Di Flavia De Michetti Roma, 13 aprile 2023 (Quotidianoweb.it) - Questo meccanismo collegherebbe l'Asia, il Medio Oriente e l'Europa, andando a competere con un progetto simile sostenuto dagli Stati Uniti, segnando l'intensificarsi della guerra tecnologica tra Pechino e Washington, che rischia di lacerare il tessuto di Internet.
I tre principali vettori cinesi, che si stanno occupando del progetto, sono China Telecommunications Corporation (il più grande servizio di linea fissa e il terzo più grande fornitore di telecomunicazioni mobili in Cina), China Mobile Limited (principale operatore telefonico della Repubblica Popolare Cinese che detiene una quota del 60% circa nel mercato della telefonia mobile) e China United Network Communications Group Co Ltd (creato nel 1994 come società controllata dallo Stato cinese. Da allora parte del capitale, è stata trasferita ai privati e la società è quotata alla borsa di Hong Kong).
Conosciuto con l’acronimo EMA (Europa - Medio Oriente - Asia), “Il cavo collegherebbe Hong Kong alla provincia insulare cinese di Hainan, per poi raggiungere Singapore, Pakistan, Arabia Saudita, Egitto e Francia”, queste le parole di quattro persone che hanno chiesto di mantenere il loro anonimato perché non sarebbero autorizzate a discutere di potenziali segreti commerciali.
Il Ministero degli Esteri cinese, non commentando direttamente il progetto del cavo EMA, ha dichiarato che “Ha sempre incoraggiato le imprese cinesi a realizzare investimenti esteri e cooperazione”.
La notizia del cavo pianificato arriva in seguito a una rivelazione del Governo degli Stati Uniti, preoccupato per le intercettazioni di dati Internet da parte di Pechino. Inoltre, Washington ha bloccato le licenze per i previsti cavi sottomarini privati che avrebbero collegato gli Stati Uniti con il territorio cinese di Hong Kong, compresi i progetti guidati da Google LLC, Meta Platforms, Inc e Amazon.com Inc.
I cavi sottomarini ad alta velocità, che per decenni sono stati di proprietà di gruppi di società di telecomunicazioni e tecnologiche che uniscono le proprie risorse per costruire queste vaste reti in modo che i dati possano muoversi senza problemi in tutto il mondo, trasportano oltre il 95% di tutto il traffico Internet internazionale.
Tuttavia, vulnerabili allo spionaggio e al sabotaggio, in un’ottica di crescente competizione tra Stati Uniti e Cina, questi cavi sono diventati come armi. Le superpotenze, infatti, si battono per dominare queste tecnologie avanzate che potrebbero determinare la supremazia economica e militare nei decenni futuri.
Il progetto EMA guidato dalla Cina, dunque, vuole competere direttamente con un altro cavo attualmente in costruzione dalla società statunitense SubCom LLC, chiamato “SeaMeWe-6” (Southeast Asia-Middle East-Western Europe-6), che collegherà anche Singapore alla Francia, attraverso il Pakistan, Arabia Saudita, Egitto e circa altri sei Paesi lungo il percorso.
Il consorzio per il cavo SeaMeWe-6, che originariamente comprendeva China Mobile, China Telecom, China Unicom e vettori di telecomunicazioni di diversi altri Paesi, aveva scelto la stessa Hmn Tech per la costruzione del cavo, ma una campagna di pressione del Governo statunitense ha fatto sì che lo scorso anno il contratto passasse a SubCom.
Gli Stati Uniti hanno promesso la concessione di milioni di dollari in borse di studio a società di telecomunicazioni straniere in cambio della scelta di SubCom rispetto a HMN Tech.
Nel dicembre 2021, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha perfino imposto delle sanzioni a HMN Tech, sostenendo che la società intendeva acquisire la tecnologia americana per aiutare a modernizzare l'Esercito popolare di liberazione cinese.
Una mossa che ha danneggiato la realizzabilità del progetto rendendo impossibile per i proprietari di un cavo, costruito da HMN, vendere larghezza di banda alle aziende tecnologiche statunitensi, solitamente i loro maggiori clienti.
Lo scorso anno, China Telecom e China Mobile si sono ritirate dal progetto, dopo che SubCom ha vinto il contratto e, insieme a China Unicom, hanno iniziato a pianificare il cavo EMA. Le tre società di telecomunicazioni cinesi di proprietà statale dovrebbero possedere più della metà della nuova rete, ma sembrerebbe che stiano anche stringendo accordi con partner stranieri.
Quest'anno, i vettori cinesi hanno firmato memorandum d'intesa separati con quattro società di telecomunicazioni: la francese Orange SA, la Pakistan Telecommunication Company Ltd (PTCL), Telecom Egypt e Zain Saudi Arabia, un'unità della società kuwaitiana Mobile Telecommunications Company KSCP.
Le società cinesi hanno anche intrattenuto colloqui con Singapore Telecommunications Limited, una società controllata dallo stato comunemente nota come “Singtel”, mentre altri Paesi in Asia, Africa e Medio Oriente sono stati contattati per aderire al consorzio.
Un portavoce del Dipartimento di Stato ha affermato che “Gli Stati Uniti sostengono un Internet libero, aperto e sicuro. I Paesi dovrebbero dare la priorità alla sicurezza e alla privacy, escludendo completamente i fornitori inaffidabili da reti wireless, cavi terrestri e sottomarini, satelliti, servizi cloud e data center”.
Il Ministero degli Esteri cinese, dal canto suo, ha affermato di essere contrario “Alla violazione delle regole internazionali stabilite da parte degli Stati Uniti sulla cooperazione dei cavi sottomarini” e nella dichiarazione ha aggiunto: “Gli Stati Uniti dovrebbero smettere di fabbricare e diffondere voci sulle cosiddette 'attività di sorveglianza dei dati' e smettere di calunniare e denigrare le società cinesi”.
È importante sottolineare che i grandi progetti di cavi sottomarini, in genere, richiedono almeno tre anni per passare dall'ideazione alla consegna e le aziende cinesi sperano di portare a termine i contratti entro la fine di quest’anno e di avere il cavo EMA online entro la fine dell’anno 2025.
I vantaggi strategici della Cina nella lotta con gli Stati Uniti
Il cablogramma (messaggio telegrafico trasmesso per cavo sottomarino) indubbiamente conferirebbe alla Cina vantaggi strategici nella sua lotta con gli Stati Uniti.
Innanzitutto, creerebbe una nuova connessione super veloce tra Hong Kong, la Cina e gran parte del resto del mondo, qualcosa che Washington vuole evitare. Inoltre, offrirebbe ai vettori di telecomunicazioni sostenuti dallo Stato cinese una maggiore portata e protezione, qualora venissero esclusi, in futuro, dai cavi sostenuti dagli Stati Uniti.
La costruzione di cavi paralleli sostenuti da Stati Uniti e Cina tra l'Asia e l'Europa non ha precedenti.
Secondo Timothy Heath, un ricercatore della Difesa presso la RAND Corporation (un think tank con sede negli Stati Uniti), i Paesi potrebbero anche trovarsi costretti a scegliere tra l'utilizzo di apparecchiature Internet approvate dalla Cina e reti sostenute dagli Stati Uniti, rendendo ancora più radicali le divisioni in tutto il mondo, oltre a rallentare gli strumenti che alimentano l'economia globale, come l'online banking e i sistemi satellitari di posizionamento globale.
Antonia Hmaidi, analista presso il Mercator Institute for China Studies di Berlino, ha spiegato che “Internet funziona così bene perché non importa dove i dati debbano viaggiare, può sfrecciare lungo più percorsi diversi nel tempo necessario per leggere questa parola. Se i dati devono seguire percorsi approvati a Washington e Pechino, allora diventerà più facile per gli Stati Uniti e la Cina manipolarli e spiarli. Gli utenti di Internet subiranno un degrado del servizio e diventerà più difficile interagire o fare affari con persone di tutto il mondo”.