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Un 'bolide' di cioccolato fondente, meringhe, crema, per gli auguri di Natale del Ferrari Club Italia -

Modena 17 dicembre 2013 -

La torta di oltre 25kg di peso ha sancito la chiusura della tradizionale cena annuale dei soci, tenutasi a Maranello sabato scorso.

La tradizionale cena per lo scambio degli auguri di Natale è stata l'occasione per il Ferrari Club Italia di avere una torta appositamente dedicata. Opera, della pasticceria modenese Remondini, che ha realizzato un bolide – è il caso di dirlo – rosso e tutto da gustare.

Il capolavoro d'arte pasticcera è stato frutto dell'estro e della creatività di Velio Michelini, pasticcere nello storico locale modenese da oltre un quarto di secolo che è riuscito ad interpretare al meglio quanto commissionato in circa 15 ore di lavoro.

Sul dolce del peso di 25 kg circa – i cui ingredienti principali sono: torta margherita, crema pasticcera al croccantino e meringhe il tutto fatto come una volta, artigianalmente secondo tradizione, oltre che all'utilizzo di cioccolato fondente per decorazioni ed ornamenti – da un lato il simbolo dei Club e dall'altro la parte posteriore di uno dei recenti modelli della casa di Maranello.

(fonte: ufficio stampa Nevent)

 

Sabato, 14 Dicembre 2013 11:12

Piacere al primo assaggio

 

Di Chiara Marando – Parma 14 Dicembre 2013

La prima sensazione spesso è quella che conta, e non solo nelle questioni importanti o nell’approccio con le altre persone, ma anche nei luoghi che visitiamo e in ciò che ci trasmettono. Per questo quando sono stata la prima volta  alla Trattoria Le Viole, a pochi chilometri dal centro Parma,  la positività del primo approccio mi ha portata a sceglierlo nuovamente ed annoverarlo nella “esigente” lista dei preferiti.

La location è quella della campagna appena fuori città, un elegante casale finemente arredato dove tutto è curato nei minimi dettagli, dalle stoviglie, al servizio, alla presentazione dei piatti. Entrando nel locale l’idea è quella di sentirsi a proprio agio, avvolti dal calore di un ambiente signorile e confortevole dove poter sorseggiare un aperitivo prima di iniziare il pasto, oppure osservare i volumi che arricchiscono la libreria in legno. Lucia e Rosanna, sorelle dall’energia contagiosa, hanno portato la loro casa qui e ne hanno sapientemente ricostruito il sapore famigliare e confortevole. Sono loro, goriziane d’origine, che nel 1989 hanno deciso di aprire l’attività, mettendo anima e corpo nel lavoro, una vera e propria passione innata. In cucina c’è  Roberto, marito di Rosanna, chef di lunga esperienza, unico vero artista ai fornelli capace di creare piatti deliziosi e ricercati. Le sue mani e la sua esperienza preparano ogni alimento, dal pane, alle sfoglie, alla pasta fatta in casa fino ad arrivare ai dolce ed al gelato.

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Un menù dove la tradizione parmigiana fa da padrona, esaltata però da qualche abile rivisitazione in chiave moderna, il tutto senza snaturarne il sapore originario. Il risultato sono proposte gustose e raffinate, dove alla presentazione estremamente piacevole si affianca la bontà di pietanze appetitose e ricche di gusto.

Partiamo con gli antipasti, squisitezze come il delicato Strudel di patate con salsa di radicchio rosso, i freschi Moscardini con verdure tiepide al profumo di basilico, oppure il più nordico Salame fresco al vino e fichi. Passiamo ai primi, molto difficile scegliere tra piatti come le Lasagnette con Montasio e carciofi, gli Agnolotti di patate con fonduta di cipolla, oppure i corposi Bieghi con sugo di cervo e funghi porcini. Poi c’è il cavallo di battaglia, un must del ristorante, il Savarin di riso con ragù, fonduta di Parmigiano e copertura di Spalla cotta…strepitoso.

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Ed ora parliamo dei secondi, una leccornia dopo l’altra: Guanciale di manzo brasato al vino rosso con polenta, Rotolini di Faraona all’uva, Anatra servita con pere nobili e Coniglio con pomodorini, rosmarino e olive taggiasche, un trionfo di profumi. Il consiglio è di prestare attenzione ai “fuori menù”, una vera sorpresa  perché nascono dall’ispirazione e dalla  sapiente fantasia culinaria di Roberto.

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Ottimo cibo accompagnato da vino eccellente, una cantina fornita di etichette rinomate che spaziano su tutto il territorio italiano. Questo è il campo d’azione di Rosanna e Lucia capaci di consigliare l’abbinamento perfetto per ogni piatto cercando di accontentare anche i veri intenditori.

Giunti alla fine del pasto, per concludere in bellezza è d’obbligo scegliere qualcosa di totalmente “libidinoso”, e i dolci della carta rispecchiano letteralmente questa caratteristica: dal cremoso Semifreddo alla nocciola con zabaione e cioccolato bianco, all’intramontabile Torta di mele  servita con gelato alla cannella, alla Torta al cioccolato con zenzero e arancia e ancora all’ottimo gelato alla nocciola variegato al Pocket coffee.

 

 

Trattoria Le Viole

Strada Nuova di Castelnuovo, 60,

43126 Castelnuovo Parma

Tel. 0521 601000

 

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Sabato, 07 Dicembre 2013 11:19

Ad ognuno la sua "Zucca"

Di Chiara Marando  - Sabato 04 Novembre 2013

"-Va in giardino e portami una zucca-. Cenerentola subito andò a cogliere

la più bella che le riuscì di trovare, e la portò alla comare, senza capire

come mai quella zucca l'avrebbe fatta andare al ballo. La comare la vuotò,

e quando non fu rimasta che la sola scorza, la percosse con la sua bacchetta,

e la zucca fu subito mutata in una bella carrozza tutta dorata.”

Così Charles Perrault descrive la magia della zucca trasformata in carrozza nella fiaba di “Cenerentola”. Non di dimentichiamoci poi della festa di Halloween con la sua famosa Jack-o'-lantern, caratteristica lanterna utilizzata per scacciare gli spiriti maligni.

Il potere della Zucca però non è solo fantasia, è uno di quegli alimenti che si presta a molteplici scopi, che porta allegria con il suo colore arancione e nasconde proprietà nutritive e benefiche di alto livello. La polpa può essere utilizzata in tante preparazioni gastronomiche: gratinata al forno, al vapore, in un cremoso risotto all'onda, fritta in pastella, nella pasta fatta in casa, oppure unita ai giusti ingredienti per creare ottime torte o dessert. Poi ci sono i semi, preziosi sia per la salute perché ricchi di proteine, carboidrati e sali minerali, che per rendere i piatti più appetitosi come nel caso della carne, dell'insalata, e ancor di più del pane. Una vera e propria risorsa stuzzicante e appetitosa, un tocco in più ai fornelli. Se volete cimentarvi in deliziose pietanze potete ispirarvi qui www.ricettezucca.com

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Tante sono le varietà di zucca tra cui si può scegliere, ognuna con caratteristiche  e peculiarità specifiche: Avalon, riconoscibile per la buccia liscia e la polpa dolce, Marina di Chioggia, con buccia rugosa di colore verde o grigio scuro, ottima per i ripieni, e Violina di colore arancione-roseo, perfetta per puree e preparazioni al forno, sono solo alcuni degli esempi più comuni.

Poi c'è l'ormai nota Zucca Bertagnina De.c.o., tipica della zona di Dorno, in provincia di Pavia, che si distingue per la prelibata qualità e la scarsa quantità di polpa utilizzabile, elemento che l'ha portata ad essere esclusa dalla grande produzione. Negli ultimi anni, però, è stata attivata un'importante opera di rilancio con la conseguente nascita di piccole produzioni di nicchia ad opera di aziende locali, una vera eccellenza gastronomica. La Pro Loco di Dorno è impegnata in prima linea nella promozione di questo progetto, tanto che da 11 anni nel mese di ottobre si festeggia questo fantastico prodotto con “La Sagra della Zucca Bertagnina”, un appuntamento che richiama migliaia di visitatori affamati e curiosi avventori, un vero trionfo di bontà e tradizione.

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Ecco allora che sarà un piacere provare sapori diversi,  accompagnare il pasto bevendo qualcosa di originale, magari una corposa Birra di Zucca, dal gusto deciso ma non invadente (birrificiopavese.it), oppure coccolarsi con  un Frollino di Zucca (www.casacrotti.com), spalmare sul pane la Confettura (www.lecampanelle.com),ed infine concedersi una dolce pausa con i Baci di Dorno, un connubio goloso tra cioccolato, amaretto e zucca (www.pasticceriavillani.com).

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Per saperne di più www.sagradellazucca.it

 

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Mercoledì, 04 Dicembre 2013 14:58

I segreti per un Pane perfetto

 

Di Chiara Marando – Parma 04 Dicembre 2013

Lunedì 2 dicembre presso l'Academia Barilla di Parma si è svolto un importante appuntamento dedicato al “Pane da Ristorazione”. Un'iniziativa gratuita organizzata da Confesercenti Parma e Academia Barilla con il contributo di Unipol Assicurazioni per dare nuove idee e fornire servizi utili alle imprese del settore ristorazione.

«In tempi di forte difficoltà economica, cerchiamo di dare il nostro contributo fornendo servizi che mirino a dare nuovo slancio alle imprese del territorio per migliorarne sempre di più l'offerta. E' con nuove idee che si possono illuminare i momenti più bui – dichiara Stefano Cantoni, responsabile ristorazione Confesercenti - inoltre il pane è un antico mestiere che non va dimenticato, ma anzi appreso e rivisitato per continuare ad essere partner ideale della cucina italiana».

La casa dell'eccellenza gastronomica si è presentata ancora una volta come la cornice ideale dove discutere di cucina, e come sempre lo ha fatto con l'aiuto di grandi professionisti. A salire in cattedra è stato lo chef Giovanni Gandino, uno dei massimi esperti della panificazione italiana.

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Tanti i ristoratori di Parma e Provincia che hanno assistito alla lunga e dettagliata lezione sulle varie tipologie di pane, le fasi della lievitazione, l'importanza della farina e del lievito da utilizzare per ottenere un impasto migliore e più digeribile.  Tecniche  e segreti legati all'Arte di fare il Pane, antico mestiere  nel quale noi italiani siamo da sempre maestri, una cultura preziosa che abbiamo il dovere di preservare e tramandare di generazione in generazione.

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Ad un primo momento teorico è seguito quello più propriamente pratico e di confronto, dove il folto pubblico di addetti al settore non solo ha dimostrato la propria partecipazione attraverso un botta e risposta serrato, ma anche potuto apprendere come mettere “le mani in pasta”.

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Il Pane come veicolo essenziale per la vendita di un prodotto,  per esaltarne il sapore senza coprirlo. Ecco allora che una scelta ragionata e corretta  può fare la differenza ed essere considerata un “plus” per il ristorante. Ogni alimento necessita del giusto accompagnamento, come ad esempio il Pane al cacao da abbinare con il Prosciutto Crudo di Parma e lo Speck, oppure i profumati Cracker all'arancia e salvia perfetti per antipasti di pesce come il Carpaccio di Spada, la Tartarre di tonno o il Salmone affumicato. E ancora l'aroma del Pane all'infuso di frutti di bosco servito con i formaggi caprini, e di quello concentrato al pomodoro perfetto con la mozzarella o la burrata. Molteplici le ricette ed i consigli che lo chef Giovanni Gandino ha saputo fornire per ottenere un risultato ottimale e distinguersi, perché anche in questo caso il dettaglio può decretare il successo di un piatto  e addirittura del locale stesso, completare il suo biglietto da visita.

 

 

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Giovedì 12 dicembre 2013 i piatti dello chef Massimo Spigaroli sono deliziati dai vini dell’azienda Rabajà di Bruno Rocca -

 

Nel 1964 il padre di Bruno Rocca piantò le prime viti della vigna Rabajà. Oggi l’azienda agricola può contare su 15 ettari di vigne che si estendono dal cuore del Barbaresco, sulle colline nella langa albese fino all’astigiano, dando vita a preziosi vini, anima della terra da cui nascono le uve. Corpo, eleganza ed equilibrio sono gli ingredienti che fanno delle bottiglie dell’azienda Rabajà di Bruno Rocca calici di qualità, il cui gusto non si dimentica, soprattutto se ad esaltarlo sono i piatti abilmente preparati da uno chef che sa il fatto suo. All’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR) - di Luciano e Massimo Spigaroli – giovedì 12 dicembre 2013 si celebra in tavola l’ultimo appuntamento della rassegna “La Cucina di Corte incontra i vini dei Grandi Produttori” con “Un barbaresco da favola”. Lo chef Massimo Spigaroli con il suo staff daranno il via alla cena con tartare di bue bianco intramezzata con una brunoise di verdure agrodolci e tartufo, per seguire con il Culatello “Oro” degli Spigaroli, piatti accompagnati dal rosso cupo al profumo di fruttato del Barbera d’Asti del 2011. Il risotto con ragout di fagiano, porcini secchi di Berceto e cimette di rapa sarà servito con il Barbera d’Alba (2011), dal colore rosso brillante, armonico al gusto. “I due modi dell’anatra germana” saranno avvolti dal sapore del Barbaresco “Coparossa” del 2009 color rubino, caldo. A chiudere la cena, il Barbaresco “Rabajà” (2006) che delizia lo stravecchio di montagna con il mosto ardente di cotogne. Segue grano cotto, nocino e arancia, per addolcire il palato di piccola pasticceria, caffè, tisane e frutta sotto spirito. Ma prima di accomodarsi a tavola, gli ospiti possono visitare (alle ore 20.00) le antiche cantine di stagionatura, accolti da un aperitivo di benvenuto a base di piccole stuzzicherie e Fior Fiore di Fortana. Alla serata parteciperà la produttrice Lucia Rocca. È necessaria la prenotazione. Il costo è di 82 euro a persona.

 

Per informazioni: Relais Antica Corte Pallavicina

Strada del Palazzo Due Torri 3

43010 Polesine Parmense (PR)

Tel. 0524.936539

(Fonte: Ufficio stampa Ella Studio di Carla Soffritti e C.)

 

 

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Per due fine settimana, da venerdi 29 novembre a domenica 1° dicembre e da venerdì 6 a domenica 8 dicembre ModenaFiere ospita, per la prima volta in un unico evento, la IV edizione di "Curiosa" (www.curiosainfiera.it) , la kermesse dedicata alle festività natalizie, alla creatività e all'enogastronomia, e la XXIII di "7.8. Novecento" (www.7-8novecento.it) , il Gran Mercato dell'antico.
 
Di Manuela Fiorini
 
Modena, 30 novembre 2013 -
 
Ci sono le decorazioni per l'albero, le candele artistiche e le creme di bellezza artigianali, ma anche articoli per la casa, delizie enogastronomiche e bigiotteria. E se proprio non si trova quello che si cerca da mettere sotto l'albero, si può sempre sorprendere con un oggetto unico, realizzato con le proprie mani, grazie ai corsi, al laboratori creativi e a tutto il materiale per lo stencil o il decoupage. Il fai da te non è il vostro forte?
Potrete comunque sorprendere con un capo di abbigliamento vintage, una borsa Chanel o un foulard Hérmes anni 60, oppure con un prezioso servizio di porcellana. Tutto questo e molto altro, si può trovare a ModenaFiere dove, per due fine settimana (dal 29/11 al 1/12 e dal 6 all/8/12) si tengono, per la prima volta in contemporanea, la IV edizione di Curiosa , la kermesse dedicata alla creatività, all'enogastronomia e alle decorazioni natalizie e 7.8 Novecento, il Gran mercato dell'Antico, dedicata all'"introvabile altrove".
Tante anche le iniziative collaterali, tra laboratori creativi, corsi e mostre. Iniziando da Curiosa, anche quest'anno la parola d'ordine è "creatività", con particolare attenzione alle novità in tema di decorazione, decoupage, miniature, stencil e bigiotteria. I visitatori potranno anche realizzare con le proprie mani oggetti originali e unici. Si può prendere parte al corso di restauro del mobile, o a quelli di pittura country, oppure, ancora, ci si può cimentare nell'arte di intagliare la frutta e la verdura proposta da "Arte in cucina". La fiber artist Luisa de Santis, in collaborazione con Creare Insieme (www.creareinsieme.it) promuove, invece, l'iniziativa "Yarn bombing-Filo a tutta velocità" un progetto che si rifà alla corrente di graffitismo americano e che consiste nel realizzare installazioni, coperture e arredi urbani "rivestendoli" con pezze lavorate a maglia, centrini e filati intrecciati.
 
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L'obiettivo della IV edizione di Curiosa è realizzare a maglia un'installazione che andrà a ricoprire, una supercar originale "Uragano", un pezzo unico realizzato da Moreno Filandi, e una moto Harley Davidson Dyna Street Bob. Una particolare attenzione, poi, è dedicata al sisma che lo scorso anno ha colpito l'Emilia e la provincia di Modena, in particolare. Il team di EmiliAmo, nato dall'idea di un gruppo di imprenditrici, propone in fiera il mercatino dei prodotti dell'area del terremoto, per consentire la riprese dell'economia nelle zone del cratere.
 
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Per i più piccoli, invece, c'è la Ludo Merenda con cibi biologici e naturali e i laboratori di Gufolandia legati alla conoscenza della natura e dei gufi in particolare. Ricca e golosa la sezione dedicata all'Enogastronomia, con una selezione di prodotti tipici del territorio modenese e provenienti da altre regioni italiane. I corsi di cucina veloce e a base di prodotti tradizionali sono a cura dell'Associazione Esperti Degustatori dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, mentre DolceAmor svelerà i segreti del cake design e della preparazione di dolci e biscotti.
Mobili di design, arredi d'autore, dipinti, tessuti, sculture e antichità per esterni sono i protagonisti di 7.8 Novecento, cha da ben 23 edizioni richiama migliaia di curiosi e collezionisti alla ricerca de "l'introvabile altrove" e raduna a Modena oltre 200 antiquari italiani e stranieri.
Tra i pezzi forti dell'edizione 2013, troviamo l' acquerello "Il Cristo della Colonna" del Genovese, al secolo Giovan Battista Castello, datato 1628. Tra le collezioni più curiose, invece, spicca una raccolta di sedie bizzarre, tra qui quella dedicata alla visione del combattimento tra galli, quella del fumatore e quella per stirare. Tante anche le curiosità, come un forte piano viennese Zierer, antenato del pianoforte, datato 1820, appartenuto alla famiglia Montini. Splendido anche il modellino di un galeone da guerra dell'800 realizzato in osso e avorio dai prigionieri napoleonici catturati dagli inglesi durante il periodo di detenzione. Curiosando tra gli stand si possono vedere anche abiti vintage, come trench Burberry, tailleur Chanel, scarpe Laboutin degli anni 60 e persino gli occhiali da sole appartenuti a Marilyn Monroe e un curioso vestito anni 50 con gonna svolazzante e pantaloncini per ballare in rock 'n roll.
 
INFO
"Curiosa" e "7.8 Novecento" si tengono in contemporanea presso ModenaFiere di viale Virgilio 70/90 nei seguenti orari:
 
venerdì 29 novembre 10-21
sabato 30 novembre 10-23
domenica 1 dicembre 10-20
venerdì 6 dicembre 10-21
sabato 7 dicembre 10-23
domenica 8 dicembre 10-20
Il costo del biglietto unico per le due manifestazioni è di € 8. Sul sito www.curiosainfiera.it e www.7.8novecento.it è possibile scaricare il coupon per usufruire di uno sconto di 2 euro.
 
Grazie alla collaborazione con Conad & E.Leclerc il biglietto verrà scontato direttamente dall'importo della spesa fatta nei relativi punti vendita di Modena e provincia. Infine è possibile acquistare il biglietto in prevendita al prezzo di 5 euro.
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Sabato, 30 Novembre 2013 11:07

A Natale è tutto più "buono"

Di Chiara Marando - Parma 30 Novembre 2013

Eccoci a dicembre. Il freddo è arrivato e ahimè si fa sentire, la prima neve è già scesa e le città stanno cominciando ad illuminarsi a festa ricordandoci che il Natale si avvicina. Un’atmosfera capace di regalare una frenesia contagiosa che per qualche breve momento ci fa allontanare dalla realtà di tutti i giorni. Sarà grazie a questo clima gioioso e fatato che ogni anno i famosi Mercatini Natalizi nordici richiamano migliaia di visitatori ed appassionati, una vera e propria caccia all'hotel solo per riuscire a trascorrere un weekend tra le allegre e colorate bancarelle che arredano le principali piazze cittadine.

Il Christkindlmarkt di Bolzano è ormai una tappa quasi obbligata in questo periodo dell’anno. Dal 29 novembre fino al 6 gennaio  la bellissima Piazza Walther sarà ornata con splendidi addobbi, luci e  caratteristiche casette in legno, un mix ormai collaudato ed ulteriormente arricchito dagli invitanti profumi di cannella, spezie e dolci fatti in casa che invaderanno l’aria. Una moltitudine di oggetti fatti a mano, decorazioni, candele e ghirlande da scoprire ed acquistare, magari tenendo tra le mani un caldo Vin brulè oppure un dolce Brulè di mele.  Se desiderate qualche informazione utile sull'argomento vi basterà cliccare qui www.mercatinodinatalebz.it, il sito ufficiale della manifestazione.

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Inutile dire che non si può proprio pensare alla dieta davanti alle prelibatezze che questi luoghi offrono. Come resistere ai biscotti speziati, allo Strudel di Mele, alle frittelle o agli Zelten con i canditi? Quindi mentre godiamo del panorama circostante e camminiamo rapiti dall’atmosfera incantata come in una fiaba, approfittiamone per gustare le ottime specialità locali. Tanti sono i ristoranti dove è possibile assaporare i piatti tradizionali altoatesini, ma se volete andare a “colpo sicuro” allora vi consiglio una sosta gastronomica  alla “Paulaner Stuben” nel cuore del centro storico di Bolzano, in uno degli edifici più antichi della città. Tre ampie stanze arredate in legno e caratterizzate da eleganti soffitti a volta, un ambiente caldo ed accogliente in stile tipicamente bavarese.

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Ovviamente il menù non delude le aspettative. Antipasti classici come il tagliere con Speck e formaggio di malga oppure il più ricercato Salmone affumicato o il Carpaccio di pesce spada, questo solo per scaldarsi in attesa di scegliere tra Canederli allo Speck con funghi porcini, deliziosamente stuzzicanti e compatti, Pappardelle al ragù di capriolo, e “Schlutzkrapfen”, ovvero i ravioli tirolesi ripieni di ricotta e spinaci.

Poi si sa, con il freddo l’appetito aumenta quindi sarebbe un torto negarsi un energizzante ed appetitoso secondo: Stinco di maiale al forno con patate arrosto e cavolo cappuccio, carne alla griglia servita in particolari padelle in rame, la cosiddetta Rosticciata,  Cotoletta alla Viennese, ed infine il trionfo della Padella Oktoberfest, un più che sostanzioso piatto unico composto da Gulash, salsiccia, canederlo su insalata di cappuccio e patate saltate.

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E dato che siamo nella “casa della birra”, direi che il modo migliore per renderle onore, ed accompagnare il gusto intenso di queste pietanze, sia dissetandosi con la corposa e aromatica birra Paulaner, perfetta per stemperare il sapore deciso di queste inconfondibili specialità.



Pub Ristorante Paulaner Stuben

Via Argentieri, 6 39100 Bolzano

Tel. 0471 980407

www.paulanerstuben.com

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Solo per i giovani, all'Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR), menu speciali ad un prezzo speciale. A patto di non superare 50 anni d'età in due!

Parma, 28 novembre 2013 -

Il privilegio di accomodarsi alla tavola di un castello immerso nel verde, ambienti raffinati, piatti cucinati con maestria, esperienza ed estro dallo chef, gli ingredienti genuini che nascono dall'orto dell'azienda agricola. Si, ma costerà un occhio della testa! Invece no, a patto di non superare i 50 anni d'età in due.

Al ristorante dell'Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR) - di Luciano e Massimo Spigaroli – i menu più ricercati sono anti-crisi e a portata di giovani tasche. Perché anche le nuove generazioni devono permettersi di vivere una serata dal gusto speciale, senza dover dilapidare il portafogli. E soprattutto senza esserne esclusi. Così alle coppie "meno mature" è riservato un prelibato menu da 5 portate con vini abbinati, indicati dal sommelier della Corte, da assaporare nei tavoli migliori scelti dallo chef stellato Massimo Spigaroli. Il tavolo sulla veranda, per esempio, che lascia lo sguardo perdersi sull'argine del Po è uno di questi. Ma per i giovani - ed esclusivamente per loro – c'è la possibilità di cenare direttamente in cucina, dove solo i cuochi selezionati con rigore hanno accesso.

Il menu completo è al prezzo di 50 euro a persona. La prenotazione è obbligatoria.


(Fonte: Ufficio stampa: Ella Studio di Carla Soffritti e C.)


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Domenica 24 novembre, dalle 16.30, innovativo evento su Giuseppe Verdi: i suoi piatti preferiti, spiegati e fatti assaggiare dalla chef Stefania Corrado, Alberto Michelotti del Club dei 27 e le battute del libro "Lassù in Loggione" -
 
Parma, 23 novembre 2013 -
 
Quali sono i piatti preferiti di Giuseppe Verdi? Cosa degustava il Maestro mentre componeva i suoi capolavori? Per trovare una risposta a queste domande, bisogna essere presenti domenica 24 novembre 2013 dalle 16.30 nella galleria dell'Euro Torri di Parma, davanti al Prosciutto Bar, per un evento che unisce innovazione e parmigianità attraverso un cooking show abbinato a musica dal vivo e lettura.
Protagonista è la "multitasking chef" di fama nazionale Stefania Corrado, che con le sue dimostrazioni illustra le ricette amate da Verdi (e relativi assaggi gratuiti), in compagnia del sottofondo di arie verdiane dei musicisti classici Enrico Melle (pianoforte) e Antonio Lubiani (violino), del membro del "Club dei 27" Alberto Michelotti, già famoso come arbitro internazionale di calcio (nel Club incarna "Don Carlo"), e del giornalista Fabrizio Marcheselli, che presenta il divertente libro "Lassù in Loggione" del padre Tiziano nel giorno dell'uscita nelle librerie (dopo essere stato per un mese e mezzo nelle edicole con la Gazzetta di Parma, editore).
L'evento domenicale nel centro commerciale Euro Torri, che resta aperto dalle 14.30 alle 20, è condotto da Manuela Boselli di Tv Parma, alla quale spetta il compito di coinvolgere il pubblico e far interagire gli ospiti: dalle performance culinarie della Corrado alla simpatia di Michelotti, che con la sua naturale propensione al dialetto pramzàn dovrebbe leggere qualche battuta di "Lassù in Loggione"... come se la galleria dell'Euro Torri fosse per un pomeriggio quella del Teatro Regio.
Nata a Torino, ma metà pugliese e metà istriana, la trentenne Stefania Corrado ha un background anomalo: laurea in economia in Cattolica, esperienza come account in un'agenzia pubblicitaria e la svolta foodie nel 2011, col lancio del blog 4youfood. Stefania cucina per pochi o per molti, da sola o accanto a uno chef stellato come Davide Oldani o Tano Simonato, per ospiti in piedi o seduti. Una definizione già pronta per descriverla non esisteva e allora se l'è inventata: multitasking chef.
Il libro "Lassù in Loggione" raccoglie, in 128 pagine a colori di grande formato, le nuove versioni di 80 articoli dell'omonima rubrica della Gazzetta di Parma, firmati da Tiziano Marcheselli dal 1996 all'ottobre 2011 (mese della sua morte) per carpire gli umori dei loggionisti durante le "prime" delle opere al Regio: commenti ironici e godibili, che dalla lirica si allargano alla politica, allo sport e al costume, creando uno spaccato di 15 anni di Parma, con decine di belle foto di Gianluca Montacchini.
Alberto Michelotti è anche autore, con Stefano Bianchi, del recente libro "Le 27 opere di Giuseppe Verdi", un interessante volume didattico che contiene la trama di ogni opera, una biografia sintetica di Verdi e la storia del "Club dei 27" dal 1958 a oggi.
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Sabato, 23 Novembre 2013 11:12

"Felicita" di nome e di fatto

Di Chiara Marando - Parma 23 Novembre 2013

Dove andiamo a mangiare stasera?

Spesso le nostre scelte sono bastate su esperienze più o meno positive, abitudini, pubblicità accattivanti, curiosità oppure il passaparola di amici fidati. Provare posti nuovi può condurre a piacevoli sorprese che possono trasformarsi in altrettante piacevoli abitudini. E’ grazie al passaparola ed alla curiosità che ho scoperto l’Agriturismo Santa Felicita, un graziosa trattoria immersa nel verde della campagna, protetta all’ombra di un fresco pioppeto e riflessa nel tranquillo laghetto antistante, il tutto a pochi minuti dal centro di Parma.

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A fare gli onori di casa è Angela, anima di questa attività, che accoglie i clienti con il suo sorriso gioviale. E’ lei, supportata e aiutata dal fratello Benvenuto, che ha deciso di ristrutturare questa vecchia cascina per renderla un luogo di ristoro, ed è ancora lei che segue l’azienda agricola dove viene prodotto ottimo latte e saporito Parmigiano Reggiano.

Nessuna esperienza precedente nel campo della ristorazione ma tanta passione unita alle pietanze di una volta. Angela ha imparato da sua madre l’amore per la cucina, i suoi segreti, le ricette di famiglia e la piacevolezza della convivialità a tavola. Da qui il desiderio di intraprendere questa strada e di mettersi in gioco. Il risultato le ha dato ragione.

La cucina segue i dettami della tradizione, ma lo chef Daniel spesso ama inventare nuovi piatti con il benestare e l’aiuto di Angela. Le proposte spaziano dai classici tortelli di patate, zucca ed erbetta, ai più ricercati di castagne, per passare alle lasagne ai carciofi ed arrivare ai gustosi Maltagliati con salsiccia, cime di rapa e verdure. Poi ci sono i cavalli di battaglia come i Tagliolini alla lepre ed al ragù, dove lo spessore e la consistenza della pasta fatta in casa solo esaltati dalla sapidità dell’abbondante condimento.

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L’attenzione per le materie prime si vede non solo nella selezione delle carni o delle verdure, rigorosamente coltivate nell’Agriturismo, ma anche nella scelta delle farina, quella macinata a pietra, ideale per preparare un’eccellente sfoglia.

Ma passiamo ai secondi. Oltre all’intramontabile Punta ripiena ed alle deliziose Costine di maiale al forno, si può scegliere tra proposte come la Lonza di maiale al curry e zenzero, oppure il profumato Filetto con aceto balsamico e prugne e, quando lo chef è veramente ispirato, il famoso Filetto alla Wellington. Ogni portata si può accompagnare con contorni appetitosi come la zucca al forno, le asprelle all’aceto ed infine le immancabili patate.

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Come ogni pasto che si rispetti siamo giunti al dessert. Frutto imperdibile delle preziose ricette casalinghe sono anche i dolci fatti in casa, opera tutta al femminile. Ecco quindi che ci si trova davanti all’annosa decisione se optare per le torte miste, un trionfo di golosità come la Torta Susanna, la Cheescake, la Crostata di Prugne, la Torta con marmellata di arance fatta in casa, e ancora con cioccolato e pere, oppure puntare su un cremoso Semifreddo allo zabaione con marsala, mandorle e caffè, al pistacchio o al gianduia. Vere e proprie gioie per il palato.





Agriturismo Santa Felicita

Via Guido Buratti,44/a Parma

Tel. 0521 494950/ Cell. 347 2386108

www.agriturismosantafelicita.com

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