Enzo Maselli, 82 anni, che vive in una casa isolata nelle campagne di Gaggio di Castelfranco Emilia, ha sentito dei rumori, ha aperto la porta e si è trovato faccia a faccia con il malvivente che lo ha colpito alla testa e alle gambe. Per fortuna senza gravi conseguenze.
CASTELFRANCO EMILIA (MO) – Vivere soli, a 82 anni, in una casa di campagna isolata di Gaggio, tra le campagne tra Castelfranco e Nonantola, non è certo una delle condizioni di maggiore sicurezza. Ma Enzo Maselli, classe 1935, è particolarmente sfortunato, dal momento che è stato rapinato due volte in tre anni. La prima, nel 2014, gli è costata solo un grande spavento, poiché la coppia di rapinatori, dopo aver forzato il vecchio portone di legno, se lo era trovato davanti spaventato e urlante e aveva pensato bene di puntargli in faccia il suo stesso fucile, appena rubato in casa. Maselli era poi stato fatto uscire, mentre i due rovistavano tra le sue poche cose. Prontamente, aveva chiamato i Carabinieri, ma quando questi erano arrivati, dei due malviventi non c'era più traccia.
Ieri mattina, invece, gli è andata peggio. Erano circa le sei e, nel buio, l'anziano ha udito dei rumori provenienti dalla porta di ingresso. È andato allora a controllare e ha scoperto un uomo con cattive intenzioni. Questi, infatti, ha afferrato un oggetto contundente e si è scagliato contro il padrone di casa, ferendolo alla testa e a una gamba. Si è poi dato alla fuga nei campi, insieme a 200 euro e a un cellulare, gli unici preziosi che era riuscito a rubare nella casa dell'anziano. Enzo Maselli è rimasto lucido e ha chiamato i Carabinieri di Castelfranco, che hanno preso atto di quanto accaduto e fatto partire le indagini per individuare il responsabile della rapina e dell'aggressione.
Sul posto si sono recati anche i sanitari del 118 che hanno trasportato il pensionato al Policlinico di Modena, dove ferite sono state giudicate guaribili in una decina di giorni. Le sue condizioni generali di salute sono state ritenute buone e l'uomo è già tornato in quella casa in cui, per due volte, ha rischiato la vita per colpa di qualche balordo.
Alle 00.45 della trascorsa notte il 113 riceveva una telefonata da parte di un appartenente al servizio "unità di strada anti-tratta" che riferiva che diverse prostitute erano state rapinate, in Via Emilia Ovest.
Gli agenti della volante riuscivano ad identificare una delle vittime la quale riferiva di essere stata avvicinata da due giovani che le chiedevano informazioni. Immediatamente dopo, uno dei due, molto probabilmente straniero, le mostrava una placca metallica simile a quelle in uso agli appartenenti alle forze di Polizia e, qualificandosi come poliziotto, le chiedeva i documenti della donna. Approfittando del momento in cui la donna apriva la borsa per mostrare quanto richiestole, uno degli individui la colpiva con un pugno al volto strappandole la borsa dalla mani per poi darsi alla fuga unitamente al complice.
La richiedente dell'intervento riferiva di aver contattato altre 4 prostitute rapinate durante la sera con le stesse modalità, verosimilmente dagli stessi individui che, in una occasione, venivano indicati come in numero di tre e fuggiti a bordo di utilitaria di colore scuro.
Le pattuglie, apprese le descrizioni dei rapinatori, effettuavano le ricerche senza riuscire a rintracciarli.
Parma: Ieri verso le ore 16.35 la volante veniva inviata presso il supermercato panorama per sedare una lite in atto tra alcuni soggetti che si trovavano al piano terra del centro commerciale. Durante le fasi dell'intervento, un poliziotto, per meglio capire la dinamica della lite, si portava al piano superiore del centro commerciale ove tutto era iniziato. Giunto al primo piano l'attenzione del poliziotto si spostava subito sulla guardia giurata il quale richiedeva il suo intervento poiché due soggetti extracomunitari stavano rubando alcune bottiglie di superalcolici.
Il poliziotto e la G.P.G. si avvicinavano alle casse ed individuavano i ladri. I due, capito di essere stati scoperti, si dividevano e tentavano la fuga. Grazie alla reattività del poliziotto uno dei due soggetti veniva raggiunto dopo pochi metri e dopo una breve colluttazione, veniva assicurato; l'altro ladro invece riusciva a guadagnare la fuga seminando il panico tra i presenti all'interno del centro commerciale spintonando diversi clienti che inevitabilmente cadevano a terra ma, fortunatamente, senza che nessuno riportasse ferite gravi.
Il fermato, D.A. classe '92 originario del Senegal, con numerosi pregiudizi di polizia per furto e spaccio di stupefacenti e con il divieto di ritorno in vari comuni italiani, a seguito di perquisizione personale, veniva trovato in possesso di uno zaino di colore blu che all'interno presentava una schermatura per eludere il sistema antitaccheggio, contenente nr. 7 bottiglie di superalcolici, nonché una confezione in cellophane con all'interno circa 30 grammi di sostanza stupefacente tipo marijuana. D.A. veniva pertanto arrestato per il reato di rapina impropria, resistenza e lesioni a P.U. - in quanto l'operatore di Polizia intervenuto, riportava nella colluttazione giorni 7 di prognosi - nonché denunciato per la detenzione ai fini di spaccio della sostanza stupefacente.
FURTO SUPERMERCATO INTERSPAR
La trascorsa notte, verso le ore 03.45, a seguito di allarme al 113, la volante si portava in via San Leonardo in quanto era stata segnalata la presenza nel piazzale del supermercato "Interspar" di alcune persone incappucciate e vestite di nero che stavano scappando.
Immediatamente la pattuglia si portava sul posto ed insieme alla guardia giurata effettuava un controllo per vedere se vi erano stati dei tentativi di furto.
Giunti nei pressi dell'ingresso del supermercato i poliziotti notavano che una vetrina laterale era stata completamente sfondata ed i ladri, una volta dentro, avevano rotto una vetrina espositiva di cellulari portando via decine di smartphone e tablet di diverse marche.
Gli agenti effettuavano subito un pattugliamento della zona alla ricerca degli autori del furto con esito negativo.
Parma, 3 agosto 2017
Ufficio Stampa e Relazioni Esterne
Questura di Parma
Verso le ore 21:50 si sabato, una volante della Polizia è intervenuta per la presenza di una persona molesta Intercity 612 Taranto Milano. Il capotreno ha raccontato agli agenti che durante il tragitto da Reggio Emilia Emila a Parma, un uomo ha importunato i passeggeri e azionato il freno di emergenza provocando panico e un notevole ritardo del treno.
I poliziotti alla ricerca dell'uomo segnalato, lo hanno trovato mentre rovistata nella borsa di una signora anziana prelevando una busta contendente soldi, mentre la malcapitata urlava chiedendo aiuto. Nonostante il tentativo di fuga è stato bloccato.
L'individuo era entrato nella cabina della signora gridando "fermi tutti, sono un controllore", dopodiché aveva rubato la busta, contenente 200 euro e per guadagnarsi la fuga, aveva spintonato con vigore l'anziana donna facendola cadere rovinosamente a terra.
C.I., 45 enne pluripregiudicato, è stato accompagnato in Questura e tratto in arresto per il reato di rapina impropria aggravata e, su disposizione del P.M. di turno Dott. Giuseppe Amara, trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura in attesa del giudizio direttissimo che si terrà nell'odierna giornata. Per aver molestato i passeggeri ed azionato il freno di emergenza è stato denunciato anche per il reato di interruzione di pubblico servizio.
Dopo aver strappato la borsa, l'uomo è fuggito in auto con un complice. Grazie alla tempestiva segnalazione al 118, una volante ha intercettato e fermato il veicolo nei pressi di Via Mantova.
Parma, 13 febbraio 2017
Ieri mattina, poco dopo le otto, una cittadina che aveva appena assistito ad un furto nei pressi di Via Verdi, ha chiamato il 113 riuscendo a fornire la descrizione fisica di un uomo che scappava a piedi inseguito dalla propria vittima, e che arrivato nei pressi di Via Albertelli, saliva a bordo di una Golf condotta da un'altra persona, dandosi immediatamente alla fuga. Grazie ad un importante dettaglio sull'auto che risultava viaggiare con un unico faro anteriore in funzione, una volante ha intercettato e fermato il veicolo nei pressi di Via Mantova trovando a bordo Q.H. e B.I, entrambi originari del Marocco, i quali, corrispondendo alle descrizioni ricevute dalla Sala Operativa, sono stati immediatamente sottoposti a perquisizione personale estendendo il controllo anche al veicolo.
Nell'abitacolo dell'autovettura è stata rinvenuta la borsa sottratta poco prima alla vittima dell'aggressione in Via Verdi, ed alcune banconote per il valore complessivo di 50 euro poste all'interno del porta oggetti del cruscotto. I due soggetti sono stati condotti presso gli Uffici della Questura ove si è proceduto nei loro confronti ai rilievi dattiloscopici utili alla loro compiuta identificazione.
Nel frattempo la vittima, una donna originaria della Corea del Sud ma residente a Parma, recatasi in Questura ha dichiarato in sede di denuncia che, intorno alle 8.10, mentre stava passeggiando nei pressi di Via Verdi, un uomo le si è avvicinato strappandole di dosso la borsa che teneva in spalla, facendola cadere rovinosamente a terra e procurandole delle lesioni alla spalla ed agli arti, poi giudicate guaribili dal pronto soccorso in 8 giorni. Nonostante le ferite la donna ha tentato nell'immediato di porsi all'inseguimento del rapinatore che tuttavia si allontanava a bordo di un'autovettura condotta da un secondo uomo facendo perdere le sue tracce.
Gli operatori della Squadra Volante hanno proceduto a trarre in arresto i due giovani per il reato di rapina aggravata in concorso e lesioni personali aggravate in concorso. Al momento i soggetti si trovano trattenuti presso il carcere di via Burla in attesa di giudizio.
Fermati gli autori della brutta rapina avvenuta a Mirandola il 12 novembre scorso, presso la tabaccheria "Rivendita 28", tramite l'analisi delle immagini dell'impianto di videosorveglianza e grazie all'ausilio di intercettazioni e servizi di localizzazione.
Modena, 30 dicembre 2016
Sono stati individuati dal personale del Commissariato di P.S. di Mirandola gli autori della brutta rapina avvenuta, il 12 novembre scorso, presso la tabaccheria "Rivendita 28" sita in viale Anagnini a Mirandola.
Nel corso della violenta rapina furono asportati 4000,00 euro in contanti e 1000,00 euro in gratta e vinci.
Dall'analisi delle immagini dell'impianto di videosorveglianza e grazie all'ausilio di intercettazioni e servizi di localizzazione sono stati individuati e deferiti alla Procura della Repubblica di Modena due cittadini italiani dimoranti nell'area mirandolese.
Le indagini sono state coordinate dal dott. Imperato della Procura della Repubblica di Modena, nella giornata di ieri i due responsabili sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
Due uomini l'hanno prima minacciata con un coltello e poi picchiata, colpendola in faccia con un pugno per derubarla: entrambi privi di una regolare residenza nel territorio nazionale e con a carico diverse pendenze penali.
di Alexa Kuhne
Parma, 27 maggio 2016
Come poteva dimenticare le facce dei due che l'avevano presa a pugni per derubarla?
Il ricordo, la paura di quella notte fredda l'hanno accompagnata in questi mesi come un incubo, grazie al quale la polizia ferroviaria di Parma ha però potuto identificare i due rapinatori.
I fatti risalgono allo scorso inverno. Erano quasi le due del mattino e la donna, rumena, stanca e infreddolita, aveva trovato rifugio all'interno di un convoglio in sosta al binario 8 della stazione di Parma, in attesa di prendere il treno che l'avrebbe portata a casa.
La vittima ha raccontato di essere stata avvicinata dai due uomini, uno rumeno che l'ha prima minacciata con un coltello e poi l'ha picchiata, colpendola in faccia con un pugno, uno nordafricano, che le ha intimato di consegnargli denaro.
La donna ha saputo fornire una descrizione molto dettagliata dei due aggressori che però, nel frattempo, sono riusciti a dileguarsi.
Spaventati dalle urla della malcapitata, sono stati i senzatetto, in cerca di riparo proprio sullo stesso convoglio, a indurre i due ad abbandonare i loro propositi e a farli fuggire dalla stazione.
Le indagini sono state condotte dal Comando della Polizia Ferroviaria che, mediante la visualizzazione delle registrazioni del sistema di video sorveglianza della stazione, riferite agli istanti immediatamente precedenti e successivi al delitto, è riuscita a dare un volto ai due malfattori.
Le stesse persone presenti quella notte sul vagone hanno fornito testimonianze fondamentali per il prosieguo delle indagini.
Il primo ad essere stato intercettato all'interno della stazione è stato il tunisino, il quale, benché non conosciuto quale abituale frequentatore del luogo, è stato sottoposto ad accurati rilievi fotografici presso il gabinetto di polizia scientifica della Questura.
Subito dopo è stata la volta del rumeno.
La vittima ha confermato immediatamente che si trattava dei due aggressori, entrambi privi di una regolare residenza nel territorio nazionale e con a carico diverse pendenze penali. I due sono stati deferiti in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica per il tentata rapina aggravata in concorso.
Il cittadino tunisino denunciato, a carico del quale era stato accertato il sopravvenuto rifiuto del rinnovo del permesso di soggiorno, è stato segnalato ai competenti uffici per l'avvio delle procedure di espulsione dal territorio nazionale.
Sembrava una normale prestazione a pagamento, invece, al momento del saldo, il cliente ha estratto un coltello a serramanico e nella colluttazione la vittima è stata ferita a una mano.
Di Manuela Fiorini
Modena, 14 marzo 2016
Sembrava una normale "prestazione" da saldarsi alla fine del rapporto. Invece, il cliente, al momento di pagare, anziché il portafoglio ha estratto un coltello a serramanico.
E' accaduto ieri sera a Modena, nelle vicinanze di Stradello Sant'Anna, una delle mete preferite di chi cerca sesso a pagamento. Il transessuale era stato abbordato in viale Montecuccoli, nella zona dietro allo stadio Braglia, ma dopo aver consumato il rapporto, è stato il cliente a pretendere i soldi, tutti quelli guadagnati dalla vittima.
Alla vista del coltello, il transessuale avrebbe reagito e ne sarebbe nata una colluttazione, durante la quale la vittima della rapina si è ferita seriamente a una mano, probabilmente nel tentativo di parare un fendente o di disarmare il rapinatore. Alla vista del sangue, quest'ultimo si sarebbe spaventato e avrebbe scaraventato la vittima fuori dall'auto, ripartendo a tutto gas.
A quel punto, al transessuale non è rimasto altro che telefonare alle Forze dell'Ordine ed è stata inviata sul posto un'ambulanza del 118. La vittima è stata ricoverata al Policlinico dove gli è stata riscontrata una profonda ferita con danneggiamento di un tendine.
Scoperte 9 rapine commesse tra Parma e Reggio Emilia in soli due mesi ai danni di ragazze che si prostituivano. Le indagini, iniziate alla fine del mese di dicembre 2015, hanno permesso di riscontrare lo stesso modus operandi fra tre rapine.
Di A.K. - ph. Francesca Bocchia -
Parma, 4 febbraio 2016
Andava a colpo sicuro: sapeva chi e dove cogliere nel segno. In due mesi un rapinatore seriale senegalese aveva derubato almeno nove prostitute. I Carabinieri della Compagnia di Parma hanno arrestato, a seguito di un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal Tribunale di Parma su richiesta della locale Procura, un cittadino senegalese di 33 anni ritenuto responsabile di molte rapine consumate, principalmente, in danno di prostitute.
Le indagini, iniziate alla fine del mese di dicembre 2015, hanno permesso di riscontrare, fin dalle primissime battute, lo stesso modus operandi fra tre rapine commesse in danno di prostitute.
Tutte le vittime riferivano di essere state avvicinate da un uomo di colore che, dopo averle fatte salire su una utilitaria di colore grigio, le aveva minacciate con un coltello facendosi consegnare il denaro e gli oggetti in loro possesso per poi dileguarsi.
Sulla base degli elementi raccolti i militari hanno informato la Procura della Repubblica di Parma ed iniziato ad effettuare una serie di servizi per identificare i possessori di autovetture simili a quella indicata. Dopo alcuni giorni è stata individuata, in località San Pancrazio, una Peugeot 206 di colore grigio condotta da un cittadino di colore, che si aggirava sulla via Emilia in zone normalmente frequentate da prostitute.
Fermato ed identificato per un controllo, il 33enne è stato immediatamente riconosciuto da una delle sue vittime. Durante la perquisizione della vettura è stato inoltre rinvenuto, occultato sotto un tappetino, un coltello con lama lunga 22 cm mentre nella successiva perquisizione dell'abitazione sono stati rinvenuti molti telefoni cellulari risultati poi rubati.
In ragione di tutti gli elementi acquisiti il P.M. della Procura di Parma ha emesso, nell'immediatezza, un decreto di fermo a carico del sospettato che è stato quindi accompagnato in carcere.
La prosecuzione degli accertamenti sulla refurtiva rivenuta nell'appartamento ha permesso d'individuare altre 8 ragazze vittime di altrettante rapine, consumate dall'interessato, con le medesime modalità, tra il mese di novembre e dicembre nelle province di Parma e Reggio Emilia.
In ragione dei numerosi ulteriori riscontri acquisiti dai Carabinieri il Sostituto Procuratore titolare dell'indagine ha richiesto una misura cautelare a carico del cittadino senegalese per tutte le rapine commesse. I militari della Compagnia, ricevuta la misura di custodia cautelare in carcere, hanno quindi notificato il provvedimento all'uomo che si trovava ancora ristretto presso il carcere di Parma.
Al ritorno da una festa di Halloween, cinque giovani originari di Sassuolo sono stati avvicinati in Piazza Matteotti da quattro coetanei tunisini che si sono dimostrati un po' troppo "espansivi". Grazie all'intervento tempestivo di una Volante della Polizia, che li ha rintracciati poco dopo con soldi e un cellulare di ultima generazione sottratti alle vittime, per i nordafricani sono scattate le manette. -
Modena, 3 novembre 2015 - di Manuela Fiorini, foto di Claudio Vincenzi -
Non accettare abbracci dagli sconosciuti. Lo hanno imparato a proprie spese un gruppo di cinque amici di Sassuolo che, alle 4 di mattina del 1° novembre, dopo aver festeggiato la notte di Halloween, nella centralissima Piazza Matteotti, sono stati avvicinati da quattro tunisini che, con un atteggiamento tra l'amichevole e il perentorio, hanno approfittato del contatto fisico per sottrarre alle vittime portafogli e cellulare.
I fatti: erano appena passate le 4 e i quattro italiani, tutti giovani di età compresa tra i 20 e i 25 anni, stavano tornando alle auto dopo una nottata trascorsa a festeggiare Halloween. Mentre attraversavano Piazza Matteotti, nel centro storico di Modena, sono stati raggiunti da un coetaneo tunisino, che si è subito dimostrato eccessivamente espansivo e insistente nel suo volere "fare amicizia". Il nordafricano è stato poi raggiunto da altri tre connazionali, anch'essi troppo "amichevoli", che hanno addirittura scambiato qualche abbraccio con i giovani sassolesi e approfittato del contatto fisico per rubare a uno di loro un portafogli con circa 20 euro e un nuovissimo smartphone Samsung Galaxy.
Il gruppo di tunisini, una volta raggiunto l'obiettivo del furto, ha messo da parte le "smancerie" e si è allontanato, ma la vittima, accortosi di non avere più in tasca soldi e cellulare, li ha rincorsi e raggiunti all'altezza di via Taglio, dove ha intimato loro di restituirgli quanto sottratto. A quel punto, però, la "simpatia" dimostrata dai tunisini ha lasciato il posto alle minacce. Anzi, il ragazzo sassolese sarebbe stato accerchiato dai nordafricani e malmenato. A quel punto si è deciso a chiamare la Polizia.
Mentre una Volante si recava sul luogo della rapina, per caso ha notato il gruppo di stranieri che passeggiava nei pressi di Piazza Matteotti. Una volta ricevuta la descrizione dei rapinatori dai cinque sassolesi, i poliziotti si sono resi conto che si trattava proprio dei nordafricani incrociati poco prima. Li hanno così rintracciati in via Taglio, fermati e perquisiti. Sono così saltati fuori i soldi, ma non il portafogli, e il cellulare sottratti alla vittima. Per un 23 enne, un 25 enne, un 27 enne e un 29 enne tunisini, regolari sul territorio, ma con precedenti, sono così scattate le manette. L'arresto è stato infatti convalidato e i quattro si trovano attualmente nel carcere di Sant'Anna. Dalla rapina all'arresto è intercorsa solo mezz'ora, grazie alla tempestività delle Forze dell'Ordine, al quale va l'encomio del questore di Modena Giuseppe Garramone.