Continua la formazione promossa da Provincia di Reggio Emilia e Coordinamento. Iscritti 56 operatori, domenica 26 dopo la teoria esercitazione pratica alla Pietra di Bismantova -
Reggio Emilia, 20 ottobre 2014 -
Continua l'attività formativa della Protezione civile reggiana promossa da Provincia e Coordinamento delle associazioni di volontariato, da tempo impegnati ad assicurare ai volontari una preparazione costante e il più possibile 'professionale'. Lunedì scorso, a Casina, è iniziato un corso di specializzazione per volontari di Protezione civile da impiegare nella ricerca di persone disperse in ambiente di superficie non ostile (per ostile si intende quella in montagna o in grotta, dove possono operare solo gruppi altamente specializzati). Il corso, organizzato nell'ambito della "Scuola permanente di formazione di Protezione civile provinciale" della Provincia di Reggio Emilia e dal Coordinamento delle organizzazioni di volontariato prociv, avrà una durata di 19 ore e terminerà con una prova pratica sulle procedure operative che si terrà nell'area della Pietra di Bismantova domenica 26 ottobre.
L'obiettivo è quello di formare operatori volontari in grado di supportare le Prefetture, titolari della materia su incarico del commissario straordinario del Governo per le persone scomparse in base alla Legge 400 del 1988, affiancando nelle ricerche forze dell'ordine, vigili del fuoco, Soccorso alpino, Corpo forestale dello Stato e 118, anche sulla base dello specifico Protocollo operativo approvato lo scorso anno dal prefetto di Reggio Emilia insieme ad enti e strutture operative.
"In questo tipo di emergenza, che non deve essere confusa con gli interventi tipici della Protezione civile, legati a rischi diversi, le Prefetture hanno comunque la facoltà di avvalersi, nelle operazioni di ricerca, di tutte le componenti istituzionali e di volontariato – spiega la responsabile della Protezione civile della Provincia, Federica Manenti - Le docenze del corso di aggiornamento sono quindi state assegnate ad esperti del settore appartenenti, oltre che alla nostra Unità operativa, anche a vigili del fuoco, Soccorso alpino, Forestale, volontari esperti e volontari esaminatori di Unità cinofile della Protezione civile".
Alla ricerca persone scomparse partecipano, con ruolo attivo, anche le associazioni specializzate in materia (Psicologi per i popoli, Associazione Alzheimer Uniti, Telefono azzurro, Associazione Penelope): un ruolo importante è inoltre rivestito dalle famiglie, che risultano indispensabili nella fase di raccolta informazioni.
Gli argomenti che saranno trattati dai vari specialisti riguarderanno normativa di settore, scenario provinciale e competenze territoriali, protezione individuale e sicurezza, conoscenza dell'attività delle Unità cinofile, attivazione e organizzazione.
L'esercitazione di domenica 26 alla Pietra consentirà di verificare sul campo le nozioni apprese nelle lezioni teoriche e di sperimentare una vera e propria ricerca coi professionisti delle strutture operative.
Al corso, che ha come tutor il comandante della Polizia municipale Val Tassobbio Corrado Bernardi, volontario esperto e alpino, sono iscritti ben 56 associati di Protezione civile appartenenti ad Associazione nazionale Alpini, Gruppo comunale Carpineti, AiutAppennin, Antennamica, Città del Tricolore, Croce verde di Castelnovo Monti, di Villa Minozzo e Castelnovo Sotto, I Custodi della montagna, I Ragazzi del Po, Icaro, Il Campanone, Legambiente e Val D'Enza Radiocomunicazioni.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Da lunedì scorso i volontari della Protezione civile reggiana sono stati impegnati in particolare all'asilo Arcobaleno di Parma e sulle frane di Calestano -
Reggio Emilia, 20 ottobre 2014 -
Sono rientrati alla base gli 80 volontari della Protezione civile reggiana che, da lunedì, stanno assistendo le popolazioni alluvionate di Parma. Partiti da Reggio con 5 kit rischio idraulico, 3 idropulitrici, e 4 moduli antincendio, i volontari reggiani hanno operato alle direttive del Centro operativo misto di Parma, coordinati da Reggio da Marcello Margini del Coordinamento provinciale delle organizzazioni di volontariato e da Luca Sinisgalli dell'Associazione radioamatori.
"I nostri volontari sono stati impegnati in particolare nella scuola dell'infanzia Arcobaleno in via Stirone in città, ma anche a Calestano, dove le intense piogge hanno provocato frane e smottamenti", spiega la responsabile della Protezione civile della Provincia, Federica Manenti.
Gli 80 reggiani fanno parte dei Gruppi comunali di Albinea, Brescello e Reggiolo e delle associazioni Icaro Correggio, Bentivoglio Gualtieri, Ragazzi del Po Guastalla, Vos Casalgrande-Sassuolo, Associazione carabinieri in congedo di Campagnola, Tricolore Reggio, Campanone Scandiano, Gev di Reggio Emilia, Val d'Enza Radiocumunicazioni. Tra di loro anche una volontaria alla sua prima emergenza, Elisa Di Carlo della Val d'Enza Radiocumunicazioni.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Da domani, circa un chilometro prima della Cantoniera, carreggiata ristretta e con limite di velocità a 30 km/h per consentire lavori di ripristino della scarpata. A Caradello senso unico alternato per la rimozione di piante pericolanti -
Reggio Emilia, 17 ottobre 2014 -
La Provincia di Reggio Emilia informa che da domani, sabato 18 ottobre, sulla Sp 513R di Val d'Enza, al km 38+200 in comune di Vetto, circa un chilometro prima della località Cantoniera, si viaggerà su carreggiata ristretta e con limite di velocità a 30 km/h per consentire lo svolgimento in sicurezza di lavori di ripristino della scarpata di valle a seguito dell'allargamento di una frana. Il provvedimento rimarrà in vigore sino al termine dei lavori.
Sempre sulla Sp 513R, ma al km 41+250, in località Caradello, per un tratto di circa 100 metri si viaggerà a senso unico alternato, regolato da movieri, e con limite di velocità a 30 km/h dal 18 al 25 ottobre (o comunque sino al termine dei lavori) per consentire alla ditta Grasselli Ivan di Bibbiano l'abbattimento di due piante pericolanti.
Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Piantumazioni disposte dalla Provincia, in collaborazione con il Consorzio fitosanitario, in quattro aree verdi dei Comuni, a compensazione di abbattimenti di piante malate sulla Sp 63 -
Reggio Emilia, 15 ottobre 2014 -
Nuovi alberi e nuove siepi in quattro aree verdi di proprietà dei Comuni di Cadelbosco Sopra e Gualtieri, grazie ai lavori di piantumazione disposti dalla Provincia con la collaborazione tecnica del Consorzio fitosanitario di Reggio Emilia. Gli interventi, iniziati martedì a cura dell'impresa appaltatrice Cofar Srl di Castelnovo Monti, non hanno una valenza solo ambientale, ma sono finalizzati anche a migliorare la sicurezza stradale: i nuovi alberi e le nuove siepi compenseranno infatti quelli tolti lungo la Sp 63, in aree verdi di proprietà dei due Comuni, resosi necessario in quanto le piante avevano raggiunto una condizione di invecchiamento precoce che li rendeva pericolosi, anche in considerazione degli eventi atmosferici estremi che purtroppo sempre più spesso si registrano.
"Quest'importante opera di rinaturazione, che dovrebbe concludersi a novembre, contribuirà a migliorare la qualità della vita e dell'aria per i cittadini", commenta l'assessore uscente alle Infrastrutture e alla Qualità dell'aria Alfredo Gennari, sottolineando come "seppur in un momento di taglio di risorse al nostro ente, la Provincia sia comunque riuscita a garantire l'intervento che comporta benefici non solo per l'ambiente, ma anche per le migliaia di persone che ogni giorno percorrono la Sp 63. E' stata utile la collaborazione con il Comune di Cadelbosco di Sopra, con l'allora assessore Tania Tellini, ora come sindaco, che si era attivata per il buon esito dell'intervento".
Nel dettaglio, gli interventi disposti dalla Provincia con la collaborazione del Consorzio fitosanitario prevedono a Cadelbosco Sopra, nei pressi di piazzale Archimede Lusetti, la creazione di filari di Fraxinus excelsior e Prunus pissardii a corredo del parcheggio annesso allo stadio, allo scopo di creare zone di protezione per le auto in sosta. Le due essenze sono caratterizzate da diverse peculiarità estetiche e di portamento: il frassino, in particolare, verrà nel tempo fatto crescere fino a grandi dimensioni in modo che l'ampiezza delle chiome fornisca refrigerio alle auto in sosta e, nel contempo, incrementi il valore paesaggistico di un area ai margini di realizzazioni abitative.
Per la progettazione dell'intervento in via Aldo Moro sono invece stati coinvolti i ragazzi e gli insegnanti della scuola: nel lato Est verrà realizzato un filare di farnie (Quercur robur) che andrà a ricongiungersi con alcuni esemplari di grandi dimensioni attualmente presenti nell'area privata contigua, mentre nel lato Nord verrà realizzato un filare di gelso (Morus alba) che dovrà riproporre l'effetto di una antica "piantata reggiana" ovvero quei filari arborei, un tempo maritati alle viti per costituirne sostegno, che caratterizzano ancora oggi, come superstiti di una cultura antica, i panorami di alcune porzioni della nostra campagna. Nei lati Sud e Ovest, invece, verrà realizzata una siepe polispecifica con l'utilizzo di piantine forestali, quindi di dimensioni ridotte, privilegiando essenze autoctone, mentre all'interno del parco verranno realizzate cinque aree verdi delle dimensioni indicative di 40 metri quadrati con 15 specie di esemplari arborei e 15 specie di esemplari arbustivi.
L'intervento sull'area verde comunale adiacente a via Quarti e a via Gandhi, che ha pure seguito lo stesso percorso condiviso con la scuola, prevede di realizzare una forma riconducibile a quella di un fiore, con esemplari arborei e arbustivi. A completamento dell'area verrà realizzata una ulteriore aiuola all'interno della quale verranno messi a dimora esemplari di grandezze differenti (prima, seconda grandezza e esemplari arbustivi).
Per quanto riguarda infine le aree di proprietà del Comune di Gualtieri, in via Cento Violini a Santa Vittoria - a corredo della zona centrale del parco – è previsto un popolamento di Celtis australis: le piante verranno poste a dimora in maniera circolare, a distanze ravvicinate rispetto alle normali esigenze della specie, in maniera tale da costituire un piccolo "boschetto" che con il tempo vedrà concatenarsi le chiome delle piante. Verranno inoltre creati dei filari a corredo delle originarie vie principali, attualmente identificate in maniera poco chiara, con esemplari di seconda grandezza in grado di allietare la primavera del parco grazie all'elegante fioritura di colori diversi e di proseguire la vegetazione durante il resto dell'anno con la produzione di fogliame dalle pregevoli caratteristiche ornamentali. Accanto all'area attrezzata verrà poi realizzato un "labirinto vegetale" a fini ricreativi, rivolto in particolare ai bambini, attraverso l'utilizzo di Ligustrum ovalifolium (ligustro), un arbusto in grado di assumere dimensioni tali da non costituire un potenziale pericolo: al centro del labirinto verrà posto a dimora un esemplare arboreo dalle caratteristiche di pregio al fine di rappresentare un ideale "centro della realizzazione". Tutte le essenze scelte hanno caratteristiche di spiccata rusticità, buona attitudine all'accrescimento in terreni e climi come quelli di Gualtieri, buona resistenza a patologie e parassitosi e limitata esigenza di manutenzione.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Sorpresi dalla Polizia provinciale alla periferia di Reggio, vicino al confine con Cavriago: due persone denunciate per caccia con mezzi non consentiti -
Reggio Emilia, 14 ottobre 2014 -
Due persone sono state denunciate dalla Polizia provinciale per caccia con mezzi non consentiti dopo essere state sorprese, ieri mattina nella periferia di Reggio vicino al confine con Cavriago, aggirarsi in fuoristrada tra carraie e stradine poco frequentate. Insospettita dai movimenti, una pattuglia della Polizia provinciale dopo un breve appostamento ha infatti fermato e controllato il fuoristrada, scoprendo nel corso dell'ispezione una carabina calibro 22 carica e fuori custodia con ottica di mira, pronta all'uso, e un fagiano appena abbattuto, il tutto occultato da un telo.
I due sono quindi stati denunciati per caccia con mezzi non consentiti, mentre la carabina e il fagiano sono stati sequestrati. Il comandante Andrea Gualerzi, nel congratularsi con gli agenti, sottolinea "il grande impegno profuso dall'inizio della stagione venatoria dalla Polizia provinciale su tutto il territorio provinciale".
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Il sindaco di Poviglio Giammaria Manghi (Pd) è stato eletto dagli altri primi cittadini e dai consiglieri dei 45 Comuni reggiani con il 75,62% dei voti ponderati. L'affluenza alle urne è stata pari al 77,34% -
Reggio Emilia, 13 ottobre 2014 -
Il sindaco di Poviglio Giammaria Manghi (Pd) è il primo presidente della 'nuova' Provincia di Reggio Emilia, così come è stata ridisegnata dalla Legge 56/2014. Manghi, che era l'unico candidato, ha ottenuto 57.380 voti ponderati pari al 75,62% (bianche e nulle 24,38%). I voti unici sono stati invece 374 pari al 76,33%, bianche e nulle 116 pari al 23,67%.
E' ora in corso lo spoglio delle elezioni per il Consiglio provinciale, per il quale concorrono invece due liste: Pd e Terre reggiane.
L'affluenza alle prime elezioni della 'nuova' Provincia è stata del 77,34%: alle urne, nell'unico seggio elettorale allestito a piano terra di Palazzo Allende, si sono infatti recati 495 dei 640 amministratori pubblici (sindaci e consiglieri comunali) che potevano votare.
Come noto le elezioni delle 'nuove Province' avvengono attraverso un complesso meccanismo di voto ponderato: l'elettore (sindaco o consigliere comunale) che appartiene ad un Comune con un minor numero di abitanti esprime infatti un voto con un valore inferiore rispetto all'elettore (sindaco o consigliere comunale) di un Comune con un numero maggiore di abitanti. Ad esempio, ogni singola preferenza 'varrà' 22,778 voti ponderati se espressa da un consigliere o sindaco di Busana o Vetto, 57,332 se di Rolo o Casina, 111,672 se di Cavriago o Gualtieri, 171,218 se di Scandiano o Correggio, addirittura 949,434 per i 33 elettori (il sindaco e 32 consiglieri comunali) di Reggio Emilia.
Le 'nuove' Province, avranno gli stessi confini e la stessa denominazione delle Province attuali e saranno amministrate da tre organi: il Presidente e il Consiglio provinciale, nonché l'Assemblea dei sindaci.
Il Presidente, avrà la rappresentanza legale dell'ente; convocherà e presiederà il Consiglio provinciale e l'Assemblea dei sindaci; sovrintenderà al funzionamento dei servizi provinciali e svolgerà tutte le funzioni attribuite dal nuovo Statuto.
Il Consiglio provinciale, composto da 12 amministratori eletti tra sindaci e consiglieri comunali in carica, si occuperà di proporre il nuovo Statuto all'Assemblea dei sindaci; approvare regolamenti, piani e programmi; proporre all'Assemblea ed approvare, in via definitiva e previo parere favorevole, il bilancio dell'ente; esercitare le funzioni attribuite dal nuovo Statuto.
L'Assemblea dei Sindaci, composta da tutti gli attuali 45 sindaci reggiani, approverà il nuovo Statuto ed eserciterà compiti propositivi, consultivi e di controllo.
Presidente, consiglieri provinciali e sindaci che comporranno l'Assemblea, non percepiranno alcun compenso (gettone di presenza o indennità) per l'attività svolta in Provincia.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Aperto il tratto che completa i 13 chilometri di tangenziale tra i due paesi. La presidente Masini: "La complessa vicenda di questo appalto si è conclusa consegnando ai cittadini un'opera importante e attesa, ma anche lanciando un segnale forte e chiaro alla mafia" -
Reggio Emilia, 29 settembre 2014 -
E' stato inaugurato sabato mattina il terzo stralcio della Tangenziale di Novellara, 4,5 chilometri (compreso un tratto di circa 1,3 km già realizzato nel 2013) che costituiscono la prosecuzione della Variante Bagnolo-Novellara aperta al traffico nel luglio 2013, completando l'intero asse viario che da Bagnolo arriva alla Sp 42 per Guastalla: in tutto 13 chilometri di nuova e sicura strada per un costo complessivo di 29,5 milioni di euro.
Dopo gli interventi del sindaco di Novellara Elena Carletti, della presidente e dell'assessore alle Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini e Alfredo Gennari e dell'assessore al'Urbanistica e opere pubbliche del Comune di Novellara Carlo Veneroni, il tradizionale taglio del nastro è stato salutato da uno "Sciame di biciclette" promosso dalle associazioni 9PedAli e Novellara Ciclabile.
Realizzati dalla Cmb di Carpi, i 3,2 km di Tangenziale inaugurati questa mattina prevedono 2 rotatorie (una per l'innesto sulla Sp 42 per Guastalla, l'altra per il futuro tratto di completamento a nord di Novellara), 192 metri di barriere fonoassorbenti, 1 viadotto a 6 campate sulla Sp 42 con una lunghezza di 183 metri, 1 ponte sul canale Cartoccio e strada Boschi, 3 manufatti per il passaggio sui canali di bonifica Dugale dell'Olmo, Minara e Dugale Vittoria, 1 sottopasso ciclopedonale di Strada Sbarra che consente il collegamento da numerose case sparse verso l'area industriale e il paese di Novellara. Il costo dell'infrastruttura, pari a 10,6 milioni di euro, è stato sostenuto da Regione Emilia-Romagna (3,6 mln) e Iniziative ambientali Srl (7 mln).
Particolarmente sentita l'inaugurazione, da parte della presidente della Provincia di Reggio Emilia, per Sonia Masini, "Non solo perché questa è una delle ultime opere che consegniamo ai reggiani, a conclusione di due mandati amministrativi che hanno visto la Provincia di Reggio Emilia investire, in modo diretto o in collaborazione con altri, 420 milioni di euro per costruire 136 chilometri di varianti stradali, rendendo più rapidi e sicuri gli spostamenti e liberando dal traffico una cinquantina di centri abitati, ma anche perché la storia quest'opera pubblica ha rappresentato un risultato importante e concreto nella lotta alle infiltrazioni mafiose nel nostro territorio. Sono convinta che ce la faremo, abbiamo combattuto e vinto il fascismo, sconfiggeremo anche i mafiosi".
La Variante, come noto, è stata infatti realizzata in due fasi in seguito all'interdittiva antimafia emessa nel 2011 dal prefetto Antonella De Miro nei confronti della Bacchi Spa: dopo lo stop ai lavori sollecitati dalla Provincia, l'appalto (inizialmente in carico al Comune attraverso Iniziative ambientali Srl) è stato infatti riassegnato da Palazzo Allende. "La complessa e intricata vicenda di questo appalto si è conclusa consegnando ai cittadini un'opera importante e da tempo attesa, ma anche lanciando un segnale forte e chiaro alla 'ndrangheta: perché per contrastare la mafia contano i gesti, più delle parole, conta sottrarre appalti e quindi ricchezza", ha aggiunto la presidente Masini.
Non a caso, prima dell'inaugurazione, Sara Lasagni ha letto un messaggio a nome di Noi (Nuovi Orizzonti Insieme), un gruppo di giovani novellaresi dai 17 ai 35 anni impegnato sui temi della legalità anche con una serie di iniziative pubbliche (il 24 ottobre il prossimo incontro, con il magistrato palermitano Mario Conte e il giornalista sportivo Flavio Tranquillo, autori di "I dieci passi").
"Il tratto di strada che oggi consegniamo ai cittadini è la dimostrazione concreta di quanto sia importante la collaborazione e condivisione tra istituzioni per affrontare in modo deciso situazioni di criticità come quelle sostenute per la realizzazione di quest'opera – ha detto il sindaco Elena Carletti - Per Novellara è una giornata davvero storica, se pensiamo che di questa tangenziale si parlava già nel 1963 come mi ricordava l'altro giorno un cittadino. Il tema della grande viabilità resta comunque un punto strategico e cruciale per sviluppare l'economia, i servizi locali e per alleggerire la città di un notevole traffico pesante; è ferma e decisa volontà di questa amministrazione affrontare con massima trasparenza e concretezza tutte le pratiche necessarie per il compimento dell'asse viario.
Questo tema va di pari passo con la volontà di dare dignità e attuazione alla realizzazione di piste ciclabili che consentano un nuovo modo di fruire la città. Per questo motivo 9PedAli e Novellara ciclabile sono qui con noi con uno "sciame di biciclette", per trasmettere attivamente un segnale di cambiamento e di impegno nella realizzazione di una nuova viabilità ad uso della comunità".
Soddisfatto anche l'assessore provinciale alle Infrastrutture Alfredo Gennari per una "una bella e sicura strada che collega la stazione Mediopadana a Guastalla e alla Bassa", ha detto ringraziando "tecnici della Provincia e imprese che hanno lavorato assiduamente, utilizzando anche nuove tecnologie per l'asfalto e le opere di mitigazione ambientale che saranno utili anche per futuri lavori"- "La nuova Provincia che arriverà – ha concluso - dovrà completare gli assi stradali che abbiamo avviato, ma soprattutto dovrà lavorare e investire molto sulla mobilità sostenibile, a partire dal sistema di trasporto pubblico".
La scheda
Il tratto stradale inaugurato inizia in corrispondenza della rotatoria all'intersezione fra la Variante Bagnolo-Novellara (via Impastato) e via dei Cento Passi e finisce all'incrocio con la Sp 42 per Guastalla ed è formato da 1,3 km della Variante Bagnolo-Novellara (dalla rotatoria di intersezione con via Cento Passi al ponte sul Canale Cartoccio) e da 3,2 km della Tangenziale di Novellara (dal ponte sul Canale Cartoccio fino all'incrocio con la Sp 42 per Guastalla).
E' stato realizzato in due fasi in seguito all'interdittiva antimafia emessa nel 2011 dal prefetto Antonella De Miro nei confronti della Bacchi Spa :
- per la prima fase il progetto generale e la direzione lavori è stata a cura di Iniziative ambientali Srl ed i lavori sono stati eseguiti dalla ditta Bacchi spa. Questi lavori sono iniziati 08/03/2010 e si sono interrotti il 05/04/2011.
- per la seconda fase (lavori di completamento di quelli già realizzati da ditta Bacchi, iniziati a dicembre 2013 e sono finiti nelle scorse settimane) il progetto e la direzione lavori sono stati effettuati internamente dalla Provincia con i tecnici del Servizio Infrastrutture:
Progettazione: ingegneri Valerio Bussei e Francesco Vasirani, geometri Stefano Bettelli, Claudio Incerti Massimini e Manuela Guidetti ;
Direzione Lavori: geometra Stefano Bettelli; ingegner Lino Lusuardi (opere in c.a.) direttori operativi geometri Marco Ferrati e Claudio Incerti Massimini
Collaudatore in corso d'opera : ingegner Marino Gallo.
- La ditta che eseguito i lavori è stata la Cmb Societa' Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi ( MO), con il direttore di cantiere geom. Massimiliano Franzini , capocantiere ing. Alfeo Cigarini; capocommessa geom. Gabriele Malavasi.
L'ultimo tratto della Variante in programmazione è in capo al Comune di Novellara attraverso un accordo con Iniziative ambientali, la società costituita da Sabar e Unieco per gestire la discarica di via Levata e la realizzazione della Variante di Novellara come compensazione ambientale. La progettazione definitiva è già stata eseguita, le risorse ci sono, ma i lavori non potranno essere appaltati fino a quando il Comune non avrà completato le procedure urbanistiche, dopo il contenzioso avviato da uno degli espropriati.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Nuovo sopralluogo di Provincia e Anas. Ormai ultimati la Variante di Ponterosso e i 5 interventi di razionalizzazione della Ss 63 da Cà del Merlo a Croce. A breve anche l'avvio del tunnel della Bocco-Canala: la galleria sarà pronta a maggio 2016 -
Reggio Emilia, 26 settembre 2014 -
Provincia e Anas hanno compiuto ieri mattina un nuovo sopralluogo sulla Statale 63 per fare il punto sullo stato dei diversi cantieri, Variante di Ponterosso e galleria Bocco-Canala compresi. Al sopralluogo hanno partecipato la presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini con il dirigente alle Infrastrutture Valerio Bussei; il capo Compartimento dell'Emilia-Romagna di Anas Nicola Prisco con il responsabile dei lavori Matteo Castiglioni e quello del procedimento Aldo Castellari; il sindaco di Castelnovo Monti Enrico Bini con la responsabile del Settore Lavori pubblici Chiara Cantini, il capogruppo di maggioranza di Carpineti.
"Con Anas abbiamo fatto un sopralluogo per valutare lo stato dei lavori dei cantieri sulla Statale 63 e superare insieme alcuni problemi che si sono registrati - spiega la presidente Sonia Masini – Per quanto riguarda il primo stralcio della Variante di Ponterosso, c'è un leggero ritardo dovuto a problemi tra Anas ed Enel per lo spostamento della linea ad alta tensione sulla rotatoria di Croce. L'obiettivo , se le condizioni meteo climatiche rimarranno buone, è quello di concludere questo cantiere, e i cinque relativi alla razionalizzazione della Statale 63 da Cà del Merlo a Croce progettati dalla Provincia, ma realizzati da Anas, entro la metà di novembre".
Per quanto riguarda invece la galleria Bocco-Canala, sono in corso le opere propedeutiche allo scavo del tunnel che dovrebbe iniziare tra dicembre e gennaio prossimi, in lieve ritardo a causa del sopravvenuto fallimento di una delle ditte del consorzio che si è aggiudicato l'appalto. La conclusione dell'opera è prevista per il maggio 2016.
"I lavori stanno comunque tutti procedendo e a breve saremo in grado di concludere questi interventi molto importanti e attesi che avvicinano ulteriormente l'Appennino alla città e che stanno facendo lavorare decine di persone, aspetto non secondario in un momento economicamente difficile come questo", ha aggiunto ricordando come ai 34 milioni della Bocco-Canala e ai quasi 9 di lavori in fase di ultimazione, vadano aggiunti i 4 milioni della variante di Ponterosso di Castelnovo Monti a cui sta provvedendo direttamente la Provincia di Reggio Emilia, così come avvenuto per le Varianti di Canali, in città, e di Puianello a Quattro Castella. Tutte queste opere destinate a rivoluzionare i collegamenti da per la montagna, saranno illustrate ai cittadini sabato 11 ottobre nel teatro di Castelnovo Monti.
Il dettaglio degli interventi
Galleria Bocco-Canala
Il progetto prevede due gallerie (di 800 e 300 metri) ed un viadotto centrale di circa 300 metri. L'opera è stata appaltata da Anas al CCC (Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna). I lavori sono stati consegnati l'8 agosto 2013 e sono in corso le opere propedeutiche allo scavo del tunnel che dovrebbe iniziare tra dicembre e gennaio. La conclusione dell'opera è prevista per il maggio 2016.
Importo lavori: 34 milioni
Variante di Ponterosso
Destinata a risolvere il problema del famigerato 'tornantone' di Ponterosso che ogni inverno mette in grandi difficoltà camionisti e automobilisti bloccando spesso il traffico alle porte di Castelnovo Monti, la Variante è stata interamente progettata e finanziata dalla Provincia di Reggio Emilia, esclusa una quota di fondi europei che transitano attraverso la Regione e 500.000 euro stanziati dal Comune di Castelnovo Monti. Il progetto prevede la realizzazione di una strada di categoria C1 intorno all'abitato di Castelnovo Monti lunga 1.500 metri, con larghezza complessiva di 10,50 metri (due corsie di 3,75 m e due banchine di 1,50 m ciascuna).
Primo stralcio (da Croce alla zona sportiva, circa 1.000 metri): i lavori, iniziati nell'aprile 2013, si concluderanno, tempo permettendo, a metà novembre.
Costo: 5,4 milioni di euro (3,1 di fondi europei attraverso la Regione Emilia-Romagna, 1,8 dalla Provincia di Reggio Emilia, 500.000 euro dal Comune di Castelnovo Monti mediante l'alienazione dell'ex sede Agac).
Secondo stralcio (dalla rotatoria della zona sportiva alla rotatoria con la Statale 63(via Micheli) e via Comici, circa 500 metri): già conclusa la progettazione e appaltati provvisoriamente i lavori alla ditta Unieco nei cui confronti, così come previsto dal Codice dei Contratti, sono in corso le verifiche sui requisiti generali e morali, necessarie per giungere all'aggiudicazione definitiva. I lavori del secondo stralcio potranno comunque iniziare solo a seguito del completamento del primo stralcio, per ragioni legate alla sicurezza del cantiere e al fine di limitare i disagi, tenuto anche conto della situazione morfologica della zona e delle sovrapposizioni che si avranno con il cantiere Anas per le opere di difesa spondale presso la zona Coni, di cui si prevede a breve. L'appalto prevede 11 mesi per l'ultimazione dei lavori, con la possibilità di essere ridotti a 8 mesi. Costo: 3,5 milioni di euro.
Costo complessivo 8,9 milioni di euro, compresi interventi di miglioramento della stabilità dei versanti.
Razionalizzazione Statale 63 da Cà del Merlo a Croce
Intervento 1. E' il cantiere più vicino a Reggio, tra Cà del Merlo e Pignedolo. L'intervento, della lunghezza di circa 780 m, prevede il risezionamento della sede stradale per tutta la sua lunghezza incrementando la dimensione trasversale dagli attuali 6-7 m a 10.50 m anche con il raddoppio del ponte stradale esistente. Lavori aggiudicati da Anas alla ditta Zaccaria Costruzioni srl (nessun subappalto) a dicembre 2012, conclusione prevista per novembre. Importo lavori: 2,8 milioni.
lntervento 2. Si tratta dell'intervento decisamente più importante avendo un'estensione complessiva di circa 450 m, in variante al tracciato esistente, che con la costruzione di un nuovo ponte stradale di 120 m con tre campate, consente la rettifica dell'asse viario nel tratto tra Felina Matta e Pignedolo. Lavori aggiudicati da Anas alla ditta Moviter in ATI con Capiluppi Lorenzo Snc a dicembre 2012 (subappaltatori Tazzioli e Magnani e Ceag). I lavori stanno procedendo e termineranno a novembre. Importo lavori: 3,8 milioni.
Intervento 3. Tratto Felina Matta-Feriolo: il tracciato stradale, della lunghezza di circa 750 m, ricalca in sostanza quello esistente e per tutta la sua lunghezza è stato allargato passando dagli attuali 6-7 m a 10.50 m. Per consentire l'allargamento della sede stradale saranno realizzati rilevati di sottoscarpa in terra armata.
Intervento 4. In località Calcinara, riguarda la razionalizzazione dello svincolo tra la Ss 63 e la Sp 9 mediante la costruzione di una nuova rotatoria. L'intervento consente inoltre di aumentare il livello di sicurezza dell'incrocio, spezzando un tratto rettilineo della Statale solitamente percorso a velocità sostenute.
Intervento 5. In località Boaro, si estende per una lunghezza di circa 380 m e consiste nella parziale rettifica di un tratto stradale dove è presente una doppia curva e nel contestuale ampliamento della piattaforma stradale a 10.50 m, coerentemente a quanto previsto negli altri interventi.
I lavori sono stati appaltati da Anas e si concluderanno a metà novembre. Importo complessivo degli interventi 3, 4 e 5 : 2,2 milioni.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
E' il sindaco di Poviglio Giammaria Manghi il solo candidato alla carica di primo presidente della 'nuova' Provincia di Reggio Emilia. Domenica 12 ottobre in 640 tra consiglieri comunali e sindaci alle urne per scegliere i 12 consiglieri delle liste Pd e Terre Reggiane -
Reggio Emilia, 23 settembre 2014 -
Due liste per il Consiglio provinciale, una sola candidatura alla carica di primo presidente della 'nuova' Provincia di Reggio Emilia, così come è stata ridisegnata dalla Legge 56/2014. Presentate entro le 12 di ieri mattina, e poi nel pomeriggio verificate e accettate dall'Ufficio elettorale.
L'unico candidato alla carica di primo presidente della 'nuova' Provincia di Reggio Emilia è Giammaria Manghi (Pd), sindaco di Poviglio.
Due invece le liste che si contenderanno i 12 posti del 'nuovo' Consiglio provinciale di Reggio Emilia. Per la lista Pd: Claudia Dana Aguzzoli, Chiara Albanese, Enrico Bini, Elena Carletti, Paola Casali, Angelo Cigarini, Ilenia Malavasi, Alessio Mammi, Mariachiara Morelli, Marcello Moretti, Pierluigi Saccardi e Andrea Tagliavini.
Per la lista Terre Reggiane: Alessandro Bussetti, Paolo Delsante, Sara Devincenzi, Daniele Erbanni, Enrico Ferrari, Daniele Galli, Vincenzo Iafrate, Marcella Menozzi, Giuseppe Pagliani, Giovanni Salvarani, Manuela Venturi e Gianluca Vinci.
Le votazioni, come noto, si svolgeranno domenica 12 ottobre dalle 8 alle 20 presso l'unico seggio allestito a Palazzo Allende, sede centrale della Provincia di Reggio Emilia. Per la prima volta dal 1860 (a parte, ovviamente, la parentesi del fascismo) non saranno più i cittadini a votare, ma alle urne si recheranno soltanto sindaci e consiglieri comunali dei 45 Comuni reggiani: complessivamente 640 amministratori pubblici. Le elezioni del nuovo Consiglio provinciale avverranno attraverso un complesso meccanismo di voto ponderato: l'elettore (sindaco o consigliere comunale) che appartiene ad un Comune con un minor numero di abitanti esprimerà un voto con un valore inferiore rispetto all'elettore (sindaco o consigliere comunale) di un Comune con un numero maggiore di abitanti. Ad esempio, la preferenza 'varrà' 22,778 voti ponderati se espressa da un consigliere o sindaco di Busana o Vetto, 57,332 se di Rolo o Casina, 111,672 se di Cavriago o Gualtieri, 171,218 se di Scandiano o Correggio, addirittura 949,434 per i 33 elettori (il sindaco e 32 consiglieri comunali) di Reggio Emilia.
Le 'nuove' Province, avranno gli stessi confini e la stessa denominazione delle Province attuali e saranno amministrate da tre organi: il Presidente e il Consiglio provinciale, nonché l'Assemblea dei sindaci.
Il Presidente, avrà la rappresentanza legale dell'ente; convocherà e presiederà il Consiglio provinciale e l'Assemblea dei sindaci; sovrintenderà al funzionamento dei servizi provinciali e svolgerà tutte le funzioni attribuite dal nuovo Statuto.
Il Consiglio provinciale, composto da 12 amministratori eletti tra sindaci e consiglieri comunali in carica, si occuperà di proporre il nuovo Statuto all'Assemblea dei sindaci; approvare regolamenti, piani e programmi; proporre all'Assemblea ed approvare, in via definitiva e previo parere favorevole, il bilancio dell'ente; esercitare le funzioni attribuite dal nuovo Statuto.
L'Assemblea dei Sindaci, composta da tutti gli attuali 45 sindaci reggiani, approverà il nuovo Statuto ed eserciterà compiti propositivi, consultivi e di controllo.
Presidente, consiglieri provinciali e sindaci che comporranno l'Assemblea, non percepiranno alcun compenso (gettone di presenza o indennità) per l'attività svolta in Provincia.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Nuovo sopralluogo a Cantoniera con il direttore della Protezione civile regionale, Mainetti. Primi interventi per garantire la percorribilità dell'attuale tracciato, poi al via la bretella -
Reggio Emilia, 12 settembre 2014 -
Nuovo sopralluogo alla frana di Cantoniera di Vetto, ieri mattina, da parte del direttore dell'Agenzia regionale di Protezione civile, Maurizio Mainetti. Accompagnato dal funzionario Antonio Monni e da funzionari del Servizio Viabilità della Regione Emilia-Romagna, ha fatto il punto della situazione con l'assessore Alfredo Gennari, dirigente e tecnici del Servizio Infrastrutture della Provincia, il sindaco e il vicesindaco di Vetto Fabio Ruffini e Aronne Ruffini, la responsabile della Protezione civile provinciale Federica Manenti e il Servizio tecnico di bacino della Regione.
Nell'occasione, il direttore Mainetti ha dato notizia dell'approvazione da parte del Dipartimento nazionale di Protezione civile del Piano da 9,7 milioni di euro destinati ad affrontare le conseguenze del maltempo che tra dicembre 2013 e gennaio-marzo 2014 ha colpito l'Emilia-Romagna. Il Piano, messo a punto dalla stessa Agenzia regionale di Protezione civile, prevede come noto un primo stanziamento di 305.000 euro per interventi urgenti coperti con l'ordinanza del capo Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli.
"Tali risorse serviranno per avviare gli interventi progettati dalla Provincia per garantire la percorribilità della Sp 513R, lavori per 1 milione e mezzo di euro che intendiamo suddividere in tre stralci – spiega l'assessore Alfredo Gennari – Il primo, coperto proprio da questi 305.00 euro, è finalizzato a garantire la transitabilità a senso unico alternato regolato da semafori anche nell'ormai imminente stagione autunnale; con gli altri due stralci, entrambi da 600.000 euro, provvederemo dapprima alla realizzazione di una pista alternativa che bypassi la frana, poi nella sua trasformazione in vera e propria strada alternativa all'attuale tracciato". Nel frattempo, continueranno le indagini per approfondire e studiare la natura di questo movimento franoso particolarmente complesso.
Nel corso del sopralluogo di ieri con il direttore Mainetti, Provincia e Comune di Vetto hanno anche ragionato della copertura finanziaria dei due successivi stralci, per la quale si confida in contributi della Protezione civile e della Regione anche in considerazione dei pesanti tagli attuati ai bilanci degli enti locali.
Il progetto della Provincia di Reggio Emilia, come noto, prevede una bretella di circa 270 metri, che costeggerà l'attuale tracciato 'spostando' la Sp 513 verso l'alveo dell'Enza e, dunque allontanandola dalla frana. Progettata dai tecnici del Servizio Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia, la bretella avrà all'incirca la stessa altezza dell'attuale Sp 513R in quanto verrà costruita su un rilevato in terre armate realizzato proprio reimpiegando il materiale detritico asportato dal versante in dissesto: in questo modo, il vallo che si verrà a creare tra vecchia e nuova strada potrà contenere eventuali futuri scivolamenti di massi o detriti.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
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