Sabato, 18 Gennaio 2025 16:37

Bergoglio finito? Attenzione al conclave: che sia valido, con cardinali pre-2013, altrimenti uscirà un altro antipapa In evidenza

Scritto da Andrea Caldart

Di Andrea Cionci (Quotidianoweb.it) Roma, 18 gennaio 2025 - Minima contusione, massimi titoloni dei giornali mainstream.

Secondo l’attendibilissima Sala stampa vaticana, l’antipapa Francesco sarebbe caduto un paio di giorni fa nel suo appartamento e si sarebbe procurato una leggera contusione, tale da fargli immobilizzare il braccio con un fazzoletto al collo. 

Tutto può essere, ma lo sproporzionato risalto mediatico fornito a questo insignificante incidente domestico, vero o presunto che sia, sembra suggerire l’idea secondo cui “il buon papa Francesco sente che non ce la fa più, non sta bene e ha deciso di dimettersi, come già fece Benedetto XVI”.

Forse non a caso il Catholic Sat si chiede, già nei titoli: “Quali sono le vere condizioni del Papa? In che modo le cadute possono influire sui compiti e i doveri?". Ancora più ammiccante il titolo della Franca Gian-assoldati su Il Messaggero: “Papa Francesco come sta davvero? Le condizioni dopo la seconda caduta in casa (e il braccio slogato)”.

La scoperta della Declaratio come “decisio”, cioè decreto penale su scisma, usurpazione e sede impedita https://www.youtube.com/watch?v=7IbUs-K5KjY&t=426s non lascia più scampo all’antipapa, tuttavia, che Bergoglio sia pronto a fare le valigie resta comunque un’impressione, dovuta al fatto che pare essere sempre più strangolato da una sorta di chiesa burocratico-istituzionale che gli impedisce da due anni e mezzo di celebrare messa. Durante la consacrazione (illecita) del neo-pseudo-vescovo Tarantini Baccari di pochi giorni fa https://www.youtube.com/watch?v=W_jM91ZBTBM&t=631s non gli hanno consentito nemmeno di indossare il solito piviale con mitria. Nella la messa, officiata dallo pseudo-cardinale Reina, non hanno nemmeno letto la bolla di nomina di Tarantelli.

Ormai si è capito chiaramente che Francesco vorrebbe, ma non può celebrare la messa: questo è testimoniato dalle maldestre operazioni di camuffamento, portate avanti da Vatican News, con la complicità delle principali testate mainstream: continuano a ripetere che “Papa Francesco ha celebrato la messa”, ignorando che ormai la gente ha capito che se c’è il piviale, Bergoglio non celebra e non concelebra.

È uno scontro epocale fra celebro-lesi (quelli che non possono celebrare) e cerebro-lesi, quelli che non capiscono, o che pensano che i lettori non capiscano.

Chissà: forse il fatale annuncio delle dimissioni dal “ministero” (senza specificare se munus o ministerium) potrebbe anche essere dato da Bergoglio domenica 19 da Fabio Fazio?

In ogni caso, ciò che conta per la sopravvivenza della Chiesa cattolica e, per indotto, anche dell’intero Occidente, è che il prossimo conclave sia autentico, comprendente unicamente veri cardinali di nomina pre 2013, privi di sanzioni canoniche.

Qualora dovesse entrarvi anche un solo cardinale di nomina antipapale, quindi invalido, sarebbe nullo l’intero conclave, ancora una volta, e si ritornerebbe sulla giostra, con un altro antipapa.

Ecco l’articolo chiave della costituzione Universi Dominici Gregis:

33. “Il diritto di eleggere il Romano Pontefice spetta unicamente ai Cardinali di Santa Romana Chiesa, ad eccezione di quelli che, prima del giorno della morte del Sommo Pontefice o del giorno in cui la Sede Apostolica resti vacante, abbiano già compiuto l'80° anno di età. Il numero massimo di Cardinali elettori non deve superare i centoventi. È assolutamente escluso il diritto di elezione attiva da parte di qualsiasi altra dignità ecclesiastica o l'intervento di potestà laica di qualsivoglia grado o ordine”.

Il Papato è una monarchia, ma a differenza delle monarchie laiche, dove la successione avviene per via biologico-dinastica, i Vicari di Cristo legittimi sono quelli eletti da un legittimo conclave. Solo allora, in ottica di fede, Dio concede il munus petrino, il “dono”, la missione, l’investitura che garantisce al Pontefice l’infallibilità nel magistero straordinario (definizione di dogmi, canonizzazioni etc.) e la specialissima assistenza dello Spirito Santo nel magistero ordinario, cioè l’insegnamento in materia di costumi, morale e dottrina.

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