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Reggio Emilia, 20 novembre 2013 -
 
Il progetto REpstep concede il bis: stamattina gli entusiastici racconti dei primi 80 ragazzi delle superiori che la scorsa estate hanno studiato e lavorato in Spagna, Portogallo, Germania e Malta -
 
Gli 80 studenti delle classi quarte di 8 istituti superiori reggiani che, tra giugno e settembre, hanno svolto uno stage di formazione e tirocinio all'estero grazie a REpstep - uno dei tanti progetti realizzati in questi anni dalla Provincia di Reggio Emilia per favorire esperienze formative in Europa dei nostri giovani – hanno illustrato questa mattina gli esiti di 4 settimane che, per molti di loro, sono state davvero indimenticabili. Lo hanno fatto nell'Aula Magna dell'Università di Reggio Emilia alla presenza della presidente della Provincia Sonia Masini, dell'assessore all'Istruzione Ilenia Malavasi, della coordinatrice Loriana Paterlini e di Martino Soragni dell'Ufficio Relazioni internazionali, ma soprattutto degli alunni di altre 8 scuole reggiane che, la prossima estate, potranno a loro volta svolgere questi interessanti stage grazie al nuovo progetto che la Provincia si è visto approvare nell'ambito del Programma "Leonardo da Vinci".

La mattinata si è snodata velocemente attraverso i racconti dei gruppi di studenti di Motti, Pascal, Scaruffi-Levi-Tricolore e Zanelli di Reggio Emilia, Russel e Istituto professionale di Guastalla-Novellara, Gobetti di Scandiano e Cattaneo di Castelnovo Monti che – con 14 docenti che si sono succeduti nell'accompagnamento – hanno trascorso tra giugno e settembre 1 settimana di approfondimento linguistico e 3 di stage in azienda in Spagna (Cadice o La Coruna), Germania (Pforzheim), Malta (Gzira) o Portogallo (Viseu).

L'impegno della Provincia di Reggio Emilia a favore dei giovani reggiani (grazie anche al contributo di una importante rete di partner locali formata da Fondazione Manodori, Unindustria, Cna, Camera di commercio, Acer, Coldiretti, Confederazione italiana agricoltori, Comune di Reggio Emilia ed Europe Direct) è stato sottolineato dall'assessore all'Istruzione della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi, che ha ricordato "gli oltre 200 studenti delle superiori che dal 2005 hanno visitato le istituzioni europee a Bruxelles grazie agli Open Days e gli oltre 100 laureati o diplomati che hanno pure svolto stage all'estero attraverso altri filoni del Programma Leonardo".

"Vedervi così felici per questa esperienza ci rende a nostra volta felici – ha detto la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini – Noi vogliamo farvi viaggiare, farvi conoscere nuove realtà, perché chi oggi non si muove, e non sa l'inglese e magari anche un'altra lingua straniera, è tagliato fuori: questo non significa svuotare Reggio e l'Italia dei nostri giovani, perché vogliamo che poi torniate portandoci il nuovo che incontrerete". Un concetto ripreso anche dalla vicepresidente provinciale della Cna, Jessica Giusti, mentre il professor Alfredo Cenini del Pascal e la dirigente del D'Arzo di Montecchio, Rosanna Rossi, hanno manifestato rispettivamente la soddisfazione di chi ha partecipato e di chi a breve vedrà i propri studenti partecipare a questi importanti esperienze formative all'estero. A chiudere la mattinata, l'intervento di Gonzalo Orodea Lopez, un giovane neo-laureato spagnolo che sta invece svolgendo uno stage alla Provincia di Reggio Emilia.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Lunedì, 18 Novembre 2013 11:22

Reggio Emilia: in memoria del Vajont



Il Laboratorio di Scienze del Liceo Moro dedicato alla memoria delle vittime del Vajont

Reggio Emilia 18 Novembre 2013 --

Il laboratorio di scienze del Liceo Moro di Reggio Emilia è dedicato alla memoria delle Vittime del Vajont. La cerimonia di intitolazione è avvenuta sabato mattina alla presenza – oltre che del dirigente scolastico Roberto Villa, della professoressa Fulvia Maria Gabriella Gueli, responsabile del progetto, della classe 3H già partecipe al progetto, degli assessori all'Istruzione di Provincia e Comune di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi e Iuna Sassi, di rappresentanti dell'associazione Bentivoglio di Gualtieri da tempo gemellata con il gruppo di Protezione civile di Longarone, ma soprattutto di una folta delegazione dei comuni colpiti dalla strage di mezzo secolo fa guidata dai sindaci di Longarone ed Erto-Casso, Roberto Padrin e Luciano Giuseppe Pezzin: con loro i superstiti Italo Filippin, Carolina Teza, Giuseppe 'Bepi' Vazza e i coniugi Armando e Nives Fontanella.

La mattinata si è aperta con il saluto del dirigente scolastico Roberto Villa e degli assessori all'Istruzione di Provincia e Comune di Reggio Emilia. "Quella di oggi è molto di più di una semplice intitolazione, è un'altra tappa importante di un percorso di studio e di approfondimento per tanti giovani che porteranno per sempre il ricordo di questo giorno simbolico, che li aiuterà a crescere, a diventare cittadini consapevoli, attivi e attenti, in grado di salvaguardare il valore del rispetto per le persone e anche per il territorio", ha detto l'assessore Ilenia Malavasi, mentre Iuna Sassi ha ricordato "questa tragedia che allora ci colpì profondamente e che ora, grazie al prezioso lavoro svolto dal liceo Moro, rimarrà nella coscienza di tutti i ragazzi".

La professoressa Gueli ha quindi presentato il "Viaggio della memoria nei luoghi del Vajont", nato nel 2009 al Moro come uno dei percorsi del progetto nazionale "Cittadinanza e Costituzione", che da allora ha visto sei classi del liceo scientifico recarsi sui luoghi del disastro (e altre quattro classi ripeteranno l'esperienza la prossima primavera). In particolare dall'anno scolastico 2010/11, grazie al lavoro avviato dalla professoressa Gueli con la 1H del Liceo delle Scienze applicate, il progetto ha assunto particolare rilevanza anche come approfondimento di parte dei contenuti svolti nella programmazione didattica di Scienze naturali (geodinamica esogena). Questa mattina gli stessi studenti della 3H – presenti anche i ragazzi delle classi che la prossima primavera effettueranno il Viaggio della memoria sui luoghi del Vajont – hanno quindi mostrato il lavoro svolto nel loro percorso, con una serie di immagini e di frasi suggestivi, perché "i ricordi non si sgretoleranno come le pietre".

E che, in quella valle, il ricordo della tragedia di mezzo secolo fa sia ancora ben vivo, lo hanno confermato i sindaci di Longarone ed Erto-Casso, Roberto Padrin e Luciano Giuseppe Pezzin, ed i superstiti Italo Filippin, Carolina Teza, Giuseppe 'Bepi' Vazza e i coniugi Armando e Nives Fontanella. Un ricordo misto ancora a tanta rabbia per una strage che poteva e andava evitata; per uno Stato dal quale le popolazioni si sono sentite abbandonate; per una giustizia lenta e ingiusta; per una stampa che allora (ma anche adesso se la Gazzetta dello sport giusto lo scorso maggio ha presentato la tappa del Vajont titolando "Si pedala dove 50 anni fa crollò la diga") non seppe o non volle raccontare la verità, tranne rarissime eccezioni: Tina Merlin dell'Unità all'epoca, Lucia Vastano oggi, il cui prezioso lavoro si è aggiunto a quello dell'attore Marco Paolini e del regista Renzo Martinelli. "Il Vajont è il peggior esempio di fallimento di gestione del territorio, ma anche della giustizia italiana, perché alla fine in pratica nessuno ha pagato", ha tra l'altro detto il sindaco Padrin, invitando i ragazzi a continuare "a visitare le nostre terre, perché solo vedendo ci si rende conto di cosa è stato capace l'uomo, ovvero ammazzare oltre 1.900 persone e abbandonare i sopravvissuti, e si può comprendere come il profitto non vada mai messo sopra a tutto e tutti e come la natura debba essere sempre rispettata".

Docenti, ragazzi e delegazione veneto-friulana si sono quindi recati per la cerimonia di intitolazione alle Vittime del Vajont del 9 ottobre 1963 nell'Aula di scienze del Moro che da anni, grazie alla volontà di quanti lo conducono e lo frequentano, rappresenta non solo uno spazio scolastico tra i più attivi del liceo, ma soprattutto un valido e interattivo supporto per acquisire conoscenza e consapevolezza: il luogo perfetto, insomma, per ricordare le oltre 1.900 persone che morirono in quella strage e per proseguire un progetto incentrato sui luoghi della memoria quali laboratori di conoscenza e di riflessione. "Ma anche per ricordare – ha concluso il dirigente scolastico Roberto Villa – che alla scienza devono sempre accompagnarsi saldi valori morali, per far sì che i risultati che si ottengono siano sempre a beneficio, a mai a danno, dell'umanità".

(Fonte Provincia di Reggio Emilia)


L'assessore Alfredo Gennari: "Per garantire una sempre maggiore sicurezza, la soluzione più efficace crediamo sia la prevenzione"

Reggio Emilia, 18 Novembre 2013 - -

Il casello autostradale sulla A1 Terre di Canossa-Campegine, inaugurato nell'aprile 2008, è una recente infrastruttura che offre nuove possibilità di collegamento, da e per Reggio Emilia e il suo territorio, nella parte occidentale della nostra provincia. Grazie ad un moderno sistema di nuovi assi stradali pensati e costruiti dalla Provincia, il territorio reggiano è diventato crocevia di infrastrutture fondamentali non solo per i reggiani, ma per tutto il Nord Italia: dall'A1, con i suoi due caselli, all'Autobrennero, alla nuova stazione Mediopadana dell'Alta velocità.

Ancora oggi però, chi esce dal casello Terre di Canossa-Campegine e magari ha bisogno di sostare o di parcheggiare la macchina, si trova in un'area pressoché buia. "Abbiamo quindi chiesto ai responsabili della società che ha in gestione il tratto autostradale di valutare la possibilità di installare un sistema di videosorveglianza e di illuminazione all'uscita del casello Terre di Canossa–Campegine", annuncia l'assessore provinciale alle infrastrutture Alfredo Gennari. "Per garantire una sempre maggiore sicurezza, la soluzione più efficace crediamo sia la prevenzione, per questo abbiamo espressamente richiesto, in conformità con le normative, un adeguato sistema di illuminazione e di videosorveglianza all'uscita del casello, deterrenti non invasivi che non gravano eccessivamente sui costi: la sicurezza sulle strade è un tema importante che passa dalla prevenzione, dalla diffusione di pratiche corrette e di guida responsabile, ma anche rendendo più sicuri i punti d'accesso alle infrastrutture", conclude l'assessore Gennari sottolineando come "la Provincia, nel tempo, abbia investito con fiducia e con risorse in questo nodo infrastrutturale, che consideriamo fondamentale, con nuove strade di collegamento al casello."

(fonte:  Comunicato Provincia di Reggio Emilia)
Reggio Emilia, 13 novembre 2013
 
La Provincia comunica che da domani, giovedì 14 novembre, sarà istituito un senso unico alternato, regolato da movieri, con limitazione di velocità a 30 Km/h, sulla Sp 467R "variante alla Pedemontana", fuori dal centro abitato tra Dinazzano e Casalgrande, circa 50 metri dopo l'innesto con la rotatoria situata in corrispondenza della ceramica "Casalgrande Padana" in direzione Casalgrande.

Il provvedimento è dovuto alla necessità di eseguire un getto di calcestruzzo per la realizzazione di una struttura in cemento armato nell'ambito dei lavori per il sottopasso ciclopedonale a Dinazzano. Le limitazioni, che resteranno in vigore fino al termine dei lavori, riguardano la fascia oraria compresa tra le 9 e le 11.30 del mattino.

Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.

(Fonte: Provincia di Reggio Emilia)
Reggio Emilia, 12 novembre 2013

La Provincia comunica che da domani, mercoledì 13 novembre, ci saranno alcune limitazioni al traffico dovute ai lavori per la realizzazione della rotatoria tra l'asse nord-sud di Val d'Enza, la Sp 358R "di Castelnovo" e la Sp1 "Poviglio-Brescello", nel comune di Poviglio.

In particolare sarà istituito un senso unico alternato, regolato da movieri, con l'introduzione del limite di velocità a 30 km/h, sull'area di raccordo tra la Sp358R (Via Romana) con direzione Boretto-Poviglio e il nuovo braccio della rotatoria, per la realizzazione di un nuovo attraversamento per collegare il nuovo impianto di illuminazione a quello esistente.

Un altro senso unico alternato, sempre regolato da movieri, con l'introduzione del limite di velocità a 30 km/h, sarà istituito nella zona della curva di raccordo tra la Sp358R (Via Romana) direzione Boretto-Poviglio e il nuovo braccio della rotatoria, con conseguente deviazione provvisoria del traffico proveniente da Brescello e dalla Sp358R, con direzione Boretto-Poviglio, su questo braccio della rotatoria e direzione obbligata sulla Sp20 Via Bertona e viceversa (da SP20 con direzione obbligata Boretto).

Ci sarà poi la chiusura del ramo di raccordo tra la Sp358R Via Romana, lato Poviglio e la nuova rotatoria, con deviazione del traffico (previa emissione ordinanza del Comune di Poviglio) sulle comunali via Manzoni, via Parma e via Bertona, per raggiungere la Sp20 e procedere in direzione Boretto.

Sarà chiuso anche l'attuale incrocio tra la Sp1-Sp358R, con deviazione traffico sul braccio di raccordo tra la Sp1 e la nuova rotatoria, mediante senso unico alternato regolato da movieri, con l'introduzione del limite di velocità a 30 km/h.

L'ultimo passaggio sarà l'apertura del ramo di raccordo tra la Sp358R Via Romana lato Poviglio e la nuova rotatoria, con ripristino dell'intera funzionalità della nuova circolazione stradale sulla rotatoria e sugli assi di raccordo.

Il traffico e le aree di lavoro saranno opportunamente regolati con l'apposizione della necessaria segnaletica da parte della ditta esecutrice dei lavori.

Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Reggio Emilia, 12 novembre 2013
 
Il provvedimento, votato all'unanimità, prevede l'estrazione di 110mila metri cubi di argilla all'anno, riducendo però la superficie interessata dalle escavazioni -
 
Il Consiglio Provinciale ha approvato all'unanimità una variante al Piano delle Attività Estrattive Provinciale che, in funzione di un accordo con il Comune di Castellarano, vale anche come Piano Comunale.
La variante, che si occupa esclusivamente del polo estrattivo delle argille di Roteglia, è stata elaborata dalla Provincia a seguito di un atto di indirizzo votato all'unanimità dal Comune di Castellarano.
Ad illustrarne i contenuti l'assessore provinciale Mirko Tutino: "L'assessorato alla pianificazione ha proceduto, su proposta del Consiglio Comunale di Castellarano (e non delle imprese, come avviene in altri contesti), ed ha redatto la variante con i propri geologi ed urbanisti senza affidare a studi esterni il progetto, anche allo scopo di seguire e controllare direttamente l'impatto ambientale e le scelte inerenti il ripristino delle aree".
La variante consentirà per i prossimi dieci anni l'estrazione di circa 110 mila metri cubi annui di argilla. Questo materiale, nonostante il minor fabbisogno del settore ceramico, in questi ultimi anni è stato richiesto in nuovi ambiti: i riempimenti e i rilevati, gli isolamenti delle discariche, le fornaci e i cementifici. La Provincia e il Comune hanno chiesto che a fronte di questa nuova possibilità di estrazione, si riduca la superficie complessiva interessata dall'attività estrattiva. In questo senso l'escavazione proseguirà in aree già attive e verrà ripristinata un'area maggiore di quella che viene toccata dalle nuove estrazioni. Complessivamente si ridurrà quindi di circa il 25% la dimensione totale del polo estrattivo così come era stato pianificato nel 2002 ed in particolare sarà ridotta del 35% la parte destinata all'attività di escavazione .
"Per il recupero - ha aggiunto l'assessore Tutino - sono stati individuati fini multipli: agro-naturalistico, forestale e ricreazionale. Inoltre, per i versanti pianeggianti e subpianeggianti, è prevista la possibilità di realizzare, in conformità con le norme sul paesaggio e con l'accordo della sovrintendenza, alcuni pannelli fotovoltaici. Ad ogni modo il progetto di sistemazione finale delle cave sarà valutato in fase di autorizzazione del progetto, in particolare per quel che riguarda la sostenibilità ambientale di ogni intervento. Infine non è stato dimenticato il tema dell'incidenza sul traffico e sono state effettuate stime precise sulla Statale 467 sia all'altezza di Roteglia di Castellarano sia presso lo svincolo di Veggia di Casalgrande. A seguito della variante i mezzi pesanti passeranno da una media quotidiana di 108 viaggi a circa 140, che rappresentano lo 0,1% dei mezzi pesanti complessivi che passano per Veggia e lo 0,3% di quelli che transitano per Roteglia. Incidenza da considerarsi minima rispetto al traffico complessivo delle strade e ai flussi diretti alle zone produttive e residenziali del distretto ceramico".
"Questa variante è un esempio di come si possa conciliare l'attività delle imprese ad una buona gestione del territorio - ha concluso l'assessore - Riduciamo l'area complessiva del polo estrattivo, definiamo regole chiare per i ripristini ambientali delle aree dismesse dall'attività estrattiva. Abbiamo riconosciuto i volumi strettamente necessari all'impiego del materiale nei nuovi settori, con un ruolo forte degli Enti Pubblici".
 
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Reggio Emilia, 9 novembre 2013
 
A nemmeno due mesi dall'inizio del nuovo anno scolastico, la Provincia di Reggio Emilia fa il punto sui lavori che stanno interessando diversi istituti superiori reggiani, a partire dagli interventi di messa in sicurezza di elementi non strutturali - come infissi, controsoffitti, cornicioni e davanzali – progettati dai tecnici del Servizio Infrastrutture.

"La sicurezza dei luoghi dove ogni giorno i nostri figli studiano e tanti cittadini lavorano è per noi prioritaria – spiega l'assessore provinciale Alfredo Gennari - E la sicurezza passa innanzitutto dalla prevenzione e dalla riduzione del rischio. Con questo obiettivo la Provincia di Reggio Emilia ha partecipato ad un bando del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca per ottenere finanziamenti volti a incrementare la sicurezza delle scuole. Gli interventi hanno un costo superiore al milione e ottocentomila euro e riguardano la riqualificazione e la conservazione di diversi istituti: dai lavori per la sistemazione dell'area comune del Polo scolastico di via Makallé, iniziati da qualche settimana, alla manutenzione degli edifici esistenti".

Con un discreto anticipo, si sono conclusi i lavori all'istituto Filippo Re di via Cialdini. Il controllo delle strutture di sostegno delle controsoffittature e il fissaggio di lampade, impianti e tubazioni, canaline, librerie e archivi a muro è stato svolto in contemporanea con alcune installazioni di sistemi di reti e controsoffitti in grado di rappresentare una protezione da eventuali elementi del solaio che potrebbero cedere in caso di forte terremoto, rallentando la caduta ed evitandone l'impatto.

In centro storico, si sono conclusi i lavori di controllo e ripristino di cornicioni, davanzali e intonaci dello storico palazzo sede dell'istituto Chierici. All'interno dell'edificio sono stati ultimati sistemazioni dei controsoffitti e fissaggi dei punti luce, con quasi due chilometri di nuove catenelle che impediranno le eventuali pericolose ondulazioni dei lampadari. Si stanno portando avanti, inoltre, la sostituzione e il restauro di diversi infissi e serramenti, con la sostituzione di vetri, e lavori di controllo che continueranno nel corso del mese senza influenzare la regolare didattica. Come di consuetudine, in occasione di questo genere di interventi straordinari, si è provveduto anche al tinteggio, all'intervento degli elettricisti e a lavori di falegnameria.

Entro le vacanze invernali, si eseguiranno anche i lavori, di analoga entità, che riguardano gli istituti Moro, Motti-Zanelli e Don Jodi a Reggio Emilia e ilMotti-Lombardini di Castelnovo Monti. Entro la fine di febbraio giungeranno invece a conclusione i lavori nella succursale di via Filippo Re del liceoAriosto-Spallanzani, che inizieranno nelle prossime settimane.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Venerdì, 08 Novembre 2013 13:02

Toano, senso unico alternato sulla Sp 8 a Cerredolo

Reggio Emilia, 8 novembrte 2013
 
La Provincia di Reggio Emilia segnala, per i prossimi giorni, alcune modifiche alla circolazione stradale. A Toano, e precisamente a Borrella di Cerredolo, dall'11 novembre al 20 dicembre per 24 ore al giorno – dal lunedì al venerdì – sulla Sp 8 si viaggerà a senso unico alternato regolato da impianto semaforico, con limite di velocità a 30 km/orari, per consentire la messa in sicurezza del metadonotto Iren. I lavori, resisi necessari a causa di un movimento franoso, saranno eseguiti dall'impresa Parenti Costruzioni snc di Villa Minozzo, a cui compete la regolamentazione del traffico con l'apposizione della necessaria segnaletica.

Altre variazioni sono previste a Rolo e a Viano nel fine settimana. A Rolo, dalle 15 alle 20 di sabato 9 novembre, in occasione della riapertura della chiesa parrocchiale, sarà interrotto al transito, con rimozione forzata, il tratto di Sp 4 denominato corso Repubblica compreso tra l'incrocio con via Battisti e via Garibaldi e l'intersezione con viale Resistenza.

A Viano infine, domenica 10, in occasione della XXIII Festa del Tartufo saranno chiuse al transito e sarà vietato sostare sulla Sp 89 Viano-Regnano nel tratto compreso tra la Sp 7 e la via Ceramica di San Giovanni (dalle ore 7 alle 20) nonché sulla Sp 7 Pratissolo-Felina nel tratto compreso tra il civico 19 e via Cadonega (dalle 14,30 alle ore 14,45 per consentire il passaggio della banda musicale).

Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Reggio Emilia, 7 novembre 2013
 
"Quando la Provincia ha assunto il ruolo di Ente gestore dell'Albo, nel 2002, erano iscritte 3.353 imprese, ora sono meno della metà".

Il vicepresidente della Provincia Pierluigi Saccardi commenta con queste parole la decisione del Ministero dei trasporti di togliere alle Province la gestione degli elenchi dell'Albo Autotrasporti, trasferendola alla Motorizzazione Civile.

"Ancora una volta – prosegue Saccardi – ci troviamo di fronte a un provvedimento motivato dalle inadempienze di qualcuno, ma che finisce per penalizzare anche coloro che negli anni hanno svolto il proprio dovere. Le mie sono considerazioni basate su numeri ben precisi, sul grande lavoro svolto in questi anni dai nostri uffici in un ambito delicatissimo che spesso nasconde pericolose sacche di illegalità".

Incrociando i dati con le imprese inattive in Camera di commercio, solo nel 2013 la Provincia di Reggio Emilia ha cancellato oltre 300 imprese: 1.095 sono state le nuove iscrizioni.

Attualmente gli uffici hanno ricevuto 1.216 domande di adeguamento al Regolamento europeo, sono tutte in corso di istruttoria e ad oggi ne risultano completate oltre 600. "Questi numeri – spiega Saccardi – danno il senso del lavoro che è svolto, cui si aggiunge la gestione degli esami per gli insegnanti e gli istruttori di scuola guida, le procedure di autorizzazione per gli studi di consulenza automobilistica e di pratiche auto".

Per fare un esempio dal 2002 al 2007 sono stati rilasciati 37 diplomi, di cui 12 insegnanti, 22 istruttori, 3 con doppia abilitazione. Ci sono stati poi 5 anni di pausa, dovuti all'attesa delle normativa ministeriale per disciplinare ex novo gli esami di idoneità, dopo la riforma dell'art. 123 del Codice della strada effettuata nel 2007. Dal 2012 ad oggi c'è stata una prima sessione di esami con 23 diplomi, di cui 11 istruttori, 5 insegnanti, 7 con doppia abilitazione; ora ci sono 16 candidati iscritti alla seconda sessione, che saranno esaminati entro l'anno.

A questa attività si aggiunge anche quella sanzionatoria condotta con emissione di diffide alle autoscuole, ai centri di revisione, alle agenzie pratiche auto e, in alcuni casi, con la sospensione dell'attività.

"Siamo d'accordo sulla necessità di una revisione complessiva delle istituzioni in Italia – conclude Saccardi - ma non è possibile ed è soprattutto sbagliato considerare tutti gli enti allo stesso livello, senza mai prendere in considerazione i parametri di qualità che emergono dal lavoro svolto".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Giovedì, 07 Novembre 2013 09:52

Ligonchio, chiusa al transito per frana la Sp 18

Reggio Emilia, 7 novembre 2013
 
A causa di un nuovo movimento della frana che già nei mesi scorsi aveva creato problemi, da ieri mattina la Provincia di Reggio Emilia è stata costretta a chiudere al transito la Sp 18 che da Busana porta al passo Pradarena in prossimità del ponte sul torrente Rio Re, in comune di Ligonchio. Il provvedimento, resosi necessario a causa di evidenti cedimenti sul piano viabile, interessa un tratto di mezzo chilometro dalla fine del ponte fino all'incrocio con la Sp 91 per Vaglie e resterà in vigore sino al termine dei lavori di consolidamento.

Il traffico diretto ad Ospitaletto e al passo di Pradarena verrà deviato nei seguenti modi:

per chi proviene da Ospitaletto: sulla Sp 91 in direzione Vaglie, quindi sulla strada comunale che porta a Cinquecerri;

per chi proviene da Ligonchio e Villa Minozzo in direzione Ospitaletto: sulla Sp 18 in direzione Cinquecerri, quindi sulla comunale per Vaglie e in seguito sulla Sp 91;

per chi proviene da Busana in direzione Ospitaletto: dopo il centro abitato di Cinquecerri, sulla comunale per Vaglie, quindi sulla Sp 91.

Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
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