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Cittadina vaticana, Emanuela Orlandi scomparve il 22 giugno 1983, a soli quindici anni, e tra poche settimane ricorrerà il quarantennale della sua tragedia. In questi giorni, la Procura di Roma ha aperto una terza indagine sulla scomparsa più nota in Italia.

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Di Giulia Bertotto Roma, 2 gennaio 2023 (Quotidianoweb.it) - Giornalista e autore del libro-inchiesta Atto di dolore che ha avuto tre edizioni e grande successo, Tommaso Nelli da molto tempo si occupa della vicenda di Emanuela Orlandi, il dramma di una famiglia che non ha pace e un enigma investigativo che non trova soluzione. Lo abbiamo intervistato all’inizio di un 2023 che segnerà il quarantennale della scomparsa della giovane cittadina vaticana. E dobbiamo mettere l'accento sulla parola scomparsa, e non sequestro, ecco perché.

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Continuiamo a seguire il caso di Emanuela Orlandi ascoltando l'opinione di Stefano Masetto, uno dei personaggi più attivi sui profili social che seguono e spesso alimentano l'attenzione al caso della giovane ragazza di Città del Vaticano, scomparsa, inspiegabilmente, 35 anni fa. 

Di Nicola Comparato 12 novembre 2018 - Ringraziamo il padovano Stefano Masetto, classe '60, membro del Gruppo Petizione Emanuela Orlandi, https://www.facebook.com/groups/233131686753398/  che ci ha concesso questa breve  intervista. Stefano Masetto segue il "Caso Orlandi" da sempre, è uno dei membri più attivi del Gruppo Petizione Emanuela Orlandi ed ha anche avuto occasione di conoscere Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela. Masetto, come tanti altri, s'impegna fortemente nella lotta per la ricerca della verità su Emanuela. Ecco il link del profilo Facebook di Stefano Masetto per entrare in contatto con lui https://www.facebook.com/stefano.masetto.35 
Cominciamo!

1) Se le dico Emanuela Orlandi, lei signor Masetto cosa mi risponde?
- Emanuela Orlandi, ragazzina del Vaticano sparita nel nulla da ben 35 anni senza essere mai ritrovata. Credo che Emanuela Orlandi sia uno dei piu grossi misteri d'Italia non ancora risolti.
2) Dopo tanto tempo, si è fatto un'idea su come possono essere andate le cose?
- Ma, sinceramente no, troppe persone coinvolte!
3) In 35 anni è successo di tutto. Cosa la fa arrabbiare di piu' tra gli avvenimenti che ruotano attorno alla scomparsa di Emanuela?
- Mi fa arrabbiare il fatto che tutti dicono e nessuno sa!!!
4) Sappiamo che lei ha conoscenze tra i politici, e qualcuno di loro si è interessato al Caso Orlandi, può dirci qualcosa a riguardo?
- Si ho chiamato un amico politico. Gli ho chiesto di interessarsi al Caso Orlandi. Ma per ovvi motivi non voglio entrare nei particolari.
5) Vengono rinvenuti dei resti ossei presso la Nunziatura Apostolica di Via Po a Roma, e subito si comincia a parlare di Emanuela Orlandi. Signor Masetto, secondo lei quelle ossa a chi appartengono?
- Dopo la telefonata fatta a "Chi l'ha visto?", riguardo alla tomba di Enrico "Renatino" De Pedis, boss della Banda della Magliana, é arrivato un altro giallo inquietante, il ritrovamento di ossa umane alla Nunziatura. Secondo il mio parere, le ossa non appartengono a nessuna. Né a Emanuela, né a Mirella Gregori, un altro noto caso di sparizione spesso associato alla scomparsa di Emanuela Orlandi. Auguro a Pietro di scoprire la verità. Quella verità negata da 35 anni.
6) Lei che ha avuto modo di conoscere Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela, che da sempre lotta per sapere ciò che è successo a sua sorella, ci può descrivere in poche parole chi è  Pietro Orlandi?
-Pietro Orlandi è una persona molto coraggiosa. Ha sempre cercato la veritá e gli auguro di trovarla. Pietro e la sua famiglia non sono soli. Possono contare su di me e su tantissime altre persone. Uniti si vince. Grazie per avermi concesso questo spazio e spero di poter collaborare di nuovo con voi a questo caso. Vogliamo la verità su Emanuela Orlandi!

Salutiamo e ringraziamo Stefano Masetto e alleghiamo il link dell' evento che si terrà a Roma il 15 dicembre dedicato alle persone scomparse organizzato dall'Associazione Penelope. All'evento parteciperanno Stefano Masetto e Pietro Orlandi. Chi fosse interessato all'evento può matntenere i contatti attraverso il profilo facebook:  https://www.facebook.com/events/1968482143450943/?ti=cl 

Emanuela_Orlandi_manifesto_2008.jpg

Pubblicato in Cronaca Emilia
Venerdì, 09 Novembre 2018 07:05

Dove sta la verità su Emanuela Orlandi?

Di Nicola Comparato - 8 novembre 2018 - Emanuela Orlandi, un caso che tiene tutti col fiato sospeso da 35 anni, che vede coinvolti sia lo Stato italiano e lo Stato Pontificio e che, come in una spy story, potrebbe aver visto lo zampino di servizi segreti di vari Paesi stranieri, interessati a sfruttare la storia per scopi politici a favore dell'uno o dell'altro Paese.

E' per questa ultima ragione che di tutto e di più si è detto sulla scomparsa di Emanuela, la ragazzina vaticana di 15 anni, misteriosamente volatilizzata scomparsa il 22 giugno 1983 a Roma.

Nel corso degli anni varie sono state le ipotesi sulla sparizione di Emanuela. Dal coinvolgimento dei Lupi Grigi, allo scandalo dello IOR e il caso Calvi, dalla Banda della Magliana, alla pista pedofila dei festini in Vaticano, senza tralasciare il collegamento con l'attentato al papa ad opera del turco Ali Agca. Papa Giovanni Paolo ll, durante l'Angelus di domenica 3 luglio 1983, fece un appello ai presunti rapitori di Emanuela per la sua liberazione, cosa che fece non poco scalpore, se si pensa che in quel momento non si parlava ancora di "Sequestro Orlandi". Un episodio che ha alimentato e conseguentemente orientato gli editorialisti e l'opinione pubblica verso il coinvolgimento del Vaticano nella vicenda di Emanuela Orlandi.

Tante le piste inseguite, ma nessuna ha ancora condotto alla verità.

L'unica cosa certa è che Emanuela Orlandi non è più tornata a casa ad abbracciare i suoi cari. Da quel giorno dell''83 c'è una persona che ha dedicato tutte le sue energie per trovare le risposte alle legittime domande dei familiari. Quell'uomo è Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela, che dal giorno della scomparsa di sua sorella, lotta con tutte le sue forze per fare emergere la verità.

Una breccia di speranza si era aperta con l'arrivo al Trono di Pietro di Papa Francesco, il Pontefice della trasparenza. In molti, e soprattutto la famiglia Orlandi, si aspettavano una svolta, una risposta o quantomeno alcuni e determinanti indizi da seguire per aprire nuovi capitoli di speranza.
Invece, le uniche parole riservate a Pietro Orlandi dal Pontefice sono state: "Emanuela sta in cielo".

Una lapidaria, inutile e formale risposta che inquieta ancor più e legittimamente spinge a pensare che se sanno che sta in cielo vuol dire che qualcosa in più conoscono e non intendono dire.

Personalmente ho voluto parlare di Emanuela Orlandi, perché è un caso che seguo da tantissimi anni e che non si può riassumere e esaurire in poche righe e perciò sarà oggetto di altri e ulteriori approfondimenti.

Il caso si è prepotentemente riacceso nei giorni scorsi, a seguito del ritrovamento di alcune ossa presso la Nunziatura Apostolica di Via Po a Roma, che alcuni hanno voluto attribuire ad Emanuela e a Mirella Gregori, l'altra ragazza scomparsa a Roma nel 1983 a pochi giorni di distanza da Emanuela, la cui sparizione viene spesso collegata al Caso Orlandi.

Ma col passare delle ore, la speranza delle famiglie di avere di fronte un nuovo capitolo della verità, potrebbe svanire nuovamente. Dalle indiscrezioni riportate dalla stampa capitolina infatti sembrerebbe che le ossa non appartengano  alle due giovani ragazze ma si paventerebbe l'ipotesi che siano riconducibili a una donna di età compresa tra i 25 e i 35 anni. Sarà l'esame del DNA a fornire una prima risposta e quantomeno a escludere alcune ipotesi.

A questo punto molti si chiedono del perché e soprattutto a chi sia venuto in mente di collegare il ritrovamento osseo alle ragazze scomparse nel 1983. Un'inutile e per certi versi sadico modo di alimentare speranze nei familiari che non riescono a trovare pace da 35 anni.

"Pietas" - Se il Vaticano sa qualcosa, che parli una volta per tutte, in nome della pietas, appunto! La famiglia Orlandi ha il diritto di sapere la verità, esattamente come la famiglia Gregori. Dopo 35 anni meritano di stare in pace e di avere un posto dove poter portare un fiore alle due ragazzine.

Pietro Orlandi siamo tutti con te!

 

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