regione. In questo modo sarà possibile chiudere le discariche ed avviare un piano per la graduale disattivazione degli 8 inceneritori presenti in Emilia-Romagna.

Non è nostra abitudine "spostare i problemi" sui vicini, i commentatori parmigiani possono pertanto stare tranquilli...

Mirko Tutino 
Assessore all'Ambiente della Provincia di Reggio Emilia
(Fonte: ufficio stampa Provincia di RE)
Giovedì, 12 Settembre 2013 16:39

Abbattere l’ecomostro per valorizzare Canossa


Reggio Emilia, 12 settembre 2013 -

Lunedì 16 al Teatro comunale assemblea pubblica con la presidente Masini e il sindaco Musi per presentare la festa popolare che domenica 22 accompagnerà la demolizione della porcilaia -

L'ecomostro di Canossa ha i giorni contati. Domenica 22 settembre (dalle 15.30 a sera) una vera e propria festa popolare accompagnerà infatti l'attesa demolizione della porcilaia che da troppi anni deturpa uno dei più bei paesaggi italiani, dominato dalla Rupe del Castello, testimone di un avvenimento storico senza precedenti: i tre giorni al freddo e al gelo dell'imperatore Enrico IV di Germania in attesa del perdono dal Papa. La giornata di festa sarà presenta nel corso di una assemblea pubblica in programma lunedì 16 settembre (ore 21), al Teatro comunale di Canossa. Saranno la stessa presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini, e il sindaco di Canossa Enzo Musi a sottolineare il valore dell'iniziativa e a ricordare il non semplice lavoro che Provincia e Comune, insieme alla Regione Emilia- Romagna, hanno dovuto affrontare a partire dal 2003 per riuscire finalmente a liberare la Rupe e il Castello dall'ecomostro.
"Sarà anche l'occasione per ripercorrere le tappe del lungo e proficuo cammino che la Provincia di Reggio Emilia ha intrapreso durante gli ultimi due mandati amministrativi a favore della salvaguardia e della promozione del nostro territorio, a partire dalla bellezza di un paesaggio così carico anche di storia, come appunto le terre di Canossa, ma purtroppo così troppo spesso violato, nella speranza che di ecomostri non ne nascano più e non se ne debbano più abbattere...", spiega la presidente Sonia Masini.
Così come avvenuto nel maggio del 2006 con la spettacolare implosione dell'ecomostro di Castelnovo Monti, il famigerato "albergo dei polli" di Felina, anche per la distruzione della porcilaia di Canossa la Provincia, coinvolgendo associazioni ambientaliste e culturali, promuoverà una festa popolare, con musiche ed eventi che domenica 22 settembre accompagneranno ai piedi del castello, che potrà ovviamente essere visitato. A differenza di quanto avvenne a Felina, in considerazione della sensibilità geologica dell'area l'abbattimento non potrà essere altrettanto...esplosivo, ma l'avvio dei lavori che nelle prossime sett imane vedranno ruspe e bulldozer impegnat i nella demolizione della porcilaia sarà ugualmente spettacolare e suggest ivo. La festa per l'avvio del l'abbattimento dell'ecomostro sarà preceduta, venerdì 20 settembre (ore 10), da un incontro riservato alle scuole: ai piedi del Castello, saranno il professor Paolo Golinelli e l'architetto Walter Baricchi ad illustrare ai ragazzi rispettivamente il valore storico e quello paesaggistico del territorio canossano.

 

La storia di Canossa e del suo ecomostro


L'ecomostro di Canossa da anni deturpa uno deipiù bei paesaggi italiani, testimone di un avvenimento storico senza precedenti: i tre giorni al freddo e al gelo dell'imperatore Enrico IV di Germania in attesa del perdono dal Papa. In quei lontani giorni il destino dell'Imperatore è in mano ad una donna, la Gran Contessa Matilde di Canossa, che domina sulla Toscana, su parte dell'Emilia Occidentale e della Lombardia, ed è alleata del Papa contro l'Imperatore. Per raggiungere il sud e Roma, l'Imperatore - che è stato scomunicato da Gregorio VII- deve passare l'Appennino, ma i Castelli di Mat ilde dominano i passi e sono imprendibili: per questo nel 1077 Enrico IV è costretto a umiliarsi e a chiedere perdono. Proprio nella suggestiva vallata ai piedi di un Castello così carico di storia, nei primi anni Sessanta venne costruita la tristemente nota porcilaia di Canossa: un massiccio fabbricato di ben 12.000 metri cubi di volumetria utilizzato per l'allevamento di suini, ma da diversi anni abbandonato. Da tempo la Provincia di Reggio Emilia, in particolare nell'ambito della Biennale del Paesaggio avviata nel 2005 e patrocinata tra gli altri dal Ministero dei Beni culturali, ha tra gli obiettivi del proprio mandato la demolizione di questo ecomostro, al quale in passato aveva provato a provvedere anche il Comune di Canossa. Per il suo impatto paesaggistico fortemente negativo rispetto ad una zona di così notevole interesse pubblico ai sensi dell'articolo 136 del Codice dei beni culturali, tanto per la Provincia quanto per il Comune di Canossa la porcilaia ha infatti tutte le caratteristiche per essere dichiarata opera incongrua sulla base della Legge regionale 16/2002 e la sua distruzione è stata prevista anche dal Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp) approvato dal Consiglio provinciale nel 2010.
Per l'abbattimento dell'ecomostro e il ripristino naturalistico dell'area è prevista una spesa di 900.000 euro, 600.000 dei quali coperti da risorse regionali che la Provincia di Reggio Emilia ha ottenuto attraverso il Programma attuativo regionale del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007-2013, così come previsto dall'Intesa per l'integrazione delle politiche territoriali sottoscritta lo scorso 18 luglio a Palazzo Allende.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Reggio Emilia, 11 settembre 2013 -

La limitazione del traffico è dovuta ai lavori di ripristino della banchina stradale -

Lungo la provinciale 21 "Albinea - Montecavolo" devono essere realizzati lavori di ripristino della banchina stradale nel tratto compreso tra il km 3+800 al km 4+000 nel centro abitato di Puianello, nel comune di Quattro Castella.
Dal momento che questo intervento richiede l'occupazione di parte della sede stradale la Provincia ha deciso di istituire lungo questo tratto stradale un senso unico alternato, e di introdurre il limite di velocità a 30 km/h fino al termine dei lavori.


(Fonte: Provincia di Reggio Emilia)

Reggio Emilia, 10 settembre 2013 -

Partiranno tra alcuni giorni i 41 giovani selezionati per le borse di studio nell'ambito del progetto "Mech Your Move!", che la Provincia di Reggio Emilia ha presentato e vinto nell'ambito del Programma europeo Leonardo da Vinci.
I giovani partecipanti potranno svolgere un tirocinio formativo di 14 settimane in aziende estere in diversi paesi europei: Irlanda, Regno Unito, Spagna, Portogallo, Lituania, Francia e Germania.
La borsa di studio, che ammonta a circa 3.000 euro, permette la copertura delle spese di viaggio, vitto e alloggio per l'intero periodo, oltre che un corso di lingua della durata di 2 settimane.
Complessivamente le borse di studio approvate nel progetto, cui hanno partecipato in qualità di partner le province di Modena e Bologna, sono state 56; 15 di queste sono state assegnate lo scorso marzo ad altrettanti giovani che hanno terminato il mese scorso i loro tirocini.

"L'importanza di questo progetto sta nella possibilità per questi ragazzi di formarsi all'estero, entrando in contatto con contesti economici, culturali e sociali nuovi e di riportare poi sul territorio quanto acquisito durante il periodo di formazione fuori dall'Italia – sottolinea l'assessore provinciale all'Istruzione Ilenia Malavasi – Valorizzare i nostri ragazzi e dare loro le migliori possibilità significa investire nei nostri talenti e dare loro una chance, affinché possano poi trovare spazio nel nostro tessuto economico, che delle loro competenze ed energie ha bisogno per tornare a crescere."

I giovani reggiani selezionati per la prossima partenza sono: Emanuele Brioni, Hanh Ngo Thi Hong, Laura Magnavacchi, Agnese Di Donato, Simone Dondi, Martina Bianchi, Valentina Orlandini, Luca Rubertelli, Lorenzo Lusetti, Fabrizio Degola, Andrade Cunha, Francesco Ghidoni, Paolo Molini, Rossana Romano, Marika Borziani, Debora Bellei, Lorella Caldarola, Ela Lipovac, Sara Borracci.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Reggio Emilia, 9 settembre 2013 -

Creatività, ricerca, innovazione e uguali opportunità per tutti grazie alla collaborazione tra imprese e pubblica amministrazione. Questi gli ingredienti del progetto "Una giostra per tutti", sostenuto dalla Provincia di Reggio Emilia e dal Consorzio Fun Italian Export, di cui è presidente Francesco Ferrari, amministratore delegato dell'azienda reggiana Preston & Barbieri Srl che ne è la capofila.
Il consorzio, che ha sede a Reggio Emilia, vanta l'adesione di 27 aziende italiane che producono giostre ed attrezzature per parchi divertimento e parchi a tema. La maggior parte di esse sono dislocate nei territori reggiano e modenese e ne fanno parte, tra le altre, M.P. Group srl (Reggio Emilia), D.P.F. Automation srl (Reggio Emilia), ECO elettrocomponenti srl (Reggio Emilia), Automatic Toys Modena srl, Cogan srl (Soliera), Ital-Resina di Di Talia Angelo (Ganaceto), Adalio srl (Spilamberto).
L'industria per parchi divertimento – che vanta un notevole indotto – coniuga creatività e tecnologia, lavoro e arte. Resiste, e talora sorprende, per la vocazione all'export, arrivando ad esportare oltre il 90% della produzione. È considerata un'eccellenza in tutto il mondo proprio perché queste giostre sono il frutto di una complessa sintesi di alte tecnologie e il risultato di sinergie tra imprese e università. È un settore caratterizzato da piccole imprese, grandi responsabilità, alta specializzazione e tanta passione.

Il progetto presentato questa mattina in Provincia consiste nella realizzazione di uno studio finalizzato alla stesura di linee guida a livello nazionale ed europeo per garantire la possibilità alle persone diversamente abili di fruire dei parchi divertimento. Si tratta di un progetto veramente innovativo in grado di valorizzare assieme all'impegno della Provincia in materia di pari opportunità, l'eccellenza del tessuto produttivo locale che riesce ancora a distinguersi sulla scena internazionale per quanto riguarda la competitività e la ricerca.
Accanto alla Preston & Barbieri srl stanno lavorando al progetto non solo le aziende del Consorzio per l'internazionalizzazione Fun Italian Export s.c., ma anche un pool di esperti, soprattutto medici e giuristi di fama internazionale. Numerose sono anche le collaborazioni e i patrocini messi in campo da parte delle associazioni, tra cui l'Istituto superiore della sanità, l'ospedale Bambin Gesù di Roma, Ancasvi (Associazione nazionale costruttori attrezzature spettacoli viaggianti), Anesv (Associazione nazionale esercenti spettacoli viaggianti), Consorzio C.A.S.A. (Consorzio attività specialistiche per le diverse abilità), Coordown (Coordinamento nazionale associazioni persone con sindrome di Down), Eaasi (European association amusement supplier industry), Iaapa Europe (International association of amusement parks and attractions, Brussels), e Pianeta Down.

A pochi mesi dall'inizio del progetto, molte attività sono state già sviluppate e completate sia a livello nazionale sia internazionale.
«Negli ultimi anni – afferma Gianni Chiari, direttore tecnico del progetto – sono aumentati episodi di presunta "discriminazione" nei confronti dei soggetti con speciali necessità, che si sono visti rifiutare l'accesso ad alcune attrazioni, sulla base di una generica e supposta pericolosità legata alla disabilità, sia di tipo fisico sia mentale. Questo progetto vuole quindi affrontare tali problematiche in maniera sistematica e corretta, dal punto di vista scientifico e tecnico, con lo scopo di migliorare l'accessibilità ai parchi di divertimento, anche per favorire una piena e consapevole fruibilità nel rispetto dei diritti delle persone diversamente abili, delle norme di sicurezza e della legislazione. In questo modo ci si propone un intervento ampiamente integrativo per consentire a chiunque, a prescindere da eventuali disabilità, di poter fruire in sicurezza dei parchi di divertimento nel rispetto di quanto previsto dall'Onu, relativamente al diritto di ciascuno a non essere discriminato».

Per Francesco Ferrari, presidente del Consorzio Fun Italian Export, «l'obiettivo del progetto è di arrivare alla stesura di linee guida condivise a livello nazionale ed internazionale, affinché le persone con speciali necessità possano tutte fruire delle attrazioni dei parchi divertimento, con la massima sicurezza ed autonomia possibile. Fine ultimo è di evitare potenziali episodi di "discriminazione" e stigmatizzazione nei confronti di soggetti con disabilità, tanto di tipo fisico che psichico. Il progetto ha anche una positiva ricaduta nel settore dell'industria di riferimento, il cui obiettivo è di avere delle basi scientifiche per sviluppare la valutazione del rischio e migliorare in sicurezza l'accessibilità sia delle attrazioni sia dei parchi di divertimento. Potremo in futuro presentare attrazioni accessibili e fare di queste caratteristiche un valore aggiunto rispetto alla concorrenza internazionale di più basso livello, creando un vantaggio competitivo. Del resto siamo apprezzati in tutto il mondo per l'attenzione che dedichiamo al tema della sicurezza».

«Con il sostegno a questo progetto ci siamo posti un duplice obiettivo: da un lato stimolare l'innovazione di prodotti delle nostre imprese, sostenendo le competenze tecnologiche del nostro tessuto economico, come azione di contrasto all'attuale crisi del mercato del lavoro, dall'altro favorire l'inclusione sociale di persone con disabilità – ha spiegato l'assessore alla Formazione professionale della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi - Grazie a questa partnership, continua dunque il forte lavoro del nostro ente nei confronti delle persone diversamente abili, che ci ha visti impegnati in questi anni nel mondo della scuola (progetto tutor, sostegno dsa, difensore civico, accordo di programma), ma anche in quello del lavoro e del tempo libero. La nostra priorità è sempre la tutela dei diritti di tutte le persone e le pari opportunità per tutti i cittadini, evitando spiacevoli episodi di "discriminazione" nei confronti dei portatori di handicap. Questo progetto, infatti, analizza le esigenze delle persone con disabilità, le difficoltà che hanno riscontrato nell'accedere e nel fruire dei parchi divertimento e si prefigge di elaborare delle linee guida che possano garantire la massima fruizione in sicurezza dei parchi divertimento. Al tempo stesso il progetto si prefigge di supportare un settore di eccellenza della nostra economia. Molte di queste imprese, infatti, sono situate nei territori colpiti dal sisma, attualmente in uno stato di difficoltà e grazie a questa innovazione il comparto potrà avere ricadute positive in termini occupazionali e formativi».

La psichiatra ha Stefania Cerino annunciato che, entro un anno, saranno pronti i risultati delle ricerca che ha comportato anche una serie di test clinici e questionari – a ragazzi diversamente abili e loro coetanei – realizzati al parco Minitalia Leolandia di Bergamo "principalmente per verificare l'impatto emotivo sulle persone delle diverse attrazioni per consentire a tutti di gestire al meglio questo genere di divertimento".

Presente alla conferenza stampa anche Elisa Orlandini, membro del board della onlus CoorDown (Coordinamento nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down) che ha parlato di "un'esperienza davvero molto interessante, iniziata dopo alcuni fatti di cronaca relativi a problemi di discriminazione, ma che grazie al dialogo e all'educazione di tutti i soggetti coinvolti sta producendo grandi risultati a favore di una inclusione sociale sempre più radicata".


(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

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