Martedì, 15 Ottobre 2024 11:06

Beppe Negri, candidato Pd al consiglio regionale dell’Emilia Romagna: la cultura come motore del futuro. In evidenza

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Parma, 14 Ottobre 2024 -  Il tempo frizzante dei giovani e la forza trainante della cultura. E’ la visione della società del futuro, secondo Giuseppe Negri detto Beppe, candidato al consiglio regionale dell’Emilia Romagna nelle file del Partito democratico.

L’impegno è già iniziato, nel gruppo di lavoro del Partito democratico. Avvocato cassazionista, responsabile giustizia per il Pd di Parma, consigliere d’amministrazione della Fondazione Toscanini, militante attivo di sport di squadra e individuali: calcio e rugby, quindi il ciclismo.  Lo sport e il movimento sono un motivo di socializzazione e un esercizio per affinare la lucidità mentale. Come la politica. “Sono un nativo Pd”, fa notare.

Il suo nome non è comparso dal nulla sulla scheda elettorale.  Candidato al Senato nel 2022 con un significativo numero di preferenze. Ad indicare la candidatura al consiglio regionale sono stati parecchi cittadini e cittadine dei circoli del Pd. Con un decisivo gradimento da parte dei giovani democratici.

Ed è proprio alla rigenerazione sociale che l’avvocato Negri dedica il proprio pensiero e l’impegno politico. La politica è la palestra per riportare al centro i diritti sociali. “Dignità del lavoro, sicurezza: sono i motivi ispiratori del mio lavoro. Una politica nuova dell’abitare per permettere ai giovani l’autonomia necessaria per vivere e per fare progetti.” Smart e ritmata, la narrazione di Beppe Negri riporta l’attenzione alle giovani generazioni, ai Neet (Not engaged in education, employment or training, ndr), cioè ai giovani parcheggiati nel tempo vuoto dell’inazione.

Incalza il candidato: “La cultura è una terapia senza farmaci. Per combattere il disagio, anche quello dei giovani. Cultura è socialità senza dipendenze dannose. Cultura è il futuro senza fuga di chi può rimanere nel proprio Paese, dove è possibile esprimere il proprio talento. La detassazione delle spese sostenute per motivi culturali è la base della costruzione di una società ricca di spunti di creatività e di bellezza. La cultura rappresenta la comune base di partenza. Quando in molti sanno leggere uno spartito e suonano il pianoforte è più alta la probabilità che sbocci una rosa, che il soffio creatore dell’ispirazione scriva una musica nuova. Che emerga il talento.”

E’ la cultura a gettare le fondamenta della società civile e della realizzazione delle aspirazioni di ciascuno, a partire da oggi.

Una base di partenza, ispirata ai diritti sociali, ampiamente definita sia dal Comune di Parma che dalla Regione Emilia Romagna. “La diffusione sul territorio dei Cau, i centri di assistenza e urgenza, necessita oggi di un potenziamento. Finalizzato alla razionalizzazione e allo snellimento delle attività dei pronto-soccorso. La sanità è patrimonio sociale da valorizzare. Per garantire ai cittadini il denominatore comune della tutela e della sicurezza. Un grido di dolore si leva dal settore sanitario. Per il carico di lavoro, per la diaspora del personale. La valorizzazione degli operatori socio-sanitari e del loro lavoro è centrale.”

Cultura, come prevenzione e terapia. Interventi socio-sanitari, come pratica quotidiana. “Non possiamo definirci società civile se non ci occupiamo dei più fragili”: è il patto elettorale. Il futuro è qui ed ora.

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