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Difesa: accordo tra Italia, Giappone e Regno Unito per il caccia di nuova generazione In evidenza

Scritto da Eva Bergamo

Di Eva Bergamo Roma, 27 dicembre 2024 - Il mese di dicembre segna l'accordo storico tra il nostro Paese, il Giappone e il Regno Unito nel settore dell'aeronautica per la difesa. Leonardo S.p.A., Japan Aircraft Industrial Enhancement (Jaiec) del gruppo Mitsubishi e Bae Systems hanno infatti deciso di unire le forze industriali per sviluppare un nuovo caccia da combattimento.

Il velivolo si chiamerà Tempest, sarà pilotabile anche da remoto (come i droni) e dovrebbe entrare in servizio nel 2035. Si tratta di un cacciabombardiere di sesta generazione che affiancherà l'F-35 - di fabbricazione della statunitense Lockheed Martin - e sostituirà l'Eurofighter Typhoon - prodotto dalla Holding Eurofighter GmbH, controllata da un'agenzia della NATO - e di cui l'Italia ha appena acquisito 24 nuovi pezzi per 7,4 milioni di euro.

La joint venture tra i tre colossi tecnologici è stata siglata lo scorso 14 dicembre a Tokio: nasce quindi il progetto Global Combat Air Programme (Gcap); per l'Italia erano presenti il CEO di Leonardo, Roberto Cingolani, e il Ministro della Difesa, Guido Crosetto.

Durante l'incontro con i suoi omologhi, Crosetto ha dichiarato: "Essere qui oggi rappresenta per l'Italia, e penso per tutti noi, un traguardo molto importante per il programma Gcap, e allo stesso tempo un messaggio fortissimo perché la nostra partnership è un messaggio per il resto del mondo". Dopo queste parole di circostanza, palesemente prevedibili e assai poco originali, il Ministro si concede una breve - e altrettanto scontata - analisi geopolitica, affermando che "viviamo in un'epoca molto complessa che è caratterizzata dalla presenza di attori aggressivi sul palcoscenico internazionale. Una situazione di instabilità crescente, di competizione tra Stati e di rapidi cambiamenti tecnologici".

Prima dell'incontro trilaterale, Crosetto rivolgendosi all'omologo giapponese, ha anche preannunciato che il prossimo anno l'Italia ha intenzione, per la prima volta nell'ambito del G7, di introdurre anche il tema della Difesa: "Non c'è mai stato all'interno dei G7, ma riteniamo che in un periodo così complesso e difficile, sia necessario iniziare a parlarne".

Al settimo cielo anche Roberto Cingolani, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Leonardo, che commenta così l'avvenuta firma: "L’accordo di oggi è il risultato di un intenso percorso reso possibile dalla condivisione delle nostre esperienze reciproche. Oltre a migliorare le nostre capacità tecnologiche, questa partnership rafforza anche il nostro impegno per la sicurezza globale e l’innovazione. Oggi, stiamo tracciando la rotta verso una nuova era nel campo dei sistemi aeronautici e degli scenari multidominio, promuovendo una crescita sostenibile a lungo termine per le economie dei Paesi coinvolti".

La sede operativa del nuovo sodalizio sarà nel Regno Unito e ciascun partner avrà una quota identica del 33,3%; ognuno sarà ugualmente responsabile della progettazione, dello sviluppo e della consegna del caccia di nuova generazione; l'accordo prevede inoltre che il primo CEO di Gcap sarà un rappresentante italiano.

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