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Per il presidente di Alleanza Cooperative Italiane agli storici problemi del settore si è aggiunto l'aumento della produzione all'interno dell'UE, la fine del regime delle quote latte, l'embargo russo e la minore domanda cinese. Una combinazione di cause che si sono sommate a quelle strutturali.

Roma, 26 novembre 2015. "L'obiettivo era mettere a riparo il lattiero caseario dalla tempesta perfetta che sta subendo: le misure intraprese devono servire a riprendere fiato e a cambiare rotta". Lo ha detto oggi il presidente dell'Alleanza delle Cooperative agroalimentari, Giorgio Mercuri, a commento dell'accordo per la stabilità e la sostenibilità della filiera lattiero-casearia italiana, siglato oggi al Mipaaf dai principali attori del comparto.

"L'aumento della produzione di materia prima nell'Ue – ha proseguito Mercuri – la fine delle quote latte, l'embargo russo e la minor domanda cinese sono la causa combinata della crisi sul prezzo del latte agli allevatori, ma i problemi strutturali c'erano prima e ci saranno anche dopo. Perciò, se da una parte ci si è finalmente convinti dell'importanza di avviare un dialogo con tutta la filiera, dall'altra occorre stabilizzare il settore partendo dalle sue fondamenta. Per quanto ci riguarda – ricorda il presidente dell'Alleanza agroalimentare – la cooperazione ha rappresentato in questo periodo un riparo vitale per i quasi 28mila soci, con le 700 cooperative che hanno potuto pagare un prezzo sempre superiore a quello del mercato. Per questo motivo sarà sempre più importante intraprendere percorsi di aggregazione in sintonia con logiche di filiera integrate, ed è anche questo che ci impegneremo a promuovere nei prossimi tavoli".

Alleanza delle Cooperative italiane – settore agroalimentare contribuisce al sistema lattiero-caseario nazionale con un valore economico di circa 7 miliardi di euro e rappresenta il 58% della produzione e il 70% della trasformazione italiana.

La crisi del settore non stenta a attenuarsi e il latte spot cede ancora qualche centesimo rispetto la precedente ottava. Burro e crema restano fermi alle quotazioni precedenti mentre il Grana Padano finalmente tira un respiro di sollievo recuperando 5 centesimi sulla lunga serie di quotazioni stazionarie precedenti. 10 centesimi invece è il valore recuperata dal Parmigiano Reggiano nelle ultime tre settimane.

di Virgilio 25 novembre 2015

LATTE SPOT Ancora un piccolo aggiustamento al ribasso per il latte spot. Il crudo spot nazionale cede il -0,70% replicando la perdita della precedente settimana fissando il prezzo, alla borsa di Verona, tra 35,57 e 37,12€/100 litri di latte. Analoga perdita (-0,76%) è stata registrata per il latte intero pastorizzato estero dimezzando la perdita della seduta precedente (33,51-34,02 €/100 litri di latte). Invariato invece da 5 settimane il listino dello scremato pastorizzato di provenienza estera che si conferma tra 19,15 e 20,18€/100 litri di latte

BURRO E PANNA Per la quarta settimana consecutiva i listini del burro, quotati alla borsa merci di Milano, non subiscono variazioni. Anche le altre piazze prese a riferimento (Parma, Reggio Emilia e Verona) hanno confermato i listini precedenti.

Borsa di Milano 23 novembre:
BURRO CEE: 2,85€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 3,0€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,0€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,80€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,52€/Kg.

Borsa Verona 23 novembre:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,50-1,55 €/Kg.

Borsa di Parma 20 novembre:
BURRO ZANGOLATO: 1,40€/kg.
Borsa di Reggio Emilia 17 novembre
BURRO ZANGOLATO: 1,40 - 1,40€/kg.

GRANA PADANO primo segnale d'incoraggiamento per il Grana Padano. 5 centesimi guadagnati alla borsa merci milanese lo scorso lunedì consentendo perciò di raggiungere quota 6,35-6,45 €/kg per il 9 mesi di stagionatura e 7,10-7,75 €/kg per il 15 mesi e oltre di invecchiamento.

GP 24nov15

PARMIGIANO REGGIANO Una nuova boccata d'ossigeno per il Parmigiano Reggiano grazie al terzo rimbalzo registrato in 4 settimane di osservazione. complessivamente sono 10 i centesimi recuperati nel corso degli ultimi 20 giorni. Un segnale incoraggiante seppure ancora lontano dal traguardo della utile marginalità.

(in allegato i grafici CLAL)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Cereali in pausa. Scende ancora il latte spot. 3 milioni dall'UE per la promozione di parmigiano, Gorgonzola e Asiago. Alleanza Cooperative, intervengono Martina e Calenda. Sono cambiate le proiezioni del Mais dopo i dati diffusi di USDA. La Guerra è Guerra.
(in allegato il formato pdf scaricabile)
SOMMARIO Anno 14 - n° 47 22 novembre 2015
1.1 editoriale La guerra è guerra.
3.1 cereali Cereali, poche le novità sui mercati id base
4.1 Lattiero caseario Il Latte spot torna a scendere
5.1 Latte e leadership Martina. Sul latte la cooperazione può assumere la leadership
5.2 promozione estera Calenda, eventi internazionali di promozione totale sono sperpero di denaro pubblico
6.1 vino e export cina Vinitaly 2016: Vinitaly e la Cina, un presidio lungo vent'anni. Nuove iniziative per la 50^ edizione
6.2 latte Oceania: scendono i prezzi delle commodity lattiero-casearie
7.1 export formaggi Parmigiano, Asiago e Gorgonzola. Dall'UE 3 milioni per la promozione
7.2 latte oceania UE: export in continuo aumento ma a prezzi bassi
8.1 agromercati Ismea, Overview sui mercati.
9.1 mais e soia Mais e Soia dati previsionali novembre 2015
10.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 47 nov15 COP

 "Sarei felice se la cooperazione proponesse un organismo interprofessionale". Questo l'invito del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina nel corso della quarta conferenza annuale di Alleanza Cooperative Italiane.

Roma, novembre 2015. "Sul latte la cooperazione può essere decisiva se organizza i produttori, perché gli strumenti cooperativi già oggi pagano il latte alla stalla più dell'industria classica. Spero ci possa essere nelle prossime ore una proposta concreta dal mondo della cooperazione, soprattutto sul versante dell'organizzazione dei produttori. Il latte è l'emblema del cambiamento e critico l'industria perché non vedo la voglia di guidare questo cambiamento". Lo ha detto oggi, nel corso della IV conferenza annuale dell'Alleanza Cooperative Italiane – settore Agroalimentare il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina. In merito alla legge di Stabilità, per il ministro: "E' un'ottima legge per il settore agricolo, con interventi importanti anche per il settore lattiero caseario. Mi aspetto che le imprese battano un colpo e facciano proposte al Governo. E in questo le aziende cooperative hanno dimostrato la loro modernità, perché di colpi ne hanno già battuti molti. Sarei felice se arrivaste a una proposta di costituzione di un organismo interprofessionale, così da prendervi la responsabilità di una leadership su questo settore".

(Fonte Alleanza Cooperative Italiane 18 novembre 2015)

Il progetto "Cheese – It's Europe" punta a sviluppare le esportazioni nei promettenti mercati di Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca ed Austria. Il programma che vede coinvolti i tre formaggi italiani Dop si svilupperà nel triennio 2016-2018.


17 novembre 2015 - L'Unione Europea crede nella qualità dei formaggi italiani Dop e li premia con uno stanziamento per la promozione sui mercati in crescita. E' così che i Consorzi di Parmigiano Reggiano, Gorgonzola e Asiago vedranno finanziato il loro progetto "Cheese – It's Europe", uno dei quattro progetti italiani che sono stati approvati dalla Commissione Europea nel quadro di un importante stanziamento che ha visto, in totale, l'approvazione di 33 nuovi programmi per promuovere i prodotti agricoli dell'UE.

Il programma che vede coinvolti i tre formaggi italiani Dop si svilupperà nel triennio 2016-2018, vedrà investimenti promozionali per 3 milioni di euro e punterà a promuovere la conoscenza ed il consumo dei formaggi nei promettenti mercati di Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca ed Austria. Gli interventi saranno rivolti sia alle catene commerciali, sia direttamente ai consumatori.

Il valore totale dei programmi approvati dalla Commissione, che si realizzeranno in tre anni, è complessivamente di 108 milioni di euro, di cui la metà, pari a 54 milioni di euro, arriva dal finanziamento dell'UE. I programmi sono rivolti ai mercati più promettenti, in cui il consumo dei prodotti è in crescita, sia nell'Unione europea, sia nei paesi terzi.

L'approvazione dei progetti da parte della Commissione è una conferma del valore riconosciuto di quell'autenticità che l'Unione intende sempre più preservare e valorizzare. "Questi programmi – ha affermato Phil Hogan, commissario europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale – sono importanti per creare nuove opportunità di mercato e aiutano a stimolare crescita e occupazione nel settore agroalimentare".

"Esprimiamo soddisfazione e plaudiamo a questo importante risultato – Giuseppe Alai, Renato Invernizzi e Fiorenzo Rigoni, presidenti rispettivamente dei Consorzi del Parmigiano Reggiano, del Gorgonzola e dell'Asiago – che riconosce non solo il livello qualitativo dei nostri formaggi ma anche il valore della progettualità italiana. Il progetto 'Cheese – It's Europe' mette in campo un considerevole impegno economico a favore del mondo agricolo e rappresenta una grande opportunità, poiché questi mercati esprimono un grande interesse per i formaggi italiani e ora esiste una fascia sempre più rilevante di consumatori pronta ad apprezzare i formaggi Dop, simbolo dell'eccellenza casearia italiana".

I quattro paesi selezionati hanno importato formaggi e latticini Made in Italy per quasi 20.000 tonnellate nel 2014, per un controvalore superiore a 110 milioni di euro. E il dato più interessante è che si tratta di mercati con i più elevati trend di crescita nell'Unione Europea. Nel complesso questi paesi hanno segnato negli ultimi 3 anni oltre un +30% delle importazioni, livello che per Polonia e Repubblica Ceca supera il +50%.

 

Domenica, 22 Novembre 2015 09:16

UE: export in continuo aumento ma a prezzi bassi

In diminuzione la quota di esportazione del latte per l'infanzia mentre sono in crescita i volumi esportati dall' UE-28 per tutti gli altri prodotti latiero caseari. Le esportazioni di UE-28 nel mese di Settembre 2015 confrontate con Settembre 2014 sono aumentate in volume relativamente a Latte condensato (+37.5%), WMP (+29.9%), Formaggi (+25.6%), Burro (+25.4%), SMP (+15.7%), Polvere di Siero (+0.5%), mentre sono diminuite quelle di Latte per l'infanzia (-1.3%).

Export lattieroCaseario UE Nov15

I principali Paesi importatori di Formaggi nei primi 9 mesi del 2015 (anno in corso) sono:
USA, le cui importazioni – pari al 19% della quota di mercato – sono aumentate del 21.1%
Giappone, le cui importazioni – pari al 10% della quota di mercato – sono aumentate del 44.2%
Svizzera, le cui importazioni – pari al 8% della quota di mercato – sono aumentate del 2%

I principali Paesi importatori di Burro nei primi 9 mesi del 2015 (anno in corso) sono:
Cina, le cui importazioni – pari al 19% della quota di mercato – sono aumentate del 689.2%
Arabia Saudita, le cui importazioni – pari al 10% della quota di mercato – sono aumentate del 52.9%
USA, le cui importazioni – pari al 9% della quota di mercato – sono aumentate del 101.2%

I principali Paesi importatori di SMP Polvere di Latte Scremato nei primi 9 mesi del 2015 (anno in corso) sono:
Algeria, le cui importazioni – pari al 17% della quota di mercato – sono diminuite del 17.9%
Egitto, le cui importazioni – pari al 9% della quota di mercato – sono aumentate del 34.8%
Cina, le cui importazioni – pari al 7% della quota di mercato – sono diminuite del 25.8%

Hai bisogno di ulteriori informazioni su Import/Export dei prodotti lattiero caseari? Accedi all'area Dairy World Trade su CLAL.it

Da Team CLAL - Modena 16 novembre 2015

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

In Oceania il picco stagionale di produzione lattiera è stato raggiunto in anticipo e le produzioni si prevedono in sensibile diminuzione (-5% in Nuova Zelanda). Il prezzo del latte rimane generalmente stabile.

AUSTRALIA
Produzione di latte: il picco stagionale è avvenuto in anticipo, e le produzioni sono state inferiori alle previsioni. Probabilmente il forecast della produzione nell'intera annata sarà rivisto di conseguenza.
Situazione meteo: precipitazioni consistenti su gran parte dell'Australia.
Produttori di latte: sperano che l'umidità possa reintegrare le condizioni del suolo. È attesa una minor disponibilità di fieno e cereali, a prezzi più elevati. I prezzi del latte sono generalmente stabili.

NUOVA ZELANDA
Produzione di latte: continua come previsto. Il picco stagionale è stato raggiunto a metà Ottobre. La produzione di latte è ancora prevista inferiore del 5% circa rispetto all'annata precedente.
Produttori di latte: con l'avanzare della stagione cresce la preoccupazione riguardo le condizioni dell'erba nei pascoli.

PRODUZIONI DI LATTE
Australia* : +2,97% (Lug-Set 15 vs. Lug-Set 14)
Nuova Zelanda* : -4,02% (Giu-Set 15 vs. Giu-Set 14)

BURRO (82%): prezzi diminuiti sensibilmente. Domanda più debole. Export stabile o in diminuzione. I produttori di burro sfruttano il picco di produzione del latte per aumentare gli stock, in attesa di un eventuale aumento del prezzo.

CHEDDAR CHEESE: prezzi massimi in diminuzione. Produzione generalmente stabile. Continua la competizione sul mercato internazionale. La domanda è irregolare, e l'UE propone varietà di formaggio simili al cheddar. I prezzi del siero sono inferiori e non aiutano la remuneratività del formaggio.
SMP: prezzi in diminuzione. La produzione è stabile, mentre la domanda rallenta. Competizione da UE e Stati Uniti. Alcuni produttori di SMP considerati gli attuali prezzi preferiscono aumentare gli stock anziché vendere.

WMP: prezzi in diminuzione. La domanda globale rallenta. La produzione diminuisce ma si mantiene sostenuta a causa del picco nella produzione di latte.
In Oceania i prezzi delle commodity lattiero-casearie sono in diminuzione. Il mercato è indebolito. La domanda rallenta mentre è aumentata l'offerta: ne risulta una maggior pressione sui prezzi.

Australia nov2015

Nuova Zelanda nov205

Note: · Le valutazioni circa l'andamento del mercato sono espresse considerando i prezzi in dollari USA; · * Annata Agraria: 1 Luglio – 30 Giugno (Australia), 1 Giugno – 31 Maggio (Nuova Zelanda)
Fonte: USDA tradotto e riassunto dal Team di CLAL
Maggiori informazioni sulla produzione di latte in Nuova Zelanda ed in Australia sono disponibili su CLAL.it
(Modena 12 novembre 2015)

Mercoledì, 18 Novembre 2015 08:37

Il Latte spot torna a scendere

In Oceania le previsioni di produzioni indicano una riduzione (-5% in Nuova Zelanda) ma intanto a scendere è il prezzo del latte. Lieve cedimento per la crema a uso alimentare mentre tutti gli altri prodotti derivati si confermano i listini della ottava precedente. Un segnale di incoraggiamento per il Parmigiano viene, nella settimana in corso, dalla borsa reggiana.

di Virgilio, 18 novembre 2015

LATTE SPOT Mentre ancora si sente l'eco della protesta degli allevatori, il prezzo del latte spot torna a scendere. Sulla piazza di Verona si confermano i listini solo per il latte scremato pastorizzato estero (19,15-20,18 €/100 litri di latte) mentre il crudo spot nazionale ha ceduto lo -0,70% (35,57-37,63 €/100 litri latte) e l'intero pastorizzato estero addirittura cala dello 1,49% fissando i prezzi nell'intervallo tra 33,51 e 34,54 €/100 litri di latte.

BURRO E PANNA A Milano, per la terza settimana consecutiva, si replicano i listini del burro. Dopo la poderosa ascesa di settembre e ottobre, torna a stabilizzarsi il prezzo dei derivati del latte. Una leggera flessione invece l'ha registrata la crema di latte che, alla borsa del capoluogo lombardo, ha ceduto 2 centesimi (1,52€/Kg) mentre è stazionaria la panna a uso alimentare quotata a Verona (1,50-1,55 /Kg.)

Borsa di Milano 16 novembre:
BURRO CEE: 2,85€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 3,0€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,0€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,80€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,52€/Kg.

Borsa Verona 16 novembre:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,50-1,55 €/Kg.

Borsa di Parma 13 novembre:
BURRO ZANGOLATO: 1,40€/kg.
Borsa di Reggio Emilia 17 novembre
BURRO ZANGOLATO: 1,40 - 1,40€/kg.

GRANA PADANO Nessun segnale di risveglio per il Grana Padano che, all'ombra della Madonnina, conferma i listini della precedente settimana che, bene o male, sono i medesimi di 12 mesi fa. Il 9 mesi di stagionatura è ancorato al prezzo di 6,30 - 6,40€/Kg mentre il 15 mesi e oltre segna un un prezzo all'ingrosso compreso tra 7,05 e 7,70€/kg.

PARMIGIANO REGGIANO Ancora piccoli segnali di ripresa sul fronte del Parmigiano Reggiano. Se alla borsa di riferimento comprensoriale sono stati confermati i listini che avevano visto una leggera ripresa nelle due ottave precedenti, nella settimana in corso è la borsa di Reggio Emilia a segnare un live progresso per il 24 mesi di stagionatura (8,75-9,00 €/Kg). Piccole variazioni positive che, in questo pesante e prolungato periodo di crisi, riaccendono qualche speranza.

(In allegato i grafici CLAL)

Burro 18nov15

 

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Etichettatura discriminante. Cereali all'insegna della stabilità e i dati USDA sono incoraggianti. Frodi e olio, Latte, crisi e piagnistei tardivi. Agromercati, la carne risente dell'allarme OMS (in allegato il formato pdf scaricabile)

SOMMARIO Anno 14 - n° 46 15 novembre 2015
1.1 editoriale UE, etichettatura discriminante.
2.1 cereali Segnali incoraggianti dai dati USDA.
3.1 cereali Cereali, all'insegna della stabilità.
4.1 Lattiero caseario Parmigiano Reggiano, verso una ripresa?
5.1 #vino #export Ismea-UIV: balzo del 60% dell'importazioni cinesi di vino nei primi nove mesi del 2015
5.2 emilia romagna Territorio. Programmi speciali d'area.
6.1 Olio e frodi commerciali Olio made in Italy, o quasi.
6.2 Latte e ricerca in cina Accordo tra Cornell University e Yuli (Cina)
7.1 protesta latte quando le vacche son già scappate...
7.2 latte Firmato decreto Fondo Latte
8.1 Quote latte PR-RE In un anno 18 milioni di scambi
9.1 agromercati L'allarme Oms sulle carni scompiglia i mercati zootecnici
10.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 46 COP 15Nov2015

Domenica, 15 Novembre 2015 10:14

Accordo tra Cornell University e la cinese Yili

Accordo strategico tra Cornell University e il colosso Cinese del latte Inner Mongolia Yili Industrial Group. La prestigiosa Università statunitense (ben 43 premi nobel nel suo palmarès) svilupperà una ricerca sostenuta da una delle 10 principali imprese lattiero casearie mondiali.

di Virgilio - Parma, 12 novembre 2015
Tra non molti anni la popolazione mondiale raggiungerà quota 9 miliardi e il problema della nutrizione connessa a una sostenibilità dell'agricoltura, che peraltro erano i temi fondanti l'Expo Milano 2015, potrebbero entro brevissimo tempo diventare un pericoloso fattore limitante della già fragile coesione tra i popoli.
Dalle colonne di CLAL News, Leo Bertozzi, informa di una strategica collaborazione tra la blasonata università statunitense e il gruppo Yili cheprevede la realizzazione di programmi di ricerca per accrescere l'innovazione nel settore lattiero-caseario, il miglioramento qualitativo e la sicurezza alimentare, partendo dalla gestione dell'allevamento fino alla trasformazione del latte, per creare prodotti innovativi con alto valore aggiunto.

In particolare, la Yili finanzierà l'università di Cornell per sviluppare una nuova tipologia di formaggio adatta al mercato cinese, usando componenti del latte ed altri ingredienti particolarmente graditi ai consumatori asiatici come ad esempio le proteine ottenute dalla soia.

La Cornell University (Ithaca, NY) è sempre stata aperta svolgere collaborazioni di ricerca applicata sul campo anche in Italia. Tra il 2007 e il 2010, ad esempio, svolse una ricerca in collaborazione con l'Università di Parma, Facoltà di Veterinaria e il Consorzio Agrario di Parma nella ricerca della digeribilità della Fibra Neutra Detersa (NDF), applicata al razionamento delle bovine allevate nel comprensorio del Parmigiano Reggiano. Un percorso iniziato con il Professor Van Soest, poi proseguito e concluso con il Professor Van Amburgh.


Nella Foto di repertorio (8/1/2010) il professor M.E. Van Amburgh della Cornell University a destra con il dottor Lamberto Colla (all'epoca direttore del Consorzio Agrario di Parma) nell'evento di chiusura della ricerca che ha coinvolto le due istituzioni e la facoltà di Veterinaria di Parma.

(Fonte CLAL e Cornell University)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
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