Di Andrea Caldart Cagliari, 31 dicembre 2022 (Quotidianoweb.it) - Come previsto nel DL 179 del 23 novembre 2022 il prezzo dei carburanti, benzina e gasolio, aumenterà di 18,3 €cent a litro.
Ai proclami elettorali seguono poi i fatti e in fatto di promesse anche il leghista Giorgetti non è da meno del suo “capo” Salvini quando, nel settembre del 2021 diceva che non avrebbe scherzato con il Green pass; infatti abbiamo visto lo scherzo cosa ha prodotto.
Sebbene il costo al barile sia da tempo in discesa, non si capisce l’impopolare misura e ci sono ancora i gestori delle stazioni di servizio che, avendo fatto da bancomat per lo Stato a marzo scorso, probabilmente vedranno ritornare quanto “scontato” ovvero messo di tasca propria, per le accise.
Con i fuochi pirotecnici di benvenuto al nuovo anno, arrivano scintillanti le prime tasse e aumenti di prezzi per gli italiani, il rincaro dei carburanti appunto.
Non una parola nel mainstream nazionale, rigorosamente allineato alle veline di Palazzo Chigi, sia mai distrarre l’attenzione del popolo che si sta preparando festante a salutare il nuovo anno.
Centro Consumatori Italia ha calcolato che, gli italiani, spenderanno per questo 5,2 miliardi in più nel 2023 e i rincari faranno salire dello 0,4% l’inflazione, nonché vi sarà l’aumento del costo dei trasporti delle merci con un aggravio per le famiglie di 380 euro anno in più.
Non vi è notizia di nessuna lamentela né dai cittadini, né dalle varie associazioni di categoria che lunedì facendo il pieno, se la prenderanno ancora con i gestori accusandoli di aver alzato i prezzi alla pompa, come fossero loro a fare i prezzi, anziché pensare che la speculazione dei prezzi dipende dalle compagnie petrolifere e dal Governo.