Visualizza articoli per tag: ambiente

La lettera aperta dei sindaci delle città capoluogo dell'Emilia Romagna al Governo per esprimere forte contrarierà all' art. 35 Sblocca Italia che favorisce la libera circolazione dei rifiuti sul territorio nazionale -

Parma, 6 ottobre 2014 -

Oggi tutti i sindaci delle città capoluogo dell'Emilia Romagna insieme ad altre amministrazioni locali hanno scritto a Presidente del Consiglio, Ministro Ambiente e Sottosegretario Regionale per esprimere forte contrarierà ad art. 35 Sblocca Italia che favorisce libera circolazione dei rifiuti nazionale e incrementa il carico termico degli impianti esistenti.

I sindaci non si fermano a protesta ma propongono anche soluzioni che si basano sull'impegno a raggiungere risultati di raccolta differenziata di eccellenza, pianificazione di impianti di compostaggio e di trattamento a freddo e dismissione degli impianti di incenerimento esistenti.

L'Assessore all'Ambiente del Comune di Parma Gabriele Folli a riguardo commenta "Il Comune e i cittadini di Parma stanno dimostrando, che se esiste la volontà politica e l'impegno dei cittadini, certi traguardi che si pensavano possibili solo nei piccoli comuni, sono raggiungibili anche nelle città di medie dimensioni. Pensare di risolvere la questione rifiuti delegandone la soluzione ai territori che ospitano impianti è miope e poco lungimirante ai fini di una soluzione definitiva del problema. Abbiamo calcolato che se tutti i comuni seguissero il percorso di Parma al 2020 in regione resterebbe 1 solo impianto anziché 8. L'articolo 35 va abrogato".

LETTERA APERTA AL GOVERNO SU FLUSSI EXTRA-REGIONALI INCENERITORI DEGLI AMMINISTRATORI DEGLI ENTI DELL'EMILIA-ROMAGNA -

No a flussi extra-regionali per inceneritori, sì a riduzione rifiuti, raccolta differenziata di qualità e recupero rifiuti negli impianti della Regione.

L'armonizzazione tra sviluppo economico e politiche ambientali rappresenta oggi la principale opportunità di crescita economica e di occupazione. La gestione, regolazione e programmazione dei rifiuti è un tema centrale, all'interno delle politiche ambientali, perché incide direttamente sulla vita quotidiana di ciascuno di noi. In particolare, il perimetro delle aree di gestione dei rifiuti è oggetto delle discussioni più rilevanti, ma 'invisibili' riguardo al tema.

In Emilia-Romagna è in corso una radicale trasformazione dal modello dell'auto-sufficienza provinciale al modello regionale. Il modello dell'auto-sufficienza provinciale ha creato una ampia dotazione impiantistica per lo smaltimento dei rifiuti, sia attraverso discariche che inceneritori, molti dei quali sono stati realizzati o aggiornati negli ultimi 8 anni, a causa dei vincoli provinciali, che hanno impedito di realizzare economie di scala e razionalizzazione degli impianti. Gli impianti sono stati programmati e realizzati dalle comunità locali, attraverso scelte di forte impatto sociale ed economico, poiché gli investimenti sono stati finanziati attraverso le tariffe e le società dei servizi, che sono in larga parte di proprietà degli enti, o con capitale a maggioranza pubblica.

In questo quadro, la proposta del governo di programmare flussi di rifiuti sovra-regionali appare improponibile, se non è limitata a situazioni di emergenza o a fasi transitorie che precedano la realizzazione di nuovi e innovativi sistemi di recupero e smaltimento.

I flussi sovra-regionali trovano molti ostacoli, non per protezionismo o mancanza di solidarietà nazionale, ma perché romperebbero il delicato equilibrio tra responsabilità e premialità, che sostiene i risultati e i comportamenti dei cittadini.

Inoltre, art. 35 non appare coerente con gli obiettivi del decreto legge "Sblocca Italia": semplificazione burocratica e la ripresa delle attività produttive, poiché promuove l'aumento della capacità degli impianti di incenerimento, un'azione in contrasto con gli obiettivi ambientali, ma soprattutto con quelli economici. Gli impianti di incerimento sono sistemi rigidi che richiedono una portata fissa di rifiuti, caratteristiche in contraddizione con gli adempimenti delle direttive comunitarie e delle norme nazionali in materia.

È necessario, invece, stabilire adeguate modalità di transizione, che garantiscano il ritorno dell'investimento per gli impianti di incenerimento già realizzati. A livello europeo vi è un evidente sovra-dimensionamento degli impianti, fenomeno accentuato dalla riduzione di rifiuti, e dagli effetti del disaccoppiamento tra produzione e uso di risorse naturali. Gli effetti economici sono la riduzione dei costi di smaltimento, e una elevata competizione per "l'approvvigionamento" di rifiuti. Infatti, i rifiuti sono un combustibile indispensabile per gli impianti di incenerimento utilizzati nel Nord Europa per il teleriscaldamento e la produzione di energia.

In questo quadro, chiediamo al Governo e ai Parlamentari di rimuovere art. 35 dal decreto legge "Sblocca Italia" ed elaborare una legge per l'uso razionale delle risorse, che contenga i seguenti punti:

1) Analisi strategica di un sistema integrato di smaltimento rifiuti a scala europea.

2) Pianificazione degli impianti di smaltimento italiani, prevedendo dismissioni e sostituzioni con impianti di recupero, sostenuti da incentivi diretti e indiretti.

3) Incentivi economici e fiscali per i territori con i migliori risultati in termini di riduzione frazione residua, e raccolta differenziata della frazione organica.

4) Riordino del sistema CONAI, ponendo in capo al Governo la definizione dei contributi ambientali CONAI (CAC), il cui valore dovrà essere inversamente proporzionale alla riciclabilità degli imballaggi immessi a consumo, in accordo alle più recenti certificazioni europee in materia.

Chiediamo alla Regione di impugnare il testo approvato dal Governo nelle sedi opportune, sollevando eccezioni di competenza, e di incompatibilità tra i commi 2 e 4 e i vincoli posti dal Piano Aria Integrato della Regione Emilia-Romagna.

(Fonte: Comune di Parma)

Pubblicato in Ambiente Emilia

I lavori sono finalizzati al miglioramento complessivo dei flussi idrici all'interno dell'ampio bacino di Mezzani e riguardano un' area interessata allo scolo e al drenaggio delle acque meteoriche con una superficie di oltre 4.000 ettari -

Parma, 2 ottobre 2014 -

Il Consorzio di Bonifica Parmense sta effettuando importanti operazioni di risezionamento e manutenzione dei canali del comprensorio di Mezzani che consentiranno la messa in sicurezza idraulica dell'intero territorio.
I lavori sono finalizzati al miglioramento complessivo dei flussi idrici all'interno dell'ampio bacino di Mezzani e riguardano un' area interessata allo scolo e al drenaggio delle acque meteoriche con una superficie di oltre 4.000 ettari.
In questi corsi d'acqua artificiali, il Parmetta e Naviglio Nuovo, il trascorrere del tempo ha causato un esteso fenomeno di accumulo di detriti sul fondo determinando rallentamenti e ostruzioni nel momento dello scolo delle acque. Il repentino e imprevedibile cambiamento climatico, caratterizzato sempre più di frequente da gravi fenomeni denominati "bombe d'acqua", preoccupa gli uomini della Bonifica che in un comprensorio così fragile vogliono intervenire in tempo utile prima che le piogge autunnali possano aggravare il contesto sommandosi ad altre problematiche.
Il Consorzio, già impegnato in lavori in tutta la provincia, ha deciso così di intervenire realizzando lavori di manutenzione in grado di ottimizzare il normale deflusso delle acque asportando oltre 40 cm di terreno dal fondo dei canali.
Inoltre vista la pendenza modestissima della geomorfologia dei terreni in questione (circa 10 cm/km) il dragaggio consente al contempo una migliore ricezione delle acque di monte che provengono dalle zone degli opifici industriali di Casale, e dalle zone a nord di Sorbolo e ad est di Colorno.

I mezzi utilizzati hanno caratteristiche tali da consentire velocemente il ripristino nei flussi d'acqua all'interno del canale in modo da ricreare la biodiversità a cui il Consorzio è particolarmente attento nello svolgimento delle proprie mansioni.
L'intervento di difesa idraulica ha una lunghezza di oltre 4 chilometri fino alla confluenza con il Canale Naviglio Nuovo dall'impianto idrovoro di Bocca d'Enza. "Ci scusiamo con i residenti di Mezzani per il disagio causato alla viabilità che viene comunque garantita dai nostri movieri, - ha commentato il direttore del Consorzio Meuccio Berselli - siamo sicuri che l'intervento riporti il canale alla sezione ideale e alla corretta efficienza idraulica con un evidenti benefici per tutti e per il territorio
Il presidente della Bonifica Luigi Spinazzi evidenzia l'importanza della collaborazione tra il Consorzio e il Comune di Mezzani al fine di migliorare la sicurezza delle persone e delle attività delle aziende agricole del luogo".

(Fonte: ufficio stampa Consorzio di Bonifica Parmense)

Per tagliare la bolletta energetica ed evitare emissioni inquinanti inutili, il primo passo consiste nell'eliminare gli sprechi. Martedì prossimo il Punto UNI di via Verdi propone un incontro gratuito con il direttore tecnico dell'Associazione nazionale per l'isolamento termico ed acustico -

Parma, 1 ottobre 2014 -

Un corretto isolamento degli edifici è la via più breve per ridurre drasticamente i consumi di energia e le emissioni legate alla climatizzazione degli ambienti interni. Su questo tema verterà l'incontro organizzato dalla Camera di Commercio, in qualità di Punto di diffusione UNI per la provincia di Parma, martedì 7 ottobre dalle 10 alle 13. L'obiettivo è aiutare le imprese a destreggiarsi tra i materiali utilizzabili e le soluzioni tecnico-progettuali disponibili. L'incontro, si rivolge agli operatori dell'edilizia, quali progettisti e professionisti, produttori di materiali da costruzione, costruttori, committenti pubblici e privati, gestori e proprietari immobiliari.

Relatore dl seminario è l'Ing. Rossella Esposti, direttore tecnico di ANIT, l'Associazione nazionale per l'isolamento termico e acustico, nata nel 1984 per diffondere, promuovere e sviluppare tecniche edili rispettose dell'ambiente e del benessere delle persone.

La partecipazione all'incontro è gratuita ma è necessario iscriversi via mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Per informazioni: Camera di commercio, tel. 0521 210203.

(Fonte: Ufficio stampa Camera di commercio)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Parma
Martedì, 30 Settembre 2014 11:23

Inquinamento, GCR: "Boom Pm10, Parma è fuori legge"

La nota stampa di GCR sulle polveri sottili che tornano a soffocare i centri urbani come Parma, che ad oggi è arrivata a 37 sforamenti con picco di inquinamento sabato -

Parma, 30 settembre 2014 -

Il taglio del nastro è avvenuto il 20 settembre, ma nessuno se n'è accorto.
In quella data Parma ha raggiunto il numero di sforamenti (35) consentiti per legge per un intero anno solare.
Ed oggi siamo arrivati a 37 sforamenti, mentre restano ancora 3 mesi da conteggiare.
E come al solito è Parma che primeggia in tutta l'Emilia Romagna, aggiudicandosi il peggior risultato in termini di concentrazione di inquinanti.
Se la soglia da non superare è 50 microgrammi di particelle per metro cubo di aria, il nostro capoluogo ha dato il meglio di sé collocando sabato scorso l'asticella a 70 microgrammi.
Fuori limite anche domenica (64 µg/m3), e lunedì con 52 microgrammi.
Il mix di inquinanti è il solito che attanaglia le città e la pianura padana: traffico veicolare in particolare, ma anche impianti industriali troppo impattanti per un territorio morfologicamente inadatto a difendersi dallo smog.
La pianura padana è un'enorme conca dove a causa della scarsa ventilazione gli strati di aria tendono a mantenersi stabili, con un lento ricambio delle masse atmosferiche. E' la cosiddetta inversione termica, che complice l'alta pressione, comprime l'atmosfera a terra.
Il risultato è quindi una massa di aria che circola con lentezza più o meno sempre nella stessa area, arrotolandosi su sé stessa in una specie di ricciolo che assomiglia a zucchero filato di carbone, sempre più intricato, denso, scuro, velenoso.
Tutti noi respiriamo questa miscela inquinata e la fasce deboli della popolazione, bambini, anziani, malati, ne subiscono le conseguenze maggiori.
I dati dei Pronto Soccorso seguono con coerenza i ritmi delle polveri sottili: bronchiti, affezioni respiratorie la classica infiammazione delle vie aeree che diventa cronica.
Non ci sono alternative se non nella sostituzione delle emissioni attuali con altre meno inquinanti.
L'unico antidoto alla situazione sempre più grave della nostra aria è il calo della pressione ambientale.
Se la pancia cresce si deve smettere di mangiare, se aumenta la tachicardia deve calare il numero di caffè, se non si vuole soffocare, non si può fumare in una stanza chiusa ma, soprattutto, non si devo fumare.
Il fronte di attacco all'inquinamento è quindi concentrato sulle manovre per ridurre le emissioni.
Controlli serrati alla qualità dell'inquinamento dei medi e grandi insediamenti industriali, compresi gli scarichi in acqua, ma soprattutto riduzione della circolazione di mezzi privati all'interno delle cerchie urbane.
La soluzione è quella di creare un efficiente, puntuale, conveniente sistema di trasporto urbano pubblico che consenta di accedere ai centri città con frequenza e velocità, lasciando le auto nei parcheggi esterni.
Un altro importante progetto, questa sì che sarebbe una grande utile opera da finanziare, è quella di creare une rete provinciale su rotaia che consenta ai pendolari di giungere in città in velocità, puntualità, comfort. Altro che autostrade senza senso né senno.
Decisive sarebbero le metropolitane leggere e frequenti che colleghino i paesi satellite al capoluogo, l'ossatura di un trasporto moderno e non impattante, che darebbe anche l'occasione di ripensare anche il luogo di residenza, favorendo il calo della pressione abitativa sui maggiori centri urbani a favore del vivere in periferia o in collina con evidenti vantaggi economici per le famiglie.
Soluzioni che guardano avanti, consapevoli del danno che stiamo causando.
Nel frattempo, tratteniamo il respiro.

(Fonte: ufficio stampa Gestione Corretta dei Rifiuti Parma)

Torna dal primo ottobre 2014 al 31 marzo 2015 "Liberiamo l'aria". I contenuti operativi dell'ordinanza comunale con tutte le limitazioni al traffico. In allegato, le planimetrie dell'area interessata dalle limitazioni al traffico e delle vie comunque percorribili, nonchè le indicazioni operative contenute nell'ordinanza comunale sul tema -

Piacenza, 29 settembre 2014 -

E' istituito, nel centro abitato della città di Piacenza il divieto di circolazione dinamica dal 1° ottobre 2014 al 31 marzo 2015, dal lunedì al venerdì dalle 08,30 alle 18,30 delle seguenti tipologie di veicoli:
veicoli a benzina e diesel pre Euro;
veicoli diesel Euro 1;
autoveicoli diesel Euro 2 non dotati di sistema di riduzione della massa di particolato;
veicoli diesel di tipo M2, M3, N1, N2 o N3 precedenti all'Euro 3 e non dotati di sistema omologato di riduzione della massa di particolato che li renda inquadrabili ai fini dell'inquinamento da massa di particolato quali Euro 3 o categoria superiore;
ciclomotori e motocicli a due tempi pre Euro;
il divieto di circolazione dinamica (è consentita la sosta) il giovedì dalle 08.30 alle 18.30, dal 1° ottobre al 30 novembre 2014 e dal 7 gennaio al 31 marzo 2015;
il divieto di circolazione dinamica (è consentita la sosta) la prima domenica dei mesi di ottobre e novembre 2014, febbraio e marzo 2015 dalle 08.30 alle 18.30;
l'obbligo di spegnimento del motore dei veicoli in sosta.

Le limitazioni di cui ai punti 1, 2 non si attuano nei seguenti giorni festivi:
lunedì 8 dicembre 2014;
giovedì 25 dicembre 2014;
venerdì 26 dicembre 2014;
giovedì 1° gennaio 2015;
martedì 6 gennaio 2015.

Sono escluse dalle limitazioni alla circolazione di cui ai punti 1, 2, 3 le seguenti aree interne al centro abitato (planimetria All. 1 scaricabile in allegato) in quanto non sono al momento sufficientemente servite dal trasporto pubblico locale:
Località Besurica;
Località Montale;
Località Le Mose.

Al fine di consentire ai veicoli provenienti dall'area extraurbana di non attraversare la città di Piacenza per raggiungere altre destinazioni e di accedere alle aree di parcheggio servite da bus navetta o da bus di linea sono inoltre escluse dalle limitazioni alla circolazione di cui ai punti 1, 2, 3 le seguenti vie (planimetria All. 2 scaricabile in allegato):
Via E. Pavese;
Via Einaudi;
Via I° Maggio nel tratto compreso tra Via Einaudi e Via Emilia Pavese;
bretella Strada Gragnana – Via Einaudi;
prolungamento Tangenziale Sud;
Strada Agazzana;
Tangenziale Sud;
Strada Bobbiese;
Strada Val Nure;
Via Gorra nel tratto compreso tra Strada Val Nure e Largo Anguissola;
Via Motti;
Via Martiri della Resistenza nel tratto compreso tra Via Motti e Via Manfredi;
Via Manfredi nel tratto compreso tra Via Martiri della Resistenza e Via Gorra;
Via Delle Novate;
Via Emilia Parmense;
Via Colombo;
P.le Roma;
Via La Primogenita;
Viale S. Ambrogio;
P.le Milano;
Via Emilia per Milano (S.S. 9);
Via Legione Zanardi Landi;
Via Maculani;
Via XXI Aprile;
P.le Torino;
Via del Pontiere nel tratto compreso tra Via Nino Bixio e Via XXI Aprile attraverso sottopasso della linea ferroviaria Piacenza - Alessandria;
Via Nino Bixio nel tratto compreso tra Via del Pontiere e Via Diete di Roncaglia;
Via Diete di Roncaglia;
Via Caorsana;
Via Cremona;
nuovo Cavalcaferrovia (Via Diete di Roncaglia – Via XXI Aprile);
Via Portapuglia;
Via Borgoforte.

Sono inoltre esclusi dalle limitazioni alla circolazione di cui ai punti 1, 2, 3 della presente Ordinanza:

Trasporto a ridotto impatto ambientale
autovetture omologate a quattro o più posti con almeno tre persone a bordo, e autovetture omologate a due posti con due persone a bordo (car-pooling);
autovetture condivise (car-sharing);
autoveicoli elettrici o ibridi funzionanti con motore elettrico;
autoveicoli alimentati a metano o GPL;
autovetture benzina e diesel Euro 4, omologate ai sensi di una delle seguenti Direttive: 98/69 CE B, 98/77/CE rif. 98/69/CE B, 1999/96 CE B, 1999/102 CE B rif. 98/69/CE B, 2001/1/CE Rif. 98/69 CE B, 2001/1 CE B rif. 98/69/CE B, 2001/27 CE B, 2001/100 CE B, 2002/80 CE B, 2003/76 CE B, 2005/55/CE B1, 2006/51 CE B rif. 2005/55/CE B1;
autovetture benzina o diesel Euro 5, omologate ai sensi di una delle seguenti Direttive: 2005/55/CE B2, 2006/51/CE rif. 2005/55/CE B2, 2006/51/CE rif. 2005/55/CE B2 (ecol. migliorato) oppure Riga C, 99/96 fase III oppure Riga B2 o C, 2001/27 CE rif. 1999/96 Riga B2 oppure Riga C, 2005/78 CE rif. 2005/55 CE Riga B2 oppure riga C;
autoveicoli diesel Euro 3 dotati di filtri antiparticolato al momento dell'immatricolazione del veicolo, dei quali risulti annotazione sulla carta di circolazione ovvero da apposita autocertificazione rilasciata dal concessionario che ha venduto il veicolo;
diesel che dalla carta di circolazione risultino dotati di sistema di riduzione della massa di particolato (FAP) con marchio di omologazione e inquadrabili ai fini dell'inquinamento da massa di particolato almeno Euro 4, ai sensi dei D.M. n. 39/08 e n. 42/08 ed eventuali successive loro modifiche;
ciclomotori e motocicli Euro 2 (ciclomotori conformi alla direttiva 97/24 CE cap. 5 fase II, motocicli conformi alla direttiva 2002/51/CE fase A) e Euro 3 (conformi alla Direttiva 2002/51 CE fase B);
veicoli per trasporto di persone immatricolati per trasporto pubblico (taxi, auto o autobus noleggiati con conducente, autobus di linea, scuolabus);
veicoli diesel di tipo M2, M3, N1, N2 o N3 omologati Euro 3 ovvero che dalla carta di circolazione risultino dotati di sistema di riduzione della massa di particolato (FAP) con marchio di omologazione e inquadrabili, ai fini dell'inquinamento da massa di particolato, quali Euro 3 o categoria superiore, ai sensi dei D.M. n. 39/08 e n. 42/08 ed eventuali successive loro modifiche;

Trasporto per funzioni sociali e assistenziali

Veicoli di medici o veterinari in visita domiciliare urgente muniti di apposito contrassegno, nonché di personale sanitario di pronta reperibilità per comprovata esigenza, muniti di dichiarazione della struttura sanitaria di appartenenza; veicoli di paramedici e assistenti domiciliari che prestano servizio per strutture e/o organizzazioni pubbliche o private con attestazione rilasciata dalla struttura;
veicoli per il trasporto di persone da sottoporre a visite o a trattamenti sanitari di inderogabile necessità, attestata da certificato medico (che può essere prodotto al Comando di Polizia Municipale anche a posteriori), veicoli utilizzati per assistenza a persone non autosufficienti, a domicilio o presso strutture di ricovero, muniti di certificazione rilasciata dal medico curante o dalle strutture medesime;
veicoli al servizio o condotti da persone invalide purché munite del contrassegno previsto dalle vigenti disposizioni;
veicoli dei sacerdoti e dei ministri del culto di qualsiasi confessione da questi utilizzati per le funzioni del proprio ministero, cortei matrimoniali e funebri;
veicoli diretti agli istituti scolastici per l'accompagnamento, in entrata ed uscita, degli alunni di asili nido, scuole materne, elementari e medie inferiori, muniti di attestato di frequenza indicante l'orario di entrata e di uscita, limitatamente ai 30 minuti prima e dopo tale orario;
veicoli di famiglie che abbiamo almeno quattro figli, tra naturali, adottivi o affidati, come risultante da certificazione specifica (stato di famiglia, certificato di affido o autocertificazione, certificato di iscrizione all'Associazione Nazionale Famiglie Numerose), solo se provvisti a bordo di FAMILY CARD in originale;

Trasporto per funzioni di sicurezza e di servizio

Veicoli adibiti a servizi di polizia, sicurezza pubblica, sanità pubblica, igiene urbana, vigilanza ambientale, vigilanza privata, pronto soccorso, servizio postale, automezzi dell'esercito e/o equiparati, veicoli targati CD e CC, autocarri adibiti alla rimozione dei veicoli ed a soccorso stradale, veicoli utilizzati per interventi a tutela della pubblica incolumità (edili, stradali, ecc.);
veicoli adibiti al pronto intervento ed alla manutenzione ordinaria di impianti pubblici e privati, a servizio delle imprese e della residenza, da documentare a cura del datore di lavoro (la documentazione può essere prodotta al Comando di Polizia Municipale anche a posteriori) e veicoli che trasportano attrezzature e merci per il rifornimento di strutture pubbliche e di assistenza sociosanitaria, di scuole e cantieri.
Sono inoltre esclusi dalle limitazioni alla circolazione di cui ai punti 2, 3 della presente Ordinanza i seguenti veicoli, comunque soggetti alle limitazioni di cui ai punti 1, 4 dell'Ordinanza medesima:
veicoli di proprietà dei dipendenti del Comando Logistico dell'Esercito - Polo di Mantenimento Pesante Nord Piacenza e del personale appartenente alla Scuola Allievi Agenti di Polizia, limitatamente al tratto compreso tra Piazzale Torino e Viale Malta n. 18, purché autorizzati dallo stesso Comando con specifico PASS a parcheggiare all'interno del comprensorio di Viale Malta n. 18;
veicoli di proprietà dei dipendenti del Laboratorio Pontieri di Piacenza, limitatamente a viale Risorgimento e via Baciocchi, purché autorizzati dallo stesso Comando con specifico PASS a parcheggiare all'interno del comprensorio di Piazza Cittadella, n. 26;

Trasporto per funzioni economiche, commerciali e consegna merci

Veicoli al servizio delle manifestazioni regolarmente autorizzate e veicoli di operatori commerciali che accedono o escono dai posteggi dei mercati settimanali o delle fiere autorizzate dall'Amministrazione comunale;
autocarri di categoria N2 e N3 (autocarri aventi massa massima superiore a 3,5 tonnellate) che percorrano l'itinerario più breve tra la sede operativa dell'impresa titolare e le strade evidenziate nella planimetria All. 2;
veicoli adibiti al trasporto della stampa periodica e degli operatori dell'informazione con certificazione del datore di lavoro o muniti di tesserino di riconoscimento;
veicoli utilizzati per il ritiro di generi di monopolio nei giorni stabiliti dal Monopolio di Stato, per il percorso più breve purché muniti di documentazione che attesti il giorno di consegna;
veicoli che trasportano merci deperibili (frutta, ortaggi, carni e pesci, fiori, latte e latticini, ecc.) o farmaci e prodotti per uso medico provvisti di bolla di consegna o ricevuta di avvenuta consegna;
veicoli di autoscuole muniti di logo identificativo, durante lo svolgimento delle esercitazioni di guida (almeno due persone a bordo);
veicoli utilizzati da persone che non possono recarsi al lavoro con mezzi pubblici a causa dell'orario di inizio o fine turno o del luogo di lavoro, limitatamente al percorso più breve casa-lavoro, purché muniti di dichiarazione del datore di lavoro, o autocertificazione nel caso di lavoro autonomo, attestante l'orario e/o il luogo di servizio.
veicoli almeno Euro 3 di agenti di assicurazione, agenti e rappresentanti di commercio e di agenti immobiliari, durante lo svolgimento dell'attività d'impresa, muniti di idonea certificazione della Camera di Commercio;

Trasporto per funzioni particolari e speciali

Autoveicoli per trasposti specifici e autoveicoli per uso speciale, così come definiti dall'articolo 54 comma 2 del Codice della Strada e dall'art. 203 del Regolamento di Esecuzione e Attuazione del Codice della Strada;
veicoli diretti alla revisione purché muniti di documentazione che attesti la prenotazione;
veicoli di interesse storico e collezionistico, di cui all'art. 60 del Nuovo Codice della Strada, iscritti in uno dei seguenti registri: ASI, StoricoLancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI, limitatamente alle manifestazioni organizzate.

IMPORTANTE

Dal 1° ottobre 2014 al 31 marzo 2015, se in seguito alle verifiche effettuate da ARPA il martedì, individuato quale giorno di controllo, si dovesse evidenziare che nei 7 giorni precedenti si è avuto lo sforamento continuativo del valore limite giornaliero di 50 μg/m3 di PM10 rilevato dalle stazioni della rete regionale di monitoraggio nel territorio della Provincia di Piacenza, sarà emanata specifica ordinanza per l'attuazione del divieto di circolazione la domenica successiva al martedì medesimo dalle 08.30 alle 18.30;
dal 1° ottobre 2014 al 31 marzo 2015, se in seguito alle verifiche effettuate da ARPA il martedì, individuato quale giorno di controllo, si dovesse evidenziare che nei 14 giorni precedenti si è avuto lo sforamento continuativo del valore limite giornaliero di 50 μg/m3 di PM10 rilevato dalle stazioni della rete regionale di monitoraggio nel territorio di una o più province della Regione Emilia – Romagna, sarà emanata specifica ordinanza per l'attuazione delle seguenti misure:
divieto di circolazione dinamica la domenica successiva al martedì medesimo dalle 08.30 alle 18.30;
riduzione delle temperature di almeno un grado centigrado negli ambienti di vita riscaldati, per 7 giorni a partire dalla domenica successiva al martedì medesimo (fino a massimo 19°C nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative, associative o di culto, nelle attività commerciali; fino a massimo 17°C nei luoghi che ospitano attività industriali ed artigianali). Sono esclusi da queste indicazioni gli ospedali e le case di cura, le scuole ed i luoghi che ospitano attività sportive;
divieto di utilizzo di biomasse (legna, pellet, cippato, altro) in sistemi di combustione del tipo camino aperto nelle unità immobiliari dotate di sistemi di riscaldamento multi-combustibile, per 7 giorni a partire dalla domenica successiva al martedì medesimo.
Le misure di cui ai sopra riportati punti a), b, c) verranno ripetute a oltranza con l'emanazione di specifica ordinanza se il martedì successivo si dovesse evidenziare che nei 7 giorni precedenti si è avuto lo sforamento continuativo del valore limite giornaliero di 50 μg/m3 di PM10 rilevato dalle stazioni della rete regionale di monitoraggio nel territorio di una o più province della Regione Emilia – Romagna.

(Fonte: Comune di Piacenza)

 

Domenica, 28 Settembre 2014 09:02

Deforestazione, stop entro il 2030.

Deforestazione, firmata a New York dichiarazione per fermarla entro il 2030. Legambiente: "Accordo importante se si attuerà davvero"

Roma, 25 settembre 2014. "Un buon accordo purché non viva solo sulla carta ma venga attuato e rispettato da tutte la parti coinvolte". Così Antonio Nicoletti, responsabile Aree protette di Legambiente sulla "New York Declaration on Forests", l'accordo siglato ieri in occasione del vertice Onu Climate summit 2014 nella città statunitense da oltre 130 governi, compresi Usa e Ue, da imprese, organizzazioni della società civile e popolazioni indigene. L'impegno è quello di dimezzare la deforestazione entro il 2020 e a bloccarla definitivamente entro il 2030.
"Le foreste sono un tassello fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici - prosegue Nicoletti - perché fungono da veri e propri serbatoi di carbonio: basti pensare che ogni anno esse assorbono 289 miliardi di tonnellate di anidride carbonica. Combattono inoltre la desertificazione e la perdita di produttività dei terreni che ne deriva, e prevengono il dissesto idrogeologico affondando le radici nel suolo e rallentando lo scorrimento dell'acqua in superficie".
Lo stop al taglio di alberi nel 2030 e il ripristino di oltre 350 milioni di ettari di foreste e di campi coltivati, come previsto dalla Dichiarazione, potrebbero tagliare tra 4,5 e 8,8 miliardi di tonnellate di CO2 all'anno.
(Fonte Legambiente)

Fino al 31 marzo, eccetto il mese di dicembre, dal lunedì al venerdì, stop a pre Euro a benzina e pre Euro 3 a diesel. Il giovedì e la prima domenica fermi tutti i pre Euro 4 -

Modena, 25 settembre 2014 -

Cala la concentrazione di PM10, ma non al punto da poter fare a meno della manovra antismog prevista dall'Accordo regionale sulla qualità dell'aria, che prenderà il via mercoledì 1 ottobre. E quest'anno le limitazioni al traffico saranno accompagnate da una serie di domeniche ecologiche tematiche, dedicate ciascuna a un luogo diverso della città, dai parchi cittadini al centro storico, dai musei alle piste ciclabili.

Fino al 31 marzo 2015, dal lunedì al venerdì, quindi, sarà in vigore il divieto di circolazione per i veicoli pre–euro e i veicoli diesel Euro 1 ed Euro 2. Ogni giovedì e prima domenica del mese il blocco è esteso a tutti i veicoli pre Euro 4, eccezion fatta per il mese di dicembre (la manovra rimarrà sospesa dall'1 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015). Nei soli mesi di novembre e gennaio il blocco sarà attuato la seconda domenica per non interferire con la giornata dedicata ai defunti e le festività.

Nel caso in cui per sette giorni consecutivi antecedenti al controllo, previsto il martedì, non si verifichino superamenti al limite giornaliero di PM10, le cosiddette polveri sottili, su tutto il territorio regionale, il blocco totale potrà essere revocato (l'eventuale revoca verrà comunicata il mercoledì). Allo stesso modo, nell'eventualità che ci siano sforamenti protratti nel tempo dei livelli giornalieri di PM10 si bloccherà il traffico anche nella domenica immediatamente successiva al giorno del rilevamento.

A illustrare i dettagli della manovra, nel corso di una conferenza stampa, è stato l'assessore all'Ambiente del Comune di Modena Giulio Guerzoni, che ha tra l'altro segnalato come si tratti "dell'ultimo anno di validità dell'Accordo regionale. È già in corso la discussione per il Pair 2020, Piano aria integrato regionale: di fatto, a ottobre 2015 finisce l'era degli accordi volontari e si va nella direzione di un vero e proprio strumento di pianificazione a livello regionale, volto a raggiungere gli obiettivi di qualità dell'aria imposti dall'Europa ai vari Stati membri".

Le limitazioni al traffico in vigore da martedì 1 ottobre riguardano i veicoli più inquinanti (benzina Pre Euro, compresi ciclomotori e motocicli a due tempi, e diesel precedenti alla normativa Euro 3) tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30, e si estendono ai veicoli pre Euro 4 tutti i giovedì (8.30 – 18.30) e le domeniche 5 ottobre, 9 novembre, 11 gennaio, 1 febbraio e 1 marzo (dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30). Sono invece esclusi dalle limitazioni i veicoli a emissione nulla, cioè i veicoli elettrici (che hanno accesso anche alla zona Ztl senza limiti di orario e possono sostare gratuitamente nelle zone a pagamento), quelli ibridi, a Gpl, a metano, quelli omologati per quattro o più posti con almeno tre persone a bordo e quelli omologati per due posti con due persone a bordo (pool-car), i mezzi pubblici, i veicoli di pronto intervento e alcuni veicoli speciali.

Per i trasgressori sono previste sanzioni da 163 a 658 euro, più sospensione della patente da 15 a 30 giorni se la violazione è ripetuta in due anni successivi.
Le informazioni sui veicoli interessati e sulle deroghe sono on line www.comune.modena.it/liberiamolaria. Anche la mappa interattiva dell'area in cui sono applicate le restrizioni al traffico è on line www.comune.modena.it/liberiamolaria/mappa e individua anche i parcheggi scambiatori dove è possibile lasciare l'auto per prendere mezzi di trasporto pubblico. Per maggiori informazioni contattare l'Ufficio relazioni con il pubblico del Comune di Modena (Urp), piazza Grande 17, tel. 059 20312, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., da lunedì a venerdì 9-13; sabato 9.30-12.30; lunedì, martedì, giovedì e venerdì 15-18.30.

(Fonte: Comune di Modena)

L'Unione delle bonifiche dell'Emilia Romagna raccoglie e premia le esperienze più significative vissute dagli studenti nei territori maggiormente a rischio grazie al concorso "Acqua e Territorio". Più di 4000 i partecipanti all'ultima edizione -

Parma, 23 settembre 2014 -

Raccontare la propria storia personale di disagio sui territori a rischio idrogeologico e allo stesso tempo denunciarla attraverso una narrazione fatta di immagini, video e parole che tratteggino con la semplicità e la spontaneità dei più giovani un quadro regionale sempre più minacciato dal dissesto. L'Urber ha da poco denunciato che il livello del rischio è altissimo e all'oggi comporterebbe un costo complessivo di prevenzione che oltrepasserebbe il miliardo di euro per la sola Emilia Romagna.
L'Unione Regionale delle Bonifiche (insieme ai Consorzi di bonifica associati) ha così pensato di dedicare la 7a edizione del concorso "Acqua e Territorio" a queste tematiche e chiede a migliaia di giovani ( più di 4000 mila nel 2013-2014) di raccontare come vivono il rischio causato dal fenomeno del dissesto idrogeologico sul loro territorio. Quello del dissesto idrogeologico è un tema di grande attualità e rilevanza sociale.

L' Emilia-Romagna è sotto scacco-dissesto a causa di numerose frane, smottamenti, erosioni, infiltrazioni di acqua costanti e pericolose. Le aree colpite da questo fenomeno sono costantemente monitorate dai tecnici e dagli esperti dei consorzi di bonifica che svolgendo un utile lavoro di rilevazione e studio cercano di arginare una parte rilevante delle problematiche anticipandone spesso il peggioramento.
Il problema non riguarda solo la regione Emilia-Romagna ma tutta Italia, la maggior parte dei comuni italiani vive sotto scacco della paura di frane improvvise e smottamenti, causa di ingenti danni e talvolta di vittime. Come spesso, purtroppo, accade le infrastrutture più a rischio sono quelle che dovrebbero essere le più sicure ovvero scuole e ospedali. Ecco perché l'Urber quest'anno ha scelto questo tema, strettamente legato a quello dell'acqua in quanto risorsa che se non gestita correttamente va ad aggravare l'intero fenomeno.
Il Concorso è rivolto alle classi e ai singoli alunni delle elementari e delle medie che quest'anno dovranno sviluppare, attraverso contenuti multimediali, il titolo "Viviamo d'acqua, viviamo con l'acqua ma non sott'acqua - Il dissesto idrogeologico (frane e alluvione) minacciano il tuo comune? Testimonia con fotografie e video l'elevato rischio per la tua comunità".

Regolamento

Il concorso ogni anno propone temi che mirano a sensibilizzare le nuove generazioni sull'importanza dell'acqua e su come le attività, svolte dai Consorzi di bonifica, siano di grande importanza da un punto di vista sociale, nella gestione della risorsa idrica e nel preservare il territorio. Affrontare e interessare le nuove generazioni su questi temi rappresenta quantomai un dovere che per essere realmente efficace, dev'essere svolto con gli strumenti e i linguaggi dei ragazzi, ovvero quelli multimediali e del web. E' importante, anche, coinvolgerli attivamente, rendendoli protagonisti del processo di sensibilizzazione e non semplici ascoltatori. Tutti ingredienti presenti all'interno di questa iniziativa comunicativa messa in atto dal sistema regionale di bonifica rendendola, ormai da qualche anno, un appuntamento sempre più partecipato, che proprio per il suo crescente successo trova riscontro, anche, sulle principali testate nazionali. L'iscrizione al Concorso, patrocinato nell'edizione 2014 da Regione Emilia-Romagna e dall'Ufficio Scolastico Regionale, è gratuita e il termine presentazione è previsto per il 16 marzo 2015. Cinque le sezioni in concorso: Migliore Progetto Multimediale 2.0 - scelto tra le scuole elementari e medie - premio € 500,00; Migliore Slogan e Logo - scelto tra le scuole elementari - premio € 400,00; Migliore Slogan e Logo - scelto tra le scuole medie - premio € 400,00; Migliore video –

scelto tra le scuole elementari - premio € 400,00; Migliore video - scelto tra le scuole medie - premio € 400,00. Inoltre la Commissione Regionale del concorso assegnerà due premi speciali: Migliore fotografia, scelto tra le scuole elementari e Migliore fotografia, scelto tra le scuole medie. I lavori selezionati saranno pubblicati sul sito web, Canale Youtube e Facebook di URBER e su quello dei Consorzi di bonifica e all'interno della rubrica Acqua e Territorio in onda sull'emittente Telesanterno-Antenna Verde. Nell'intento di valorizzare e dare maggiore visibilità ai lavori dei ragazzi i vincitori saranno premiati durante l'evento della "Settimana della bonifica 2015" che si svolgerà nel mese di maggio 2015.

(Fonte: Ufficio Stampa Urber)

"L'innovazione nell'integrazione energetica edificio impianto": un progetto formativo CNA che mira a fornire competenze tecniche e mantenere un costante aggiornamento nel settore dell'impiantistica -

Modena, 19 settembre 2014 -

Un buon efficientamento energetico si ottiene sviluppando l'integrazione tra struttura e impianto, tramite l'uso di materiali e l'installazione d'impianti che impieghino fonti energetiche rinnovabili. Le tecniche e le capacità di valutazione in questa materia non sono però alla portata di tutti. Ecco perché CNA lancia un progetto formativo che mira appunto a fornire competenze tecniche e mantenere un costante aggiornamento in un settore con alto tasso di evoluzione come quello dell'impiantistica.

"L'innovazione nell'integrazione energetica edificio impianto", è il titolo del percorso che prenderà il via martedì 23 settembre presso la CNA Provinciale, a Modena, in via Malavolti, 27. Un corso della durata di 48 ore nel quale saranno affrontati temi tra i quali la coibentazione energetica, termoregolazione e interventi impiantistici in generale, contrattualistica e normativa, fotovoltaico, pompe di calore e sistemi ibridi.
CNA quindi continua la sua azione di formazione sulla "questione energetica", tema sempre più centrale nel nostro Paese e nel nostro continente, e lo fa a costo zero per i partecipanti, visto che la frequenza sarà completamente gratuita, grazie ai finanziamenti del Fondo Sociale Europeo.

"Oltre all'individuazione di temi d'attualità e di argomenti utili all' aggiornamento tecnico e normativo dei nostri corsi – sottolinea Gennaro Petrillo, Presidente Unione Installazione e Impianti CNA Modena - la strategia di CNA è quella di favorire processi di aggregazioni che, in un mercato globale sempre più competitivo, sono ormai una necessità per un sistema basato su una struttura economica fatta di studi e di piccole e medie imprese. Per questo le iniziative dell'Associazione sono sempre più indirizzate a far ragionare e lavorare insieme gli attori della filiera: imprenditori e lavoratori d'imprese edili, serramentisti e installatori d'impianti energetici e di calore. Perché solo con l'integrazione si può avere una visione d'insieme e riuscire a trovare la giusta via per uscire da questo momento di recessione che colpisce il nostro Paese e che coinvolge più di altri la filiera delle costruzioni".
Per informazioni relative al corso: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

Domenica 21 settembre l'inaugurazione delle ciclovie lungo le aree protette della regione
. Dalla mattina biciclettata aperta a tutti ed escursione in mountain bike -

Parma, 19 settembre 2014 –

Scoprire le meraviglie dei Parchi del Ducato a cavallo della propria due ruote. Da oggi si può. Merito delle Ciclovie dei Parchi, i nuovi itinerari ciclabili all'interno delle aree protette dell'Emilia Romagna, realizzati o rinnovati grazie al contributo della Regione – Servizio Parchi e Risorse Forestali che verranno ufficialmente inaugurati domenica 21 settembre con pedalate ed escursioni guidate adatte a tutti e arricchite con degustazioni e attività per bambini.

Le ciclovie attraversano la regione da Ovest a Est con itinerari che fanno tappa anche a Parma, nei Parchi del Taro e dei Boschi di Carrega, da tempo meta di numerosi cicloturisti. «Per i Parchi del Ducato le ciclovie rappresentano un'ottima occasione di interesse turistico e ricreativo – ha commentato Agostino Maggiali, presidente dei Parchi del Ducato – oltre a essere una straordinaria opportunità di contatto diretto con la natura».
I percorsi sono dotati di apposita segnaletica e nei Centri visite dei Parchi sono disponibili la guida dell'Emilia Romagna (in italiano e inglese) e le Road Map dei singoli itinerari, per permettere a tutti, dagli appassionati di mountain bike alle famiglie con bambini, di visitare le aree protette regionali in totale sicurezza. Il progetto è stato infatti realizzato con l'obiettivo di promuovere un turismo slow ed ecosostenibile, supportato anche da collegamenti diretti delle ciclovie con le stazioni ferroviarie più vicine ai singoli Parchi.

A Parma l'appuntamento è domenica 21 alle 9.30 alla stazione Fs di Collecchio da dove avrà inizio una pedalata popolare di 12 chilometri e un'escursione in mtb di 19 chilometri, attraverso il Parco Boschi di Carrega e arrivo alla Corte di Giarola, nel Parco del Taro, organizzate in collaborazione con Uisp Parma. La pedalata si sviluppa lungo la strada asfaltata che attraversa i Boschi di Carrega, passando dall'antica residenza ducale della Villa Casino dei Boschi. La biciclettata prosegue poi verso Talignano, sulla via Francigena fino a giungere il Parco del Taro. Il percorso in mtb si sviluppa invece su un sentiero sterrato all'interno del Parco con partenza dal Bosco della Capanella, un ampio e suggestivo querceto, per salire lungo la faggeta fino alla costa di Segalara e giungere al Parco del Taro dalla chiesa di Oppiano, fino alla Corte di Giarola, seguendo lo sterrato che costeggia il fiume.

Dalle 15 alla Corte di Giarola è inoltre in programma la Gimkana bike per bambini. E per gli adulti dalle 15 alle 18.30 visite e attività gratuite con una guida naturalistica.

Per informazioni: Centro Parco Casinetto, via Olma, 2 a Sala Baganza – tel. 0521 836026
Centro Parco Corte di Giarola, strada Giarola, 11 a Collecchio – tel. 0521 802688

(Fonte: Ufficio stampa Uisp Parma)

Pubblicato in Dove andiamo? Parma
È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"