Alle prime luci dell'alba di ieri, personale della Polizia di Stato in servizio presso i Posti di Polizia Ferroviaria di Parma e Fidenza, hanno eseguito tre provvedimenti di custodia ca utelare in carcere, emessi dall' Autorità Giudiziaria di Parma nei confronti di altrettanti soggetti, due dei quali residenti nella provincia di Piacenza ed uno senza fissa dimora ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dei reati di rapina pluriaggravata in concorso, percosse e porto abusivo di armi.
I provvedimenti sono il risultato di una attività di indagine svolta dal personale del Posto di Polizia Ferroviaria di Parma a seguito di una rapina perpetrata il 27 luglio u.s. a bordo del treno R. 1 1545 nella tratta Fidenza - Parma, in danno di un ragazzo salito sul convoglio nella stazione di Piacenza.
In particolare i tre rapinatori, un italiano e due nord africani di età compresa tra 19 e 23 anni,
saliti sul treno verosimilmente nella stazione di Fidenza, sottraevano il portafoglio ed a ltri effetti personali ad un ragazzo italiano di 26 anni, dopo averlo percosso e tenuto sotto la minaccia di un coltello, per poi darsi alla fuga non appena il convoglio giungeva nella stazione di Parma.
A seguito della denuncia sporta dalla vittima, gli uomini della Polizia Ferroviaria di Parma riuscivano ad identificare i tre autori della rapina, che nel corso delle ultim e ore sono stati rintracciati e tratti in arresto in esecuzione dei provvedimenti restrittivi emessi dalla Autorità Giudiziaria di Parma ed accompagnati presso la Casa Circondariale del capoluogo
Parma 23 agosto 2019 - Un etiope di circa 40anni ha tentato la rapina al negozio "Asia Africa Market" minacciando con le catene un dipendente dell'esercizio commerciale, al fine di asportare l'incasso. Il pronto intervento della Polizia ha però impedito al malvivente di portare a termine la rapina scatenando la reazione dell'africano che si è opposto al fermo con violenza, prendendo anche a calci l'auto di servizio, danneggiandola in modo evidente.
Per tutti questi motivi è stato arrestato dagli Agenti e su disposizione del Pubblico Ministero è ora in carcere in attesa della convalida.
La Polizia di Stato esegue misura cautelare nei confronti di un pregiudicato straniero di Mirandola.
Personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Mirandola, sabato scorso, ha dato esecuzione alla misura coercitiva della custodia cautelare in carcere nei confronti di un cittadino marocchino di 41 anni con dimora in città.
Il provvedimento, emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Modena, si è reso necessario per i delitti di rapina e lesioni personali commessi a Mirandola pochi giorni prima ai danni di un avventore di una sala scommesse.
Nello specifico, al fine di appropriarsi della somma di Euro 450, lo straniero ha ripetutamente aggredito con calci e pugni un cliente di una sala scommesse procurandogli delle ferite al volto per una prognosi di gg.10, per poi darsi alla fuga.
Dopo una attenta e scrupolosa indagine, mantenendo il riserbo investigativo, i poliziotti hanno individuato l'aggressore traendolo in arresto e dando quindi seguito all'esecuzione cautelare.
Il pregiudicato è stato quindi associato presso la Casa Circondariale di Modena a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Ruba vestiti all'OVS e tenta la fuga spintonando l'addetto alla sicurezza che cade ma viene bloccato da una pattuglia della Polizia di Stato intervenuta in pochi istanti..
Di LGC, Parma 12 agosto 2019 - Un tunisino di 21 anni è stato sorpreso, sabato scorso 10 agosto, dalla vigilanza del negozio a rubare capi d'abbigliamento all'OVS di via Mazzini.
Il giovane, con già diversi precedenti nel proprio carnet, ha reagito spintonando l'addetto alla sorveglianza del negozio che è caduto. Alla fine però è stato bloccato e arrestato grazie al pronto intervento della volante della Polizia Stato che presidiava il centro storico nell'esercizio della strategia di prevenzione.
Negli ultimi 3 mesi infatti, in forza dell'intensificazione dei controlli nelle zone del centro tra Piazza Duomo, via Mazzini e Teatro Regio sono state identificate numerose persone.
Personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino marocchino di 23 anni, responsabile del reato di tentata rapina.
L’uomo aveva cercato di oltrepassare la barriera delle casse di un discount in via Rainusso, occultando sulla sua persona un pezzo di parmigiano e una lattina di birra, ma era stato fermato da personale addetto alla sorveglianza. Vistosi scoperto, il marocchino, invano, aveva ingaggiato con quest’ultimo una colluttazione per liberarsi e darsi alla fuga.
La Volante immediatamente allertata dal responsabile dell’esercizio commerciale è intervenuta ed ha arrestato il giovane straniero.
Il marocchino è stato accompagnato in Questura per accertamenti più approfonditi, che hanno evidenziato a suo carico numerosi precedenti penali e di Polizia specifici, nonché il suo status di clandestinità su territorio nazionale.
Giudicato con rito direttissimo questa mattina, ne è stata disposta la traduzione in carcere.
I Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente , in data 25 giugno, hanno dato esecuzione all'ordinanza con cui il Gip di Parma ha disposto la custodia cautelare agli arresti domiciliari per Simmaco Zini, per i fatti di seguito riepilogati.
Il 4 giugno scorso, Intini Madio si trovava a camminare alle ore 03.00 del mattino in via San Leonardo, per recarsi sul proprio posto di lavoro, quando veniva avvicinato da un'autovettura a bordo della quale vi erano due soggetti. Il conducente gli chiedeva di poter effettuare una telefonata in quanto era rimasto senza benzina, ma al diniego dell'Intini lo stesso cambiava atteggiamento e si mostrava meno amichevole. Nello sporgersi all'interno dell'abitacolo notava che il conducente teneva in mano un coltello e, impaurito da ciò, aderendo in parte alla sua richiesta di consegnargli il portafogli e il cellulare, gli consegnava solo il cellulare (in quanto non aveva con sé il portafogli), un Iphone 5S.
Subito dopo il veicolo si allontanava, invano inseguito, per un breve tratto, dal denunciante.
Le indagini prontamente eseguite dai Carabinieri di Parma Oltretorrente, consistenti nell'acquisire le immagini di videosorveglianza estrapolate dal sistema di telecamere OCR del Comune di Parma, consentirono di verificare l'intera scena della rapina avvenuta in via San Leonardo, nonché il numero di targa dell'autovettura, una Opel Corsa grigia, intestata a una ditta di Parma che l'aveva noleggiata proprio allo Zini.
L'Intini, chiamato a visionare un album fotografico con diverse fotografie, riconosceva con assoluta certezza il soggetto che lo aveva rapinato, indicando l'immagine dello Zini.
Da un controllo alla banca dati delle forze di polizia l'indagato risultava gravato da precedenti di polizia specifici quali furto in abitazione (nel 2018) e rapina impropria in concorso (nel 2014).
All'esito delle attività investigative appena ricordate, la Procura della Repubblica di parma chiedeva ed otteneva la misura cautelare a carico del soggetto, gravemente indiziato del reato di concorso in rapina pluriaggravata.
Nel pomeriggio di ieri, la Squadra Mobile ha arrestato un 32enne italiano incensurato, ritenuto responsabile di due rapine perpetrate a Modena in zona Crocetta e Albareto ai danni di una farmacia e di una tabaccheria, nonché di una precedente tentata rapina in un'altra tabaccheria.
L'uomo con volto travisato da un passamontagna era entrato negli esercizi commerciali e aveva intimato ai dipendenti di consegnare il denaro presente nelle casse e di riporlo in una busta di cartone che portava con sé. Quindi era scappato in sella ad una bicicletta.
Nel corso della rapina alla tabaccheria, il 32enne aveva anche portato la mano sinistra all'interno della tasca della giacca per intimorire ulteriormente la vittima inscenando di avere un'arma nascosta.
Grazie alle informazioni acquisite e alla descrizione dell'uomo, in particolare degli abiti indossati al momento delle rapine – un giaccone con cappuccio mimetico con sfumature di grigio chiaro e scuro, pantaloni da lavoro blu con strisce orizzontali di colore fluorescente all'altezza del polpaccio – gli agenti sono riusciti ad individuarlo mentre percorreva in bicicletta a velocità sostenuta via Due Canali.
Intimatogli l'alt, il 32enne per tutta risposta al fine di guadagnarsi la fuga ha tentato di cambiare senso di marcia e di scartare l'autovettura di servizio, non riuscendovi e andando ad impattare con la ruota anteriore del velocipede contro il paraurti per poi atterrare sul parabrezza del veicolo, provocandone la rottura.
L'uomo, in evidente stato di alterazione psicofisica da probabile assunzione di sostanze stupefacenti, è stato trovato in possesso del passamontagna e della busta di cartone con manici utilizzati durante le rapine.
Dopo gli accertamenti di rito, il 32enne è stato associato alla locale Casa Circondariale, come disposto dal Magistrato di turno, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Nella serata di giovedi, le volanti dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e le pattuglie del Reparto Prevenzione Criminale di Reggio Emilia, hanno tratto in arresto in flagranza di reato, un uomo di 28 anni originario del reggiano per il reato di tentata rapina e di rapina aggravata in danno di anziane donne cui tentava di strappare – per la prima - e strappava – per la seconda - con violenza, trascinandole a terra, le proprie borse personali.
Verso le ore 16.45, gli agenti venivano inviati in Via Trento angolo Via Monte Altissimo per una tentata rapina in danno di una donna. Nello specifico si accertava che poco prima, un individuo di circa 30 anni, cui venivano fornite dettagliate descrizioni sull'aspetto fisico e sull'abbigliamento, aveva tentato di strappare la borsetta ad una passante facendola rovinare a terra ma senza riuscire nel proprio intento.
Le pattuglie impegnate in zona nella ricerca del malvivente ricevevano, alle ore 17.00 circa, altra segnalazione di donna rapinata e caduta a terra nella vicina Via Venezia angolo Via Valenti. L'autore della rapina veniva descritto esattamente come quello che poco prima aveva tentato analogo reato in Via Trento.
I controlli a tappeto effettuati nella zona interessata, permettevano dopo pochi minuti il rintraccio dell'autore dei gravi fatti delittuosi sopra descritti, perfettamente corrispondente per aspetto fisico e per abbigliamento all'autore della tentata rapina e della rapina, nonché trovato in possesso dell'intera refurtiva sottratta alla seconda vittima.
Alla luce di quanto sopra si provvedeva a trarre in arresto l'uomo per i reati sopra indicati e ad associarlo presso la locale Casa Circondariale a disposizione della competente A.G..
I beni sottratti alla vittima della rapina consumata, sono stati tutti restituiti alla legittima proprietaria.
Personale della Squadra Volante ha tratto in arresto due cittadini moldavi, di 15 e 17 anni, responsabili del reato di rapina in concorso.
Intorno alle ore 23.00 di ieri, è giunta una segnalazione alla Centrale Operativa da parte di un uomo di nazionalità tunisina che riferiva di aver assistito ad una aggressione in via Fabrizi da parte di due ragazzi che avevano sorpreso alle spalle una donna, cingendole il collo, per poi scaraventarla a terra e sottrargli la borsa.
Il tunisino in sella ad una bicicletta, mentre li seguiva a distanza senza perderli di vista, ha fornito tutte le indicazioni necessarie agli agenti per individuare e sorprendere i due giovani malfattori in via Savelli, che nascosti dietro un cassonetto dell'immondizia erano intenti a divedersi il bottino. Alla vista della Polizia si sono dati invano a precipitosa fuga; raggiunti dagli operatori sono stati bloccati e accompagnati in Questura.
La donna soccorsa è stata affidata alle cure del personale del 118.
I due minorenni, uno dei quali censurato, dopo gli accertamenti di rito sono stati tradotti presso il carcere minorile di Bologna, come disposto dal Magistrato di turno.
Rapinarono le ex fidanzate due persone arrestate dai carabinieri della stazione Bologna Bertalia.
I Carabinieri della Stazione Bologna Bertalia hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 22enne bolognese e un 23enne algerino, indagati per rapina pluriaggravata e lesioni personali gravi.
Il provvedimento, firmato dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bologna, Dott. Gianluca Petragnani Gelosi, è originato da un'informativa dei Carabinieri della Stazione Bologna Bertalia che avevano avviato le indagini per risalire agli autori di una rapina perpetrata la notte dell'11 novembre scorso. Alle ore 01:15, la Centrale Operativa del 112 riceveva la telefonata di un passante che, transitando in via Benazza, riferiva di avere udito le urla di una donna.
Due pattuglie dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna si precipitavano velocemente sul posto e constatavano di due ragazze sotto shock, una 19enne e una 20enne. Tranquillizzate dai militari, le due giovani raccontavano di essere state aggredite e rapinate dagli ex fidanzati che con la scusa di accompagnarle in auto presso una discoteca di via Alfieri Maserati, per trascorrere una serata tra "amici", le avevano condotte in una zona appartata di via Benazza per rapinarle dei rispettivi smartphone e di una cinquantina di euro.
Le due vittime venivano trasportate al Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore e dimesse con una prognosi di otto giorni. I Carabinieri della Stazione Bologna Bertalia sono riusciti a risalire all'identità dei due soggetti indagati, noti alle Forze di polizia per la loro pericolosità sociale e un'attitudine a delinquere per reati contro il patrimonio, la persona e in materia di sostanze stupefacenti, allo scopo di aumentare gli introiti e mantenere uno stile di vita al di sopra delle proprie possibilità economiche.
Il 22enne bolognese è stato arrestato ieri pomeriggio dai Carabinieri della Stazione Bologna Bertalia durante l'esecuzione della citata misura cautelare e tradotto in carcere, mentre il 23enne algerino, clandestino sul territorio nazionale e foto segnalato sotto numerosissimi alias, è stato individuato questa notte, dopo un'estenuante ricerca, durante un'irruzione con una decina di militari, all'interno di una tenda di fortuna che il malvivente aveva allestito al primo piano di un casolare abbandonato situato in via Francesco Zambeccari. Alla vista dei Carabinieri che gli hanno aperto la tenda, il 23enne si è spaventato e ha consegnato tutto senza opporre resistenza: tre coltelli, 16 grammi di cocaina al 72% di principio attivo e delle mazzette di denaro per un importo complessivo di 6.175 euro.
A seguito di questo, l'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere del 23enne algerino è stata posticipata per la celebrazione del Giudizio direttissimo, previsto per la mattinata odierna presso le aule giudiziarie del Tribunale di Bologna.