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Ai candidati a sindaco del territorio: le proposte delle imprese per il rilancio dell’economia modenese  -

 

Modena, 11 aprile 2014 -

 

“La priorità è ridare slancio e nuova competitività al territorio modenese, oggi in affanno. Dal canto nostro come imprenditori ce la stiamo mettendo tutta. Ma occorre anche il fondamentale sostegno della politica”. È questo il messaggio che le Associazioni modenesi aderenti a Rete Imprese ItaliaConfesercenti, Ascom-Confcommercio Fam, CNA, e Lapam-Confartigianato - rivolgono ai candidati a sindaco in occasione delle Elezioni Amministrative 2014. Un messaggio focalizzato sì sui problemi e le criticità vissute da tutti i settori produttivi del territorio, capoluogo in testa, ma che vuol essere un contributo costruttivo, in termini di valutazioni e proposte ai futuri amministratori. 

 

“Valutazioni e proposte quelle delle imprese – esordisce Massimo Silingardi, Presidente di Confesercenti e attuale portavoce di Rete Imprese Italia per Modena - che, non possono prescindere dallo scenario economico nazionale le cui pesanti ripercussioni, continuano a manifestarsi e ad aggravarsi anche nella nostra provincia, in tutti i settori, con la disoccupazione, intorno all’8% e la domanda interna ferma.. Senza contare inoltre, il combinarsi degli effetti negativi di sisma e alluvione: che determinano ancora oggi e per chissà quanto tempo, strascichi pesanti sulla vita di imprese e famiglie rendendo il futuro oltremodo incerto. Sono molte le imprese che hanno compiuto sforzi enormi, malgrado le difficoltà pur di andare avanti. Nonostante le difficoltà finanziarie e di accesso al credito, dovendo fare i conti con procedure complicate, la burocrazia…ma la ripresa stenta a decollare Se la recessione risulta ‘tecnicamente’ finita, restano enormi problemi in ambito locale: il ripristino del PIL perduto richiederà anni così come la ricostruzione dell'indotto produttivo e occupazionale. In alcuni settori del commercio tradizionale la perdita di attività e quindi di occupati saranno da considerarsi definitive. Situazione che nel complesso lascia intravedere il rischio di ripercussioni anche, sulla tenuta sociale del territorio. per questo c’è la necessità di agire, di ridisegnare il welfare locale, intervenire su burocrazia, semplificazione e riduzione della tassazione locale. Ma occorre anzitutto Incentivare e sostenere le imprese e riportare il confronto sul ruolo economico e sociale svolto dalla MPMI (Micro, Piccola e Media Impresa) modenese”.

 

“E' risaputo che imposizione fiscale e burocrazia sono per le MPMI ormai a livelli insostenibili – spiega Umberto Venturi, Presidente di CNA Modenaper questo  le scelte, da parte delle Amministrazioni locali vanno riviste. In primo luogo riteniamo che occorra con determinazione progettare e programmare, forme di esternalizzazione, di sussidiarietà, di integrazione con partner privati nelle modalità di erogazione dei servizi pubblici. Come dimostrano esperienze condotte in alcuni territori, si possono realizzare importanti economie e processi di modernizzazione. La semplificazione amministrativa inoltre deve diventare una priorità per la Pubblica Amministrazione. Così come è necessario ripensare alla funzionalità degli sportelli unici, che non hanno ancora dato i risultati sperati. Da considerare anche le opportunità che potrebbero derivare dalla fusione tra i comuni a partire da minori spese e maggiori risorse per comunità locali e imprese”. Ma è sull'imposizione fiscale che si concentra Venturi: “Gli immobili di proprietà delle imprese ove si svolge attività lavorativa debbano essere esclusi dall'IMU o da altre imposizioni patrimoniali, perché già sottoposti a tassazione sul reddito d'impresa. Discorso analogo per la TASI, che graverà sia sul possessore che sull'utilizzatore dell'immobile. Il suo effetto combinato con l'IMU darà luogo all'ennesimo incremento della tassazione. Chiediamo ai Comuni la non applicazione della TASI sui beni strumentali d'impresa come ha fatto il Comune di Modena. Quanto alla 

 

TARI riteniamo non più rimandabile un confronto con le Amministrazioni. C'è l'esigenza di rivedere i meccanismi che determinano la tariffa per alcune categorie ingiustamente gravate. Siamo quindi disponibili ad affiancare i comuni in un percorso di risistemazione e riordino dell'intera materia con proposte, ed assunzioni di responsabilità”.

 

“La MPMI commerciale, ha risentito pesantemente della crisi: calo degli occupati, mancanza di liquidità, difficoltà di accesso al credito, forte flessione delle vendite, con la recessione che sta influenzando profondamente i consumi. Non è più possibile pensare al commercio in una ottica di ulteriore espansione – spiega Giorgio Vecchi vice presidente provinciale di Ascom-Confcommercio Fam - occorre imboccare la strada della qualificazione dell’esistente. Guardando allo sviluppo e alla valorizzazione dei centri storici non si potrà più prescindere dall’efficacia dell'integrazione tra funzioni commerciali e intrattenimento; dall’importanza di azioni volte alla riqualificazione urbana; dalla necessità di forme di gestione unitaria pubblico/privata degli interventi di valorizzazione. Sarà poi indispensabile focalizzare l’attenzione sugli aspetti di natura promozionale, distinguendo promozione commerciale da quella tout-court del centro. C'è poi il tema dell'accessibilità ai centri storici, per le imprese come pure per i consumatori: il trasporto pubblico è da migliorare, ma occorrono anche parcheggi auto in numero adeguato. Occorre, poi destinare risorse finalizzate al sostengo del commercio nelle zone periferiche per migliorarne l’offerta e prevenire forme di degrado urbano”. Altro aspetto su cui interviene Vecchi, il turismo, “Un settore, che potrebbe avere buoni margini di crescita economica per il territorio. Sarà opportuno ripensare città e territorio in chiave turistica, sviluppando piani di promozione e comunicazione adeguati. Questo comporterà anche la messa in campo di politiche di marketing, tese a delineare in modo chiaro e riconoscibile l’identità del prodotto modenese. Occorre poi investire in percorsi formativi e sostenere la crescita competitiva delle imprese.. Ma prima di tutto sarà fondamentale l'impegno da parte dei Comuni ad abolire la tassa di soggiorno”. 

 

Il manifatturiero è il tema su cui focalizza l’attenzione Erio Luigi Munari, Presidente provinciale di Lapam-Confartigianato: “La crisi dei mercati globali ha messo in ginocchio l’industria manifatturiera locale. Terremoto e alluvione hanno poi ulteriormente aggravato la situazione. Un territorio come quello Modenese non può però stare alla finestra e guardare cosa succede sperando che le cose migliorino. Il patrimonio di conoscenza, la specializzazione, i distretti, le reti, l’export, la formazione, la ricerca, sono elementi ancora fortemente, territoriali. Ed è qui, sul territorio, insieme alle imprese manifatturiere che si riesce a creare quel terreno fertile su cui si basa la competitività modenese. I sindaci non possono ignorare l’importanza di questi fattori. La situazione attuale non ci concede più ritardi o rinvii. Dobbiamo essere consapevoli dell’importanza del manifatturiero quale fattore di crescita, sviluppo, ricchezza”. Elementi questi cruciali  anche in tema di sicurezza e legalità, “Da affrontare in una visione integrata: dal presidio del territorio, al recupero delle aree urbane degradate, all'affermazione delle condizioni di vivibilità. Rispetto al presidio del territorio e all'attività di investigazione e contrasto alla criminalità riteniamo debba essere lo Stato a garantire la sicurezza dei cittadini. Necessario quindi un rafforzamento degli organici di polizia e magistratura soprattutto nel contrasto della criminalità organizzata. Occorre inoltre procedere all'adeguamento agli standard regionali degli organici delle polizie municipali in tutti i comuni, proseguendo al contempo sulla strada della formazione di corpi intercomunali nei territori. Quanto all'abusivismo riteniamo che le Amministrazioni debbono porsi a difesa della legalità e della trasparenza, attivando attraverso la Polizia Municipale tutti i controlli necessari per legittimare il regolare esercizio delle attività, segnalando alla Guardia di finanza i casi in cui si produce illegittimamente reddito.

 

“Come abbiamo già saputo fare in passato, occorre unire le forze per ridare competitività al nostro territorio – conclude Silingardi – e in questo il ruolo della politica è fondamentale. Le prossime elezioni amministrative sono una tappa importante per la collettività modenese sia nel processo di rinnovamento degli organi elettivi, che nella programmazione delle scelte politiche future. Chi andrà a rappresentare i cittadini e le imprese, dovrà assumersi la responsabilità di dare il proprio contributo affinché si ripristinino le condizioni per ricostruire quel benessere basato su rispetto delle regole, attenzione al sociale e grande capacità imprenditoriale che hanno contribuito alla crescita del nostro territorio. La buona politica, e non le sterili contrapposizioni, risulta indispensabile per qualsiasi progetto di crescita sano, stabile e rispettoso delle persona. Rete Imprese Italia vuole continuare ad essere interlocutore attivo e propositivo con le Istituzioni comunali e con chi sarà chiamato a rappresentarle, portando all'attenzione del dibattito pubblico tutto il valore della propria rappresentanza e delle proprie idee.

 

(fonte: ufficio stampa Rete Imprese Modena)

 

Martedì 15 aprile in via Maiella saranno illustrati nel dettaglio i programmi Horizon 2020 e COSME - 

 

Reggio Emilia, 11 aprile 2014 -

Da quest’anno, le PMI possono accedere alle linee di finanziamento agevolato previste dai nuovi Fondi Europei con i programmi Horizon 2020 e COSME, che offrono opportunità di sostegno agli investimenti in innovazione, ricerca e internazionalizzazione. La Comunità Europea ha infatti destinato all’ Italia 32,2 miliardi di Euro che verranno ripartiti in tre rami di intervento principali l’eccellenza scientifica, la competitività industriale e le sfide sociali. 

 

Industrie Emiliane Unite, il raggruppamento di CNA per le imprese industriali, organizza per martedì 15 Aprile dalle 18 alle 20.30 presso la sede provinciale CNA in via Maiella 4 a Reggio Emilia, un incontro destinato a fare luce sulla programmazione Europea, sull’utilizzo dei Fondi Strutturali 2014-2020 e sui partenariati Università e impresa per sostenere la ricerca e la commercializzazione del prodotto/ servizio, entrando nel dettaglio delle azioni maggiormente interessanti per le PMI e alla base del business futuro.

 

Dopo l’apertura dei lavori da parte di Carlo Intermite Presidente Industrie Emiliane Unite, seguiranno gli interventi della Dott.ssa Rita Malavasi, Direttore CNA Servizio Estero e della Dott.ssa Barbara Rebecchi, Ufficio Ricerca e relazioni internazionali Università di Modena e Reggio.

 

“Per continuare a stare sul mercato – spiega il Presidente Carlo Intermite - ed essere competitivi anche le piccole e medie imprese hanno sempre più bisogno di puntare su innovazione e internazionalizzazione. Accedere ai finanziamenti europei può rappresentare un’opportunità di sviluppo, rafforzando la capacità innovativa delle nostre eccellenze e aumentando l’innovazione di processo e prodotto. Non sempre è semplice entrare nel dettaglio dei singoli programmi, ecco perché CNA mette a disposizione un team di esperti che possano rendere concrete le possibilità di ottenere i finanziamenti stanziati e di avere comunque le informazioni necessarie”. 

 

Al termine del seminario avrà inizio la parte riservata ai soli componenti l’assemblea dei soci di Industrie Emiliane Unite per il rinnovo degli organi dirigenti.

 

Per adesioni Rif. Fosca Bonaretti, Tel. 0522 356350 Fax 0522 356351, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure Ughetta Fabris, Tel. 0522 356366, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

 (Fonte: ufficio stampa CNA RE)

 

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Giovedì, 10 Aprile 2014 17:13

Parma - Alla scoperta di nuovi mercati

 

Unioncamere e Camere di commercio dell’Emilia-Romagna per l’internazionalizzazione. Workshop sull’India lunedì 14 aprile a Parma -

 

Parma, 10 aprile 2014 -

Puntare sull’internazionalizzazione è una esigenza strategica e indifferibile per le imprese. I dati sulle esportazioni dimostrano come chi riesce a sviluppare affari sui mercati esteri registra performance superiori alla media. Di fronte a mercato interno sempre più asfittico, la Per sostenere le imprese in questo impegno di trovare nuovi spazi, l’Unione regionale e il sistema camerale dell’Emilia-Romagna organizzano un ciclo di seminari territoriali gratuiti volti ad approfondire la conoscenza di nuovi mercati strategici che offrono opportunità di investimento e business. Si tratta di giornate di formazione gratuite curate da esperti che analizzeranno le opportunità dei Paesi e le problematiche societarie, doganali, fiscali, logistiche, commerciali legate alla gestione delle iniziative imprenditoriali. 

Dopo Emirati Arabi-Qatar e Marocco, il terzo appuntamento in collaborazione con la Camera di commercio di Parma in programma lunedì 14 aprile alle ore 9,30 nella sede dell’ente - in via Verdi, 2- è dedicato all’India, mercato che, nonostante il rallentamento della crescita nell’ultimo biennio, presenta significative potenzialità, anche se non privo di una certa complessità. L’Italia è il quarto partner commerciale dell’India tra i Paesi Ue. 

Mentre nella maggior parte delle economie di storica industrializzazione la domanda è ormai stagnante, i consumi indiani continuano a crescere, trainati dal sensibile dinamismo della “aspiring middle class”, il cui reddito medio è in costante aumento. 

Grazie inoltre ad un tasso di alfabetizzazione del 74% è possibile reperire manodopera qualificata e che conosce la lingua inglese, motivo principale per cui in India si è sviluppata una fiorente industria di outsourcing di servizi.

Interverranno Claudio Maffioletti, general manager della Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry, Giorgio Traietti di Sace e Pierlugi Venturini di Simest. 

Per partecipare è necessario inviare la scheda di iscrizione reperibile sul sito della Camera di commercio di Parma (www.pr.camcom.it). 

Per informazioni: tel.0521 210203/210280; e-mail:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Unioncamere Emilia-Romagna e-mail:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Nella giornata del 14 aprile le imprese interessate possono richiedere un colloquio con il referente del Desk a Mumbai, Satish Kumar, per l’approfondimento di tematiche specifiche che riguardino l’approccio al mercato indiano o lo sviluppo di un business con il Paese. 

I colloqui individuali hanno la durata di circa 30 minuti ciascuno e si svolgono in inglese. 

 

 

(Fonte: Ufficio Stampa Unioncamere Emilia-Romagna)

 

Il Gruppo bancario struttura due nuove linee di credito per un totale di 50 milioni di euro a supporto del gruppo internazionale leader mondiale nei settori delle macchine per ceramics, packaging, food e plastics -

 

Parma, 9 aprile 2014 –

Ha il cuore a Imola e un giro d’affari che arriva fino in Cina, passando dall’India e da oltre 80 Paesi del globo. E’ Sacmi, gruppo internazionale leader nei settori delle macchine per ceramics, closures, beverage, food e plastics, grazie all'applicazione di tecnologie innovative, al forte posizionamento sul mercato mondiale e alla ricerca continua di alti standard qualitativi e servizio al cliente. Tutte caratteristiche che hanno contribuito alla conferma del sostegno da parte di UniCredit che ha concesso all’azienda un nuovo finanziamento da 50 milioni di euro.

 

E’ stato infatti siglato nei giorni scorsi un accordo tra Sacmi e UniCredit per la concessione di un “pacchetto di finanziamento”, composto da due linee di credito per un totale di 50 milioni di euro. Obiettivo: sostituire un precedente credito - già parzialmente rimborsato – e concedere nuova liquidità a supporto delle strategie di crescita della società che è presente in 26 Paesi con oltre 70 società (stabilimenti, aziende di distribuzione e di servizio) che fanno capo alla Sacmi Imola.

Una presenza capillare che spiega come l'89% del fatturato del Gruppo sia legato all'export che raggiunge più di 80 Paesi. Il Gruppo Sacmi è infatti  in grado di assicurare in tutto il mondo assistenza e servizi efficienti grazie ad un Global Network che offre ai clienti un servizio rapido, efficace e diretto in qualsiasi continente

Questa operazione, realizzata dalla struttura di Corporate Centro Nord della banca, vede agire UniCredit in qualità di organizzatore e sottoscrittore unico che consolida il rapporto con un player solido e affidabile quale Sacmi. Quest’ultimo “Rappresenta – spiega Elena Goitini, Responsabile Area Commerciale Bologna di UniCredit - un esempio concreto di eccellenza in ambito industriale ed economico; e la conferma che un business di successo non può prescindere dalle linee conduttrici dell’innovazione e dell’internazionalizzazione. Quella di Sacmi è una storia imprenditoriale di successo contraddistinta da un dinamismo che UniCredit intende assecondare e accompagnare nel suo percorso di crescita, prova tangibile dell’impegno del Gruppo nel supportare le eccellenze italiane”.

 

“La presenza internazionale del nostro Gruppo e le esigenze che da questa originano – spiega Paolo Billi, Direttore Finanziario del Gruppo Sacmi e Investor Relator – ci ha fatto “incontrare” sempre più spesso il Gruppo UniCredit con il quale si è sviluppato un rapporto proficuo e di soddisfazione che intendiamo consolidare in futuro. Il finanziamento appena concluso rappresenta un passo di un cammino che ci auguriamo di fare insieme”.

 

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

 

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Ieri il primo dei tre appuntamenti con gli esperti dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili per illustrare i vari aspetti dell’avvio di attività imprenditoriali -

 

Reggio Emilia, 9 aprile 2014 -

Dopo il successo dello scorso anno, ritorna il ciclo di incontri dedicati ad approfondire tutti gli elementi legati all’avvio di un’attività d'impresa, promosso dai Centri per l'Impiego della Provincia di Reggio Emilia, in collaborazione con l'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Reggio Emilia. Tre gli appuntamenti: il primo si è svolto ieri alle 16, gli altri sono in programma martedì 15 e martedì 22 aprile.

La collaborazione avviata lo scorso anno tra Centri per l'Impiego di Reggio Emilia e l’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Reggio Emilia si è consolidata per dare riposte ad una richiesta sempre maggiore di risorse per contrastare la crisi che continua ad infierire sulla nostra economia.

Nel corso degli incontri verrà fornita ai partecipanti una presentazione analitica, con il supporto di slides e materiale scientifico, dei vari elementi caratterizzanti la costituzione e la gestione dell’azienda, fornendo la massima panoramica tra le diverse opzioni possibili, dalla ditta individuale alla società. Si tratta di un ciclo di approfondimenti dedicati a chi, come gli utenti dello Sportello Autoimprenditoria della Provincia, è interessato all’avvio di una propria attività imprenditoriale.

Lo sportello, che è operativo presso i Centri per l'Impiego di Reggio Emilia e Montecchio, offre infatti consulenza e accompagnamento a tutti coloro che desiderano analizzare motivazioni, obiettivi e fattibilità di un'attività d'impresa.

Dato il numero di posti limitato, per partecipare e verificare la disponibilità inviare mail di richiesta al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 


(fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

"Forum Brasile – Le opportunità di business per le Pmi" incontro che si svolgerà a Palazzo Soragna il 15 aprile a partire dalle ore 9 -

 

Parma, 8 aprile 2014 -

E’ il quinto Paese più popoloso al mondo, ha un PIL in crescita e un trend di sviluppo che continua a interessare le economie avanzate. E’ il Brasile e può costituire un’opportunità per le imprese del territorio. E’ per questo che UniCredit e l’Unione Parmense degli Industriali hanno organizzato l’incontro “Forum Brasile – Le opportunità di business per le Pmi” che si svolgerà a Palazzo Soragna il 15 aprile a partire dalle ore 9.L’iniziativa si propone di illustrare le opportunità che offre il Paese verde-oro agli imprenditori interessati a sviluppare la propria attività oltre confine, oltre a facilitare l’ingresso delle aziende locali nel mercato brasiliano per lo sviluppo di rapporti commerciali. L’incontro si aprirà con i saluti e l’introduzione di Cesare Azzali, Direttore Unione Parmense Industriali e di Fabrizio Simonini, Responsabile Area Commerciale Parma UniCredit; Luciano Mario Bencivinni, Political Risk & Country Analysis UniCredit, presenterà lo scenario politico e economico del Paese sudamericano. Prenderà poi la parola, per un approfondimento sul tema “Il Mercato Brasile: il contesto operativo per le imprese”, Renzo Regini, Responsabile dell’UniCredit Office San Paolo del Brasile. Giacomo Guarnera, dello Studio legale Guarnera Advogados, presenterà quindi la sua relazione sul tema “L’impatto fiscale sul business e accorgimenti legali nelle strategie di internazionalizzazione. In chiusura Federico Canuti, Partner Pop Consulting, si soffermerà sulle “opportunità in Brasile per l’industria alimentare”.

 In allegato la locandina scaricabile con il programma 

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

 

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Giovedì 10 aprile (ore 20.30) se ne parla presso la sede provinciale CNA -

 

Modena, 8 aprile 2014 -

Il passaggio d’impresa è un processo complicato, soprattutto nelle piccole imprese e in particolare in quelle familiari: i motivi di conflitto possono essere numerosi e ostacolare il processo, al punto da metterne in pericolo la sopravvivenza.

Confrontarsi sulle esperienze altrui, esaminare le difficoltà dei colleghi può essere un modo positivo per affrontare e superare gli ostacoli al passaggio generazionale che si sta affrontando. Per questo motivo CNA Giovani Imprenditori e Industria Italia CNA hanno deciso di organizzare un momento di confronto aperto al pubblico.

L’appuntamento è fissato per giovedì 10 aprile, a partire dalle 20.30, presso la sala Arcelli della sede provinciale CNA (via Malavolti 27, Modena).

L’obiettivo della serata è dare vita a un dibattito sincero e stimolante grazie alla presenza di imprenditori protagonisti di passaggi generazionali, coi quali sarà possibile esaminare in modo propositivo i diversi aspetti legati alla trasmissione di impresa.

Saranno presenti Roberta Pirronello dell’impresa alimentare “Il Mallo” di Maranello, Loris Ballotta per Zaba Impianti di Spilamberto, Fermo Ferrari per Milkyway di Spilamberto, Valdis Borghi per Modelleria Arcadia di Modena, e Giorgio Carretti per Bellwood di Carpi, a confronto in un dibattito moderato dal giornalista Ermes Ferrari

La serata si terminerà con una degustazione offerta da Il Mallo e dal Forno di Levizzano.

 

(Fonte: L’Ufficio Stampa CNA Modena)

 

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Antonella Borghi, CNA: “Ritardi normativi sulla qualifica, ribassi ingiustificati e concorrenza sleale rendono molto difficile tutelare imprese e professionisti di questo settore”

 

Reggio Emilia, 2 aprile 2014 –

Tutelare la figura del restauratore di beni culturali, delle professionalità e delle competenze di questi professionisti e delle loro imprese, è sempre più difficile anche per CNA, in un Paese come l’Italia, che è il fanalino di coda in Europa per percentuale di spesa pubblica destinata alla cultura (1,1% a fronte del 2,2% dell’Ue a 27) e al penultimo posto, seguita solo dalla Grecia, per percentuale di spesa in istruzione (l’8,5% a fronte del 10,9% dell’Ue a 27)”. È l’allarme lanciato da Antonella Borghi, presidente provinciale di CNA Artistico e Tradizionale, che riporta i dati di uno studio pubblicato da Eurostat nel 2013. 

 

Nonostante, la Regione Emilia-Romagna abbia varato in tempi record il Piano delle Opere Pubbliche per la riparazione e il ripristino delle opere pubbliche, dei beni culturali e dell’edilizia scolastica e universitaria danneggiati dal terremoto del maggio 2012, “siamo ben lungi dallo stare tranquilli” sottolinea la Presidente Borghi, poiché “tra ritardi normativi nella definizione della qualifica, ribassi ingiustificati nei lavori e concorrenza sleale (non dimentichiamo che ci sono situazioni locali nelle quali, invocando l’emergenza ordinaria della carenza di fondi, vengono istituiti protocolli di utilizzo ordinario del volontariato per opere di manutenzione di beni tutelati in evidente contraddizione con intere sezioni del Codice degli Appalti e le altre normative vigenti), stiamo di fatto assistendo impotenti all’agonia di un settore e alla estinzione di una categoria di imprese e professionisti, i restauratori dei beni culturali”. 

 

Il rischio per le imprese di restauro è quello di vedersi strozzati dai grandi committenti che dopo aver ottenuto una commessa subappaltano la quasi totalità dei lavori per via dell’assenza di competenze specialistiche interne. Proprio per questo motivo la CNA ha attuato diversi interventi ottenendo in primis la possibilità di registrare le imprese del restauro nella Lista di merito della Regione, una sorta di marchio di qualità di cui finora potevano fregiarsi solo imprese edili e che di fatto costituisce una banca dati di imprese accreditate dalla Regione a cui le stazioni appaltanti, i Comuni, i committenti, i professionisti ed i cittadini potranno attingere per affidare incarichi alle imprese. 

 

“L’auspicio – conclude Antonella Borghi - è quello di vedere realizzato un effettivo coinvolgimento delle Associazioni e delle imprese locali negli interventi di restauro, poiché questo si configurerebbe come un’attività di elevato livello specialistico ed al tempo stesso porterebbe un aiuto concreto a realtà professionali localizzate nel cratere sismico oltre che ad altre dislocate nelle province coinvolte”.

 

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

 

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Al via le domande. Contributi da 3.000 fino a 30.000 euro per le aggregazioni -

 

Reggio Emilia, 2 aprile 2014 -

 

Aumentano del 20% le risorse che la Camera di Commercio mette a disposizione delle imprese reggiane per la partecipazione a manifestazioni fieristiche internazionali in Italia e all’estero.

I contributi resi disponibili dall’Ente camerale (ed ai quali si può accedere presentando domanda dal 31 marzo al 30 aprile), infatti, passano dai 500.000 euro del 2013 a 600.000 euro.

“L’obiettivo di questo investimento in ulteriore rialzo – afferma il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – è quello di rafforzare la presenza delle imprese reggiane su quei mercati internazionali che nel 2013 hanno generato 8 miliardi e 600 milioni di valore per la nostra economia, facendo segnare un + 1,8% che è nettamente in controtendenza rispetto ad un valore complessivo della produzione che è invece diminuito del 3,45%”.

“Questo favorevole andamento – sottolinea Landi – va sostenuto non solo per la sua decisiva influenza sulla capacità di tenuta e di ripresa del nostro tessuto imprenditoriale, ma a maggior ragione di fronte ad un approccio all’internazionalizzazione che deve progressivamente interessare una più ampia platea di imprese reggiane”. 

“I primi risultati di questo cammino, che stiamo accompagnando con precise azioni di informazione e formazione rivolte, in particolare, alle imprese di piccole e medie dimensioni – spiega Landi – si sono già misurati sia in termini di partecipazione numerica agli incontri con i desk camerali presenti all’estero (all’ultimo, riguardante il mercato russo, si è formata anche una “lista d’attesa”) e ai confronti con gli operatori commerciali di altri Paesi, sia sul versante della tipologia d’imprese interessate, con una presenza sempre più ampia di aziende di dimensioni relativamente ridotte, ma in grado di proporre prodotti altamente competitivi sui mercati internazionali”.

“I contributi destinati al rafforzamento della partecipazione delle nostre imprese a fiere e rassegne internazionali – prosegue Landi – rientrano, peraltro, in un più ampio impegno della Camera di Commercio a sostegno dell’internazionalizzazione e dell’innovazione, che è uno dei fattori più importanti per accrescere quella competitività che sta consentendo al sistema produttivo reggiano di entrare anche in nuovi mercati continentali ed extraeuropei”.

Il contributo messo a disposizione dalla Camera di Commercio – che si aggiunge agli investimenti per la partecipazione diretta dell’ente camerale a fiere, missioni, iniziative promozionali e informative – riguarda sia singole imprese che consorzi di imprese, ed è destinato a sostenere diverse tipologie di interventi atti alla promozione degli scambi commerciali con l’estero.

Le richieste di contributo (valore minimo 3.000 euro per fiere internazionali in Italia, massimo 30.000 euro per la partecipazione delle imprese in forma aggregata) debbono pervenire alla Camera di Commercio dal 31 marzo al 30 aprile 2014 tramite raccomandata o posta elettronica certificata; la data di spedizione della domanda, così come la partecipazione in forma aggregata, rappresenterà uno dei criteri di precedenza per la formazione della graduatoria.

Il bando con le modalità di accesso ai contributi è disponibile su www.re.camcom.gov.it

 

 

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

 

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L' assessore regionale alle attività Gian Carlo Muzzarelli: "Questo provvedimento, un fondo per finanziare i mestieri guarda oltre la crisi e punta a sostenere le piccole e medie imprese" -

Bologna, 27 marzo 2014 -

Al via il Fondo StartER, a disposizione delle pmi emiliano romagnole di recente costituzione. Si tratta di un nuovo Fondo di finanza agevolata per il sostegno agli investimenti che dispone di un plafond iniziale di risorse pari a 8 milioni e 710 mila euro, di cui 6 milioni e 968mila euro messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna tramite risorse Por Fesr  e 1 milione e 742 mila euro reso disponibile dalle banche.
I finanziamenti sono rivolti al sostegno di investimenti delle Pmi (compresi consorzi, società consortili e società cooperative) costituite successivamente al 1 gennaio 2011 che hanno sede legale e/o operativa in Emilia-Romagna, e che realizzino gli interventi sul  territorio regionale. A gestire i finanziamenti sarà un’Ati tra i consorzi fidi regionali Unifidi e Fidindustria.
Le imprese potranno presentare domanda esclusivamente on line sul sito ufficiale www.fondostarter.eu, a partire da venerdì 4 aprile, alle ore 10 e fino ad esaurimento risorse.
«Questo provvedimento, un fondo per finanziare i mestieri guarda – ha evidenziato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli -  oltre la crisi e punta a sostenere anche le piccole e medie imprese. È uno stimolo all’economia emiliano romagnola per incentivare la voglia di intraprendere sostenendo concretamente  l’opportunità di accedere al credito».
La durata massima dei finanziamenti è fissata in 7 anni. Il finanziamento concesso dal fondo riguarderà l’85% dell’investimento. Del finanziamento l’80% sarà a  tasso zero (sulla quota di provvista pubblica) e il 20% pari all’Euribor a 3 mesi maggiorato di 5 punti percentuali (provvista privata). Risultato per l’impresa, un tasso d’interesse effettivo sul finanziamento concesso inferiore al 2%. L’entità minima e massima dei finanziamenti varia dai 25 mila euro ai 300 mila euro.
Sono considerate ammissibili le seguenti tipologie di spese: interventi su immobili strumentali quali costruzione, acquisizione, ampliamento e/o ristrutturazione; è finanziabile anche l’acquisto di terreni nel limite del 10% del progetto; acquisizione di macchinari, impianti e attrezzature; acquisizione di brevetti, licenze, marchi, avviamento; consulenze tecniche e/o specialistiche; spese del personale adibito al progetto nel limite del 30% del progetto; spese per materiali/scorte solo se capitalizzate; spese per la produzione della documentazione tecnica necessaria per la presentazione della domanda.
Possono fare ricorso al fondo le piccole e medie imprese operanti – in base alla classificazione delle attività economiche Ateco 2007 – nei settori dell’industria, dell’artigianato e dei servizi alla persona aventi localizzazione produttiva in Emilia-Romagna. Gli interventi previsti, per essere ammessi all’agevolazione, dovranno essere realizzati sul territorio regionale. Le spese oggetto dell’investimento per le quali viene richiesto il finanziamento agevolato devono essere sostenute a partire dal 1° gennaio 2013 e gli interventi dovranno essere conclusi entro un anno dalla data di concessione dell’agevolazione.

 

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

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