La scelta di questa data non è però scontata. Infatti, secondo la legge 56/2014 che regola appunto il funzionamento della Province, hanno diritto di concorrere all'elezione a Presidente solo i sindaci eletti che abbiano davanti a sé almeno 18 mesi di mandato residuo.
"Il mandato attuale - spiega il Presidente Giorgio Zanni - scade il 31 ottobre e la legge consentirebbe di fissare le elezioni fino a 90 giorni successivi a tale scadenza, quindi da qui a gennaio. Ho ritenuto opportuno, anche in accordo con le forze politiche che compongono la maggioranza all'interno del consiglio provinciale, convocare le elezioni con qualche settimana di anticipo rispetto al termine ultimo per consentire alla maggioranza dei sindaci di poter partecipare da protagonisti attivi a tale dibattito e a tale scelta democratica."
L'accesso alla corsa per la carica di Presidente sarà così aperta a 39 sindaci su 42. Se la convocazione fosse slittata anche solo di pochi giorni sarebbero stati solo 9 i sindaci candidabili.
"Durante questo mandato - aggiunge Zanni - abbiamo scelto di affrontare le enormi sfide che ci ha posto questo periodo storico senza mai rinunciare al dialogo e alla condivisione di risorse e strategie. Ringrazio profondamente la squadra che si è creata, formata dai sindaci e dai professionisti degli uffici, che hanno reso sempre più la Provincia, nonostante i tagli dallo stato centrale e l'assenza di una riforma nazionale che chiediamo da tempo, una vera Casa dei Comuni.
Insieme alle 42 comunità che compongono la nostra provincia abbiamo affrontato quattro anni di lavoro intenso ma anche di grandi soddisfazioni. Tantissimi i dossier affrontati: la gestione dell'emergenza pandemica e la delicata fase di ripartenza, la gestione dei fondi PNRR, gli investimenti in edilizia scolastica e infrastrutture di collegamento, la formazione e l'orientamento dei giovani attraverso l'ufficio scolastico provinciale, le minacce della criminalità organizzata, le fragilità e le opportunità della montagna, il nodo cruciale di un sistema sanitario pubblico da difendere, per ridisegnare insieme la sanità territoriale del futuro.
Temi affrontati con responsabilità e passione anche insieme ai diversi sindaci che si sono succeduti con funzioni di consigliere delegato, sostenuti da una maggioranza larga e dai saldi valori di centro-sinistra, che ha saputo però sempre lavorare e dialogare con tutti, senza pregiudizi e preclusioni politiche, mettendo al centro esclusivamente la vita, il benessere ed anche le fragilità delle nostre comunità, delle nostre cittadine e cittadini reggiani.
Tutti, senza distinguere il peso delle opinioni in base al numero di abitanti, alla collocazione geografica o alla sensibilità politica. E molto spesso esercitando un raccordo che va ben al di la della competenze che le nuove provincie avrebbero per legge e che si concretizza anche nei rapporti con forze sociali e sindacali, rappresentanti del terzo settore, associazioni di categoria che voglio ringraziare per il prezioso apporto e per le positive relazioni costruite insieme in questi anni.
I prossimi giorni saranno una nuova occasione di confronto sul futuro della nostra Provincia. Sono sicuro che rimarrà, come lo è stato negli scorsi quattro anni, l'obiettivo comune di portare coesione e sviluppo a un territorio che vince solo se continuerà a lavorare insieme."
Al voto saranno chiamati tutti i Sindaci ed i consiglieri comunali dei 42 Comuni della Provincia. Dovranno scegliere tra i sindaci eletti, come prevede la legge dal 2014 ad oggi, il proprio rappresentante alla guida della Provincia tramite il metodo del voto ponderato: ciascun votante esprimerà il proprio voto con un peso che varierà in relazione alla popolosità del proprio comune di appartenenza.
La presentazione delle candidature a Presidente sarà possibile tra le 8 e le 18 del 5 novembre e tra le 8 e 12 del 6 novembre mentre lo svolgimento delle operazioni di voto avverrà Sabato 26 Novembre dalle ore 8 alle 20 presso Palazzo Allende, sede della Provincia in Corso Garibaldi 59. Al termine delle elezioni avverrà immediatamente lo spoglio dei voti e la proclamazione del Presidente della Provincia.