Il principio di laicità dello Stato, che la Corte costituzionale nella "storica" sentenza n. 203/1989 ha definito "principio supremo dell'ordinamento", non implica (diversamente dalla via francese alla laicità) indifferenza nei confronti del fenomeno religioso, ma un atteggiamento di rispetto e considerazione. Pertanto, non è tollerabile, in Italia, questo uso "a senso unico" del principio di laicità soprattutto con riferimento alla fede cattolica: a Pioltello (Città metropolitana di Milano) si chiude la scuola il 10 aprile per la fine del ramadan, mentre a Monte Grimano Terme (Provincia di Pesaro ed Urbino) si impedisce al parroco la benedizione in vista delle festività pasquali.
Lo stesso Consiglio di Stato, con la sentenza n. 1388/2017 della VI sezione, ribaltando la decisione del T.A.R. per l'Emilia-Romagna pronunciata in primo grado, ha stabilito che "non può attribuirsi alla natura religiosa di un’attività una valenza negativa tale da renderla vietata o intollerabile unicamente perché espressione di una fede religiosa".
Pertanto, per i giudici di Palazzo Spada (sede, a Roma, del Consiglio di Stato) la benedizione pasquale, se avviene al di fuori dell'attività didattica e dell'orario delle lezioni e non impone una partecipazione obbligatoria, non è in contrasto con il principio di laicità dello Stato così come inteso sia dalla giurisprudenza costituzionale, sia da quella amministrativa.
Basta solo un po'di buon senso...
(*) Autore - prof. Daniele Trabucco.
Associato di Diritto Costituzionale italiano e comparato presso la Libera Accademia degli Studi di Bellinzona (Svizzera)/UNIB – Centro Studi Superiore INDEF (Istituto di Neuroscienze Dinamiche «Erich Fromm»). Professore universitario a contratto in Diritto Internazionale e Diritto Pubblico Comparato e Diritti Umani presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici/Istituto ad Ordinamento Universitario «Prospero Moisè Loria» di Milano. Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico e titolare di Master universitario di I livello in Integrazione europea: politiche e progettazione comunitaria. Già docente nel Master Executive di II livello in «Diritto, Deontologia e Politiche sanitarie» organizzato dal Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Socio ordinario ARDEF (Associazione per la ricerca e lo sviluppo dei diritti fondamentali nazionali ed europei) e socio SISI (Società italiana di Storia Internazionale). Vice-Referente di UNIDOLOMITI (settore Università ed Alta Formazione) del Centro Consorzi di Belluno.
Sito web personale www.danieletrabucco.it