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Una ricerca scatta una foto ai mutamenti demografici nei comuni di Cadelbosco, Campegine, Castelnovo di Sotto, Gattatico, Poviglio e Sant'Ilario. In 10 anni un terzo dei residenti sono cambiati -

 

Reggio Emilia, 21 febbraio 2014 -

Una fotografia all'evoluzione demografica negli ultimi 10 anni. Questo è quanto emerge dal progetto "L'identità, l'evoluzione, la coesione della nostra comunità", promosso dai comuni di Cadelbosco di Sopra, Campegine, Castelnovo di Sotto, Gattatico, Poviglio, S. Ilario d'Enza e dalla Fondazione Coopsette, che sarà presentato lunedì prossimo 24 febbraio, alle 18.30 nel corso di un incontro al museo Cervi a cui parteciperanno i sindaci dei 6 comuni coinvolti, la fondazione Coopsette, la presidente della Provincia Sonia Masini e i consiglieri regionali Roberta Mori e Beppe Pagani. Lo studio è stato presentato questa mattina in Provincia dai sindaci dei comuni interessati, Silvana Cavalchi, sindaco di Cadelbosco di Sopra; Paolo Cervi, sindaco di Campegine; Maurizio Bottazzi, sindaco di Castelnovo di Sotto; Gianni Maiola, sindaco di Gattatico; Gianmaria Manghi, sindaco di Poviglio; Marcello Moretti, sindaco di Sant'Ilario d'Enza; dalla presidente della Provincia Sonia Masini e da Carlo Alzati della Fondazione Coopsette.
La ricerca ha "scattato una foto" alla evoluzione socio-demografica del territorio nel decennio che va dal 2003 al 2013, partendo dalla consapevolezza che l'evoluzione antropologica dell'ultimo decennio ha prodotto mutamenti profondi nelle Comunità, modificandone l'identità e la cultura e mettendone a rischio la coesione, uno dei valori su cui si fonda il benessere nei nostri territori.
"L'obiettivo di questo progetto – ha spiegato il sindaco di Poviglio Gianmaria Manghi - è quello di aprire un confronto con i diversi soggetti che operano sul territorio per programmare e governare lo sviluppo delle comunità".
"Altrettanto chiara è la convinzione che per governare questo cambiamento e rispondere alle sfide che esso propone, è necessario comprendere la natura e le dimensioni dei cambiamenti in atto – ha proseguito - elaborare strategie che coinvolgano tutti i soggetti che operano sul territorio, promuovere iniziative concrete attraverso cui realizzare una nuova coesione".
Un primo risultato del progetto è un'analisi sugli andamenti demografici in quest'area, consultabile sui siti web dei Comuni o della Fondazione, dalla quale emerge come le Comunità negli ultimi dieci anni abbiano conosciuto una crescita, ma soprattutto una variazione tale per cui oggi solo il 60% dei residenti è qui da più di dieci anni.
"Il senso di questa indagine – ha aggiunto la presidente della Provincia Sonia Masini – è quello di comprendere i cambiamenti, per riuscire a governarli e non subirli, come invece è accaduto negli ultimi anni. Dobbiamo anche cercare di mettere a sistema tutte le indagini fatte sul nostro territorio, proprio per salvaguardare quel sistema che fino ad oggi ha retto e che ha fatto di noi una terra accogliente".
Un altro dato da valutare è quello legato alla presenza degli stranieri, cresciuta nel decennio fino ad arrivare al 12% della popolazione residente (con una concentrazione che nelle fasce più giovani tocca punte sopra il 25%). "La sfida che attende le Comunità – aggiungono gli amministratori – è quella di creare le condizioni perché questi insiemi non siano isolati tra loro, ma collaborino a mantenere e sviluppare quella rete di relazioni e condivisione di risorse che ha costituito finora uno degli elementi decisivi per la qualità della vita in quest'area, determinandone anche l'attrattività rispetto ai flussi migratori".
L'appuntamento di lunedì sera rappresenta quindi un'occasione perché dalla presentazione del progetto e dagli stimoli offerti da Mario Viviani e Gino Mazzoli, si apra un confronto con coloro che a diverso titolo e in ambiti complementari operano sul territorio e che per questo possono concorrere alla definizione di strategie generali.

L'incontro si aprirà alle 18.30 per proseguire in serata dopo un breve ristoro.

Per informazioni
Fondazione Coopsette
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(fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Nel corso del Consiglio l'assessore ha risposto al consigliere Stecco sui problemi del Crostolo e del Canalazzo Tassone. Stecco: "Benissimo, continueremo comunque a vigilare" -

 Reggio Emilia, 21 febbraio 2014 -

Gli interventi di ripristino sugli argini del Crostolo a Santa Vittoria e sugli argini del Canalazzo Tassone saranno realizzati entro la fine di febbraio. Questo è quanto emerso nel corso del Consiglio provinciale di ieri, presieduto da Gianluca Chierici, che ha discusso un quesito a risposta immediata presentato dal consigliere Pd Marcello Stecco.
"L'ingegner Massimo Valente di Aipo, contattato dall'Ufficio difesa del suolo della Provincia non appena ricevuto il quesito urgente del consigliere Stecco, – ha spiegato l'assessore all'ambiente Mirko Tutino - ci ha informato che le situazioni segnalate sono già note all'ufficio di AIPO di Parma, che ha in corso le valutazioni tecnico economiche degli interventi, sia sull'argine del Crostolo a Santa Vittoria, sia rispetto alle cavità del Canalazzo Tassone. Aipo ha ritenuto comunque gli interventi necessari e prioritari, per questa ragione saranno realizzati nel minor tempo possibile, in relazione alle condizioni di accessibilità dei luoghi con le macchine operatrici. In entrambi i casi, l'avvio dei lavori era previsto per la giornata di mercoledì 19 febbraio, attività impedita dal brutto tempo. I ripristini saranno comunque realizzati non oltre la fine di febbraio".
L'assessore ha poi ripreso anche le conclusioni cui è giunto il Tavolo tecnico interistituzionale (Prefettura di Reggio Emilia, Aipo, Sevizio tecnico di Bacino, Provincia di Reggio Emilia, Consorzio Bonifica Emilia Centrale, Volontariato di protezione civile), che si è riunito lo scorso 5 febbraio: "Abbiamo preparato un programma a "breve termine" per il monitoraggio e la guardiania idraulica sugli argini del nostro territorio (quasi 400 km di sviluppo), oltre a quanto già previsto per legge e svolto regolarmente dagli Enti competenti. Inoltre, un Programma a "medio e lungo termine", da sviluppare per fasi e priorità, in relazione alle disponibilità di bilancio, per l'analisi strutturale dei corpi arginali, anche in condizioni sismiche".
Soddisfazione è stata espressa dal consigliere Pd Marcello Stecco: "Ho apprezzato la tempestiva richiesta di chiarimenti dell'assessore Mirko Tutino nei confronti di Aipo, l'ente deputato al monitoraggio, controllo e manutenzione. L'assicurazione di Aipo che gli interventi sulle frane e sui buchi prodotti da nutrie, tassi e volpi saranno realizzati entro la fine di febbraio è sicuramente una buona notizia. Naturalmente l'attenzione e la vigilanza dei cittadini continua!".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Tre reggiani su cinque hanno trovato un impiego, diversi proprio dove hanno svolto lo stage, dopo l'esperienza all'estero vissuta grazie alla Provincia col progetto 'Mech Your Move'. La presidente Masini ai giovani: "Prendete in mano l'Europa e avvicinatela ai cittadini" -

Reggio Emilia, 20 febbraio 2014 -

Tre su cinque hanno trovato lavoro entro sei mesi, di questi l'82% in Italia: tra gli altri, diversi – come Costantina e Daniele in Irlanda , Laura e Hanh in Inghilterra, Federico in Spagna – sono stati assunti proprio là dove hanno svolto lo stage. Una esperienza formativa all'estero che, nella stragrande maggioranza dei casi, ha avuto un peso rilevante per la loro crescita, non solo professionale, e soprattutto per la ricerca di un lavoro. Sono i giovani tornati dagli stage formativi del progetto "Mech Your Move" - finanziato nell'ambito del programma Leonardo, di cui la Provincia di Reggio Emilia è leader – che questa mattina al Palazzo del Capitano del popolo hanno raccontato la propria esperienza. Assieme a loro c'erano i rappresentanti delle Province partner di Modena e Bologna, e della rete locale di sostegno al progetto, tra cui Università, Comune di Reggio Emilia, Fondazione Manodori, Cna, Ordine degli ingegneri.
La stessa Provincia di Reggio Emilia, da anni molto attiva nell'ambito della promozione della mobilità dei giovani in Europa, ha svolto un'indagine tra questi giovani, da cui è emerso un quadro estremamente positivo. Oltre agli ottimi dati sul fronte dell'occupazione, il 93% degli intervistati ha infatti espresso un giudizio molto/estremamente positivo sul progetto, affermando che consiglierebbe questa esperienza perché "è qualcosa di unico", "un'esperienza fondamentale per la crescita personale e professionale", "permette di conoscere la realtà lavorativa di un altro Paese, migliorare la lingua straniera, conoscere nuove persone, confrontarsi con un'altra cultura e stile di vita". "Mi è servita a trovare un tirocinio che col tempo si è trasformato in un contratto a tempo indeterminato", "è in grado di incentivare chi partecipa ad essere flessibile, aperto e competitivo", hanno sottolineato altri. Decisive sono giudicate anche le competenze linguistiche acquisite nel corso dell'esperienza, giudicate come rilevanti in termini di occupabilità da 4 partecipanti su 5.
L'incontro è stato aperto dal saluto della presidente della Provincia Sonia Masini, componente a Bruxelles del Comitato delle Regioni, che ha esortato i giovani a viaggiare e a conoscere da vicino l'Europa perché "sarete voi a prenderla in mano, ad avvicinarla ai suoi cittadini" "Ci sono diversi modi di concepire l'Europa: spesso viene vista solo come sede di riunioni di vertice o come un gigante che schiaccia i Paesi, in realtà è il luogo dove ciascun cittadino, specie un giovane, può trovare una dimensione utile per il proprio futuro e per il proprio arricchimento - ha affermato la presidente Masini - Ecco perché bisogna dare la possibilità a tutti giovani, anche sul fronte economico, di viaggiare e studiare in Europa. Non dobbiamo chiuderci in casa. Là fuori c'è il mondo globale. Non abbiate paura di conoscere il mondo. All'estero i giovani possono incontrarsi, arricchirsi umanamente, imparare le lingue, importantissime, e porre le basi per trovare un lavoro".
Sono quindi intervenuti gli assessori alla Formazione delle tre Province (Ilenia Malavasi di Reggio Emilia, Giuseppe De Biasi di Bologna e Cristina Ceretti di Modena), che hanno pure sottolineato la grande importanza di questo progetto. "Non abbiamo speso, ma investito, risorse pubbliche per mandarvi all'estero – ha detto Malavasi - e al vostro rientro ci aspettiamo molto da voi". "Anche creare, sulla base di questa importante esperienza, nuove forme di imprenditorialità", ha aggiunto Cristina Ceretti, magari proprio "in questo triangolo emiliano della meccanica e della meccatronica che rappresenta ha vera e propria eccellenza a livello europeo", ha sottolineato Giuseppe De Biasi. Spazio quindi a racconti, foto e giudizi – positivi (tanti) e negativi (davvero pochi) - dei ragazzi,
Il progetto "Mech your move", promosso dalla Provincia di Reggio Emilia insieme a quella di Bologna e Modena, in collaborazione con il Centro servizi-Pmi, ha permesso a 56 giovani disponibili sul mercato del lavoro (neodiplomati, neolaureati, disoccupati) di età compresa fra i 19 e i 32 anni di svolgere un periodo di soggiorno all'estero di 14 settimane (2 di formazione linguistica e culturale e 12 di tirocinio professionale). I Paesi di destinazione erano Spagna, Francia, Portogallo, Irlanda, Germania e Lituania.
L'obiettivo del progetto era quello di offrire ai giovani la possibilità di acquisire competenze professionali che arricchiscano e qualifichino il loro percorso formativo e facilitino il loro inserimento nel mondo del lavoro; di mettere a disposizione delle realtà sociali ed economiche dei territori coinvolti professionalità maggiormente qualificate; di sensibilizzare i giovani sull'importanza della diversità culturale e linguistica e della multiculturalità in Europa. Complessivamente, per le 56 borse di studio messe a disposizione per l'ultima edizione (25 Reggio, 20 a Bologna, 11 a Modena), le tre Provincie d'invio hanno ricevuto oltre 250 domande di partecipazione.
A Reggio Emilia, il progetto è stato reso possibile grazie al sostegno di una rete locale composta da Fondazione Manodori, Camera di commercio, Unindustria, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Fondazione ITS, Cna, Lega cooperative, Reggio Emilia Innovazione, Acer, AEB e Ordine degli ingegneri.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Dal 20 febbraio sino al termine di lavori di taglio legna: in vigore anche il limite dei 30 km/h -

Reggio Emilia, 19 febbraio 2014 -

La Provincia di Reggio Emilia informa che da domani, giovedì 20 febbraio, sulla Sp 513, in località Presdaro di Vetto, per consentire lavori di taglio legna da parte della Società agricola Bianchi in adiacenza alla sede stradale si viaggerà a senso unico alternato, regolato da movieri, e con limite di velocità a 30 km/h. Il provvedimento rimarrà in vigore sino alla fine dei lavori e comunque non oltre il 27 febbraio.

Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Stamattina al Russell di Guastalla una lezione del progetto finanziato dalla Provincia Malavasi: "Arricchire il percorso formativo degli studenti con tecnologia e innovazione" -

Reggio Emilia, 19 febbraio 2014 -

Fab Lab Reggio Emilia entra nelle scuole. E lo fa grazie a un progetto finanziato dalla Provincia di Reggio Emilia.
Questa mattina, all'istituto superiore Russell di Guastalla, si è svolta una lezione dimostrativa del percorso che le classi 3° e 4° dell'indirizzo meccanica-meccatronica hanno avviato con il gruppo di lavoro di Fab Lab.
Quello di Reggio è il primo Fab Lab della regione. Si tratta una giovane impresa nata da un progetto di Francesco Bombardi in seno a REI – Reggio Emilia Innovazione, che fornisce alle imprese, alle scuole, ai creativi e a tutti i cittadini le macchine e l'attrezzatura necessaria per dar corpo alle proprie idee, permettendo a ogni utente di sviluppare una cultura del fare e di acquisire le competenze necessarie per trasformare le proprie idee in prototipi e prodotti.

"L'istituto Russell è una scuola pilota per questo tipo di progetti – ha spiegato l'assessore provinciale Ilenia Malavasi – Una scuola pubblica in cui si cerca di dare a tutti le stesse opportunità, offrendo un bagaglio di conoscenze che potranno avere uno sviluppo in base alle singole predisposizioni. L'obiettivo è arricchire il percorso formativo degli studenti, dare un sostegno alla creatività e alle idee dei giovani, che possono trovare nella tecnologia una facilitazione nel concretizzare idee e costruire prototipi. Un bel progetto pilota finanziato dalla Provincia, che potrebbe diventare una buona prassi per le scuole superiori per favorire la ricerca e il talento dei giovani".

"È il primo progetto attivato nelle scuole – ha spiegato Francesco Bombardi – Il vantaggio di Fab Lab è che è basato sulla stampa 3d, che permette di creare modelli senza investire sullo stampaggio. In questo modo si riducono molto i costi per creare un prototipo: lo si crea su pc per poi averlo stampato in tempo reale e assemblarlo".

Gli studenti dell'istituto Russell di Guastalla, competenti in modellazione solida, nell'ambio di questo progetto hanno quindi avuto la possibilità di ricevere elementi e informazioni per approfondire la fabbricazione digitale e la creazione rapida di prototipi, utilizzando i processi innovativi per fare rete tra competenze distintive del territorio e talenti.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Questa mattina nell'aula Magna del liceo Spallanzani: assieme alla Provincia, all'Usl e al Provveditorato, tutti i 45 comuni e i dirigenti scolastici di tutte le scuole del territorio, comprese le scuole paritarie di ogni ordine e grado -

Reggio Emilia, 18 gennaio 2014 -

È stato firmato questa mattina, nell'aula magna del liceo scientifico Spallanzani, il "Protocollo d'intesa interistituzionale per la somministrazione dei farmaci a minori in contesti extrafamiliari, educativi e scolastici". Oltre cento le firme: assieme alla Provincia, all'Usl, al Provveditorato, i 45 comuni della provincia, i dirigenti scolastici di tutte le scuole di ogni ordine e grado del territorio, cui vanno aggiunti i responsabili delle scuole paritarie di ogni ordine e grado, nonchè FISM, Confcooperative e Legacoop che gestiscono i servizi o-6 anni.
"Abbiamo fatto un lungo percorso insieme – ha spiegato l'assessore provinciale all'istruzione Ilenia Malavasi - Abbiamo risolto dubbi e problemi con un confronto costante, iniziato nel settembre del 2013. In questo lavoro abbiamo avuto a fianco l'Usl, il Provveditorato, gli enti locali, i sindaci e i dirigenti scolastici. Il risultato che abbiamo raggiunto rappresenta un passo avanti per garantire e facilitare l'inserimento scolastico dei bambini che richiedono una somministrazione di farmaci. In questo modo abbiamo cercato di tutelare il diritto alla salute e il diritto allo studio per tutti i nostri ragazzi. Per la prima volta rispetto al 2006, il Protocollo viene esteso anche ai contesti educativi extrascolastici e nelle comunità familiari per tutelare ancora di più i diritti dei minori".
I farmaci che potranno essere somministrati sono quelli per cui non sono richieste competenze specialistiche di tipo sanitario, né l'esercizio di una discrezionalità tecnica da parte dell'adulto che interviene. Il protocollo dà quindi una regolamentazione a questo tipo di necessità, e gli adulti che volontariamente si presteranno a compiere questa attività saranno supportati con una specifica attività di formazione, che sarà curata dall'AUSL.
"Agli Enti locali, spetterà il compito di individuare, in accordo con i dirigenti scolastici e i responsabili delle strutture educative, gli spazi più adeguati per consentire la somministrazione dei farmaci in modo riservato e per garantire l'adeguata conservazione degli stessi. Si potrà inoltre valutare la possibilità di fornire alle scuole collaborazione in orario scolastico attivando il capitale sociale del territorio, organizzando una vera e propria rete anche grazie al volontariato o al personale sanitario in pensione. A sua volta l'AUSL si dovrà occupare di individuare i professionisti e i servizi coinvolti nel percorso integrato per la somministrazione dei farmaci, dalla prescrizione del curante, fino alla corretta trasmissione dell'informazione alla scuola, e farsi carico di supportare la scuola ".
Il protocollo troverà applicazione in questi ambiti specifici: servizi educativi per la prima infanzia (0-3 anni); scuole dell'infanzia comunali, statali e paritarie; scuole statali e paritarie del ciclo primario e secondario; servizi pre e post-scuola; comunità educative e comunità familiari; strutture residenziali e semi residenziali; campi estivi e tutti quei contesti educativi in cui possa presentarsi la necessità di somministrare farmaci a persone minorenni affette da patologia cronica, purchè convenzionati con i soggetti sottoscrittori del protocollo.
"Questo protocollo – afferma la dottoressa Gabriela Gildoni, Direttore del Servizio di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza dell'Azienda USL di Reggio Emilia – dà una risposta efficace ai diritti del minore di ricevere un'assistenza appropriata, della famiglia di vedere garantito il diritto alla salute del proprio figlio e degli operatori di ricevere una formazione adeguata".
Un buon risultato al quale ha collaborato anche l'Ufficio Scolastico Provinciale che plaude alla firma del Protocollo, come sottolinea il dottor Pierpaolo Cairo, portando il saluto della professoressa Silvia Menabue.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Personale di Provincia ed Enel già al lavoro, assicurata la circolazione a senso unico alternato -

Reggio Emilia, 11 febbraio 2014 -

Una frana di monte ha invaso questa mattina in località Casanova di Ligonchio la sede stradale della Sp 91 Collagna-Vaglie-Ponte Rossendola, ora unica strada che collega la frazione di Ospitaletto al comune capoluogo e al resto della provincia. Il personale della Provincia, con un operatore della zona, si è immediatamente attivato per liberare la carreggiata stradale da piante e terra. Al lavoro anche tecnici e operai Enel per tagliare le piante che interferiscono sui cavi elettrici. Grazie al tempestivo intervento, è stato assicurato un passaggio ristretto che consente la circolazione a senso unico alternato che rimarrà in vigore presumibilmente per almeno tutta la giornata.

Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

In primo piano le eccellenze emiliano romagnole: ospite d'onore Laura Pausini, ambasciatrice dell'Emilia Romagna nel mondo...

Reggio Emilia, 11 febbraio 2014 -

La cantautrice reggiana Alice Pigozzi, in arte "Ally", rappresenterà l'Italia al Festival Internazionale della Canzone di Vina del Mar (Cile), in programma dal 23 al 28 febbraio. Presente all'evento in qualità di ospite d'onore Laura Pausini, ambasciatrice dell'Emilia Romagna nel mondo. Le eccellenze regionali saranno promosse durante una serata di presentazione dell'artista emiliana all'ambasciata italiana. Accompagnerà la delegazione italiana Pierluigi Saccardi, vicepresidente con delega al turismo della Provincia di Reggio Emilia e presidente Unione di Prodotto regionale Appennino e Verde. "È un grande orgoglio – spiega Saccardi – poter condividere con Alice questa esperienza in Sud America. E' un'occasione per far conoscere Reggio Emilia e l'Emilia Romagna, i valori che questa terra rappresenta in termini di cultura, di musica e tradizioni, senza dimenticare le eccellenze enogastronomiche".

Sarà la cantautrice reggiana, di Bagnolo in Piano, Alice Pigozzi, in arte Ally, a rappresentare l'Italia al Festival Internazionale della Canzone di Vina del Mar, in programma dal 23 al 28 febbraio nella località turistica cilena, sulla costa dell'Oceano Pacifico. Alla kermesse hanno partecipato in passato Bruce Springsteen, Elton John, Raffaella Carrà, Jovanotti. Presente, per questa edizione, in qualità di ospite d'onore, anche Laura Pausini, ambasciatrice dell'Emilia Romagna nel mondo.
Alice, durante la sua permanenza a Vina del Mar parteciperà con una delegazione italiana ad una serata conviviale organizzata all'Ambasciata italiana in cui saranno presentate le eccellenze del nostro territorio. Ad accompagnare la delegazione italiana Pierluigi Saccardi, vicepresidente con delega al turismo della Provincia di Reggio Emilia e presidente Appennino e Verde Emilia Romagna.
L'Emilia Romagna è una terra con una ricca tradizione gastronomica. Grazie alle sue 39 "stelle" è tra le regioni leader in Europa per marchi di qualità. Può vantare 19 marchi Dop (prodotti per i quali tutto il processo produttivo, compreso l'approvvigionamento della materia prima, avviene in un'area geografica delimitata) e 20 prodotti IGP (beni per i quali il legame tra area geografica e standard di produzione può limitarsi ad una sola fase del processo produttivo). Sono eccellenze apprezzate in tutto il mondo: dal Prosciutto di Parma al Parmigiano Reggiano, dall'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e di Reggio Emilia al Culatello, dall'olio di Brisighella al Formaggio di Fossa di Sogliano.
Il modo migliore per scoprire queste meraviglie è percorrere le Strade dei Vini e del Sapori. Duemila chilometri d'itinerari gustosi e tappe per scoprire cantine e aziende vitivinicole, caseifici, prosciuttifici, frantoi, bed&breakfast, agriturismi, ristoranti tipici.
Oggi il turismo enogastronomico appassiona tanti viaggiatori italiani e stranieri, alla ricerca d'unicità e tipicità anche per ciò che concerne il palato. L'Emilia Romagna è una delle regioni italiane più attrezzate e apprezzate per questo tipo di turismo, anche grazie alla capacità di abbinare alle eccellenze enogastronomiche invitanti proposte di vacanza, attraverso pacchetti turistici creati ad hoc.
"È un grande orgoglio – spiega Saccardi – poter condividere con Alice questa esperienza in Sud America. E' un'occasione per far conoscere Reggio Emilia e l'Emilia Romagna, i valori che questa terra rappresenta in termini di cultura, di musica e tradizioni, senza dimenticare le eccellenze enogastronomiche".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Pubblicato in Cultura Emilia
Domenica, 09 Febbraio 2014 09:48

Reggio Emilia, a scuola di terremoto

Oltre 2.500 studenti reggiani a lezione di... terremoto

- Reggio Emilia, 9 febbraio 2014 -

Il terremoto è meno misterioso e, si spera, meno spaventoso per oltre 2.500 studenti di 29 scuole medie di ben 21 comuni reggiani che nelle scorse settimane hanno partecipato al ciclo di lezioni sul rischio sismico tenuto dalla Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia insieme all'esperto Giuliano Pardini e al volontariato.
Il progetto didattico "Conosciamo il terremoto" - promosso dalla presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini, dall'assessore provinciale all'Istruzione Ilenia Malavasi e dalla responsabile della Protezione civile della Provincia Federica Manenti – ormai dal 2005 mira a far conoscere ad alunni e insegnanti che cos'è un terremoto, perché si verifica e quali effetti provoca, qual è la realtà del rischio sismico nella provincia di Reggio Emilia, quali sono le corrette norme di comportamento da seguire prima, durante e dopo una scossa, nonché iniziare a conoscere il sistema di Protezione civile.
"Da tempo la Provincia di Reggio Emilia è impegnata non solo nella gestione delle varie emergenze e nella messa in sicurezza di edifici scolastici e opere pubbliche, ma anche in attività informative tese a diffondere una adeguata cultura di protezione civile, che significa spiegare ai cittadini quali sono i rischi presenti sul nostro territorio, i buoni comportamenti da osservare, le modalità e le misure di autoprotezione da adottare in situazioni di pericolo", spiega la presidente della Provincia, Sonia Masini.
Le valutazioni di gradimento ricevute dalle scuole hanno evidenziato piena soddisfazione da parte di studenti e professori per le 96 ore di lezione tenute in massima parte dal Giuliano Pardini, esperto di rischio sismico e responsabile della Protezione civile di Viareggio, nonché dai funzionari della Provincia Matteo Guerra, Alessio Campisi, Simona Giampellegrini e Giuseppe Sgrò, con la partecipazione dei volontari delle diverse associazioni locali di Protezione civile, che hanno così avuto l'occasione per dialogare con i ragazzi e far conoscere loro l'importate attività svolta (Associazione nazionale Alpini di Castelnovo Monti, Il Campanone di Scandiano-Casalgrande, Tricolore di Reggio Emilia, Gruppo volontari Albinea). Gli incontri preceduti dall'invio di materiale didattico e illustrativo, utilizzabile direttamente dai docenti per introdurre l'argomento.
"La scuola rappresenta un ambiente privilegiato per diffondere una sempre maggiore conoscenza dei fenomeni che colpiscono la nostra provincia e far crescere una cultura di Protezione civile, non a caso proprio il comparto scolastico è quello in cui si è sempre concentrata in maniera prioritaria l'attività della Provincia dal punto di vista della prevenzione, sia in termini di verifica della sicurezza degli edifici sia dell'informazione sui rischi", aggiunge l'assessore provinciale all'Istruzione, Ilenia Malavasi.
"Sensibilizzare i ragazzi in età scolare è fondamentale soprattutto per ciò che concerne le tematiche riguardanti il rischio sismico, al fine di creare una cultura della sicurezza basata sulla prevenzione e sull'autoprotezione", conclude Federica Manenti, responsabile della Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia, ricordando "come le scuole abbiano sempre risposto con grande entusiasmo alle nostre iniziative" e come "questo progetto didattico ci abbia consentito anche di fornire consulenza nella progettazione e nell'esecuzione delle periodiche prove di evacuazione che, per legge, gli istituti scolastici sono tenuti a svolgere".

(fonte provincia di Reggio Emilia)

 

Anas conferma l'impegno sulla Statale 63 principale collegamento verso l'Appennino reggiano, il Passo del Cerreto e, quindi, la Toscana. Gennari: "Altro passo avanti verso una soluzione" -

Reggio Emilia, 7 febbraio 2014 -


Tra i diversi dissesti che hanno colpito negli ultimi anni l'Appennino emiliano, uno dei più complessi è quello verificatosi a Piagneto di Collagna. La frana ha danneggiato gravemente un tratto della Statale 63, principale collegamento verso l'Appennino reggiano, il Passo del Cerreto e, quindi, la Toscana.
Il dissesto ha subito un peggioramento nella primavera del 2013, dovuto alle nevicate e alle piogge abbondanti, ed è stato monitorato continuamente ed attentamente con il lavoro degli esperti del Servizio tecnico di bacino della Regione, dell'Università di Modena e Reggio Emilia, dei tecnici del Comune di Collagna e della Regione Emilia-Romagna, che ha l'anno scorso ha assegnato un sostegno finanziario per proseguire l'attività di monitoraggio dei dati.
Ma in questi giorni si è fatto un importante passo avanti verso il ripristino della strada dissestata. "A seguito delle tante lettere inviate e dei numerosi contatti diretti, abbiamo ricevuto la risposta da parte del presidente di Anas Pietro Ciucci, che ci conferma l'impegno a proseguire con la progettazione per avviare gli interventi di ripristino entro la fine del 2014" annuncia l'assessore alle Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia Alfredo Gennari. "I lavori per la frana di Piagneto sulla Statale 63 sono stati inseriti nella bozza di Contratto di Programma 2014, ora è necessaria l'approvazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti".
La gravità di questo movimento franoso aveva comportato la chiusura di un tratto di quasi 200 metri della Statale 63, l'asse centrale della viabilità montana della nostra provincia. Chiudere completamente la circolazione su una strada così importante non era possibile, ma grazie al lavoro di squadra tra Provincia di Reggio Emilia, Regione Emilia-Romagna e Comune di Collagna si è trovata una soluzione alternativa, ripristinando in quel punto un tratto della vecchia Ss 63.
"Grazie alla riapertura del vecchio tracciato della Statale, è stato possibile evitare un blocco della circolazione che avrebbe rappresentato un grave danno per tutte le persone che ogni giorno devono spostarsi per affari e non solo – continua l'assessore Gennari - Nonostante questo sia stato evitato, occorre effettuare gli interventi per il ripristino del tratto di Statale 63 danneggiato, anche se si tratta di un dissesto grande e complesso. Oggi Anas considera questi lavori tra le sue priorità e prevede di appaltare i lavori entro la fine del 2014. Solo attraverso il grande lavoro di squadra a livello locale e con i nostri rappresentanti a Roma si è riusciti ad ottenere per il territorio reggiano una risposta concreta".
Infatti sono state essenziali la sinergia e la collaborazione che si sono formate tra il sindaco di Collagna Paolo Bargiacchi, la senatrice Leana Pignedoli, l'onorevole Maino Marchi, l'ex capo dipartimento del Compartimento Anas di Bologna Fabio Arcoleo, il responsabile del Servizio Tecnico dei Bacini della Regione Emilia-Romagna Gianfranco Larini ed i relativi tecnici, il professor Alessandro Corsini del Dipartimento di Scienze della terra dell'Università di Modena e Reggio e la Provincia di Reggio Emilia, inclusi gli uffici del Servizio Infrastrutture. Gli incontri nella sede centrale di Anas a Roma, gli studi effettuati e il costante monitoraggio della situazione hanno fatto in modo che, malgrado la perdurante congiuntura economica e i tagli alle risorse pubbliche, per la frana di Piagneto si intraveda una soluzione vicina.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

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