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Giovedì, 08 Gennaio 2015 11:50

In Emilia Romagna migliora la qualità dell'aria

Secondo i dati dell'Arpa, in tutta la regione, le medie annue di PM10 rispettano il limite dei 40 microgrammi/mc. Resta però critica la situazione dell'ozono -

Parma, 8 gennaio 2015 -

Nel 2014, la qualità dell'aria in Emilia-Romagna è stata decisamente migliore. La buona notizia è fornita dai dati dell'Arpa che ha rilevato rispetto agli anni precedenti, un miglioramento su tutto il territorio regionale, seppur i limiti di legge per le concentrazioni di alcuni inquinanti non siano stati rispettati ovunque.

Il limite dei 35 superamenti giornalieri di PM10 è stato rispettato nel 77% delle stazioni di monitoraggio (nel 2012 fu solo il 28%, nel 2013 il 38%). In tutta la regione, le medie annue di PM10 rispettano il limite dei 40 microgrammi/mc.

In 4 delle oltre 40 stazioni della rete di monitoraggio regionale non è rispettato il limite della media annua del biossido d'azoto (NO2). Si tratta di stazioni collocate a bordo strada: "Porta San Felice" a Bologna, "Via Giardini" a Modena, "Giordani-Farnese" a Piacenza e "San Francesco" a Fiorano Modenese. Nel 2012 risultarono superiori ai limiti otto stazioni, nel 2013 sei.

Rimane critica la situazione dell'ozono, sebbene le condizioni meteo estive abbiano contribuito a ridurre sensibilmente il numero di stazioni che registrano più di 25 giorni di concentrazioni elevate: erano oltre l´80% nel 2012 e nel 2013, scendono al 45% nel 2014. Superiore ai limiti invece, sulla quasi totalità del territorio regionale, la soglia per la protezione della vegetazione.

I valori degli altri inquinanti (PM2.5, biossido di zolfo, benzene e monossido di carbonio) sono rimasti entro i limiti di legge in tutte le stazioni di rilevamento.

Secondo Arpa "I livelli di inquinamento relativamente bassi registrati nell´anno che si è appena concluso sono stati favoriti anche dalle particolari condizioni meteorologiche che hanno caratterizzato il 2014. È stato un anno molto piovoso: nelle aree di pianura, si sono verificate precipitazioni del 60% superiori alla media nelle province di Parma e Piacenza, e del 25-30% sul resto della regione. Inoltre, il numero di giornate favorevoli all'accumulo del PM10 è stato decisamente inferiore alla media su tutto il settore occidentale e centrale della regione, in particolare nei mesi di gennaio, febbraio e novembre. Non è di secondaria importanza anche il sistema complessivo di scelte compiuto dalla Regione e dagli enti locali per ridurre le emissioni, in particolare da traffico veicolare, e per promuovere una mobilità ambientalmente sostenibile e in generale il miglioramento dei sistemi di combustione."

 

Pubblicato in Cronaca Emilia
Lunedì, 05 Gennaio 2015 09:17

Ecoconsiglio.


Non capisci un tubo?

Parma 05 gennaio 2015 -
Il nuovo anno inizia con un eco-consiglio che fa anche risparmiare.
Il suggerimento è stato lanciato l'estate scorsa dal blog ioleggoletichetta.it, che ha messo in luce un fatto apparentemente evidente, ma che in realtà non tutti conoscono.

Quando da un tubetto non esce più nulla, non significa che il contenuto sia completamente finito.
Un 5% infatti rimane inutilizzato sul fondo alla confezione, e non è possibile recuperarlo se non tagliando il tubo.
Da qui il gioco di parole "Non capisci un tubo?" perché se davvero lo conoscessimo, il tubo, non sprecheremmo prodotto e soldi per pigrizia e con il semplice aiuto di una forbice apriremmo la confezione per utilizzare ciò che si nasconde dentro.

tagliailtubo

I tubetti in plastica sono ormai utilizzati per ogni tipo di contenuto, dalla crema solare al dentifricio, al ketch-up, alla maionese, e tutti sono costruiti in modo da spremere la confezione per fare uscire il contenuto dal foro d'ingresso.
La maggior parte delle persone però non si rendono conto che quando la spremitura non dà più risultato non bisogna gettare il prodotto, ma occorre fare la caccia al tesoro, con la certezza del premio finale.

Questa semplice attenzione porta con sé diversi vantaggi, tra i quali c'è anche quello del risparmio: non ha infatti senso buttar via una parte di prodotto quando lo abbiamo pagato per intero.
Ovviamente questo è solo un esempio delle tante buone pratiche quotidiane che consentono di acquistare e consumare in linea con l'ambiente e anche con il portafoglio.

Alcuni consigli li possiamo trovare sul sito di EcoAcquisti trentini all'indirizzo: http://ecoacquistitrentino.it/category/buone-pratiche/

(da Aldo Caffagnini)

Pubblicato in Ambiente Emilia
Venerdì, 12 Dicembre 2014 16:40

Riciclo, la seconda vita dei pneumatici fuori uso

Ad Ecomondo sono state presentate tutte le possibilità di riutilizzo dei materiali derivati da PFU - Pneumatici Fuori Uso, vantaggiose per l'ambiente e non solo -

Parma, 12 dicembre 2014 -

Il Consorzio Ecopneus ha mostrato ad Ecomondo come i pneumatici usurati abbiano una seconda vita. Un ideale viaggio interattivo in cui si poteva sperimentare applicazioni e vantaggi dei pneumatici fuori uso. La gomma riciclata può infatti essere utilizzata per l'asfalto, o come isolante acustico negli ambienti, infinite l'utilizzo nelle pavimentazioni sportive. Le proprietà dei materiali derivati da PFU - Pneumatici Fuori Uso - li rendono vantaggiosi per moltissimi impieghi.
Nel 2009 è stata costituta Ecopneus, società senza scopo di lucro per il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e la destinazione finale dei Pneumatici Fuori Uso in Italia.

- Guarda il video in fondo alla pagina -

(in collaborazione con www.videomotori.eu)

ecopneus interna

Pubblicato in Motori Emilia

Dati allarmanti quelli evidenziati nel corso del convegno scientifico tenutosi a Rubbiano sulla situazione ambientale e sanitaria. Secondo i dati epidemiologici presentati da Ausl infatti, la mortalità complessiva è superiore del 30% nel comune di Solignano rispetto alla media regionale nel periodo 2003-2007. Gli esperti hanno evidenziato la necessità di affiancare analisi più puntuali sulle gravi "anomalie epidemiologiche" -

Parma, 11 dicembre 2014 -

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa -

Al contrario di quanto titolato dalla Gazzetta di Parma in data 3 dicembre (di cui in allegato), il convegno scientifico tenutosi a Rubbiano lunedì 1 dicembre sulla situazione ambientale e sanitaria di Rubbiano e zone limitrofe (Ramiola, Fornovo) ha evidenziato risultati tutt'altro che rassicuranti. I dati epidemiologici presentati da Ausl hanno mostrato una mortalità complessiva superiore del 30% nel comune di Solignano rispetto alla media regionale nel periodo 2003-2007. Dato in aumento rispetto al periodo precedente 1998-2002. Gli esperti indipendenti presenti alla giornata di studio e al successivo incontro pubblico (prof. Valerio Gennaro, prof. Federico Valerio, prof Fabrizio Oleari, prof. Fabrizio Bianchi, ed altri) hanno esortato i Sindaci dei comuni (Fornovo, Medesano, Varano e Solignano) e gli organi di controllo (Ausl e Arpa, Procura) a proseguire, aggiornare ed approfondire le indagini ambientali ed epidemiologiche per individuare le cause dell'inquinamento ambientale e degli eccessi di mortalità al fine di adottare le conseguenti decisioni migliorative. I dati ad oggi raccolti (limitati prevalentemente al comune di Solignano) sono del tutto insufficienti a comprendere i motivi di queste gravi "anomalie epidemiologiche" che nessuno ha potuto negare. Gli esperti hanno suggerito di raccogliere e analizzare i dati relativi non soltanto alle morti ed all'incidenza di alcuni tumori selezionati, ma anche quelli riguardanti i ricoveri, le malformazioni infantili e le patologie respiratorie e cardiocircolatorie. Senza tralasciare l'importante complesso delle patologie, assai più numerose dei tumori.

Il Prof. Valerio Gennaro, medico epidemiologo (IRCCS, Genova), ha definito urgente, in un contesto di emergenza sanitaria come quella evidenziatasi, richiedere urgentemente ai Sindaci dei comuni coinvolti, di affiancare analisi più puntuali (come la georeferenziazione degli inquinamenti e dei deceduti) aggiornando i tassi di mortalità complessivi, stimando i decessi attribuibili, valutando il trend temporale almeno nelle donne e nei bambini. Tutte queste analisi non comportano spese eccessive perché analizzano dati già presenti. Il Prof. Fabrizio Bianchi (CNR Pisa) ha affermato che i dati sanitari raccolti sono solo descrittivi, manca l'analisi dei ricoveri e dell'utilizzo di farmaci e che i dati sulla popolazione esposta vanno confrontati con quelli relativi ad un'area della provincia non sottoposta alle emissioni del co-inceneritore. Il Prof. Federico Valerio ha esordito comunicando a cittadini e amministratori che "c'è un problema ambientale, la concentrazione di PM10 è oltre le soglie di legge, il maggior produttore puntuale di questi inquinanti è Laterlite. Inoltre, è preoccupante la mutagenicità rinvenuta sulle acque di condensa del camino. Nelson Marmiroli, professore ordinario all'Università di Parma, ha esortato i sindaci a definire una road map per approfondire le questioni e rispondere alle esigenze dei cittadini che chiedono la tutela della salute, concetto ribadito anche da Fabrizio Oleari dell'Istituto Superiore di Sanità.

I filmati integrali dell'incontro pubblico sono disponibili sul sito www.comitatorubbiano.it

Inoltre l'Osservatorio ambientale, rinato 2 anni fa dopo un lungo periodo di torpore, ha il dovere di capire quale sia l'impatto ambientale e sanitario dell'attività di co-incenerimento di olii esusti (rifiuti pericolosi) della ditta Laterlite, che è autorizzata a bruciare ogni anno 60 mila tonnellate di rifiuti in sostituzione al gas metano. Gli esperti hanno affermato in modo concorde che è possibile individuare l'impatto di questa azienda compiendo analisi sugli inquinanti tipici del suo processo di co-incenerimento, i quali non sono prodotti né dal traffico autostradale né dalle altre attività produttive del territorio. Attendiamo a breve che le autorità politiche e sanitarie si interessino in modo prioritario al tema della salute e della tutela ambientale. Salvaguardare territorio e salute dei cittadini può aiutare anche quei profitti privati che li rispettino adeguatamente.
E' importante inoltre che i mezzi di informazione riportino correttamente i dati e le prove, evitando di mistificare i fatti e di confondere la popolazione.

(Fonte: Il Comitato Rubbiano per la Vita)

Pubblicato in Cronaca Parma
Giovedì, 04 Dicembre 2014 13:09

Rifiuti, sotto il muro dei 100 kg

La premiazione del progetto "Sotto il muro dei 100 kg". Tra i comuni primi classificati per aver ridotto i rifiuti residui al di sotto dei 100kg pro/capite, il secondo posto se l'è aggiudicato Felino e Parma è risultata come miglior Comune capoluogo per i rifiuti residui secchi avviati a smaltimento -

Parma, 4 dicembre 2014 -

Sabato scorso a Monte San Pietro, Bologna, si è svolta la premiazione del progetto "Sotto il muro dei 100 kg", promosso dall'Ecoistituto di Faenza, diretto da Natale Belosi e indetto da WWF, Legambiente, Movimento legge rifiuti zero, Associazione Comuni Rifiuti Zero, Associazione GCR.

La campagna "Sotto il muro dei 100 Kg: comuni verso rifiuti zero" è nata con l'obiettivo di individuare, premiare e dare visibilità a quelle esperienze in cui la combinazione di riduzione, prevenzione e raccolta differenziata ha portato a quantitativi molto ridotti di rifiuto urbano residuo, attraverso la diffusione di buone pratiche di gestione dei nostri scarti.

Tra di esse la promozione del compostaggio domestico, l'uso dell'acqua di rubinetto, l'incentivazione dell'uso dei pannolini riutilizzabili, la vendita di prodotti alla spina, nell'ottica secondo cui il miglior rifiuto è quello non prodotto. 
L'individuazione dei comuni più virtuosi deriva dai dati Arpa Emilia Romagna, anno 2013, calcolati, per tutti i 348 comuni della Regione, sulla base dei criteri della proposta di legge ed elaborati dall'Ecoistituto di Faenza, quale Ente certificatore, che ha stilato una graduatoria generale, una graduatoria per le 3 aree di pianura, di montagna, dei capoluoghi e costa (le aree proposte dal piano regionale) con ulteriori suddivisioni per numero di abitanti, e una graduatoria per provincia.

Alla premiazione erano presenti diversi amministratori pubblici e volontari delle Associazioni impegnate sul tema dei rifiuti.
Oltre a WWF e Legambiente, l'Associazione GCR ha partecipato presentando il progetto "Rifiuti?Risorse!", come esempio di buone pratiche che debbono essere diffuse.
Alla sua terza edizione, il progetto propone agli Istituti scolastici di Parma un impegno su due fronti. La riduzione del rifiuto residuo e la raccolta differenziata "spinta" dei diversi materiali prodotti nel corso dell'attività scolastica (carta, cartone, plastica, lattine, barattolame, etc.).
La partecipazione al concorso a premi "Rifiu-Ti-Amo!", per un coinvolgimento più attivo e creativo dei ragazzi.

Al termine dell'anno scolastico, saranno premiate le scuole che risulteranno aver esposto il contenitore del rifiuto residuo il minor numero di volte e le scuole che avranno prodotto gli elaborati più originali sul tema delle 6R.
Tra i comuni primi classificati per aver ridotto i rifiuti residui al di sotto dei 100kg pro/capite, il secondo posto se l'è aggiudicato Felino. Ha ritirato il premio la vicesindaco Elisa Leoni, illustrando l'impegno dell'amministrazione e dei cittadini che, anche grazie alla tariffazione puntuale, hanno ottenuto ottimi risultati.

Era presente anche l'assessore Gabriele Folli, in quanto Parma è risultata come miglior Comune capoluogo per i rifiuti residui secchi avviati a smaltimento. I dati, riferiti all'anno 2013, sono destinati a migliorare, sia perché di recente tutta la città è stata coperta dal sistema di raccolta "Porta a porta", sia perché , dopo la sperimentazione nel periodo gennaio-giugno 2015, la tariffazione puntuale entrerà a pieno regime da luglio.

Enzo Favoino, tecnico e ricercatore presso la Scuola Agraria del Parco di Monza, centro di ricerca che ha avuto un ruolo fondamentale in Italia ed Europa per lo sviluppo ed il consolidamento delle pratiche di raccolta differenziata, riciclaggio, compostaggio, riduzione, ha ribadito l'importanza di perseguire l'obiettivo di riduzione dei rifiuti, illustrando vari dati a livello europeo.
Il presidente della Dismeco, azienda di Marzabotto leader nel recupero dei rifiuti Raee, ha invitato a riflettere sulla necessità di creare una filiera corta anche per il recupero e riciclo dei materiali recuperati, spesso inviati ad aziende troppo lontane.
Interessante è stato anche ascoltare un'esperienza di co-housing, la condivisione di spazi, di strumenti comuni (lavatrice, attrezzi dell'orto-giardino, compostiera) da parte delle famiglie di un condominio.
Dall'assessore all'Ambiente del Comune di Monte San Pietro, vincitore del premio "Sotto il muro dei 100 kg", l'invito a lavorare in una rete di esperienze virtuose, affinché siano adottate da altre amministrazioni e a mantenere alta l'attenzione sia sulla Legge di iniziativa Popolare sui Rifiuti e sulle decisioni della regione in merito al decreto " Sblocca.Italia".

(Fonte: ufficio stampa Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR)

L'intervento di Meuccio Berselli oggi alle 15 in Municipio durante il Consiglio Comunale -

Parma, 2 dicembre 2014 –

"Negli ultimi 20 anni la città ha urbanizzato una quantità di suolo abnorme rispetto a quella già urbanizzata nel corso di tutta la sua storia a partire dalla propria fondazione.

A questo aumento a dir poco aggressivo (oltre il 50% in più) non ha corrisposto un adeguato e corretto intervento di compensazione delle infrastrutture necessarie a garantire alla popolazione una mitigazione delle ovvie problematiche idrauliche che ne derivano. Infatti, tra gli interventi più importanti realizzati negli ultimi anni si possono sottolineare, in città, l'impianto di sollevamento di Foce Abbeveratoia in zona Cornocchio (in gestione alla Bonifica) in grado di sollevare 600mila metri cubi di acqua nelle 20 ore della piena; la preziosa cassa di espansione del torrente Parma (gestione AIPO) e la cassa di espansione del canale Naviglio, ampliata in modo provvidenziale proprio a seguito della realizzazione del termovalorizzatore a nord del capoluogo.

Ad una crescita così forte del consumo di suolo, della cementificazione e dell'urbanizzazione sregolata non ha fatto seguito una programmazione contestuale e oculata e una pianificazione corretta delle altre importantissime infrastrutture di supporto; per esempio a seguito della realizzazione del comparto industriale SPIP, tra gli altri, i soggetti attuatori ad oggi non hanno ancora e con grave ritardo completato gli interventi per la messa in sicurezza. Il Consorzio di Bonifica realizzerà il primo stralcio della cassa a servizio del Canale Burla (ben 5 ettari di superficie complessiva), garantendo un miglioramento della sicurezza soprattutto per la zona di località Case Vecchie, purtroppo già troppe volte allagata.

Pur avendo individuato la cassa della Fossetta Alta come priorità impellente dalla provincia, ad oggi non vi sono i finanziamenti per la sistemazione di un canale che ancora compromette seriamente l'abitato di San Polo estendendosi fino all' abitato di Colorno. Con lo sviluppo delle zone Aeroporto Verdi e Fiere di Parma, neanche la cassa del Galasso Maretto ha, ad oggi, trovato una copertura finanziaria. Tralasciando la cassa del Baganza (non per importanza, ma per altrui competenza) occorre sottolineare che la città di Parma, ogni volta che piove copiosamente, ha grave e pericolosa difficoltà di drenaggio visto che l'applicazione del concetto ai più sconosciuto di "invarianza idraulica" non è stato MAI preso in considerazione correttamente da chi si è trovato a coordinare l'opera di urbanizzazione.

Ecco allora che tutta la cittadinanza di Parma deve avere la consapevolezza oggi, 2 DICEMBRE 2014, che occorre indicare una scala di PRIORITÀ che ci conduca al più presto ad una certezza di stanziamento di finanziamenti adeguati per garantire con URGENZA la realizzazione di quelle infrastrutture sopraindicate che ci consentiranno di dare sicurezza e dignità a questa città ferita dall'aggressione urbanistica e con un conto salato pagato da pochi incolpevoli che, soprattutto nel quartiere Montanara e via Po, hanno dovuto giocoforza far fronte ad un fenomeno imprevisto, ma prevedibile.

Questo è lo spirito del Consorzio di Bonifica di Parma, ente che ha firmato e sottoscritto la proposta regionale di Legambiente per una legge seria sul consumo zero di nuovo suolo che ci auguriamo la nuova giunta regionale riprenda in considerazione dopo la sua nomina. Inoltre per primi abbiamo chiesto e lo ribadiamo in questa sede un unico coordinamento di prevenzione che PREVEDA e PROVVEDA in tempo utile per non assistere mai più a balletti di rimpalli. Perché se è vero che un litro di acqua che cade non sta in un bicchiere è anche vero che quel bicchiere ci deve essere e chi lo deve mettere deve farlo in modo adeguato".

Meuccio Berselli direttore generale del Consorzio di Bonifica Parmense

(Fonte: ufficio stampa Consorzio della Bonifica Parmense)

L'assessore alla Città Sostenibile Luigi Rabuffi ha ritirato questa mattina a Comacchio, dove si è svolta la cerimonia di premiazione della 7° edizione dell'iniziativa "Comuni ricicloni dell'Emilia Romagna", il riconoscimento che la città di Piacenza ha ottenuto per la raccolta differenziata della carta -

Piacenza, 27 novembre 2014 -

Unica realtà del territorio provinciale a conquistare un premio quest'anno, con i 152 kg di carta per abitante conferiti, ha infatti conquistato il primo posto nella speciale classifica stilata da Legambiente a livello regionale.
"E' un dato importante – sottolinea l'assessore Rabuffi – che conferma i risultati conseguiti già nella passata edizione di questa simbolica ma significativa competizione, nonché il contributo ricevuto l'anno scorso grazie alla vittoria nelle Cartoniadi promosse dal Consorzio Comieco. Il risultato positivo è motivo di orgoglio, ma dev'essere al contempo uno stimolo a migliorare ulteriormente anche nel riciclo di altre tipologie di rifiuti: al di là dell'aspetto fondamentale di tutela dell'ambiente che deriva da una maggiore attenzione e sensibilità nello smaltimento, vi è infatti l'impegno per una nuova e più consapevole cultura della sostenibilità e dell'ecologia che coinvolge ogni singolo cittadino. Ringrazio quindi i piacentini che hanno permesso al Comune di ricevere oggi questo premio, invitandoli a proseguire lungo questa strada anche in futuro".

L'appuntamento di questa mattina a Comacchio è proseguito con una tavola rotonda sul sistema impiantistico di recupero e smaltimento dei rifiuti in Emilia Romagna, nonché con la presentazione delle migliori esperienze gestionali sul territorio emiliano-romagnolo: dall'applicazione di una tariffazione puntuale al sistema in vigore per favorire la riduzione dei rifiuti nelle aree costiere a vocazione turistica e in ambito ospedaliero, sino alle innovazioni nella filiera di recupero della plastica.
La classifica completa dei Comuni ricicloni è consultabile al seguente indirizzo web:
www.legambiente.emiliaromagna.it/wp-content/uploads/2014/11/COMUNI-RICICLONI-Emilia-Romagna_settima-edizione_web.pdf

(Fonte: ufficio stampa Comune di PIacenza)

Giovedì, 27 Novembre 2014 13:14

Piena del Po, anche gli animali messi a dura prova

A 4,30 metri la Provincia ha chiuso la caccia nelle golene, in questi anni di 'secca' popolatesi di tanti mammiferi: i più piccoli come i ricci, purtroppo, non hanno avuto probabilmente scampo, mentre i caprioli (come dimostrano le foto) si sono inaspettatamente dimostrati esperti nuotatori -

Reggio Emilia, 27 novembre 2014 -

La piena del Po dei giorni scorsi non ha creato solo i ben noti pericoli e disagi agli abitanti dei paesi rivieraschi, ma ha avuto anche un notevole impatto sulla fauna presente nelle golene che, non essendo state allagate per molti anni, si sono via via popolate di volpi, lepri, fagiani, ricci ed altri piccoli mammiferi e addirittura di caprioli. 

Tutti questi animali sono stati sorpresi, in molti casi impreparati, dalla piena e si sono trovati in grave difficoltà. A questo scopo la Provincia di Reggio Emilia, a partire dall'innalzamento del livello del Po oltre i 4,30 metri all'idrometro di Boretto, ha disposto la chiusura della caccia in tutte le aree golenali fino ad una distanza di mezzo chilometro dagli argini maestri, per consentire agli animali selvatici di allontanarsi indisturbati dalle zone allagate. I provvedimenti di chiusura al traffico delle strade arginali sono stati utili anche per diminuire l'afflusso di curiosi che, con la loro presenza, avrebbero disturbato gli animali impedendo a molti di loro di attraversare gli argini e salvarsi.

In alcuni punti però, specialmente in corrispondenza dei centri abitati, la folla di persone che si affacciava sugli argini per osservare la piena, ha purtroppo creato gravi problemi agli animali, come in occasione dello straripamento della cinta "Boschetto", avvenuto in pieno giorno, dietro gli spalti di Guastalla.

"In verità non sappiamo quale sia stato il reale impatto della piena, ma è probabile che sia stato catastrofico per tutti gli animali più piccoli: qualche chance in più l'hanno avuta gli animali più grandi, come lepri e volpi, che hanno una certa autonomia nel nuoto – spiega il comandante della Polizia provinciale, Andrea Gualerzi - Per i caprioli possiamo addirittura sperare che si siano salvati tutti, visto che in questa stagione non ci sono cuccioli e il clima è stato comunque mite: come confermano poi le foto scattate dai nostri agenti in golena a Gualtieri nel giorno del picco della piena, i caprioli si sono inaspettatamente dimostrati esperti nuotatori".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Venerdì, 21 Novembre 2014 17:50

"No Waste": la strategia green di Reggio Emilia

Conferenza e dibattito sul tema "Verso un'economia circolare: rifiuti come opportunità" -

Reggio Emilia, 21 novembre 2014 - di Federico Bonati -

Si è parlato di tutela dell'ambiente e del progetto "No Waste" al Teatro Valli di Reggio Emilia, dove sono stati presentati gli esiti del progetto.
Ad aprire la conferenza è stato il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, che definisce così la propria città in merito al tema ambientale: "Reggio Emilia è una città che ha fatto tantissima strada sul tema dei rifiuti negli ultimi dieci anni. Abbiamo spento un termovalorizzatore, la nostra percentuale di raccolta differenziata si attesta intorno al 60%, ma vogliamo fare sempre meglio". Partner della città emiliana nel progetto, oltre ad Ambiente Italia, Coop Consumatori Nordest e Reggio nel Mondo, è la città di Trento, anch'essa impegnata ad intensificare il proprio impegno per divenire sempre più ecosostenibile, rappresentata per l'occasione da Luisella Codolo e dall'assessore all'ambiente Michelangelo Marchesi.

Ma come nasce il progetto "No Waste"?
Finanziato dalla Commissione Europea, "No Waste" nasce nel 2012 per essere operativo nel triennio 2012-2014, ed è la creazione di una strategia di cooperazione tra il settore del commercio e gli enti pubblici, per assicurare tre livelli di intervento: in primo luogo la riduzione dei rifiuti generati dai beni venduti tramite la grande distribuzione, in secondo luogo il recupero dei rifiuti generati da beni non alimentari invenduti da perte della grande distribuzione e in terzo ed ultimo luogo, il recupero dei rifiuti urbani classificati come riutilizzabili prima che giungano allo smaltimento finale. 

Gli obiettivi che si pone questo progetto "Life" sono, essenzialmente, due: contribuire alla riduzione dei rifiuti generati dal cittadino quando fa la spesa e generati dal supermercato nella sua attività quotidiana e progettare un centro del riuso che recuperi i prodotti non alimentari invenduti della grande distribuzione e i beni dismessi dai cittadini.

La conferenza, moderata da Massimo Cirri del programma Caterpillar di Radio 2, format da sempre attento alle tematiche ambientali, basti pensare all'iniziativa "M'illumino di meno" sul risparmio energetico, è stata divisa in tre tavoli di discussione.
Si sono analizzate le strategie politiche del progetto con l'assessore all'ambiente di Trento Marchesi e con l'assessore alle infrastrutture e ai beni comuni di Reggio Emilia Mirko Tutino, con Giuseppe Bortone, direttore generale Ambiente della Regione Emilia Romagna e con Stefania Betti del Ministero dell'Ambiente. Si è analizzato in seguito il contributo alla riduzione dei rifiuti da parte della grande distribuzione, con esponenti di Coop Consumatori Nordest, IKEA e Ambiente Italia fra gli altri. Infine, si è concluso parlando dell'economia del riuso.

Gli atti pratici del progetto, presentati nella conferenza, riguardano le azioni rivolte ai consumatori e ai supermercati, come la vendita di borse riutilizzabili, prodotti riciclabili, stoviglie compostabili, prodotti e detrsivi sfusi, confezioni e imballaggi a basso impatto ambientale, oltre al riutilizzo di cassette per ortofrutta e bancali. Importante anche la creazione del marchio Spesa Netta, un bollino di qualità e di certificazione ecologica del punto vendita che rimanda agli obiettivi del progetto: scegli, riduci, riusa.

Ed infine la notizia riguardante il centro di riuso. Il Comune di Reggio Emilia e IREN Emilia hanno concordato di sperimentare l'apertura del centro in prossimità di un punto di raccolta dei rifiuti presenti in città. La conferma arriva da Laura Montanari, del Comune di Reggio Emilia, che afferma: "Per il centro di riuso abbiamo già individuato lo spazio nel quale crearlo".
Una bella giornata per Reggio Emilia, che prosegue imperterrita nel suo virtuoso percorso per divenire, sempre di più, città eco-friendly.

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia
Mercoledì, 19 Novembre 2014 16:31

H2R per la mobilità sostenibile

Ecomobilità, in mostra a Rimini Fiera auto ibride ricaricabili dalla prese elettrica con qualche decina di chilometri di autonomia in sola modalità elettrica, elettrico puro e auto a idrogeno -

Parma, 19 novembre 2014 -

A Rimini Fiera oltre 101mila visitatori e più di 500 test drive per la seconda edizione di H2R dimostrando di essere un prodotto chiave per lo sviluppo sostenibile della mobilità.
In mostra auto ibride ricaricabili dalla prese elettrica con qualche decina di chilometri di autonomia in sola modalità elettrica, elettrico puro e auto a idrogeno da vedere e provare.
Volkswagen con la sua gamma bene articolata vede una golf con ben cinque alimentazioni diverse con "Up" integralmente elettrica e la Golf GTE con motore tradizionale ed elettrico, ricaricabile a casa.
Poche e selezionate le auto in mostra, con una nuovissima Ford Mondeo ibrida mossa da un 4 cilindri a benzina di 2 litri e 2 motori elettrici. Presente anche Toyota con la nuova Yaris ibrida da 100 Cv proposta allo stesso prezzo della versione diesel. Marchio di lusso di Toyota anche Lexus era presente con la proposta NX per il suo suv di 4 metri e mezzo. Porsche esponeva la 919 auto da competizione elettrica la cui versione stradale vanta quasi 900 Cv.

- Guarda il video in fondo alla pagina -

(in collaborazione con www.videomotori.eu)

919 porsche

Pubblicato in Motori Emilia
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